Gli abortisti in affanno osteggiano l’uso dell’ecografia 4D

L’avanguardia scientifica mette anno dopo anno sempre più in crisi il movimento abortista, come dimostrato in Ultimissima 11/03/12 accennando alla recente sentenza storica della Corte Suprema dell’Alabama che ha definito “sorpassati” scientificamente gli assunti che sostengono la legalizzazione dell’aborto negli USA.

Il progresso della tecnologia ha portato ad usare nel mondo l’ecografia quadrimensionale (4D), la quale unisce all’ecografia tridimensionale la dimensione del tempo e permette dunque di visualizzare il movimento del feto nel grembo materno. Uno strumento vincente contro l’aborto, dato che –come ha riportato il “New York Times” nel 2005-  nei consultori dove viene utilizzata, fino al 90% delle donne che pensano all’aborto cambia opinione osservando le immagini del nascituro e decide di rinunciare all’intervento.

Gli abortisti italiani sembrano in affanno, lo si capisce leggendo articoli come questo, pubblicato il 9 marzo 2012 su “Repubblica” a firma di Gina Pavone. La giornalista, che si occupa abitualmente di argomenti bioetici usando sempre molto inchiostro per criticare l’obiezione di coscienza (qui un altro), e  promuovere l’adozione omosessuale, ha voluto osteggiare velatamente l’uso in Italia dell’ecografia quadrimensionale parlando di “ghiotta occasione di business”.  Il titolo dell’articolo è: “Ecografie 4D: la polemica”, ma ovviamente non esiste alcuna polemica, è pura finzione. Si è anche voluto portare l’attenzione su presunti problemi che verrebbero arrecati al feto intervistando la dott.ssa Elsa Viora, dell’ospedale Sant’Anna di Torino, la quale ha risposto che «non ci sono evidenze di problemi causati dalla diffusione degli ultrasuoni in ambito ostetrico», ma ci sono «delle raccomandazioni affinché vengano usati solo lo stretto necessario», perché si potrebbero «potenzialmente avere effetti biologici sui tessuti in formazione del feto». Se fosse così effettivamente occorrerebbe una necessaria cautela, tuttavia il dott. Nico Comparato, specialista in Medicina Interna, ricercatore nel campo degli ultrasuoni e docente presso la “Società Italiana Ultrasuoni in Medicina e Biologia”, ha un’opinione diversa: «Alla luce delle conoscenze mediche attuali, l’ecografia 3D – 4D è assolutamente innocua come l’ecografia bidimensionale standard. Non vengono infatti utilizzate potenze differenti… cambia il modo di rappresentazione dell’immagine».

Come mai la giornalista ha fatto finta che ci fosse una polemica in corso? Come mai ha voluto abbinare l’ecografia 4D al business e a problemi che potrebbe comportare? Come mai ha offerto un solo tipo di opinione quando in realtà vi sono molteplici pareri?

 

Qui sotto un simpatico video in cui si dimostra cosa si può osservare grazie all’ecografia quadrimensionale.

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81 commenti a Gli abortisti in affanno osteggiano l’uso dell’ecografia 4D

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  1. Pino ha detto

    ennesima dimostrazione dell’ignoranza e falsità di questi personaggi. La Pavone si comporta come gli scienziati sovietici che ignoravano la seconda legge della termodinamica perchè contraria ai dogmi marxisti. L’ecografia 4D è contraria ai dogmi laicisti.

    • Controinformato ha detto in risposta a Pino

      un momento,
      davvero facevano finta di non conoscere la seconda legge della termodinamica perché contraria al marxismo?!??!!?

  2. Quello che lascia atterriti è non tanto l’intenzionale disonestà intellettuale, perché le persone che scelgono intenzionalmente il male ci sono sempre state e sempre ci saranno; piuttosto è la percentuale vastissima degli “utili idioti”, cioè di quelli che per superficialità e/o comodità danno per buona l’opinione più rappresentata (che non vuol dire la più diffusa) dai mass-media.

    Invece di applicare il tanto decantato “principio di precauzione”, che fa gridare scandalizzati appena un ripetitore radio vaticano disti qualche decina di metri dalla abitazioni, qui è ammessa l’opinione di chiunque si alzi alla mattina e affermi: “Secondo me la vita umana inizia…, si può dire tale solo quando…, raggiunge la titolarità dei propri diritti di persona quando…”.

    E questo, a ben guardare, è un problema culturale di grande profondità, poiché implica il totale distacco del “cittadino” moderno dalla realtà e dall’uso anche più banale del “buon senso”. Fatto che richiederebbe riflessioni socio-filosofiche sui mezzi che vengono utilizzati per ridurre in questo stato mentale le persone, proprio all’apice di ciò che molti ritengono la parabola sempre positiva, sempre migliore (rispetto al passato) dello sviluppo umano, dello Zeit-Geist collettivo, della democrazia (parola sacra della modernità).

    • beciu ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

      La mia opinione in merito, favorevole alla libera scelta sotto determinate condizioni, l’ho già espressa e non ci ritornerò su.
      Mi dispiace che le persone della mia idea siano considerate “utili idioti” che seguono l’idea maggioritaria e che sono completamente distaccate dalla realtà e dal banale buon senso.
      Non mi dispiace quando mi si dice che sono immorale, che la mia idea è sbagliata.. ma svilire un’opinione diversa paragonandola a qualcosa di simile al belare di un gregge lo ritengo brutto.
      Lo dico anche perchè è un’impostazione particolare che su un sito di cattolici, ovvero di persone facenti parte della cosidetta maggioranza di popolo che crede per fede in cose che prob il cosidetto “buon senso” potrebbe farci ritenere non vere o veramente poco probabili, non credo sia consona.
      Mi dispiace anche perchè la sua posizione filosofica, espressa in un altro post in maniera molto elegante, ed in genere la generale posizione “pro-life”, al netto di becere uscite e contrapposizioni infantili del singolo interlocutore, ha sempre avuto da me profondo rispetto ed è sempre stata motivo di riflessione e di dubbio.

