Maternità surrogata, un crimine anche per atei e femministe

Utero in affittoPiù volte abbiamo chiesto l’intervento del mondo femminista contro le adozioni da parte di coppie omosessuali (o, almeno, soltanto gay), non capiamo infatti come possano sopportare che attraverso questa pratica si concluda che la donna non abbia nulla di speciale e unico da offrire all’interno della famiglia, tanto che qualunque uomo potrebbe sostituirla nel suo ruolo materno. Buttati via così anni di lotte femministe sul genio femminile, sull’unicità della donna, sul contributo insostituibile che porta nel mondo, nella società e nella famiglia.

Fortunatamente molte di loro non hanno avuto la stessa pavidità di fronte all’utero in affitto, iniziano infatti ad arrivare sempre più opposizioni sia all’affitto di uteri femminili di donne povere, sia alla maternità surrogata da parte di fantomatiche “donne generose”, sia -seppur più velatamente- alla mercificazione dei bambini, comprati o donati come fossero un pacco regalo.

E’ di pochi giorni fa l’appello delle femministe di “Se non ora quando?” (ribattezzate “Meglio tardi che mai?” per il ritardo nel prendere posizione) «contro la pratica dell’utero in affitto»: «Noi rifiutiamo di considerare la “maternità surrogata” un atto di libertà o di amore», scrivono i 77 firmatari (tra cui Dacia Maraini, Livia Turco, Cristina Comencini, Aurelio Mancuso ecc.). «Non possiamo accettare, solo perché la tecnica lo rende possibile, e in nome di presunti diritti individuali, che le donne tornino a essere oggetti a disposizione. Vogliamo che la maternità surrogata sia messa al bando. I bambini non sono cose da vendere o da “donare”. Se vengono programmaticamente scissi dalla storia che li ha portati alla luce e che comunque è la loro, i bambini diventano merce».

In prima linea da anni su questo fronte è Sylviane Agacinski, voce storica del femminismo francese e organizzatrice di un convengo al Parlamento francese il 2 febbraio 2016 per l’abolizione universale dell’”utero in affitto”. Nel luglio 2014 è stata pubblicata una lettera aperta pubblica sul quotidiano francese Libération in cui è stato chiesto al presidente Hollande di opporsi a normative che regolamentino l’industria dell’infanzia su comando. Oltre a leader della sinistra francese, l’appello è stato firmato da scrittrici e storiche del movimento femminile, professori universitari, psicoanalisti e sociologici, associazioni come Coordinamento delle associazioni per il diritto all’aborto e alla contraccezione (Cadac), il Coordinamento lesbiche francesi (Clf), il movimento Npns, Ni putes ni soumies, il Collettivo nazionale per i diritti delle donne (Cndf).

A darne notizia in Italia la femminista Elisabetta Ambrosi che giustamente ha scritto: «come si può togliere a una madre che ha appena partorito suo figlio e, viceversa, togliere a un bambino la sua madre biologica per oltre nove mesi, come se la gravidanza non costituisse già una forma di legame inscindibile tra madre e figlio e come se dimenticasse che nei primi mesi di vita questo legame continua attraverso l’allattamento, di cui i bambini nati da madri in affitto sono spesso privati? E come evitare che madri povere vendano i loro corpi, con tutte le conseguenze fisiche ed emotive di una scelta del genere?». Non soltanto la difesa della donna, dunque, ma anche quella del bambino strappato dalle braccia della madre.

La stessa lucidità non l’ha purtroppo avuta la femminista Marina Terragni. E’ vero, ha elogiato l’impegno della Agacinski scrivendo: «non si fatta fermare dalla paura di essere giudicata omofobica e antiprogressista, impegnandosi una battaglia contro l’orribile sfruttamento delle donne povere del mondo e il mercato della maternità». Ha elogiato l’impegno della Chiesa in difesa delle donne: «Sembra che resti quasi solo la Chiesa a vedere questa sofferenza: si può pensare di aprire un dialogo tra la Chiesa e il femminismo?». Tuttavia ha “aperto” però all’“utero solidale” (tra sorelle, tra madre e figlia, o anche tra amiche), «dove tutto avviene nella relazione amorosa -accertata e non improvvisata allo scopo, e senza scambio di denaro- che tiene insieme madre genetica, portatrice e creatura, come un tempo madre, creatura e balia da latte». Oltre a risvolti moralmente inquietanti del prestito del proprio corpo trasformato, seppur volontariamente, in macchina incubatrice e del fenomeno raccapricciante di zie-madri e nonne-madri, la Terragni non tiene conto della separazione del bambino dalla madre all’interno della quale è nato e cresciuto per nove mesi, per affidarlo a una terza donna.

La femminista del Corriere della Sera, Monica Ricci Sargentini ha dato voce ai malumori italiani sull’utero in affitto ed è stata attaccata dall’omofascismo italiano che l’ha denunciata all’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (Unar). In un’intervista a Notizie Pro Vita ha spiegato: «C’è sicuramente un clima di intolleranza che spesso porta anche all’autocensura. A volte si ha paura di dire quello che si pensa per non essere bollati come razzisti, omofobi, islamofobi e chi più ne ha più ne metta. Personalmente giudico pericolosa la dittatura del politically correct». Rispetto al tema, «non mi convince l’idea del dono, del gesto altruistico perché sotto c’è sempre uno scambio di tanto denaro. Pensare a un bambino che, appena nato, viene strappato alla madre mi fa stare male. Chiunque abbia partorito può capirmi. Da “utero in affitto” si è passati a “maternità surrogata” per poi ripiegare su “gestazione per altri”. Ma le parole non cambiano la sostanza. Questo fatto della terminologia la dice lunga sul senso di colpa di chi difende questa pratica. E’ come se le parole non fossero mai adatte». Purtroppo anche la Sargentini non si è dimostrata lucida fino in fondo, nell’intervista ha infatti sostenuto l’adozione per coppie dello stesso sesso salvo poi affermare: «Uomini e donne sono diversi, diversissimi. Noi femministe della differenza abbiamo sempre combattuto la declinazione al maschile del mondo rivendicando la nostra diversità e specificità». Se le donne apportano diversità e specificità com’è possibile poi sostenere senza contraddirsi che un uomo possa tranquillamente sostituire la donna nel suo ruolo di madre?

