L’intolleranza (laica) di Corrado Augias

Corrado Augias (primo piano)Decadenza Berlusconi, Palazzo Madama vota favorevolmente e sui media si scatena la solita bagarre degli opinionisti pro/contro. Non entriamo nel merito, non ci interessa in questo contesto che non segue o sostiene alcun schieramento politico.

Alla trasmissione “Otto e mezzo” sul La7 di mercoledì 27 novembre sono ospiti il giornalista Corrado Augias e Giorgio Mulè, direttore di “Panorama”. Conduce la rossa (in tutti i sensi) Lilli Gruber, ex parlamentare del Partito Socialista Europeo (il cui nome è recentemente comparso tra i partecipanti al Gruppo Bilderberg, che invita segretamente le personalità più influenti in campo economico, politico e bancario) e nota per interrompere continuamente gli ospiti della fazione politica avversa alla sua (M5S, PDL, SC ecc.), lasciando invece liberamente parlare chi la pensa come lei (guardate la trasmissione e fateci caso).

Come già detto, in studio è ospite il principe italiano della laicità, Corrado Augias. Da anni ripete su “Repubblica” che l’essere laici (cioè inteso come laicisti) significa rispettare, non imporre il proprio punto di vista, evitare di offendere il prossimo, sottintendendo ovviamente che i cattolici si comporterebbero all’opposto. Peccato che evidentemente si sia scordato questi sani principi durante la trasmissione quando, dopo aver ironizzato sul suo interlocutore e avergli attribuito dei precisi stati d’animo, si è pesantemente infastidito quando Mulè lo ha più volte interrotto per chiarire il suo punto di vista (giusto o sbagliato che sia). Più o meno quello che normalmente accade in tutti i talk show, prevalentemente a sfondo politico, dove spesso capita che ci si interrompa a vicenda o si parli l’uno sopra all’altro.

Eppure la reazione di Augias è stata decisamente intollerante: «Quando parlo, tu taci», ha detto con cattivo autoritarismo. «Io ragiono con difficoltà, lentamente. Se devo seguire un filo tu non devi parlare se no mi interrompi. Ho una certa età». La replica di Mulè: «l’imperativo solitamente non si usa tra persone civili». Troppo facile scrivere e teorizzare gli immensi valori laici e poi non saperli dimostrare concretamente.

 

Qui sotto l’intolleranza di Corrado Augias

 

Curioso che Augias non voglia essere contraddetto quando lui, in molte puntate a sfondo religioso nel suo ex-programma “Le storie” (si, è abbastanza ossessionato dalla religione) interrompeva volentieri colui a cui poneva le domande, ovviamente se il malcapitato rispondeva in modo a lui sgradito. Un esempio tra mille è la nota puntata con ospiti Vito Mancuso e Antonio Socci in occasione dell’uscita del nuovo libro dello scrittore cattolico, dove Augias ha sistematicamente usato il teologo gnostico per ribattere alle affermazioni di Socci (lui non sarebbe stato in grado). Non a caso Antonio Socci ha poi rivelato le scorrettezze etiche di Augias durante questa puntata. Come si vede nel video qui sotto, il giornalista anticlericale interrompe più volte il ragionamento di Socci, quest’ultimo però si ferma e ogni volta garbatamente riprende il filo logico.

 

Qui sotto un esempio delle interruzioni di Corrado Augias.

 

Va bene che Augias ragiona con difficoltà, ma la coerenza?

La redazione

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35 commenti a L’intolleranza (laica) di Corrado Augias

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  1. Andrea. ha detto

    Socrate diceva “so di non sapere“, Augias è uno che oltre a tutto nella migliore delle ipotesi è uno che non sa di non sapere, nella peggiore sa di non sapere, ma finge di sapere di tutto come “esca” per attirare alle proprie idee.

    Oltre tutto la sua rubrica su la Repubblica sa di ossessivo, ogni giorno deve lanciare una fatwah contro la Chiesa “colpevole” di non accettare droga, aborto, eutanasia e “libertà sessuale”. Sembra un Odifreddi, ma più insidioso perché “politicamente corretto”: non ha quella retorica feroce e distruttiva, ma è subdolo…

  2. lorenzo ha detto

    Cosa vogliamo pretendere da uno che ragiona con difficoltà?

