Di Lazzaro, fisico dell’Enea: «la Sindone non è spiegabile scientificamente»

Lunedì 16 maggio 2011 si è svolto un incontro all’Istituto di Scienza e Fede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma nell’ambito del Diploma di specializzazione in Studi Sindonici. Vi hanno partecipato, tra gli altri, anche Bruno Barberis, docente di Fisica Matematica all’Università di Torino, Direttore del Centro Internazionale di Sindonologia e autore di circa 50 pubblicazioni su Riviste nazionali ed internazionali e Paolo Di Lazzaro, fisico e ricercatore Senior presso il Centro Ricerche ENEA di Frascati, dove si occupa dello sviluppo di sorgenti di luce LASER innovative e di studi di interazione della luce con la materia a livello atomico. Con oltre 150 pubblicazioni sulle migliori riviste scientifiche è considerato uno dei massimi esperti europei nel campo dei sistemi LASER di potenza elevata e delle loro applicazioni nei campi biologico, di micro-elettronica, di generazione di plasmi, di pulizia selettiva e superficiale di materiali. Da 5 anni si dedica allo studio della Sindone.

Bruno Barberis, si legge su Zenit, ha introdotto dicendo che «lo studio dell’immagine presenta un altissimo interesse dal punto di vista scientifico». Soprattutto in questi ultimi 40 anni la Sindone è stata «al centro di un ampio, articolato e acceso dibattito scientifico a livello interdisciplinare”, e gli scienziati “hanno cercato di comprenderne a fondo le caratteristiche e l’origine, avviando studi nei più disparati settori della scienza: fisica, chimica, biologia, informatica, medicina legale, statistica, ecc». L’approccio tradizionale, che veda la Sindone come lenzuolo funebre di Gesù, e quello scientifico «possono benissimo coesistere, a patto che ne vengano rispettati i diversi piani di competenza e non si voglia a tutti i costi mescolarli forzando le conclusioni senza rispettarne le peculiarità». E’ quello che chiedeva Giovanni Paolo II agli scienziati: «la Chiesa esorta ad affrontare lo studio della Sindone senza posizioni precostituite, che diano per scontati risultati che tali non sono. Li invita ad agire con libertà interiore e premuroso rispetto sia della metodologia scientifica sia della sensibilità dei credenti».

Il fisico Paolo Di Lazzaro ha invece dichiarato che l’immagine della Sindone «ancora non è stata spiegata in termini scientifici», poiché il “metodo scientifico afferma che «solo dopo aver replicato un fenomeno si può conoscere la natura e l’origine del fenomeno stesso», e finora «nessuno è stato in grado di replicare l’immagine sindonica in tutte le sue caratteristiche chimiche e fisiche, nonostante molti sforzi in questo senso e diversi tentativi di copie periodicamente annunciate». Uno di quelli più grossolani è stato realizzato dal CICAP sotto finanziamento da parte dell’UAAR, rivelatosi un vero flop, come abbiamo accennato in “La Sindone dell’UAAR e del CICAP è una perfetta bufala”.

RISULTATI OTTENUTI DALL’ENEA DI FRASCATI. Tentativi assolutamente più seri, sono invece realizzati da anni presso il Centro Ricerche ENEA di Frascati, ed effettivamente nel 2010 sono arrivati i primi risultati: «un gruppo di scienziati con esperienza riconosciuta a livello internazionale su sistemi Laser e meccanismi di interazione luce-materia ha effettuato esperimenti di colorazione di tessuti di lino tramite impulsi brevissimi di luce ultravioletta. Dopo anni di indagini, si è scoperto che una colorazione simil-sindonica può essere ottenuta solo in un ristretto intervallo di valori di durata dell’impulso (miliardesimi di secondo), di intensità (miliardi di Watt su centimetro quadrato) e di spettro (profondo ultravioletto) della luce. Inoltre sono state ottenute immagini cosiddette ‘latenti’, che appaiono dopo circa un anno dall’irraggiamento che al momento non ha colorato il lino».

In un articolo del 2010, apparso su 30giorni, il fisico era stato più esaustivo: dopo aver spiegato le caratteristiche uniche della Sindone, disse che «questa immagine presenta circa quaranta caratteristiche fisiche e chimiche molto particolari, praticamente impossibili da replicare oggi, e a maggior ragione nel Medioevo o in tempi più remoti, tali da escludere che si tratti di un dipinto, o di colorazione ottenuta tramite bassorilievo scaldato o trattato con pigmenti o polvere ferrosa». Il fisico ha poi dettagliato il metodo di analisi effettuato dall’Enea sul Lino. Tuttavia, «per quanto significativi, i nostri risultati ancora non permettono di formulare un’ipotesi certa e praticabile sulla modalità di formazione dell’immagine sindonica: basti pensare che, se consideriamo la densità di potenza di radiazione che noi abbiamo utilizzato per ottenere la colorazione di un solo centimetro quadrato di lino, per riprodurre l’intera immagine della Sindone con un singolo flash di luce sarebbero necessari quattordicimila Laser che sparano contemporaneamente ciascuno in una zona diversa del lino per riprodurre l’immagine stessa; per intenderci meglio, una fonte di luce Laser avente le dimensioni di un intero palazzo».

RADIODATAZIONE AL CARBONIO. Nell’articolo Di Lazzaro affronta anche la questione della datazione mediante isotopo C-14 del 1988, la quale stabilì che un piccolo lembo prelevato in un angolo del telo, e diviso in tre parti, risultò essere di età compresa tra il 1260 e il 1390 d.C. Oltre a risultare improbabile che le migliori macchine tecnologiche contemporanee non riescano a riprodurre ciò che sarebbe stato possibile nel Medioevo (quando non esisteva nemmeno la fotografia, per non parlare del Laser), lo scienziato commenta che «è però opportuno sottolineare come la radiodatazione (un metodo che, per la sua natura statistica e dipendente dalla variabilità di molti fattori, gli archeologi utilizzano sempre in comparazione con tutto il complesso degli elementi, compresi quelli storici, datanti un oggetto) ha fornito una età del telo incompatibile con la cronologia suggerita da dati e indizi di carattere storico, iconografico e tessile, concordi nel ritenere il telo sindonico molto più antico. Alcune analisi recenti suggeriscono che il lembo analizzato tramite C-14 possa non essere rappresentativo della Sindone, e che la misura stessa possa aver sofferto di errori materiali di calcolo». Poco dopo queste dichiarazioni, comunque, la Società di Statistica Italiana dimostrava che i risultati della datazione al radiocarbonio utilizzata sulla Sindone sono totalmente inattendibili e che invece la sua origine è da collocarsi al I° secolo: Ultimissima 12/4/10.. Informiamo anche che gli interessantissimi atti del convegno scientifico del 2010 organizzato all’ENEA sulla Sindone sono stati messi online: http://www.acheiropoietos.info

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138 commenti a Di Lazzaro, fisico dell’Enea: «la Sindone non è spiegabile scientificamente»

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  1. ☺Ivanom☻ ha detto

    Ma tanto la cicap ha riprodotto la sindone quindi i nostri invasatei avranno sempre un appiglio (ir)razionale su cui appendersi: “la sindone è stata fatta dagli alieni!”… va che sono capaci di sparare idiozie 🙁

  2. Turbo ha detto

    Sicuramente ora non potranno più sostenere che sono solo i sindologi a riconoscere l’inspiegabilità.