      • Raffa ha detto in risposta a beciu

        Beciu, non so perché tu ti senta chiamato in causa. a-theòs=a-éthos se la prende con chi va avanti con i paraocchi e prende posizione su tematiche bioetiche a seconda di quanto dice il suo quotidiano di riferimento.
        Se ti senti chiamato in causa è perché ti comporti così? Io non credo.

        P.S.
        Il “buon senso” è affermare che noi siamo voluti, che quel che ci circonda ha una Causa ultima. Non credo che se fosse “buon senso” non essere credenti ci sarebbe il 99% della popolazione di credenti in Dio, non ti pare? E’ altamente improbabile che i famosi “quattro gatti” siano gli unici ad avere buon senso.

        • beciu ha detto in risposta a Raffa

          Raffa: mi sono attenuto alle parole dette, entro le quali in parte ho rivisto il mio pensiero.
          Io non ho un quotidiano di riferimento, nè una linea, però la mia idea si basa (sintetizzo brutalmente) proprio su “io considero persona avente diritto…” a cui a-theòs=a-éthos sembrava riferirsi.
          Proprio per separare me e tutti quelli che, in coscienza e non per inerzia, hanno quell’idea ho scritto quanto ho scritto.
          Se poi a-theòs=a-éthos farà un distinguo, approfondirà il concetto spiegando in maniera diversa le sue ragioni, sarò ben felice di prenderne atto e quindi di rimangiarmi la “filippica”.

          Sul P.S.: non volevo intendere la questione “causa ultima” o “Dio”.
          Ci sono però degli aspetti, delle credenze della religione cristiana per le quali è necessario uno “sforzo di fede” per ritenere vere, poichè vanno in contrasto con quello che è il nostro vissuto quotidiano.
          La resurrezione, i miracoli, ma anche lo stesso ritenere vero il blocco del messaggio cristiano, basato su un Dio che possiamo anche immaginare probabile e quasi percepire ma che effettivamente non è mai comparso definitivamente “davanti ai nostri occhi”, richiedono fede.
          E il fatto che la maggioranza delle persone abbia questa fede è proprio quello che volevo sottolineare: non è che un’idea comune a molte persone, per quanto possa essere discutibile, debba essere per forza sbagliata o un parto di un gregge belante.
          Io non lo penso, mi auguro sempre che la fede sia una risorsa e non il frutto di una posizione di comodo, perchè solo così la vostra fede può aiutarvi nella vostra vita ed, eventualmente, portarvi al regno dei cieli

          • Raffa ha detto in risposta a beciu

            Lui è stato molto chiaro: “è la percentuale vastissima degli “utili idioti”, cioè di quelli che per superficialità e/o comodità danno per buona l’opinione più rappresentata (che non vuol dire la più diffusa) dai mass-media”.
            Se tu prendi posizione seguendo l’opinione riportata dai mass-media allora rientri negli “utili idioti”. Altrimenti no.

            Sul P.S.
            Il problema non sono i miracoli o altro. Se Dio esiste allora esistono anche i miracoli. Il problema è sull’esistenza di Dio, la quale è sicuramente di immediato buon senso, almeno se si guarda il numero di persone che vi hanno aderito nella storia dell’umanità. Difficilmente una cosa di cattivo senso avrebbe tanti sostenitori.

            • beciu ha detto in risposta a Raffa

              Il fatto è che io, probabilmente, do per buona l’opinione + rappresentata dai mass media (sempre che sia vero, ma non è importante stabilirlo)… ciò non significa che la mia opinione (o quella di un altro) sia dettata da pigrizia ideologica piuttosto che da una riflessione.

              E’ di buon senso dire cehe Dio esiste, è di buon senso dire che Dio non esiste… esitono valide motivazioni per sostenere l’una o l’atra tesi.
              E’ di buon senso dire che “non lo possiamo sapere”… ogni posizione ha il suo perchè, non è il numero di aderenti che ne fortifica la validità, nell’uno o nell’altro caso.
              In molti casi è vero il detto “vox populi, vox dei”, in altri casi l’opinione della “maggioranza” si è rivelata errata.
              A mio avviso, ad esempio, il fatto che moltissimi sono credenti può indicare una predisposizione dell’animo umano nel cercare una soluzione definitiva a ciò che non è possibile conoscere… ma questa è la mia opinione, non la metto in discussione, sarebbe off topic.

              • Fabio Moraldi ha detto in risposta a beciu

                Se dai per buona l’opinione più rappresentata annulli il libero pensiero e anch’io ti ritegno poco intelligente.

                E’ di buon senso per il fatto che la quasi totalità degli uomini crede in Dio.

                • beciu ha detto in risposta a Fabio Moraldi

                  Non ho capito cosa vuoi dire nella 1° frase.
                  Mentre il fatto che quasi tutti gli uomini crede in Dio non dà nessun buon senso (e nemmeno dà un’enfasi negativa) al concetto “Dio esiste”.
                  Il fatto che ci credano il 99% delle persone (ammesso sia proprio così) non rende tale credenza nè vera nè falsa, ne di buon senso nè di cattivo senso.

                  • Norberto ha detto in risposta a beciu

                    Ritengo invece che Fabio abbia ragione. Difficilmente le cose di cattivo senso vengono condivise da una maggioranza tanto schiacciante. Tant’è che i sistemi democratici si basano proprio sull’assunto che la maggioranza sia tendenzialmente portatrice di valori di maggior “buon senso”.

                    • beciu ha detto in risposta a Norberto

                      Si può pensare che la maggioranza possa essere portatrice di buon senso, ma effettivamente non esiste una relazione stretta tra “lo pensano quasi tutti” e “concetto giusto”.
                      Vi sono talmente tanti esempi a dimostrazione di ciò, anche molto stupidi: tra la maggioranza di persone che immaginavano la terra piatta qualcuno, prob identificato come sclerato, se l’è immaginata sferica.
                      L’argomento “Dio” è talmente impredicibile che non me la sento più di dare patenti di “buon senso” a qualcuno e negarle ad altri: mi limito a vedere del buon senso in tutte le espressioni del nostro pensiero e a tenrmi la mia particolare visione delle cose.

