Darwin Day 2017, il biologo Bizzarri: «creazionisti e post-darwiniani, identici errori»

evoluzione creazioneOggi, 12 febbraio, si festeggia l’anniversario di Charles Darwin, padre della teoria evolutiva. Pubblichiamo qui sotto il contributo che ci ha inviato il dott. Mariano Bizzarri, docente di Patologia e direttore del Systems Biology Group dell’Università La Sapienza di Roma.

 
di Mariano Bizzarri*
*docente del Dipartimento Medicina Sperimentale – Università Sapienza Systems Biology Group Lab

 

È alquanto paradossale che la Chiesa Cattolica – nei suoi documenti e tramite le affermazioni dei suoi più alti esponenti, inclusi numerosi pontefici – abbia da sempre sostenuto la conciliabilità della fede Cattolica con la teoria dell’evoluzione, mentre il mondo Protestante, pur con differenze nelle sue plurime manifestazioni, ha da subito ferocemente avversato l’evoluzionismo.

 

Gli errori del creazionismo biologico.

Questo rilievo non è peregrino se solo si considerano alcune peculiarità dell’ideologia protestante che, in modo del tutto contraddittorio, da un lato proclama il diritto alla autonoma e libera interpretazione delle Scritture da parte di ciascun fedele, e dall’altro, a seconda dei casi, impone invece una lettura strettamente letterale. Il sottolineare la centralità della “lettera” assume in questo contesto un significato critico. È proprio l’adesione alla “lettera” della scrittura biblica che ha portato il mondo protestante anglosassone in un duplice cul de sac. Per i credenti affiliati ad una delle tante confessioni protestanti, l’adesione alla “lettera” ha necessariamente imposto il doversi conformare ad una vulgata della creazione che inevitabilmente assume i contorni del racconto magico e favolistico (“In sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra, il mare, e tutto ciò che è in essi”, Esodo, 20,11). Per coloro che non credono, l’adesione alla medesima “lettera” ha fatalmente ispirato le ridicolizzazioni e le critiche più triviali, considerato quanto facile è stato argomentare come il racconto della creazione sia insostenibile dal punto di vista scientifico.

Invero questo atteggiamento – noto come “creazionismo biblico” – è tipico di alcune confessioni cristiane protestanti ed evangeliche che professano l’inerranza biblica, diffuse specialmente negli Stati Uniti d’America. Il mondo cattolico è essenzialmente estraneo a questa diatriba alimentata dal nulla, se non altro perché da sempre educato alla lezione paolina, per la quale “la lettera uccide, lo spirito vivifica” (2Cor, 3,6). Un richiamo analogo è quello che fa Dante quando, a proposito di scritture sacre, ricorda come sia necessaria una loro “interpretazione”, articolata su quattro livelli di significato possibili (Dante Alighieri, Convivio, Libro II, cap. primo, 2-15). Peraltro, la necessità di collocare lo sforzo ermeneutico in un contesto adeguato, individuando preliminarmente il “genere letterario” della Scrittura, sarà poi affermato da Pio XII nell’Enciclica Divino Afflante Spiritu (1943). In ultima istanza, la Bibbia non è un trattato scientifico, ma un libro sapienziale e come tale andrebbe rispettato.

Credo che proprio da questa confusione tra “spirito” e “lettera” nascano la maggior parte dei fraintendimenti moderni che, vogliamo sottolinearlo, sono venuti emergendo solo in tempi relativamente recenti. È infatti solo a partire dall’età dei Lumi che ci si è affannati a cercare tra le righe dei testi sacri la conferma e la legittimazione di quel corpus di conoscenze che andava costituendosi come “scienza”, cercando nei primi una impossibile concordanza con quanto veniva emergendo a valle della sperimentazione. Lo stesso caso di Galilei è stato tramandato in modo artatamente falsato, e con il chiaro intento di mostrare la inconciliabilità tra fede e scienza[1].

Tutto ciò è particolarmente vero nel contesto del dibattito sull’evoluzionismo, dove la posizione prevalente – riassunta in modo estremamente chiaro da Richard Dawkins (L’Orologiaio cieco, Mondadori 2003) – fa leva sulla teoria evoluzionistica per demolire qualunque ipotesi antropocentrica, e affermare l’inesistenza di Dio sulla base del fatto che l’emergere della Vita e dell’Uomo discendono da processi “ciechi”, assolutamente casuali. È alquanto paradossale, notiamolo en passant, come questi risoluti credenti nelle verità assolute della Scienza finiscano con il supportare teorie altrettanto inverosimili – sul piano dell’evidenza empirica – nel momento stesso in cui tanto si affannano a proclamare la loro assoluta adesione al manifesto ateo. È il caso, per esempio, di Francis Crick (Life itself, Simon & Schuster 1981), che, per spiegare la vita sulla Terra, ha elaborato la teoria della Panspermia (per la quale i “semi” vitali sarebbero stati diffusi da intelligenze extraterrestri).

 

Decostruzione del termine “evoluzione”.

Un primo problema si pone inevitabilmente quando ci si confronta con la necessità di assegnare un preciso significato al termine ‘evoluzione’, la cui decodificazione è oggi gravata dalla sovrapposizione di diversi livelli di analisi e dall’esigenza di coniugare la teoria evoluzionistica con sovrastrutture ideologiche meta-scientifiche. Per evoluzione si intende “il progressivo ed ininterrotto accumularsi di modificazioni successive, fino a manifestare, in un arco di tempo sufficientemente ampio, significativi cambiamenti morfologici, strutturali e funzionali negli organismi viventi” (Wikipedia). In questa ampia accezione si ritrovano un po’ tutti – con la significativa esclusione dei creazionisti, un movimento ambiguo attualmente prosperante pressoché esclusivamente nei paesi di cultura protestante.

La Chiesa Cattolica ha da sempre considerato verosimile che la vita sulla Terra sia riconducibile ad un “processo”, e non sia uno stato emerso improvvisamente dalle brume del caos. Già Sant’Agostino riteneva che, pur avendo Dio creato il mondo secondo un abbozzo rudimentale, gli avesse conferito delle “proprietà seminali”, principi per i quali la Natura avrebbe potuto svilupparsi ed evolversi nei modi in cui oggi lo conosciamo[2]. Questo è quanto, in modo più articolato, ripropone Papa Francesco quando sottolinea che “L’evoluzione nella natura non contrasta con la nozione di Creazione, perché l’evoluzione presuppone la creazione degli esseri che si evolvono” (Discorso del Santo Padre Francesco in occasione dell’inaugurazione di un busto in onore di Papa Benedetto XVI, casina Pio IV, 27 ottobre 2014).

