Il matrimonio omosex è un falso problema

Tribunale 
 
di Bruno Ferraro*
*Presidente Aggiunto Onorario Corte di Cassazione
 
da “Libero”, 29/05/13
 

Il cosiddetto matrimonio omosex è fuori della Carta Costituzionale. È un’opinione pienamente condivisa dal Senatore Giovanardi e contrastata dalla Presidente della Camera Boldrini. I due personaggi si sono pronunciati a margine della Giornata internazionale contro l’omofobia e la Presidente si è appellata al Trattato UE e alla Commissione Europea, secondo cui “i diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali formano parte integrale dei criteri per l’accesso all’Unione”.

Resto fermo nella mia convinzione e sostengo che, almeno fino ad eventuale sopravvenuta modifica della nostra Costituzione, nessuno può imporci di violarla e nessuno può dimostrare che il matrimonio omosex si armonizza con il principio dell’art. 29 che contempla il riconoscimento della famiglia come “società naturale fondata sul matrimonio”.

Sulla base dell’art. 3 della Costituzione e del principio di uguaglianza in esso sancito, nessuna discriminazione può ritenersi consentita in via di principio. Tuttavia, scendendo sul terreno delle norme positive, non riesco ad intravedere lacune suscettibili di essere colmate con norme di nuova emanazione. Non esiste un problema successorio, in quanto utilizzando il testamento è possibile trasmettere al compagno, in assenza di eredi aventi diritto, anche l’intero patrimonio. Nulla vieta, peraltro, la stipula di una polizza assicurativa o di una pensione integrativa a vantaggio del partner. È un falso problema il subentro nel contratto di locazione della casa in comune di residenza, in quanto tale contratto può essere stipulato congiuntamente dai due partner: in ogni caso la Corte Costituzionale (sentenza n. 404/1988) ha riconosciuto al convivente il diritto di successione nel contratto di locazione dopo la morte del titolare.

È un falso problema il diritto di visitare in carcere o in ospedale il partner in quanto tale possibilità è oggi concessa ai conviventi da norme dell’ordinamento penitenziario. Ed ancora, la giurisprudenza ha riconosciuto al convivente la risarcibilità per fatto illecito del terzo in danno del partner (esempio, un incidente stradale). Quanto ai contratti di convivenza, la loro stipula tra conviventi omosessuali è da tempo ammessa dalla giurisprudenza.

Se quanto precede è irrefutabile; se il legislatore non ha diritto di introdurre un istituto (il matrimonio) che si fonda su una legge di natura antica quanto l’uomo; se la questione dei diritti civili va tenuta nettamente distinta da quella concernente la famiglia; se i concetti di paternità e maternità sono radicati nella natura umana e non possono essere sostituiti con un generico concetto di “genitorialità”; se tutta la storia umana è centrata sull’attrazione dell’uomo verso la donna e viceversa; se la stessa parola “matrimonio” deriva da matris (madre) e munus (compito della madre di contribuire alla perpetuazione della specie); ci pensi un bel po’ chi sostiene che una coppia omosessuale ha diritto di vivere la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico.

Il matrimonio omosex è un falso problema. Non c’è bisogno di scardinare la famiglia per dare ad omosex e transex i diritti di cui sono già oggi titolari.

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112 commenti a Il matrimonio omosex è un falso problema

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  1. Nullapercaso ha detto

    Allora se è un falso problema lasciamoli fare, no?

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Nullapercaso

      Spero che tu abbia letto l’articolo, avrai sicuramente capito che “falso problema” sta per “inutilità”. Ovvero è completamente inutile il matrimonio omosex in quanto “non c’è bisogno di scardinare la famiglia per dare ad omosex e transex i diritti di cui sono già oggi titolari”.

      Mi aspetto ora un’obiezione più costruttiva se possibile.

      • Nullapercaso ha detto in risposta a Paolo Viti

        Forse è la volta buona che si rimette in sesto, più scardinata di così.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Nullapercaso

          Purtroppo ho atteso invano, anche la seconda obiezione è al livello della prima.

          Avanti un altro… 😉

        • Salvo Lo Nardo ha detto in risposta a Nullapercaso

          E’ inutile, e’ una ossessione. A giudicare da quanta attenzione viene qui (e su altri siti) dedicata al tema sembra che si tratti del problema principale dell’umanita’, dell’Armageddon incombente, IL MATRIMONIO OMOSESSUALE, aiuto, aiuto, scappiamo tutti.

          Se magari poi ci fosse una sola persona capace di spiegarmi, in termini pratici e precisi, e senza discorsi astratti, in QUALE MODO scardinerebbe la famiglia tradizionale, sarei davvero felice. Poi magari mi piacerebbe qualcuno mi spiegasse in quale modo il matrimonio omosessuale la scardinerebbe piu’ di..:

          – La crisi economica (che non permette alle famiglie di andare avanti e crescere i figli)
          – La devastazione dell’ambiente (si pensi alla gente che vive nella “terra dei fuochi”, ai feti malformati, ai ragazzini che muoiono di tumore)
          – Il Divorzio
          – I modelli comportamentali continuamente propinati in televisione
          – Il consumismo

          Devo continuare ? se anche uno solo di questi temi vi sembra abbia un impatto distruttivo sulla famiglia (peraltro tutti problemi reali, esistenti, al contrario del matrimonio omosessuale, al momento semplicemente una ipotesi) allora i conti non tornano. Perche’ a stento si parla di questi temi mentre sembra il matrimonio omosessuale si becca ALMENO un articolo a settimana (quando non due o tre). Fate voi….

          • Emanuele ha detto in risposta a Salvo Lo Nardo

            …in parte ti ho risposto sotto.

            Comunque, mi scusi, ma questo è puro benaltrismo… ci sono molti problemi, è vero. Ma ognuno ha la sua sensibilità.

            Dire a noi “occupatevi d’altro” è come dire ad un’associazione di volontariato che ci sono problemi ben maggiori… le pare ragionevole fare una classifica? Sono più bisognosi i bambini Down o quelli autistici? E’ meglio occuparsi di malati di aids o di tumore? E’ opportuno aiutare gli anziani soli o le famiglie numerose? Ci occupiamo di tossicodipendenti o di disoccupati?

            Io penso ci sia spazio per tutti… ritiene che si parli poco di alcuni temi. Scriva lei un articolo e lo mandi alla redazione, non credo che verrà ignorato… oppure, apra lei un blog (con blogger o facebook ci vogliono 5 minuti)… saremo ben lieti di leggere i suoi commenti e le sue proposte.

          • Paolo Viti ha detto in risposta a Salvo Lo Nardo

            L’omosessualità è presente ogni giorno su tutti i quotidiani principali ed è ormai una tematica comune sulla maggior parte dei forum e dei blog che si occupano di etica, morale e attualità.

            Il Corriere ogni giorno pubblica una notizia su qualche famiglia arcobaleno, è nessuno va a dirgli che sono ossessionati.

            Rispetto alla tua domanda: il matrimonio è un’istituzione prevista soltanto per chi vive una differenza sessuale ed è aperto alla generazione di una nuova vita, serve per stabilizzare la coppia. La famiglia si fonda sul matrimonio, come insegna la Costituzione.

            Se vengono minacciate le fondamenta snaturando il senso del matrimonio esso non avrà più senso per nessuno.

            Ti faccio un’analogia: se al conservatorio di musica viene ammesso chiunque senza una discriminazione su chi ha davvero le competenze per entrare (chi sa suonare uno strumento ad esempio), il conservatorio non avrà più alcun senso perché non potrà raggiungere gli obiettivi previsti.

            I temi che hai citato sono corretti e infatti hanno contribuito a disgregare il senso del matrimonio, tant’è che oggi tu non riesci a capirlo essendo favorevole a quello omosessuale.

          • andrea g ha detto in risposta a Salvo Lo Nardo

            La vera ossessione è quella di voler imporre un assurdo
            giuridico e umano quale sarebbe il “matrimonio omosex”.

            • Salvo Lo Nardo ha detto in risposta a andrea g

              “Imporre” a chi ? Chi ti impone di sposare un uomo ? Ma vi rendete conto di quello che scrivete ? Che “imposizione” subisci ?

              • andrea g ha detto in risposta a Salvo Lo Nardo

                E’ un’imposizione alla logica, ed è un’offesa a DIO.

                • Salvo Lo Nardo ha detto in risposta a andrea g

                  Ah, ecco, una imposizione alla logica…ecco di cosa stiamo parlando…

                  • andrea g ha detto in risposta a Salvo Lo Nardo

                    Già, purtroppo -per chi la pensa come te- la vita è fatta
                    di complementarietà.
                    Il naturale istinto dell’uomo è verso la donna, e viceversa.
                    Lo scrive la natura, nel nostro corpo e nella nostra psiche.
                    Cosa c’è di più bello che incontrare un’altra da te?
                    Mah, che sia “omofoba” la vita stessa?

                  • Paolo Viti ha detto in risposta a Salvo Lo Nardo

                    Certamente si tratta di imposizione perché minando le basi del matrimonio, come fa chi sostiene le nozze gay, ne risentono tutti coloro che accedono di diritto al matrimonio.

                    Coppie gay e coppie etero non sono uguali, la natura lo ha deciso tramite la fecondità della seconda situazione rispetto alla prima e l’equilibrio naturale della differenza sessuale. Inutile trattare due situazioni differenti come se fosse simili, è mancanza di rispetto per entrambe.

                    Per accedere al matrimonio occorre avere delle qualità particolari che lo coppie gay (come gli incestuosi, le coppie minorenni, i poligamici ecc.) non hanno. Nessuna malattia nessuna guarigione, nessuna violazione nessuna discriminazione. Con buona pace di tutti 😉

              • Emanuele ha detto in risposta a Salvo Lo Nardo

                …Imporre ai bambini di essere adottati da coppie gay, come avviene regolarmente all’estero.

                E come avviene anche in Italia, visto che un tribunale dei minori ha affidato una bambina ad una coppia omosex di due maschi, in barba a tutte le leggi… Per ora siamo all’affidamento… Ma il passo per l’adozione è breve.