                • beciu ha detto in risposta a Fabio Moraldi

                  Il senso della tua 1° frase è: “se hai come opinione quella + diffusa solo per il motivo che è la +diffusa, allora sei poco intelligente” ?
                  Se fosse così ti direi: “hai ragione, sarei poco intelligente… ma chi ti dice che sia quello il motivo per cui ho quell’opinione !”

                  • Norberto ha detto in risposta a beciu

                    Su questo hai invece ragione tu. Ma allora non capisco la tua reazione a a-theòs=a-éthos, il quale criticava proprio i soggetti che hanno un’opinione solo per il fatto che tale opinione è quella dominante sui mass-media.

                    • beciu ha detto in risposta a Norberto

                      Purtroppo un po’ + giù l’utente in questione rimarca il concetto espresso includendo nella definizione di “utili idioti” molte + persone rispetto a quanto avete auspicato tu e Raffa.
                      Chi non la pensa come la pensa lui, che ha dalla sua parte la verità, è o un manipolatore (demone) o è un manipolato quindi un utile idiota.

        • txt ha detto in risposta a Raffa

          ….99% di che???

          • Raffa ha detto in risposta a txt

            Ti ricordo che l’ateismo è diventato oppio dei popoli dopo l’800. Dalla comparsa dell’uomo ad oggi il 99% degli uomini ha sempre rivolto il suo sguardo verso Dio, proprio perché è una cosa di ovvio buon senso.

  3. Luca S. ha detto

    Bisognerebbe dare a tutte le donne italiane che decidono di abortire la semplice opportunità di vedere una di queste ecografie. Punto.

    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Luca S.

      Sì e magari anche di assistere a come vengono praticati gli aborti nei nostri “lager sterilizzati”.

      • Luca S. ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        Non mi sento di obbligare queste persone ad assistere a questa mostruosità e neppure a obbligarle a vedere, se non vogliono, l’ecografia della creatura. Penso invece che sia corretto obbligare i ginecologi collaborazionisti a offrire alle richiedenti di vedere un’ecografia del bambino. L’abolizione della 194 potrebbe arrivare tra decenni, qualcosa subito si deve fare.

        • Francesco Santoni ha detto in risposta a Luca S.

          No, l’obbligo ci sta tutto invece. Se di mostruosità si tratta, come dici, allora non si ha diritto a nascondere la testa sottoterra. Quando devi fare un’operazione o assumere particolari farmaci sei obbligato a sapere a cosa andrai incontro e dare esplicitamente il tuo consenso. In questo caso invece, che abbiamo a che fare con la distruzione di una vita umana, lasciamo tutto alla discrezione dei singoli? Non credo proprio. Prima vedi bene quello che andrai a fare, poi decidi. Il fatto che il 90% delle donne che vedono l’ecografia poi cambiano idea è la conferma netta che non si può decidere senza prima guardare.

          • Luca S. ha detto in risposta a Francesco Santoni

            Cerchiamo di non essere ridicoli. Se la donna non vuole vedere che cosa si fa? La si lega a una sedia, le si aprono forzatamente le palpebre con l’apparecchio e la si costringe a vedere?

            • Francesco Santoni ha detto in risposta a Luca S.

              Se non vuole vedere non si pratica l’aborto, così come non ti operano se non metti la tua firma.

              • Luca S. ha detto in risposta a Francesco Santoni

                Hai scritto “obbligo”, Santoni. Quello che stai ipotizzando adesso è un “onere”.
                Messa così, è un’ottima idea.

                • Francesco Santoni ha detto in risposta a Luca S.

                  Mi pare inutile stare a cavillare sulle parole. Qui non siamo in tribunale. Se io dico che per accedere ad un dato trattamento medico è obbligatorio un consenso scritto, nessuna persona di buon senso lo intenderà nel senso di legare il paziente su una sedia fino a che non firma. Idem per l’aborto. Non pensi sia stato inutile arrivare a farmi spiegare un’ovvietà del genere?

            • Norberto ha detto in risposta a Luca S.

              Ridicolo è promuovere l’irresponsabilità, caro Luca. Francesco ha pienamente ragione. Se uno sceglie è bene che sia totalmente consapevole della sua scelta. Se tutte le donne vedessero in questo momento il filmato qui sopra (dove è evidente come a 12 settimane ci sia un bambino quasi completo!), sarà difficile che si rechino ad abortire. L’aborto lo si combatte informando le donne della verità.

  4. Agnostico ha detto

    Ammazza che bel processo alle intenzioni….
    Prima di tutto i titoli non sono mai decisi dal giornalisti. 
    A parte questo, dove sarebbe la strumentalizzazione?
    Mettere in evidenza che questo tipo di strumentazione deve essere usato solo in ambito medico e da personale specializzato e non per scopi ludici?!
    È strumentale (oltre che ovvio) riportare l’opinione di un medico che afferma che l’esposizione deve essere limitata solo allo stretto necessario?
    Io non sono medico ma non credo che esporre un feto a mezz’ora di esposizione per realizzare un video magari da postare su facebook o youtube sia una scelta saggia. 
    Ma gli antiabortisti non considerano la salute del feto come prioritaria?! Fatemi capire: l’importante è far nascere il feto e non importa se viene danneggiato con una tecnica sperimentale?! Bah….

    • Luca S. ha detto in risposta a Agnostico

      E’ saggio, affinché la madre possa vedere che orribile cosa stia facendo.

    • Mr. Crowley ha detto in risposta a Agnostico

      Tecnica sperimentale?.
      E’ cambiato il software, non l’hardware della macchina.
      Perche’ fare 20 minuti quando con 5 ne hai a sufficienza?.
      Io (in bidimensionale) durante una visita ho visto mio figlio mettersi il dito in bocca.
      Uno spettacolo (anche in sezione).