Ha preso le difese della Sargentini anche la femminista Paola Tavella, la quale ha scritto: «In altri paesi, soprattutto negli Stati Uniti, la disputa fra femministe di ogni orientamento sessuale e maschi omosessuali sulla surrogacy è aperta, antica e rovente. Nell’aprile scorso la European Women’s Lobby (EWL), una delle più importanti organizzazioni pro-choice europee, da sempre alleata con il movimento gay, ha firmato insieme a molte altre organizzazioni di donne un appello rivolto alla Hague Conference on Private International Law per proibire la surrogacy in tutto il mondo, non solo perché lede la dignità e i diritti delle donne, ma perché “il bambino è oggetto di un abbandono pianificato, e anzi viene concepito allo scopo di essere abbandonato”. Non è possibile portare avanti una gravidanza e partorire e poi consegnare il neonato senza sofferenza di madre e bambino».

La voce più importante del femminismo italiano ad aver preso posizione è comunque quella di Luisa Muraro, filosofa e fondatrice a Milano nel 1975 della Libreria delle Donne: «La tratta e la schiavitù sono già un crimine riconosciuto e condannato a livello internazionale, invece contro l’utero in affitto, la forma più odiosa di sfruttamento del corpo delle donne, bisogna combattere. Siamo ancora in tempo», ha detto ad Avvenire. «Non esiste un diritto di avere figli a tutti i costi, eppure ce lo vogliono far credere: finito il tempo delle grandi aggregazioni e dei partiti, è un nuovo modo di fare politica cercando consensi. L’utero in affitto si innesta in questa tendenza. È la strada attuale per lo sfruttamento del corpo delle donne, è un colonialismo particolarmente inaccettabile, perché dalla vendita del suo corpo chi non trae alcun vantaggio è la donna. Ero e resto convinta che, se la popolazione europea si esprimesse, sarebbe assolutamente contraria all’utero in affitto. Soprattutto se fosse portata a conoscenza di come avviene e delle condizioni di schiavitù cui è sottoposta la vittima. A rischio però sono i nostri giovanissimi, portati a vederlo come un’espressione di libertà, “se quelle donne lo vogliono perché impedirglielo?”… A parte che non è mai una libera scelta, inoltre c’è un approfondimento che solo la vita e l’età portano, e che riguarda la riservatezza di sé, la dignità e la bellezza dei legami che attraverso il corpo si costituiscono. Primo tra tutti quello tra madre e figlio».

Anche Kathy Sloan, storica femminista americana e tra i responsabili di National organization for women, la più grande associazione femminista americana, ha un’opinione molto simile: «Sono contraria perché mercifica i corpi delle donne. È una transazione commerciale, non un rapporto consensuale che si traduce in una gravidanza. La maternità surrogata degrada un bambino a un acquisto, o a un “diritto” che in realtà non esiste, per chi ha i mezzi finanziari per procurarselo. Non ho alcuna riserva nel riconoscere che la mia missione è condivisa da persone che la pensano diversamente da me in materia di aborto. Per questo collaboro con la Chiesa cattolica e con gruppi anti-abortisti».

Ad accordarsi alle opposizioni del mondo femminista c’è anche il noto anticristiano Michel Onfray, anarchico, ateo, edonista. « Non c’è modo migliore per trasformare in merce tanto il corpo della donna, quanto la vita del bambino», ha spiegato. «Senza parlare dello sperma e dell’ovulo dei genitori, assimilati a bulloni e viti di una macchina senz’anima. Ma qui, abbiamo a che fare con il vivente e il vivente non è una merce, non è un prodotto monetizzabile. “Io voglio un bambino, ne ho diritto!”. Lo esige il ricco ottantenne che si annoia nel suo ospizio di lusso. “Voglio essere inseminata con lo sperma di mio figlio in stato di morte cerebrale”, dirà la madre che ha appena perso il figlio durante un incidente. “Voglio clonare le cellule del cadavere di mio marito morto e sepolto, poi farmi inseminare, perché sento la sua mancanza” dirà la vedova inconsolabile, incapace di comporsi nel proprio lutto. Che cosa ci immaginiamo, che il bambino potrà vivere una vita serena, equilibrata, armoniosa, mentalmente soddisfacente per lui, per gli altri, per chi gli sta accanto e per la sua discendenza, quando saprà che è stato comprato, venduto, che è frutto di un incesto o tra sua nonna e suo padre morti o che è il prodotto in un cadavere decomposto?».

La redazione

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62 commenti a Maternità surrogata, un crimine anche per atei e femministe

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  1. Engy ha detto

    A proposito di mancanza di coraggio/autocensura, soprattutto di mistificazioni varie, vi segnalo questo post:
    http://loredanalipperini.blog.kataweb.it/lipperatura/2015/12/04/silenzi-incrociati/

  2. Mandi ha detto

    meglio tardi che mai, davvero!

  3. Dom ha detto

    Mi stupisco quando in giro sento “vorrei un po’ di normalità”, “sono una persona normale”…
    Certo stiamo costruendo un mondo in cui non si capisce più niente.
    Non c’è più un’idea stabile su niente. Uffa!
    Non è un discorso da cattolico o da ateo, ma un discorso sul domani. Lo so che è facile beccarsi un insulto da questi santoni radical-chic, però non si capisce più dove stiamo andando, quale accidenti di futuro vogliamo costruire.
    Non vorrei vivere in un mondo in cui ci si becca le conseguenze senza pensare. I danni della libertà del divorzio li stanno pagando quelli della mia generazione e anche oltre. Non vorrei passasse un paio di anni e tutti questi bambini a soffrire e a chiedersi un “perché”. Perché questo “perché” non lo stiamo trovando nemmeno oggi.

    • Vincent Vega ha detto in risposta a Dom

      Esatto Dom. Cos’è la normalità? Una volta rigettato qualunque finalismo e qualunque senso tutto nella vita diventa potenzialmente “normale”, basta solo che lo dica la maggioranza e che sia in accordo col sentire comune del momento.

      • Dom ha detto in risposta a Vincent Vega

        Ci sono due fanatismi oggi, che questo papa ha gettato allo scoperto: i puritani dentro la Chiesa (purtroppo ne è pieno il Vaticano, spiace dirlo: ma c’è gente che è arrivata là solo per il denaro e per il potere, non per servire Cristo!) e i radical chic da giornale! Queste due fazioni sono anni che vorrebbero dirci come “vivere”. Ma vivere non lo decidono loro, c’è la coscienza umana, data dal Creatore, a dettar legge nel nostro “cuore”. Tutte queste costruzioni umane sono destinate a fallire. I primi senza cuore, i secondi senza ragione. Spero che Dio, in Cristo Gesù, possa fornirci sempre la sua guida!

