In dieci anni i cattolici nel mondo sono aumentati del 10%
Dal 2005 al 2012 i fedeli cattolici battezzati nel mondo sono passati da 1.115 a 1.229 milioni, con un aumento del 10,2 per cento. Molto interessante anche il confronto con il dato dell’evoluzione della popolazione mondiale: a fronte di una crescita della popolazione da 6,46 a 7,02 miliardi di persone, la presenza dei cattolici è lievemente aumentata, dal 17,3 per cento al 17,5 per cento.
Anche quest’anno è stato pubblicato l’”Annuario Pontificio” relativo alle cifre ufficiali della Chiesa cattolica nel mondo, raccolte ed elaborate dagli uffici di statistica della Santa Sede.
A livello geografico, l’Europa -anche se ospita il 23% della comunità cattolica mondiale (parliamo sempre del 2012)-, si conferma l’area meno dinamica in assoluto con una crescita del numero dei fedeli battezzati di poco superiore al 2 per cento. La presenza dei cattolici sul territorio si stabilizza attorno al 40%. Mentre in Africa si registra la maggiore crescita con i fedeli che salgono dal 13,8 per cento del 2005 al 16,2 del 2012. Cresce anche l’incidenza del continente asiatico che si mantiene attorno all’11 per cento in tutto il periodo esaminato. Si consolida la posizione dell’America con il 49 per cento dei cattolici battezzati del mondo. Stabile l’incidenza in Oceania.
Nel 2012 i sacerdoti nel mondo erano 414.313 di cui 279.561 membri del clero diocesano e 134.752 del clero religioso; nel 2005 erano invece 406.411 suddivisi in 269.762 diocesani e 136.649 religiosi. Il numero complessivo dei sacerdoti nel 2012, rispetto a quello del 2005, ha subito una crescita di circa il 2 per cento, risultante dall’aumento del 3,6 per cento del clero diocesano e dal calo dell’1,4 per cento di quello religioso.
I religiosi professi non sacerdoti hanno fatto registrare nel periodo sotto esame una lieve crescita numerica. Nel mondo essi contavano 54.708 unità nel 2005 e hanno raggiunto il numero di 55.314 nel 2012. Le religiose professe hanno rappresentato nel 2012 complessivamente un gruppo di 702.529 unità, per il 38 per cento presente in Europa, seguita dall’America che conta oltre 186 mila consacrate e dall’Asia che raggiunge quasi le 170 mila unità. Rispetto al 2005, il gruppo subisce a livello mondiale una flessione del 7,6 per cento.
Il numero di seminaristi è aumentato del 4,9 per cento, passando dai 114.439 del 2005 ai 120.051 del 2012. La crescita maggiore si è avuta in Asia nella quale il numero dei seminaristi nel periodo preso in esame è cresciuto del 18 per cento; all’Asia segue l’Africa con il 17,6 per cento di aumento, seguita a sua volta dal-l’Oceania con il 14,2 per cento; in Europa si è avuto un calo del 13,2 per cento mentre in America si è registrata una diminuzione più contenuta (2,8 per cento). Un’analisi accurata sulla crescita dei seminaristi nel mondo è stata riportata su “Zenit.it”.
La redazione
Evviva per le notizie positive come questa! Grazie
Attenzione a come fate le statistiche. Negli stessi anni è l’intera popolazione mondiale che è aumentata di circa il 10%, e ciò significa che la percentuale di cattolici nel mondo resta sostanzialmente stabile, la Chiesa non cresce né diminuisce.
“Molto interessante anche il confronto con il dato dell’evoluzione della popolazione mondiale: a fronte di una crescita della popolazione da 6,46 a 7,02 miliardi di persone, la presenza dei cattolici è lievemente aumentata, dal 17,3 per cento al 17,5 per cento.” Qui se non erro si parla del rapporto con la popolazione mondiale, quindi al netto della crescita demografica i cattolici sono cresciuti dello 0,2% sulla popolazione mondiale.
appunto, 0.2%, pochissimo, sostanzialmente stabile
Constatare anche una sostanziale stabilità sarebbe già un successo, visto la situazione in buona parte del globo. Secolarizzazione in Europa e Nord America, invasione islamica in buona parte dell’Africa e in tutto il medio Oriente, scristianizzazione forzata nei grossi paesi autoritari in estremo oriente. Se nonostante tutto questo i cristiani nel mondo non solo non sono spariti, ma sono addirittura aumentati di oltre mezzo miliardo di unità è un miracolo.
Questo mi sta bene, ma appunto constatiamo la stabilità, non andiamo a dire in giro che i cattolici crescono, perché non è vero.
