Nuovi documenti: Pio XII favorì la nascita dello stato di Israele

Sono ormai passati nove anni da quando l’ebreo Gary Krupp fondò, nel 2003, la Pave the Way Foundation, che si propone di “promuovere eventi culturali, educativi, caritativi e tecnologici, e di eliminare gli ostacoli non teologici tra le fedi.” La fondazione ha tutt’ora intenzione di far uso del rispetto internazionale ottenuto negli anni verso la fine della violenza e dell’abuso nelle religioni.

In questo sito se ne è già parlato svariate volte e molto spesso il protagonista di tali articoli è sempre uno: Eugenio Pacelli, meglio conosciuto come Papa Pio XII. Si torna in questi giorni a parlare di questa figura estremamente discussa sulle pagine de “Il Corriere della Sera”, proprio in occasione di un’operazione della fondazione “Pave the Way”: nonostante un ingenuo scivolone circa la fondazione (che non è ebraica, come riportato) si riporta la notizia della pubblicazione di “nuovi documenti storici” dai quali si ricava che: «Per circa quarant’ anni, dal 1917 fino al 1958, prima come vescovo e nunzio, e poi come papa, Pio XII, Eugenio Pacelli, si adoperò costantemente per permettere la costruzione dello Stato d’ Israele e per agevolarne il riconoscimento internazionale». Un documento specifico, datato 1944, che consisteva nella risposta di Pio XII a Domenico Tardini, allora segretario di stato Vaticano, contrario al sostegno nei confronti del futuro stato di Israele: «Gli ebrei hanno bisogno di una propria Patria», scrisse di suo pugno il Papa, che molti definirono e definiscono, instancabilmente, “amico dei nazisti”. Questo documento si trova nella sezione chiusa della Biblioteca Vaticana e non sarà disponibile fino a quando gli archivi verranno completamente aperti.

Nel 1917, mons. Pacelli (allora segretario degli Affari Straordinari) incontrò il presidente della World Zionist Organization, Nahum Sokolow, ed organizzò per lui un incontro con Papa Benedetto XV per discutere la creazione di una patria ebraica. Il 15 febbraio 1925 avvenne un secondo incontro. Il 15 novembre 1917, il nunzio Pacelli agì su richiesta urgente della comunità ebraica della Svizzera per un suo intervento perché si temeva un massacro degli ebrei in Palestina da parte dell’Impero Ottomano. Pacelli chiese al governo tedesco, che si era alleato con i turchi ottomani, di proteggere gli ebrei della Palestina, “anche con l’uso delle armi”.  Nel 1926, continuano i documenti pubblicati dall’ebreo Krupp, Pacelli lanciò un appello a tutti i cattolici di unirsi al movimento pro-Palestina in Germania.

E’ stato anche ritrovato anche il discorso di Pio XII pronunciato nel 1946 davanti ad una delegazione araba venuta a Roma per dissuaderlo ad appoggiare una patria ebraica in Palestina. Pio XII concluse l’incontro lasciando delusa la delegazione e parlando di «persecuzione scatenata da fanatici antisemiti contro il popolo ebraico». Secondo una ricerca condotta dalla Fondazione Raoul Wallenberg, è stato Pio XII che “ha spianato la strada” ai Paesi cattolici membri delle Nazioni Unite per votare positivamente a favore di una spartizione della Palestina nel novembre del 1947. Sono stati scoperti anche articoli di giornali su come il Vaticano incoraggiò la Spagna a riconoscere lo Stato ebraico nel 1955. Il direttore della Pave the Way Foundation, Elliot Hershberg, ha dichiarato: «la nostra ricerca ha dimostrato che il rapporto positivo di Papa Pio XII nei confronti del popolo ebraico iniziò nella gioventù di Pacelli […]. I documenti che abbiamo scoperto rivelano i numerosi interventi di Pacelli per salvare vite di ebrei e proteggere le tradizioni ebraiche. Questa evidenza ripudia le accuse che Pacelli fosse in ogni modo antisemita, che è stato accreditato come un fatto da alcuni storici». Segnaliamo che nuovi documenti arrivano anche dal dott. Preziosi, che ha rilevato traccia degli aiuti prestati dal vescovo mons. Palatucci agli internati ebrei e politici del campo di concentramento di Campagna- Pio XII era al corrente e in almeno cinque occasioni intervenne di persona.

Michele Silvi e Luca Pavani

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66 commenti a Nuovi documenti: Pio XII favorì la nascita dello stato di Israele

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  1. lorenzo ha detto

    Q.E.D.

  2. Fabrizio ha detto

    Pio XII: un grande Papa infagato da quattro miserabili infami.

    • Luca S. ha detto in risposta a Fabrizio

      Hai detto bene. Inoltre, attaccando Pio XII con la menzogna sono stati offesi gli uomini e le donne di chiesa impegnati fisicamente in quelle operazioni di assistenza e di salvataggio, molti dei quali hanno pagato con la libertà e con la vita la propria opera

  3. Michele Silvi ha detto

    Eh ma qui mi tronchi sempre i giochi retorici, lascia sfogare la mia superbia ogni tanto! 😛

    Ok, la faccio finita :asd:

  4. Luca S. ha detto

    Bellissimo articolo, grazie a redattori, è importante squarciare la coltre di menzogne.

  5. Karma ha detto

    Ma perché i laicisti vogliono difendere gli ebrei da Pio XII se gli ebrei vogliono difendere Pio XII dai laicisti??