    • Raffa ha detto in risposta a Agnostico

      Mi piace quando Agno difende Repubblica perché non prende finanziamenti 🙂

      Che sia deciso da lei o da Mauro poco importa.
      La strumentalizzazione è abbinare l’ecografia 4D al male, al business, alla pericolosità come ha fatto la giornalista.
      Le tue fantasie da non medico contrastano con la pratica americana e con le parole del ricercatore citato.

      Prima di difendere i tuoi riferimenti di vita, dovresti leggere gli articoli: ” Se fosse così effettivamente occorrerebbe una necessaria cautela, tuttavia il dott. Nico Comparato..”.

  5. beciu ha detto

    Idea particolare: per informare a mio avviso basta che il medico mostri un video già esistente.
    Si presenta una coppia con una gravidanza di x settimane, il medico apre l’archivio e fa vedere il relativo video di un altro feto all’ x-esima settimana e poi domanda: sicuri ?
    In questa maniera si risparmiano esami ridondanti sia al possibile nascituro, sia si risparmia in spese per la coppia e/o struttura ospedaliera.

    • beciu ha detto in risposta a beciu

      L’ultima frase avrebbe bisogno di una bella revisione ortografica 🙂

    • Gab ha detto in risposta a beciu

      Perché di un altro e non il proprio? Dovrebbero vedere in faccia il proprio figlio o figlia. Dovrebbe essere più “accettabile” vedere il bambino di un’altra coppia?

      • Gab ha detto in risposta a Gab

        “In questa maniera si risparmiano esami ridondanti sia al possibile nascituro, sia si risparmia in spese per la coppia e/o struttura ospedaliera.”

        Si potrebbe anche risparmiare a sopprimere una vita. Meno costi per il servizio sanitario nazionale. Basta vedere le cifre.

        • beciu ha detto in risposta a Gab

          La questione, se no erro, dibattuta è questa: è giusto far vedere obbligatoriamente l’ecografia 4D alla coppia che vuole abortire ?
          A questa domanda rispondo: perchè obbligare a fare un esame costoso (per qualcuno, che sia la coppia o la ASL) e ridondante (eventualmente per il nascituro nel caso vi fosse un cambio di idea ma anche per la madre) ?
          Lo scopo di “informare” lo si può raggiungere mostrando un video analogo, che mostri lo stato di un feto alla x_esima settimana.

      • beciu ha detto in risposta a Gab

        Lo scopo è informare.
        Personalmente alla visione di un feto “non mio” con testa, occhi, braccine e tutto il resto non mi passa neanche per l’anticamera del cervello di abortire… e io sono un maschio pro choice !!!!

        • Fabio Moraldi ha detto in risposta a beciu

          Ma lo hai visto il video? Ti accorgi di cos’è un feto a 8 settimane o a 12 settimane??
          La legge italiana permette che si sopprima questo: http://www.babycenter.com/fetal-development-images-22-weeks
          Per cosa? Per i diritti della donna ovviamente….ma quello lì non ha diritti secondo te?

          • beciu ha detto in risposta a Fabio Moraldi

            Mai detto di essere d’accordo con una particolare legge, che sia pure quella italiana.
            Io sono pro-choice fino al momento in cui sussistono determinate condizioni.
            Attualmente ritengo un embrione come un non avente diritto fino a che non compaia attività neurale: non so se tale concetto sia seguito dalla legge italiana, e non so neanche se tale mia convinzione rimarrà immutata nel mio pensiero.
            Non sono d’accordo sull’equazione “zigote=persona”: da questo mio assunto cercherò di muovere il mio pensiero nella ricerca di un particolare (momento, processo) che trasformi a livello logico e giuridico una “vita in potenza” in “persona”.
            Se già a 3 mesi (è questa la legge italiana ? non ne sono sicuro..) ci sono da molto tempo le condizioni per le quali si parli già di persona, è evidente che tale limite temporale è anche per me sbagliato e quindi l’aborto è, in quel caso, assimilabile all’omicidio… al netto ovviamente di situazioni out-out dove l’aborto risulti l’unica opzione fattibile per la permanenza in vita della madre, allora al quel punto scelgo il male secondo me minore o almeno lascio la scelta alla diretta interessata.

            • Giovanni Pastormerlo ha detto in risposta a beciu

              Cosa intendi per “attività neurale”? Puoi esplicitare il range? Hai mai verificato quando inizi tale attività?

              • beciu ha detto in risposta a Giovanni Pastormerlo

                Intendo che l’agglomerato di cellule si sia sviluppato così tanto da avere un primo sistema nervoso, quindi sia in grado di provare primitive sensazioni.
                Il feto ce l’ha, lo zigote no.
                Da qualche parte in mezzo ci sta questo sviluppo.
                In quel range di tempo porrei il limite.

    • Panthom ha detto in risposta a beciu

      Potrebbe anche starci beciu, però se l’aborto elimina solo un grumo di cellule non si capisce tutta questa paura a mostrare queste cellule alla donna. Mi puoi aiutare tu a capire?

      • beciu ha detto in risposta a Panthom

        Lo scopo è informare.
        Il messaggio di un’ ecografia “obbligatoria” è: sicuri di voler eliminare questo (e lo si mostra) ?
        Ciò lo si può fare tranquillamente con un video, si risparmia tempo, soldi, fatica ed eventuali rischi.

        • DSaeba ha detto in risposta a beciu

          No, perchè quello è un bambino anonimo. Non è il tuo.

        • Panthom ha detto in risposta a beciu

          Concordo con DSaeba.
          Uccidere un bambino anonimo è ben diverso che uccidere il tuo.

          Ripeto la domanda visto che è stata ignorata: se l’aborto elimina solo un grumo di cellule non si capisce tutta questa paura a mostrare queste cellule alla donna. Cosa ne pensi?

          • beciu ha detto in risposta a Panthom

            Nessuna paura.
            Io farei vedere un video, poichè lo ritengo razionalente equivalente a fare una nuova ecografia: io guardo il video e quindi so a cosa (a chi) sto applicando l’aborto.
            Ma è giusto per risparmiare tempo, soldi e via dicendo: niente in contrario alla fin fine con l’ecografia.