Tra l’altro, siccome si parla di battesimi e non di sondaggi, quindi con l’aspetto culturale che prevale su quello dichiarativo, la notizia andrebbe comparata non semplicemente con la popolazione totale, ma anche analizzata a livello locale. In Europa infatti ci sono un sacco di cattolici, ma non figliano, quindi in percentuale diminuiscono; in Africa e Asia invece si danno da fare, ma non sono i soli, tutt’altro. Per rimanere gli stessi in percentuale quindi sono necessarie parecchie conversioni, che evidentemente ci sono state.
Nella mia parrocchia c’è gente che battezza i bambini e non si vede più, per esempio.
Il conteggio è quindi “falsato” anche dai molti che battezzano il figlio per semplice tradizione.
i numeri sono numeri e nessuno – mi pare – viene a casa a costringerci a far battezzare i nostri figli. Dunque i numeri non sono falsi.
se poi c’è chi subito dopo abbandona, se persiste purtroppo questo problema di un conformismo religioso, mi limito a dire incomprensibile, quello è un altro paio di maniche.
Il punto è se tale numero è rappresentativo dei cattolici.
scusa continuo a non capire: chi fa battezzare i propri figli aderisce LIBERAMENTE alla religione cattolica.
non c’entra con il fatto che poi i più non siano praticanti.
“sulla carta” quindi i numeri raccontano in maniera inoppugnabile se c’è stato un aumento o una diminuzione; i numeri non entrano nel merito della coerenza e della verità delle convinzioni.
— i numeri non entrano nel merito della coerenza e della verità delle convinzioni —
Quale sarebbe il fine di considerare cattolici quelli che non lo sono? Certamente
la Chiesa avrebbe un grosso danno di immagine se il numero dei fedeli fosse
ridimensionato al 15-20%. Anche se scelta liberamente resta una cosa senza senso.
Dipende dallo scopo con cui fai la statistica:
Se il tuo scopo è dare un numero rappresentativo di coloro che hanno Fede in Gesù dovresti scegliere un dato che lo quantifichi tale quantità in maniera opportuna.
Se nel conteggio finiscono molte persone che la Fede non l’hanno, probabilmente il numero di battesimi non è significativo della popolazione credente.
non sono d’accordo con queste disquisizioni, fatte – mi pare – solo perchè c’è di mezzo la Chiesa cattolica.
il nodo è la libera scelta, nessuno è obbligato a fare delle farse in cui non crede, solo per conformismo, dunque le “colpe” non sono certo di chi fa le statistiche.
sarebbe come se si andasse a sindacare sul voto elettorale: quanti di quei 40 e passa per cento che hanno votato pd sono realmente convinti della linea del partito, del programma? quanti l’hanno fatto solo per “disperazione” o, ancora una volta, per conformismo? ecc..
sta di fatto che il pd si è rafforzato e ha stravinto alla grande, i numeri sono lì a raccontarlo e i numeri sono solo numeri.
Ben vengano comunque altre statistiche sulla chiesa cattolica che si prendano la briga di analizzare i numeri riempendo il dato asettico di contenuti .
L’articolo è semplicemente la recensione fedele dello studio realizzato dall’Annuario Pontificio: http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/chiesa-annuario-cattolici-aumentano-vocazioni.aspx
Ed infatti è fuorviante pure l’articolo dell’Avvenire, non perché dica cose sbagliate, ma perché le presenta male. Nel titolo e nel primo paragrafo spara grosse cifre, poi continuando le spiega. Ma solo leggendo attentamente si capisce che in realtà i cattolici non sono aumentati. Perché fare il titolo ad effetto con i cattolici che aumenterebbero del 10%, quando il numero rilevante è invece quello 0.2% che indica invece una sostanziale stabilità? Questo è sensazionalismo, e non va bene.
Francesco attenzione, continui a sbagliare secondo me. Anche l’Avvenire non sta sparando cifre grosse, ma numeri reali. I cattolici sono aumentati effettivamente dal 1.115 a 1.229 milioni. In proporzione al fisiologico aumento della popolazione, la crescita è dello 0,2%…ma su 7 miliardi! Una percentuale ovvia e prevedibile, qualcosa di più sarebbe impossibile per ovvi motivi. Fra 10 anni sarà simile…altro che fluttuazione 😉
Forse non ci siamo capiti, io non ho detto che inventano le cifre, è chiaro che quei numeri sono veri. Ho solo detto che non mi piace come il tutto viene presentato, perché secondo me si presta ad essere interpretato come notizia molto più positiva di quello che invece è in realtà.