  6. Christianity ha detto

    Sicuramente un grande papa che si oppose al regime nazista e alle atrocità da esso commesse nei confronti della minoranza ebraica (e non solo).
    Ma non sono d’accordo sull’osannarlo per aver favorito la nascita dello stato sionista di Israele.
    Vi ricordo infatti che i cristiani (cattolici specialmente) sono tutt’oggi perseguitati in Israele…ci sono anche show televisivi per bambini in cui si insegna che Gesù è nemico di Israele (e preferisco non andare avanti, che è meglio).

    Questi ebrei hanno uno strano modo di esprimere la loro gratitudine…

    Grazie a Dio non tutti gli ebrei la pensano in questo modo.

    • joseph ha detto in risposta a Christianity

      E’ sempre funzionata così: la Chiesa aiuta il più debole, avendone in cambio pesci in faccia. Negli edifici ecclesiastici scamparono dalla mano nazista ebrei, atei, comunisti, radicali ecc… il loro “grazie” è sotto gli occhi di tutti.
      Ma fu giusto salvarli, e fosse nuovamente necessario la Chiesa lo rifarebbe senza se e senza ma.

    • Daphnos ha detto in risposta a Christianity

      Oltre all’effetto controproducente che avrebbe la notizia se arrivasse ai gruppi filo-palestinesi della nostra bella penisola. Ci pensate che bello sarebbe, se i nostri amici anticlericali potessero impugnare anche quest’arma nelle loro invettive?
      Lo stato liberticida di Israele sostenuto delle odiose gerarchie cattoliche…

      forse è inverosimile, ma non mi stupirei affatto se accadesse.

  7. Gab ha detto

    La Chiesa agisce per limitare il male ovunque sia possibile. Il fatto che Pio XII nella discrezione e senza i megafoni che gli ebrei vorrebbero abbia agito per aiutare i perseguitati dimostra che cosa significa essere cattolici (come se ancora ce ne fosse bisogno). Però bisogna secondo me approfondire la questione. Il rischio che poi si è evidenziato di costituire il solo Stato di Israele, senza allo stesso tempo costituirne uno palestinese, ha portato alla tremenda situazione che tutti conosciamo. E non penso proprio che il Papa l’abbia voluto così. Non dimentichiamoci che fu l’ONU a determinare il pasticcio del ’48. E sappiamo bene gli interessi enormi che c’erano in ballo. Teniamo fuori il Papa però da queste cose, sicuramente non poteva essere d’accordo su come venne affrontata la questione.

    • Kosmo ha detto in risposta a Gab

      “Il rischio che poi si è evidenziato di costituire il solo Stato di Israele, senza allo stesso tempo costituirne uno palestinese, ha portato alla tremenda situazione che tutti conosciamo. ”

      I palestinesi, invece di fondare il LORO stato, come era previsto dall’ONU, hanno preferito attaccare il neonato stato il primo giorno, per “buttare a mare” gli israeliani, credendo che fosse una passeggiata.
      Non hanno tenuto conto di quanto possa essere coriaceo un popolo che ha subito quello che ha subito.
      Invece di fare il solito panegirico pro-palestinese, chiediamoci perchè i palestinesi non abbiano mai voluto creare il loro stato, e quando gli è stata data un’altra possibilità, vedi la Striscia di Gaza, ne hanno approfittato per creare Hamasland.

      • Christianity ha detto in risposta a Kosmo

        Qui non si tratta di fare i pro-palestina da manuale, si tratta piuttosto di questo:

        http://www.youtube.com/watch?v=9RY83mAr5uA
        http://www.youtube.com/watch?v=qtVpHUjwQSA&feature=related
        http://www.youtube.com/watch?v=DvnrBU4vaGY&feature=related

        Vorrei inoltre ribadire che queste non sono azioni sconsiderate di una piccola minoranza di esaltati, infatti, lo stato di Israele incoraggia questi comportamenti nei confronti dei cristiani (e degli ebrei messianici) con propaganda politica, spot pubblicitari e programmi televisivi.

        Per concludere, vorrei aggiungere che per quanto un popolo possa aver sofferto nel corso della sua storia, la sua sofferenza passata non lo autorizza a compiere azioni simili e a pretendere che il mondo si giri dall’altra parte, come se niente fosse.

        Questi ebrei non sembrano aver imparato molto dalla sofferenza dei loro padri. Si limitano a dare del “nazista” a chiunque muova critiche nei loro confronti, e c’è pure chi dice che hanno ragione.

      • Gab ha detto in risposta a Kosmo

        Kosmo sai benissimo che la proposta dello stato palestinese fatta dall’ONU era decisamente punitiva nei confronti di popolazioni che hanno risieduto lì da quando c’era Nostro Signore. Qua non si tratta di essere pro o contro. Da cattolici si deve avere un punto di vista razionale visto che non siamo né ebrei (come alcuni pensano) né siamo palestinesi (visto che io perlomento sono italiano). Si tratta di affrontare la questione in maniera ragionevole. Se te ne esci così mi spiace ma sei piuttosto superficiale in queste considerazioni.

        Perché invece bisogna sempre essere “politically correct” con gli ebrei? Questo non lo capisco proprio, soprattutto da cattolici bisognerebbe invece valutare le contraddizioni che ci sono in questa questione. Vorrei far notare come quel territorio era prima sotto la giurisdizione inglese e che gli stessi inglesi non erano d’accordo in principio con la formazione di uno Stato ben sapendo cosa sarebbe successo dopo. Chi spinse fortemente invece furono gli americani e su questo, caro Kosmo, non c’è ombra di dubbio. Fu presa la balla al balzo per controllare il medio oriente, strumentalizzando una questione ideologica come il sionismo, che leggendo la Bibbia (Nuovo Testamento) non ha più nessuna volonta divina (vedi la distruzione del Tempio di Gerusalemme).

