Attentati di Parigi: noi siamo le nostre radici cristiane

croce abbattuta«Non possiamo non dirci cristiani», questa l’insapettata affermazione odierna del laicissimo anticlericale Massimo Gramellini. «Il cristianesimo è una parte fondante della nostra storia. Chi approda in Italia […] deve accettare senza troppi turbamenti il fatto di non essere precipitato sulla Luna, ma arrivato in una terra che ha alle spalle, e sulle spalle, millenni di memoria. Se le nostre usanze lo irritano, si faccia in modo di spiegargliele, trovando i punti di contatto con le sue. Ma se si rinuncia a farlo per compiacerlo, non si diventa più accoglienti. Soltanto più vili».

I fatti di Parigi, la massiccia immigrazione e la vicinanza del Natale cristiano stanno interrogando moltissimo, credenti e non credenti, sui nostri valori, le nostre radici. Evidentemente quando c’è bisogno di ritrovare un’identità saltano gli schemi laicisti e si torna a guardare all’essenziale. Lo ha ricordato Papa Francesco al Parlamento europeo: «è proprio l’oblio di Dio, e non la sua glorificazione, a generare la violenza». Se l’Europa recupera le sue radici religiose, «sapendone cogliere la ricchezza e le potenzialità, può essere anche più facilmente immune dai tanti estremismi che dilagano nel mondo odierno, anche per il grande vuoto ideale a cui assistiamo nel cosiddetto Occidente». Possiamo offrire la nostra identità cristiana, che ha generato la cultura della democrazia, della libertà, della sacralità della vita umana: valori condivisi anche da chi cristiano non è.

Peccato che nel suo lungo e pomposo editoriale su Repubblica, Ezio Mauro non abbia trovato il coraggio per scrivere quali radici abbiamo. «Dobbiamo essere consapevoli di ciò che siamo, solo così potremo difendere la nostra cultura e la nostra democrazia», si legge più volte. Si, ma cosa siamo? Siamo l’Occidente. E cos’è l’Occidente? E’ «un modo di vivere che ha dato forma a una cultura, a una civiltà democratica, a città come Parigi». Risposte insoddisfacenti, pavide nel voler dire la verità. Anche a lui sembra aver risposto il filosofo Giovanni Maddalena, di cui abbiamo riportato l’intera riflessione l’altro giorno.

La laica marxista Julia Kristeva, psicoanalista francese, non ha avuto invece paura di accusare il laicismo: «Per sottrarre l’Islam alla strumentalizzazione del terrorismo anche noi occidentali possiamo fare qualcosa, per esempio cambiare l’atteggiamento dell’illuminismo che si è costruito in contrapposizione alla religione e rivalutare il patrimonio spirituale del cristianesimo, dell’ebraismo e dell’islam, prenderlo sul serio e preparare i nostri giovani a fare fronte alla propaganda jihadista. Se neghiamo il “bisogno di credere”, la voglia di spiritualità dei ragazzi, li lasciamo in preda ai manipolatori di internet o delle moschee radicali. I giovani hanno bisogno di ideali, e quando sono fragili, senza lavoro e discriminati i loro ideali crollano, il desiderio di amore è inghiottito dal bisogno di vendetta, quel che Freud chiama la pulsione di morte. Dobbiamo rivalutare il patrimonio religioso, insegnarlo nelle scuole, non per inculcare la religione ma per interrogarla, interpretarla, problematizzarla, non lasciarla ai predicatori di morte».

Ha concordato anche il magistrato Carlo Nordio: «La prima e più importante sconfitta dell’Occidente è stata aver accettato supinamente, per abbandono rassegnato e codardo, che i nostri valori derivanti dalla duplice tradizione greco-illuminista e giudaico-cristiana fossero dimenticati, se non disprezzati, in funzione di una indifferenziata equivalenza di culture. Equivalenza che, come spesso accade, è il prodromo della subalternità, della resa e dell’estinzione».

Anche in Germania diversi intellettuali lo stanno ricordando, come il giurista Reinhard Müller che ha scritto in un editoriale: «è un peccato che i membri dell’Unione sprechino le loro forze fustigando coloro che mettono in risalto le radici cristiane del continente. Eppure, proprio questa fede, la tradizione giudaico-cristiana, ha formato milioni di persone. E non solo in Europa».