Questo è stato chiaro fin da subito, da tanto tempo dialoghiamo e apprezzo i tuoi interventi, posso dire di aver dato per scontata la tua buona fede. Ho capito bene il tuo punto di vista, il mio è invece leggermente diverso: la crescita, seppur lieve, c’è e i dati no mi sembrano presentati con un’enfasi maggiore rispetto a quanto richiedano.
Ho la sensazione che l’unica notizia che piacerebbe a Francesco sarebbe quella della diminuzione dei cattolici 🙂
Allora forse qui non varrebbe dire che, magari, anche la popolazione fosse diminuita.
A me pare che l’articolo in questione affronti la notizia in maniera corretta e non meriti i giudizi pronunciati da Francesco.
Dato di fatto 1: I cattolici sono aumentati del 10%.
Che questo dipenda dall’aumento della popolazione terrestre, dalla conversione al cattolicesimo di umanoidi alieni o dalla maggiore incidenza dei cattolici nella societa’, ai fini di questa affermazione e’ totalmente irrilevante.
Se un giornale rilevasse l’aumento dei suoi lettori, “prima facie” nessuno andrebbe subito a “fargli le pulci”, sottolineando che nel frattempo e’ aumentata anche la popolazione alfabetizzata.
Il giornale ha aumentato i suoi lettori, sono di piu’: vulgo notizia positiva.
Dato di fatto 2: Entrando nel merito delle cause, la gran parte dell’aumento e’ correlato all’aumento della popolazione, mentre si rileva anche un marginale, ma positivo, aumento percentuale dell’incidenza dei cattolici nella popolazione umana.
Tutto cio’ comunque non toglie il fatto che, se i cattolici aumentano in misura superiore od uguale alla popolazione mondiale, e’ comunque un indicatore di tenuta del cattolicesimo del mondo: sempre una notizia positiva.
Entrambi i “dati di fatto” sono stati comunicati nell’articolo e correttamente correlati.
Dov’e’ dunque il problema ?
Mi dispiace, ma la tua sensazione è completamente infondata 🙂
Concordo con il tuo punto di vista, ma difendo anche la buona fede di Francesco. Forse tu sei troppo “nuovo” come commentatore per conoscerlo 🙂
Concordo anch’io cone te, Paolo, e non mi permetto di giudicare Francesco, che e’ attivo in questo blog da piu’ a lungo di me.
Ma visto che non possiamo frequentarci di persona, non posso che modulare il tenore delle mie risposte su quello che egli scrive, usando comunque il massimo rispetto a prescindere.
Nessuno credo voglia sparare in aria mortaretti e dare mano a tricche e ballacche, alla lettura di questa notizia, che richiede giustamente prudenza.
Penso sia questo il lodevole “animus” degli interventi di coloro che hanno voluto fare da “pompieri”.
Ma essendo questa, comunque, una notizia perlomeno “non cattiva”, godiamocela anche un pochettino, no ?! 🙂
Il succo della questione è se si sta dando un dato che ha senso oppure no.
Il rischio è quello di banalizzare la statistica che invece può dire cose interessanti, ma solo con le giuste premesse, il giusto metodo, il giusto rigore.
Se dico che ho 100 caramelle il giorno i e 105 caramelle il giorno i+1 potrò anche essere contento di affermare: “le mie caramelle sono aumentate del 5%”.
Poi però magari si scopre che il giorno i ne ho contate per sbaglio 3 in meno e il giorno i+1 4 in più.
Risultato? La mia affermazione non ha rilevanza alcuna.
Si’, ma se il giorno i avevi 50 caramelle alla fragola e 50 alla menta, il giono i+1 potrai dire che avevi 105 caramelle, ma non potrai dire che avrai 52,5 caramelle alla fragola e 52,5 caramelle alla menta.
magari il giorno i+1 ti hanno regalate 5 caramelle al limone, oppure 4 caramelle alla menta e 1 alla fragola, ecc.
Chi ti ha detto che se aumenti il numero di caramelle, il numero di ogni singolo sottoinsieme aumentera’ proporzionalmente?
Io sono d’accordo con te: quello che elenchi è un altro dei fattori di cui bisogna tenere conto.
L’articolo chiarisce che la presenza è “lievemente aumentata”, dunque non lo vedo affatto fuorviante. Inoltre stai confondendo i dati assoluti con quelli relativi (lo 0,2% è assoluto, il 10% è relativo). In ogni caso lo 0,2% su 10 è pochissimo ma lo 0,2% su 7 miliardi non è affatto “pochissimo”!!