  3. Filippo Chelli ha detto

    Come ama dire Messori, seppur la scienza dovesse negare l’autenticità della Sindone, noi non verremmo morire la ragione della nostra Fede. Loro si ritroverebbero con un milione di altre grane di cui dimostrare l’impossibilità.

    L’ateo, purtroppo, ha una posizione troppo precaria: sempre volto alla negazione, prega Dio di non doversi mai trovare a fare i conti con qualcosa di inspiegabile.

    • Filippo Chelli ha detto in risposta a Filippo Chelli

      errata corrige: “noi non *vedremmo morire la ragione…”

      • Norberto ha detto in risposta a Filippo Chelli

        Errata o non errata tu e Messori avete perfettamente ragione. La chiesa è chiara: la Sindone o i vari miracoli inspiegabili che accadono solo in ambito cattolico non sono la motivazione per cui crediamo in Dio. Sono solo aiuti, enormi aiuti, alla nostra vita, sostegni nella fede, ma in alcun modo sono la base e il motivo di essa.

  4. Laura ha detto

    La cosa più interessante è che sicuramente oggi, con le più avanzate tecnologie, nessuno sia riuscito ad ottenere qualcosa di minimamente simile. Ma anche se fra 20 anni ci riuscissero bisognerebbe spiegare come un falsario del medioevale abbia potuto fare qualcosa di simile.

    • Francesco B. ha detto in risposta a Laura

      Beh insomma è del tutto probabile che un tintore vi potesse riuscire, ti risponderebbe una persona a caso (COFF-COFF(piergiorgio odifreddi)COFF-COFF) 🙂

  5. EnricoBai ha detto

    Grazie all’Enea per essersi interessata. E’ quello che si dovrebbe fare con tutti i prodigi in seno al cattolicesimo, dalle apparizioni di Medjugorje al sangue di San Gennaro. Ovviamente vengono studiati anche essi con grande professionalità, ma occorre che i risultati siano pubblicati su riviste scientifiche internazionali. Per gli enti scientifici può diventare un’occasione di una sfida enorme e per noi un’occasione per fare la cernita di ciò che è degno di fede e di ciò che non lo è.

  6. Luca V. ha detto

    Ovviamente i razionalisti diranno che ogni uomo prima del ‘700 possedeva “una fonte di luce Laser avente le dimensioni di un intero palazzo”

  7. Rebecca ha detto

    Il CICAP VS L’ENEA di Frascati ah ah ah ah ah ah!!!

    • Moon ha detto in risposta a Rebecca

      Mi dicono che mentre Di Lazzaro presentava questi dati Garlaschelli era in Francia a caccia di fantasmi…

      • Giorgio P. ha detto in risposta a Moon

        E’ il nuovo hobby preferito degli atei!

      • Rego ha detto in risposta a Moon

        Mi hanno detto che si è fatto a nuoto tutto il lago di Loch Ness per trovare il mostro. Bastava andare a Trieste e suonare al campanello con scritto Hack…

  8. Piero ha detto

    Ohi Ohi… prevedo tonnellate di pastiglie di Maalox e Lexotan per il CICAP e Gharlaschelli…
    Personalmente mi ha molto deluso il CICAP con questa emerita stupidaggine…
    Poi finanziata dall’UAAR (questo gia’ lo sapevo)…
    Avrei poi voluto sentire se il Vaticano avesse finanziato una ricerca che comprovasse che la Sindone fosse risalente al I secolo, cosa aveebbero detto…
    “AAAH! L’ha finanziata il Vaticano! Non la sto neppure a dubunkare!”

  9. Friviar ha detto

    Io non sono esperto. Qualcuno sa dove posso trovare (in italiano) una critica seria e comprensibile a quella fatta dal CICAP?

  10. Piero B. ha detto

    Meco…mecomplimento!

  11. Michele Salcito ha detto

    Se nel 1988 l’allora arcivescovo di Torino, il cardinale Ballestrero aveva detto, in privato, che la Sindone, così com’è, non dovrebbe esistere e che potrebbe trattarsi del prodotto di un evento mracoloso avenuto nel Medioevo la dice lunga sull’origine misteriosa della sua immagine. Bisognerebbe arrivare alla creazione di un gruppo di studio multidisciplinare e internazionale ma i soldi sono sempre più difficili da trovare. Aumentano le emergenze umanitarie e la Sindone è lì che aspetta che qualcuno, quando potrà, ne sveli i suoi misteri.

    • Giulia ha detto in risposta a Michele Salcito

      Di questioni aperte ce ne sono tantissime: da quella che cerca di sapere se la Sindone di Besançon fosse la stessa di Torino oppure un’altra, perchè in tal caso verrebbe meno la sua autenticità.
      Bisogna anche considerare che la Chiesa cattolica in passato si è espressa negativamente sull’autenticità: nel 1389 il vescovo di Troyes inviò un memoriale al papa, dichiarando che il telo era stato “artificiosamente dipinto in modo ingegnoso”, e che “fu provato anche dall’artefice che lo aveva dipinto che esso era fatto per opera umana, non miracolosamente prodotto”. Nel 1390 Clemente VII emanò di conseguenza quattro bolle, con le quali permetteva l’ostensione ma ordinava di “dire ad alta voce, per far cessare ogni frode, che la suddetta raffigurazione o rappresentazione non è il vero Sudario del Nostro Signore Gesù Cristo, ma una pittura o tavola fatta a raffigurazione o imitazione del Sudario”. Da chi poteva esser tratto in inganno il vescovo di Troyes e poi Clemente VII?

      • Piero ha detto in risposta a Giulia

        E’ la prima volta che i cicappini si fidano ciecamente delle parole di un vescovo… Se invece avesse detto che era sicura che era autentica gli avrebbero creduto?

        • simone ha detto in risposta a Piero

          È orginale osservare quanto gli atei militanti diventino clericali e si fidino ciecamente dei preti nei casi in cui possono trarne vantaggio. Peccato che diventino ancora più ridicoli.

        • Piero B. ha detto in risposta a Piero

          E’ il famoso principio dell’imbarazzo. Al contrario però.

          • Giulia ha detto in risposta a Piero B.

            Non è questione di credere o no quanto abbiano detto un vescovo ed un papa, ma chiedersi il perchè l’abbiano detto.

            • Asdrubale ha detto in risposta a Giulia

              Sempre ammesso che l’abbiano detto.

              Ultimamente girano un sacco di bufale, vero Giulietta?

              • Giulia ha detto in risposta a Asdrubale

                Bolla di Clemente VII del 6 gennaio 1390, ciatata da Monsignor Victor Saxer (rettore dell’Istituto Pontificio d’Archeologia Cristiana) nell’articolo: La Sindone di Torino e la storia, Rivista di Storia della Chiesa in Italia, Anno XLIII, I°, 1989, pag.51-79.