  4. Dan ha detto

    «Non possiamo accettare, solo perché la tecnica lo rende possibile, e in nome di presunti diritti individuali, che le donne tornino a essere oggetti a disposizione. Vogliamo che la maternità surrogata sia messa al bando. I bambini non sono cose da vendere o da “donare”. Se vengono programmaticamente scissi dalla storia che li ha portati alla luce e che comunque è la loro, i bambini diventano merce».

    E son d’accordo,spiegatelo al relativismo etico e al relativismo gnoseologico che spesso pre assunto dogmaticamente come vero indiscutibile,da denotare ovviamente la parola “presunti diritti individuali”. Domanderei dove si pensava, di andare a suon di relativismo cioè la dittatura del capriccio dell’individuo per sè?Il relativismo è l’abrogazione di ogni codifica di giudizio (non soltanto sulla sfera dell’etica,ma sulla sfera della logica e della razionalità)è l’eccezionale visione sofistica sul mondo del non dire niente giache se fosse qualcosa sarebbe indiscriminata dal soggetto,del capriccio individuale,del non saper rinunciare al proprio pensiero per il vero ma di adeguera con una disonesta intellettuale inaudita il falso al vero e presumere che il fatto debba seguire il mio capriccio,dell’assenza di dialogo chiusi in un cieco soggettivismo che sfocia nel solipsismo dove ciascuno a ragione perchè si da ragione da solo nel dogma “Solo te stesso”,e la morte della sana politica che diviene anteposto dell’utile per me (soggetto) dal bene comune (la società),è il trionfo dell’economia disumana e disumanizzante,è la degradazione dell’uomo e della donna all’animale,è la degradazione della scienza a mero opinionismo bar sport basta avere una opinione soggettiva.
    Cosa di dovrebbe rispondere a tali pretese?con un secco e provocatorio,”l’utero è loro sono libere di sfornare bambini nessuna legge può impedirglielo” e questo solo perchè il relativismo è visione superficiale e infantile pure di questo la libertà degradata a becero anarchismo in cui non si riesce a dimetterne una parte, per fare un passo incontro veglio altri.Il trionfo dell’individuo e dei suoi capricetti è un diritto,giachè la parola dovere è noiosa scialba,che farsene?Avere dunque figli è per tale visione solo un capriccio sentimentalistico possibilmente deresponsabilizzato,manca poi tutta la parte dei doveri verso i figli.Ti rendi conto invece della responsabilità di un figlio oltre al capriccio dell’individualismo soggettivo per diritto?
    E la morte pure delle prospettive per il futuro,perchè un futuro non è costruito da un individuo in un soggettivismo esasperato,ma da una collettività,che abbia anche criteri di scelta.E’ il nichilismo dove non vale più la pena di fare assolutamente niente, la morte volontà in rassegnazione di un indefinita inerzia.
    Non rimane che il nulla ultimo capriccio della morte dell’anima.
    A già ricordati pure che per il relativismo stare in dittatura come in democrazia è la stessa cosa,e solo che ridicolo difendere un qualche principio, relativismo alla mano.

  5. Sebastiano ha detto

    “…La femminista del Corriere della Sera, Monica Ricci Sargentini,[…] ha spiegato: «C’è sicuramente un clima di intolleranza che spesso porta anche all’autocensura. A volte si ha paura di dire quello che si pensa per non essere bollati come razzisti, omofobi, islamofobi e chi più ne ha più ne metta».

    Benvenuta nel club.

    • EquesFidus ha detto in risposta a Sebastiano

      La cosa migliore da fare, infatti, è fregarsene dell’opinione degli altri: tanto, solo Dio salva, non certo la gente (men che meno certa gente).

      • Dom ha detto in risposta a EquesFidus

        La gente non salva, giusto. Ma nemmeno è giusto fare gli snob e averci la puzza sotto il naso. Nessuno è apposto. Questo articolo lo dimostra in modo compiuto. Però usciamo dagli schemi, andiamo nelle piazze, non facciamo i dogmatici da salotto.La gente non salva, giusto. Ma nemmeno è giusto fare gli snob e averci la puzza sotto il naso. Nessuno è apposto. Questo articolo lo dimostra in modo compiuto. Però usciamo dagli schemi, andiamo nelle piazze, non facciamo i dogmatici da salotto.

        • Vincent Vega ha detto in risposta a Dom

          Concordo totalmente, Dom.

        • EquesFidus ha detto in risposta a Dom

          Accidenti, quanto puzzo fate solo perché ho ribadito un’ovvietà (che dovrebbe essere tale)! E giù a dare del “dogmatico da salotto” e dello “snob”; se questa è la “misericordia” complimenti!

          • Vincent Vega ha detto in risposta a EquesFidus

            Io personalmente non ti valuto come uno snob, Eques, concordo con Dom quando scrive che vanno rotti gli schemi e che bisogna parlare con la gente.
            Nel mio privato cerco di fare il possibile per testimoniare Cristo, sono certo che farai lo stesso anche tu, al massimo in passato ci siamo trovati in disaccordo su alcune questioni relative alla condotta di alcuni cardinali, ma per il resto non ti valuto nel modo che dici.

          • Dom ha detto in risposta a EquesFidus

            No non è una questione di personalismi. Se la intendi così non capisci quanto si sta dicendo in queste ore e mi spiacerebbe sinceramente. Quello che non va è che, spesso, si punta il dito ma non si risolvono i problemi. La Chiesa non deve essere di quattro gatti! Usciamo “noi” e mettiamoci per ultimi e diamo il buon esempio. Lavoriamo insieme.

        • EquesFidus ha detto in risposta a Dom

          Accidenti, quanto puzzo fate solo perché ho ribadito un’ovvietà (che dovrebbe essere tale)! E giù a dare del “dogmatico da salotto” e dello “snob”; se questa è la “misericordia” complimenti!