            • Panthom ha detto in risposta a beciu

              Non parlo di te…parlo in generale, del costante ostracismo a queste iniziative di informazione.
              Rimane il fatto che non è vera informazione fare vedere il feto di un altro. Oltretutto non c’è nessun costo aggiuntivo in quanto l’ecografia è fatta d’obbligo e nemmeno c’è una perdita di tempo.

              • beciu ha detto in risposta a Panthom

                Beh, in genere ogni servizio ha un costo che può ricadere sulle spalle della coppia o della struttura sanitaria.
                Ma comunque lasciamoci i soldi alle spalle: non ho niente in contrario a questi esami.
                Se mi trovassi dentro una scelta del genere, prob anzi vorrei vedere cosa sto facendo ed evetualmente elaborare una scelta + consapevole.
                Quindi niente in contrario

  6. StefanoPediatra ha detto

    Io sono un po’ meno ottimista di quanti ritengono che a fronte della visione di un’ecografia 3D di un feto una donna intenzionata ad abortire desista dal suo proposito.

    Certo, magari per qualcuna potrebbe essere così ma per molte altre, secondo me la maggioranza, non cambierebbe nulla se non (questo credo di sí) che questa visione aumenterebbe lo strazio di quelle donne che si sentono “costrette” ad abortire per motivi gravi (sospetta o accertata patologia del feto, violenza, impossibilità di mantenere un figlio, …).

    Una donna sente muoversi dentro di sé il proprio feto, ha la percezione della sua esistenza, sa di poter interagire con questo essere e lo fa parlandoci, accarezzandolo attraverso il proprio ventre. Chi non vuol sentire tutto questo non lo sentirà nemmeno se le venisse fatto ascoltare il battito del cuore fetale con un fonendoscopio; chi non vuol vedere non vedrà nemmeno nelle splendide immagini dell’eco 3D quel bambino.

    E molti che vedono e sanno benissimo cosa stanno vedendo riusciranno comunque a non accettare la non disponibilità della donna sulla vita di quell’essere umano vivente unico e irripetibile in nome della presunta mancanza di titolarità dei diritti di quella bambino non ancora nato. Lo dimostrano le opinioni di tanti che scrivono su questi argomenti in questo sito e non solo.

    Ció che per me è una meraviglia per altri é un grumo di cellule, un “girino”, un essere senza dignità in quanto privo di “personalità”.

    Certo, se mostrare ad una donna che avesse deciso di abortire un’ecografia del proprio bambino servisse a far cambiare idea anche solo all’1% di queste donne sarebbe comunque importante farlo.

    Ma ricordiamoci che chi non vuol vedere non vede.

    • Antonio72 ha detto in risposta a StefanoPediatra

      Sono d’accordo. Ed è uno splendido esempio, da me più volte denunciato, di come gli stessi credenti pensino di rivalutare l’uomo con il supporto della tecnologia, senza rendersi conto che la cosa possa invece ritorcerglisi contro, e secondo me lo fa molto più spesso di quanto invece lo sostenga (e riguarda anche la stessa medicina, in particolare la farmacologia).
      Nel caso specifico, anche se la donna decidesse di non abortire guardando lo schermo dell’ecografia 4D, la sua soggettività materna, biologica e spirituale, non ne verrebbe affatto sensibilizzata. Anzi l’oggettivazione delle proprie percezioni biologiche non fa che allontanare la donna dalla sua essenza naturale. E’ quindi anche questa una forma di alienazione tecnologica.
      Chi crede che la tecnologia possa rivalutare la naturalità dell’uomo avvicinandolo alla propria essenza spirituale profonda, è un illuso, visto che il processo evolve, o meglio regredisce, in direzione contraria. Non a caso le società tecnologicamente più avanzate sono quelle con minore tasso di religiosità o spiritualità, se non appunto una religiosità spicciola e superficiale spesso sottesa ad una pseudotecnologia, una sorta di connubio tra tecnologia e magia. E fa presa proprio perchè la tecnologia è magia, visto che la gente comune sa sfruttarla (o forse si potrebbe dire il contrario) ma non sa un’acca del suo funzionamento interno. Oggigiorno quindi siamo circondati da oggetti magici che respingono qualsiasi senso religioso della vita. Che aspettino pure il loro Eden tecnologico…vedranno che bella sorpresa li aspetta al varco. Ma in questo tranello non dobbiamo cascarci anche noi credenti!

      • Kosmo ha detto in risposta a Antonio72

        Sol un alienato può pensare che “la tecnologia possa rivalutare la naturalità dell’uomo avvicinandolo alla propria essenza spirituale profonda”

        Quindi usando un ferro da stiro io mi avvicino sempre di più alla mia essenza spirituale?
        Che bello, domani mi faccio un bel trip spirituale guardando un telaio meccanico…

  7. Mum ha detto

    Scusate, ho letto l’articolo di Repubblica e vi posso assicurare che nè la giornalista nè la dottoressa intervistata sconsigliano l’uso dell’eco4D, anzi ne esaltano le qualità nell’individuazione di patologie o malformazioni. La dottoressa richiama l’attenzione sull’abuso ludico di tale tecnica, spesso realizzata da personale non medico che sommette i feti a prolungate esposizioni agli ultrasuoni. Sono infatti le stesse società scientifiche internazionali che si occupano di ultrasuoni a diramare queste raccomandazioni.
    Non capisco come avete fatto a trasformare queste normali precauzioni mediche in una supposta campagna pro-aborto.

    • Laura ha detto in risposta a Mum

      L’articolo l’ho letto anch’io. E bisogna sempre considerare che quando queste persone affrontano queste tematiche hanno sempre un’obiettivo dietro. Non dobbiamo essere ingenui. Non sono raccomandazioni ma si parla chiaramente di business e si afferma di usare l’ecografia solo per lo stesso necessario quando in America la usano continuamente. Bisogna essere più smaliziati a questo mondo.

