Trovati nuovi documenti: Pio XII donava soldi per aiutare gli ebrei

Nuovi documenti vengono alla luce dal prezioso archivio di monsignor Palatucci, comprendente ben 1276 lettere, perorazioni varie e relativi riscontri inerenti la situazione degli ebrei a Campagna. Di ben 188 documenti consta il solo carteggio con la Segreteria di Stato.

Si scopre così, nero su bianco, che Pio XII donò cospicui aiuti vaticani a monsignor Giuseppe Maria Palatucci, vescovo di Campagna, nel Salernitano, quando si trovò a dover fronteggiare le richieste di aiuto di centinaia, migliaia di ebrei, assegnati negli anni al campo di internamento di San Bartolomeo. Una precisa direttiva del Santo Padre, che si evince già da una lettera datata 20 settembre 1940 del canonico della cattedrale, don Alberto Gibboni il quale viene ricevuto prima dal cardinale Domenico Tardini, sostituto della Segreteria di Stato: «Per il sussidio – scrive don Gibboni al vescovo – mi ha mandato a monsignor Montini, il quale spedirà subito a lei una somma coll’istruzione per distribuirla tra gli internati. Per l’avvenire mi ha detto che ci tratterà come Genova: ogni volta che busseremo, ci aprirà».

La promessa di sussidi al vescovo di Campagna si materializza nel giro di pochi giorni, si legge su Avvenire. Il 2 ottobre 1940 il segretario di Stato cardinale Luigi Maglione scrive: «L’Augusto Pontefice si è degnato di accogliere l’esposto e mi ha ordinato di far pervenire a Vostra Eccellenza l’importo di lire 3.000, che le trasmetto con l’unito assegno sul Banco di Roma. Sua Santità, in omaggio all’intenzione degli offerenti, mi ha pure incaricato di FarLe noto che questo denaro è preferibilmente destinato a chi soffre per ragioni di razza». Il primo maggio del 1941, è il giovane sostituto della Segreteria di Stato che scrive al vescovo: «Il Santo Padre, al quale ho esposto la cosa, si è degnato destinare allo scopo da Lei esposto la somma di lire 5.000 e affida alla carità e alla prudenza dell’Eccellenza Vostra la distribuzione di quei soccorsi che, a suo giudizio, sembrano più urgenti».

Nell’aprile del 1953, il vescovo Palatucci ricostruisce come «a un certo punto, non potendo con le mie forze aiutarli, dando denaro, vesti, e anche, alle volte, viveri, mi rivolsi al Santo Padre gloriosamente regnante, Pio XII, perché mi mandasse dei sussidi, sicché in quegli anni, io potei aiutare gli ebrei con una somma di circa centomila lire: somma a quel tempo molto rispettabile».

50 commenti a Trovati nuovi documenti: Pio XII donava soldi per aiutare gli ebrei

  • Flavio ha detto:

    Un silenzio molto rumoroso dunque…

  • Eleonora ha detto:

    Ma la vogliamo abbattere del tutto questa leyenda negra????!!!!

  • Giulio Mari ha detto:

    Ma qualcuno lo ha detto a Riccardo di Segni? Ma la finisca una buona volta!!!

  • Marelli33 ha detto:

    Avanti con la beatificazione!!!

  • LoveNapoli ha detto:

    Qui trovate tutti gli aggiornamenti su Pio XII e gli ebrei: https://www.uccronline.it/2010/12/28/fede-e-storia-rassegna-notizie/#Pio%20XII%20e%20nazismo

  • Luk ha detto:

    La finiscano una volta per tutte questi ebrei di infamare il Santo Padre , ponendosi tra le altre cose come vittime uniche e perenni della storia ! . A volte ho come la sensazione che le loro aggressioni siano livorose, insistite e similari a quelle storiche della Massoneria … .

    • Coco ha detto:

      Ma qualcuno mi saprebbe spiegare come possono attendere ancora il Messia gli ebrei? E’ un pò in ritado ormai…no?

      • Matteo ha detto:

        E’ una domanda che mi chiedo anch’io. Non ho capito che tipo di Messia aspettano adesso.