          • Dom ha detto in risposta a EquesFidus

            Basta Eques lavoriamo insieme…
            Dico solo: oggi come oggi, la gente spesso ha bisogno di conforto, di una pacca sulla spalla. Occorrono gesti. Non occorre la lezioncina. Ci vuole più concretezza. C’è un’umanità che ha bisogno di Cristo! Guardate che senza Cristo non si va avanti…

        • Kosmo ha detto in risposta a Dom

          Le solite frasi senza alcun senso di Dome.
          E dopo che siamo usciti, che facciamo?
          Dopo che siamo andati nelle piazze, che facciamo?
          E dopo che ci siamo fatti vedere, che facciamo?

          • Dom ha detto in risposta a Kosmo

            Se per te è senza senso andare ad incontrare la gente, che si fa? Ci barrichiamo in casa?
            Sicuramente mi esprime in modo semplice, penso anche chiaro, per trovare soluzioni. A nessuno interessa la polemica.

            • Kosmo ha detto in risposta a Dom

              Dico se sono soltanto le tue solite frasi fatte.
              Quinti per te gli ordini di clausura sono ipocriti che non seguono Gesù Cristo?
              “incontrare gente”, cos’è, l’11esimo comandamento?

              • Vincent Vega ha detto in risposta a Kosmo

                Credo intendesse una fede non chiusa in se stessa, ma votata all’evangelizzazione attiva, come sta facendo Papa Francesco, a differenza della pastorale di “conservazione” degli ultimi decenni, ovviamente tenendo sempre bene a mente la differenza tra evangelizzazione e proselitismo.

    • Fabrizia ha detto in risposta a Sebastiano

      Benissimo. Cominciamo a sfidare la dittatura del politically correct. Diciamo quello che pensiamo. Di cosa abbiamo paura? Di avere ragione? Di dire che l’acqua bagna? E basta con queste balle che uomo o donna è la stessa cosa, che un bambino ha due mamme o due papà, che l’utero in affitto è così generoso! Abbiamo avuto fin troppa pazienza.

      • Vincent Vega ha detto in risposta a Fabrizia

        Patrizia scrive

        “E basta con queste balle che uomo o donna è la stessa cosa”

        Concordo appieno. A dire il vero nessuno, finora, è stato in grado di motivare razionalmente il motivo per il quale dovremmo considerare normale e sano un uomo che si crede donna, cosa dimostrabilmente falsa e anormale tanto quanto un uomo che si ritiene un lupo o un ape.
        A ben vedere qua c’è un chiarissimo pregiudizio omosessualista, dato che, mentre queste persone chiamerebbero immediatamente la neuro qualora vedessero un uomo comportarsi come un lupo, ritiengono invece che debba essere giudicato normale, naturale e sano un uomo che si veste e si comporta da donna.
        Infatti è difficile capire perché qualora io, ipoteticamente mi svegliassi domani ritenendomi donna, desiderando di mettermi il rossetto e di farmi “prendere” da altri maschi dovrei essere considerato perfettamente normale e sano e se invece mi ritenessi, chessò, un alano o Napoleone Bonaparte verrei immediatamente sottoposto a TSO.

        Eppure, se è vero che non sono un alano e che non sono Napoleone Bonaparte è altrettanto vero, aldilà di ogni rsgionevole dubbio, che non sono una donna.
        Ordunque, perché dichiararmi donna, mettermi il rossetto e farmi prendere da altri uomini dovrebbe essere considerato normale mentre se dovessi cominciare ritenermi un alano desideroso di un buon padrone che gli dia affetto e biscottini (qua gira che ti rigira si ritorna sempre al biscotto ) e cominciassi ad andare in giro a quattro zampe abbaiando a sbavando verrei considerato un pazzo da curare? Eppure, le affermazioni “da oggi sono una donna” e “da oggi sono un alano” sono dimostrabilmente false entrambe. Perché quindi se dico di essere una donna ciò dovrebbe essere considerato normale mentre se dico di essere un alano comportandomi da alano ciò non verrebbe in nessun caso considerato normale? Difatti non si capisce questa disparità di trattamento a fronte di due affermazioni entrambe dimostrabilmente false. O meglio, si capisce se consideriamo il pregiudizio omosessualista.
        Parimenti, se dicessi di essere Giuseppe Garibaldi redivivo sono certo che nessuno accetterebbe questa mia dichiarazione come proveniente da una persona normale e sana ma, da capo, anche questa affermazione sarebbe dimostrabilmente falsa quanto il dire “sono una donna”.
        Insomma, ai sostenitori del gender va chiesto: come risolvere queste contraddizioni?

        Ho già posto queste questioni in altra sede ad un genderista (anzi, un negazionista, secondo il quale il gender “non esiste”) e, da parte sua silenzio di tomba.

        E guardate che non è una fantasia, esistono davvero persone che si credono animali http://www.angolopsicologia.com/2011/08/licantropia-le-persone-che-si-credono.html e, come è giusto che sia, vengono curate. Ora, non dico di sottoporre a Tso gli omosessuali, ma di certo occorre capire cosa c’è alla base di una tendenza che è tutto fuorché “normale”. E se gli omosessuali vanno certamente rispettati è altrettanto vero che è autenticamente diabolico voler insegnare ai bambini che l’armonia tra sesso biologico e tendenza sessuale sia un accidente indotto dalla società, un mero archetipo culturale.

        E, da capo, non si capisce perché alcuni all’uomo che si crede donna affiderebbero addirittura i propri figli per farli educare mentre invece chiamerebbero immediatamente il TSO per il licantropo (ovvero l’uomo che si ritiene lupo, esistono davvero purtroppo persone malate che si ritengono tali).
        Questa è discriminazione bella e buona, vedrò di indire un “lycanthrope day against discrimination” http://youtu.be/-vPfvu1tpq4

        • Fabrizia ha detto in risposta a Vincent Vega

          E un’altra cosa non capisco. Perché se ho due orecchie fatte per sentire e invece non sentono, escludendomi così dal mondo dei suoni, ciò è considerato un’anomalia e si fa di tutto per farmi sentire di nuovo? Perché se ho due occhi fatti per vedere e invece non vedono, escludendomi così dal mondo dei colori, ciò è considerato un’anomalia e si fa di tutto per farmi vedere di nuovo? Perché se ho due gambe fatte per camminare e sono paralitico, e quindi escluso dal mondo del movimento, ciò è considerato un’anomalia e si fa di tutto per farmi camminare di nuovo? E allora perché se tutte le cellule del mio corpo compreso il cervello sono tutte o XX o XY, e quindi sono o uomo o donna, e il mio sesso è evidentemente complementare e fatto per l’altro sesso, e io invece sono orientato verso il mio stesso sesso e perciò escluso dall’universo dell’altro sesso con l’impossibilità di generare un figlio con la persona che amo…perché tutto ciò non è considerato un’anomalia, ma cosa normale?

