Il Parlamento del Portogallo rifiuta le adozioni omosessuali

Nessuno intende riportare questa notizia: il Parlamento portoghese ha respinto una proposta di legge che intendava aprire l’adozione di bambini alle coppie omosessuali (i matrimoni gay sono legali in questo paese dal 2010).

Venerdì 24 febbraio la proposta ha ricevuto il sostegno di solo otto deputati e 39 dei 74 parlamentari socialisti (“Bloque de Izquierda”, “Blocco di sinistra”), su un totale di 230 deputati. Tutti i maggiori partiti hanno votato contro la proposta. Per un’altra volta si è riusciti a difendere il diritto dei bimbi a non essere privati di un padre o di una madre. Sappiamo inoltre che la ricerca medica ha rilevato parecchie preoccupazioni circa la salute psico-fisica e la longevità degli individui omosessuali, così come la forte instabilità delle relazioni omosessuali. I dati ovviamente non possono essere applicati a tutti gli individui omosessuali, ma i risultati sono, purtroppo, molto negativi, e non possono essere ignorati se si considera il collocamento dei bambini.

A questo molti obiettano sostenendo che alcuni studi rilevano alcuna differenza tra i bambini adottati dagli omosessuali e quelli adottati dalle coppie eterosessuali. Tuttavia abbiamo già segnalato uno studio del 2001 il quale ha evidenziato come «decine di studi sui bambini allevati da genitori omosessuali sono stati male interpretati, per ragioni politiche in modo da non attirare le ire degli attivisti omosessuali o incoraggiare la retorica anti-gay». E’ palese come i ricercatori riconoscano che il campo d’indagine è troppo giovane, i numeri sono troppo pochi, troppe le variabili. Nel 2008 si è scoperto inoltre che «certi risultati potenzialmente negativi potrebbero essere stati oscurati da effetti soppressori». Tuttavia, «le differenze sono state osservate, tra cui alcune prove che suggeriscono come l’orientamento sessuale dei genitori potrebbe essere associato all’orientamento sessuale dei bambini in seguito e l’attaccamento dello stile di vita dell’adulto. Inoltre, ricerche più recenti sulla genitorialità gay e lesbica continuano ad essere viziate da molte limitazioni, compresi gli effetti soppressori trascurati».

Un riconoscimento arriva dalla ricercatrice lesbica Charlotte J. Patterson in “Children of Lesbian and Gay Parents: Research, Law and Policy”, la quale ammette che la ricerca su genitori omosessuali e i loro figli è ancora molto nuova e sono relativamente scarsi gli studi longitudinali. La ricerca in questo settore, continua la Patterson, è stata anche criticata per l’utilizzo di gruppi di controllo male abbinati, con campioni relativamente piccoli, e «ci sono effettivamente state inadeguatezze nelle procedure di valutazione impiegate su alcuni studi»

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53 commenti a Il Parlamento del Portogallo rifiuta le adozioni omosessuali

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  1. Ercole ha detto

    Ancora per un po’ i piccoli potranno stare con mamma e papà…ho però il sospetto che sia solo questione di tempo.

  2. Paolo Viti ha detto

    Ma è normale forzare in questo modo gli studi scientifici? Nessuno si lamenta?

  3. Caro Paolo Viti,

    Io mi lamento, eccome. E infatti trovo che questo articolo sia di una disonestà intellettuale disarmante. Gli scienziati seri sanno bene che nel loro mestiere la cautela è d’obbligo: lo scienziato serio, quando pubblica, non lo fa per assurgere a nuovo portatore di una verità assoluta, ma per dare un impulso al progresso. Insieme con la pubblicazione, c’è l’implicito invito a formulare critiche, anche pesanti.

    Venendo all’articolo, trovo per dire insensata una frase come questa:

    “Sappiamo inoltre che la ricerca medica ha rilevato parecchie preoccupazioni circa la salute psico-fisica e la longevità degli individui omosessuali, così come la forte instabilità delle relazioni omosessuali.”

    Ora, se non si è in grado di citare di quale ricerca si tratti, e se poi questa ricerca non è peer-reviewed e non sta su una rivista seria, quelle parole sono come chiacchiere da bar. Soltanto, con la pretesa di avere un fondamento: quando c’è la “ricerca” figuriamoci se ciò che segue non è Verità assoluta!