Come ha già detto Laura, i dati esposti nell’articolo sono quelli dell’Annuario Pontificio, tutte le testate giornalistiche riportano le stesse parole utilizzate.
ehm, è esattamente il contrario, il 10% è assoluto, ed indica come è cresciuto il numero di cattolici dal 2005 al 2012. Lo 0.2% è invece relativo e misura la crescita del numero di cattolici in rapporto alla popolazione mondiale
E una crescita dello 0.2% potrebbe benissimo essere una semplice fluttuazione statistica, o rientrare semplicemente nel margine d’errore delle rilevazioni demografiche mondiali. Dunque l’unica cosa ragionevole da dire è che la presenza dei cattolici nel mondo è stabile, questo si dovrebbe titolare se si vuol fare un servizio alla verità.
Dipende dal campione analizzato…una variazione dello 0,2% su 7 miliardi non è affatto una fluttuazione, anche perché sarebbe impossibile osservare un aumento dell’1%!! Fra 10 anni il risultato sarà simile, nessuna persona ragionevole si aspetta un aumento superiore…
E perché lo 0.2% su 7 miliardi non potrebbe essere una fluttuazione?
Perché è un dato realistico e ragionevole. Qualcuno può mai pensare un aumento differente dei cattolici nel mondo? In secondo luogo mi sembra che gli studiosi dell’Annuario Pontificio siano stati i primi a non considerarlo come fluttuazione ma come dato da riportare tra i risultati…avranno valutato certamente l’ipotesi di una fluttuazione e l’hanno scartata, con le loro ragioni immagino.
Diciamo Paolo che ingegneristicamente parlando lo 0.2% potrebbe essere dello stesso ordine di grandezza (forse anche più piccolo, quindi a maggior ragione) dell’errore che è stato commesso nel “misurare” la popolazione cattolica.
Quindi io personalmente concordo con Francesco: è davvero poco significativo.
Io sostengo che il titolo ed il primo paragrafo siano fuorvianti, immaginando che buona parte dei lettori non sia abbastanza pratica di statistica per capire cosa non funzioni in quel calcolo, e avrà la percezione che davvero ci sia un aumento così netto di cattolici.
Caro Francesco, ti do’ pienamente ragione.
Anche perche’ non capisco perche’ occorra fare una proporzione con il resto della popolazione. Da genitori cattolici non e’ affatto detto che nascano pii figli, anzi il piu’ delle volte e’ proprio il contrario: se guardate molti no-global, comunisti dal pugno chiuso, atei, il piu’ delle volte vengono da famiglie tradizionalmente cattoliche. In poche parole, che la popolazione cresca del x%, non vuol affatto dire che ALMENO i cattolici debbano crescere di altrettanto. Un ennesimo caso di utilizzo improprio della statistica nella sociologia.
errata corrige:
non vuol affatto dire che i cattolici debbano crescere ALMENO di altrettanto
E’ sottinteso un aumento in termini assoluti, non relativi. Non mi pare ci sia nulla di fuorviante; la stessa “redazione” ripropone, correttamente e subito a seguire, la variazione (in termini assoluti) della popolazione mondiale.
La notizia è riportata allo stesso modo ovunque, proprio perché sono le conclusioni degli studiosi che hanno realizzato lo studio: http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/chiesa-annuario-cattolici-aumentano-vocazioni.aspx
Fuorviante? Io leggo “la presenza dei cattolici è lievemente aumentata”. Tu cosa leggi Francesco? Lieve aumento è certamente +0,2% su 7 miliardi.
Come detto sopra, il titolo la spara grossa, poi leggendo attentamente fino in fondo si capisce che le cose non stanno così. Non è questo il modo corretto di presentare le cose, considerando che molti si fermano solo al titolo.
Credo che tu stia continuando a confondere i dati relativi a quelli assoluti. L’aumento del 10% è veritiero non è “sparare grosso”, non caso oggi siamo passati da 1.115 a 1.229 milioni di cattolici nel mondo.
Chi si ferma al titolo legge la sintesi del risultato emerso dall’Annuario Pontificio.
non sto continuando a confondere semplicemente perché non ho mai iniziato 🙂 (vedi risposta sopra)
Si ho letto, ma non sono d’accordo. Insisto a dire che i cattolici sono effettivamente aumentati da 1.115 a 1.229 milioni di cattolici nel mondo (+10%). Non sono cifre “sparate”, sono numeri reali..sintetizzati giustamente dai titoli usati su alcune testate cattoliche.
sì Francesco ha tecnicamente ragione ma allora il suo ragionamento dovrebbe valere anche per gli incrementi o decrementi percentuali anche delle altre religioni e delle non religioni.