          • Vincent Vega ha detto in risposta a Fabrizia

            Eh appunto, sono domande pienamente legittime, ma non aspettarti una risposta dagli omosessualisti, cara Fabrizia.

  6. mario ha detto

    Mi sembra una esagerazione… che le donne sono schiave ecc… per la maternità surrogata, l utero in affitto non è da condannare o da vietare.
    Per prima cosa cercate di documentarvi che le donne non sono abbligate o schiave se donano l utero a una coppia per farli concepire un figlio ma lo fanno di libera scelta per dare una mano a una coppia o an un singolo a farlo diventare genitori naturalmente con un compenso economico.
    Questa non è una malattia è una bella la nascita di un figlio che per di più quello che ho letto che le madri surrogate li portono via il loro figlio…ALT. precisiamo… le maternità surrogate la maggior parte gli ovociti sono donatrici anonime quindi le donne che affittano l utero non hanno nessun legame biologico cn il figlio che nasce.
    Anchio ho donato lo sperma per molte coppie che l uomo era impotente..e cosa cè di male? Ho dato una mano a molte coppie.. poi si può donare un rene e perché non l utero?
    Continuamo scivendo ci sono tantissime coppie etero che la donna li hanno tolto l’utero per cancro o altri tipi di problema sapete cosa vul dire?
    Voi condannate persone che vogliono diventare genitori… bisogna condannare chi ha figli e se ne frega, chi a figli e li maltratta chi a figli e li uccide chi ha figli e abusa di loro in poche parole femministe o chi va contro questa patrica protestare per altre cose no x chi vuole diventare genitore perché vuole dinare amore… no?

    • Vincent Vega ha detto in risposta a mario

      Mario scrive

      “Per prima cosa cercate di documentarvi che le donne non sono abbligate o schiave se donano l utero a una coppia per farli concepire un figlio ma lo fanno di libera scelta per dare una mano a una coppia o an un singolo a farlo diventare genitori naturalmente con un compenso economico.”

      Cagata, un figlio non è un diritto, voialtri prima ve lo metterete in testa è meglio è. Quando c’è di mezzo il singolo è giusto che sia libero di fare ciò che vuole col suo corpo, qua c’è di mezzo un terzo, un bambino, e ti informo che non è un “diritto” avere un figlio, semmai è diritto del nascituro (quando non lo uccidete nel grembo di sua madre, si intende) avere una famiglia stabile e conoscere i suoi genitori biologici.

      Anchio ho donato lo sperma per molte coppie che l uomo era impotente..e cosa cè di male? Ho dato una mano a molte coppie.. poi si può donare un rene e perché non l utero?

      Per il semplice e banale motivo che un figlio non è un oggetto e non è un “diritto”. Se doni un rene doni un organo ad un’altra persona, per salvarle la vita, è tutta un’altra questione, quindi basta con le stronzate, per favore. Queste cose mi fanno venire il sangue agli occhi.

      Voi condannate persone che vogliono diventare genitori

      Ti dei proprio impegnato per sparare questa serie di ca..ate tutte in una volta, presumo. Nessuno condanna chi vuole diventare genitore, io stesso spero di diventarlo un giorno, ma non ho la folle pretesa che un figlio sia un “diritto”, un figlio, lo ripeto ancora, è prima di tutto una persona, non un oggetto.
      Ma scherziamo? Il problema è che voialtri siete seri.

      “Bisogna condannare chi ha i figli e se ne frega eccetera”
      Certamente, ma questo non è un alibi per la maternità surrogata, nè tantomeno per l’aborto.

      • Max ha detto in risposta a Vincent Vega

        Ottimo Vincent. Forse il linguaggio non e’ quello che avrei usato, ma condivido il contenuto di cio’ che dici.

        Aggiungerei che inventare un sistema monetario per allontanare il figlio dal grembo della madre che l’ha concepito e portato dentro di se’ per 9 mesi, volontariamente e non per tristi circostanze, e’ una di quelle cose che fa accapponare la pelle. Una mercificazione della riproduzione umana.

        Il legame tra di noi e chi ci ha creato – che sono sempre un uomo ed una donna – sono profondamente radicati dentro di noi. Non e’ un caso che ragazzi adottati, ad un certo punto, vogliono sapere chi sia la madre ed il padre, ed a volte girano mezzo mondo pur di ritrovarli. Non dice nulla?
        A meno di circostanze eccezionaliI bambini hanno il diritto di conoscere i propri genitori e di vivere con loro.

        Come diceva il compianto Giorgio Israel: “Certo che alcune persone dicono che la maternità (o la paternità) surrogata non causi storture antropologiche; come tante altre persone dicono che i campi di concentramento in Cina non causano storture antropologiche…”

    • Danilo ha detto in risposta a mario

      Si gia liberi di vendere bhe’ nel mercantilismo moderno il figlio e’ un bene prodotto,il matrimonio e’ un bene prodotto,e ci mancherebbe altro che,poi nelle c…te pensavano pure che il matrimonio serviva a svuotare gli orfanotrofi fino a un annetto fa il provlema erano gli orfanotrofi,adesso appunto il problema e’ della liberta’ del bene prodotto,a breve coltiveremmo come in matrix,campi di bambini per soddisfare i capricci propri.

    • Norberto ha detto in risposta a mario

      E’ un atto d’amore strappare il bambino dalla padre in cui è nato e cresciuto per darlo a degli estranei come fosse un pacco natalizio? O forse mario hai qualche problema a capire cosa sia l’amore?

  7. Engy ha detto

    da notare la totale illogicità di taluni nel momento in cui rifiutano l’idea della donna-contenitore solo se si parla di aborto: in questo caso arriva un no risoluto all’idea (di taluni altri) di non abortire ma portare avanti comunque la gravidanza per poi lasciare il bambino nelle mani dell’ospedale e viene detto che in pratica è una proposta disumana; mentre per l’utero in affitto la donna-contenitore va bene…
    Il giovane Diego Fusaro mi sa che ci azzecchi ….. purtroppo.