                Sveglia ragazzi! Questa fissa per il matrimonio è proprio l’adozione… Altrimenti basterebbero i PACS. Invece, se si passa al matrimonio sarebbe incostituzionale non permettere l’adozione.

          • Panthom ha detto in risposta a Salvo Lo Nardo

            Questo ad esempio è l’articolo quotidiano di oggi del Corriere a favore degli omosessuali: http://www.corriere.it/sport/13_dicembre_02/coming-out-campione-tuffi-tom-daley-dfdf24f8-5b42-11e3-bbdb-322ff669989a.shtml

            Non vedo nei commenti le tue accuse di essere ossessionati dall’argomento però, eppure ogni giorno ne appare uno. Ipocrisia Maria? Si, fa anche (quasi) rima.

            • Salvo Lo Nardo ha detto in risposta a Panthom

              E cosa c’entra il Corriere ? Il Corriere e’ forse una pubblicazione cattolica ? Cosa ve ne importa di cosa pubblica il Corriere ? Voi qui dichiarate di essere preoccupati per il destino della famiglia, e di affrontare certi temi, da un punto di vista cattolico, con questa preoccupazione come obiettivo. Bene.
              Ho fatto una lista di (solo alcuni) dei problemi che correntemente assediano la famiglia e la sfasciano. Argomenti pressanti, seri, presenti nella realtdi tutti i giorni.
              A giudicare dalla percentuale di articoli sull’omosessualità che pubblicate qui (almeno uno a settimana, quando non due o tre) sembrerebbe che questo sia il problema principale della famiglia. Ed invece sappiamo che non è così. Persino papa Francesco ha detto “quello che dice il Catechismo sull’omosessualità lo sappiamo…non si può stare sempre qui a parlare di omosessualità”.
              Ora, delle due una…o sbagliate continuamente il bersaglio sui veri problemi della famiglia (certamente non i matrimoni omosessuali, correntemente nemmeno un argomento di discussione al governo ed in ogni caso un fatto che riguarderebbe a stento il 5% della popolazione) facendo più male alla famiglia che bene (concentrando la vostra, e di altri, attenzione su problemi secondari non facilitate la risoluzione/battaglia sui problemi più pressanti….divorzio, corruzione, prostituzione, etc). Oppure questo ossessionare sul tema omosessualità è intenzionale….in questo caso c’è qui una buona dose di ipocrisia a chiamare questa battaglia “cristiana” (perchè dovrebbe allora concentrarsi sulle vere, reali, pressanti emergenze morali e fisiche della famiglia cristiana). Grazie.

              • Giacomot ha detto in risposta a Salvo Lo Nardo

                Cioè aspetta .
                Tu sei quà a parlare di cosa dovrebbe o non dovrebbe pubblicare Uccr invece di continuare a commentare l’articolo ? Ma stiamo scherzando ?
                Uccr può parlare di cosa vuole e quando vuole , mi sembra . Questo tuo giudizio su cosa dovrebbe o non dovrebbe postare è superficiale e inutile .
                Ti distogli dall’argomento e non capisci l’articolo e in più rendi palese il fatto che non hai compreso che l’uccr tratta di argomenti scottanti e in modo scottante che di sicuro non trovi in tutti i posti .Magari trovi articoli di altri blog che ne parlano ma non in questo modo . Ma questo è un blog appunto non è un giornale che deve parlare A FORZA di ogni fatto all’ordine del giorno . Non è come Tempi tipo che è un giornale e parla anche di questi argomenti in modi del genere (essendo di ispirazione cristiana) . Quindi questa tua ”’critica”’ è completamente infondata e crollata in partenza , appena ti è venuta in mente è crollata . Molto probabilmente lo sai , lo hai capito con la tua logica (che spero tu abbia), ma essendo così occupato ,da questa tua rabbia , da questo tuo rancore, a dover andare a forza contro chi non ti sta a genio , vai completamente fuori strada e cominci a parlare letteralmente A VANVERA di cose che non c’entrano nulla . Ah e comunque per risponderti su ,guarda che è da ritenere un’imposizione anche perchè uno dei pochi paesi dove è stata tratta con democrazia e non demagogia è la Croazia (forse l’unico) e appunto non è passata , negli altri invece la militanza omosessualista ha fatto il suo sporco gioco .

              • Emanuele ha detto in risposta a Salvo Lo Nardo

                …scusa, ma basta guardare la home page e scorrere l’archivio per vedere che si parla di molti argomenti…

                Poi, noi non siamo un organo ufficiale della Chiesa, ma un blog di ispirazione cattolica… Prendiamo i fatti di cronaca e li commentiamo in chiave Cristiana… Tutto qui.

                E ti ripeto, se pensi che alcuni temi siano tralasciati, puoi contribuire… Non ti è venuto il dubbio che, essendo un sito fatto da volontari, forse non ci sono le competenze ed iltempo per parlare approfonditamente di tutto? O dovremmo fare come Odifreddi e Co.? Ci improvvisiamo tuttologi e pontifichiamo su tutto?

                Se avessi avuto la pazienza di leggere qualche articolo, ti saresti accorto che sono tutti ben circostanziati e pieni di rimandi e riferimenti bibliografici… È un lavoro difficile che richiede competenze specifiche e molto tempo… Non basta parlare a caso, come vorresti tu, per risolvere i problemi….

                • Panthom ha detto in risposta a Emanuele

                  Su Emanuele e Giacomo, rispondete pure a chi invoca la censura? E’ ovvio che il laico e tollerante Salvo Lo Nardo laicamente non tollera che qualcuno osi parlare più volte contro le nozze gay, è una forma di patologia simile all’omofobia: si chiama omofilia.

          • Giacomot ha detto in risposta a Salvo Lo Nardo

            Ma veramente sono le persone , le lobby gay (che da quanto ho letto ultimamente in altri giornali sono veramente potenti) che vogliono il matrimonio omosex ad ossessionare quelli che ritengono che la vera famiglia sia quella naturale . Se vuoi studiare ti consiglio questo link dove ti parla per bene di come influirebbe sulla mente dei bimbi da educare e in più aggiungo che essendo l’unione tra persone dello stesso sesso diverso da quelli di sesso opposto , dovresti , per onorare questo principio d’uguaglianza libertina (non Vera) , accettare anche le unioni tra fratelli , tra mariti e figli , moglie e figli , persone maggiorenni e minorenni . Insomma dovresti sfasare ogni cosa , se no mi fai pensare che sei un egoista che non pensa agli altri .

  2. lorenzo ha detto

    Il matrimonio omosex non è un falso problema ma un problema molto ma molto serio: serve a scardinare la societa dalle fondamenta ed è preludio di tempi molto bui.

    • Andrea. ha detto in risposta a lorenzo

      Io penso che semmai sia il contrario: è la Società “liquida” ad essersi scardinata fin dal suo componente minimo ed essenziale, la Famiglia, e questo apre a tutto questo.

      Non lo vedo come attacco, ma come sintomo. Sintomo comunque di una malattia molto grave…

      • Emanuele ha detto in risposta a Andrea.

        …non sono del tutto d’accordo.

        La famiglia è sotto attacco da diversi decenni. Prima l’educazione di Stato (Scuola liberal-massonica obbligatoria, Giovani Balilla, etc) ha soppiantato quella familiare. Poi è venuta la “rivoluzone sessuale”, il divorzio, l’aborto… Oggi assistiamo agli ultime fasi: unioni di fatto, matrimonio omosessuale, etc.

        La cosa è voluta, non è un evoluzione casuale della società moderna. Non bastava infatti togliere Dio per scardinare la famiglia, società fondata sulla legge naturale; si doveva proprio attaccare la famiglia.

        E l’attacco ha portato i suoi frutti.. generazioni di giovani allevati da genitori incapaci ed istabili, facili vittime della pubblicità. La faccenda delle baby prostitute romane, pur essendo la punta dell’iceberg, ben rappresenta dove siamo arrivati… tutto è mercato, tutto è in vendita. Quel che conta sono solo i soldi.

        I giovani hanno perso il senso critico perché chi doveva insegnarlo, la famiglia, non c’è più. Così una borsa griffata si compra con la propria verginità, i cocktail della movida, con un paio di marchette… poco importa se si è maschi o femmine, bambini o adolescenti.

        I chi guadagno sul vizio (pornografia, droga, alcolici, fumo, gioco d’azzardo, etc.) fa i miliardi sulle miserie dei nostri giovani…

        • Salvo Lo Nardo ha detto in risposta a Emanuele

          Bhe allora perche’ qui non si parla di questo ? Perche’ si parla continuamente di matrimoni omosessuali e non si parla di prostituzione (9 milioni di clienti in Italia), di pornografia, di droga, di alcolici, etc ? L’hai detto tu stesso che questi sono gravi probemi (ed io concordo in toto). Non e’ che forse ossessionare su sto tema del matrimonio omosessuale da il senso della faziosita’ e scarsa attinenza alla realta’ delle campagne portate avanti qui (ed aggiungerei, dell’ipocrisia del modo in cui si applica il messaggio cristiano) ?

          • Emanuele ha detto in risposta a Salvo Lo Nardo

            …mi pare che su questo sito si parli di tutto… basta vedere l’home page: eutanasia, laicismo, filosofia, divorzio, contraccezione, giornalismo, storia, femminismo, etc.

            …magari è curioso che quando si parla di matrimonio omosex, arrivino frotte di commentatori, quando si parla di altri argomenti siamo i soliti “affezionati” a riflettere sugli articoli

            Ripeto comunque che c’è un’emergenza: la famiglia. Se si risana la famiglia, il resto viene in automatico… Sì, esisteranno sempre comportamenti deviati, ma una sana educazione morale familiare è la base per una società sana.

          • simone ha detto in risposta a Salvo Lo Nardo

            mi. domando perché salvo si ossessioni con questo blog e non usi il suo tempo libero per aiutare i poveri. ci sono ben altri problemi nella società perché lui si ossessiona con i gay e con chi ne parla?

          • Panthom ha detto in risposta a Salvo Lo Nardo

            Ma perché Salvo Lo Nardo parla sempre di gay e di cosa dovrebbe parlare Uccr e non parla mai di prostituzione, pornografia, droga, alcolici?