                • Samba ha detto in risposta a Giulia

                  Quindi? Ora che hai fatto questa ricerca? Con quale dimostrazione volevi illuminarci? 🙂

                  • Piero ha detto in risposta a Samba

                    Piccolo particolare…
                    Nel 1390, esisteva si’ un Clemente VII, ma era un antipapa

                    • Samba ha detto in risposta a Piero

                      Nooooooooooooo, non ci credo!!! E non ho neppure controllato fidandomi di un’atea militante!!!! Giuro che non lo farò più!!! L’unico Clemente VII è questo http://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Clemente_VII vissuto nel 1400. Quello con cui tentava vergognosamente di ingannarci Giulia è l’antipapa Clemente VII: http://it.wikipedia.org/wiki/Antipapa_Clemente_VII , la cui elezione è ovviamente nulla, e come tali le parole sulla Sindone. Grazie Piero, gli invasatei sono furbi ma poco intelligenti.

                    • Piero ha detto in risposta a Piero

                      Diciamo che li conosco un po’…
                      E poi per loro l’unico e vero e’ l’antipapa!!!

                    • Piero ha detto in risposta a Piero

                      Tra l’altro, leggete un po’ pure cosa dice la stessa wikipedia a proposito dell’antipapa Clemente VII:
                      “Fu comunque più portato alla vita militare che a quella ecclesiastica.”
                      e poi:
                      “Durante quella campagna autorizzò spietatamente lo sterminio di 4.000 civili e fu perciò soprannominato il Boia di Cesena.”
                      beh.. non c’e’ che dire…

                    • Flavio ha detto in risposta a Piero

                      Una fonte della chiesa attendibile dunque…

                    • Piero ha detto in risposta a Piero

                      La risposta potrebbe anche essere che l’antipapa (non scordiamocelo) non avesse nessuna autorita’ morale, ne’ tantomeno il suo vescovo. Cosa pensi gliene importasse di Cristo uno che si fa eleggere in spregio al Papa vero, solo per i suoi giochi di potere?
                      Poi, i preti non sono queli che torturano pur di farsi dire quello che vogliono?
                      Ossi si sa con certezza che quella ipotetica confessione non ci puo’ essere stata, perche’ non e’ stata dipinta. Quindi semplicemente tutto il discorso cade.

                  • Giulia ha detto in risposta a Samba

                    Io semplicemente mi chiedevo perchè degli uomini di chiesa (il vescovo di Troyes e Clemente VII) avessero dichiarato che la Sindone era un falso. Sembra che il fatto che Clemente VII fosse un papa avignonese e non romano abbia fatto invalidare la domanda. Manco fossimo all’esame per essere astronauti. Io non mi chiedo se un sacerdote di Bergamo è più attendibile di uno di Viterbo, mi chiedo, se uno dei due dice una cosa, perchè la dice. La mia domanda è rimasta comunque senza risposta…

                    • Michele Santambrogio ha detto in risposta a Giulia

                      La domanda è senza risposta perché è una domanda scema. I due religiosi qui citati non erano in possesso dei dati sulla Sindone che oggi ci portano a legittimare la sua veridicità. La tridimensionalità dell’immagine ad esempio. Sono dunque citazioni (dette veramente?) che lasciano il tempo che trovano. Quanti religiosi dissero che il sole gira attorno alla Terra? Avevano i dati per poter dire il contrario? No. E’ un argomento sciocco creato da voi militanti, e questo è rassicurante perché significa che non avete nient’altro da dire.

                    • Giulia ha detto in risposta a Giulia

                      Caro Michele, io non dico che allora avessero microscopi e macchine a raggi X che svelassero i misteri, però loro erano testimoni nel momento in cui la Sindone apparve alla storia, qualche informazione l’avranno pure avuta. In Medioriente esistevano (dato confermato da tutti) laboratori che fabbricavano reliquie, in Europa gli alchimisti sperimentavano con ogni materiale… L’autorità religiosa francese aveva tutti gli interessi a pronunciarsi positivamente sull’autenticità del telo, cosa avrebbero avuto da guadagnare a fare l’opposto? Questo è quello che io non so ed è quello che mi chiedo. Tutto qui.

                    • Michele Santambrogio ha detto in risposta a Giulia

                      Ma da quando un religioso è per te testimone credibile? Abbiamo capito che di tuo non c’è nulla in questa battaglia dialettica che hai intrapreso oggi (ma hai un lavoro da seguire?)…quindi puoi mostrare a quali fonti ti riferisci quando dici che “loro erano testimoni nel momento in cui la Sindone apparve alla storia, qualche informazione l’avranno pure avuta. In Medioriente esistevano (dato confermato da tutti) laboratori che fabbricavano reliquie, in Europa gli alchimisti sperimentavano con ogni materiale… L’autorità religiosa francese aveva tutti gli interessi a pronunciarsi positivamente sull’autenticità del telo, cosa avrebbero avuto da guadagnare a fare l’opposto?”. Non credo ad una parola ormai di quanto dici, puoi documentare ogni informazione che ti inventi?

                    • Laura ha detto in risposta a Giulia

                      Io invece chiedo a Giulia semplicemente perché uno dei più importanti fisici di oggi dica che non è “scientificamente spiegabile”…tutto qui.

                    • Mimmo ha detto in risposta a Laura

                      Aspetta che ora va su google per trovare la biografia di Di Lazzaro e vedere se c’è qualcosa per cui possa partire la “macchina del fango”….

                    • Piero ha detto in risposta a Giulia

                      La risposta potrebbe anche essere che l’antipapa (non scordiamocelo) non avesse nessuna autorita’ morale, ne’ tantomeno il suo vescovo. Cosa pensi gliene importasse di Cristo uno che si fa eleggere in spregio al Papa vero, solo per i suoi giochi di potere?
                      Poi, i preti non sono queli che torturano pur di farsi dire quello che vogliono?
                      Ossi si sa con certezza che quella ipotetica confessione non ci puo’ essere stata, perche’ non e’ stata dipinta. Quindi semplicemente tutto il discorso cade.

                    • Giulia ha detto in risposta a Giulia

                      Adesso ho capito: quando l’autorità religiosa dipende dal papato avignonese mente per forza, non può essere altrimenti, anche se quello che dice va contro i propri interessi ed anche se queste indicazioni vengono riportate sucessivamente da un’autorità dipendente dal papato romano. Ottimo ragionamento, da sola non ci sarei arrivata. Grazie per la spiegazione.

                    • Piero ha detto in risposta a Giulia

                      @Giulia:
                      forse ti sfugge il fatto che il cosiddetto papato avignonese e’ un papato per finta, senza alcuna autorita’ materiale, ne’ tantomeno morale. Ti piacerebbe che, che so, Giacobbo si autoeleggesse (o si facesse eleggere da suoi amici influenti e potenti) presidente del CICAP e avallasse con la sua supposta autorita’ tutte le scemenze che propina alla RAI (con i nostri soldi)?
                      Embe’ che non e’ riconosciuto dal 90% del resto del CICAP? Il fatto che stia a Roma piuttosto che a MIlano cosa cambia, visto che e’ presidente del CICAP?
                      Scusa la curiosita’, ma questo arrampicarsi sugli specchi e’ prodromo di una qualche tua scalata prossima sulle vette di qualche 8000?