      • Luca S. ha detto in risposta a Laura

        Mi sembra che l’unico business bello florido è l’industria della morte. Strano che la Pavone si preoccupi delle poche decine di euro di queste ecografie e non veda i miliardi di euro delle decine di cliniche che sopprimono bambini.

    • Luca S. ha detto in risposta a Mum

      Leggi l’articolo sull’obiezione di coscienza della sig.ra Pavone e capirai dove vogliono andare a parare. La segnalazione di UCCR ha colto nel segno.

    • Panthom ha detto in risposta a Mum

      Oltretutto notare come ha intitolato il pezzo…la solita creazione della “polemica”…giusto per indirizzare i lettori. Basta essere un po’ sgamati e si capisce…nulla è casuale.

    • Kosmo ha detto in risposta a Mum

      Gli ultrasuoni sono il mezzo meno pericoloso che si possa usare in fase di diagnosi.
      Il preg.mo dott. Stefano Bruni te lo potrà confermare ampiamente.
      Tanto più che le onde non sono focalizzate come quando si usano per demolire i calcoli renali, per esempio. Ci sono una serie di sorgenti a ultrasuoni, che hanno singolarmente una potenza molto bassa. Solo quando le onde di varie sorgenti vengono sovrapposte verso uno stesso punto, e sono IN FASE, la loro ampiezza si somma, altrimenti no. Subito fuori del cono di focalizzazione, l’ampiezza dell’onda è molto piccola, è praticamente nulla al di fuori.
      Sono nozioni elementari su come funzionano gli apparecchi elettromedicali.
      Pensa che quando stava per nascere mia sorella a mia madre gli fecero una RADIOGRAFIA! (ho ancora la lastra a casa).

  8. joseph ha detto

    Da notare che si preoccupano molto degli ultrasuoni, che POTREBBERO danneggiare il feto.
    Dell’amniocentesi, che DI FATTO uccide l’1% dei feti, che dicono?

    • DSaeba ha detto in risposta a joseph

      Niente, perchè DI FATTO non ti permette di prendere coscienza di quello che stai facendo.

      Anzi, ti aiuta a liberartene se è malato.

  9. @Beciu ed altri fratelli obnubilati

    Mi rendo conto che la qualifica di “utile idiota” risulti poco politicamente corretta, in un mondo dove chiunque (non-medico, non-tecnico, persino analfabeta o con il QI di una formica) e per un’insindacabile ragione qualsiasi (perché si è alzato con il piede storto, perché odia la vita, perché non ha la minima idea del significato della vita…) è ritenuto avere il diritto di decidere della vita altrui.

    Decisione presa, naturalmente, dopo avere usato il solito trucco sofistico per aggirare il problema: “quella – per un qualsiasi motivo avente la minima parvenza di verità – non è vera vita umana o non è persona!”; metodologia dialettica IDENTICA a quella propria ad ogni tipo di razzismo, perché il razzista è chi dichiara un’altra parte dell’umanità come “inferiore” al livello minimo rispetto al quale ci si arroga il diritto di riferire la titolarità dei diritti fondamentali. E, notiamolo bene, quando si fa così tutto è possibile e le dichiarazioni universali dei diritti, invenzione della modernità (prima non era ritenuto necessario stabilire ciò che l’evidenza più immediata attesta: la modernità sembra invece voler concedere, bontà sua, alla realtà il diritto di essere quello che è) non servono assolutamente a nulla.

    Ebbene, il titolo di “utile idiota” non sarà politicamente corretto, ma è semplicemente vero. E lo è in maniera tanto più preoccupante, quanto si abbia sufficiente cultura per constatare come tale assurdo punto di arrivo della nostra civiltà, sia il risultato di SECOLI di indottrinamento, non semplicemente l’esito di una propaganda giornalistica alla moda.

    Di fronte all’assurdo (= incapacità di vedere ciò che è ovvio) e alle conseguenze terrificanti che porta (super ultra strage “degli innocenti”) bisogna almeno tentare di richiamarvi, cari fratelli obnubilati, alla realtà, magari usando il linguaggio con il criterio della perfetta adeguazione alla realtà, cioè a quello che di fatto siete: boia del vostri figli e del futuro dell’umanità.

    • beciu ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

      Bravo.
      Tieniti la tua visione del mondo che, provo inutilmente da ricordarti, è una visione del mondo e non un dato di fatto.
      Perchè l’equazione cellula (zigote) = persona è un’idea rispettabile e degna, non un dato di fatto.

      • Kosmo ha detto in risposta a beciu

        Vallo a dire a tutti gli autori dei testi universitari

      • Ottavio ha detto in risposta a beciu

        Quando si parla di “persona” si introduce un concetto filosofico ed è difficile che si possa parlare di “dato di fatto” intendendolo in modo scientifico. Lo zigote è un essere umano, questo è l’unico dato di fatto che ci dice l’embriologia e tu concordi con l’uccisione di un essere umano innocente. Poi dici che non è persona, ma è un tuo punto di vista, che non corrisponde a quello di tantissimi filosofi e perfino della Corte Suprema dell’Alabama: https://www.uccronline.it/2012/03/11/alabama-corte-suprema-riconosce-il-feto-come-una-persona-umana/

        • beciu ha detto in risposta a Ottavio

          In realtà uno zigote non è un essere umano, perchè non vi è ancora corrispondenza univoca tra esso e un essere umano.
          Da uno zigote può venire un uomo, più uomini (gemelli), oppure niente perchè magari il materiale genetico è inadatto allo sviluppo.
          Addirittura mi pare di aver letto che da + embrioni può venir fuori un solo individuo per riassorbimento.
          Poi ovviamente il termine “persona” è una cosa puramente filosofica, e su questo siamo d’accordo.
          Proprio per questo esistono opinioni contrastanti in merito, dato che non si parla di “dati di fatto”

  10. Daniele ha detto

    Questi radical-chic si autodefiniscono progressisti, ma quando il (vero) progresso tecnologico dà una mano alla vita, come in questo caso, costoro diventano improvvisamente retrogradi…
    E poi il bello è che sono questi qui ad accusare la Chiesa di essere oscurantista: è come se il bue desse del cornuto all’asino!