        Se me la metti su una giustificazione politico-filosofica-teologica, Bibbia in mano ti posso dimostrare che è esattamente il contrario. Quindi lasciamo perdere la teologia e, invece, parliamone da un punto di vista politico e razionale (quello che compete a Cesare).

        • Gab ha detto in risposta a Gab

          la palla al balzo*

        • Topazia ha detto in risposta a Gab

          Gab, Kosmo non è superficiale, semplicemente ha capito che l’odio verso gli ebrei è ancora forte, anche tra i cristiani, se anche i pregiudizi possono avere qualche fondamento restano pregiudizi e bloccano un confronto costruttivo. E’ per combattere l’odio verso gli ebrei che in molti hanno ritenuto giusto fosse creato lo stato d’Israele. Certo, nel disegnare i territori degli stati sono state commesse molte ingiustizie, ma i profughi dell’Istria e della Dalmazia non hanno reagito con l’odio, e nemmeno i tibetani…
          “Perché invece bisogna sempre essere “politically correct” con gli ebrei?” lo spiega Magdi Allam in Viva Israele: difendere Israele è difendere il diritto alla vita di quelli che non la pensano come noi, anche quando sbagliano. E per favore non facciamo l’errore superficialissimo di confondere un popolo col suo governo o con i suoi elementi più estremisti: la Siria non è Assad, l’Iran non è Ahmadinejad, almeno su questo siamo d’accordo, no? Ecco, Israele e gli ebrei non si possono ridurre al governo israeliano e ai fondamentalisti. Quanto ai massoni, ce ne sono tra gli ebrei come tra i ‘cristiani’.

          • Gab ha detto in risposta a Topazia

            “E’ per combattere l’odio verso gli ebrei che in molti hanno ritenuto giusto fosse creato lo stato d’Israele. Certo, nel disegnare i territori degli stati sono state commesse molte ingiustizie, ma i profughi dell’Istria e della Dalmazia non hanno reagito con l’odio, e nemmeno i tibetani…”

            L’esempio che fai non può essere paragonato con la questione palestinese. Stai paragonando guerre tra stati già esistenti all’istituzione di uno stato inesistente che nasce “a tavolino” per i comodi degli americani. Oggi quello stato esiste in una situazione di palese ingiustizia. L’ingiustizia è ovviamente non aver voluto assegnare in modo adeguato uno stato palestinese. La tensione, se non si è capito, era già stata calcolata. Proporre il caos è stata una strategia americana ben precisa (e di altri suoi alleati). E andate a leggervi i documenti dell’800. Era già tutto previsto. Giustificate dei piani massonici?

            • Topazia ha detto in risposta a Gab

              “Stai paragonando guerre tra stati già esistenti all’istituzione di uno stato inesistente che nasce “a tavolino” per i comodi degli americani”… anche l’Italia era uno ‘stato inesistente’ nato anche grazie all’appoggio dei massoni. E mi par che di stati disegnati “a tavolino” ce ne siano stati più d’uno, per i comodi delle potenze di turno. Alla base della nascita di Israele comunque c’è molto di più che il progetto di qualche massone, c’è l’ostinazione di un popolo perseguitato da secoli, c’è una fede caparbia in un’antica promessa.
              “Hashanà haba’a b’Yrushalayim” “l’anno prossimo a Gerusalemme” è il saluto che gli ebrei della diaspora si scambiano da tempo durante la festa di Pesach.

              • Gab ha detto in risposta a Topazia

                Sono d’accordo sull’Italia. Ti sfugge un particolare. La penisola italica c’era già. Si trattava di unificarla. Lo Stato di Israele non c’era da ormai oltre 2000 anni. Si poteva perlomeno fondarlo in maniera più diplomatica.

                Ma da cattolica non riesci a farti una tua idea piuttosto che giustifica antiche promesse che per GESU’ CRISTO non esistono più? Lo sai che Nostro Signore ha messo in atto la Nuova Alleanza? Chiunque ne è fuori (ebrei compresi) è inviso a Dio. Ma ovviamente con tanto ecumenismo che lava il cervello questo è un discorso per te ormai insensato. Eppure la vuoi porre su una giustificazione “teologica” che razionalmente non esiste.

                • Topazia ha detto in risposta a Gab

                  “La penisola italica c’era già”, già geograficamente parlando c’era, in effetti. “Si trattava di unificarla”: sì, a cannonate! Si poteva unificare in maniera più diplomatica, o no? E magari sotto i cattolici Asburgo piuttosto che sotto quei massoni di PiemonteSavoia. Anche l’America i cristiani europei avrebbero potuto conquistarla in maniera più cristiana. E non avrebbero dovuto farsi guerra i paesi cristiani, ma è successo: cristiani, anche cattolici, che, pieni di buone intenzioni, hanno imbracciato il fucile e partecipato al massacro delle guerre mondiali. E ci aspettiamo che gli ebrei siano più cristiani dei cristiani?
                  Quel che volevo dire a riguardo è che se si son ripresa una terra promessa un po’ di tempo fa, non penso l’abbian fatto solo per far piacere ai massoni. Adesso che facciamo, gli spariamo? li buttiamo a mare?
                  “Chiunque ne è fuori (ebrei compresi) è inviso a Dio.”
                  Decide Lui. A me Gesù non ha insegnato l’odio per l’infedele o il peccatore.