    No, no e poi no. Una vergogna!

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Francesco Genovese

      Finalmente qualcuno che interviene e si lamenta.

      La disonestà intellettuale e la vergogna sarebbe racchiusa nel non citare le fonti di questa affermazione: “la ricerca medica ha rilevato parecchie preoccupazioni circa la salute psico-fisica e la longevità degli individui omosessuali, così come la forte instabilità delle relazioni omosessuali”

      Effettivamente per chi giunge qui ora può rimanere smarrito nel non vedere la fonte, ma io che bazzico spesso su questo sito so bene che tutto quel che vi si afferma è vero, è documentato.

      Però, prima di postarle un elenco infinito di studi dove si afferma che: gli omosessuali si suicidano maggiormente, hanno peggiore salute psicofisica, hanno una più bassa longevità, usano più psicofarmaci e antidepressivi, alcool e droga, sono la comunità con maggior diffusione di malattie sessualmente trasmettibili ecc.. le chiedo: è davvero necessario farlo? Cioè, lei non è a conoscenza di tutto questo.

      Attenzione: io non sto parlando di cause, ma tutto questo è riconosciuto dagli stessi omosessuali. Infatti le ricerche che le forniscono arrivano in maggior parte dai siti gay. Essi dicono che è colpa della società e in parte posso anche essere d’accordo, tuttavia gli stessi problemi esistono a San Francisco, dove c’è un intero quartiere gay, o in Olanda o in Danimarca apertamente favorevole agli omosessuali. Comunque le cause non ci interessano ora, ma almeno avere l’onestà di riconoscere tutto questo mi sembra necessaria. Ripeto, sono gli stessi siti gay che lo dicono.

      Allora le domando: devo davvero farle l’elenco oppure è capace di usare Google e fare una piccola ricerca personale?

  4. Guardi che a fare un gioco simile si può trovare anche qualcosa del genere: http://www.apa.org/about/governance/council/policy/parenting.aspx

    E allora? Chi avrà ragione?

    E comunque, affermare “quello che è detto è vero, basta cercare su google” mi sembra un po’ una scusa. Se l’UCCR ha il desiderio di fare articoli ben fatti, allora non può demandare questo tipo di ricerca agli altri.

    Certo, capisco che dire “secondo una ricerca” faccia un certo effetto al lettore disattento, che quando legge “ricerca medica” allora è convinto che quanto segue sia “verità”. Ma non è così. Ed è disonesto agire così.

  5. E si noti che, a differenza di questo articolo, almeno lo statement dell’APA ha il pregio di citare davvero le fonti!

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Francesco Genovese

      (clicchi su rispondi però!)

      Non credo che sia opportuno paragonare questo sito all’APA. Oltretutto, come è scritto nell’articolo (con rispettive fonti), è pieno di contro-studi che sostengono come gli studi citati dall’Apa siano realizzati (appositamente) male, viziati, parziali e con campioni troppo piccoli. Senza parlare delle dichiarazioni degli ex presidenti dell’APA.

      Un sito che a sua volta è gestito da psicologi e cita sempre le fonti è questo: http://narth.com/ , associazione a cui hanno anche aderito diversi ex presidenti dell’APA. Questo è il paragone che bisognerebbe fare, e non fra l’APA e UCCR.

      • Francesco Genovese ha detto in risposta a Paolo Viti

        Sa qual è la mia sensazione? Che ogni gruppo voglia tirare acqua al suo mulino. Non ho gli elementi per stabilire se l’APA sia davvero un covo di laicisti in mala fede, ma almeno questi citano le fonti, come ho già detto; viceversa, mi sembra abbastanza evidente che gli articoli dell’UCCR in materia siano quantomeno tendenziosi!

