La “Marcia per la vita” incoraggiata da Papa Francesco

Marcia per la vita 2014 2Dall’insulto all’indifferenza: così i media hanno cambiato il loro atteggiamento nei confronti della “Marcia per la Vita” (www.marciaperlavita.it), che si è tenuta ieri, nella terza edizione, nelle vie di Roma. 50mila persone, mamme, papà, nonni e tantissimi bambini hanno proclamato il loro amore per la famiglia e per la vita, chiedendone il rispetto dal concepimento fino alla morte naturale.

Arrivati in piazza San Pietro, sono stati salutati da Papa Francesco: «Saluto l’Associazione “Meter”, che da quasi vent’anni lotta contro ogni forma di abuso sui minori. Grazie per il vostro impegno! Come pure i partecipanti alla Marcia per la Vita, che quest’anno ha un carattere internazionale ed ecumenico. A “Meter” e ai partecipanti alla Marcia della Vita tanti auguri e avanti, e lavorare su questo!». Importante la sottolineatura sull’aspetto ecumenico, data la presenza tra i manifestanti di rappresentanti e fedeli della Chiesa ortodossa (tra cui l’ambasciatore Onu, Alexey Komov), di protestanti, evangelici, valdesi ed anche musulmani marocchini. Lo stesso avvenne anche l’anno scorso quando il Pontefice chiese di mantenere viva l’attenzione «sul tema così importante del rispetto per la vita umana sin dal momento del suo concepimento». Oltre ad esponenti politici di Forza Italia, Ncd, Unione di Centro, Lega Nord e Fratelli d’Italia, anche quest’anno ha presenziato il card. Raymond Leo Burke, prefetto della Segnatura Apostolica, così come hanno aderito ufficialmente anche diverse diocesi italiane, come quella di Trani-Barletta-Bisceglie.

Quest’anno Furio Colombo, de “Il Fatto Quotidiano”, non ha (ancora?) parlato di “terrorismo”, così come fece l’anno scorso. Il cattolico sui generis Alberto Melloni, invece, ha scelto un lungimirante silenzio, astenendosi dal scrivere che «con la Chiesa questa marcia ha ben poco a che fare». Anche i sempre poco tolleranti militanti dell’Associazione Luca Coscioni non si sono (ancora?) fatti sentire, strano ma vero. Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, si è invece distinto un’altra volta per la sua lontananza etica e morale da Papa Francesco, negando il patrocinio del comune di Roma alla “Marcia per la Vita” e scegliendo di patrocinare, aprendolo personalmente, il Gay Pride del 7 giugno prossimo.

Oltre alle agenzie di stampa, pochi i quotidiani nazionali (molti quelli locali, invece!) si sono occupati dell’evento pro-life. Il Giornale” ha sottolineato la “benedizione” di Papa Bergoglio, considerevole anche il servizio del quotidiano Repubblica, autore di un articolo neutrale e, sopratutto, sincero nei contenuti, corredato da immagini molto belle. Tra i vaticanisti, l’unico a parlare delle 50mila persone è stato l’ottimo Marco Tosatti. Su “La Gazzetta del Sud”Fausto Gasparroni, noto per il bruciante interesse verso gli “intrighi vaticani”, ha tentato il noioso giochino “Papa Francesco vs. Benedetto XVI”, gioendo per il fatto che Bergoglio abbia riservato per i manifestanti solo «uno scarno saluto», perché la difesa dalla vita e della famiglia «non sono i suoi veri cavalli di battaglia, né sono al centro della sua azione di Pontefice». La “Marcia per la Vita” è un’iniziativa locale di fronte al mondo, è ovvio che non vi sia e non vi sarà alcun “appello” del Pontefice, al di là di un saluto e un incoraggiamento. Nessuno si aspettava altro. Rispetto all’importanza di questa tematica per il Papa, Gasparroni dovrebbe essere competente nel suo lavoro ed invece ha dimenticato le parole di Francesco che contraddicono la sua tesi: «La nostra risposta a questa mentalità», ha infatti affermato Papa Bergoglio nel settembre scorso, «è un “sì” deciso e senza tentennamenti alla vita. Per questo l’attenzione alla vita umana nella sua totalità è diventata negli ultimi tempi una vera e propria priorità del Magistero della Chiesa, particolarmente a quella maggiormente indifesa, cioè al disabile, all’ammalato, al nascituro, al bambino, all’anziano, che è la vita più indifesa». Una “priorità” per la Chiesa, caro Fausto.

Un’altra buona notizia prima di concludere: è nata in Italia una nuova associazione in difesa della vita, fondata all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Il suo nome è “Vita è”, con l’intenzione di raggruppare varie realtà già impegnate in quest’ambito. Numerosi i volontari, medici, giuristi e giornalisti che hanno già aderito.