In realtà giornalisticamente si è soliti dare la percentuale assoluta.
Un esempio sono le elezioni politiche: conta la percentuale poi gli analisti sanno che magari i numeri tra una elezione e l’altra sono completamente diversi (il 40% di Renzi in milioni di voti è inferiore al 33% di Veltroni del 2008).
Il discorso è appunto che ai numeri si può far dire ciò che si vuole, per questo bisogna essere minimamente onesti. Il tuo esempio infatti è corretto, perchè bisognerebbe specificare che tra Veltroni e Renzi è un raffronto tra elezioni politiche ed europee, con affluenze tradizionalmente distinte (20% di differenza) e con schieramenti, tra oggi e ieri, disomogenei. Un confronto nel merito è quindi difficile.
Quello che invece è chiaro è che non si può mettere un titolo come quello che leggiamo più sopra e peggio ancora se viene da una fonte come l’Avvenire, il quale infatti scrive: “Crescono i cattolici nel mondo”, quando invece avrebbe dovuto scrivere: “Rimane stabile il numero di cattolici nel mondo”, giacchè quella che è cresciuta è la popolazione mondiale e non la percentuale di cattolici.
ma invece no proprio con il mio esempio: tutti i giornali e commentatori scrivono che Renzi ha portato il PD al massimo storico anche se ha preso un milione di voti in meno di Veltroni!
poi certo gli analisti faranno le differenze del caso ma il messaggio è quello ed è del tutto legittimo farlo e metterlo nei titoli.
Scusa Domenico, allora forse ci siamo fraintesi…
Se i commentatori dicono che Renzi ha raggiunto il miglior risultato del PD dicono il corretto perchè le elezioni si vincono non per numero ma per percentuale di voti presi. Un errore invece sarebbe affermare che Renzi è stato in assoluto il leader più votato, perchè questa sarebbe appunto malafede, che è esattamente ciò che ha dimostrato l’articolo dell’Avvenire. Dico questo perchè per capire che i cattolici rimangono pressochè invariati (notizia vera), bisogna leggere con attenzione il testo dell’articolo, mentre il titolo fa chiaramente intendere un’altra cosa. Se l’Avvenire ha sbagliato non capisco perchè non bisognerebbe farglielo notare.
ma io posso benissimo titolare, senza sbagliare, che Renzi ha aumentato i voti del Pd del 7% rispetto a Veltroni.
Però a mio modestissimo avviso non si può scindere il titolo che si vuol dare dall’effetto che si vuole ottenere.
Altrimenti non potremmo -pena il ‘due pesi due misure’- neanche lamentarci di quando il Fatto & Co. titolano “Le scuole paritarie costano X miliardi allo Stato” e poi, per giunta, nell’articolo omettono di dire che c’è un ritorno di 3X perché titolerebbero, in fondo -se non si guarda all’effetto che si vuole ottenere sul lettore- , senza sbagliare.
Per quel che mi riguarda ha ragione Francesco: si rischia il sensazionalismo e andrebbe davvero evitato.
Ma possibile che sappiamo solo lamentarci?
@Boomers
Io mi “lamento” solo del poco amore per la verità. 😉
Se poi non piace quello che dico, peace bro. 😉
Despolliciatemi! 😀
Addirittura poco amore per la verità?? Ragazzi che condanne…ripeto: ma sappiamo solo lamentarci di quello che fanno gli altri??
PS: sono contento di sapere che la popolazione cattolica è rimasta stabile. 🙂
E vabeh non si dice più niente, allora! 😉
No, mi lamento comunque tantissimo di quel che faccio io!
Sempre più cattolici e chiese sempre più vuote, qui c’è qualcosa che non torna…
…non torna se ragioni Eurocentricamente , Katy.
La secolarizzazzione di massa è un fenomeno essenzialmente Europeo, e l’ Europa è una realtà che demograficamente, su scala mondiale, conta relativamente poco , e ogni anno che passa conta sempre meno.
Ma non solo demograficamente, anche economicamente ( pensiamo al peso sempre crescente di India, Cina, e in genere tutto di il sud-est asiatico).
In poche parole :la macrozona Europea dove più forte si sta verificando il processo di scristianizzazzione va sempre più perdedo popolazione e importanza economica , sta diventando, di questo passo, una realtà marginale.
Eppoi, a dire la verità, non ho l’ impressione che negli ultimi 10 anni le chiese si siano ulteriormente svuotate ( parlo dell’ Italia ).
