Messico: torna la libertà religiosa, abbandonato il laicismo di Stato
- Ultimissime
- 03 Gen 2012
Anche in Paesi dove non è ufficialmente presente il “laicismo di Stato”, di fatto però si impedisce la presenza religiosa nella società. Tuttavia la Camera dei deputati messicana ha approvato recentemente la riforma dell’articolo 24 della costituzione stabilendo così che ogni cittadino messicano avrà ora il “diritto di partecipare individualmente o in modo collettivo, sia in pubblico sia in privato, alle cerimonie, agli atti di devozione e agli atti di ciascun culto, purché non rappresentino un delitto o siano castigati dalla legge”. Ora le organizzazioni religiose, ad esempio, non saranno più escluse dalle concessioni radiofoniche e televisive e le cerimonie potranno essere trasmesse dai mezzi di comunicazione.
In precedenza non era così, infatti le modifiche apportate nel 1992 impedivano la diffusione pubblica di atti religiosi senza l’autorizzazione del ministero dell’Interno, relegandoli esclusivamente nelle Chiese. E’ probabile che questo sia il primo passo che porterà anche alla possibilità di poter insegnare la religione nelle scuole. Il secolo attuale corrisponde sempre più al pensiero dei teorici della post-secolarizzazione e del “ritorno religioso” nella società. Dal laicismo alla vera laicità.
I partiti della sinistra messicana (Prd e Pt) hanno cercato di fermare la modifica denunciando che essa violerebbe la laicità dello stato, ma in realtà l’unica cosa che queste modifiche fanno è di permettere una reale libertà religiosa che, come ha affermato don Manuel Corral, portavoce della Conferenza episcopale messicana, è un ingrediente essenziale della “vita democratica”. E’ recente anche l’annuncio del viaggio apostolico del Papa, prima della prossima Pasqua, in Messico e a Cuba.
Davide Galati
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15 commenti a Messico: torna la libertà religiosa, abbandonato il laicismo di Stato
do pienamente ragione all’articolo e a chiunque l’abbia scritto, la società dell’futuro e MultiReligiosa e non “Laica” e poi, francamente, questa storia della “Laicità di Stato” mi sembra solo una scusa per emarginare le religioni nei luoghi di culto o negli affari privati, e non mi sembra giusto, così si creano solo dei Ghetti, e una forma di Ghettizzatione e di Emarginazione, ma i credenti, di qualunque religione, non vanno ghettizzati o emarginati, ma vanno pienamente integrati nella società, poichè il credente di qualunque religione, fa parte della società ed è pur sempre un essere umano con i suoi diritti, i diritti dell’uomo sono uguali per tutti, No? e allora perchè emarginare e ghettizzare i credenti e i religiosi con la scusa della “Laicità”? o della “Tutela e difesa della Laicità? oppure con la solita storia dell’ “la religione e un fatto privato e non pubblico”
il Messico ha fatto bene a riformare quell’articolo della sua costituzione, adesso in Messico viene VERAMENTE e PIENTAMENTE garantita la libertà di religione e di culto, un passo avanti per il messico…
Non sapevo di questa legge nel Messico che credevo molto più avanzato. Ben venga la modernizzazione!
perchè non sai che dopo la rivoluzione messicana, eliminati i cattolici che vi avevano contribuito, si installò un governo presieduto da un massone di grado 33
con alcune leggi proibì persino ai preti di portare l’abito talare
leggi questo
http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_Cristera
http://www.youtube.com/watch?v=KUyT9kzGbOk
Uscirà il film in Italia?
Se non dovesse uscire, non penso che la causa sarebbe un complotto massonico, ma il fatto che la gente pare piuttosto disinteressata alla cosa… un po’ come per Ipazia, della quale non frega niente a nessuno, ma voci di congiura vaticana penetrarono lo stesso.
Se non fosse per i media, la gente non ne avrebbe nemmeno mai sentito parlare. Il problema è che oggi la cultura non è più fatta dai libri, ma dai giornali e dalla televisione. Il potere è in mano a loro e la gente è succube, non decide più cosa studiare. E’ imbeccata dal potere, citando le parole dell’altro articolo di oggi su Lourdes.
Forse ti riferisci al film “Cristiada” che è ispirato alla rivolta dei “Crisrteros”.
Ho letto da qualche parte che dovrebbe uscire qest’anno 2012.
Anch’io ho letto che dovrebbe uscire quest’anno, ma ho anche letto che forse non arriverà in Italia ma solo in Spagna e Portogallo. Io aspetto e spero… magari non sarà neanche un granché poi, però andrei sicuramente a vederlo.
http://www.youtube.com/watch?v=6pu4gst3FmI&feature=player_embedded
questo è il trailer
anch’io spero che esca
A chi lo dici.
Sui “Cristeros” feci una ricerca ai tempi del Liceo, ogni volta che ne sento parlare ho quindi un piccolo trasalimento 🙂 🙂 .
Sulla Società laica e non più laicista direi “finalmente”!
Io, della guerra dei Cristeros, ne ho sentito nominare solo qua da voi.
Da nessuna altra fonte ne ho mai sentito parlare e fino a poco fa non sapevo nemmeno che è esistita.
Del resto, io ho saputo dell’eccidio degli Istriani nelle foibe nel 1982, a Chester, in Inghilterra.
Avevo 25 anni e al liceo classico mai nessuno me lo disse che sera successa quella strage di Italiani d’Istria.
E sì che al liceo classico c’era una materia chiamata “storia”, fino a prova contraria.
Mi mise al corrente delle foibe un Istriano fuggito in Inghilterra nell’immediato dopoguerra e che conobbi per caso dove lavoravo, lui rimase male quando gli dissi che non sapevo nulla, e mi raccontò tutto.
Io sono trasalito, sono rimasto di stucco.
Poi lui mi disse: “Ora sai cosa ci è successo, ma non è colpa tua se non lo sapevi”.
Vi giuro che mi sono vergognato.
Allora ho incominciato a provare disprezzo e disgusto per i fasci-nazi-anarcomunisti, non li odio solo perchè sono cristiano, ma li disprezzo, e li considero nemici.
E dico che per acquistare la Verità, bisogna disimparare i feticci della storia che ci hanno raccontato.
Sul mio libro di storia di liceo si dimenticarono “casualmente” di citare la soppressione degli ordini religiosi del 1866 e tutte le sue nefaste conseguenze…
Il tuo libro era per caso il Camera Fabietti?
Edoardo ti consiglio uno straordinario romanzo di Graham Greene, s’intitola “Il potere e la gloria”. E’ ambientato nel Messico degli anni 20, il Messico del generale Calles e delle sue leggi anticattoliche.
E’ un musthave della letteratura cattolica.