 

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14 commenti a La “Marcia per la vita” incoraggiata da Papa Francesco

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  1. mario ha detto

    Voglio ricordare sempre a proposito di “Francesco vs. Benedetto XVI”, quanto ha detto l’attuale Pontefice all’Omelia del 18 novembre 2013 a Santa Marta: ”Ma voi pensate che oggi non si facciano i sacrifici umani? Se ne fanno tanti, tanti. E ci sono delle leggi che li proteggono”

  2. Daniele ha detto

    Nell’articolo non è stato scritto, ma, tra gli esponenti politici, c’erano anche quelli del Nuovo Centrodestra e dell’Unione di Centro.

    La presenza dei leghisti, invece, l’ho trovata francamente stonante, visto che in Lombardia Maroni (Lega Nord) ha ridotto i fondi Nasko, istituiti dall’ex-Presidente Formigoni (Nuovo Centrodestra) per aiutare le donne incinte in difficoltà economica a non abortire, col pretesto che tali fondi andavano per il 75% a donne immigrate (evidentemente per i leghisti la vita umana da tutelare è solo quella degli uomini e delle donne di “pura razza padana”, mentre la vita dei non-padani non ha alcun valore).

    Non capisco poi perché i Protestanti stanno manifestando a favore della vita umana, visto che sono decenni, se non secoli, che le varie Chiese Protestanti vanno dietro alle “mode” della società secolarizzata (non solo non combattono, ma addirittura ammettono l’aborto, l’eutanasia, la fecondaz. assistita omologa ed eterologa, le unioni tra omosessuali, addirittura celebrandole all’altare, ecc…): forse hanno visto che seguire le “mode” del mondo non può che portare al disastro e, quindi, si stanno ravvedendo? Se così fosse, benedetto sia questo ravvedimento! Forse non è un caso che molti Pastori protestanti si stanno convertendo al Cattolicesimo.

    • Daniele ha detto in risposta a Daniele

      Se la Lega Nord vuol aderire non solo a parole ma anche coi fatti alla causa della tutela della vita umana, ripristini immediatamente i fondi Nasko (come tra l’altro auspicato dalla milanese Paola Bonzi, cioè da una persona che ha dedicato la propria vita ad evitare che embrioni e feti umani finissero nelle mani dei chirurghi-assassini).

    • Fransi ha detto in risposta a Daniele

      Il non citare il NCD mi sembra molto strano, forse una svita, spero; ma non è l’unico articolo in giro per il web che si son dimenticati di loro…

      Io trovo più stonato i componenti di Forza Italia, dopo la deriva brambilliana sono semplicemente ridicoli, solo lì per acchiappar voti. La Lega è sì discutibile, ma sono uno di quei partiti su cui si può contare su queste tematiche, ricordo varie battaglie pro-life (o simile) fatte a Verona dove la Lega era in prima fila.

      Per i Protestanti…stai generalizzando una categoria e realtà troppo complessa. Ci sono mele marce certamente, la maggior parte, ma ci sono cristianissimi più di certi cattolici progressisti.

      • Daniele ha detto in risposta a Fransi

        In Forza Italia “c’è di tutto”: si va dalla Biancofiore, contraria ai matrimoni gay, a Galan e Bondi, possibilisti.
        Quindi mi chiedo: qual è la linea ufficiale di quel partito sui temi bio-etici? Se fino a qualche anno fa non avevo dubbi (Berlusconi in persona si adoperò per salvare la vita ad Eluana Englaro: io non so dire se lo fece perché gli stava a cuore la vita di quella ragazza o se l’ha fatto solo per calcoli elettorali o se per entrambe le ragioni, però quel che so è che fu l’unico politico italiano ad adoperarsi per salvare la vita a quella ragazza… e questo, al di là di ogni altra possibile valutazione, è un grosso merito che Berlusconi ha in quanto a tutela della vita umana), oggi, invece, non mi so dare una risposta…

        La Lega Nord a Verona sarà stata anche in prima fila nelle battaglie pro-life, però un conto sono le parole, un altro conto sono i fatti (un solo fatto è più significativo di 1000 parole): ed in Lombardia è un fatto che Maroni abbia abolito i fondi Nasko e, così facendo, non abbia reso un buon servizio alla causa della difesa della vita umana dal concepimento.

        Ho l’impressione che per i leghisti la causa della difesa della vita venga dopo, come priorità, rispetto alla lotta all’immigrazione cladestina: perciò se una donna straniera (regolare o clandestina) è incinta, il leghista pensa innanzitutto a rispedirla da dove è venuta (senza curarsi del destino del bimbo che porta in grembo), anziché preoccuparsi di aiutarla a non abortire.

        L’unico leghista che mi risulta abbia fatto qualcosa di concreto (intendo in termini di atti amministrativi) in quanto a difesa della vita è Cota in Piemonte, che ha cercato di rendere sempre più difficile il ricorso all’ivg (e voglio ricordare che a Torino è purtroppo attivo un certo Silvio Viale, ginecologo abortista capofila del Partito Radicale: quindi contrastare l’ivg proprio nella “casa” dei principali abortisti italiani è un grosso merito per Cota).