Sant’Agostino non manca inoltre di sottolineare che: “Supporre che Dio creò l’uomo dalla polvere con le mani è molto infantile … Dio non plasmò l’uomo con le mani né soffiò su di lui con la gola e le labbra”[3]. Nel solco di queste prime anticipazioni si sono mossi San Tommaso e innumerevoli altri autori di fede cattolica. Il tema è stato recentemente affrontato anche da alcuni pontefici, tra cui Papa Benedetto XVI, per il quale “La dottrina dell’evoluzione è per certo un’ipotesi importante, che però presenta decisamente molti problemi, i quali necessitano ancora di un’ampia discussione”. La chiosa di Papa Francesco prima ricordata si colloca pertanto in modo perfettamente coerente all’interno di una tradizione che, senza soluzione di continuità, può essere fatta risalire fino a Sant’Agostino.

Non si comprende quindi il livore con cui queste parole sono state stigmatizzate in ambito protestante, soprattutto grazie alla lettura distorta operata dal pastore Ken Harn, e successivamente auto-alimentatasi grazie alla diffusione via internet. Non vogliamo inseguire il Sig. Harn sul suo terreno – cominciando per esempio contestandogli l’equiparazione del Papa ad un ‘mago’ – ma riteniamo preferibile rimarcare le criticità evidenziate dal Santo Padre. Perché, infatti, il punto è precisamente questo. L’evoluzione è una teoria – parte di complessiva teoria della Biologia ancora di là da venire – di cui dobbiamo ancora capire quale sia il “motore”. Le “novità” sono realmente tali o sono variazioni su alcuni temi formali, discreti? Sono dovute a modifiche genetiche o intervengono altri fattori, come il condizionamento biofisico imposto dall’ambiente? Sono imposte dal “caso” o si dipanano lungo un percorso predefinito?

 

I limiti dell’Evoluzionismo.

Quello che la dottrina cattolica rifiuta è che il processo dell’evoluzione dipenda esclusivamente da mutazioni genetiche, emerse per caso e selezionate in base al fatto che queste, determinando un diverso fenotipo, gli conferiscano maggiori probabilità di adattamento e sopravvivenza. In sintesi, l’evoluzione non può essere guidata dal caso, definizione che in se è già un ossimoro dato che in linea di principio non si capisce come la stocasticità, da sola, possa conferire ordine e direzione ad un processo.

Questa è la critica di fondo che viene rivolta oggi, non tanto a Darwin (che era ben consapevole dei limiti della sua teoria), quanto ai suoi zelanti epigoni che, come spesso accade, si rivelano essere più “realisti del re”. Di fatto, la teoria evoluzionistica così come ci viene consegnata dai post-darwiniani viene oggi estesamente criticata e discussa in ambito scientifico – basti pensare ai contributi apportati in tale direzione da Steven Jay Gould, Stuart Kauffman o Carl Woese, tanto per citarne alcuni. La riscoperta di una eredità di tipo Lamarkiano, del trasferimento orizzontale dei geni o delle modificazioni ereditate per via epigenetica materna, hanno inoltre contribuito a modificare in modo sensibile l’impianto della teoria di Darwin e ne impongono una profonda rivisitazione.

 

Considerazioni di uno biologo credente.

È veramente curioso che le posizioni più estreme ed intransigenti oggi sul tappeto – il post-darwinismo alla Dawkins e il creazionismo dei tanti predicatori di intolleranza, come il Sig. Ken Harn – militino entrambe nel campo anglosassone protestante. In entrambi i casi si riafferma la fede in un principio deterministico assoluto, centrato sul caso o su un “dio” meccanico, responsabile di ogni sia pur infinitesimale dettaglio. Si comprende subito come l’impostazione filosofica soggiacente sia la medesima. In entrambi i casi viene negata alla Vita quella Libertà che, seppur vincolata alle leggi del creato, costituisce il messaggio primo della Sacra Scrittura. Sia per Dawkins quanto per Harn, la Vita e l’Uomo sono regolati da un “orologiaio”: comunque cieco, perché sia esso il Caso o Dio, procede indifferente al decorso della Storia dell’Uomo. L’intuizione di Sant’Agostino è oggi invece più feconda che mai: perché preserva la libertà dell’Uomo nel contesto di un processo evolutivo che si dipana in accordo alle leggi della Natura che, in se stesse, non hanno nulla di arbitrario.

Il mio lavoro quotidiano è propriamente centrato sulla ricerca e la comprensione di quelle leggi che riescono a coniugare la “libertà” con la “necessità”. Non c’è nulla di arbitrario e casuale – ed aveva quindi ragione Einstein nel ricordare come “a Dio non piaccia giocare ai dadi” – ma neanche nulla di “preordinato”: l’organismo vivente ‘esplora’ uno spazio di possibilità, ristretto ad un numero ‘discreto’ di potenzialità ammesse dalle leggi di Natura. Entro questi limiti si svolge l’evoluzione e gli stessi processi che ricapitolando la filogenesi, portano alla ontogenesi. Questa evidenza è per me constatazione quotidiana, emergendo dal vivo della stessa sperimentazione scientifica. Come tale non solo mi riconferma nella bontà dell’impianto teorico che permette di riconciliare aspetti apparentemente contrapposti in Biologia – come si fa a coniugare evoluzione e permanenza di alcune forme ‘fondamentali’? Come conciliare cambiamento e omeostasi? Come fa un organismo a rimanere se stesso pur cambiando continuamente? – ma mi ribadisce nella sapienza delle Scritture, quando correttamente interpretate nel rispetto della loro complessità ermeneutica. Soprattutto mi aiuta a riscoprire, ogni giorno, dietro ogni fenomeno quella mano invisibile che ci fa sentire vicino Dio. Anche nel mio laboratorio.