Il mio parroco prima era destinato a Milano e ha detto che vedeva si e no il 10% dei parrocchiani a messa, ha spiegato anche che ha dovuto togliere diverse file di panche per non far sembrare la chiesa vuota ma che le panche tornavano ai loro posti quando doveva celebrare matrimoni, battesimi e comunioni.
Questa è la verità e non credo che certi articoli propagandistici la riescano a cambiare. Magari meglio dire pochi ma buoni…
IN 10 ANNI GLI ATEI SONO AUMENTATI DEL 1000 PER CENTO!!!!
Si, e proprio nelle società che non hanno futuro.
Ps: cosi, per curiosità… hai fatto il militare nell’ artiglieria pesante?
…no, racconta le storie tese.
BOOOM!!!!
Paraponzipo’
Po’ po’
Ance se gli atei aumentassero del 2000% in un solo anno, le creature di Dio nel mondo rimarrebbero sempre il 100% del totale: il rendersene conto, il rifiutarlo, l’accettarlo o il vivere come se ciò non fosse vero è un’altra cosa.
Anche dimostrare che sia vero è tutt’altra cosa.
Anche dimostrare che non sia vero è tutt’altra cosa: si tratta semplicemente di credereo no alle parole di Qualcuno… prima che sia troppo tardi…
È il principio su cui si basano le assicurazioni: la paura di un pericolo ipotetico. Degli incidenti ne abbiamo conoscenza, di ”Qualcuno”, no.
Io la “conoscenza” ce l’ho: mi dispiace per te…
Degli incidenti vuoi dire? Allora anche a me dispiace per te! 🙂
Con la “conoscenza” di cui parlo io, incidenti malattie e morte non fanno alcuna paura: perché dovresti dispiacerti? 🙂
Sarà, comunque allaccia le cinture… non si sa mai… 😉
Se parlassi per sentito dire ascolterei il tuo consiglio…
Dunque, per decidere di allacciarti le cinture devi prima sperimentare
di andare a sbattere?
La conoscenza materiale degli incidenti l’abbiamo anche senza subirli.
La conoscenza di cui parli da dove ti arriva? Se mi rispondi ”la fede” o
”il magistero della chiesa” non fai altro che spostare all’indietro il problema,
cioè non hai una risposta. Hai solo fede, nessuna certezza.
La conoscenza deriva dall’esperienza: fede e magistero ti possono indicare la strada ma, per percorrerla, devi usare le tue gambe.
Tanto per la cronaca, le cinture le allaccio solo quando temo di incappare nei controli…
Sicuramente confondi gli atei con le persone non religiose che è tutta un’altra cosa. Ma perfino se rimaniamo nella categoria specifica atei c’è molta confusione visto che le ricerche sociologiche trovano percentuali di atei che pregano, atei ‘spirituali’, atei che portano i figli a messa, che credono che l’uomo è stato creato dagli UFO.
Lo sai che negli Stati Uniti, l’unico luogo dove ci sono dati statistici abbastanza sicuri, ben il 21% degli atei propriamente definiti crede nella divinità sia come dio personale che come forza impersonale?
– che credono che l’uomo è stato creato dagli UFO –
Questi non sono atei, sono gli spettatori di Giacobbo… 😉
E NOI DEL MOVIMNTO 5S* Ci SIAMO AUMENTATI DEL 1000000000000000000MILA PER%!!!! 1!! 11!!
Vuol dire che il Signore per fortuna ascolta ancora le nostre preghiere per le santissime vocazioni. Che possa sempre benedire e sostenere la sua Chiesa, santificandola nel nome della Santissima Trinità.
PS. Non facciamone una questione di numeri: non dimentichiamo, oltre alla crescita demografica, che il Signore è più felice per la pecorella ritrovata piuttosto che per le altre 99 pecore che sono rimaste e rimarranno sempre a lui vicine. Una pecora ritrovata non significa automaticamente ateo convertito: significa anche cattolico di nome divenuto cattolico di nome e di fatto.
Mmmm… interessante questa discussione sui numeri. Ma siamo poi sicuri che basti un numero positivo (crescita) per farci essere tutti felici?
Intendo dire che, forse, più che per la quantità di cristiani che ci sono nel mondo, dovremmo gioire se la qualità umana di chi si professa tale (che secondo me non può che esprimersi con il difendere, il testimoniare e il vivere i valori propri del cristianesimo, cioè quanto annunciato dal Signore Gesù) è coerente con il cristianesimo.