Il filosofo italiano Emanuele Severinoex cattolico ed ex cristiano, ha accusato come responsabile morale il nichilismo e l’ideologia scientista-tecnologica della società, l’Occidente «è stanco dei valori tradizionali della sua civiltà. E’ sconfitto quando tenta di tenersi in vita […]. Quando morì il mio carissimo amico Pietro Barcellona, filosofo marxista del Novecento poi convertito al Cristianesimo, sottolineai le sue parole: “Solo il discorso di Cristo può opporre al nichilismo biologico dello scientismo che cerca di cancellare ogni specificità della condizione umana”».

Olivier Roy, grande orientalista francese, docente all’Istituto universitario europeo di Fiesole, dando una lettura dei fatti accaduti in Francia ha confermato la nostra opinione: è il laicismo il terreno fertile del fondamentalismo. «La secolarizzazione», ha detto, «la mancata trasmissione dell’Islam dei padri, favorisce l’islamismo. Islam dei padri che peraltro i convertiti non hanno mai conosciuto. Quindi, non si tratta di radicalizzazione dell’Islam. Ma di islamizzazione del radicalismo».

Il giurista Giancarlo Cerrelli ha spiegato lo stesso da un punto di vista cattolico: «Le nostre società, da tempo, hanno favorito l’instaurazione di quella dittatura del relativismo, che non riconosce l’esistenza di alcuna verità assoluta. L’autodeterminazione, l’individualismo e l’edonismo sono divenuti i dogmi contemporanei. Non c’è allora da meravigliarci se in questo contesto fluido i paesi occidentali diventano laboratori per l’allevamento di terroristi. L’uomo occidentale, infatti, non distingue più il bene dal male e ciò avviene perché non ha più un criterio valoriale oggettivo, ma tutto è lasciato al sentire emotivo. Su quali basi identitarie e valoriali si pensa di contrastare il terrorismo che incombe sulle nostre vite? Le nostre società continuano a propiziare scientificamente l’affermarsi di contesti sociali e culturali fluidi, privi di punti di riferimento ed è proprio la Francia uno di quei Paesi che si sono esposti di più nel favorire la frammentazione sociale. Ci dobbiamo chiedere: quali valori sono trasmessi e proposti ai nostri giovani? È ora di riscoprire, invece, le radici cristiane dell’Europa per far fronte a questo momento epocale».

La redazione

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24 commenti a Attentati di Parigi: noi siamo le nostre radici cristiane

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  1. Giovanni ha detto

    Sì, è ora di riscoprire le nostre radici ed aggiungerei, con un metodo specifico e speciale: riscoprendo la carità come elemento fondante delle relazioni Nord-Sud del mondo. Papa Francesco docet.

  2. Dom ha detto

    Mi sembra ovvio questo. Così come lo era tempo addietro, quando costoro tacciavano chiunque dicesse queste cose come fondamentalista. Il tempo è scaduto. Tra un po’ scopriranno che l’aborto porta alla denatalità, si prevede per il 2025 la scoperta della famiglia naturale.

  3. Dom ha detto

    Vergognosi comunque. 🙁

  4. Kosmo ha detto

    Andatelo a dire a Mons. Cipolla!

  5. Aurelio ha detto

    E’ chiaro che a seguito di attentati come quelli di Parigi le prime reazioni siano quelle di fare il muro contro muro. Comunque, come sanno bene i servizi segreti, la religione non c’entra niente in tutto questo, se non per alimentare il fanatismo, di un bando e dell’altro.

  6. Antonio ha detto

    Voglio invitare la Redazione di Uccr, a scrivere un articolo sul presepe non voluto dagli italiani!!!
    Già che non ne parla il Papa, parliamone noi.

    • Piero ha detto in risposta a Antonio

      Quella notizia è frutto della solita bufala clericale, ecco la replica del preside: http://download.repubblica.it/pdf/2015/locali/milano/circ_7_natale-signed.pdf

      • lorenzo ha detto in risposta a Piero

        Dalla lettera del preside al link indicato si evincono tre cose:

        1) La non osservanza di quanto stabilito dal Consiglio di Stato nel 1988 e nel 2006 e dalla Corte europea per i diritti dell’uomo il 18 marzo 2011, riguardo la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche: il preside insegna agli studenti a non tener in alcun conto le leggi dello Stato.