 

Note
[1]^ Galilei non si limita a rivendicare l’autonomia della scienza dalla religione, afferma anche che essa è infallibile, se rettamente intesa (secondo criteri da lui stesso definiti); e che, mentre gli scienziati, se applicano fedelmente il metodo sperimentale, non possono sbagliare, possono invece sbagliare quei teologi che pretendono di leggere le Scritture prendendole alla lettera, laddove esse parlano un linguaggio figurato, specialmente riguardo alle verità naturali. In altri termini Galilei sembrerebbe voler mettere la Teologia sotto tutela della Scienza. Non solo, ma il ragionamento galileiano implica che la matematica permetta agli uomini di raggiungere la verità con la medesima grado di certezza di Dio, proprio perché Dio conosce in modo “matematico” e pone all’origine del mondo leggi conoscibili grazie alla matematica.
[2]^ Alcune citazioni di Sant’Agostino sono particolarmente illuminanti al riguardo: “Nel granello dunque erano già presenti invisibilmente tutti insieme gli elementi che nel corso del tempo si sarebbero sviluppati per formare l’albero; allo stesso modo dobbiamo immaginare il mondo, quando Dio creò simultaneamente tutte le cose, conteneva simultaneamente tutti gli elementi creati in esso e con esso quando fu fatto il giorno […]. Conteneva inoltre gli esseri che l’acqua e la terra produssero virtualmente e causalmente, prima che comparissero nel corso dei tempi e che noi ora conosciamo come opere che Dio continua a compiere fino al presente” (De Genesi ad litteram, V, 23,44. “[…] un’altra cosa sono i [semi] misteriosi con i quali, al comando del Creatore, l’acqua ha prodotto i primi pesci e i primi volatili, la terra i primi suoi germogli ed i suoi primi animali secondo la loro specie. E nella realizzazione di queste prime nascite non si esaurì la forza vitale di quei semi […]”. De Trinitate, III, 8, 13. [Le creature] acquistano e perdono perfezioni, secondo l’esigenza e il movimento delle realtà, […] perché per Divina Provvidenza tendono a quel risultato che il razionale ordinamento dell’Universo implica”. Ibidem, XII, 5.
[3]^ De Genesis contra Manicheos, cit. in Andrew Dickson White, Project Gutenberg A History of the Warfare of Science with Theology in Christendom, vol. 1, New York, Londra, D. Appleton & Companyc, 1922 [1896].
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77 commenti a Darwin Day 2017, il biologo Bizzarri: «creazionisti e post-darwiniani, identici errori»

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  1. Norberto ha detto

    Che bellezza! Grazie al prof. Bizzarri per questo dono e per queste riflessioni sulle quali mi ritrovo perfettamente

  2. Sandrok ha detto

    Su questo sito vengo proprio per rioordinare le idee dopo tutta la sporcizia che offre il web, compresi tanti siti cattolici. Anche oggi grazie all’articolo ne esco “purificato”

  3. gianfrancoclassecinquantasei ha detto

    Non vorrei sembrare presuntuoso ma la frase attribuita a Sant’Agostino e riportata dall’autore dell’articolo e cioè : ” Supporre che Dio creò l’uomo dalla polvere con le mani è molto infantile … Dio non plasmò l’uomo con le mani né soffiò su di lui con la gola e le labbra” io, non ho trovato traccia nel testo. [ http://www.augustinus.it/italiano/genesi_dcm/index2.htm ]
    E, molto francamente, non capisco cosa ci sia di infantile nel pensare che Dio, dal nulla, abbia creato il mondo e l’uomo.

  4. Aldo ha detto

    2 questions:
    – “La riscoperta di eredità di tipo Lamarkiano”: dove e come ci sarebbe questa “riscoperta”?
    – “trasferimento orizzontale ed ereditarieta’ epigenetica”: in che mode sarebbero questi processi “guidati”?

  5. Livio ha detto

    nella mia ignoranza contadina continuo a ritenere l’uomo creato cosi come descritto nelle Scritture.
    un animale che per quanto intelligente si trasformi improvvisamente in un uomo non è lontano dalla teoria bizzarra del licantropo.

    • Fabio ha detto in risposta a Livio

      Ho sorriso, Livio, nel leggere la parte terminale del tuo post, così sarcastica, ma altrettanto intelligente.
      Vuoi sapere il mio modesto parere su Darwin?
      Un grande visionario che se fosse vissuto oggigiorno ad Hollywood, avrebbe contribuito a fornire originali trame per la realizzazione di film fantastici. Darwin fu un mancato scrittore di fantascienza.
      Stando alle sue teorie, come dovremmo allora classificare il gorilla?
      Un mancato uomo evolutosi fino al 90 % , oppure l’evoluzione ancora in atto di una bestia, la quale diverrà uomo tra milioni di anni? 😀
      Le teorie evoluzioniste sono così imperfette e inefficaci nella loro non razionalità, che perfino un bambino intuitivo vi riuscirebbe a confutarle.
      Io rimango con quanto sta scritto in Genesi, anche a costo di apparire io un bambino.
      E poi, se osserviamo attentamente i fenomeni naturali, capiamo che l’intero universo è costituito da polvere.
      Ogni materiale, sia esso organico o inorganico, animale, vegetale o minerale, naturale o artificiale, è destinato a divenire polvere per gli effetti del tempo, degli agenti esogeni e atmosferici, per l’opera di degradazione di batteri e funghi.
      Il cemento solidificato in pietra, era e diventa polvere, il metallo fuso, era e ritorna polvere sottoforma di ossidi e ruggini, gli organismi viventi morti, si macerano e divengono polvere.
      Questo pianeta è fatto di polvere, quanto lo sono gli altri e le meteore e perfino le stelle.
      Con la polvere si impasta e si da forma ad ogni cosa.
      Dalla macinazione dei cereali si ottiene farina, che è polvere, con la quale si fa il pane, la pasta, ed ogni altra buona cosa.
      Dallo sbriciolamento delle rocce si ottiene polvere di cemento, la quale da forma a costruzioni maestose.
      La polvere è inizio e fine, ma anche nuovo ciclo.
      Per cui, stando a questa mia semplice, banale, ma razionale osservazione, dico e Credo, che il Signore Dio abbia creato anche l’uomo dalla polvere.
      Darwin, peccato per te, ma sbagliasti professione! 😉
      E bravo a te, Livio, che da buon contadino quale dici di essere, la tua saggezza ti ha permesso di superare la capziosa intellettualità di un fittizio scienziato.

      • lorenzo ha detto in risposta a Fabio

        Di cosa è fatta la polvere?

        • Fabio ha detto in risposta a lorenzo

          Guardi i miei commenti senza leggerli, Lorenzo?
          Leggi ciò che scrivo, senza farti dominare da eventuale impazienza, invidia o presuntuosità e troverai la risposta al quesito che mi hai posto. 🙂

          • lorenzo ha detto in risposta a Fabio

            Io sono duro di comprendonio e ti pregherei di chiarire meglio se, quando parli di polvere, ne parli in senso metaforico o reale.