    Per argomentare il loro sostegno, non dichiarato ma implicito, alla “cultura della morte”, questi qui usano argomenti particolarmente “sensibili”: da un lato coi presunti costi “esorbitanti” di un’ecografia 4D (ma in realtà l’ecografia 2D, proprio per il basso costo, è una pratica ordinaria negli ospedali: un’ecografia 4D costa solo poco di più, comunque molto meno di una TAC o di una RM o della stessa esecuzione di un aborto… e comunque va ribadito che anche se fosse una tecnica costosa, ne varrebbe la pena, visto che si tratta di salvare vite umane: si spendono cifre esorbitanti per gli animali e poi si vuole risparmiare sulla salute dei nascituri!?), dall’altro coi presunti pericoli per il feto (che poi questi abortisti non sono nemmeno coerenti con se stessi: se infatti sostengono a spada tratta l’aborto, cosa gliene frega del fatto che una tecnica diagnostica possa o meno danneggiare un feto candidato all’aborto? Lascino che siano i pro-life a preoccuparsi della salute dei feti…), pericoli smentiti dai medici esperti di diagnostica con ultrasuoni.

    Ma giornalisti come Gina Pavone, che pur di assecondare lobby come quella abortista non si fanno scrupoli nell’inventare problemi che non esistono, non hanno un codice etico a cui devono sottostare, che preveda sanzioni in caso di divulgazione di false notizie?

    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Daniele

      Daniele ha scritto: “che poi questi abortisti non sono nemmeno coerenti con se stessi: se infatti sostengono a spada tratta l’aborto, cosa gliene frega del fatto che una tecnica diagnostica possa o meno danneggiare un feto candidato all’aborto?”.

      Capisco cosa vuoi dire, ma in realtà, ed è proprio questo il punto assurdo, loro sono coerenti, perché il problema nella loro visione allucinata non è costituito dalla “salute” del feto, di cui non gliene può fregare di meno, ma è costituito dalla “libera” scelta della donna, QUALUNQUE ESSA SIA (cioè indipendentemente dalla sua natura, sia essa a favore o contro la vita del nascituro). Dunque se una donna-dio ha stabilito che il suo feto è un essere umano, la sua decisione è “sacra” quanto la sua opposta e per questo rischiare un danno al feto implicherebbe un peccato di “lesa maestà” nei confronti della scelta effettuata (ripeto, qualunque essa sia). Comprendi la perversione assoluta di questa logica? Della verità dei fatti non importa nulla, la verità viene stabilita da una pura opzione soggettiva!

      • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        Naturalmente quanto ho appena detto, si applica ai soli “utili idioti”, perché invece i loro indottrinatori (demoni assoluti), sanno benissimo dove sta la verità e per loro si tratta semplicemente di “intortare” qualunque scusa abbia la minima parvenza di verità, in modo che gli utili idioti, una volta ingoiata la torta, votino in maggioranza secondo il loro desiderata…

  11. Daniele ha detto

    Ma poi scusate: non sono forse i radicali a dire che “la legge 194 serve a contenere gli aborti, invece che a favorirli”?
    Allora come mai si lamentano se arriva negli ospedali una metodica che fa diminuire gli aborti inducendo nella madre una riflessione circa la realtà del feto che cresce dentro di lei?
    Forse che i radicali dicono una cosa ma in realtà ne pensano un’altra?
    Io penso di sì…

    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Daniele

      Appunto, appunto tipico dei demoni contraddirsi pur di far sembrare di avere ragione…

      • Daniele ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        Mentre Cristo, Colui che dice “Io sono la Via, la Verità e la Vita”, ci comanda di essere schietti e franchi nel parlare (“Il vostro parlare non sia “sì e no”, ma sia “sì, sì” oppure “no, no””).
        C’è una bella differenza!

      • libero118 ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        premetto che non sono un radicale e sono contro l’aborto, ma volevo chiederti una cosa.. sei serio quando parli di demoni?

        • Luca S. ha detto in risposta a libero118

          Tu sei quello che diceva che un disabile non ha dignità, ricordo bene?

        • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a libero118

          Certo che sono serio. Qual’è infatti l’essenza del peccato di Lucifero? Mettere se stesso davanti alla verità che indubitabilmente conosceva in Dio stesso! Chi parla di “libertà assoluta”, cioè di una libertà che come criterio attuativo ha solo se stessa e dunque di una libertà totalmente indifferente alla verità delle cose, ha un concetto perfettamente luciferino di essa.

        • mariasole ha detto in risposta a libero118

          Tratto dalla testimonianza di Gloria Polo
          (colpita da un fulmine e morta per ore, poi tornata in vita)
          http://www.gloria.polo.ortiz.in/

          “(…)Gravida a 16 anni (piange). Cominciavo a notare dei cambiamenti nel mio corpo e avevo paura, ma allo stesso tempo, sentivo tenerezza per il bambino che portavo dentro di me!
          Io ero molto preoccupata e triste, molto triste, ma la mia amica Stella mi disse: “Non ti preoccupare! Non è niente! Ricordati che mi è successo più volte! Sono rimasta triste la prima volta, ma la seconda è stata più facile, la terza, già non si sente niente, con l’aborto”. Io gli ho detto: “Immagina se mia mamma lo viene a sapere!”. Lei mi rispose di non preoccuparmi perché si tratta di una ferita piccolina e che mia mamma non si sarebbe nemmeno accorta.

          Fratelli, che tristezza! Che grande dolore! Vedete come il demonio ci fa vedere le cose come se fossero niente, senza importanza! Come se l’aborto provocato fosse la cosa più naturale del mondo! Perfino che è da stupidi preoccuparsi. Che si deve godere del sesso senza rimorsi e sensi di colpa! Ma volete sapere perché il maligno fa così? Perché spinge le persone a fare così? Perché egli ha altre ragioni, ha bisogno di sacrifici umani, perché con l’aborto egli diventa più potente.