        2) La volontà di sostituire una festa appartenente alla nostra cultura come il Natale con una festa non appartenente alla nostra cultura come la festa dell’inverno: il preside insegna agli studenti a non tenere in alcun conto la propria cultura.

        3) Il diniego opposto a due mamme che avrebbero voluto entrare a scuola nell’intervallo mensa per insegnare canti religiosi ai bambini cristiani: il preside insegna agli studenti a non tenere in alcun conto dell’apporto della famiglia.

  7. Francesca ha detto

    Tutti questi “laici” che rinsaviscono….
    Comincio ad essere preoccupata :-D:-P:-D:-P:-D

    • Vincent Vega ha detto in risposta a Francesca

      Uccr scrive

      “Il giurista Giancarlo Cerrelli ha spiegato lo stesso da un punto di vista cattolico: «Le nostre società, da tempo, hanno favorito l’instaurazione di quella dittatura del relativismo, che non riconosce l’esistenza di alcuna verità assoluta. L’autodeterminazione, l’individualismo e l’edonismo sono divenuti i dogmi contemporanei. Non c’è allora da meravigliarci se in questo contesto fluido i paesi occidentali diventano laboratori per l’allevamento di terroristi. L’uomo occidentale, infatti, non distingue più il bene dal male e ciò avviene perché non ha più un criterio valoriale oggettivo, ma tutto è lasciato al sentire emotivo. Su quali basi identitarie e valoriali si pensa di contrastare il terrorismo che incombe sulle nostre vite? Le nostre società continuano a propiziare scientificamente l’affermarsi di contesti sociali e culturali fluidi, privi di punti di riferimento ed è proprio la Francia uno di quei Paesi che si sono esposti di più nel favorire la frammentazione sociale. Ci dobbiamo chiedere: quali valori sono trasmessi e proposti ai nostri giovani? È ora di riscoprire, invece, le radici cristiane dell’Europa per far fronte a questo momento epocale».

      E infatti il fenomeno in particolare dei foreign fighters è quasi normale in ambito occidentale, lo abbiamo creato noi. La gente arriva paesino a preferire l’Isis pur di sfuggire al vuoto e al nulla che gli propone l’occidente “laico”.

      • Vincent Vega ha detto in risposta a Vincent Vega

        La gente arriva persino (Non “paesino) a preferire l’Isis pur di sfuggire al vuoto e al nulla che gli propone l’occidente “laico”.

  8. Polidoro ha detto

    Fate bene a scoprire le quali sono le radici della nostra cultura.

    Scoprirete che negozi e lucette NON sono “radici”.
    Scoprirete che la nostra identità è nel pensiero greco/romano e nel culto del Sole Invitto, negli scritti di Seneca e nella letteratura latina e che abbiamo passato duemila a combattere contro la chiesa, in nome della scienza, dei diritti civili e della libertà.

    Forse il prossimo 26 giugno ci sarete anche voi a celebrare l’anniversario della Difesa della Repubblica Romana e dei suoi valori, contro ogni dittatura e ogni autoritarismo come qui dimostrato https://www.youtube.com/watch?v=OdazbWWPTTY&t=9m56s

    Se la parte peggiore degli italiani, quella razzista e fascista come qui dimostrato https://www.youtube.com/watch?v=snMbCsK3hd8&t=0m34s
    è diventata l’identità degli Italiani allora il nostro non è piu un popolo ma una vergogna per l’umanità.

    • Gianfranco ha detto in risposta a Polidoro

      E’ vero riguardo al fatto che i negozi e lucette non sono radici. Le radici sono la convivialità del Natale, gli atteggiamenti verso persone care e verso estranei, nel ritrovarsi in una festa con pensieri positivi verso tutti. Queste sono radici cristiane. I baccanali e il culto del sole invitto sono radici pagane che duemila anni di storia hanno, con fatica, cancellato: non è rimasto nulla dei sacrifici animali, degli schiavi sfruttati, delle scorribande con omicidi e stupri delle popolazioni barbare. E meno male che il Cristianesimo si è imposto altrimenti la scienza, i diritti civili e la libertà, nati nell’Europa cristiana, ce li sognavamo.