            Ad ascoltare lui sembra che tutto il problema del mondo sia cosa scrive uccr, questa è pura ipocrisia e faziosità. Davvero si riduce a questo il messaggio laico? All’ossessione di uccr?

        • Titti ha detto in risposta a Emanuele

          Quindi, fammi capire, i guai sono cominciati da quando si è dato a tutti la possibilità di alfabetizzarsi? Ah però! Più coerenti i TdG che sottolineano la poca importanta che hanno le scuole, specialmente le superiori o le università, rispetto allo studio della (loro) Bibbia, o gli Amish ritengano inutile andare oltre la 3°media…

          • Emanuele ha detto in risposta a Titti

            …andiamo con ordine.

            Nell’odiato Regno di Napoli dei Borboni esitevano ottime scuole. Il così detto “metodo normale” permetteva in 6 mesi di insegnare ad adulti a leggere scrivere e fare di conto, cosa che oggi a stento (visti i risultati PISA) si ottengono in 10 anni di scolarizzazione obbligatoria. I tassi di alfabetizzazione erano alti, considerando la situazione italiana ed europea.

            Senza contare le scuole dei Gesuiti, sparse per tutta Italia.

            Le scuole erano compatibili con le esigenze delle famiglie, spesso le lezioni erano tenute la domenica e nei periodi morti dei lavori agrari.

            Il Regno d’Italia impose l’obbligo scolastico che, insieme alla leva militare, depauperò micidialmente le classi meno abbienti dei contadini. Basterebbe leggere Don Bosco, per rendersi conto di come funzionava bene la scuola obbligatoria. Lo scopo era chiaro, “abbiamo fatto l’Italia, adesso dobbiamo fare gli italiani”. Si doveva perciò inculcare nelle giovani menti gli ideali Risorgimentali, liberali e massonici… risultato ottenuto a 150 di distanza solo sul piano ideologico, poco su quello pratico dell’inculturazione.

            Le scuole cattoliche vennero chiuse, i libri bruciati, i Gesuiti sciolti… non doveva restare traccia della via cattolica all’insegnamento. Soprattutto, si doveva togliere ai genitori la patria potesta sui giovani, imponendo un’educazione di massa. Ripeto, imponendo, senza di contro fornire gli aiuti economici alle famiglie. Quindi, non erano più i genitori a decidere cosa e quanto far studiare ai figli, ma lo stato imponeva a tutti la stessa istruzione, con lo scopo di formare cittadini “modello”… e meno male che erano liberali!

            Dovrebbe far riflettere che i più alti tassi di afabetizzazione sono stati raggiunti dai regimi (nazismo, comunismo e, venendo ai giorni d’oggi, Cuba e Cina). Infatti, solo in una scuola statalizzata si possono diffondere le idee della classe dirigente. Infatti, come avrebbe potuto far presa il fascismo anche su figli di socialisti e cattolici, se non ci fosse stata la Gioventù Balilla? Andava eradicato il senso critico trasmesso dalla famiglia, prima scuola di ogni fanciullo.

            Per approfondire puoi vedere questo:
            http://www.youtube.com/watch?v=lOZ_Bog8qpY&hd=1

            • Remo ha detto in risposta a Emanuele

              E già, i bei tempi in cui si lavorara nei campi col bove a tirare l’aratro…

              • Emanuele ha detto in risposta a Remo

                per sapere se erano belli o brutti, si dovrebbe “misurare” la felicità delle persone… Siamo più felici oggi o allora?

                Ovviamente la vita era molto più dura di oggi e tornare indietro non avrebbe senso, ma al pari del benessere economico e sociale è cresciuto anche quello psicofisico e spirituale?

              • Kosmo ha detto in risposta a Remo

                Adesso sei disoccupato e rimpiangi quando lavoravi, vero?

            • Titti ha detto in risposta a Emanuele

              Ma il programma fascista era una parodia rispetto alla gioventù hitleriana, che certamente era più capillare, mentre in Italia, sì e no, toccava solo le grandi città anzichè i numerosissimi centri rurali. Inoltre, i contadini, senza l’obbligo scolastico, avrebbero senz’altro impedito ai figli di studiare: ai maschi perchè appena possibile servivano delle braccia in più nei campi, alle femmine, perchè era ritenuta intutile l’istruzione ad un soggetto che, in fondo, doveva sfornare figli, pure la casa e aiutare nei campi il marito. Ti consiglio di leggerti “Padre padrone”, di Ledda. In quanto allo studio, se filtrato dagli ordini religiosi, avrebbe educato i due sessi in maniera differente, in base al ceto sociale. Sulla qualità dell’insegnamento, c’è da vedere come mai è così pessima: forse perchè si è usato l’impiego pubblico come serbatoio di voti e quindi non si è guardato al merito o alla preparazione degli insegnanti, questi ultimi, inoltre, non hanno, per la maggiore, l’idea che l’insegnamento è una missione, ma è mero lavoro, l’importante è lo stipendio, per quello che vi è stato un peggioramento dell’istruzione legato al fatto che oramai, a questi bambini o ragazzi non si può fare neanche un rimprovero pena il linciaggio dei genitori. Queste idee nostalgiche rispetto ad un tempo mi danno da pensare che tu leghi l’albabetizzazione con la mancanza di fede o di princìpi religiosi, cosa per altro assurda visto che tutti i prelati sono istruiti, anzi, direi più della media, quindi, cosa ti prude?

              • Laura ha detto in risposta a Titti

                Cara Titti, ti imbarchi sempre in questi discorsi assurdi pseudo-fanta-femministi: donne contro uomini, presente contro passato, progresso contro tradizione, famiglia omo contro famiglia tradizionale padre padrone mamma che lava…ma possibile che sei sempre in guerra? Possibile che ti nutri continuamente di luoghi comuni?

        • manuzzo ha detto in risposta a Emanuele

          Ahimè, quant’è vera quest’analisi. Però forse a monte tra cupidigia (in base alla quale il comunismo, accoppiandola all’invidia, ha dominato il 900) e la lussuria sfrenata (anch’essa sfruttata anche a fini economici) il fattore comune è l’egoismo. Gesù sulla croce combatte proprio quella spinta al non altruismo, l’uomo di oggi invece…. (me compreso attenzione!)

          • Emanuele ha detto in risposta a manuzzo

            Bravo! “certi demoni si scaccano solo con il digiuno e la preghiera”… Si vede che lo facciamo molto poco, io per primo…

    • Paolo Viti ha detto in risposta a lorenzo

      Anche in questo caso, lorenzo, “falso problema” sta per “inutilità”, cioè non è affatto un problema che gli omosessuali non si sposino perché hanno già i diritti necessari. Va letto in questo modo.

      • Emanuele ha detto in risposta a Paolo Viti

        …comunque concordo lorenzo… il titolo è un po’ fuorviante…Direi “il matrimonio omosex risolve falsi problemi”

      • lorenzo ha detto in risposta a Paolo Viti

        Credi forse che a chi si è messo in testa di distruggere la famiglia importi qualcosa del fatto che gli omosessuali godano già dei diritti che chiedono?

        • Emanuele ha detto in risposta a lorenzo

          no… comunque credo sia giusto sottolineare che per tutelare gli omosessuali non serve stravolgere il diritto di famiglia, ma razionalizzare il diritto privato.

  3. Maria Siti ha detto

    La famiglia non è sotto attacco..

    “una legge di natura antica quanto l’uomo”

    la legge di natura suggerisce che quando due persone si amano e decidono di vivere insieme formano una coppia.. possibilmente per la vita..
    non dice che gli omosessuali non possono farlo!

    perchè anche l’omosessualità è antica quanto il mondo!

    poi se volete intestardirvi con l’etimologia degli antichi romani o allarmarvi con la fine del mondo (non a causa della violenza ma per le coppie gay!!) fate pure..

    • lorenzo ha detto in risposta a Maria Siti

      Due omosessuali non saranno mai una famiglia: la famiglia è proiettata al futuro, una coppia di omosessuali è ripiegata sul presente.

      • Maria Siti ha detto in risposta a lorenzo

        ripiegati o proiettati sempre una coppia di persone sono..
        mi sembra una polemica del tutto inutile..

        • Ottavio ha detto in risposta a Maria Siti

          Sono una coppia ma non sono una famiglia, lo dice la nostra Costituzione.

          “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”.

        • lorenzo ha detto in risposta a Maria Siti

          Quindi, secondo te, coppia e famiglia sono la stessa cosa: ne sei proprio sicura?

        • Sophie ha detto in risposta a Maria Siti

          Ma ti sei mai chiesta che ce le abbiamo a fare le ovaie e i testicoli e per quale motivo si tromba? Hai almeno le basi elementari della biologia visto che l’ateismo si basa sulla fede nella scienza?

          • Salvo Lo Nardo ha detto in risposta a Sophie

            Che stile, che grazia, non ti smentisci mai Sophie…

          • Titti ha detto in risposta a Sophie

            Mi raccomando eh! Non “trombare” se non per sperare di restare incinta! Neh! Sia mai che lo fai perchè la faccenda, se fatta bene, è piuttosto piacevole…

            • Sophie ha detto in risposta a Titti

              Cara Titti al di là dell’unione fisica che ci deve stare in una coppia di SPOSI, sei capace di rispondere ad una domanda alla quale risponderebbe pure un bambino delle elementari: perchè abbiamo utero e testicoli? (Senza metterti a fare le tue solite battutine da femminista isterica, vorrei solo la risposta, grazie.

            • Laura ha detto in risposta a Titti

              Ancora luoghi comuni Titti. Nessuno è contro il piacere sessuale e nessuno è contro il sesso, un dono di Dio anche se da prendere seriamente non come hanno fatto le femministe libertine, oggi appese per colpa loro su tutte le riviste pubblicitarie e pornografiche.

              La domanda di Sophie è diversa e riguarda la fisiologia e l’antropologia dell’essere umano, facendoti notare che la differenza sessuale è un dono della natura e anche due omosessuali continuano a portare nel loro corpo la loro natura eterosessuale, al di là delle loro convinzioni.

    • Ottavio ha detto in risposta a Maria Siti

      Piccolo particolare: una coppia non è una famiglia dato che per la nostra Costituzione la famiglia è una “società naturale fondata sul matrimonio”.