    • Vincent Vega ha detto in risposta a Engy

      Esatto Engy, sono strapieni di palesi contraddizioni.Irrisolvibili tra l’altro, come quei vegani che scendono in piazza a favore dell’aborto umano http://veruccia.blogspot.it/2008/03/mobilitazione-vegetarianavegan-per-il.html ma poi si preoccupano se sia etico far abortire una cagna http://www.veganhome.it/forum/animalisti/fare-abortire-una-cagna/ .

      Mentre invece abbiamo l’incredibile contraddizione che hai appena enunciato, che mostra una sola cosa: la riduzione dell’umani ad oggetto, e il totale disinteresse nei confronti del bambino come persona in se, che può passare da parassita da uccidere con l’aborto senza esitazioni ne’ pentimento (come insegna diabolicamente l’uaar “non hai bisogno di misericordia” http://www.uaar.it/news/2015/12/04/non-hai-bisogno-misericordia-rivendica-diritti/ ) a diritto, a tal punto che si leggitima persino la maternità surrogata, che va bee per fornire il figlio ad un invertito o ad una coppia di invertiti.
      In tal caso la donna contenitore va bene, per soddisfare il desiderio di terzi, ma non per salvare la vita del bambino in caso di aborto e darlo in adozione.
      Contraddizione massima, le anime morte d’altronde sono schiave di colui che le guida, purtroppo.

  8. MaXi ha detto

    E mentre voi siete preda del livore e dell’isteria, il mondo va avanti…
    http://27esimaora.corriere.it/articolo/ho-messo-al-mondo-i-loro-tre-figli-e-ora-ci-sentiamo-una-famiglia/

    • Vincent Vega ha detto in risposta a MaXi

      Si vede infstti dove sta andando il “mondo”. 😉
      Tra un po’ avremo i figli che si sposano con le madri, tutto a norma di legge si intende.
      Che il mondo vada avanti non c’è dubbio, secondo i corsi e ricorsi storici si sta tornando al marciume totale del paganesimo della società precristiana.

      • MaXi ha detto in risposta a Vincent Vega

        Gli etruschi o i greci erano civiltà pagane e ci hanno regalato la migliore tecnica, la migliore arte e la migliore filosofia di quei secoli, quindi che stai a dì???

        • Danilo ha detto in risposta a MaXi

          Pure i greci infatti aborriscono la disumanizzazioni.E poi il bello e che altrove pensano che Roma fosse piena di Liberta’,come l’immaginazione al potere vaga libera,la schiavitu’ non esisteva,la corruzione nemmeno,far massacrare degli uomini sempre schiavi nell’arena per il propriosollazzo e la frenesia del sangue nemmeno,le donne erano liberissime di essere usate e diventate vecchie buttate in strada, si amava la pace non la sotomissione di altri popoli,insomma era il paradiso super quark alla mano,non esisteva la discriminazione plebe nobile,l’imperatore a tratti era una Divinita’,tanto che pure allora veniva contestata.

        • Fabrizia ha detto in risposta a MaXi

          Grandissime civiltà. Infatti, pur essendo filo-omosessuali, non si sono mai sognate di arrivare al matrimonio omosessuale. Non erano così matti da pensare che un bambino possa avere due papà o due mamme. Loro restavano ben piantati sulla realtà, per i fondamenta: matrimonio solo tra un uomo e una donna, e figli solo da un uomo e una donna. Pensa un po’ che strano.

    • Paxvobis ha detto in risposta a MaXi

      Non ti rendi conto che è propaganda? Non sarà l’Istituto Luce ma il perbenismo radical chic è un’ideologia molto più onnipotente di fascismo Nazionalsocialismo e comunismo.
      La tecnica del descrivere il proprio avversario come rancoroso e triste è patetica: da una parte il mondo delle felici famiglie arcobaleno progressiste dall’altra i cattolici tristi violenti etc etc

      • MaXi ha detto in risposta a Paxvobis

        Sono testimonianze che riportano opinioni che possono essere condivisibili oppure no, ma questo è quanto sta accadendo oggi e se voi davvero volete capire di questi temi fareste bene a leggere anche questo genere di notizie, non solo quelle dell’apocalittica e livorosa “propaganda” cristiana.

        • Paxvobis ha detto in risposta a MaXi

          Mi sapresti trovare il tono apocalittico di un singolo articolo di UCCR Tempi o la Bussola Quotidiana?
          Ti risparmio il lavoro: non c’è. Vi sono DATI STATISTICHE RICERCHE prese da fonti OGGETTIVE sicuramentr molto meglio di queste singole opinioni che dimostrano come le nuove forme di (non)famiglia siano solo un male per che vi partecipa.
          Ahn ma è vero voi gli articoli non li leggete del resto noi cristiani siamo solo oscurantisti e come diceva Giuliano l’Apostata corruttori della vera filosofia

        • Fabrizia ha detto in risposta a MaXi

          È vero che le opinioni possono essere condivisibili oppure no. I fatti, invece, non si discutono. I fatti sono che un bambino non ha e non può avere due papà o due mamme. Un bambino ha sempre e solo un papà e una mamma. Chi sostiene altro vivrà forse su Marte ma di sicuro non sulla Terra. Basta con queste panzane del figlio di due papà o di due mamme.

        • lorenzo ha detto in risposta a MaXi

          Come sei antiquato, aggiornati, queste sono le vere proposte per un mondo nuovo:
          http://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaS/SWIFT_%20UNA%20MODESTA%20PROPOSTA.htm

      • Danilo ha detto in risposta a Paxvobis

        Ma infatti molti di questi argomenti che propongono sarebbero la filosofia,tipo il marketing e’ filosofia.Piu o meno come dire xhe c’e’ Roma poi decadimento causa religione cristiana poi apoteosi della conoscenza,e si sai in effetti il cristianesimo non accompagno il cambio verso il rinascimento,nessun mecenatismo fuu effetuato dalla chiesa,e poi il medioevo e’ oscurita’,questa e’ filosofia greca,gia infatti parli con persone che Aristotele e Platone non l’hanno mai sfiorato in vita loro,certo magari condividevano con talune filosofie altre meno,ma se erano oscurantisti e barbari com’e che le hanno studiate?