                    • Franz ha detto in risposta a Piero

                      Concordo assolutamente. L’antipapa non conta nulla, è l’ultima persona autorevole a dire qualcosa sulla chiesa.

                    • Piero ha detto in risposta a Giulia

                      @Giulia:
                      tra l’altro e’ una “confessione” per forza falsa perche’ non si e’ riscontrata alcuna direzionalita’, e questo e’ dimostrato dalla scienza senza alcuno dubbio.
                      Quindi e’ provato scientificamente al di la’ di ogni ragionevole dubbio che il vescovo e l’antipapa mentissero.

                    • Piero ha detto in risposta a Giulia

                      Ragazzi, grazie a “Giulia la Militante”, mi e’ venuta un’idea, vediamo se vi piace.
                      Visto che la fa tanto lunga su cosiddetto papato avignonese, noi potremmo eleggere Roberto Giacobbo (si ,lui che ai cicappini ‘je rode parecchio) come presidente del CICAP, e in ogni documento, news, comunicazione sosteniamo che e’ il presidente del CICAP e che avalla cerchi nel grano, origine aliena delle piramidi, il 2012, ecc ecc .

                      Se poi qualcuno si lamenta che non trova il suo nome sul sito del CICAP, noi potremmo dire (ma mooooolto sottovoce) che e’ il presidente del CICAP per quelli dell’UAAR.
                      E chi se ne frega se non viene riconosciuto dagli altri cicappini, solo perche’ non sta nella sede del CICAP dovremmo lasciarlo perdere?
                      Allo stesso modo potremmo eleggere come presidente dell’UAAR qualcuno di nostra simpatia, tanto che cambia?
                      Proponete voi qualche nome.
                      Grazie ancora Giulia per la bellissima idea che mi hai fatto venire.

                    • Azariel ha detto in risposta a Giulia

                      Probabilmente perché anche gli uomini di Chiesa possono decidere o meno di credere nella Sindone. Io sono cristiana, e penso che il fatto che la Sindone sia vera o falsa non cambierebbe di una virgola la mia fede.

      • Asdrubale ha detto in risposta a Giulia

        Sicura che nel 1390 il papa si chiamasse Clemente VII?? Io ho qualche dubbio, non vorrei fosse una bufala…

        Papa Clemente VII – Wikipedia
        Clemente VII, nato Giulio di Giuliano de’ Medici (Firenze, 26 maggio 1478 – Roma , 25 settembre 1534)…

        • EnricoBai ha detto in risposta a Asdrubale

          Ma tu pensi che sia farina del suo scacco? Pensi veramente che quel che dice sia frutto del suo studio? È evidente che lo ha copiato da qualche libro di apologetica atea. I militanti oggi sono organizzatissimi. Hanno una teoria del complotto su ogni argomento.

            • Rego ha detto in risposta a Giulia

              E queste sarebbero le tue informazioni? Un vescovo che dice che la Sindone (ma ci si riferisce ad essa?) sarebbe «artificiosamente dipinto in modo ingegnoso»? E dipinta con cosa dato che non ci sono colori né pennellate? Ma il vescovo era a conoscenza della tridimensionalità dell’immagine? E della sua formazione impossibile senza un laser o un’esplosione atomica? Ma sei seria oppure nel tuo archivio della militanza anticristiana hai raccolto solo questo?

          • Piero B. ha detto in risposta a EnricoBai

            Anche sul sito del cicap è riportata la scemenza della bolla papale del 1390 di Clemente VII. Hanno dimostrato scientificamente che si può andare indietro nel tempo.

            • Giulia ha detto in risposta a Piero B.

              L’esame delle prove documentali deve comprenderle tutte, non solo quelle che possono risultare più favorevoli. E’ facile sminuire o ignorare gli indizi che portano a dubitare dell’originalità della Sindone, anche perchè la pressione è veramente forte, non tanto da parte dell’istituzione Chiesa ma dai fedeli, per i quali il desiderio che la Sindone sia vera è spesso superiore alla voglia di dare risposta certa ai tanti interrogativi ancora irrisolti.

              • Nofex ha detto in risposta a Giulia

                Non mi sembra che l’Enea di Frascati (ma hai una minima idea di cosa sia?) sia un’istituzione religiosa. Cari atei, mi sembra che dobbiate avvicinarvi un pò di più alla scienza e lasciare perdere quello che dicono i preti!

              • Franz ha detto in risposta a Giulia

                Ma per favore!!!!!!!!!! Chissà per quali motivi sono state dette queste cose da quei religiosi, che tra l’altro non erano a conoscenza delle proprietà incredibili della Sindone scoperte solo con la fotografia. Parlano di “dipinto” quando non c’è colore nè direzione. Ma vi svegliate o no? Non avete nient’altro da obiettare che le parole di un sacerdote del 1300??

                • Piero ha detto in risposta a Franz

                  Tra l’altro il nome di questo fantomatico artista viene taciuto sempre. Chi sarebbe questo genio che ha fabbricato una cosa che nel 2011 non si riesce (se non in minima parte e negli aspetti piu’ visibili, e questo E’ CERTO, cecche’ ne dicano CICAP e Gharlaschelli) a replicare?

                  • Piero B. ha detto in risposta a Piero

                    Faranno il paragone con le piramidi e altre opere architettoniche e artistiche del passato, difficilmente riproducibili. Non v’è dubbio.

                    • Mimmo ha detto in risposta a Piero B.

                      Le piramidi sono replicabilissime con le moderne tecnologie. Il dubbio è come abbiano fatto allora ma le spiegazioni sono tante, ma oggi si può replicarle. La Sindone non si può replicare e non ci sono ipotesi valide sul come sia potuta creare e l’unica ipotesi (il laser) rende impossibile il tutto. Non esistono opere artistiche non riproducibili oggi.

                  • Laura ha detto in risposta a Piero

                    E’ uno scherzone di odifreddi…

          • Giulia ha detto in risposta a EnricoBai

            Bene, allora scartiamo queste testimonianze, quelle sulla Sindone di Besançon, scartiamo le frodi di Kuznetsov, l’autore della rianalisi degli esami del carbonio 14, scartiamo i dubbi, le incoerenze, le cose non provate, scartiamo tutto quello che non serve alla causa e cosa ci rimane? Che la sindone deve essere necessariamente vera, ed è esattamente quello che ci siamo proprosti fin dall’inizio. Siamo partiti sapendo di aver ragione e siamo arrivati in fondo sapendo di aver ragione. Meglio di così non si può fare.

            • Franz ha detto in risposta a Giulia

              Ragionamento tipico da razionalista….la testimonianza del sacerdote è una citazione che chissà da dove arriva che non segue ad un’analisi scientifica ma chissà per cosa. Non esistono dubbi o incoerenze sulla Sindone, esiste l’esame al radiocarbonio che è dimostrato dalla scienza, e non da un prete, di essere sbagliato ed inattendibile. Esistono i dati della botanica e le ricerche dell’ENEA che rendono impossibile la sua creazione da parte dell’uomo antico e moderno. Devi avere il coraggio di guardare alla scienza e non alle dichiarazioni dei preti. Ce la farai?