        • Kosmo ha detto in risposta a Gab

          @Gab, Christianity:
          rispondo brevemente: sarebbe troppo lungo parlare della situazione in Terra Santa. Mi limiterò a poche cose.
          NON E’ MAI ESISTITITO un “Popolo Palestinese”. Prima del ’48 erano cittadini Giordani, altra astrazione diplomatica, creata dall’Impero Britannico dallo smembramento dell’antico Impero Ottomano.
          Così come non è mai esistita un’entità statale chiamata “Palestina”.
          Il nome viene dal nome del popolo Filistei, con cui i Romani vollero chiamare l’area in spregio agli Ebrei dopo le sanguinose sommosse. Infatti, i primi tempi, quando si chiedeva al presunto palestinese come si chiamasse il suo paese, loro storpiavano il nome in “Falestine”. Adesso hanno imparato il trucco di fronte alle telecamere e di fronte agli occhi lacrimevoli degli europei.
          Quei video che hai postato, è vero, ci sono, anche se devo capire se sono uno scherzo o no. COMUNQUE anche se fossero veritieri, che ti credi che gli altri non facciano di peggio? Ci siamo scordati l’arrembaggio alla Basilica della Natività, armi in pugno? E non per sfuggire, disarmandosi e cercando protezione, no, ARMI IN PUGNO. Per non parlare di come hanno lasciato poi alla fine la Basilica, mangiando e defecando sugli altari. Tutte immagini censurate (a proposito di chi straparla sempre della censura che applicherebbero gli altri), per non compromettere la storia lacrimevole dei poveri palestinesi assediati da quei cattivoni degli israeliani.
          Ci scordiamo degli autobus squartati dagli terroristi-bomba? I cittadini israeliani erano costretti a mandare i figli a scuola su due autobus diversi, per aumentare la possibilità che almeno uno tornasse vivo!
          Gab, ma quale svantaggio per i palestinesi con la spartizione?
          Avevano il controllo delle sorgenti, avevano le alture del Golan da cui avevano sotto tiro tutta la Galilea.
          Gli Israeliani hanno fatto fiorire il deserto, loro hanno portato solo morte e distruzione e desolazione.
          Per non parlare del mestiere dei profughi. Quello palestinese è l’unico caso in cui i profughi invece di diminuire col tempo, aumentano, campando di sussidi degli altri paesi invece di costruire un proprio.
          Perchè invece dobbiamo essere politicamente corretti con i palestinesi?
          La storia di quei poveri piccoli palestinesi indifesi alla ricerca del loro paese perduto può funzionare solo agli occhi degli europei, sulla scorta dell’agiografia (falsa anche questa) risorgimentale sulla necessità di “cacciare via lo straniero”.
          Non sopporto questo “dagli all’ebreo” da parte del tradizionalismo cattolico.
          Gli Ebrei vengono odiati sia dai tradizionalisti, perchè è ancora antico il “risentimento” per l’ebreo, sia dai progressisti, perchè non danno pure il c*lo ai palestinesi.
          Cosa hanno fatto i palestinesi non appena hanno avuto l’opportunità di avere un’Autorità Nazionale? Hanno distrutto la Tomba di Giuseppe, figlio di Rachele.
          Se l’Austria lanciasse dal suo territorio ogni anno 8000 RAZZI contro l’Italia per riprendersi l’Alto Adige, come si dovrebbe comportare?
          Cosa dovrebbe fare se degli altoatesini venissero a Roma e piazzassero delle bombe sugli scuolabus?

          • Gab ha detto in risposta a Kosmo

            “Non sopporto questo “dagli all’ebreo” da parte del tradizionalismo cattolico.
            Gli Ebrei vengono odiati sia dai tradizionalisti, perchè è ancora antico il “risentimento” per l’ebreo”

            Da altri tuoi post non ti facevo così frettoloso nei giudizi. Nessuno dà all’ebreo come dici tu. Qua si vuole porre sul piano razionale la questione. Il “tradizionalismo” come dici, in senso dispregiativo, a parte alcuni “fuori coro” che non lo rappresentano minimamente si rifà alla Tradizione, che è l’unico strumento coerente ancora oggi esistente (grazie a Dio e al Papa) per porre dal punto di vista cattolico le questioni.

            Io continuo a pregare per la conversione degli ebrei e con questo mi auguro che tu non lo intenda come “dare all’ebreo”. Casomai avere a cuore anche quelle persone, che è ben diverso.

            • Kosmo ha detto in risposta a Gab

              “pregare per la conversione degli ebrei” e “avere a cuore anche quelle persone” non vuol dire fare in modo che vengano distrutte da qualche pazzo con l’atomica.
              Perchè, dopo che l’ha rivolta contro l’odiato ebreo, la rivolgerà contro l’odiato (e idiota) cristiano europeo.

              • Gab ha detto in risposta a Kosmo

                Perché mi metti in bocca cose che non ho mai detto?

                • Gab ha detto in risposta a Gab

                  Sono il primo a criticare le politiche di immigrazione di “accoglienza” che si fanno in Italia. Invece di lasciare che l’Islam cresca però ne approfitterei per trovare dei buoni metodi di sensibilizzazione e conversione. Ma i Vescovi invece oggi che fanno? Inneggiano all’Islam e voi inneggiate alla religione ebraica. Nel frattempo Nostro Signore ha stabilito come erano le cose, ma probabilmente i cattolici “moderni” fanno finta di niente.