    • Vincent Vega ha detto in risposta a Polidoro

      Che massa di cretinate che hai scritto, caro Polidoro. 🙁 Ha gia risposto Gianfranco, non c’è altro da aggiungere .
      Purtroppo queste cretinate a volte fanno presa anche sui cristiani, che pensano davvero che in un mondo dominato da una concezione di divinità capricciose e irrazionali come i demoni pagani (perché qualora non fosse chiaro dietro le divinità pagane ci sono proprio loro) si sarebbe potuto sviluppare lo spirito scientifico, certo come no.

    • Vincent Vega ha detto in risposta a Polidoro

      E, caro Polidoro, mi spiace comunicarti che nè tu nè le anime morte par tuo potranno mai distruggere la Chiesa.
      Parola di Napoleone Bonaparte

      “L’errore più grande che ho fatto è qualcosa a cui nessuno pensa. E cioè la pretesa di distruggere la Chiesa cattolica. Io credevo che la Chiesa fosse come una sorta di serpente, per cui, schiacciata la testa, sarebbe morta. E invece, più schiacciavo questa testa (l’allusione all’esilio di Pio VI e Pio VII è chiara 😉 )e più mi accorgevo che la Chiesa mi rinasceva tra le mani. Ho combattuto contro potentissimi eserciti, eppure non ho mai dubitato di combattere contro realtà limitate; ma combattendo contro la Chiesa, mi sono accorto di combattere non solo contro degli uomini!”

      Si, perché, qualora non lo sapessi la Chiesa è retta da un certo Gesù di Nazareth, il Re dei re, tanti auguri quindi.

    • Vincent Vega ha detto in risposta a Polidoro

      Per vedere il bene delle divinità pagane leggere qui https://lodeallospiritosanto.wordpress.com/2013/01/09/la-dea-kali-come-adorare-il-male-credendo-che-sia-il-bene/
      I demoni di Satana sono molto attivi nell’induismo, purtroppo, come in tutte le religioni eccetto le tre religioni monoteiste.

    • lorenzo ha detto in risposta a Polidoro

      Quando parli di radici nei negozi e lucette di quale cultura stai parlando?

      La mia mia basa sul fatto che siamo tutti figli dello sesso Padre; e la tua su cosa si basa?

    • Niky ha detto in risposta a Polidoro

      Eh? Ti senti bene?

    • Francesca ha detto in risposta a Polidoro

      @Polidoro
      Torna a studiare Storia.
      Va benissimo (anzi stra-bene) anche se la studi con docenti di storia ATEI.
      Però STUDIALA.
      E nota la parolina “docenti” (nel senso di accademici accreditati).
      “Docenti” NON significa “siti internet fabbricati da sbevazzoni al bar dello sport”.

      • Vincent Vega ha detto in risposta a Francesca

        Concordo in TOTO con questo consiglio.
        Vedi Francesca, gli anticristiani (lo scrivevo l’altro giorno anche) necessitano di una platea ignorante per poter diffondere le loro “””””””””tesi””””””””, ecco perché amano così tanto il web. 😉

        • Francesca ha detto in risposta a Vincent Vega

          Infatti. Sono talmente ignoranti che ho sentito perfino “confutare” che Babbo Natale, omone vestito di rosso, sia un’invenzione pubblicitaria della Coca Cola. Anche lui, pover’uomo, sarebbe il discendente di antichi riti e credenze pagane (ed è stato inventato per ingannare i bambini)…. ….Riti pagani antichi in cui ovviamente si beveva coca-cola a fiumi, celebre bevanda egiziana dei faraoni 😀 😀 😀
          Questi qua confondono tutto: storia, mito, miti, pubblicità, commercio….Non distinguono le logiche interconnessioni, né le contaminazioni volontarie e involontarie. Non distinguono l’origine dei fenomeni dagli sviluppi. Non usano più il cervello.

          P.s. per i frequentatori del bar dello sport: sulla coca cola egiziana faraonica SCHERZAVO !

  9. Francesca ha detto

    Ai frequentatori del Bar dello Sport.

    Toh. Pure il Papa-teologo fa confusione coi pagani 😀 😀 😀 😀
    Benedetto è un gran pignolo ma una volta s’è sbagliato pure lui col sol invictus:
    “Gesù è il sole apparso all’orizzonte dell’umanità per illuminare l’esistenza”
    http://magisterobenedettoxvi.blogspot.it/2012/01/il-papa-gesu-e-il-sole-apparso.html

    😀 😀 😀 😀

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