      L’omosessualità è un comportamento, la famiglia è un’istituzione…la tua analogia è sballata.

      L’etimologia è il fondamento del senso delle parole, matrimonio e omosessualità rimarrà sempre un ossimoro e serve ad indicare che tale istituto non è stato previsto per chi violenta la differenza sessuale.

      Non ho compreso la battuta sulla fine del mondo, probabilmente fa parte del tentativo finale di ridicolizzare l’interlocutore sapendo bene di non aver espresso argomenti sufficienti.

      • Maria Siti ha detto in risposta a Ottavio

        L’omosessualità fa parte della natura umana che Dio stesso ha creato!
        La famiglia è un’istituzione per chi decide di formarla.

        Il matrimonio arriva DOPO che si è formata la coppia!
        Per questo è una discriminazione impedirlo.. e non c’e’ nessun motivo razionale valido, infatti è ostacolata SOLO dalla religione e dalla politica di estrema destra.

        L’etimologia risponde ad esigenze e ad un mondo che non esiste piu da mille anni.. non era compito dei romani approvare i matrimoni gay.
        Nè di certo se l’etimologia è nata 2000 anni fa allora quel concetto deve rimanere tale in eterno.

        La storia della poligamia non ha nulla a che vedere con i gay perchè puo essere applicata anche ad un contesto etero per cui è del tutto fuori luogo.

        Se un uomo e una donna possono sposarsi allora perche non possono farlo 2 uomini e due donne, o due donne e un uomo..
        perche una donna non puo sposare suo figlio?
        Semplicemente perchè la poligamia è vietata.

        polemiche inutili..

        Per quanto riguarda la fine del mondo è Bagnasco che ha ipotizzato scenari apocalittici.. insomma si sente dire di tutto sulle coppie gay!

        E’ ovvio che a questo punto si tratta solo ed esclusivamente di imporre un punto di vista ad ogni costo.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Maria Siti

          Non so cosa intendi per natura, in natura ci si mangia anche a vicenda dopo il rapporto sessuale…dovremmo farlo anche noi uomini perché è presente in natura? In natura esiste anche l’ex omosessualità…prova a vedere che fine hanno fatto i famosi pinguini gay di New York…

          Nessuno decide di essere famiglia, cos’è la famiglia lo decide la Costituzione: “società naturale fondata sul matrimonio”. Io posso decidere di essere un adulto ma se ho 17 anni la Costituzione mi dice che sono un minorenne.

          Non c’è alcuna discriminazione a concedere il matrimonio solo a chi ne ha i requisiti, lasciando fuori omosessuali, incestuosi, poligamici e coppie di minorenni così come altre coppie non previste dei requisiti previsti. Nessuno invece impedisce loro di essere una coppia o una poli-coppia.

          Religione ed estrema destra sono coinvolte con i loro giudizi così come gli atei contro le nozze gay e i militanti del PD e di varie fazioni politiche.

          L’etimologia ha senso per indicare che una precisa istituzione è stata fondata per quello e ha un preciso scopo, violare tale scopo significa minare le fondamenta dell’istituzione del matrimonio. Non è un concetto è un’istituzione sociale con un preciso scopo.

          Una coppia omosessuale/di minorenni/incestuosa/poligamica non ha i requisiti giusti per accedere al matrimonio, così come una persona che non suona uno strumento non può iscriversi al conservatorio o una persona cieca non può guidare un aereo. E non c’è alcuna discriminazione.

          Per favore, infine, non cercare di imporre il tuo punto di vista a chi non è d’accordo.

          • Maria Siti ha detto in risposta a Paolo Viti

            Nella Costituzione non c’e’ scritto che gli omossessuali non possono unirsi in una coppia.
            Questo lo decide la religione in modo aribitrario solo per proprio interesse.

            Comunque la Costituzione non è una cosa universale, assolutamente perfetta che vale in eterno, è pur sempre scritta dagli uomini.

            Vedi la Costituzione dice anche qualcosa a rigurado della scuola pubblica e privata, ad esempio che quella privata non deve avere oneri per lo Stato.. ma in questo caso della Costituzione ce ne freghiamo giusto?

            In finale: non c’e’ nessun motivo razionale affinche due omosessuali non possono legalmente esssere riconosciuti come una coppia, anzi una famiglia!

            Nessuno impone niente a voi cattolici non capisco perche vi sentite cosi devestati da questo argomento.

            Non portiamo avanti sterili polemiche per banali interessi di potere perche è avvilente.

            • Paolo Viti ha detto in risposta a Maria Siti

              La religione non c’entra nulla, non ha autorità in campo giuridico. Le motivazioni sono squisitamente laiche, condivise da atei, agnostici e da un buon numero di omosessuali.

              La Costituzione esclude le nozze gay come riconoscono pacificamente i costituzionalisti, tant’è che lo stesso articolo che commentiamo lo dimostra. Lo Costituzione parla di famiglia come società naturale fondata sul matrimonio e parla della cura dei genitori nei confronti dei loro figli. E’ evidente che i padri costituenti non avevano certamente in mente altre forme di coppia se non quella normale e naturale.

              Come ha spiegato giustamente Panthom sotto, lo Stato e le Regioni italiane non violano la Costituzione finanziato le scuole paritarie (non private), perché esiste una legge che lo permette. In caso contrario dovresti trascinare in tribunale lo Stato e le Regioni per violazione della Costituzione, dunque reato. Come mai nessuno lo fa? Perché non c’è alcuna violazione, aprite gli occhi cari amici e ragionate con la vostra testa!

              La verità è che non esiste nessun motivo per cui due omosessuali debbano accedere al matrimonio, in quanto una coppia etero e una omo sono due realtà completamente diverse e la Costituzione impone di trattare in modo diverso le situazioni differenti.

              Al contrario, non esiste un solo motivo razionale per aprire il matrimonio alle coppie omo, incestuose, ai gruppi poligamici e alle coppie minorenni, tutte forme di relazioni per cui non è previsto il matrimonio. Nessuna violazione, nessuna discriminazione 😉

        • Sophie ha detto in risposta a Maria Siti

          “Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che si addiceva al loro traviamento…..” (San Paolo apostolo)

          Secondo te li ha creati Dio gli omosessuali o fanno tutto da soli?

        • Emanuele ha detto in risposta a Maria Siti

          Alcune considerazioni

          1. Visto che nell’antica Roma, l’omosessualità era ben tollerata, perché non era ammesso il matrimonio omosessuale? Come non era ammesso nell’antica Grecia?

          2. Cosa c’entra l’incesto con la poligamia? Infatti, neppure due fratelli (etero od omo che siano) possono sposarsi… perché? Forse si amano meno?

          3. Se afferma che l’omosessualità è creata da Dio, allora anche il matrimonnio è creato da Dio… basta leggere il primi due capitoli della Genesi.

          4. Se il matrimonio omosessuale è ostacolato dalla religione, perché esso non è mai stato contemplato da nessuna società passata, mentre tutte le società contemplano il matrimonio eterosessuale (eventualmente poligamico)? (cfr. Eibl-Eibesfeldt, “Etologia umana”) Possibile che tutte le religioni del mondo antico e presente si siano coalizzate per evitare tale cosa?

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Maria Siti

          Ti invito infine a citare chiaramente le parole del card. Bagnasco, altrimenti è pura diffamazione.

        • lorenzo ha detto in risposta a Maria Siti

          L’omosessualità fa parte della natura umana?
          Anche la pazzia fa parte della natura umana: e allora?

    • Max ha detto in risposta a Maria Siti

      Si’ ma non capisco perche’ due. Non e’ discriminazione anche questa? Ad esempio, se tre persone vogliono formare un’unione affettiva, possibilmente per la vita, e chiamarla famiglia, perche’ mai dovremmo impediglierlo?

      Al di la’ di questa semplice obiezione, Giorgio Israel ha capito cosa stia in fondo a questo tentativo di realizzare il matrimonio omosex:

      http://gisrael.blogspot.co.uk/2012/12/si-puo-dire-no-ai-matrimoni-gay-senza.html

      • Emanuele ha detto in risposta a Max

        Ottima analisi, grazie della segnalazione….

        Aggiungo che al motore ideologico descritto da Israel, c’è anche quello economico… Creare generazioni di schizzofrenici, con un ego smisurato, ma senza radici familiari e culturali… Il sogno di ogni pubblicitario!

      • Maria Siti ha detto in risposta a Max

        La pazzia è una malattia e perche mai dovremmo fare nel 2013 quello che facevano nell’antica roma, vogliamo riaprire il colosseo con i gladiatori?

        Tre persone non possono fomrare una famiglia perche la poligamia è vietata!
        Una madre non puo sposare il proprio figlio perche l’incesto è anche vietato..

        L’omosessualità l’ha creata Dio, il matrimonio è un’istituzione umana.

        Vi arrampicate in ogni modo sugli specchi..

        ripeto non c’e’ nessun motivo diretto e razionale per dire a due omosessuali “No voi non potete formare una coppia”..
        che fate gli dite di no perchè non lo facevano i romani?

        è asssurdo..

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Maria Siti

          I tuoi commenti, cara Maria, sono semplici luoghi comuni privi di una qualsiasi razionalità.

          La poligamia NON è vietata e nemmeno l’incesto, a meno che non siano scandalo pubblico. In ogni caso non riesci a spiegare perché sarebbero vietati e dunque perché vuoi discriminare le coppie incestuose e i gruppi poligamici.

          Dio ha creato anche l’ex omosessualità, eppure tu sostieni che dall’omosessualità non si possa uscire e non si possa aiutare ad uscire. Il matrimonio è un’istituzione umana, esattamente come il Gay Pride. E allora?

          Confondi il “formare una coppia” con “l’unirsi in matrimonio” che sono due cose completamente diverse. Nessuno vieta le coppie gay mentre le persone razionali sono contrarie a minare le basi del matrimonio aprendolo a chiunque (gay, incestuosi ecc.), senza nessun criterio di accesso. Questo porta conseguenze a tutti coloro che usufruiscono del matrimoni.