        Sui Protestanti: è vero, ci sono Protestanti più coerenti col proprio Credo in Cristo di molti Cattolici adult(er)i che vorrebbero riscrivere la Dottrina Sociale della Chiesa in chiave “progressista”. Anche il Vangelo ci dice che “molti, tra i primi, saranno ultimi, e molti, tra gli ultimi, saranno primi”. Però la mia era una valutazione globale sul fatto che per molte delle Chiese Protestanti aborto, fecond. assistita, eutanasia, unioni gay, ecc… non costituiscono un problema, mentre le Chiese Cattolica ed Ortodossa non si stancano di ripetere che la vita umana è sacra dal concepimento fino alla morte naturale e che l’unica famiglia è quella fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna.

  3. Fransi ha detto

    Stupefatto per La Repubblica, come è possibile che si sia comportato meglio di altri giornali? Direi che ha fatto Giornalismo ed è plaudibile almeno per una volta.

    Comunque abbiamo qui la prova che il quotidiano nazionalte La Stampa è un giornale molto serio e lodevole.

    PS: ma Il Foglio non ha scritto niente?

    • Redazione UCCR ha detto in risposta a Fransi

      Ringraziamo i nostri lettori per averci segnalato la presenza politica anche di esponenti del Ncd e dell’Unione di centro, non citati dalle fonti a cui abbiamo attinto.

      Rispetto a “La Stampa”: il blog di Tosatti è cosa a parte dal quotidiano, che -nonostante sia guidato dal cattolico Calabresi- è palesemente schierato contro la famiglia, come dimostra l’assenza di una notizia sulla Marcia per la Vita, ma in compenso due interviste odierne a tutta pagina ad una coppia gay e una lesbica che chiedono di avere figli. Articoli usati anche come risposta alle parole del card. Bagnasco, a cui è dedicato un trafiletto.

      Per approfondire:
      http://www.scienzaevita.org/rassegne/63ddb47789688df6190cf03ab27949ff.PDF
      http://80.241.231.25/Ucei/PDF/2014/2014-05-05/2014050527400417.pdf

      • Fransi ha detto in risposta a Redazione UCCR

        capisco e ringrazio. Mi dispiace molto di questa smentita, non avevo notato che l’articolo fosse del blog e non del giornale. La Stampa lo ritengo un giornale abb neutrale, ma leggendo tali articoli mi viene qualche dubbio a chi dia più peso… peccato.

  4. gladio ha detto

    Negare il patrocinio del comune di Roma alla “marcia per la Vita” per conferirlo ad una manifestazione come il ” gay pride” e nel contempo definirsi “cattolico” è semplicemente rivoltante, una cosa che grida vendetta al cospetto di Dio.

    Sarebbe molto meglio per questi ” cattolici ” che si legassero la famosa ” macina da mulino ” di evangelica memoria attorno al collo e che si buttassero in Tevere…

    Non vado oltre perchè altrimendi trascendo…

  5. Sophus Lie ha detto

    Rivolgo una domanda a quanti credono che la presenza dei politici di partiti del centro-destra significhi qualcosa in più di una comparsata schifosamente ipocrita in vista delle elezioni elettorali.

    Se uno è al governo può cambiare la legge, se davvero crede si tratti di uccidere una vita: questo è diverso da predicare bene e poi fare abortire la moglie al settimno mese (v. Berlusca). Il discorso è semplicissimo.

    Rajoy (capo del governo spagnolo, appartenente al post-fascista Partido Popular) in un paio di mesi al governo ha cambiato la legge. Mi spiace dirlo, visto che di fascisti o post-fascisti ce ne più di uno in quel governo, ma hanno agito in fretta e benissimo.

    Lega, Udc, Forza Italia, Fascisti d’Italia… ehm volevo dire Fratelli d’Italia sono stati al governo per anni. E non hanno MAI parlato di cambiare quella legge e di proibire l’aborto. Sono solo ipocriti.

    • Mandi ha detto in risposta a Sophus Lie

      Capisco che vada di moda l’anti-politica e i pecoroni seguono sempre le mode. Tuttavia vorrei ricordare che anche all’interno degli stessi partiti non tutti la pensano allo stesso modo, e chi è contro l’omicidio del nascituro è in minoranza anche in Forza Italia e partiti vicini.

      Non sopporto Berlusconi, tuttavia riconosco che grazie a lui in questi anni la “cultura dello scarto” non è riuscita ad imporsi in Italia con leggi sull’eutanasia, suicidio assistito, testamento, nozze gay e schifezze simili. Se è vero che non si è fatto quasi nulla a favore delle famiglie, per le giovani coppie e per le donne in gravidanza (a parte il caso della Lombardia), tuttavia non si è aggravata la situazione, come invece è accaduto nel resto dell’Occidente.

  6. Andrea C ha detto

    La definirei una Marcia contro il Marcio!

  7. Mazzarino ha detto

    Eh Si! La ha incoraggiata telefonando a Pannella.

    • Jack ha detto in risposta a Mazzarino

      Anch’io ti sono amico e vorrei telefonarti, ovviamente questo non vuol dire condividere il tuo modo di vivere.

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