        • Massimo Ponzoni ha detto:

          Credo che abbiano modificato le cose….ora ritengono che loro stessi sarebbero il Messia, cioè i profeti non si riferivano ad una persona ma ad un popolo, e quindi loro stessi sarebbero la conferma della promessa. Quindi non stanno più attendendo. Ciò ovviamente è contraddittorio: innazitutto perché i profeti sono espliciti a definire un Messia singolo, un uomo che soffrirà nonostante la sua innocenza (profezie di Daniele ecc…). Inoltre questo uomo porterà a sé popoli e nazioni intere e gli ebrei, che si autoidentificano nel Messia profetizzato, sono si e no qualche milione in tutto il mondo. Queste sono solo due delle grandi contraddizioni. Se qualcuno ha argomenti in più…

  • Larry SFX ha detto:

    Hai capito lo smilzo…

  • Aldo Basile ha detto:

    Quanta stima per questo vicario di Cristo ingiustamente diffamato.

  • PASQUO ha detto:

    CREDO CHE SAREBBE ORA DIACCELLERARE L’ITER PER LA BEATIFICAZIONE DI PIO XII POICHE’ A MIO AVVISO, PER IL PERIODO E PER COME SI SIA CIMENTATO FRA EVENTI IN CUI DOVETTE, CON GRANDE SOFFERENZA, DESTREGGIARSI, MERITI ANCHEL’APPELLATIVO DI MARTIRE

  • PASQUO ha detto:

    Ed aggiungo chegli ebrei, purtroppo, non sono stati sololoro a subire il loro olocausto. Mi permetto di far rilevare quello che ora stannofacendo subire ailoro fratelli della Palestins

  • Riccardo ha detto:

    Però ragazzi mi sembra ingiusto accusare tutti gli ebrei di odiare Pio XII!

  • Riccardo ha detto:

    http://www.nostreradici.it/PioXII-Dalintx.htm

    Ecco cosa scrive il Rabbino Dalin:”Il Talmud insegna che “chiunque salva una vita, è considerato dalla Scrittura come se avesse salvato il mondo intero”. Pio XII ha adempiuto questo detto talmudico più di ogni altro leader del secolo XX, quando fu in gioco la sorte dell’ebraismo europeo. Nessun altro papa è stato così largamente apprezzato dagli ebrei, ed essi non si sbagliarono. La loro gratitudine, come pure quella dell’intera generazione di sopravvissuti all’Olocausto, attesta che Pio XII fu genuinamente e profondamente un Giusto fra le Nazioni.”

  • Riccardo ha detto:

    Da notare anche la posizione di Martin Gilbert! http://www.zenit.org/article-6593?l=english

    • Luk ha detto:

      Intanto l’intero Stato di Israele e molti ebrei nel mondo continuano e reiterare questa grave e infamante accusa, a dispetto di ogni prova contraria alle loro malizie .
      E con le loro ingerenze e attacchi stanno impedendo una sua beatificazione serena e del tutto legittima, nonchè motivata.

  • Riccardo ha detto:

    Non è che molti “cattolici” progressisti siano meno responsabili di queste calunnie, anzi!

  • Riccardo ha detto:

    Tanto per fare un nome cito l’infimo John Cromwell!

  • DON DANIELE FIORITO ha detto:

    Quest’anno Wojtyla e l’anno prossimo Pacelli, sarebbe ora! Donda

  • Io penso che su Papa Pio XII ci sia un pregiudizio di natura politico-culturale.
    Papa Pio XI fu colui che scomunicò i comunisti. Ora, nell’Italia del II dopoguerra, i comunisti ebbero un certo potere (per non dire una certa egemonia) nel mondo culturale ed intellettuale.
    Per vendetta, essi potrebbero avere contribuito a mettere in cattiva luce il Papa.
    Cordiali saluti.

    • Francesco Santoni ha detto:

      Non “potrebbero”. Hanno contribuito. Vi presento il signor Ion Mihai Pacepa: http://www.nationalreview.com/articles/219739/moscows-assault-vatican/ion-mihai-pacepa ex spia del KGB che fece parte di un piano del Cremlino per infangare la figura di Pio XII.