                  • Kosmo ha detto in risposta a Gab

                    Mi dici in quale passo del Vangelo c’è scritto “Date le case degli israeliani ai palestinesi”?

            • Luca S. ha detto in risposta a Gab

              Io pregherei per la conversione di 1 miliardo di musulmani, non di sei milioni di fratelli maggiori.

        • Kosmo ha detto in risposta a Gab

          Gli americani cercano di controllare il Medio Oriente ed il petrolio ADESSO, con il-più-grande-presidente-dell’universo-mai-conosciuto-Barak-HUSSEIN-Obama, con il government della cosiddetta “Primavera Araba”, cn gli idioti e imbecilli europei ad applaudire e a sgolarsi per la gioia.
          Qualcunaltro l’aveva detto già qui, non ricordo chi, ma deve esser destino per il popolo europeo estinguersi, dopotutto se un popolo così idiota ed imbelle non capisce quando lo stanno “suicidando”, allora non merita di sopravvivere.

      • Gab ha detto in risposta a Kosmo

        “Non hanno tenuto conto di quanto possa essere coriaceo un popolo che ha subito quello che ha subito”

        Temo che gli stessi ebrei non tengano conto della loro stessa storia, la Bibbia insegna.

        Oltretutto la questione della shoa non autorizza in nessun modo a comportarsi alla stesso modo. La legittima difesa è valida solo per gli ebrei?

        Al contrario proprio perché hanno subito quel che hanno subito, loro per primi avrebbero dovuto gestire la cosa nella maniera più opportuna. Ma la cosa è stata gestita da altri.

        La questione sionista oltretutto nasce come effettiva volontà da parte della massoneria internazionale (gli ebrei comuni sono in buona fede ovviamente) di voler costituire le basi per poter giustificare il terzo conflitto mondiale. Gli scritti di Albert Pike purtroppo lo evidenziano e verso la 3 guerra mondiale purtroppo, se le cose non cambieranno, ci arriveremo.

        • Luca S. ha detto in risposta a Gab

          “Comportarsi allo stesso modo”. Affermi che lo stato di Israele si comporta come i nazisti. Ma non ti vergogni?

          • Gab ha detto in risposta a Luca S.

            Esistono solo gli ebrei. Tutti gli altri meritano di morire?

            • Luca S. ha detto in risposta a Gab

              Ho detto questo? Ti ho fatto una domanda precisa: hai paragonato Israele ai nazisti. Se non intendi ritrattare, ripeto: non ti vergogni?

              • Gab ha detto in risposta a Luca S.

                Non ho paragonato gli ebrei ai nazisti. Ho paragonato l’aggressione verso i popoli palestinesi con l’aggressione che ci fu verso gli ebrei, che è stata fatta da molte popolazioni.

                Quindi che cosa devo ritrattare? Una cosa che è sotto gli occhi di tutti? Piuttosto mi vergogno di chi vuole giustificare crimini alla luce del sole (siano essi fatti da islamici o ebrei, poco importa) per una “legittima difesa” che deve esistere solo a senso unico. Non esiste mandato divino ad una mostruosità del genere.

                • Kosmo ha detto in risposta a Gab

                  per l’ennesima volta: il “popolo palestinese” NON ESISTE.
                  Prima erano “giordani” (altra invenzione britannica) e prima ancora generalmente “arabi” o al massimo “siriani” (l’unico popolo realmente insediatosi da millenni).

                  • Gab ha detto in risposta a Kosmo

                    Kosmo … ti considero una persona intelligente e ho apprezzato tanti tuoi post. E’ possibile discutere civilmente?

                    Chi sono le persone che vivono in Palestina? Perché geograficamente la Palestina esiste, non sei d’accordo? L’ho fatto in geografia.

                    • Kosmo ha detto in risposta a Gab

                      NO. NON ESISTE. NE’ E’ MAI ESISTITA (se non a spregio dei Romani contro gli Ebrei, gli stessi che avevano messo una testa di porco sopra il luogo dove sorgeva del Tempio).
                      In più con questa accezione si intende un popolo (adesso i “popoli polestinesi” sono diventati tanti?), una cultura, una letteratura, una Storia, una lingua, che non è mai esistito.
                      Dopo la Diaspora, la zona era per la maggior parte desertica, abitata per lo più da pochi coloni EBREI (o di origine e/o religione ebraica).
                      In Israele c’è una certa percentuale di crisitani, che hanno diritto di parola (e ci mancherebbe). Nei territori dell’attuale ANP la popolazione cristiana in pochi anni (dal 2000, dalla “gloriosa” seconda Intifada) è passata da un circa 20% al 4-5%, scacciata dai musulmani che si appropriano con metodi poco ortodossi dei negozietti di souvenir dei cristiani, spingendoli ad emigrare.

                • Luca S. ha detto in risposta a Gab

                  Hai scritto: “la questione della shoa non autorizza in nessun modo a comportarsi alla stesso modo”. E’ inutile che cerchi di svincolarti.

                  • Gab ha detto in risposta a Luca S.

                    A comportarsi infatti, non ad “essere”. Si chiama italiano.

                    Non è la stessa cosa dire. “Io AGISCO come” e “Io SONO come”.

                    Nessuno vuole svincolarsi.

                    Mi piace ragionare sulle cose. Fallo anche tu, non è poi tanto difficile.

                    • Luca S. ha detto in risposta a Gab

                      Ti stai rendendo ridicolo. Ammetti, ora, di affermare che secondo te gli israeliani si comportano come i nazisti della shoa. Hai fatto un’affermazione grave di cui dovresti vergognarti e che dice molto di te.