          Coppia gay e coppia etero sono due realtà completamente diverse e la Costituzione impone di trattare in modo diverso le situazioni differenti. La prima impedisce il progredire stesso della società a causa della sterilità e della violazione della diversità sessuale rendendo inadatti alla crescita di un nuovo cittadini in un contesto equilibrato da due identità differenti. La società ha tutto l’interesse invece di sostenere e privilegiare quelle coppie il cui amore è fertile e permettono in un contesto ideale equilibrato (differenza sessuale) la crescita di nuovi cittadini.

    • harryburns ha detto in risposta a Maria Siti

      gentile Maria Siti,
      la legge di natura è finalizzata sempre e solo a due cose:
      la sopravvivenza dell’individuo
      la perpetrazione della specie.

      Alle leggi della natura dell’amore non frega assolutamente nulla.
      O forse è a conoscenza di casi di leoni innamorati di gazzelle e per questo diventati vegetariani?
      O anche più semplicemente di versi di poesiedeclamati da un ippopotamo alla sua musa?

      ogni individuo del regno animale lotta per la propria sopravvivenza. in taluni casi ciò ha portato a forme di mimetismo straordinario, in altri a forme di aggressività. ma tutte lf orme che la natura prende sono, alla bisogna dei casi, indirizzate alla sopravvivenza.
      Ovviamente, va da se, che la sopravvivenza non è solo individuale, ma anche collettiva: la perpetrazione della specie quindi.
      Guarda caso prima l’accoppiamento e poi la protezione della prole sono, almeno a guardare il national geographic channel, gli obiettivi primari della maggior parte degli individui di qualsiasi specie a cui è toccata in sorte la riproduzione sessuata.
      Se l’uomo è un’evoluzione della scimmia, come (mi sembra) lei suggeriva in un altro dibattito, sottostà alle stesse regole.
      in un contesto del genere, capirà bene, che l’accoppiamento (sia inteso in senso sessuale che nel più generico “formare una coppia”) omosessuale non serve assolutamente a nulla.
      Fra l’altro, seguendo quasi pedissequamente un ragionamento di tipo darwinistico (caso e necessità) direi che non si può affermare con tanta sicumera che l’omosessualità sia sempre esistita. Ma questo è un altro discorso.

      Rimanendo su un piano di puro utilitarismo, che è una più che evidente legge naturale, l’omosessualità potrebbe essere vista soltanto o come “disfunzione” assolutamente casuale, o come “disfunzione” utile, in qualche modo, a limitare la riproduttività umana.

      Badi bene: per me, ma anche per diversi ricercatori (direi la maggior parte), l’uomo non è un’evoluzione della scimmia.
      Badi ancora meglio: credendo fortemente in una (per me evidente) diversità ontologica dell’essere umano rispetto a qualsiasi altra specie animale ritengo che l’amore esista e non sia semplicemente un prodotto culturale elaborato dal nostro cervello che a causa di un corto circuito evolutivo è stato costretto, da un certo punto in poi, ad introdurre la coscienza.

      Questo non significa che non via sia una o più leggi naturali che sarebbe opportuno tenere presente.
      Una di queste leggi è che fisicamente l’essere umano è uomo o donna. l’opzione X non è prevista.
      Un’altra dice che che solo l’unione di due esemplari di sesso opposto origini un nuovo individuo.
      Su questo credo concordi anche lei.
      Partendo dal suo assunto, e presupponendo l’Amore, quindi per forza una coscienza emotiva, ergo una dimensione razionale,emotiva,spirituale innata nell’homo o comunque parte fondamentale di esso, si evince che datosichè ci vogliono un uomo e una donna per generare un individuo, è maggiormente evidente che per la sua sana e corretta crescita la soluzione migliore sarebbe esattamente quella di avere accanto a se la rappresentazione fisica, emotiva, caratteriale dei suoi simili. e gardacaso è quello che avrebbe con i suoi genitori biologici: l’essere umano, maschio e femmina.
      Non sto nemmeno a citarle studi e contro studi psicologici, pedagogici, antropologici che si sono proiettati nello studio di quelle che per qualsiasi contadino non indottrinato è un’evidenza fattuale.
      D’altronde non è che crescere con i propri genitori sia condizione poi tanto strana nel regno animale.
      E’ vero che alcuni animali non lo fanno.
      Ma alcuni animali si accoppiano anche con i propri genitori, e ad ogni modo, se è pur vero che alcuni animali sono assolutamente monogami, è altrettanto vero che nessun animale si sposa.

      Ad ogni modo rimane vera l’esperenzialità: se l’umanità è uomo e donna, e la sua perpetrazione è data dalla specificità del rapporto uomo donna, non capisco perché “l’accidenti” omosessuale debba essere considerata regola e non eccezione.
      E soprattutto perché per cultura gli dovrebbe essere concesso quel ruolo che per natura non ha.

      In soldoni si è un po in un vicolo cieco:
      l’amore omosessuale (l’amore in generale) è concepibile solo presupponendo un universo non governato solo da leggi utilitaristiche, nel caso: la specificità umana.
      Ciò apre ovviamente alla possibilità di un’entità trascendente.
      e le cose si complciano di molto allora .

      • Alessandro ha detto in risposta a harryburns

        Credo però che si stiano mischiando due problemi distinti: quello del matrimonio e quello dell’adozione gay (che pone tutt’altro ordine di problemi).
        L’articolo parla di matrimonio sotto un profilo tecnico giuridico. Sul punto la Corte costituzionale si è pronunciata qualche anno fa (poi se volete cerco la sentenza) e, nella sostanza, ha negato che nella legge (che oggi non prevede il matrimonio gay) vi fosse una violazione costituzionale dell’art. 29 della costituzione perchè questo si riferisce al matrimonio nell’accezione classica di famiglia tra uomo e donna, lasciando aperta la possibilità che il legislatore regolamenti con diverso istituto le unioni omosessuali(nel senso: fate pure, ma non chiamatelo matrimonio). Qualche cosa la Corte ha detto anche sull’assenza di discriminazione, ma le due questioni sono state trattate unitamente e non mi pare di ricordare che il ragionamento andasse molto al di là dell’esegesi dell’art. 29.
        Naturalmente, da un punto di vista giuridico, le sentenze della Corte costituzionale pongono un punto fermo sulle questioni trattate. La Corte può sempre cambiare orientamento, ma allo stato questo è il nostro ordinamento.
        Ciò non toglie che una riflessione, anche adottando un punto di vista giuridico, sia sempre possibile e le sentenze possano essere quindi oggetto di critica.
        Nella nostra costituzione ci sono anche altre norme sulla base delle quali si può affrontare il problema. Almeno due:
        Art. 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
        Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
        È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
        Si tratta di due articoli che sono il sale della nostra democrazia.
        Ora, credo innanzitutto quello delle nozze gay sia un problema che non possa essere affrontato solo dal punto di vista semantico. L’idea della Corte che si possa creare un istituto diverso, senza spiegare in che cosa dovesse essere diverso (nei contenuti ovviamente)lascia perplessi: si potrebbe prevedere un istituto con lo stesso identico contenuto del matrimonio chiamarlo PACS DICO o quello che volete è tutto sarebbe risolto. In questo caso il nostro dibattito perderebbe gran parte della sua sostanza, anche se io credo che poi la questione sia anche quella di chiamarle matrimoni, a costo di osservare una piccola violenza all’etimologia della parola (per inciso, non ho avuto tempo di riguardare, ma ho la sensazione, a memoria dei miei studi universitari, che matri munus – dono della donna, non abbia nulla a che vedere nè con la procreazione nè con i doveri della donna, ma non sono sicuro e mi astengo). Negli articoli citati si parla di solidarietà sociale, di pari dignità sociale, di condizioni personali che non possono essere motivo di trattamenti differenziati. Lo Stato non dice di avere interesse alla condizione personale e sociale del singolo , eppure si assume il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana. Il diritto moderno è sempre dialettica tra Stato e individuo. Si può non avere interesse alcuno alla sfera privata, ma non di meno, lo Stato deve riconoscerla, garantirla e tutelarla e se ne assume il compito per garantire il pieno sviluppo della persona (e non solo della collettività) nelle formazioni sociali in cui si svolge la sua personalità (attenzione: la sua, del gay). Nella misura in cui si ritengono gli omosessuali persone umane è compito dello Stato garantirgli pari dignità sociale e uguaglianza. La parità non è certo assoluta e a situazioni diverse possono corrispondere diverse forme di riconoscimento, di garanzia e di tutela. Gli omosessuali rispetto al matrimonio sono diversi? In quanto coppia non possono procreare e certo il fatto è incontestabile e il matrimonio deve poter procreare, questo mi pare l’argomento di fondo. E’ facile l’obiezione che tante coppie eterosessuali per scelta o per malattia non vogliono o non possono procreare, eppure hanno accesso al matrimonio. Non distinguo volutamente le due ipotesi: se l’omosessualità è una scelta, allora gli si inibisce il matrimonio per fargli espiare una colpa (e qui mi fermo, perché spero che non sia di questo che stiamo discutendo, fermo restando che sarebbe una colpa davanti a Dio, se credenti, e non davanti allo Stato); se non è una scelta allora la loro condizione personale è il motivo del loro trattamento differenziato, che risulta però deteriore rispetto alle coppie sterili. Mi si dice spesso a riguardo che non bisogna confondere l’accidente con la sostanza, ma è anche vero che pure a questo accidente si riconoscono più diritti che agli omosessuali e in questo è difficile non vedere il germe della discriminazione. Ma quel che io credo e che il matrimonio non sia solo procreazione. E’ in realtà affectio coniugalis, comunione materiale e spirituale. E’ proprio quella cellula della società in cui (quasi) tutti viviamo che per prima consente il pieno sviluppo della personalità del singolo oppure lo agevola e lo sorregge. Il matrimonio, la famiglia, credo che su questo siamo tutti d’accordo, aiuta la sopravvivenza della specie(almeno per me è così, senza mia moglie e mia figlia sarei perso).Su di essa si fonda la società e la società consente alla specie di sopravvivere come gruppo (questo lo si vede anche nel mondo animale). Ciò che ne consegue a livello giuridico altro non è che lo strumento tecnico attraverso il quale questo sviluppo è accompagnato dalla legge. Certo, potrebbe porsi un istituto ad hoc che abbia più o meno lo stesso contenuto del matrimonio o lasciare che i gay stipulino un contratto di matrimonio, fatto di assicurazioni, testamenti, fideiussoni usufrutto (mi domando, sempre per inciso, cosa pensereste però di un proposta di legge che volesse abolire il matrimonio per tutti invitando gli eterosessuali a regolarsi con dei contratti che tanto è la stessa cosa). Ma i PACS e i DICO avrebbero ragion d’essere solo se si volesse salvaguardare l’etimologia della parola matrimonio o se si volesse attribuire agli omosessuali una diversa e minore dignità sociale, perché in definitiva il fatto che anche gli omosessuali possano sposarsi non toglie nulla ai matrimoni eterosessuali, se non il privilegio dell’esclusiva (privilegio che peraltro i cattolici non perderebbero affatto, giacchè, per loro il matrimonio non è celebrato di fronte allo Stato e il matrimonio gay religioso non è nemmeno in discussione nè può essere preteso).
        Ed è questo che mi ha sempre lasciato perplesso nella ferma opposizione al matrimonio omossessuale. Per quanto mi riguarda la mia famiglia, il mio matrimonio, ha un enorme valore proprio perchè non dipende da quanti e quali matrimoni siano consentiti dalla legge. Se dovessi pensare che il mio matrimonio e la mia famiglia valga di meno (sia destrutturato) perchè possono sposarsi anche i gay, beh, per ciò solo il matrimonio sarebbe ben poca cosa, più o meno come il denaro, che più ce n’è e meno vale.
        Scusatemi per la lungaggine….ma volevo toccare tutti i punti della discussione