        La mia critica resta, ed è una critica di metodo. Non ho problemi ad accettare qualsiasi affermazione, purché motivata e suffragata adeguatamente. Diverso è quando si piega la scienza alla propria ideologia, *qualsiasi essa sia*. Per tot articoli che affermano “i genitori omosessuali non sono adeguati” ce ne saranno altrettanti che affermano il contrario. E questo va benissimo, perché, come ho detto, chi fa scienza seriamente agisce esclusivamente per cercare la “verità”, e accetta le critiche. Sbaglia, e di grosso, chi non è scienziato ma usa il primo articolo trovato come “argomento di autorità”. È un atteggiamento che trovo veramente inaccettabile.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Francesco Genovese

          Lei persiste nel paragonare un sito web e un’associazione di psicologi. Il primo cita sempre le fonti, ovviamente non può citare la fonte di ogni affermazione. L’APA cita le fonti, ma le cita anche il http://narth.com/ , ovviamente opposte.

          Non ha dimostrato che gli articoli di UCCR siano tendenziosi, anzi le ho dimostrato io che l’affermazione è suffragata da prove. Continuo la dimostrazione:

          http://www.levaccinazioni.it/informagente/Adulti/Viaggiatori/Epatite%20B.htm Epatite B è la malattia è più frequente nelle aree tropicali e subtropicali in condizioni di scarsa igiene, sovraffollamento, basso livello socio-economico, in particolari comunità (tossicodipendenti, malati di mente, omosessuali)

          http://www.msd-italia.it/altre/manuale/sez13/1641424.html Nelle donne o negli uomini omosessuali è frequente la gonorrea rettale.

          http://www.salutegay.it/pazienti/dati_e_ricerche/bisogni/disordinialimentari_graglia.pdf disordini alimentari

          http://o.elobot.it/articolo/comportamento-rischioso-luso-di-droghe-fra-alcuni-uomini-gay-legati-allabuso-dellinfanzia e http://www.queerblog.it/post/5896/brighton-alta-percentuale-di-consumo-di-droga-nellambiente-lgbt-noiConsumo droga

          http://scienzamarcia.altervista.org/pdnoi4.htm Circa il 60% dei pazienti americani affetti da AIDS sono maschi omosessuali sopra i 20 anni

          Ecco dunque che l’unica frase in questione è stata dimostrata la veridicità. Dunque non esiste più l’accusa di “tendenziosità”.

          Rispetto alla sua obiezione circa la vastità degli studi: sono d’accordo, ed è proprio questo il problema. L’APA non cita gli studi critici ma solo quelli favorevoli e quindi è tendenziosa. L’esistenza di studi critici dimostra proprio la necessità di preoccupazione da avere quando si parla di adozione. Lei mi sembra lontano anni luce dall’aver capito questo, è ancora a confrontare UCCR e APA facendo vincere chi elenca più fonti. Spero in qualche passetto in avanti.

          • Francesco Genovese ha detto in risposta a Paolo Viti

            Accetto di buon grado le statistiche che vengono citate. Su alcune avevo cognizione: gli omosessuali maschi più a rischio malattie veneree, banalmente perché quel tipo di atto sessuale è intrinsecamente più a rischio. Riguardo la longevità e i disturbi psicofisici ho meno notizie, e nemmeno i link là sopra aiutano. Ma *forse*, dico *forse*, da queste statistiche a dedurre “…dunque l’omogenitorialità è da contrastare” è un tantino troppo. Non le pare? Ripeto: il problema sta nell’ostinarsi a piegare le ricerche, o in questo caso anche i dati statistici, ad argomenti per sostenere una certa idea. È molto più onesto dire “non vanno bene le adozioni omo perché da che mondo è mondo la famiglia è sempre stata fatta da un uomo e da una donna”. È *molto più onesto* così.

            • Francesco Genovese ha detto in risposta a Francesco Genovese

              E comunque, a voler vedere, posso fare anche io il giochino delle citazioni: http://en.wikipedia.org/wiki/Homosexuality_and_psychology#Mental_health_issues ; la Wiki riporta informazioni citate. E non sono sempre in linea con lo spirito dell’affermazione incriminata.

              Ma in tutto ciò, quello che voglio dire, è che è il METODO a essere sbagliato! Non ha senso strattonare la scienza a destra e a manca, senza neppure essere veri scienziati…! Ripeto: molto più onesto dire “no alle coppie gay perché il Magistero cattolico lo nega”.