      • angelo picariello ha detto:

        Grazie per l’attenzione riservata a questo mio articolo di Avvenire, che l’Osservatore ha così benevolmente ripreso. Come forse qualcuno di voi saprà io, oltre ad essere giornalista di Avvenire, sono stato e sono fra i biografi di Giovanni Palatucci con il libro “Capuozzo accontenta questo ragazzo”, della San Paolo. E’ una storia familiare (monsignor Palatucci era suo zio) fra le più strordinarie in questa pagina definita nera, ed invece gloriosa, della storia dei cattolici in Italia. Chi volesse puà trovarmi su fb. Grazie ancora

        • Ettore ha detto:

          Angelo, siamo noi a ringraziarla per averci informato di questo! Ora che ha consigliato questo libro credo che lo acquisterò presto! Ma, chiedo a lei che è un esperto, come può ancora oggi persistere questa “leggenda nera” su Pio XII?

        • EnricoBai ha detto:

          Mi accodo anch’io alla domanda….non si capisce bene se questi archivi vaticani siano aperti, chiusi, accessibili, non accessibili…insomma, com’è la situazione?

          • angelo picariello ha detto:

            Sono chiusi, ma ogni lettera ha un mittente e un destinatario. Qui si dà il caso che il destinatario, monsignor Palatucci conservasse un archivio molto scrupoloso, scampato al terremoto dell’Irpinia e consultabile, contenente un fitto carteggio con la Santa Sede. Anzi, in parte ancora da consultare.

            • Mary ha detto:

              spero che venga fatto al più presto!

              • angelo picariello ha detto:

                Ringrazio chi mi dà dell’esperto, ma sono solo un giornalista che ha scritto un libro e ce l’ha messa tutta. Dopodiché il capitolo concernente monsignor palatucci merita un approfondimento e, forse, un altro libro. Chissà. Comunque dovrò andare a guardare con più attenzione nell’archivio del vescovo, e la promessa è che se ci saranno novità interessanti le pubblicherò. E’ il mio lavoro, d’altronde. Perché permane questa leggenda nera? Perché in troppi crediamo già di aver capito tutto e dalla vita cerchiamo solo conferme a quel che crediamo già di sapere. Discutere con sereneità e in buona fede, con stima reciproca, è diventato un lusso, ma bisogna sforzarsi di farlo, per parte nostra, almeno. D’altronde abbandonerei in due minuti una religione che, in nome della verità, mi imponesse di raccontare bugie. Siamo cristiani anche per questo, no?

                • EnricoBai ha detto:

                  Sicuramente è più esperto di me 🙂

                  Condivido quel che dice ma è difficile a volte quando la discussione sopratutto è motivata da interessi ideologici…non possiamo negare che su Pio XII sia proprio in atto un attacco a tenaglia tra alcuni esponenti ebrei e vecchi comunisti anticlericali…cmq apprezzo il suo richiamo.

                • Rebecca ha detto:

                  Attendiamo queste novità e speriamo vivamente che ci siano…!

  • crescenzo fabrizio ha detto:

    Io penso che la regia della campagna diffamatoria non vada cercata nelle comunità ebraiche, ma altrove. Ne parlo diffusamente nel mio romanzo “Ombre, penombre e luci nascoste” (Booksprint edizioni, 2010), oggi disponibile contattando l’Autore.

  • crescenzo fabrizio ha detto:

    Flavio, il mio è un romanzo, ma a un certo punto metto in fila fatti accaduti durante ben tre pontificati: quello di Pio XII, di Paolo VI e di Giovanni Paolo II, ma nel finale si capirà che la regia ci sta provando anche con Benedetto XVI. Di romanzesco c’è l’intreccio tra invenzione narrativa e fatti realmente avvenuti, ma i fatti storici e documentati non me li sono certamente inventati. Non nego che anche nel mondo ebraico persistano molti pregiudizi nei confronti di Papa Pacelli, ma il romanzo racconta anche le tante testimonianze favorevoli all’azione di Pio XII e di larga parte delle gerarchie cattoliche in favore degli ebrei.