              • Giulia ha detto in risposta a Franz

                1) gli esami dei pollini non sono attendibili, sono troppo generici per poter dirci qualcosa di rilevante
                2) se per il carbonio 14 la fonte attendibile è Kuznetsov, allora il caso è veramente chiuso
                3) l’Enea ha fatto una prova laser su un lino non trattato. Se questo esperimento non ha dato i risultati che alcuni aspettavano, non significa che sia chiusa ogni altro tipo di ricerca
                4)”… et dicat alta et intelligibili voce, omni fraude cessante, quod figura seu representacio predicta non est verum Sudarium Domini nostri Ihesu Xpisti”. Perchè l’abbia detto io non lo so, come credo nemmeno tu lo sappia. La domanda mi sembrava lecita.
                5) piaccia o no, sulla Sindone c’è poca libertà di ricerca, solo pochi scienziati vengono autorizzati, i prelievi sono pressochè proibiti e la maggior parte dei dati risale ad analisi fatte più di vent’anni fa. Chi comunque decide su tutto ciò è la Chiesa che, se mi permetti, ha tanta aspettativa nel dimostrare che questo telo è autentico, quindi non considerarla superpartes potrà anche essere sbagliato ma è più che leggittimo.

                Io non credo noi possiamo stare qui a sviscerare le singole questioni, anche perchè non finiremo mai… ma semplicemente dico: un piccolo dubbio, mai?

                • Franz ha detto in risposta a Giulia

                  ah ah ah ah ah ah!! E questo da dove l’hai copiato invece? Sono proprio curioso di sapere da dove tiri fuori queste perle…!!
                  1) ma chi te l’ha detto a te che gli esami dei pollini non sono attendibili? Comincia a darti un’occhiata a questo: https://www.uccronline.it/2010/05/12/la-botanica-conferma-lorigine-palestinese-della-sindone/
                  2) la fonte è anche la società di statistica italiana: https://www.uccronline.it/2010/04/12/sindone-errori-di-calcolo-nellesame-del-carbonio-14/
                  3) L’ENEA ha riprodotto con enorme dispendio di tecnologia lo stesso effetto presente sulla sindone su un piccolissimo pezzetto di stoffa. Ma l’articolo lo hai letto almeno?
                  4) La domanda è solo una provocazione sciocca
                  5) Mi sembra che l’ENEA c’entri poco con la chiesa. Nell’articolo che tu stessa hai postato della Stampa è scritto che esami multidisciplinari vanno avanti dall’800. La chiesa non ha alcuna aspettativa tanto che la ritiene semplicemente una reliquia: http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=196&ID_articolo=1305&ID_sezione=396&sezione=
                  Sei tu che sei eccitata da queste singole questioni e invece dovresti accettare civilmente il giudizio di questi scienziati. Capisco che ti possano infastidire, sappi che la vita è però molto più bella!

                  • Giulia ha detto in risposta a Franz

                    1) Gli studi condotti da Max Frei sui pollini presentano un solo problema, mai nessuno ha trovato i documenti ed i campioni originali su cui ha lavorato il botanico svizzero, i dubbi della comunità scientifica sono dunque leciti. E’ strano anche che nessuno contesti che in questo caso che l’incendio e l’età non abbiano alterato le proprietà dei campioni prelevati.
                    2) Che l’esame carbonio 14 possa non essere attendibile è più che possibile, nessuna lo nega. Dare credito però a chi si è fatto scopritore di questo aspetto, cioè Kuznetsov, è veramente osare. Vediamo che è costui. Dmitry Kuznetsov è un creazionista russo che riuscì a ringiovanire l’età dei dinosauri, spostandola da milioni di anni fa a venti/trentamila anni fa, così da poterli far convivere con gli uomini e avicinandola (anche se mancano ancora altri 15.000 anni) alla data biblica tanto cara ai creazionisti che gli finanzavano tali studi. Insomma, per Kuznetsov i dinosauri vivevano nel Paleolitico superiore e non nel Mesozoico. Strano che non abbia vinto il Nobel per questa strepitosa scoperta…
                    Sono decine i casi di frode di Kuznetsov, cita pubblicazioni che non esistono, addirittura mal traduce in inglese quelli che dovrebbero esserne i titoli originali, dichiara collaborazioni e ricerche presso musei inesitenti, compila biografie fasulle, ne
                    combina veramente di tutti i colori… finisce addirittura in carcere per una brutta storia di assegni rubati.
                    Nel 1992 entra in contatto con un gruppo di creazionisti francesi che stanno cercando chi avvalli le loro convinzioni sulla Sindone. Kuznetsov non si tira indietro, s’inventa esperimenti mai eseguiti su antichi tessuti irlandesi di cui in realtà non è nemmeno entrato in possesso, si forgia una fama di esperto di chimica dei tessuti ed il resto viene solo… in Italia ha dato conferenze nelle principali università, nessuno si accorge però di chi sia in realtà il personaggio… forse perchè i gruppi pro-Sindone non si sono mai presi la briga di verificare l’attendibiltà dei suoi studi.
                    .
                    Come ti ho detto prima possiamo andare avanti con gli altri argomenti ed ancora con tutti quelli che mancano, non pretendo convincerti di niente ma, ripeto quanto detto prima: davanti a tutti questi palesi interessi di parte, non ti sembra strano non albergare il benchè minimo dubbio?

                    • Franz ha detto in risposta a Giulia

                      Ho capito da dove la nostra amica sta copiando-incollando…indovinate…..dal CICAP ovviamente: http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=271864 Peccato che, cara “Giulietta la militante”, abbiamo già detto che non può dire più nulla su questo argomento avendo fallito il suo tentativo. Non ho idea di chi sia questo Kuznetsov e l’inattendibilità del radiocarbonio è stata verificata spesso su altri campioni e confutata dalla società di statistica italiana: https://www.uccronline.it/2010/04/12/sindone-errori-di-calcolo-nellesame-del-carbonio-14/ …Giulietta….sveglia…..nessun creazionista, nessun religioso, nessun antipapa (spacciato da te come papa), ma l’ente di statistica italiano. Prendine atto e tranquillizzati. Non c’è alcun dato o ricerca in contrasto con le parole di questo fisico dell’ENEA. Fattene una ragione 🙂

                    • Piero ha detto in risposta a Giulia

                      Mi domando quale Bolla abbia emanato Giovanni Paolo II, e poi eventualmente Benedetto XVI, che avalli Kuznetsov …

                      …forse perchè i gruppi pro-Sindone non si sono mai presi la briga di verificare l’attendibiltà dei suoi studi.
                      Chissa’ perche’ la nostra Giulia la Militante non ci racconta la storia del prof. Gharlaschelli, che ha avuto finanziata dall’UAAR quella parodia della Sindone, di quanto sia restio a farla analizzare da chi ha fatto studi sulla VERA Sindone, del presunto Sangue di San Gennaro che dopo due anni si e’ degradato spontaneamente…
                      Di quanto (guarda caso) non accennino che Clemente VII della dichiarazione sulla Sindone sia in realta’ un antipapa, per cui il vescovo che si appella a lui e non a Roma non deve essere certamente di meno…
                      Gia’… perche’?