              • Dado ha detto in risposta a Francesco Genovese

                Io dico no per quel che voglio io e non sarà certo un nemico di Beppe Grillo a dirmi cosa devo o non devo fare. In questo articolo vengono citati studi che segnalano errori e faziosità negli studi realizzati pro-adozione omosessuale. Non esistono studi che invece ne dimostrino la correttezza quindi non si possono citare.
                Genovese, comincia a citare le fonti del tuo blog al posto di inventarti presunti commenti. Oltretutto citi solo commenti critici di Grillo senza sottolineare quelli con cui sei d’accordo. Il tuo METODO è sbagliato!!

              • Michele Santambrogio ha detto in risposta a Francesco Genovese

                Non cadere nel ridicolo Francesco…non hai nemmeno capito il contenuto di quest’articolo. Sei stato confutato in tutto e ora ti attacchi al metodo…ma per favore!!

            • Paolo Viti ha detto in risposta a Francesco Genovese

              Ovviamente ci sono studi per tutti i gusti…gliene ho citati 20 perché sono i primi venti usciti. Le assicuro che c”è di tutto.

              Lei è davvero incredibile lo sa? Ovviamente l’argomento principale è questo: “non vanno bene le adozioni omo perché da che mondo è mondo la famiglia è sempre stata fatta da un uomo e da una donna”, forse meglio argomentato. Però se le dicessi così le verrebbe a dirmi che non c’è nessuno studio che dica che un’altra “famiglia” sia dannosa. Allora se le cito gli studi in cui si avanzano dubbi sull’omogenitorialità e sulla salute degli omosessuali (futuri genitori), lei mi viene a dire che l’argomento principale dovrebbe essere un altro. Insomma: è un bel furbetto.

              L’onestà da parte sua sarebbe nel ritirare le accuse avanzate, accuse dettate dalla sua ignoranza (non conoscenza) dell’argomento e non dalla tendenziosità del sito. Esprimere una preoccupazione non significa “contrastare l’omogenitorialità”. Lei è molto fazioso e superficiale per fare questa deduzione errata, qui si avanzano delle preoccupazioni per dei bambini che dovrebbero finire con genitori che hanno maggiori tendenze rispetto alla popolazione al consumo di alcool, di droga, di malattie, minore longevità, disturbi depressivi, alimentari ecc.

              • Francesco Genovese ha detto in risposta a Paolo Viti

                Come faccio a dirvelo chiaramente… Va benissimo essere preoccupati per i bambini (anche se, come detto, sul consumo di alcol, droga, malattie, longevità etc. sembra non vi sia consenso univoco).

                Io non avrei votato la legge sulle adozioni gay!

                Però NON VA BENE dire “c’è la ricerca, quindi…” senza citare quale ricerca (e se poi la ricerca non è peer-reviewed, per dire). Non va bene argomentare usando queste fantomatiche ricerche, salvo poi dire “ma lo sanno tutti che è così” quando lo faccio notare. È tutto qui il problema, e la tendenziosità.

                Spero di essere stato chiaro.

                • Paolo Viti ha detto in risposta a Francesco Genovese

                  Io ti ho dimostrato che ci sono diversi studi su consumo di alcol, droga, malattie, longevità etc., tu hai offerto solo le tue opinioni dicendo che ce ne sono di altri che dicono l’opposto. La tua frase è falsa fino a quando non lo dimostri.

                  Nessuno ha scritto “c’è la ricerca che”, ma si parla di complesso generale di ricerche mediche in una frase di passaggio. Non sei per nulla chiaro e hai capito di aver detto una stupidata ma probabilmente sei orgoglioso. Impara a citare le fonti nel tuo blog, potresti altrimenti passare per tendenzioso.

      • Francesco Genovese ha detto in risposta a Paolo Viti

        E d’accordo che l’UCCR non sarà confrontabile con l’APA, ma citare le fonti sarebbe buona cosa, ripeto.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Francesco Genovese

          UCCR cita sempre le fonti, come vede l’articolo è pieno di collegamenti ipertestuali. Le ho già detto che l’articolo parla di altro, sono anche d’accordo con lei sul fatto che la frase sulla salute psico-fisica e la longevità degli individui omosessuali non è suffragata da nessuna fonte, ma è una frase di passaggio già dimostrata su questo sito altre volte (come le ho dimostrato). Inoltre è una cosa acquisita da tutti…sarebbe come parlare di cosmologia e di Big Bang dovendo ogni volta inserire un link alla pagina di Wikipedia.