  3. andrea g ha detto

    Ci sarebbe da meravigliarsi di un’eventuale pacatezza, di mr Auguas.
    L’ossessione di dimostrare che l’universo è autosufficiente, che DIO
    è il prodotto dell’uomo e non viceversa, essendo una battaglia
    persa in partenza, non può che condurlo a simili comportamenti
    nevrotici.
    Insomma, un caso umano.

  4. Maria Siti ha detto

    Augias non mi è sembrato affatto intollerante si vede chiarmente che veniva interrotto costantemnte non appena iniziava a dire una parola..

    Su Socci: la concupiscenza in un rapporto sessuale è ovvio che riguarda i sensi!

    Inoltre perchè mai sarebbe scontato che l’onta del peccato originale arriva con il rapporto sessuale?
    non potrebbe derivare da Dio DOPO e non durante il concepimento?

    infine: Augias sarebbe ossessionato dalla religione? da quale pulpito viene la predica…!!

    • Sebastiano ha detto in risposta a Maria Siti

      sorvolando sulle precedenti elucubrazioni, l’ultima l’hai davvero azzeccata: Augias non è ossessionato dalla religione ma dalla ragione (e financo dal buon senso: prova a rileggere l’articolo).

    • Laura ha detto in risposta a Maria Siti

      Cara Maria, vale la pena mettersi in ridicolo per difendere il santone laico di turno?

    • Lorenz ha detto in risposta a Maria Siti

      “Augias non mi è sembrato affatto intollerante si vede chiaramente che veniva interrotto costantemente non appena iniziava a dire una parola..”

      Si, è stato interrotto un po’ di volte, ma anche lui non mi sembra da meno.

      “Inoltre perché mai sarebbe scontato che l’onta del peccato originale arriva con il rapporto sessuale? non potrebbe derivare da Dio DOPO e non durante il concepimento?”

      Mi scusi, in realtà è come dice Socci. Ad esempio se preparando una torta, aggiungo del lievito, il lievito è nella torta quando è già bella cotta e sfornata o mentre la sto preparando?

      • Maria Siti ha detto in risposta a Lorenz

        il lievito lo metti tu e lo sai .. ma come fai a dire che qui “il lievito” non sia Dio a metterlo? e come .. o quando?

        perchè proprio durante l’atto sessuale!?? detto cosi, con certezza assoluta!
        in matematica si è dovuto rigorosamente dimostrare che perfino 2+2 fa 4 ..

        e come fai a sapere se tu stesso hai o meno il peccato orignale?
        Dio potrebbe voler creare persone senza peccato e nessuno può impedirglielo .. e non esiste la reincarnazione pertanto tutte le anime sono “nuove” giusto?

        non esistono le cartine di tornasole che cambiano colore per dire se e chi ha il peccato originale..

        ma sopratutto, se l’uomo deriva dalla scimmia, scusate ma di quale peccato stiamo parlando?

        • Diego ha detto in risposta a Maria Siti

          “ma sopratutto, se l’uomo deriva dalla scimmia,”

          Ma ne sei proprio sicura?
          Io sinceramente non mi vedo solamente una scimmia evoluta…posso avere dei punti in comune con la scimmia… cosa che cmq ho anche con altri animali!
          Ma di CERTO non sono solamente la sua evoluzione finale!!!

          Che tristezza questi pensieri! 🙁

          • Maria Siti ha detto in risposta a Diego

            ti faccio presente che ogni specie animale subisce e ha subito il processo evoultivo su questo e su ogni altro pianeta possibile di tutto l’universo..

            come tu ti vedi è un parere soggettivo per definizione, peraltro, probabilmente condizionato da un solo punto di vista (quello cattolico)..

            devi fare i conti con la realtà e con quello che si conosce come dici tu, di CERTO..

            non solo: il problema della condizione umana è un problema che riguarda l’intima natura del creato che prevede l’abuso e la sopraffazione del piu debole.

            L’uomo non esiste paragonato alla storia della terra.. miliardi e miliardi di anni prima gia gli animali erano in competizione l’uno con l’altro uccidendosi e sbranandosi
            perfino le piante erano e sono in estrema competizione tra loro..

            • Emanuele ha detto in risposta a Maria Siti

              Cara Maria,

              stai facendo due errori.