        • Harry Burns ha detto in risposta a Alessandro

          intervento puntuale e tecnico il suo Alessandro, e devo ammettere che mi pungola su un aspetto che poco conosco: la giurisprudenza.

          Tuttavia sono un convinto assertore della supremazia della morale sulla legalità (le leggi razziali erano legali ma non morali).

          Al di là di questo il mio discorso verteva più su un aspetto antropologico che legale.
          Tuttavia lei fa riferimento all’Art. 3 della costituzione: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
          Pezzo bellissimo che però
          1) trae evidentemente origine da una legge morale pre esistente e fondamentale e che la giurisprudenza ha solo “tradotto” (la dignità della persona umana)
          2) potrebbe essere interpretato in mille modi, ad esempio, se è vero che “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana” uno in base a quest’articolo potrebbe varare una legge per far accollare allo stato tutte le spese inerenti ad una gravidanza/parto/allevamento qualora una donna incinta fosse intenzionata ad abortire solo perché non può permettersi un bambino? Lo stato dovrebbe pagarmi gli studi di musica (è fondamentale per il mio pieno sviluppo)? E se fossi un nudista dovrei avere il diritto di andare in giro in costume adamitico?

          La questione sul matrimonio omosessuale in realtà non è squisitamente semantica, ma sostanziale (e pragmatica).
          assunto: la legge di natura è la conservazione di se stessi e della specie.
          1) l’essere umano è uomo e donna. -> la riproduzione avviene per via sessuale solo ed esclusivamente tra due individui, appunto, uomo e donna.
          2) l’essere umano è anche un “animale culturale”
          3) il matrimonio è un prodotto culturale che l’uomo si è dato/ha elaborato per proteggersi. proteggere principalmente la prole “legando giuridicamente” gli individui X e Y. E’ in questo senso che vanno visti i vantaggi quali reversibilità della pensione etc… A fronte ovviamente di “garanzie” che i contraenti danno allo stato, cioè alla comunità tutta.
          – di conseguenza il fatto che esistano matrimoni sterili (per scelta o malattia) non inficia ragioni e scopo.
          4) A fronte di ciò si evince che il matrimonio è strettamente legato alla sessualità, e di conseguenza alla riproduzione (o vogliamo mettere in dubbio anche questo?)
          5) In soldoni: il matrimonio è la prima tappa di un progetto che due individui hanno di fondare un nuovo nucleo societario, è l’atto fondativo di questo nucleo.
          Non è possibile perciò slegare il matrimonio dalla eventuale prole, sia essa naturale che adottata.
          Ecco perché non si può concedere il matrimonio alle coppie omosessuali senza concedere loro anche l’adozione.

          Ma se le coppie omo possono adottare posso sostenere non senza ragione che contravvengono allo stesso art 3 della Costituzione: non è ovvio che il pieno sviluppo della persona umana passa principalmente attraverso l’educazione in famiglia? privando volontariamente il bambino di una delle due figure di riferimento fondamentale (padre e madre) a fronte di nessuna causa di forza maggiore e/o scelta del male minore, non gli sto fornendo le migliori condizioni.
          A meno di non sostenere che è uguale essere cresciuti da due uomini o da due donne (ma poi perché due? boh).
          Ma a mio avviso è evidente che le figure genitoriali, le prime con cui il bambino impatta, sono e saranno specchio e paradigma di tutte le altre figure, concrete o astratte con cui egli si relazionerà per il resto della vita.
          E se è vero il punto 1, egli si ritroverà ad avere a che fare con i due sessi dell’essere umano.

          

Abuso della sua pazienza ancora per poco.
          1) non è vero che un titolo uguale dato a qualcosa di diverso non inficia il suo matrimonio. Per lo meno nel momento in cui non posso poi distinguere, all’interno di cose con il medesimo titolo. distinguere sta per discriminare per qualità.
          Un esempio pratico: una laurea comprata legalmente vale quanto la sua sudata. E anche se non fosse comprata, si è dottori storia (per farle un esempio) sia con una media di 110 e lode che con una media di 90. Ora per distinguere sulle lauree io posso vedere il voto, ma in un matrimonio questa cosa non è possibile, è come se la sua laurea sudata e ottenuta magari a pieni voti fosse identica in tutto e per tutto a quella di uno che l’ha rabbattata alla bene e meglio. Più è alto il numero di questi individui (evidentemente emendo preparati)nella società più il titolo stesso verrà svalutato, anche il suo.
          2) non è vero che il matrimonio imo non “impoverisca” il matrimonio tradizionale.
          come ci si comporterà in caso di assegnazione di assegni famigliari, case popolari, graduatorie etc?
          e in merito alle adozioni?
          Nel momento in cui si equipara non si può dare la precedenza alle coppie etero in quanto etero, altrimenti si discrimina.

          La soluzione ad alcune – giuste – istanze di coppie omoaffettive (ma non solo) non è l’istituzione di soggetti giuridici paralleli al matrimonio ma più semplicemente l’allargamento e la sburocratizzazione delle libertà individuali.
          Vado da un giudice di pace e – senza pagare – scrivo su due righe che se mi dovesse succedere qualcosa Tizio è il mio tutore, Caio si prende la mia pensione etc…
          Togliere dalle mani dei notai 3/4 di queste pratiche sarebbe un toccasana per il paese e la sua economia.
          E un vero gesto di libertà laica e progressista.
          (curiosità: come mai tutti sti progressisti che ce l’hanno sul col medioevo oscurantista non se la prendono mai con il vero residuo medioevale che è la casta notarile?)



          C’è un problema però: facendo questo – che è quello che una società libertaria, liberista e laica dovrebbe e potrebbe fare – si darebbe la possibilità a chiunque di accedervi (due amici single, nonno e nipote, etc potrebbero decidere di stabilire patti del genere). Questo, se da un lato è il vero allargamento dei diritti, dall’altro annullerebbe quella specificità che la rivendicazione gay cerca: l’equiparazione (prima giuridica e poi per abitudine sociale e culturale) delle coppie gay alle coppie etero.


          Ma uguali di fronte alle legge e alla dignità sono solo gli individui, non le loro libere associazioni.


          Soprattutto se si pensa che X+Y sia uguale a X+X o Y+Y non è la legge che andrebbe cambiata, ma la matematica, se se la sente di andar contro all’evidenza,a prego si accomodi…

          • Alessandro ha detto in risposta a Harry Burns

            Caro Harry (possiamo darci del tu?) dici molte cose cui mi piacerebbe replicare nel dettaglio, ma siccome sto attraversando la Puglia alluvionata e mi stanno sballottando da un treno all’altro mi limito a poche cose. Ora la tua interpretazione dell’art. 2 non ha molto senso o megli cerca l’esempio nell’iperbole per non affrontare il tema di fondo. Comunque l’articolo non trova fondamento in alcuna legge naturale ma in una regola che assai di recente nel 1948 la nostra società si è data e che per millenni non è esistita. La norma parla di uguaglianza oltre che di liberta (libertà che non è nemmeno assoluta ma questo é un altro discorso). Nel nostro ordinamento il matrimonio non è solo procreazione ( e per quello che ricordo nemmeno nel diritto canonico, anche se qui l’accento sulla procreazione è molto marcato) ma affectio coniugalis e in ogni caso tiene distintii doveri reciproci dei coniugi (arte 143 – 146) e quelli verso i figli (147 e 148) che sussistono tra l’altro anche a prescindere dal matrimonio. Tieni anche presente che il codice civile è precedente alla costituzione e se è vero che i costituenti hanno tenuto presente il matrimonio tra uomo e donna nello scrivere l’art’29 della costituzione avevano verosimilmente in mente gli articoli del codice civile. Da un punto di vista giuridico il legame tra matrimonio e procreazione è a mio avviso arbitrario ed è per questo che ho sempre trovato la sentenza della corte leggerina e pavida. La tua tesi del resto che non si possa immaginare un matrimonio gay senza adozione mi pare contraria all’evidenza giacchè esistono matrimoni etero senza alcun progetto di procreazione eppure basati sulla sessualità. Puoi stigmatizzarli quanto vuoi, ma si tratterebbe di una petizione di principio che non sposta di molto la realtà. Questi matrimoni senza figli sono benedetti dalla legge che ne garantisce non solo l’esistenza, ma la pensione dibreversibilitá le detrazioni fiscali per coniuge a carico e altre amenitá. I gay invece? Per il resto mi confermi nell’impressione che solo quando si tratta di gay il matrimonio si equipara alla laurea e perde quel valore sacro che gli si attribuisce in ogni altron discorso, ma tant’è il fatto che già mi dici che non saresti in grado di distinguere a livello qualitativo tra un matrimonio gay e uno etero é tutto quello che volevo sentire.