        • Dado ha detto in risposta a Francesco Genovese

          L’articolo è pieno di fonti, hai presente quelle paroline in violetto?

          Ti ricordo che nel tuo blog non citi mai nemmeno una fonte…eppure l’APA cita sempre le fonti. Sei tendenzioso? A sentire te dovrei rispondere di si.

          • Francesco Genovese ha detto in risposta a Dado

            Caro Dado,

            Nel mio blog esprimo palesemente opinioni personali. Che fonti ho bisogno di citare? Non fondo le mie argomentazioni su “secondo una ricerca…”, non l’ho mai fatto e se mai lo farò, lo farò con la dovuta cautela.

            • Dado ha detto in risposta a Francesco Genovese

              Ma infatti la frase “secondo una ricerca” non esiste nell’articolo. Si parla di ricerca medica in generale.

              Non è vero che citi solo opinioni nel tuo blog. Ad esempio scrivi: “A leggere i commenti su Internet (il suo blog, o anche vari siti “indipendenti”) trovo una quantità di suoi seguaci invasati pronti a difenderlo anche se quello stuprasse la loro moglie”. Non c’è nessuna fonte a questi fantomatici commenti o siti indipendenti. Quindi “sei tendenzioso e stai tirando acqua al tuo mulino” (cit.)

              • Mandi ha detto in risposta a Dado

                “A leggere i commenti su Internet”…non so cosa dire quando leggo frasi come queste. Francesco si è inventato l’esistenza di fantomatici commenti senza postare nessuna fonte, solo per attaccare Grillo. Pura faziosità!!! 😉

  6. Comunque, tanto per chiarificare ancora di più la mia critica – che, ripeto: è di metodo! – dirò un’altra volta che è molto più intellettualmente onesto dirsi contrari a matrimoni e adozioni gay invocando la legge naturale e il Magistero cattolico, piuttosto che appendersi a studi trovati in giro con chissà quale criterio, e pure ad associazioni controverse come la NARTH (che, almeno stando a Wikipedia, è tutto fuorché “mainstream”)

    • Michele Santambrogio ha detto in risposta a Francesco Genovese

      1) Su Wikipedia non c’è traccia del tuo blog…quindi non lo visiterò.

      2) Metodo: ogni affermazione precisa ha un link preciso.

      3) Esistono molti motivi per essere contrari all’adozione omosessuale: a volte si affrontano alcuni, altre volte se ne affrontano altri. Questa volta è stato fatto notare che la sola esistenza di studi circa la peggiore salute degli omosessuali è un segno che dovrebbe consigliare prudenza. Ovviamente a te non frega nulla della sorte di quei bambini, ma a me si.

      4) Ognuno pensa agli affari suoi: io porto avanti le mie ragioni tu porti avanti le tue, non verrò a dirti che dovresti usare altri argomenti per la tua battaglia. Vuoi scannarti contro Grillo? Fallo come credi.

      • Francesco Genovese ha detto in risposta a Michele Santambrogio

        Certo: ovviamente, la mia critica per un uso più prudente (questo sì) delle citazioni scientifiche passa per laicismo esasperato. Falso! Io non avrei comunque votato per le adozioni gay!

        E il mio blog, in tutto ciò, cosa c’entra? Niente! Se volete visitarlo e commentare, bene, se no bene lo stesso, ma cosa importa?

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Francesco Genovese

          Importa perché tu critichi un metodo (sbagliando perché evidentemente non segui questo sito) quando tu stesso non lo applichi sul tuo blog. E’ ipocrisia. Al contrario del tuo blog, questo sito riporta sempre fonti e link, come in questo caso. La questione è nata da una frase di passaggio, che comunque ho colmato io.

          • Francesco Genovese ha detto in risposta a Paolo Viti

            Ma il mio blog non ha la pretesa di sostenere tesi sulla base di articoli scientifici.

            È quello che comporta grossi rischi: se si inizia a fare la “lotta degli studi” si può non finire più, perché qualsiasi fazione ha le sue ricerche, e magari la verità è nel mezzo, tanto per cambiare. Bisogna sentirle un po’ tutte, le campane…!