                    • Kosmo ha detto in risposta a Gab

                      Se gli israeliani si COMPORTANO come nazisti,
                      come si comportano quelli che prendono due PRIGIONIERI inermi, disarmati, li gettano in pasto alla folla CHE LI FANNO LETTERALMENTE A PEZZI e ne portano I PEZZI IN TRIONFO?
                      Come si comportano quelli che rapiscono un ragazzo di 18 anni, lo tengono prigioniero per 5 anni, senza neppure farlo vedere alla Croce Rossa?
                      Come si comportano quelli che per evitare che il prigioniero scappi, gli recidono i nervi spinali delle gambe (immagino senza anestesia)?
                      Come si comportano questi qui? ****ATTENZIONE: IMMAGINI MOLTO MA MOLTO MA MOLTO CRUDE*******
                      http://antoniobenedetto.wordpress.com/2011/03/17/la-famiglia-fogel/
                      http://antoniobenedetto.wordpress.com/2011/03/17/non-fa-notizia/
                      Come si comportano quelli che non appena hanno un minimo di autonomia ne approfittano per DISTRUGGERE le Tombe dei Patriarchi?
                      Come si comportano quelli che hanno ucciso Pym Fortuyn, Van Gogh, che minacciano Bat Ye’Or?
                      Come si comportano quelli che uccidono con il calcio dell’AK47 (il famoso Kalashnikov) in testa una bimba di due anni di un civile ebreo?
                      Come si comportano quelli che sparano e buttano dalla nave un ebreo americano in carrozzella?
                      Come?
                      Certo 150 milioni di musulmani circondati da 5 milioni di ebrei fa veramente paura eh?

          • Christianity ha detto in risposta a Luca S.

            Io non mi vergogno, perchè nella verità non c’è vergogna.

            Leggi il Talmud invece di parlare di ciò che non conosci.

            Alcuni estratti:

            “Tutti i figli dei gentili sono animali” ( Yebamoth, 98a.). “I gentili sono fuori della protezione della Legge e Dio ha messo a disposizione di Israele il loro denaro” (Baba Kamma, 37-b.). “Dio li ha creati sotto forma di uomini per la gloria di Israele. Ma gli Akum (i non ebrei) furono creati all’unico scopo di servirli (gli ebrei) giorno e notte. Né essi potranno mai essere esonerati da questo servizio. Si addice al figlio di un re (un israelita) che gli animali nella loro forma naturale, e gli animali nella forma di esseri umani siano i suoi servitori”. ( Midrasch talpioth, segg. 225d); “le relazioni sessuali di un Goy sono come quelle di una bestia” (Sanhedrin, 74-b, Tosephot).

            “Perchè i Goim (non ebrei) sono immondi? Perchè essi mangiano cose abominevoli e animali che strisciano sul ventre.”

            “Non vendere il tuo soprabito (Talith) con le frange ad un Akum, affinchè egli non si unisca ad un ebreo per la via e lo uccida. E’ anche proibito fare a cambio del soprabito con un gentile, o venderglielo, eccetto che per breve tempo quando non ci sia niente da temere da lui.”

            “L’insegnamento dei rabbini è il seguente: Colui che versa olio su di un Goi, e su corpi morti viene liberato dalla punizione. Questo è vero per un animale perchè non è un uomo. Ma come si può dire che versando olio su di un Goi si sia liberati dalla punizione, dato che un Goi è anche un uomo? Ma questo non è vero: sta infatti scritto: Tu sei il mio gregge, il gregge del mio pascolo sono gli uomini (Ezechiele, XXXIV, 31). Voi perciò siete chiamati uomini. ma i Goim non sono chiamati uomini.”

            Se vuoi vado avanti

            • Christianity ha detto in risposta a Christianity

              **Gentili = “non ebrei”

            • Christianity ha detto in risposta a Christianity

              **Akum = Cristiano

            • Luca S. ha detto in risposta a Christianity

              Ma guarda che non ti devi vergognare per questioni teologiche, ma per questioni umane. Hai assimilato scientemente gli ebrei ai nazisti, e ciò è sufficiente a far capire chi sei.

            • Kosmo ha detto in risposta a Christianity

              Taqiyya è il termine con cui si definisce una specie di sacramento o virtú cardinale (per dirla con un termine piú comprensibile a un cattolico) che un mussulmano deve mettere in pratica per essere tale. Consiste nel mentire per il proprio bene e per l’islam. La taqiyya viene ascritta allo sciismo assieme al “kitman” (occultamento), ma in realtà è praticata allo stesso modo dai sunniti, se non addirittura meglio: negando, appunto, di poterla praticare.

              Simulare quelle cose che non esistono e dissimulare quelle che esistono è una pratica prescritta esplicitamente dall’islam , specialmente dall’islam shiita . D’altra parte, dove, nell’islam, non esistono veli, nascondigli e vicoli tortuosi? Il termine giuridico per “dissimulazione” è tukya , taqiya o taqiyyah o anche taqiyah, a seconda della pronuncia locale, ed è collegato ai termini takwa e taqi, con il significato di “custodire” qualcosa nascondendolo o dissimulandolo. Tukya rileva della sfera della “mentalità”, degli “affetti politici” e della custodia del proprio di ciò che si è, spesso spostato e deviato dalle sue vere ragioni.