            • harryburns ha detto in risposta a Alessandro

              Certo che possiamo darci del tu caro Alessandro.
              Ora, ho messo molta carne al fuoco è vero e probabilmente in parte in maniera confusionaria.
              A mio parziale discapito ho presentato una premessa fondamentale

              – l’articolo della costituzione, come tutti i (12 se non ricordo male) articoli della costituzione da delle “direttive generali” che ovviamente non possono essere esaustive su ogni singolo caso.
              A me, da ignorante, sembra molto simile a quel diritto di ricerca della felicità che sta nella costituzione americana. che è di 200 anni più vecchia della nostra.
              Ad ogni modo l’articolo sancisce che lo stato ha come dovere quello di aiutare la “realizzazione” della persona. Che lo stato debba aiutare è probabilmente l’elemento di novità ma la legge a cui sottintende è che la persona ha il diritto di cercare la propria realizzazione.
              Ovviamente la mia iperbole era per dire che questo non significa una libertà assoluta. come ha ribadito anche tu tra l’altro.

              – sostenendo che non vi può essere matrimonio (gay o etere) senza prole non intendevo certo che non non può esistere una coppia sposata che decide di non avere figli (ce ne sono a migliaia) ma che una volta dato l’assenso al matrimonio non puoi non farglieli avere se la coppia lo volesse.
              Nel caso del matrimonio gay una coppia potrebbe avere mille impedimenti all’adozione (come una coppia eteri ovviamente, il reddito per dirne una, ma anche altri) ma non il fatto stesso che è una coppia gay. Altrimenti sarebbe discriminazione di genere, cioè la discriminazione che si presume il legislatore abbia cancellato nel momento in cui permette alla coppia gay di sposarsi.
              Che ci siano casi di matrimoni senza figli non inficia lo scopo principale per cui il matrimonio è stato istituito.
              Ci sono molte persone che tengono la macchina in garage, la comprano per collezione e la guardano e basta. Lo puoi fare, ma non sposta di nulla il motivo per cui quella macchina è stata costruita (cioè viaggiare).
              Fra l’altro l’opzione che ho paventato risolverebbe anche la questione. se il matrimonio fosse l’istituto acuì “ricorrono” le coppie che vogliono i figli, tutte le altre (imo o eteri che sia) potrebbero usufruire una una serie di diritti individuali talmente ampi e di facile accesso che di sposarsi non gliene fregherebbe nulla. (viceversa succede spesso una cosa simile con i sperati: non si risposano, pur convivendo con un altra persona per non perdere alcuni vantaggi).

              -mi perdonerai ma l’ultima affermazione proprio non l’ho capita invece.
              hai mai sentito da me parlare di matrimonio nei termini di “valore sacro”?
              (fra le altre cose, se ci fai caso, non ho mai nominato il sacro, il trascendente, santini e madonnine nei miei interventi).
              Per il resto non è che io non sari e in grado di distinguere. Il parallelismo – forse sciocco – fra il matrimonio e la laurea (rimane che entrambi portano ad uno status diverso rispetto al prima) era proprio sul fatto che per legge un matrimonio è un matrimonio non diverso da tutti gli altri. E non potrebbe essere altrimenti.
              Anche una laurea è una laurea, ma guarda un po, qui si opera una discriminazione: c’è un voto che distingue la mia laurea dalla tua da quella di tizio caio e sempronio.
              Se questa discriminante non ci fosse tutte le lauree sarebbero uguali e io penso che parecchia gente sarebbe incazzata per una cosa del genere. Se non altro perché uguali non sono.
              Ora, siccome l’unione etero non è uguale all’unione imo (è evidente che possono avere identico il sentimento, ma già il fatto che sono diversi i fattori è sufficiente per non parlare di uguale) accumunarli nel medesimo statuto e renderli uguali per legge mi sembra errato.

              poi parliamoci francamente: la legge sulle unioni omosessuali passerà prima o poi. non mi faccio illusioni.
              l’indirizzo è quello.
              mi permetto nel mio piccolo di dissentire.
              da questa e da altre cose che – personalmente – frutto della dittatura del sentimentalismo, ritengo emerite stronzate.

    • Sebastiano ha detto in risposta a Maria Siti

      Ti cito alla lettera:
      “la legge di natura suggerisce che quando due persone si amano e decidono di vivere insieme formano una coppia.. possibilmente per la vita..”
      ora dovresti spiegare (almeno) un po’ di cosette:
      1) ritieni LECITO (=ammissibile legalmente) che queste due persone formino quella che comunemente viene chiamata “famiglia”?
      2) se la tua risposta è sì, possono farlo anche il padre con il figlio? O lo zio con la nipote? o…(scegli tu…);
      3) in base a quale motivazione limiti il numero a due? perché non tre persone o quattro o cinque?

      Me ne vengono in mente un’altra decina ma per adesso queste bastano,

      Per quanto riguarda la tua cosiddetta “legge di natura” mi pare più che altro una legge dell’aritmetica: due persone è ovvio che formano una coppia, se fossero quattro formerebbeero un quartetto, ecc. ma aldilà di questa banale ovvietà c’è solo il vuoto.

    • Emanuele ha detto in risposta a Maria Siti

      La legge di nautura suggerisce che il più forte domini sul più debole, che la vendetta sia lecita, etc.

      Anche l’omidicio è antico quanto il mondo… lo legaliziamo? Anche lo stupro è una forma di accoppiamento molto diffusa in natura, diventa per questo lecita?

      Quindi, non si deve guardare la natura tout cort, ma la natura dell’uomo.

      • Maria Siti ha detto in risposta a Emanuele

        Bravo Emanuele, lalegge naturale l’avete sempre e solo tirata in ballo voi ma ora hai capito che è sbagliato, tra l’altro l’ha creata Dio cosi.

        La natura dell’uomo prevede di ragionare sulle cose e la sessualità nella natura dell’uomo (ma anche nei primati e nelle specie piu evolute) NON è finalizzata solo alla procreazione

        @Sebastiano

        Si ritengo siano una famiglia e perchè limitarsi a due?
        semplice: la poligamia (e l’incesto) sono vietati.
        Perche una madre non puo sposare il proprio figlio visto che sono una coppia etero?

        Tutto chiaro?

  4. GiacomoMo ha detto

    Che articolo vuoto e privo di argomenti, praticamente si dice che se due omosessuali vogliono tutelarsi devono redigere appositi contratti per ogni evenienza possano andare incontro, mentre le coppie eterosessuali hanno queste tutele già assiucrate per legge. Discorso semplicemente assurdo e come sempre discriminatorio.
    Poi fa sorridere l’idea del richiamo alla Costituzione e la sua supposta non modificabilità, ancor peggio quando un uomo delle istituzioni si dimentica che la Costituzione viene disattesa quotidianamente senza che nessuno abbia niente a dire, come ad esempio succede con il finanziamento pubblico alle scuole private, cosa espressamente vietata dalla nostra Costituzione.
    Come sempre c’è chi pur di portar avanti una battaglia ideologica disattende logica, senso comunue e diritti fondamentali. Un pasticcio perfetto.

    • lorenzo ha detto in risposta a GiacomoMo

      Discorso discriminatorio?
      Prenditela con la natura che ci fa nascere o con i testicoli o con le ovaie.

    • Ottavio ha detto in risposta a GiacomoMo

      Fino a prova contraria ogni società umana si basa e si fonda sulla differenza sessuale, è evidente che la società sia orientata naturalmente in questo modo.

      Le altre forme di unione tra gli uomini (omosessualità, poligamia, incesto ecc.) non sono tutelate e a volte sono vietate per legge. In ogni caso per alcune la società prevede già dei diritti che soddisfano pienamente le richieste avanzate per chiedere il matrimonio.

      Ricordo che lo stato finanzia infatti le scuole paritarie e non private, perfettamente in linea con la Costituzione la quale dice oltretutto di non finanziare la nascita di nuove scuole private, non di non finanziare quelle già esistenti.

      L’unica battaglia ideologia è quella di voler arrivare a modificare la Costituzione per esaudire un proprio capriccio. Ricordo infine che non esiste alcun diritto fondamentale al matrimonio, altrimenti bisognerebbe concederlo a tutte le unioni tra uomini di cui facevo riferimento prima e non solo agli omosessuali.

      • Maurizio ha detto in risposta a Ottavio

        Quanto dici è completamente falso. La Costituzione non parla di “nuove scuole” e non parla nemmeno di paritarie, oltretutto anche perchè ogni scuola privata che vuol erilasciare un titolo di studio avente valore legale deve essere necessariamente paritaria. Ecco comunque l’articolo 33 della Costituzione:
        Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
        La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.
        È prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale.
        “Senza oneri per lo Stato”. Più chiaro di così…

        • Emanuele ha detto in risposta a Maurizio

          …è sicuro che sia tutto chiaro? …legga sotto…

        • Panthom ha detto in risposta a Maurizio

          Le scuole private e paritarie fanno risparmiare oltre 6 miliardi all’anno allo Stato: http://www.documentazione.info/locse-conferma-scuole-paritarie-un-risparmio-di-6-miliardi-di-euro

          Non solo non c’è alcun onere per lo Stato, ma lo Stato dovrebbe finanziarle ancora di più se volesse risparmiare ancora: http://www.tuttoscuola.com/portali/paritarie/archivio-22828.html

          Aggiornati Maurizio, la tua guerra è contro lo Stato e la società che se desse ragione a te sarebbe ancora più povera.

          • Maurizio ha detto in risposta a Panthom

            Ahah, bella arrampicata sugli specchi! Qui non si parla se sia giusto o meno finanziare le scuole private (ognuno può avere la propria opinione) ma cosa dice la Costituzione a riguardo. Siete partiti per la tangente per difendere i soliti interessi di bottega: i matrimoni gay non si possono fare perchè la Costituzione non gli prevede ma le scuole private possono essere finanziate anche se la Costituzione lo vieta espressamente. Comnplimenti per la figura, questa pagina me la salvo!