    • Mansueto ha detto in risposta a MaXi

      Domanda che può sembrare provocatoria ma assicuro non è quello l’intento: perché i 2 signori non accettano la propria omosessualità?

    • Engy ha detto in risposta a MaXi

      ma che noia e che barba queste “frasi da dire” , livore, isteria, ma de che?
      Poi voglio dire, chi stabilisce che “noi” (un noi in cui mai mi riconosco tra l’altro) siamo livorosi e isterici e tu no?
      e cos’è poi questa smania di omologazione?
      infine, in nome della soddisfazione di tutte le nostre inclinazioni e i nostri desideri e del superamento spasmodico dei nostri limiti individuali, perchè allora protestiamo e ci dilaniamo e ci sdegniamo ad esempio sul tema del lavoro e dello sfruttamento oltre ogni limite ormai dei lavoratori?? Se questo fa piacere al datore di lavoro che vuole lucrarci, che male c’è? Il mondo è andato molto avanti in questo settore, è il progresso, perchè fare i livorosi e gli isterici se la gente viene pagata 2 euro l’ora e fa turni massacranti e precarissimi?

      • Danilo ha detto in risposta a Engy

        E in effetti pure in questo il greco avrebbe detto si bhe il progresso giustamente porta a miglioramenti in maniera necessaria,un po come questo argomento di certezza assoluta,la bomba atomica e’ un progresso,ogni ideologia del 900 e un progresso,o magari gli argomenti sul progresso sono al piu retorici,non e’ infatti forse necessario che si vada sempre e solo per cambi positivi che negativi,a gia la cosa e’ piu necessaria se no contesti da oscurantista la filosofia greca.Marketing politico di secoli del trionfo della luce sull’ombra retrograda e quindi cattiva.

    • Norberto ha detto in risposta a MaXi

      Non è certo un caso, caro MaXi, che sei a favore della schiavitù della donna. Non a caso sei un anticristiano dichiarato, no?

      • Vincent Vega ha detto in risposta a Norberto

        Eh no, Norberto, non dire così. Sono certo che quando si tratta di abortire (ovvero ammazzare un innocente) il caro Maxi sia perfettamente a favore della libertà della donna. 😉

  9. Danilo ha detto

    Provaad azzeccarci:non esiste un secolo storico come solo positivo o solo negativo,e un falso dilemma,ogni secolo ha aspetti positivi che negativi,quindi il medioevo oscuro e’ una tua razionalissima ci mancherebbe superstizione,prebasata su falsa dicotomia,esistono per cambi temporali periodi bui e periodi di luce, un po come mettersi a credere che che tutto e’ buono o tutto e cattivo.Grazie per predicarmi ragionevoli superstizioni di “secoli bui”

  10. Arnaldo ha detto

    il femminismo non e’ “anche” bensi’ “la sola” voce che si possa ergere contro questa pratica,ed e’ emblematico che integralisti cattolici ne facciano ora una bandiera,dopo decenni di ideologia pseudoscientifica concentrata su dna ed embryone.
    ovviamente essendo la madre in italia colei che partorisce,tale pratica e’ impossibile nel mio paese.

    • Dan ha detto in risposta a Arnaldo

      Detto in termini semplice sempre “contro gli oscurantisti”

      Il femminismo è la sola voce.In che senso una “sola voce”
      Ma infatti nessuno nè ha fatto una bandiera semplicemente proprio perchè non si è integralisti,mi pare che non avremmo ascoltato appunto gli argomenti in articolo,ma ovviamente gli abbiamo ascltati dunque (locuzione temporale) non abbiamo ascoltato la “sola”,al contrario dei fanatici che si presentano sotto una “sola” voce.Nemmeno il femminismo sarebbe un unica voce,in effetti se lo fosse implicherebbe un integralismo che si presenta come portatore di chissà quale luce ma poi non sa portare nessun argomento della tanta decantata Ragione e razionalità se non questo:”MC donald i lovin it”; e quindi ci sono stato i secoli bui?E il femminismo è addirittura una scienza…..bhè è come dubitarne,è indubitabile senza alcun dubbio,che in efetti una posizione sia “scientifica” e contemporaneamente politica,femminismo o meno.Notate mi sa che anche quando l’ateo vota per renzi o per qualche politica compie addirittura un “atto scientifico” ma dico hai prima testato l’ipotesi prima con un esperimento?,e guai a non votare come lui “se no si fa della pseudoscienza”,il tutto sotto l’Egidia della piena Ragione dianoietica e discorsiva indubitabilmente parlando.

      E gia perchè un movimento ideologico a tua scelta invece “è scientifico”,a quindi basta sparare due cavolate e appiccicarci il nome “scienza” (conoscienza della natura),per propugnare invece che il femminismo è una scienza,bhè se no tale posizione sarebbe pseudoscientifica :ma in che senso una posizione sociale è anche scientifica? lo sai solo tu,e chi ahimè in piena ignoranza oscurantista non sa distinguere,che nessuna posizione politica è contemporaneamente dunque anche scientifica (secondo l’apoteosi certo del “metodo scientifico politico” ci mancherebbe) ,bhè secondo me il femminismo non è una posizione scientifica afatto, perchè altrimenti si farebbero affermazioni pseudoscientifiche o magari si adirebbe a un già pluridemolito scientismo.

      No,decisamente, il femminismo non è una scienza,a volte possano dire cose condivisibili altre volte un pò meno,la scienza ci azzecca ben poco se non nulla.

      Ci mancherebbe “Voti Bonino” bhè sappi che è “scientifico”,vedi quante persone nell’oscurantismo non scientifico. 😉 Secondo certi ragionamenti “scientifici”

  11. Arnaldo ha detto

    correggo. dopo “embryone.” leggasi in seguito “,dato che non avete altri argomenti originali da portare”.
    e dopo “colei che partorisce,” leggasi di seguito “ad onta dei vostri infruttuosi passati tentativi di modificare tale legislazione”.
    e saluti.

    • Vincent Vega ha detto in risposta a Arnaldo

      L’ex presidentessa di Planned Parenthood, la più grande lobby di aborti al mondo, disse

      “I think we have deluded ourselves into believing that people don’t know that abortion is killing. So any pretense that abortion is not killing is a signal of our ambivalence, a signal that we cannot say yes, it kills a fetus, but it is the woman’s body, and therefore ultimately her choice.” –Faye Wattleton, President of Planned Parenthood, Ms. Magazine, 1997

      Però arrivi tu a dire che l’aborto non è omicidio e dovremmo crederti. Ahahahahahahah 😀 😀 😀
      Vai vai, non ci mancherai di certo.