            • Fabio ha detto in risposta a lorenzo

              In senso reale, ovviamente, giacché la polvere è visibile, tangibile e ponderabile, essa è un fenomeno naturale facilmente analizzabile dall’uomo, indipendentemente dal fatto che una persona disponga di nozioni scientifiche o non.
              É sufficiente togliersi un paio di calze o dei pantaloni, per constatare i microscopici accumuli di epidermide desquamata, che è polvere anch’essa. A dir il vero, una cospicua parte della polvere presente negli ambienti in cui si vive è costituita da micro desquamazioni di epidermide umana e animale, più che da pollini, fuliggini, pulviscolo atmosferico o minuscoli residuati di minerali degradati.
              Tutto si consuma, Lorenzo, qualsiasi materiale organico o inorganico. Talvolta il processo di consunzione è rapido, (nel caso in cui intervengano batteri o funghi saprofagi), altre volte, invece, può richiedere secoli o millenni, (nel caso di materiali derivanti da idrocarburi, come polyetilene, poliuretani, gomme e quant’altro, idem per i silicati come il vetro, che in realtà, dal punto di vista chimico è classificato come un fluido ad altissima viscosità), comunque sia, ogni cosa è destinata a divenire desquamazione, sabbia, ruggine o ceneri, in una parola sola, polvere.
              La polvere è il prodotto terminale di un ciclo, ma la polvere, a seconda della propria natura, se combinata con determinati solventi, (acqua, piuttosto che qualcos’altro), oppure se sottoposta ad alte temperature, da forma a nuovo materiale solido: cemento, metalli, vetro, ceramica, compensati o qualsiasi altra cosa.
              Quindi, che cos’è la polvere, se non la risoluzione di un qualcosa e l’inizio di una nuova genesi?

              • lorenzo ha detto in risposta a Fabio

                E cos’è?
                Una riedizione dei quattro “rizòmata” di Empedocle con la polvere al posto della terra?

                Io credo invece che tutto sia energia.

                • Fabio ha detto in risposta a lorenzo

                  Non ho mai studiato Empedocle e non conosco le sue opere.
                  Mi son limitato a rispondere alla tua domanda, se poi non l’hai gradita, son comunque lieto che le mie osservazioni siano state paragonate a quelle di un antico filosofo.

      • sara ha detto in risposta a Fabio

        Di fatti e’ nella “semplicita’ contadina” che si percepisce la realta’ cosi’ come e’ , non ancora modificata da neolinguismi e concetti astratti ideologizzati che tendono a destabilizzare l’ovvieta’ razionale.

        Non mi meraviglia che dall’averci fatto credere, a furia di avercelo inculcato dalla tenera eta’, che l’uomo e’ una evoluzione della scimmia si sia passati a farci credere che:

        – I sessi non sono piu’ due
        – i bambini possono crescere senza i propri genitori e senza la propria madre. Essere creati e modificati nonche’ avere tre genitori genetici, uno gestante e due adottanti.
        – l’aborto e’ un diritto
        – l’utero in affitto e’ una forma di beneficienza.
        Ecc ecc ecc…

        Pensate che ultimamente in GRAN BRETAGNA una direttiva nazionale dell’ordine dei medici ha imposto che non si chiamino piu’ le donne gravide ” madri incinte” ma ” persone in attesa” per non urtare o offendere la sensibilita’ dei trans.

        Dato che molte donne operate sono diventati uomini che hanno dato alla luce bambini allora si e’ arrivati alla conclusione che anche gli uomini partoriscono per cui non si puo’ piu’ parlare di madri….

        A voi le dovute riflessioni..

        Ps: …ho come il LIEVE presentimento che mi stiano lavando il cervello…

        Vorrei stare 2 anni con le tribu’ primitive, o semplicemente tra la campagna contadina,per riscoprire le basi della Ragione Umana e respirare un po’ di autentica realta’…..

      • Livio ha detto in risposta a Fabio

        tra l’altro la creazione dell’uomo cosi come egli è non nega affatto l’esistenza di un uomo primitivo agli albori. un uomo non dissimile dagli animali probabilmente, in quanto ai comportamenti, ma con una coscienza di sè che è andata via via sviluppandosi. Ma uomo a tutti gli effetti.
        Non ricorda ciò il primo Adamo dopo la cacciata dall’Eden? uomo abbrutito in una terra ostile, eppure qualcosa di competamente diverso dalla fauna che lo circonda.
        Non è forse accaduto qualcosa di simile con la rivelazione biblica?
        Dio ha posto dei tempi perchè all’uomo, inteso come genere, fosse rivelata per gradi la Verità, non essendo in grado di recepire, fin da subito la portata di essa.

        • lorenzo ha detto in risposta a Livio

          A quei tempi c’erano sulla terra i giganti – e anche dopo – quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi. (Gen 6.4)

          • Fabio ha detto in risposta a lorenzo

            Sì, questo è vero, Lorenzo.
            La Genesi afferma che i giganti erano stati generati dalle donne le quali si erano accoppiate coi figli del cielo, (quasi sicuramente angeli decaduti).
            Il giovane pastore Davide, divenuto poi Re d’Israele, duellò con il gigante Golia, probabilmente uno degli ultimi rimasti sulla Terra.
            I giganti, tuttavia, erano uomini dalla statura straordinaria e dalla forza fisica prodigiosa, non erano scimmie pelose che si muovevano poggiando i carpi al suolo, o bestiame dalle fattezze antropomorfe. 😉

            • lorenzo ha detto in risposta a Fabio

              Ti inviterei fraternamente a non leggere la Bibbia come fanno molti integralisti: altrimenti arrivi inevitabilmente alla conclusione che anche gli angeli, benché decaduti, possano copulare…

              • sara ha detto in risposta a lorenzo

                Di fatti, bisogna essere colti per capirla.

                Pensa a tutti quegli ignoranti che l’hanno capita cosi’come l’hanno letta…

              • Fabio ha detto in risposta a lorenzo

                Integralisti?
                Non sapevo che vi fossero integralisti in seno al Cristianesimo. Se vi fossero per davvero, allora si comporterebbero alla stessa stregua dei musulmani, anelando alle vergini del paradiso. 🙂

                • sara ha detto in risposta a Fabio

                  L’integralismo del Cristianesimo e’ il martirio.