Voglio dire: non so se ce ne siano di più o di meno che in passato, ma anche nel nostro parlamento (e nelle istituzioni europee) ci sono molti che si professano cristiani. Eppure non mi sembra che siano in tanti, a prescindere dal colore politico cui fanno riferimento, che come cristiani si comportano e che prendono posizione ferma a difesa della vita, della famiglia, della libertà religiosa, …
La Camera ha appena approvato il decreto relativo al divorzio breve. Nel dibattito, parte del quale ho seguito alla radio, ho sentito interventi di cattolici che vantavano il proprio impegno a favore della legge sul divorzio prima e di questo decreto ora, di cattolici che senza ritegno hanno citato persino (a vanvera, ovviamente) il Papa per giustificare questo obbrobrio. Lo stesso accadrà quando si discuterà la legge Scalfarotto e sono ahimè certo che molti che si definiscono cristiani non prenderanno posizione a favore della vita quando sarà necessario. Sono questi i cristiani che ci servono? http://www.lanuovabq.it/it/articoli-divorzio-breve-partiti-uniti-per-dividere-la-famiglia-9338.htm
O questi? http://www.lanuovabq.it/it/articoli-la-commissione-ue-muove-contro-gli-europei-9342.htm
O questi? http://www.lanuovabq.it/it/articoli-ma-noi-il-norlevonon-lo-prescriveremo-mai-9341.htm
Certo, molti e buoni (e coerenti) è certamente meglio che pochi ma buoni. Ma meglio pochi ma buoni che molti e incoerenti.
Bisogna essere realistici: tra i due estremi di credenti e di atei, puri e sinceri, c’è un passato di verdure che oscilla tra l’indifferenza e l’incapacità oggettiva di capire. Tra questi eccellono, per opportunismo, i politici.
Quoto tantissimo, volevo scriverlo anche io.
Poco importa se i cattolici aumentano ma si sentono proporzionalmente più “adulti”, al di là della validità dei calcoli.
Quoto Stefano.
In Italia ci sono circa 51 milioni di cattolici de iure. Secondo la vostra personale esperienza quotidiana, i cattolici de facto quanti saranno? Un decimo di questi?
Grande merito a Ratzinger
Di essersi fatto da parte?
Come fate a sapere quanti cattolici ci sono?
Avete i tornelli dentro le chiese?
Oppure con il battesimo?
Il battesimo viene imposto ai nenonati e non è possibile eliminarlo nonostante uno sia ateo o appartenente ad un’altra religione, come fate a sapere quanti cattolici obbligati alla nascita a ricevere il battesimo lo sono veramente?
Siete solo falsi.
Teoricamente i cattolici coincidono col numero di battezzati. Nessuno mette in dubbio che nella realtà i cattolici, soprattutto quelli che danno testimonianza della propria fede, sono meno dei battezzati.
Per quanto riguarda il Sacramento del Battesimo la signora/signorina Emanuela dovrebbe cercare di informarsi prima di scrivere castronerie (non é difficile). Già da subito potrebbe tentare, inoltre, di essere meno offensiva … ma forse questo é chiedere troppo.
Comprendo bene i limiti del dato statistico proposto, limiti che nel medesimo articolo mi pare siano stati correttamente evidenziati.
Alla signora Emanuela potrei far notare che il fatto che i genitori continuino a far battezzare i figli, sarebbe comunque gia’ un dato significativo, con cui confrontarsi, in assenza di idonee statistiche di “sbattezzamento”.
Tutto sommato anch’io, che sono battezzato e che oggi mi dichiaro cattolico, domani potrei aver perso la fede: Dio non voglia, ovviamente !
Ma non stiamo parlando del numero degli uomini o delle donne o analoghe statistiche che, per ora, sono fondate su dati incontrovertibili, persino dai medesimi interessati.
Paradossalmente, cio’ che mi ha fatto suonare il proverbiale “campanello dall’allarme” nell’orecchio, insinuandomi il sospetto che il dato debba essere preso come sostanzialmente confortante per noi cattolici, sono i “mal di pancia” che esso ha suscitato.
Ovviamente, essendo cattolico, e quindi falso come un biglietto da 15 euro, tutto quello che scrivo va preso con beneficio d’inventario 🙂
“Alla signora Emanuela potrei far notare che il fatto che i genitori continuino a far battezzare i figli, sarebbe comunque gia’ un dato significativo”
“Ma non stiamo parlando del numero degli uomini o delle donne o analoghe statistiche che, per ora, sono fondate su dati incontrovertibili, persino dai medesimi interessati.”
Statistiche fondate su dati incontrovertibili?
Il numero dei battezzati è un numero non è una statistica da controbattere.
Un numero che fa propaganda sulla pelle dei bambini che sfruttate liberamente a vostro paicimento, senza minimamente tenere conto di chi è cattolico veramente oppure no.