      • Vincent Vega ha detto in risposta a Vincent Vega

        Fonti per ciò che ho riportato https://www.facebook.com/MenAgainstAbortion/posts/237198376397446
        http://www.renewamerica.com/columns/dahlgren/030928
        http://www.azquotes.com/author/20215-Faye_Wattleton
        http://m.spokesman.com/stories/2015/aug/01/abortion-does-kill/

        Insomma, chi pratica aborti per professione ammette che trattasi di omicidio ,mentre voi ateastri laicisti de sto gran ca..o venite a dire che non lo è perché la vita, secondo voi appartenenti alla specie homo insipiens, non inizierebbe al concepimento. 😀

        Lo dico sinceramente, mi fate vomitare. Spero che ritornerete sui vostri passi, prima che sia troppo tardi.

        • Arnaldo ha detto in risposta a Vincent Vega

          troppo tardi? ah gia’ tu sei quello che posta minacce.parla,parla.

          • Vincent Vega ha detto in risposta a Arnaldo

            “ah già tu sei quello che posta minacce?”

            LOLOLOOOLOLOL Notare la tipica condotta da troll: non risponde nel merito (e d’altronde cosa potrebbe rispondere, dopo che gli ho postato le parole dell’ex presidentessa di planned parenthood che ammette che l’aborto è un omicidio) e accusa gli altri di colpe inesistenti. Le “minacce”? LOL 😀
            Solo un autentico homo insipiens potrebbe non capire che con quel “prima che sia troppo tardi” mi riferivo alla loro anima.

            Pazienza, non sono un insegnante di sostegno, Arnaldo.

          • Dan ha detto in risposta a Arnaldo

            Si però ci devi spiegare tutto sto trionfalismo reputarsi razionali qualora non si aderisse a alcuni assiomi del femminismo,bhè dubito che l’implicazione formata ( secondo la per duraturo razionalismo che non sà da farsi) “se non aderisci a alcune affermazioni indimostrabile del femminismo allora mi stanno minacciando (classi detto retorico “o con noi o contro di noi” + vittimismo),se non aderisci a alcune sparate ideologiche (ateo=addirittura necessariamente più razionale) ditemi,ma se un ateo è necessariamente razionale (e quindi lui sa di sapere che lo è con certezza, mica di non sapere perfettamente in linea con un antico filosofo greco):

            Ma se solo l’ateo è razionale significa forse che chi crede è irrazionale (secondo cio che spesso sento)

            Mi dimostri che uno per uno,tutti i credenti del mondo tranne te sono irrazionali,sai devi solo dimostrare che qualche miliarduccio è irrazionale?

            A che si risponderà,ma certamente non è necessario che se molte persone dicono una cosa sia razionale,bhè è dove stà la grande dimostrazione razionale?Non è detto ugualmente che se poche non ci credere allora questo sia maggiormente razionale,bhè allora si sospenderà il giudizio,si ma se si sospende il giudizio allora automaticamente in che senso tu sei razionale e non c’è da dubitarne?

            Come spararli le cannonate dialettiche. .)

    • Dan ha detto in risposta a Arnaldo

      Ma secondo le teorie anche di certa pragmadialettica,in che senso “il femminismo è una scienza” in modo tale che questa affermazione (frasi fatte come qualcuno ha sottolineato) sia pure dimostrabile scientificamente?

      Anzi no modificare la legislazione sai che è un atto scientifico in piena previsione del relativo metodo?

      Un altro “argomento” o un altro “pseudoargomento” o un altra frase fatta,o anche lo slogan (visto che adesso gli slogan son pure scienza senza che l’umanità se ne sia mai accorta) di sicurissima volteriana tolleranza?

  12. Qualche falla nell’esercito che vuole imporre il nuovo nazismo si è finalmente aperta, eppure è troppo poco.
    E’ ai cattolici che spetta battersi con coraggio!

  13. Qualche falla nell’esercito che vuole imporre il nuovo nazismo si è finalmente aperta, eppure è troppo poco.
    E’ ai cattolici che spetta battersi con coraggio!

  14. Ubi Deus ibi pax ha detto

    «È di pochi giorni fa l’appello delle femministe di “Se non ora quando?” (ribattezzate “Meglio tardi che mai?” per il ritardo nel prendere posizione) «contro la pratica dell’utero in affitto»: «Noi rifiutiamo di considerare la “maternità surrogata” un atto di libertà o di amore», scrivono i 77 firmatari (tra cui Dacia Maraini, Livia Turco, Cristina Comencini, Aurelio Mancuso ecc.).»

    Si fa il gioco di Aurelio Mancuso e dei genderisti come lui includendolo tra le femministe 😀

    A parte gli scherzi, finalmente anche lui, che pure si dice cristiano cattolico nonostante appoggi apertamente il “matrimonio” omosessuale e altre assurde istanze omosessualiste, ha avuto uno sprazzo di lucidità! Era ora.

    • Ubi Deus ibi pax ha detto in risposta a Ubi Deus ibi pax

      Non ha prezzo leggere il pezzo stizzito della “tuttologa” Chiara Lalli su Internazionale: si scaglia con rabbia contro quella parte di femministe che non ha ancora rinunciato a ragionare sui diritti dei nascituri.

      Così come non ha prezzo la sua pagina Wikipedia: desolatamente vuota, come colei di cui si parla.

      «Biografia
      Laurea in filosofia.» Punto!
      Spettacolare…

      Non meraviglia che sia classificata tra le voci “Verificare enciclopedicità – giornalisti” e “Verificare enciclopedicità – luglio 2015”: che aspettano a cancellarla? Ah già, Wikipedia è sempre più morente e qualche segno di vitalità lo dovrà pur dare per raccattare qualche euro in più, quindi servono anche questi canti del cigno scomposti come la creazione di una voce così inutile.

  15. Licurgo ha detto

    Beh, se andiamo avanti così, presto al mercato avremo, accanto alle bancarelle del pesce o della verdura, anche quella dei bambini, magari a tariffario differenziato a seconda della bellezza e della salute…Un incubo ma che non è così lontano dalla realtà, purtroppo.

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