                  Ma oggi suona un po’ esagerato per le orecchie di qualcuno…

                  Suvvia, che Dio buono e’ se chiede la vita al posto dell’Apostasia?

                  • Fabio ha detto in risposta a sara

                    Cara Sara, recentemente ho visto al cinema l’ultimo film diretto da Martin Scorsese, intitolato “Silence”, la cui trama trattava sostanzialmente il martirio dei primi cristiani in Giappone. Lo considero un ottimo spunto per domandarsi onestamente: CHE COSA AVREI FATTO IO, AL POSTO LORO, SE QUALCUNO MI AVESSE POSTO DI FRONTE ALLA TERRIBILE DECISIONE: “Sei pronto a morire per la fede nel tuo dio, oppure preferisci la libertà e la vita?”

                    Onestamente, davvero onestamente, guardando le scene draconiane del film, io avrei fatto come l’Apostolo Pietro: “No, io non conosco quell’uomo di nome Gesù! Ma che dite? Mai visto in vita mia! No!”

              • Fabio ha detto in risposta a lorenzo

                Ti ricordo fraternamente, caro Lorenzo, che gli angeli hanno poteri simili a quelli di Dio, (ho scritto simili, non identici), che lo stesso Dio ha voluto concedere loro.
                Padre Gabriele Amorth, era solito ricordare di quanto gli angeli decaduti fossero dotati di caratteristiche straordinarie, sia intellettive, sia estetiche, sia per la loro capacità di assumere forme diverse da quello che in realtà sono, quindi nulla m’impedisce di supporre, pensare o immaginare, che codeste creature straordinarie e decadute, in epoche molto remote, adottando morfologie a loro consone, non abbiano per davvero copulato con le donne, così come sta scritto nella Bibbia.
                Se poi tu hai un altro modo d’indendere le cose, non farne una tua verità dogmatica, ma lascia ad ogni credente di ritenere in cuor suo come potrebbero essere andate le cose.
                Non essere tu un integralista.

                N

      • Taigura Araphael ha detto in risposta a Fabio

        Faccio un copia e incolla delle battute avvenute tra te e l’utente livio….incredibile……i volantini della torre di guardia impallidirebbero a confronto……

        • Fabio ha detto in risposta a Taigura Araphael

          La Torre di Guardia…? Mi suona da Testimoni di Geova. Sbaglio?
          Mah, credo che non impallidirebbero affatto, Taigura, giacché loro seguono alla lettera le Sacre Scritture, pur avendo idee un po’ divergenti da quelle cattoliche, specie in fatto di guide pastorali e Vaticano.
          Il dibattito intercorso fra me e l’utente Livio, non faceva altro che ribadire quello che sta scritto in Genesi, ovvero che Dio creò l’uomo a Sua immagine e somiglianza e NON che lo creò dopo tanti tentativi venuti male, in cui era ad immagine e somiglianza con gli oranghi, babbuini e scimmie antropomorfe. 😉
          Quindi, ho ragione di credere, che i Testimoni di Geova non solo apprezzerebbero i commenti di me e di Livio, ma che addirittura ci proporrebbero di aggregarci a loro! 😀

          • Taigura Araphael ha detto in risposta a Fabio

            Per l’appunto, era quello che volevo dire con il mio messaggio. Tentaci, sei un tdg mancato.

            • Fabio ha detto in risposta a Taigura Araphael

              Probabilmente, Taigura, sì, è fattibile che io sia un testimone di Geova mancato, ma tu sei un’efficace comica 😀
              Mi è piaciuta la tua esternazione, grande!

  6. Aristarco ha detto

    Sono colpito da questo articolo che, contrariamente al solito mi sono riletto due volte.
    Sono colpito innanzitutto per un particolare : vedo citato più volte il CASO come unico autore di un’ evoluzione in genere mai negata, ma mai, dico proprio mai, quella macchina inarrestabile che va sotto il nome di SELEZIONE NATURALE, che spietatamente elimina i non adatti, generando, essa si, un’ evoluzione verso i più adatti a sopravvivere e propagandare i propri geni, essendo il SOLO CASO assolutamente inadatto a giustificare un’ evoluzione.

  7. Max ha detto

    Sant’Agostino. Per alcune sue affermazioni, dovrebbero fargli un monumento.

  8. Andrea ha detto

    Sono capitato su questo sito per caso e ho letto sta roba scandalosa qua sopra. Forse il dottore sarà un bravo biochimico, ma come biologo non ha capito nulla, e di certo non conosce la teoria dell’evoluzione così come l’ha scritta Darwin, né come essa si è modernizzata e adattata alle nuove scoperte. Ma del resto, non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire, e sono certo che la maggior parte dei lettori sono sordi cronici.

    • Sebastiano ha detto in risposta a Andrea

      Caspiterina, illuminiaci tu, ordunque.

    • Panthom ha detto in risposta a Andrea

      “Roba scandalosa”? Potrei dire lo stesso del tuo commento, e tu risponderesti andando così avanti per giorni. Oppure potresti entrare nel merito e giustificare il tuo (finto) scandalo, dimostrando di aver capito meglio di noi e del prof. Bizzarri cosa dice la teoria evolutiva. Che ne dici?

    • Fabio ha detto in risposta a Andrea

      Siamo per la maggior parte sordi? Perché mai? Forse perché non abbiamo evoluto il nostro udito alla percezione degli ultrasuoni come i nostri cugini pipistrelli? 🙂

    • lorenzo ha detto in risposta a Andrea

      https://it.linkedin.com/in/mariano-bizzarri-83a7b084

      Puoi forse vantare titoli accademici superiori?

    • un altro Andrea ha detto in risposta a Andrea

      Nell’articolo non c’è nulla di scandaloso. E’ verissimo che Darwin era ben consapevole dei limiti della sua teoria (basta leggere ciò che ha scritto) ed è verissimo che i suoi zelanti epigoni (più “realisti del re”) invece di perfezionare la teoria di Darwin l’hanno stravolta nel voler difenderla in toto, basti ricordare che un famoso biologo italiano, su “Le Scienze”, ha scritto che gli anelli mancanti non si trovano perché erano deboli e perciò ce n’erano pochi.
      E’ invece scandaloso (e ridicolo) il programmino informatico fatto da Dawkins per dimostrare l’evoluzione che blocca ogni modifica ad un dato punto quando ha raggiunto ciò che Dawkins si aspetta ed è scandaloso (e ridicolo) Crick quando, dopo aver dichiarato “il DNA non può essersi evoluto per caso” e non volendo ammettere l’esistenza di Dio, si attacca all’esistenza dei marziani che avrebbero creato il DNA umano (ed il DNA dei marziani come si è formato?).

