Alessandro Galvani, l’insultatore Lgbt che insegna “linguaggio rispettoso”
- Ultimissime
- 06 Mag 2016
Chi è Alessandro Achille Galvani? Fino a ieri, uno dei tanti attivisti Lgbt che riempiono i profili social dei difensori della famiglia con insulti, bestemmie e ingiurie, nulla di nuovo. Si auto-definisce “pedagogista gay”, ovvero uno studioso dei processi educativi e, in particolare, si occupa di famiglie con figli gay, di bullismo omofobo e discriminazione.
Dice di insegnare all’Università dello Utah, in realtà è docente di cultura italiana presso l’Osher Life Long Learning Institute, un ente sì legato a tale università, ma che offre corsi professionali su vari argomenti, dal giardinaggio alla cucina, dedicati a studenti, anziani e casalinghe. Collabora anche con l’ARCI della provincia di Lecco. Nei commenti sparsi sul web si vanta di essere «un professionista nel movimento gay».
La sorpresa è stata scoprire che il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ha organizzato per il prossimo 8 giugno un seminario rivolto ai suoi iscritti, intitolato “Unioni civili, omofobia, famiglia. L’uso del linguaggio per le minoranze sessuali nei mass media”, chiamando come relatore proprio Alessandro Galvani, in qualità di esperto di «linguaggio inclusivo e rispetto della libertà di parola». Una scelta originale e abbastanza contraddittoria: il campione dell’insulto -tanto da costringere Twitter a chiudergli il profilo-, che dà lezioni di “linguaggio rispettoso”. Evidentemente qualche notizia sul relatore è arrivata anche a Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine, dato che dopo la segnalazione de La Nuova Bussola Quotidiana, il corso di indottrinamento forzato della nuova lingua gay friendly è stato cancellato (era comunque già a rischio a causa della scarsità degli iscritti).
Grazie agli amici di Nelle Note (che hanno realizzato anche un video su questo), abbiamo recuperato alcuni esempi di “linguaggio inclusivo” che l’educatore omosessuale Alessandro Galvani ha prodotto sul web, piccole lezioni di “rispetto della libertà di parola” (ci scusiamo con i lettori per le volgarità che abbiamo deciso di rendere pubbliche qui sotto, sono quelle più “leggere”).
Luca Pavani
27 commenti a Alessandro Galvani, l’insultatore Lgbt che insegna “linguaggio rispettoso”
L’Università dello Utah è stata sempre legata ai mormoni. Nessun complottismo per carità. Però sicuramente all’estero non conosceranno il vero volto di quest’attivista LGBT, perchè in quanto a bigottismo i mormoni sono insuperabili.
Se questo è un educatore Lgbt mi chiedo gli scaricatori di porto Lgbt cosa possono essere…
Questa è buona, grazie per la risata! Però temo ve ne siano pochini, di quelli.
Mamma mia, che persona triste.
Beh, se la partecipazione al corso era libera non parlerei di indottrinamento forzato. Inoltre il particolare della chiusura Twitter, a leggere l’altro pezzo della nuova bq (http://www.lanuovabq.it/it/articoli-corso-pro-gaylordine-fermala-propaganda-16060.htm), non è esatto: non Twitter gli ha chiuso il profilo ma lui stesso ne ha limitato l’accesso. Per il resto, niente di nuovo: “Je suis Charlie” berciavano, finchè dice cose che piacciono a loro. Altrimenti, solo insulti. Meno male che all’Ordine hanno aperto gli occhi.
Galvani ha chiuso numerosi account Twitter in quanto gli sono stati chiusi, soltanto in questi giorni, dopo il polverone che si è alzato, ha limitato l’accesso al suo ultimo ennesimo e ultimo account.
Ma tale ente Osher Life Long Learning Institute sa di avere un docente di questo calibro? Una bella email per avvertirli non sarebbe male: https://continue.utah.edu/contact
Mamma mia quanto odio in corpo che ha….
Già…
Oh Mamma ho trovato il Prof. Giusto per me!!!
La prossima volta che vedete qualcuno lamentarsi di tal prete o del tal vescovo che ha detto (od avrebbe detto) qualche critica esagerata contro i non cristiani, mandategli un link a queste affermazioni di Galvani.
sono banali espressioni “colorite”
hanna arendt
Ultima moda.
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Mi spiace contraddirti, Sara… è una promozione perpetua.
Viva Cristo Re
P.S.
Mi ero perso il tuo commento sulle decine da recitare insieme… sei una grande! Non credo comunque mi toglierò presto l’abitudine di terminare il post con “Viva Cristo Re”: vorrebbe essere un promemoria, ma non funziona ancora bene. Quando imparerò ad essere meno polemico magari se ne riparla!
Se lo credi sul serio ricordati di dirlo a pendesini alessandro! Io mi godrò il confronto senza intervenire, promesso! 🙂 🙂 🙂
Viva Cristo Re
w il papa
Sempre e comunque!
Viva Cristo Re
Sorbole! …chi piü dell’ordine dei giornalisti dovrebbe essere informato? Come hanno potuto rivolgersi a un personaggio simile?
L’ossessività con la quale il sig.Galvani usa il termine
‘fascista’ è un classico di molte persone omosessuali:
cercano disperatamente alleanze (in questo caso, appunto,
‘antifasciste’), con qualcuno che non sia omosessuale.
Hanno un disperato bisogno si sentirsi accettati da chi
normalmente ama l’altro sesso.
Insomma, questa persona, io credo, avrebbe molto bisogno di
abbandonarsi al pianto, invece di urlare x tentare (inutilmente)
di mettere a tacere una vocina interiore che gli dice: “non ci siamo”-
Poi
Se andiamo andiamo a guardare la storia notermo che i peggiori carnefici dei gay spesso hanno alle spalle le medesime devianze o erano affetti da perversioni sessuali. Nazismo e i loro capi ecc. Addirittura il loro caro comunismo a voce includente li hanno poi sbattuti in Siberia.
E anche questo comunicatore non ci scappa… L’indole isterica vendicativa prevale.
Spero abbia ragione tu… a me ricorda troppo la frase “uccidere un fascista non è reato”.
Viva Cristo Re
Caro Andrea,
La mia purtroppo è la costatazione che i diversamente orientati (spero sia il termine consono per non suscitare le ire dei pederasti) siano i più tremendi aguzzini … non solo tra loro però e questo è un guaio per chi è ancora attratto da quel bendidio che il buon dio ci ha donato!
Persona profondamente frustrata.
Un cupio dissolvi del turpiloquio questo qua 🙂
Ringrazio Dio di non essere suo figlio
Ho personalmente sperimentato la sua violenza verbale. Credo che sia una persona che abbia bisogno di fare la pace con se stesso…..solo così cesserà di far guerra agli altri.