              1. Che il peccato originale si propaghi con la carne lo dicono le Scritture. Pure Gesù dice ai discepoli nel Getsemani: “lo spirito è pronto, ma la carne è debole”. Poi ci sono le lettere di Paolo: Se tutti siamo uniti in Cristo nella Resurrezione, allora prima siamo tutti uniti ad Adamo nel Peccato.

              Il lievito, lo ha messo Satana, con la complicità di Adamo…

              2. Tu vedi la sequenza causa-effetto solo avanti nel tempo. Ma Dio è fuori dal tempo. Lo stesso Paolo dice che tutto il creato soffre per il peccato dell’uomo, senza distinzioni temporali.

              Il peccato originale, non solo ha guastato ciò che è venuto, ma anche tutto ciò che c’era prima. Esattamente come il sacrificio di Cristo ha sanato tutto ciò che è venuto dopo e che c’era prima. Infatti, tutti gli uomini sono membra del corpo di Cristo: corpo etereno, generato prima di tutti i secoli.

              Quindi, se nel mondo animale c’è violenza, questa è colpa dell’uomo. La legge della giungla è colpa dell’uomo, non un progetto di Dio.

    • harryburns ha detto in risposta a Maria Siti

      questo è un sito tematico. E’ ovvio che si parli di un determinato argomento e da un determinato punto di vista.
      le trasmissioni di Augias e i suoi articoli sono generalisti.
      se gestisco un sito sul calcio parlerò di calcio. che io personalmente ne sia ossessionato o meno ppc importa, non si può dire ad un sito di calcio che è ossessionato dal calcio perché non parla d’altro. Mentre se gestisco un sito su tutti gli sport ma parlo di calcio in un post ogni 3 qualcuno potrebbe giustamente accusarmi di essere fissato con quel particolare sport.

      Però voi di UCCR non siate troppo duri, Augias ha un certa età, forse soffre di incontinenza verbale…

      • Maria Siti ha detto in risposta a harryburns

        Augias è un intellettuale ed un umanista per cui parlare delle esperienze umane come la politica l’attualità e la religione, di cui occupa una parte preponderante, è del tutto normale, anzi…
        se ne parla veramente MOLTO poco in chiave critica non pensi?

        A meno che non consideri la religione un tema di scarsa rilevanza da confinare negli spazi angusti degli elogi della domenica..

        • Emanuele ha detto in risposta a Maria Siti

          Ho capito… Riassumo: Augias deve parlare di religione ad ogni ora, sparando cavolate sesquipedali (basta leggere i sui libri per capire il suo livello); noi dobbiamo stare zitti, altrimenti siamo ossessionati…ottimo!

        • lorenzo ha detto in risposta a Maria Siti

          Solo “intellettuale ed un umanista”?
          Ed esimio cultore di cavolate religiose no?

      • Engy ha detto in risposta a harryburns

        anche se lavora in rai, per me Augias (e tutti gli altri) ha tutto il diritto di essere di parte, laddove per essere di parte non significhi – come spesso succede, ad Augias e a tutti gli altri – essere faziosi e spacciare come dati di fatto quelle che sono semplicemente e legittimamente le proprie opinioni.

  5. Fabrizia ha detto

    Un altro che non lascia mai parlare gli ospiti è Gad Lerner. Ma lui interrompe tutti e sempre. Vuole parlare solo lui.

  6. Uhm, questa volta l’articolo mi pare forzato, non ci vedo niente di così grave in questi video.

  7. Engy ha detto

    La Gruber di rosso ha ben poco secondo me, a partire proprio dai capelli tinti.
    Non ho visto la puntata, ma arrabbiarsi con le parole di Augias per il fatto di essere continuamente interrotti non mi pare segno di intolleranza, bensì una questione di buona educazione. Poi si sa, la buona educazione la chiediamo soprattutto agli altri ….
    E anche Socci in tema di intolleranza di solito non scherza: parlo non del presente ma del suo passato di conduttore televisivo; è rimasta memorabile una sua quasi crisi isterica con Giovanna Melandri. La domanda era scomoda (“perchè non si può vendere un embrione”, se non ricordo male), ma l’intolleranza isterica di Socci (che peraltro trovo interessante e molto profondo) era palese.