      • Andrea ha detto in risposta a un altro Andrea

        Signori cari, se non sono bastati decenni di libri scritti da eminenti scienziati a farvi aprire gli occhi, non sarà certo un mio commento su internet a farlo. Non ci sto al giochino del botta e risposta. Adios.

        • lorenzo ha detto in risposta a Andrea

          “Nondum matura est; nolo acerbam sumere.”
          Vale.

        • Fabio ha detto in risposta a Andrea

          Ho notato, nel corso della mia vita, che le persone con tendenze presuntuose e arroganti, tendono ad usare il termine “Adios”, come forma di commiato. 🙂

        • andrea g ha detto in risposta a Andrea

          Ma dai, non hai un pò di autostima?
          Come si fa a scrivere ste baggianate?
          Se sei un under 15, sei (in parte) giustificato-

    • sara ha detto in risposta a Andrea

      Certo certo…

      Far intendere di aver capito tutto ostentando Titoli e competenze e’ il miglior gioco di prestigio di chi non sa da dove partite per cercare di far capire quel briciolo di idea personale maturata tra una lettura saggistica e qualche parolone scientifico cercato su Wikipedia.

  9. pendesini alessandro ha detto

    ….notiamolo en passant, come questi risoluti credenti nelle verità assolute della Scienza…..Afferma Mariano Bizzarri

    Al quale rispondo che, contrariamente a quello che afferma, NON ESISTONO VERITA ASSOLUTE DELLA SCIENZA ! Le Verità assolute puo’ trovarle in diverse ideologie, particolarmente in quelle religiose ! NON nella scienza, che piaccia o no.
    Poiché insegna alla Sapienza di Roma, potrebbe, anzi dovrebbe, prendere qualche lezione da Gilberto Corbellini docente nella stessa università, di cosa sia la Scienza e la sua severa più che razionale medotologia !

    Caro Mariano Bizzarri : Spiacente di dover ripetere che la scienza funziona perché dopo delle ipotesi e ragionamenti, intuizioni e visioni, equazioni e calcoli, siamo in grado di sapere se abbiamo fatto bene o no la teoria dà previsioni su cose che non abbiamo ancora osservato e siamo in grado di verificarne l’esattezza. Questa è la grande forza della scienza, che gli conferisce la credibilità e che ci permette di fidarsi di lei con la mente tranquilla : siamo in grado di controllare se una teoria è giusta o no. Questo è ciò che distingue la scienza dalle altre forme di pensiero, dove decidere chi ha ragione e chi ha torto è di solito una domanda molto più difficile, arbitraria, e talvolta anche sprovvista di senso. Bien à vous

    • Sebastiano ha detto in risposta a pendesini alessandro

      “…Questa è la grande forza della scienza, che gli conferisce la credibilità e che ci permette di fidarsi di lei con la mente tranquilla : siamo in grado di controllare se una teoria è giusta o no.”

      e tuttavia:

      “NON ESISTONO VERITA ASSOLUTE DELLA SCIENZA !”

      Mi pare una contraddizione. O quantomeno non ti sei spiegato abbastanza.

      • pendesini alessandro ha detto in risposta a Sebastiano

        Sebastiano :
        Dobbiamo aver fiducia nella scienza non perché offre certezze, ma proprio perché non ne ha.
        E’ il dubbio e non la certezza che fa progredire la scienza dal quantitativo al qualitativo, proponendo modelli che si avvicinano progressivamente alla realtà, che ovviamente esiste, –mai la realtà stessa.
        Da notare che nessuna branca della scienza è esatta, e ancora meno assoluta, matematica inclusa. Questo mi fa ripetere che qualsiasi conoscenza scientifica oggettiva, anche parziale, è sicuramente meglio di esortazioni a priori, che provvengano da religiosi o filosofi.

        • Sebastiano ha detto in risposta a pendesini alessandro

          Ancora non spieghi perché bisognerebbe aver fiducia (sono parole tue) in qualcosa di “incerto”, così come non giustifichi l’attributo di “oggettivo” né il perché sia preferibile.
          En passant, sarei curioso di sapere se tutto ciò che fa parte dell’umana esistenza ma non è quantificabile o misurabile sperimentalmente è, dal tuo punto di vista, meritevole di considerazione.

          • pendesini alessandro ha detto in risposta a Sebastiano

            Sebastiano :
            La scienza presuppone che ogni esperienza è ripetibile, in modo generale e generalizzabile. Questa ipotesi è anche una delle basi del ragionamento scientifico: nelle stesse condizioni, le stesse cause producono gli stessi effetti.
            Che una teoria scientifica confermata si sia rivelata parzialmente inadatta o incompleta, si ! –come è sempre incompleta e imperfetta qualsiasi teoria- ma NON è mai successo che si sia dimostrata falsa !
            Ritengo, modestamente, che questo sia molto importante saperlo

            • Sebastiano ha detto in risposta a pendesini alessandro

              Alessa’, non capisco dove vuoi andare a parare.
              Posto che potrei condividere quello che hai appena scritto, non capisco cosa c’entri con l’oggetto della discussione.
              E tantomeno con la seconda domanda che ti ho fatto.

              • pendesini alessandro ha detto in risposta a Sebastiano

                Caro Sebastiano :
                Ci sono prove che la religiosità favorisce, con qualche prezzo, la salute e aumenta la cooperazione, ma inibisce il pensiero razionale, l’unico strumento che riesce a smascherare l’autoinganno. L’autoinganno colpisce anche i sistemi di conoscenza, e l’influenza dell’autoinganno aumenta con il crescere del contenuto « sociale » di una disciplina accademica. Le scienze sperimentali sono l’unica forma di sapere ad avere sviluppato e adottato un efficace meccanismo anti-inganno e anti-autoinganno. Per questo hanno avuto un cosi grande successo. Le scienze sociali (dall’economia alla sociologia, all’antropologia culturale, alla filosofia ecc..) sono invece più in ritardo, perché chi le pratica tende spontaneamente, e in concorso con i colleghi, a deformare la realtà a vantaggio di chi ha o mira ad avere un controllo sociale.
                L’invenzione della scienza ha cominciato a far luce sulle falsità delle conoscenze e dei ragionamenti intuitivi riguardanti il mondo naturale, ovvero come e perché i fatti della natura e della vita, biologicamente intesa, accadono nel modo in cui accadono.
                Con speranza di essere stato chiaro…..Stammi bene !