Nel mio quartiere ieri si è svolta una festa patronale, in processione saranno state massimo 12 persone.
Non è un dato significativo perche sapete benissimo che tanti si sposano in chiesa o fanno fare la comunione ai figli SOLO per “tradizione”, per non andare contro le proprie famiglie, per paura di commettere una rottura con il proprio passato ecc..
Pochissimi maturano una propria coscienza spirituale che li spinge a scegliere una propria strada ed ad abbandonare la chiesa.
Inoltre non è possibile uscire dalla chiesa neanche “statisticamente” parlando dato che non è possibile farsi cancellare dai vostri melefici registri.
E questo è un abuso molto grave.
La gente continua a fare quello che fa senza minimanente crederci perche non c’è NESSUN interesse nella religione.
Siete VOI che se foste onesti dovreste rifiutarvi di imporre il battesimo ad un neonato.
Legga meglio il mio intervento, signora, e si risparmi l’arrabbiatura, che non e’ il caso, mi creda.
Riferivo di “statistiche basate su dati incontrovertibili”, quelle relative all’appartenenza di genere uomo-donna, come contrapposte appunto alle statistiche basate sulla fede, le credenze o le opinioni.
Il “per ora”, era una sarcastica allusione al fatto che oggi si vuole rendere opinabile anche l’appartenenza di genere.
Per il resto Le ricordo che il cattolicesimo e’ sempre meno europeo e sempre piu’ africano, asiatico e sudamericano.
Quindi, se Lei vuole vedere le tendenze di fondo di questa religione, NON deve guardare all’Europa, dove del resto il cattolicesimo e’ dato in forte declino, anche senza attendere il Suo pur autorevole parere in materia.
— Ma non stiamo parlando del numero degli uomini o delle donne o analoghe statistiche che, per ora, sono fondate su dati incontrovertibili, persino dai medesimi interessati —
Affermazione incomprensibile. Se non si parla del numero degli individui di cui è oggetto la statistica, di cosa stiamo parlando? La statistica in effetti è inesistente, e lo sarà fin che si attribuisce una appartenenza a soggetti che non hanno avuto parte nella scelta. Battezzarsi da adulti? Anche Gesù lo ha fatto…
Quali sarebbero i “dati incontrovertibili, persino dai medesimi interessati”? Incontrovertibili a loro insaputa, visto che sono abbastanza ipotetici.
Idem con patate.
Si legga gentilmente la mia risposta alla signora Emanuela.
Grazie.
Qualche mese fa mi chiedevo se fosse la frustrazione, l’insoddisfazione oppure il semplice fanatismo a portare gli atei incazzosi a predicare la domenica sui siti cattolici. Mi sto convincendo sempre più che il fenomeno debba essere inquadrato nel contesto delle regole non scritte ma fedelmente seguite dagli osservanti della religione anti-cristiana: “quando il cristiano frequenta i suoi riti, è tua precisa responsabilità cercare di rovinargli la giornata…”
Frustrazione… insoddisfazione… fanatismo… incacazzosi… orpo! per così poco?
Ehi Klaud, guarda che non ce l’avevo mica con te! Anzi, ne approfitto per dirti che apprezzo generalmente tutti i tuoi interventi. Ovviamente, data la mia scarsa disponibilità di tempo, anche se sarebbe interessante, non riesco a dialogare a lungo.
Di solito concedo dieci minuti a questo sito, giusto il tempo di prendere poco cristianamente per il popò chi si sente minacciato dai gombloddi dei kattolici che ci torturano con i loro rintokki di campana a tutte le ore del giorno e della notte e ke si rifiutano pervicacemente di cancellarti dai terribili e maleodoranti registri parrokkiali xke è un gombloddo contro noi atei e kontro i poveri bambini torturati dal battesimoooooooo!!!!11!1!!
La verità è che avevo sbagliato nel pensare che la tua risposta fosse rivolta a me, poi aggiungi che di pochi ricordo da che parte stanno… ma è meglio così, per non partire prevenuti. 😉
Comunque la domanda in questione l’avevo posta in questo articolo domenicale. Più recente di quanto mi ricordassi.
https://www.uccronline.it/2014/05/11/giacomo-poretti-il-dialogo-tra-la-madonna-e-il-figlio/
Esiste anche il cosiddetto “sbattezzo”.
Da Wikipedia: “In ambito cattolico, si rilascia un documento firmato e timbrato da parte della parrocchia, che certifica l’avvenuta annotazione nel registro dei battesimi della volontà espressa di uscire dalla Chiesa, ma la parrocchia non è comunque obbligata a fornire fotocopie dell’atto di battesimo annotato.”