  8. andrea g ha detto

    Augias è il perfetto esegeta del nulla di questi tempi;
    uno di quelli che mai darebbero una notizia che sconvolga
    il loro mainstream laicista; ad esempio, la notizia della
    conversione al cattolicesimo di Lou Reed, dando fastidio
    alla loro ideologia, va censurata.
    E cosa importa della verità?.
    Mah.
    http://www.papalepapale.com/develop/lou-reed-quella-conversione-scandalosa-che-nessuno-ha-voluto-raccontare/

  9. Li ha detto

    Chi ha letto i suoi libri, mi hanno detto che erano pesanti. Pochi mi han detto che gli sono piaciuti e si leggevano bene.

    E per fortuna che Augias rispetta gli altri! Chissà che faceva sennò!

  10. Li ha detto

    E per fortuna che Augias rispetta gli altri! Chissà che faceva sennò!

  11. Li ha detto

    Vorrei ricordare il pensiero del papa di questi giorni:

    Tornando sui temi di questi paragrafi della «Evangelii gaudium» il Papa a Santa Marta il 29 novembre ha affermato che «il pensiero debole» – cioè l’articolazione filosofica del relativismo – pretende oggi di diventare «pensiero unico». L’espressione «Io penso come mi piace» è presentata come elemento di libertà, ma è esattamente il suo contrario: è espressione dello «spirito del mondo, che non ci vuole popolo: ci vuole massa, senza pensiero, senza libertà». Francesco ha invitato «a chiedere al Signore Gesù questa grazia, che ci invii il suo spirito di intelligenza, perché noi non abbiamo un pensiero debole, non abbiamo un pensiero uniforme e non abbiamo un pensiero secondo i propri gusti: soltanto abbiamo un pensiero secondo Dio».

    Scusate se ho fatto un copia/incolla, ma sono smemorata e non voglio sbagliarmi.
    Insomma si vive in un tempo in cui la laicità la fa da padrone, e vediamo che accade a chi protesta (che sia cristiano o agnostico o ateo ma con idee sensate e non di partito).

    Ah, la fonte è questa:

    http://www.laoli-unuovabq.it/it/articn-monito-del-papa-contro-il-pensiero-debole-7857.htm

  12. luca ha detto

    Mi sa che abbiamo visto trasmissioni diverse.
    Mule’ è apparso un gran maleducato. Con pochi argomenti ed espressi male. Corrado Augias un galantuomo come sempre. Ce ne fossero come lui..

  13. simone ha detto

    Ma forse avete pubblicato il video sbagliato…qui (l’ho guardato due volte) interruzioni non ne ho viste…

  14. giancarlo bonini ha detto

    Io ho visto tutto il contrario di quanto asserito nell’articolo: mi sembra che il sig. Mulè continui a interrompere e ad intromettersi, anche se a volte solo con una parola, ma messa lì proprio per bloccare e rendere discontinuo il ragionamento di Augias( cosa ben nota agli interrompitori professionisti dei dibattiti TV come ad es. Sgarbi)e ciò non può che infastidire chi al contrario parla pacatamente.Il finale sull’imperativo poi è di una cattiveria unica, in quanto Augias lo ha usato in tono discorsivo.
    Per quanto riguarda Socci, non posso far a meno di sottolineare che, come tutti i credenti messi alle strette, invece di rispondere a tono si dedichino alle solite arrampicate sugli specchi insaponati ( con le ovvie conseguenze del caso).

    • Paolo Viti ha detto in risposta a giancarlo bonini

      Caro Bonini, è una sua interpretazione. Ovviamente il battibecco tra i due (Mulé e Augias) è cosa che si vede in tutte le trasmissioni ma mai ho sentito un’uscita sgarbata come quella di Augias.

      Per quanto riguarda Socci mi fa ridere che lei abbia categorizzato la categoria dei “credenti” i quali si comporterebbero tutti allo stesso modo, ovvero “messi alle strette si arrampicano sugli specchi”. Ma davvero è possibile categorizzare i “credenti”? E’ possibile categorizzare gli “uomini con i capelli scuri” o gli “uomini nati con cinque dita”? Ma come è possibile ragionare in questo modo? L’odio che prova per chi crede in Dio porta a questa cecità di razionalità? Perché non butta una bomba “sopra i credenti”?

      Ma il mio amico (fisico teorico, ricercatore, scienziato ecc…) Giuseppe non interviene mai quando legge queste amenità???

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