    • Panthom ha detto in risposta a pendesini alessandro

      Pendesini, il passaggio di Bizzarri che hai citato è ironico, semplice ironia. Vuol osservare che coloro che negano le verità assolute poi trattano la scienza come unica Verità assoluta. Che poi è ciò che fai tu e tutti gli scientisti di questo modo, quindi è sì ironico, ma dice la verità.

  10. Taigura Araphael ha detto

    Ok kauffman e Carl Woese, ma criticare l’azione del caso per poi citare Gould che quasi non può essere definito darwinista proprio per quanto ha esasperato l’azione del caso nella sua interpretazione della teoria evolutiva è un errore madornale.

    • Panthom ha detto in risposta a Taigura Araphael

      In realtà Gould viene citato non come critico del caso, ma come critico degli zelanti epigoni di Darwin. Ecco cosa dice Bizzarri: “la teoria evoluzionistica così come ci viene consegnata dai post-darwiniani viene oggi estesamente criticata e discussa in ambito scientifico – basti pensare ai contributi apportati in tale direzione da Steven Jay Gould, Stuart Kauffman o Carl Woese, tanto per citarne alcuni. La riscoperta di una eredità di tipo Lamarkiano, del trasferimento orizzontale dei geni o delle modificazioni ereditate per via epigenetica materna, hanno inoltre contribuito a modificare in modo sensibile l’impianto della teoria di Darwin e ne impongono una profonda rivisitazione”.

      Come vedi il “caso” non viene nemmeno citato in questo paragrafo, l’errore madornale credo sia stato il tuo.

      • Max ha detto in risposta a Panthom

        Dai, non e’ il caso di definire degli errori madornali quelle che possono essere semplici sviste.

        • Taigura Araphael ha detto in risposta a Max

          Dopo che mi è stato cancellato il commento di risposta mi ero promesso di non commentare più sul sito se non raramente, ma dato che sei uno dei pochi interlocutori di un certo livello e che rispetto, ti spiego meglio la cosa. Le posizioni di gould sono in antitesi con quelle di Stuart Kauffman, Carl Woese, eva jablonka, Bruce lipton ecc, e di tutti coloro che credono che l’evoluzione si basi su processi auto-organizzativi,emergenti e simbiotici. Come diceva nel mio commento rimosso la critica di Bizzarri nei confronti dell’evoluzione riguarda la contingenza, che riguarda sia le mutazioni adattative,contingenti rispetto all’ambiente, sia la natura contingente degli eventi non legati a fattori di necessità. Sottolinea bizzarri, che la critica mossa nei confronti dell’ impostazione neodarwiniana( e su questo sono in parte d’accordo con lui) riguarda questo aspetto per poi citare gould ecc….
          ora, l’intero articolo di bizzarri è indissolubilmente legato ad una critica che riguarda il caso, e verso la fine del suo discorso cita dawkins in riferimento al caso. Dawkins? E gould dove lo mettiamo? Gould doveva essere il primo della lista ad essere criticato stando al discorso di bizzarri. Se si dovesse adottare l’impostazione gouldiana, la biologia evoluzionistica diverrebbe casuale 99,999999999999999999%

          • Max ha detto in risposta a Taigura Araphael

            Ho capito solo una parte di quello che hai detto, sicuramente per colpa delle mie limitate capacita’, vale a dire le idee di Gould.

            Interessante comunque. Ricordavo Gould per la sua teoria degli “equlibri puntuati”: le specie viventi sono relativamente stabili per tempi lunghi ed evolvono in nuove specie in tempi relativamente brevi. Questo spiegherebbe perche’ non si trovano molti fossili di transizione da una specie all’altra. Ricordo anche le sue interessanti idee sugli “spandrels”. Non sapevo invece che Gould desse un ruolo cosi’ importante al caso e fosse contro l’idea di processi auto-organizzativi, emergenti e simbiotici.

            • Taigura Araphael ha detto in risposta a Max

              Si. diciamo che i neodarwinisti sono a metà strada tra Gould e tutti gli evoluzionisti che adottano un approccio più olistico. In proposito, la teoria degli equilibri punteggiati ben si adatta al ruolo dominante che gould attribuiva al caso. Gould negando il gradualismo filetico, e quindi limitando molto il ruolo svolto dalla necessità(selezione naturale in questo caso)rispetto ai neodarwinisti più ortodossi (come ricordo ad esserlo è lo stesso George Coyne) postulava delle macro mutazioni in alcuni individui che successivamente per motivi contingenti avevano la “fortuna” di isolare il loro genotipo dal resto del gruppo(speciazione allopatrica,ma per non esagerare in particolare parapatrica). Solo a quel punto agiva per lui, la selezione naturale. Pur non condividendo l’approccio di Gould, c’è da dire che è molto affascinante.

              • Max ha detto in risposta a Taigura Araphael

                Volevi dire Jerry Coyne? George Coyne e’ il famoso astronomo vaticano. Portano lo stesso cognome e sull’evoluzione in fondo la pensano alla stessa maniera, ma in altri ambiti…

                Ricordo, probabilmente male, cio’ che mi ha detto un collega biologo a riguardo. In una popolazione numerosa una mutazione “importante” puo’ non stabilizzarsi, nel senso che i geni si rimescolano prima che quella mutazione possa portare il proprio beneficio. Invece, in un gruppo piu’ piccolo la mutazione e’ piu’ stabile. Allora la selezione naturale potra’ operare.

                Perche’ non condividi l’approccio di Gould? Dal basso della mia ignoranza, mi pare che spieghi l’assenza di fossili di transizione.

                • Taigura Araphael ha detto in risposta a Max

                  ma porca…..si volevo dire Jerry Coyne……Più che non condividere quanto dice Gould, non condivido il neodarwinismo in generale. Sono avverso al materialismo e sono vicino al monismo neutrale e questo a delle implicazioni anche per quanto riguarda la teoria delle’evoluzione. Ad esempio pur essendo ateo, a cause di questa presa di distanza dal materialismo, posso anche considerare la possibilità di una vita dopo la morte, per quanto “vita dopo la morte”non lo trovo molto corretto, ma per capirci trovo vada bene.
                  Riguardo più nello specifico gli equilibri punteggiati, probabilmente si è trattato di un falso problema, più legato a fraintendimenti, così come le discussioni nate riguardanti il determinismo e l’indeterminismo in campo evoluzionistico.