              L’autorizzazione alla tukya è data dagli imam e dagli sceicchi in accordo con la tradizione ( sunna) e in conformità con la shari’a, la legge islamica, quando palesare osservanza alla Legge del dio Allah variamente interpretata ( non esistendo nell’islam un’autorità unanimente riconosciuta ) potrebbe essere lesivo dell’incolumità personale o della propria libertà d’azione. Simulare, dissimulare, mentire, ingannare e tradire significa, nel caso, custodire una fede che nell’islam non è generalmente un fatto spirituale o privato, ma una credenza di gruppo basata sulla visibilità e l’ostentazione pubblica dell’alal ( il lecito) e l’invisibilità , il nascondimento e – come in numerosi casi, ad esempio nel caso delle squadre di Hamas contro ” malcostume”, la persecuzione dell’haram ( l’illecito, l’impuro come l’alcol, il porco, la mostrazione della donna e, in una certa misura, il non-musulmano). La dissimulazione – come nota Giovanni Cantoni ( in : Aspetti in ombra della legge sociale dell’islam), si affianca alla possibilità, in caso di necessità, di stringere amicizia con infedeli ( i kuffar, letteralmente “ingrati verso Allah”, come si dice abitualmente con termine polemico), di fare intese con loro — «I fedeli non si alleino con i miscredenti, preferendoli ai fedeli. Chi fa ciò contraddice la religione di Allah, a meno che temiate qualche male da parte loro» (Corano, sura III, «Âl-‘Imrân» [La famiglia di Imran], 28).

              Celare le proprie vere intenzioni è oggi una pratica abituale ai regimi islamici come l’Iran ( che prepara armi atomiche e lo nega) e ai gruppi come i Fratelli musulmani che della taqiya hanno fatto una pratica specializzata ( cfr. L’islam di Piccardo – Il Foglio). Un vero e proprio caso di dissimulazione e di applicazione pratica della taqiya da parte dei Fratelli Musulmani è la recente tournèe italiana di Wagdy Ghoneim, noto telepredicatore del jihad e del terrorismo suicida, invitato in Italia dall’Ucoii ( Unione comunità islamiche italiane) nell’ambito di raduni proclamati a gran voce “contro il terrorismo” e definiti Feste della solidarietà. “Come è possibile – osserva Magdi Allam – che l’Ucoii annunci pubblicamente a luglio la sua condanna del terrorismo, per poi ad agosto sponsorizzare un apologeta del terrorismo e, infine, indire a settembre una manifestazione nazionale contro il terrorismo? Eppure, è possibile. Semplicemente ricorrendo all’arte della taqiya*, della dissimulazione, un precetto sciita** fatto proprio dai Fratelli Musulmani a cui fanno riferimento sia l’Ucoii sia il loro mentore Ghoneim. Questa dissimulazione ideologico- religiosa è stata impiegata recentemente dall’Ucoii per occultare la loro legittimazione del jihad, inteso come guerra santa, e per relativizzare il concetto e la condanna del terrorismo. Nella versione integrale della fatwa, responso giuridico islamico, emessa all’indomani delle stragi di Londra e Sharm el Sheikh, l’Ucoii affermò la legittimità del «Jihad fi sabilillah, sforzo sulla via di Dio, inteso anche come fisico, vuoi militare». Ebbene proprio la denuncia del Corriere indusse l’Ucoii a togliere i due paragrafi legittimanti il jihad dal testo consegnato alla stampa il 31 luglio scorso. L’altro esempio di taqiya è nel paragrafo della fatwa relativo al terrorismo che viene condannato in quanto fitna, intesa come «eversione malefica», e quindi accomunato a «ogni forma di terrorismo, guerra civile e aggressione contro le creature innocenti». E’ così che l’Ucoii, da un lato, mette sullo stesso piano gli attentati terroristici suicidi di Londra, le rappresaglie israeliane e le incursioni americane contro le basi di Al Qaeda, dall’altro considera legittima resistenza gli attentati suicidi che massacrano gli israeliani o gli occidentali in Iraq. Una dissimulazione che sottintende il doppio binario etico nella valutazione dello stesso terrorismo islamico a secondo dell’identità delle vittime. Tutto ciò avviene in Italia. Alla luce del sole. Ma i più non vedono, non sentono, non parlano. E quando vedono, sentono, parlano finiscono per schierarsi dalla parte degli apologeti del jihad e dei praticanti della taqiya” ( cfr. Magdi Allam, Corriere della Sera – Guerra santa: il tour italiano ).

            • Kosmo ha detto in risposta a Christianity

              Combattete coloro che non credono in Dio e nell’Ultimo Giorno, che non vietano ciò che Dio e il Suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la Gente del Libro (ebrei e cristiani, ndr), che non scelgono la religione della verità, finché non paghino, il tributo uno per uno, umiliati. Dicono gli ebrei: “Esdra è figlio di Dio” e i cristiani dicono: “Il Messia è figlio di Dio” Questo è ciò che esce dalle loro bocche. Ripetono le parole di coloro che prima di loro furono infedeli. Dio li distrugga! Essi sono fuorviati” (IX, 29-30)

              “E quando il tuo Signore ispirò agli angeli: “Invero sono con voi: rafforzate coloro che credono. Getterò il terrore nei cuori dei miscredenti: colpiteli fra capo e collo, colpiteli sulle falangi! E ciò avvenne perché si erano separati da Dio e dal Suo Messaggero”. Dio è severo nel castigo con chi si separa da Lui e dal Suo Messaggero! Assaggiate questo! I miscredenti avranno il castigo del fuoco! O credenti, quando incontrate gli infedeli in ordine di battaglia, non volgete loro le spalle. Chi quel giorno volgerà loro le spalle – eccetto il caso di stratagemma per meglio combattere o per raggiungere un altro gruppo – incorrerà nell’ira di Dio e il suo rifugio sarà l’inferno. Quale triste rifugio! Non voi li avete uccisi. Dio li ha uccisi” (VIII,12-17)