            Saluti.

  7. Max ha detto

    Come diceva Ercole piu’ sopra, tiro un sospiro di sollievo ma temo che sia solo questione di tempo. Negli Stati Uniti sempre piu’ stati adottano il “matrimonio” omosessuale e con esso il diritto di adottare bambini. L’ultimo, lo stato di Washington. E ci sono tanti ‘catholYcs’ che sostengono queste idee.

  8. GiuX ha detto

    rosicatevi molto, perché non cè nessun motivo per il quale una coppia gay o lesbica non possa adottare, esistono centinaia di migliaia di famiglie arcobaleno, anche in italia, sicuramente i giovani in queste famiglie crescono meglio che nelle famiglie bigotte.
    E presto in tutta europa avranno il loro riconoscimento legale, non riuscirete a oscurare per sempre i nostri diritti.

    • Jack ha detto in risposta a GiuX

      Caro Giux mi sembrava strano che non fosse ancora arrivato qualche omosessuale violento. Solitamente abbiamo Paolo che oggi ha demandato a te i vari insulti.

      Il tuo argomento è basato sui numeri e allora ti rispondo che anche gli ex omosessuali sono tantissimi e in costante aumento. Si può essere bigottamente omosessuali e tu sei un esempio del genere…sostenere il proprio orientamento sessuale diventa l’unico motivo di identità.

      Comunque il tuo commento è molto significativo dato che riporti l’attenzione egoisticamente su di te. E invece c’è da preferire ai vostri diritti i diritti dei bambini di crescere in una famiglia equilibrata dalla presenza di un padre e una madre. Poi vengono i capricci dei genitori. La precedenza è sempre ai bambini.

    • lorenzo ha detto in risposta a GiuX

      rosicatevi molto, perché non cè nessun motivo per il quale una scimmia o un animale qualsiasi possano crescere un bambino umano (e chi se ne frega dei problemi di quest ragazzi), esistono centinaia di casi nella storia, anche in italia, sicuramente i giovani in queste “famiglie” crescono meglio che nelle famiglie gay.
      E presto in tutta europa avranno il loro riconoscimento legale, non riuscirete a oscurare per sempre i diritti delle scimmie e degli altri animali.

    • Kosmo ha detto in risposta a GiuX

      Sì Sì No No…
      Mo’ me la segno proprio…

  9. L’idea che i genitori omosessuali influenzino l’orientamento sessuale dei figli che crescono non è contraddetto da tutti i genitori eterosessuali che hanno cresciuto figli gay?

    • Daphnos ha detto in risposta a Alessandro Paesano

      Potrebbe essere così. Solo che al momento abbiamo troppi pochi esempi di figli cresciuti da coppie omosessuali per poter fare un confronto. Certo, penso che nessuno di noi si aspetti, constatando circa il 2-3% di figli omosessuali da coppie etero, di avere la stessa percentuale di figli adottivi gay da coppie gay.

      Questo, indipendentemente da come la si pensi al riguardo.

    • Karma ha detto in risposta a Alessandro Paesano

      Questo discorso Alessandro me ne fa venire in mente un altro su cui raramente si vuole rispondere.

      Ti pongo la domanda sulla falsariga della tua:
      Il fatto che non si possa cambiare orientamento sessuale durante la vita non è contraddetto (oltre dagli ex omosessuali) da tutti quei eterosessuali che sono diventati omosessuali (vedi Grillini, Cecchi Paone ecc..)?

    • lorenzo ha detto in risposta a Alessandro Paesano

      I bambini dati in adozione non hanno già subito abbastanza affronti dalla vita perché si debba causare loro altro danno al solo scopo di soddisfare le insane voglie di normalita di chi la normalità la rifiuta?

  10. Fedele Razio ha detto

    Il Parlamento portoghese ha scelto razionalmente.

  11. Fedele Razio ha detto

    Sul perché la confusione fra matrimonio e relazioni omofile danneggia i bambini.

    http://www.drtraycehansen.com/Pages/writings_samesex.html

  12. lorenzo ha detto

    http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/03/03/visualizza_new.html_127256144.html
    Vuoi vedere che anche alla Curia di Milano spira una nuova aria di primavera?

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