            • Panthom ha detto in risposta a Maurizio

              Caro Maurizio, se tu avessi ragione lo Stato italiano agirebbe contro la Costituzione. Dunque accusi lo Stato italiano e ogni Regione italiana di andare contro la Costituzione, sei pronto a sostenere in tribunale la tua posizione?

              Ti salvi pure questo per favore?

              PS
              Non LI prevede, forse. Scommetto che non hai frequentato una scuola privata, vero?

    • Emanuele ha detto in risposta a GiacomoMo

      …mi pare che fai un po’ di confusione…

      L’art. 33 della Costituzione non vieta il finanziamento, vieta che soggetti non statali (publici e privati) tra i quali mettiamo anche Comuni ed altri enti locali, pretendano il finanziamento. Infatti, per la costituzione esistono solo scuole statali e non statali, mentre non esiste distinzione tra scuole “pubbliche” e “private”. Non a caso, nessuno ha mai posto dubbi di costituzionalità sulle leggi che regolano le scuole non statali (es. Legge n.62 del 10/03/2000)

      Per far questo basta leggere le dichiarazioni dei padri costituenti, proprio su questo articolo.

      … La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. …” (art. 33, Costituzione)

      Ecco cosa dissero i promotori del comma incriminato sul tema:

      Poiché noi non diciamo che lo Stato non potrà mai intervenire a favore degli istituti privati: diciamo solo che nessun istituto privato potrà sorgere con il diritto di avere aiuti da parte dello Stato . È una cosa diversa: si tratta della facoltà di dare e di non dare” (On. Corbino, Ass. Costituente, 29/04/1947)

      Con questa aggiunta non è vero che si venga ad impedire qualsiasi aiuto dello Stato alle scuole, si stabilisce solo che non esiste un diritto costituzionale a chiedere tale aiuto” (On. Codignola, Ass. Costituente, 29/04/1947).

      Quindi, “senza oneri per lo stato” vuol dire “senza obblighi per lo stato”… solo una visione parziale, infatti, può intendere “onere” solo quello finanziario

  5. nicola ha detto

    Non si può che concordare con quanto scritto in quest’ottimo articolo, complimenti.
    Il matrimonio è un fatto serio tanto che per la Chiesa è un sacramento. Il cosiddetto ‘matrimonio omosessuale’ sarebbe un ridicolizzare il matrimonio vero, quello fra un uomo e una donna. Giustamente come riportato nell’articolo, due conviventi dello stesso sesso hanno tutti gli strumenti giuridici per ‘regolarizzare’ la loro convivenza, non c’è bisogno di ridicolizzare il matrimonio, quello vero. Dobbiamo piuttosto chiederci da dove deriva, qual è l’origine di questa campagna mediatica che pretendi di considerare ‘naturale’ ciò che è innaturale.

  6. Salvo Lo Nardo ha detto

    Se il mio scopo nella vita è la salute, mentale e psichica di una persona e questa viene da me con un tumore, ed io passo la maggior parte del mio tempo occupandomi di un’unghia incarnita, posso dire di starmi efficientemente e coerentemente preoccupando della sua salute? Il Papa ha detto “È inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti! Si devono curare le sue ferite. Poi potremo parlare di tutto il resto.” In relazione a divorzio (più di 1/3 delle coppie sfasciate) e prostituzione (9 milioni di clienti) il matrimonio omosessuale (una cosa nemmeno correntemente in discussione in Italia, e che comunque riguarderebbe una % minima di individui e con conseguenze certamente meno gravi dei temi su citati) è “il colesterolo e gli zuccheri alti”.

    Sono MESI che leggo articoli su articoli su questo tema, mobilitazioni di massa per “manif pour tous”….si parla mai dell’evasione fiscale ? Dei milioni di euro sottratti ad asili, all’assistenza medica di madri e bambini ? della violenza sulle donne e sulle madri nelle famiglie (secondo il telefono rosa una donna uccisa ogni 2 giorni nel 2012)? Siete cattolici ? Non avete la famiglia al centro delle vostre preoccupazioni ? Cosa continuate a parlare di un tema marginale come il matrimonio omosessuale ?

    • Giacomot ha detto in risposta a Salvo Lo Nardo

      Ti ho gia risposto sopra e quà ti dico :
      Ma mi faccia il piacere !

    • Li ha detto in risposta a Salvo Lo Nardo

      Proprio perchè abbiamo a cuore la famiglia ci battiamo per essa. Come può il mondo proseguire se nella mente delle persone vengono instillati in continuazione immagini pornografiche e di falsa libertà sessuale (in realtà che mira solo a farci diventare delle copie tra noi, fisicamente e mentalmente).

      Ci sono problemi della crisi come il lavoro, l’evasione fiscale, le molte persone che muoiono a causa delle fabbriche inquinanti, le famiglie che non riescono a tirare avanti e si suicidano, i problemi psichiatrici non curati adeguatamente, e molto altro che allo stato e alla laicità non frega nulla.

      Solo la fede aiuta, perchè permette di stare a galla trovandosi in un mare di….
      Abbandona la fede e vedi da te che accade. Sinceramente non capisco cosa costano alle persone 5-10 minuti al giorno di preghiera, quando molti spendono ore tra disco, prostitute, droghe e mode nichiliste.
      E se non sei credente prenditi del tempo per aiutare chi ha bisogno, ma non come fanno i politici che hanno sempre un secondo fine.

      Intanto il mondo deve continuare a fare i conti con il totalitarismo eterofobo:

      http://www.losai.eu/argentina-femministe-e-lesbiche-assaltano-la-cattedrale-di-san-juan-video/

      • Salvo Lo Nardo ha detto in risposta a Li

        Non capisco cosa c’entri tutto quello che hai scritto con quello che ho evidenziato io ???? Conta la fede…ok, ma quando si parla di battaglie da combattere (soprattuto quando si dice “in difesa della famiglia”) quali sono le priorita’ ? Quali sono gli aspetti piu’ dannosi per le famiglie, quali sono i problemi che rendono la vita delle famiglie italiane difficile, stentata, quando non impossibile ? I matrimoni omosessuali ?????????????? ma per favore !

    • lorenzo ha detto in risposta a Salvo Lo Nardo

      Se un malato terminale stà precipitando in un burrone, la prima cosa da fare e salvarlo dal burrone.
      Quando i bempensanti avranno ridotto la famiglia ad un mero contratto giuridico tra persone, ogni intervento su qualsivoglia società malata sarà molto ma molto più arduo.

  7. Rosy Fusillo ha detto

    Penso due cose.
    Che in natura gli incontri omosessuali avvengono da sempre, quindi sono naturali (ciò che è innaturale per definizione non si verifica) e poi, che non c’è alcun motivo per cui due individui che hanno già il diritto a loro tutela non possano anche accedere a un rito simbolico se lo vogliono. I matrimoni sono eventi di classe e in quanto a classe, abbiamo tutti parecchio da imparare.

    • lorenzo ha detto in risposta a Rosy Fusillo

      Se, come tu affermi, gli incontri omosessuali sono naturali perché avvengono da sempre, allora è naturale anche la pedofilia, l’incesto, la violenza sessuale, l’omicidio, il genocidio, in quanto anche queste cose si verificano in natura: non ti sorge il dubbio che il tuo ragionamento sia sballato?

    • Max ha detto in risposta a Rosy Fusillo

      Si’, in Natura accadono anche cose come l’omicidio, il parricidio, l’uxoricidio, l’incesto, il cannibalismo… non basta dire che una cosa accade gia’ in Natura, allora e’ naturale e va bene. Poi quando si parla di “naturale”, in senso antropologico si intende un’altra cosa rispetto al suo corpo.

      Per il resto, siamo sempre li’. Se approviamo il “matrimonio” gay, allora non avremo argomenti per opporci a “matrimon”i a tre ed altre variazioni sul tema. Tanto vale riconoscere che l’unione tra uomo e donna sia speciale, perche essa e’ l’unica che puo’ portare ad una nuova vita, secondo Natura.

    • harryburns ha detto in risposta a Rosy Fusillo

      è vero almeno a partire dalla storie (della preistoria so poco) gli incontri omosessuali avvengono da sempre. Nonostante questo, guarda caso, nessuno ha mai pensato che sia uguali agli altri (con conseguente matrimonio).E si che di società tolleranti ce ne sono state…
      chissà come mai.
      chissà se c’è un altro significato al concetto “legge naturale” che vada un p oltre il suo semplicistico “esiste in natura”

  8. Li ha detto

    I matrimoni gay appartengono a quella schiatta di cose che un tempo erano definite parafilie. Tra un po’ la necrofilia sarà aggiunta alla pedofilia e all’incesto. Magari con un pizzico di zoofilia.

    Il problema della cultura gay è che non propone, ma impone: non la vedi come noi? Sei omofobo e ci vuole subito una legge.
    Perchè non esiste una legge contro la cristianofobia o l’eterofobia? Se non ce n’è per loro non vedo il motivo di imporci la legge omosex.

    Il problema della cultura gay è che deve per forza mostrarsi, e mostrare il peggio di sè con atteggiamenti decisamente sconvenienti come si vede nel gaypride.

    Il matrimonio gay fa parte del programma della teoria del gender, di quella che vogliono insegnare ai bambini. E’ solo una delle tante facciate dell’arcobaleno. Il problema è cosa c’è dietro quell’arcobaleno tutto pieno di colori e tanto allegro? Bambini dati a famiglie gay, matrimoni approvati anche se la gente non vuole, famiglie che si sfasciano perchè gli uomini vanno a trans e le donne vogliono provare il gusto di un’esperienza lesbo e così via.
    E’ un atto egoistico, solo per fare nuove esperienze. E’ un po’ come il femminismo: bisogna mostrarsi superiori alla gente tradizionalista. Quando in realtà nessuno è superiore all’altro.
    E poi chissà com’è all’inizio dicevano che i gay non divorziavano ma guarda che anche loro lo fanno e si spartiscono i figli come fossero fette di una torta. E i bambini come si sentiranno?

    Se la speranza, che è l’ultimo baluardo muore, allora la famiglia si disgrega.

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