                    • Giulia ha detto in risposta a Giulia

                      Caro Franz, io non faccio il copia/incolla. Di Kuznetsov, ne parla pure Cathopedia: http://it.cathopedia.org/wiki/Esame_del_carbonio_14_sulla_Sindone#Il_caso_Kouznetsov
                      Gli studi presentati dalla Società statistica sono a firma di Giulio Fanti ed altri studiosi di provata fede sindonica, ma suppongo che questo non importi…
                      Vedo comunque che qualsiasi cosa dica io non va bene, deduco quindi che il nostro è un dialogo tra sordi e forse è meglio lasciarlo qui. Saluti

                    • Franz ha detto in risposta a Giulia

                      Un commento su cathopedia su questo qui e allora la sindone è falsa perché lui, essendo creazionista è un uomo falso, tutto quello che dice è falso. Giulio Fanti idem, da bruciare vivo perché interessato alla Sindone. E i suoi colleghi? Uguale perché hanno pubblicato insieme un articolo ad uno che si interessa della Sindone. E la Società di statistica italiana? Da bruciare perché fa pubblicare i suoi articoli da uno che si interessa della sindone. Ma la scienza si basa sui commenti degli autori? Oppure occorre criticare i risultati matematici a cui sono pervenuti, e tu non capendoci un cacchio hai completamente trascurato? E la società di statistica italiana pubblica ufficialmente un documento falso, dai dati viziati da sporchi religiosi devoti della sindone? Ma non ti vergogni? Disprezzare così il lavoro di questi seri professionisti per i tuoi fini di proselitismo ateo??? Mi viene ribrezzo soltanto pensare quanto tu possa essere machiavellica nel trovare il difetto per screditare tutto. Non avete più argomenti e disprezzate e discriminate le persone credenti o che si interessano di questioni religiose, indipendentemente se sono scienziati o meno. Sospettate di tutto e di tutti, ognuno deve avere un interesse e pubblica dati falsi per il proprio interesse, c’è sempre dietro un complotto teocratico che modifica la realtà…ma ripigliati!!!!!!!!! Te ne vai senza aver mai lasciato un commento ragionevole. Salutami almeno l’antipapa che spacciavi per papa!

                    • Flavio ha detto in risposta a Franz

                      No, ma questa è pazza. Avete capito? Cerca di screditare la pubblicazione statistica andando a vedere i profili degli autori per vedere se hanno la fedina pulita. Io ho paura di questa gente ragazzi.

                    • Mandi ha detto in risposta a Flavio

                      Flavio…questa c’abbiamo e questa ci teniamo, ke devi fa??

                    • Laura ha detto in risposta a Giulia

                      Via, una militante in meno. Tanto ora tornerà col nome di Adriana/Francesca/Paola ecc… Speriamo che arrivi qualcuno che abbia qualche critica seria da opporre! Ce ne sarà uno, no?

                    • Piero ha detto in risposta a Giulia

                      @Franz:
                      mi sa che e’ rimasta “scornata” per la notizia dell’antipapa (io non l’ho detto prima per vedere fin dove aveva il coraggio di arrivare) e adesso non sa piu’ cosa rispondere…
                      Non che io abbia qualche merito, solo che quando cerchi di scriverlo nei siti cosiddetti “razionalisti” (meglio: anticristiani), sembra che io diventi tanto stupido da non saper premere il pulsante “invia”, dato che il commento non compare mai… 😀

                    • Piero ha detto in risposta a Giulia

                      @Franz:
                      confermo che copia-incolla dal CICAP.
                      Al CICAP e nei siti di derivazione cicappina non si fa altro che parlare di Kuznetsov quasi che fosse lui il papa.
                      E Kuznetsov di qua… e Kuznetsov di la’…
                      Quando uno fa un’obiezione, gli viene risposto immancabilmente:
                      “E Kuznetsov ????”
                      Come se lo STURP si fosse basato su di lui, per esempio…

                    • Giulia ha detto in risposta a Giulia

                      Kuznetsov è colui che ha fatto le delizie dei sindologi, perchè, come fece per i dinosauri, ha disinvoltamente spostato la data della Sindone al I° sec. Tutti i giornali parlarono di lui, fu intervistato in TV, invitato a congressi, i suoi risultati finirono persino su una guida ufficiale delle edizioni San Paolo e sui più importanti libri dei sindologi. Tutti gli diedero credito, Vittorio Messori ad esempio scrisse sul Corriere della Sera del 13 aprile 1997: “Nessuno cita più i test del 1988… Pensate che è stato proprio un fisico russo ex-comunista, già insignito del premio Lenin – parlo di Dimitri Kouznetsov – a dimostrare che un telo sottoposto a un grande calore, quale quello che la Sindone subì durante l’incendio di Chambéry nel 1532, quando fu aggredita dalle fiamme mentre era chiusa in una cassa d’argento, si arricchisce di carbonio, risultando più giovane”. La sindonologa Maria Grazia Siliato riuscì addirittura a dire di Kuznetsov: “Lui non aveva idea di che cosa la Sindone rappresentasse, ma è uno dei massimi esperti mondiali nella datazione di tessuti”.
                      Poi, scoperta la nullità delle sue dichiarazioni, è stato silenziosamente scaricato, il suo nome cancellato laddove si è potuto. Lui ha fatto la fine del vescovo di Troyes ma a differenza di questo, tanti hanno però tenuto per buono quello che disse. Perchè?

                    • Maffo ha detto in risposta a Giulia

                      E questo da che sito lo hai preso? TV sorrisi e canzoni? Che l’incendio abbia ringiovanito la Sindone lo dice chiunque e mi fa piacere che eviti completamente i risultati della Società di Statistica italiana per concentrarti su questo russo. Evidentemente le tue fonti parlano solo di questo come argomento “contro”. Bene, possiamo dire che la Sindone non ha alcun argomento contraddittorio che non riconosca la sua originalità.

                    • Paolo ha detto in risposta a Giulia

                      Mi piace questo giochino della “Giulietta l’atea militante”. Ricordo allora che la nostra Giulia voleva farci credere che Clemente VII fosse un papa. E’ evidente che tutto quello che dirà d’ora in poi è falso.

                    • Michele Santambrogio ha detto in risposta a Giulia

                      Giulietta, dai ora la stai tirando troppo con questa storia. Accogli le parole di questi scienziati e dormi tranquilla.