          Nessuno può immaginare lo spavento, il timore e il senso di colpa che avevo quando sono arrivata in quella clinica, ben lontana da casa mia, per fare l’aborto! Il medico mi ha fatto l’anestesia. Ma quando mi sono ripresa non ero più la stessa! Avevano ucciso quel bambino che c’era dentro di me e io sono morta con lui (piange).

          Sapete, il Signore mi ha mostrato nel Libro della Vita, quello che non vediamo con gli occhi della carne, quello che è successo quando il medico ha mi fatto l’aborto. Ho visto il medico con una specie di tenaglia, afferrare il bambino e ridurlo a pezzetti! Ed egli gridava, gridava con tanta forza! Basta che sia solo a un minuto dalla fecondazione è già un’anima adulta. Anche se si prende la pillola del giorno dopo, o qualche altra cosa, si sta’ uccidendo un bambino, con un’anima adulta, completamente formata, perché l’anima non cresce come cresce il corpo, è creta da Dio, direttamente, nello stesso momento che lo spermatozoo incontra l’ovulo, nello stesso istante. Nel Libro della Vita ho visto come l’anima, nello stesso momento che le due cellule si toccano, forma una scintilla luminosa, bellissima, come un sole, che sprizza dal Sole di Dio Padre. In un secondo l’anima viene creata da Dio, adulta, matura, piena, a immagine e somiglianza di Dio! Quel bambino è immerso nello Spirito Santo, che esce dal Cuore di Dio!
          Il ventre di una mamma, nello stesso momento che comincia la fecondazione, rifulge con luce brillante: la luce dell’anima e della comunione di Dio con l’anima stessa.

          Quando hanno tirato fuori quel bambino … quella vita … Ho visto come il Signore tremava, quando gli toglievano qull’anima dalle mani. Quando lo uccidono, il bambino grida, e tutto il Cielo comincia a tremare. Ho visto, nel mio caso, quando ho ucciso il mio bambino, l’ho sentito gridare forte, tanto forte! Ho visto, nello stesso tempo, Gesù crocifisso soffrire, per ogni anima abortita! Il Signore grida dalla croce, con tanto dolore … tanto dolore …!!! Se lo avessero visto, nessuno avrebbe il coraggio … di provocare un aborto … (piange).

          Adesso vi domando … quanti aborti si fanno nel mondo? In un solo giorno? In un mese? Imaginate come è grande il nostro peccato! Il dolore, la sofferenza che provochiamo al nostro Dio, e quanto Egli è misericordioso, quanto ci ama, nonostante la mostruosità dei nostri peccati! Il dolore che provochiamo a noi stessi e come il male si impossessa di noi!

          Ogni volta che si sparge il sangue di un bambino è un olocausto a Satana, e questi acquista più potere. L’anima grida, ripeto, è un’anima adulta, matura, anche se il bambino non ha occhi, ne carne, ne corpo, l’anima ha tutto, è un’anima adulta. Il suo grido, mentre lo stanno uccidendo, fa’ tremare il Cielo, mentre, un grido di giubilo e di trionfo invade l’inferno. L’unica comparazione che mi viene in mente è come la finale del mondiale di calcio, quella euforia invade tutto lo stadio, uno stadio immenso, pieno di demoni che gridano come pazzi.

          Quei demoni hanno gettato sopra di me il sangue di tutti i bambini che ho ucciso o in qualche forma ho contribuito, con l’aborto; per l’anima mia da bianca che era, è diventata completamente nera.
          Dopo gli aborti, ho pensato che non avevo altri peccati, ma Gesù continuava a mostrarmi come avevo ucciso attraverso il mio piano famigliare, sapete perché? Perche usavo quel contraccettivo a forma di “T” di ottone, per evitare la gravidanza. Ho cominciato a usarlo a 16 anni, come contraccettivo, fino al giorno che sono rimasta fulminata. Solo quando volevo ingravidare lo toglievo, ma appena potevo me lo mettevo un’altra volta.
          Voglio dire a tutte le donne che usano questo metodo, questo genere di dispositivi intrauterini, che stanno provocando aborti. So che a molte donne è successo quello che è successo a me durante il periodo mestruale; molte volte vediamo uscire coaguli di sangue più grandi del solito e sentiamo dolori più forti del normale. Andiamo dal medico, ed egli non dà molta importanza, ci ordina degli analgesici, quando o dolori sono molto forti, o delle iniezioni, e ci dice di non preoccuparci, sono cose normali, perché c’è un corpo estraneo, ma non c’è nessun problema. Sapete cosa è questo? Sono piccoli aborti! Si, piccoli aborti! Aborti provocati da questi dispositivi intrauterini. Si perché, come ho già detto, appena lo spermatozoo si unisce all’ovulo, a partire da questo momento, si forma l’anima, che non ha bisogno di crescere perché è già adulta. Questi dispositivi intrauterini non permettono che l’ovulo fecondato si impianti nell’utero, e muore. È espulsa quell’anima! UN MICROABORTO È UN’ANIMA ADULTA, COMPLETAMENTE FORMATA, CHE NON GLI È PERMESSO VIVERE.

    • Luca S. ha detto in risposta a Daniele

      I radicali vogliono semplicemente che si possa abortire, abortire, abortire. Hanno il totem della libertà individuale e per celebrarlo passano sopra milioni di vittime innocenti.

  12. Carmen ha detto

    La questione è molto semplice. I nazi-atei non vogliono affatto che le donne prendano delle decisioni consapevoli, perché sanno benissimo che la consapevolezza le indurrebbe a non abortire. Loro vogliono l’aborto. E lo vogliono a tutti i costi, anche a quello di ostacolare l’uso della tecnologia. Il loro è un abortismo ideologico. La donna stessa non è altro per loro che il mezzo di realizzazione di un fine ideologico: l’aborto come atto di aggressione al valore della vita. E’ inutile che ci facciamo prendere dai fondelli dai loro argomenti. Abbiamo avuto da loro dimostrazione di ogni bassezza. Conosciamo tutti i loro espedienti. Nessuno più di noi li conosce a fondo per ciò che sono.

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