                • Aristarco ha detto in risposta a Max

                  Non vorrei sbagliare (in questo momento mi mancano le fonti), ma se non erro, anche George Coyne, pur essendo fondamentalmente un astronomo (ed un gesuita), in passato si è più volte interessato di evoluzionismo.
                  In maniera piuttosto favorevole, direi.
                  Di Jerry ho letto un paio di libri e devo dire che li ho trovati decisamente interessanti.
                  Nonché convincenti.

                  • Max ha detto in risposta a Aristarco

                    Non ti sbagli su George Coyne. Ha detto ripetutamente ed “ad alta voce” che creazionismo ed intelligent design non sono scienza.

                    Su Jerry Coyne… lo seguo bene quando tratta la materia di cui e’ esperto, cioe’ l’evoluzione. Lo seguo meno quando si mette a discettare filosofia e storia, in cui dimostra di avere, come tutti gli esseri umani, la sua dose di pregiudizi.

                  • Taigura Araphael ha detto in risposta a Aristarco

                    si. il grande George coyne si è parechio interessato all’evoluzionismo, in particolare per quanto concerne il problema in senso metafisico. I suoi libri dovrebbero essere obbligatoriamente letti, almeno se si è cattolici o cristiani più in generale.

          • Max ha detto in risposta a Taigura Araphael

            Mi dispiace per questi diverbi. Purtroppo su questo forum/blog, ho notato, abbiamo i “nervi scoperti”: a volte basta una considerazione mezza critica che venga da un non credente per causare risposte eccessive ed accigliate. Sarebbe opportuno ricordare, come diceva San Tommaso, che anche i non cristiani hanno idee razionali che dobbiamo considerare ed integrare nelle nostre.

            “Vagliate tutto, tenete cio’ che e’ buono” – San Paolo.

  11. sara ha detto

    La paura di essere presi per deficienti perche’ si crede nei racconti della Creazione e’ la stessa che porta il Cristiano a rinnegare Dio perche’ poco conforme alla Razionalita’ UMANA.

    L’INTERO MESSAGGIO EVANGELICO E’ A-RAZIONALE.

    I miracoli nn sono razionali,la grazia non e’ razionale,il mistero Pasquale non e’ razionale ecc ecc ecc..

    Comunque resta un punto in questione. L’ origine dell’uomo nn e’ ancora scientificamente spiegabile.
    La sua natura e’ un mistero unico ineguagliabile ad ogni altra creatura.

    Questo lo si puo’ dire solo se si e’ sicuri esista una dimensione spirituale nell’uomo.
    Ma l’esistenza di tale dimensione nn e’ scientifica.

    • sara ha detto in risposta a sara

      Ps: E aggiungo.

      Nessun problema ragazzi. La scinza non deve e non puo’ spiegare tutto. E’ limitata,perche’ la ragione umana lo e’.
      Quindi non vi incaponite.
      Cristo e’ si storico ma molto di quello che e’ stato fatto o detto per essere capito ha avuto bisogno dello Spirito Santo. Questo la dice lunga.

    • Fabio ha detto in risposta a sara

      Sara, ti voglio bene, perché dai tuoi commenti si evince che nel corso della tua vita hai saputo estraniarti da tante dipendenze, stereotipi ed omologazioni indotte da mass media, politically correct e pensieri a senso unico, quindi ce l’hai fatta. Sei viva 😉
      Sei ancora uno stato indipendente e sovrano, nel bel mezzo di un impero che fagocita le menti.
      Ti stimo.

  12. Taigura Araphael ha detto

    Redazione uccr
    A questo punto potreste cancellare anche il mio primo commento dato che avete rimosso la giusta risposta data a panthom?

  13. Dario ha detto

    CHi sostiene il cosiddetto “creazionismo” dei SEI GIORNI fatto da 24 ore, dimentica che il sole fu creato il quarto giorno.
    Per cui quei “giorni” non erano fatti di ORE ma di ERE, non giorni secondo il nostro modo di calcolare il tempo, ma di giorni secondo il tempo divino. Quindi il creazionismo dovrebbe, dalla stessa letteralità biblica, ricavare l’idea che Dio abbia creato in un periodo indeterminato di tempo che sta alla scienza misurare. A noi basti sapere CHI ha creato e non in quanto tempo ha creato.

  14. Max ha detto

    “Stando alle sue teorie, come dovremmo allora classificare il gorilla?
    Un mancato uomo evolutosi fino al 90 % , oppure l’evoluzione ancora in atto di una bestia, la quale diverrà uomo tra milioni di anni? .”

    Tra questa affermazioni e quelle di Pandesini, che da piu’ di 5 anni continua a ripetere il trito mantra “la religiosita’ inibisce il pensiero razionale”, non saprei proprio a chi dare il tapiro d’oro…

    • Taigura Araphael ha detto in risposta a Max

      ahahaha vero……domanda esistenziale di non poco conto. 🙂

    • Fabio ha detto in risposta a Max

      Perché mai il tapiro, Max?
      Non sono arrabbiato con Darwin. Le sue teorie mi suscitano ironia e buon umore.
      Se pensi che il lombrico e altri vermi marini hanno un genoma quasi l’80 % identico a quello umano, che cosa dovremmo pensare, allora, che Nostro Signore compì diversi esperimenti mal riusciti e veramente bizzarri, prima di giungere alla perfezione umana?

      L’esempio del gorilla che ho riportato ha una logica, pur nel suo sarcasmo. Se poi non l’hai compreso, non me ne farò una colpa io.
      Non attapirarti, dai. 😉

    • pendesini alessandro ha detto in risposta a Max

      Caro Max :
      Non considero il tono un tantino cinico della sua osservazione degno di una persona intellettualmente integra e rispettosa !
      Forse avrebbe preferito leggere che « le religioni si sono evolute per facilitare l’indottrinamento alla falsità ? »

      Ritengo che bisognerebbe evitare confondere la sintesi, a cui tutti aspirano, con il sincretismo, cioè il miscuglio senza coerenza di diversi concetti !
      Il cinismo è l’arma preferita degli stolti, fanatici ma anche di coloro che sono a corto di argomenti ad hoc per reagire a certe critiche, diciamo, a tendenza razionale, NON di certo fantasmatica o mitica…. La nuance semble être de taille….n’est-ce pas monsieur Max (Max chi ?)

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