                    • Piero ha detto in risposta a Giulia

                      Gharlaschelli è colui che ha fatto le delizie degli anti sindologi, perche’, come fece con il sangue di S. Gennaro, ha detto di aver riprodotto in tutto e per tutto la Sindone di Torino.
                      Tutti i giornali parlarono di lui, fu intervistato in TV, invitato a congressi, i suoi risultati furono pubblicizzati ampiamente dall’UAAR (che gli ha finanziato la pagliacciata, ma questo non si dice), dal CICAP, e da molti simpatizzanti e membri del CICAP (vedi Paolo Attivissimo). Tutti gli diedero credito, molti anti cristiani scrissero su ‘la Repubblica’ che questa era la prova definitiva che quegli imbroglioni dei cattolici volevano prendere in giro mezzo mondo.
                      Poi, scoperta la nullità delle sue dichiarazioni, la sciocchezza delle sue copie fasulle, si e’ fatto finta di niente, continuando a menarla che loro avevano fatto una copia esatta della Sindone, e che il sangue di San Gennaro era in realta’un gel tissotropico ( si dice cosi’?), che anche il papa nel 1390 aveva detto che era un falso, e cosi’ il vescovo di Troyes.
                      E che dire di Fleischmann e Pons sulla fusione fredda?
                      Intervistati dappertutto, ecc ecc bla bla bla…
                      poi scoperto che erauna bufala, se ne sono dimenticati.
                      E qui quelo che ha FALSIFICATO i suoi studi sulla clonazione (mi sembra in sud Corea, non mi ricordo al momento il nome)???
                      Prima tutti a intervistarlo ecc ecc bla bla bla, poi quando qualcuno ha rifatto i conti e non tornava, e’ stato sbugiardato…
                      Mi pare che si chiami “riproducibilita’ dell’esperimento”, no?

                    • Piero ha detto in risposta a Giulia

                      Un’ultima cosa:
                      guardate un po’ cosa ho trovato sul famoso “vescovo di Troyes” e sul perche’ ce l’aveva tanto con la Sindone:
                      La Sindone di Lirey fu nondimeno esposta all’ostilità dei vescovi di Troyes, prima Ileuri de Poitiers e trent’anni dopo Pierre d’Arcy che si opposero alla sua ostensione da parte dei cattolici di Lirey. Essi si lamentavano del fatto che i fedeli disertavano le reliquie di Troyes per correre in massa a Lirey. I Charny ripresero tosto la reliquia e la conser­varono per trent’anni.

                      e poi:
                      Pierre d’A rcy, nei suoi memoriali a Clemente, reca accuse gravi ed astiose di simonia contro i canonici di Lirey. Egli pretende d’altra parte che il suo predecessore avrebbe con­dotto un’inchiesta e ricevuto le confessioni del pittore autore del lenzuolo.

                      Non si è mai trovata traccia di questa inchiesta né di queste confessioni: se un pittore vi fu, molto verosimilmente si tratta di colui che ha copiato il lenzuolo di Lirey per fare quello di Besançon. In effetti, tutte queste decisioni sono state motivate soltanto da questioni di interesse parti­colare e dal silenzio dei Vangeli sull’esistenza delle im­pronte. Non sembra che il documento sia mai stato esami­nato in se stesso senza parzialità: si sarebbe visto, come lo si vede al giorno d’oggi, che non porta traccia di pit­tura. Ma pare che lo pseudo-papa Clemente VII non si sia mai preoccupato di farlo esaminare.

                      Capito il “vescovo di Troyes”?

                    • Piero ha detto in risposta a Giulia

                      Contenta adesso, cara Giulia?
                      Abbiamo estinto la tua sete di verita’?

                    • Giulia ha detto in risposta a Giulia

                      Si Piero, la mia sete di verità si è estinta. Ho capito due cose: la prima, che ci sono più reliquie che santi, la seconda, che delle testimonianze bisogna prender per buone solo quelle che ci tornano utili. Saluti

                    • Franz ha detto in risposta a Giulia

                      Ed è un peccato, perché è un’illusione. Due considerazioni assurde, poi. La prima mi pare ovvia e comunque non dice nulla sull’attendibilità o meno delle reliquie. Sarà compito della ricerca ponderare quali siano vere o quali false. Sulla seconda credo ci sia poco da vantarsi, è tipico della chiusura mentale del razionalismo.

                    • Piero B. ha detto in risposta a Giulia

                      Cara Giulia, se fossimo sempre ed in ogni caso tanto acuti e diffidenti circa i casi antichi, non ci rimarrebbe molto da studiare riguardo le gesta umane; basterebbe la quinta elementare per sapere tutto di storia. Trovo che sia così iniquo usare misure e pesi diversi quando si tratta di tutto ciò che serve a confutare le reliquie cristiane se poi per altri eventi storici non si esigono prove più numerose e gravi e senza il medesimo rigore probante utilizzato per cercare di dimostrare la falsità di un oggetto scomodo.

                    • Piero ha detto in risposta a Giulia

                      Ho capito due cose: la prima, che ci sono più reliquie che santi, la seconda, che delle testimonianze bisogna prender per buone solo quelle che ci tornano utili. Saluti

                      Cioe’, in altre parole:
                      Non me ne frega nulla di quello che hai scritto, anche se mi porti delle prove in ogni caso ho ragione io
                      Complimenti per il ragionamento scientifico.
                      E vi definite razionalisti?

            • Aleister Crowley ha detto in risposta a Giulia

              Be’ sono convinto che Giulia conosce qualcuno che nel 1350 avesse il Laser.
              Qundi e’ chiaro che e’ un falso.

        • Giulia ha detto in risposta a Asdrubale

          Clemente VII del papato di Avignone, nato Roberto di Ginevra (Annecy, 1342 – Avignone, 16 settembre 1394)

  12. stefan@ ha detto

    L’età del telo “incompatibile con la cronologia suggerita dai dati di carattere storico”? La prima notizia dell sindone è intorno al 1350, data compatibile con la datazione del carbonio.

    • Piero ha detto in risposta a stefan@

      Non e’ affatto vero.
      C’e’ una icona, nel codice Pray a Budapest, in cui si richiama la trama del tessuto, la posizione del corpo, e delle piccole bruciature precedenti a quelle dell’incendio di Chambery.

      Ma naturalmente, per i “razionalisti” e’ solo pareidolia
      Poi ci sarebbero delle testimonianze scritte dell’esistenza della Sindona a Costantinopoli/Bisanzio gia’ prima dell’anno 1000, e no, non l’ho letlo su wikipedia, ho assistito a un intervento di un professore universitario sull’argomento…

      • stefan@ ha detto in risposta a Piero

        a quei tempi di sindoni ne circolavano a bizzeffe.

        • Piero ha detto in risposta a stefan@

          Anche di persone che si chiamavano Cesare…

        • Mimmo ha detto in risposta a stefan@

          “a quei tempi di sindoni ne circolavano a bizzeffe”….tipo?

        • Piero ha detto in risposta a stefan@

          Ma ti rendi conto di quanto ti rendi ridicolo?
          Dei testi dell’anno 900 descrivono per filo e per segno (anche delle bruciature) l’oggetto oggi chiamato “Sindone di Torino”, e per te sarebbero copie? Di un oggetto che secondo i tuoi amici sarebbe stato costruito piu’ di 400 anni dopo?
          Se Champollion nella Campagna d’Egitto avesse avuto al seguito qualcuno del CICAP, alla vista della Sfinge semisommersa dalla sabbia, si sarebbe sentito dire: “Idiota! Non vedi che e’ pareidolia? Ragiona con il Rasoio di Occam! E’ piu’ semplice che una gigantesca testa umana sia presente nella sabbia del deserto o che non lo sia? Cammina cammina che qui c’e’ un caldo boia…”

          • stefan@ ha detto in risposta a Piero

            Signori, le informazioni che ho riportato le ho acquisite da una visita alla mostra sulla sindone presso il santuario di san gabriele a teramo fatta più di un anno fa. Mostra che, se pur fatta in una ottica che dava credito alla veridicità della sindone, riportava onestamente gli elementi di dubbio ed anche quelli contrari (prova carbonio, dati storici etc.). Ed anche i dubbi della stessa chiesa, visto che la sindone di torino quando iniziò a circolare nel XIV sec. coesisteva con altre sindoni in circolazione. Aggiungo che l’affermazione di Lazzari che l’immagine della Sindone «ancora non è stata spiegata in termini scientifici» è una affermazione scientificamente corretta, e che ovviamente non dice altro rispetto a quando voglia dire (almeno per chi ha una impostazione scientifica).