              ‘”O credenti, non sceglietevi per alleati ebrei e cristiani, sono alleati gli uni degli altri, e chi li sceglie come alleati è uno di loro. In verità Dio non ama il popolo degli ingiusti'” ( V, 51)
              Ugualmente anticipo al Prefetto di Roma e alla Segreteria di Stato del Vaticano che nella manifestazione pubblica a Piazza San Pietro leggerò anche questi passaggi tratti dalla Sira, la raccolta dei detti e dei fatti attribuiti a Maometto:
              Il Profeta – le preghiere e la pace di Allah siano con Lui – dichiarò: “L’Ultimo Giorno non verrà finché tutti i musulmani non combatteranno contro gli ebrei, e i musulmani non li uccideranno, e fino a quando gli ebrei si nasconderanno dietro una pietra o un albero, e la pietra o l’albero diranno: O musulmano, o servo di Allah, c’è un ebreo nascosto dietro di me – vieni e uccidilo; ma l’albero di Gharqad non lo dirà, perché è l’albero degli ebrei” (citato da al-Bukhari e da Muslim).

              Dopo la battaglia del Fossato nel 627, Maometto attaccò l’ultima tribù ebraica rimasta a Medina, i Banu Quraizah. Dopo un assedio di 25 giorni, si arresero. Alla fine tra i 600 e i 700 maschi furono uccisi, mentre le donne e i bambini furono fatti schiavi. Sul fatto che fu Maometto a decapitare gli ebrei, la Sira di Ibn Ishaq narra: “Poi [i Banu Quraiza] si arresero e l’inviato li rinchiuse a Medina nel quartiere della figlia di Harith, una donna dei Banu Najjar. Poi l’Inviato uscì nel mercato di Medina e vi scavò dei fossati. Poi li mandò a prendere e li decapitò in quei fossati. […] Erano 600 o 700 in tutto, anche se alcuni parlano di 800 o 900. Mentre venivano portati a gruppi dall’Inviato chiedevano a Kaab che cosa ne sarebbe stato di loro. Rispose: “non lo avete capito? Non vedete che lui continua a chiamare e nessuno torna indietro? Per Dio è morte!” Questo continuò fino a che non ebbe finito con tutti loro”.

              Se vuoi continuo all’infinito.

        • Francesco ha detto in risposta a Gab

          Mi dispiace continuare questo OT, ma prego tutti voi di dare un’occhiata a questo video

          Debunking the Palestine Lie

          • Luca S. ha detto in risposta a Francesco

            Grazie, Francesco, ma temo, purtroppo, che i filopalestinesi neppure i fumetti capiscano.

            • Gab ha detto in risposta a Luca S.

              I cattolici non dovrebbero essere di “parte” ma analizzare obiettivamente la questione. Certo è che questa mentalità del “filo” qua e “filo” là non aiuterà mai a contribuire alla risoluzione del problema.

              Un cattolico può essere super partes in questa questione? Questo bipolarismo del pensiero è veramente stupido.

              • Luca S. ha detto in risposta a Gab

                Tu saresti obiettivo? Affermando che gli israeliani si comportano come i nazisti? Io penso che tu sia da isolare, perché con le tue affermazioni rischi di screditare i cattolici per bene.

                • Gab ha detto in risposta a Luca S.

                  Certo ci sarebbe una bella discussione da fare su che cosa significa “cattolico” oggi.

                  • Luca S. ha detto in risposta a Gab

                    Ripeto, sei da isolare perché sei pericoloso. Uno come te, che paragona gli ebrei israeliani ai nazisti, non ha alcuna legittimazione per discutere dei rapporti dei cattolici con le altre religioni.

                    • Christianity ha detto in risposta a Luca S.

                      E tu saresti un “cattolico per bene”?
                      Sappi che un discepolo del Signore non isola nè emargina un suo fratello.

                      Se ti comporti così con gli amici, come ti comporti con i nemici?

                    • Luca S. ha detto in risposta a Luca S.

                      Ed è qui che ti sbagli. Voi non siete amici né miei né dei cattolici, come non lo sono i vostri amici estremisti, perché, spacciandovi per cristiani, gettate discredito sulla comunità delle persone per bene.

  8. nicola ha detto

    Curiosità:quando il Vaticano ha riconosciuto lo stato di Israele?

  9. Gab ha detto

    “documenti che abbiamo scoperto rivelano i numerosi interventi di Pacelli per salvare vite di ebrei e proteggere le tradizioni ebraiche”

    Non è che bisogna però passare da un Papa “antisemita” ad un Papa “prosemita”.. la questione non è in questi termini e, ovviamente l’ebreo la vede dal suo punto di vista. Ma è profondamente scorretto. Il Papa pregava per gli ebrei, ovviamente, ma non possiamo mettere sotto il tappeto che si pregava soprattutto per la loro conversione. Pio XII lo faceva quotidianamente nella Santa Messa e questo è il vero ruolo di un Pontefice, capo della Chiesa Cattolica, che rispetta fino alla fine ciò che la Rivelazione chiede (la conversione degli ebrei). Giocare al “anti” e “pro” è scorretto e un cattolico se ne dovrebbe guardar bene. Evidentemente la figura di Pacelli non è ben chiara neanche per i cattolici.

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