            • Attilio ha detto in risposta a stefan@

              Per chi ha a che fare quotidianamente con la scienza, sa benissimo che il dire “non è scientificamente spiegabile” è il limite massimo a cui uno scienziato può spingersi. Se domani Gesù tornasse sulla terra con attorno degli angeli in volo, la scienza direbbe sempre “non è scientificamente spiegabile”. Se ammettesse altro da sé sarebbe “metafisica. Che però si tratti di un manufatto che qualcuno pensa creato dall’uomo medievale è una cosa unica e anche ridicola, probabilmente quasi vergognosa per la scienza moderna.

              • stefan@ ha detto in risposta a Attilio

                “Che però si tratti di un manufatto che qualcuno pensa creato dall’uomo medievale è una cosa unica e anche ridicola, probabilmente quasi vergognosa per la scienza moderna”. Ecco un esempio dei danni fatti dall’eccesso di cultura umanistica.

                • Piero ha detto in risposta a stefan@

                  Ecco un esempio dei danni fatti dall’eccesso di cultura umanistica.

                  Ecco un esempio dei danni fatti dall’eccesso di scientismo (non cultura scientifica, che e’ ben altro!)

      • Piero B. ha detto in risposta a Piero
        • Piero ha detto in risposta a Piero B.

          Beh, che quei “cerchiolini” siano solo decorazioni lo dice lui, sono una sua interpretazione. Il telo “scalettato”, non so proprio come lo possa interpretare come “lapidi”.
          Di questo passo potrei dire che la Sfinge rappresenta mia suocera…
          Piu’ interessante l’altro argomento, che dice che rappresenta nell’altra immagine Gesu’ risorto con le mani perforate, piuttosto che i polsi.
          Putroppo pero’ non trovo l’immagine per poterla esaminare meglio.

          • Piero B. ha detto in risposta a Piero

            Ecco qui una bella immagine http://4.bp.blogspot.com/_aNvaatQHSDY/TATdxtu_leI/AAAAAAAAAK0/D0DRgthvG5U/s1600/Hungarianpraymanuscript1192-1195.jpg

            In realtà i fori non sono stati nemmeno disegnati.
            Un altra contestazione è il fatto che Gesù è senza barba.

            • Piero ha detto in risposta a Piero B.

              Si questa l’ho vista, c’e’ anche su wikipedia…
              Pero’ dai, un accenno di barba ce l’ha dai…
              E’ vero qui i fori non sono neppure disegnati.
              Magari vedendolo dall’originale si vede meglio.
              Io intendevo l’immagine di Gesu’ Risorto.

              • Piero B. ha detto in risposta a Piero

                Scusami, mi era proprio sfuggito il fatto che intendevi il Gesù Risorto. Allora l’immagine che cercavi è questa http://mek.niif.hu/01900/01955/html/cd2a/kepek/c0232kkm02.jpg

                Comunque hai fatto caso che in questa immagine http://4.bp.blogspot.com/_aNvaatQHSDY/TATdxtu_leI/AAAAAAAAAK0/D0DRgthvG5U/s1600/Hungarianpraymanuscript1192-1195.jpg
                si notano in basso a sinistra, sulla parte anteriore del presunto lenzuolo, due striscioline a zigzag rosse e parallele. Che potrebbero rappresentare se non macchie di sangue?

                • Piero ha detto in risposta a Piero B.

                  Si infatti, macchie di sangue, che altro?
                  Venendo alla prima, si nota pero’ che la ferita al costato e’ messa diciamo cosi’, un po’…. sembra proprio al centro del muscolo pettorale destro, e non tra le costole dove dovrebbe essere…
                  Quindi non starei tanto a vedere dove ha messo i fori dei chiodi, se nel polso o nelle mani, visto che non e’ in “scala”.
                  Poi bisognerebbe vedere se l’ha disegnata lo stesso tizio che ha fatto la prima immagine.
                  Ritornando alla prima, si notano le mani di Gesu’ incrociate. La critica dice che non potrebbe essere altrimenti. Io pero’ penso (da profano) avrebbe potuto disegnare il corpo di Cristo con una specie di straccio che copra il pube, perche’ avrebbe dovuto disegnare sconvenientemente il corpo di Cristo nudo? E poi avrebbe potuto disegnare le mani semplicemente tipo quelle “uomo-in-barriera” nel calcio, e non incrociate, avrebbe ottenuto lo stesso effetto.
                  Non sara’ perche’ la prima cosa che si nota nella Sindone sono proprio le mani incrociate?
                  Interessante anche quello che dice il professore (nella polemica con Giulia ce ne siamo scordati): nell’esperimento, all’esposizione del laser, il tessuto non si e’ immediatamente diciamo cosi’ “colorato”.
                  I Vangeli avrebbero potuto tacere sull’oggetto perche’il telo originale si sarebbe potuto prendere semplicemente come “ricordo”, come reliquia, e poi, dopo un lasso di tempo, sarebbero potute comparire le macchie. Magari il telo l’ha preso la Maddalena e tenuto per ricordo lei, gli Apostoli sono andati a diffondere il Vangelo e lei dopo ad un certo punto ha scoperto le macchie.

                  • Piero B. ha detto in risposta a Piero

                    D’altronde è evidente la bassezza della tecnica con cui sono state ritratte le immagini alquanto puerili.

                    • Piero ha detto in risposta a Piero B.

                      Un’ultima cosa:
                      sarebbe interessante se rifacesero l’esperimento su un pezzo di lino intriso di aromi e unguenti simili a quelli che avrebbero usato sul corpo di Gesu’. Non so se conosci quella teoria sul perche’ “Giovanni vide e credette”, cosa avesse visto veramente…

        • Piero ha detto in risposta a Piero B.

          In ogni caso, come ho detto prima, non e’ l’unica testimonianza.
          Si parla del telo sindonico riposto nelle stanze dove ci sono le insegne imperiali di Bisanzio, si parla del “quattro volte doppio”, ossia la piegatura, si parla delle macchie di acqua e sangue sgorgate dal costato (e quindi non poteva essere solo il viso). Si parla anche di un’ostensione a Bisanzio.

  13. Larry SFX ha detto

    l’esperimento dell’ENEA a Frascati è interessante,
    un po’ come se Gesù avesse scatenato una grande quantità di energia dal suo corpo (prova fisica della resurrezione?)…
    Mi sta sorgendo un dubbio: Gesù era un Sayan?

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