La donna con sindrome di Down: «l’aborto non mi ha fregata»

Cristina AcquistapaceNel 2010 ha fatto scalpore il video di Gianna Jessen, una donna che è sopravvissuta all’aborto e ora viene invitata in tutto il mondo per raccontare la sua storia. «Lo slogan oggi è: “libertà di scelta, la donna ha il diritto di scegliere”, e intanto la mia vita veniva soppressa nel nome dei diritti della donna», questa è la frase che tormenta giorno e notte femministe e abortisti di tutto il mondo.

Oggi proponiamo un altro video, realizzato dalla trasmissione “A sua immagine” del 10 gennaio 2009, la cui protagonista è Cristina Acquistapace, una donna affetta da sindrome di Down che ha scelto di diventare suora nel 2006, all’età di 33 anni, entrando nell’Ordo Virginum della Diocesi di Como. «Non me la sento di essere felice da sola», ha confidato alla madre, spiegando di non voler vivere solo per se stessa, ma al contrario, avvertendo la necessità di donare un poco di questa felicità anche agli altri. La Chiesa ha vagliato per anni la richiesta, accertandosi dell’autenticità della vocazione, fino a quando tutti i dubbi sono stati rimossi. «La sindrome di Down per me non è stata né una maledizione né una benedizione – spiega Cristina – ma il modo per capire che sono portata per delle cose e non per altre. E sono pronta ad affrontare gli impegni che ho assunto».

Cristina non è mai stata in silenzio di fronte alla strage di bambini Down abortiti che, secondo una accurata indagine del prof. Benedetto Rocchi, professore di economia all’Università di Firenze, il numero è stato tra i 799 e 1309 di bambini down abortiti (stima “pessimista”) nell’anno 2009. Ha affermato la donna: «Non mi sono mai sentita diversa dagli altri, perché come tutti sogno, spero, desidero, provo dei sentimenti, gioco. Io sono contenta di essere venuta al mondo, di essere nata, e ringrazio tutt’oggi i miei genitori che mi hanno fatta nascere». Ha quindi continuato: «L’aborto è una decisione infelice, ci sono madri che non se la sentono di portare avanti dei bambini, non ce la fanno. Si perdono una grande gioia, secondo me, perché tutti i figlio, in qualsiasi modo nasca, è un dono del cielo, e ha tutto il diritto di venire al mondo per mostrare quello che è capace di fare. Anche se sa fare poco, deve far vedere che lo sa fare». Infine la conclusione glaciale: «sono stata fortunata ad essere nata nel ’72, perché se nascevo oggi, nel 2000, l’amniocentesi mi fregava».

Un appello che rivolgiamo ai tanti vip che fanno la fila per presenziare alle “Giornata mondiale delle persone con sindrome di Down”, durante le quali si bada bene di non citare l’aborto come causa principale di morte delle persone affette da tale handicap. Chi ha il coraggio di stare davanti a Cristina e parlare dei (presunti) diritti della donna di scegliere di sopprimerla?

 

Qui sotto il video con Cristina Acquistapace (pubblicato anche sul nostro canale Youtube)

Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

79 commenti a La donna con sindrome di Down: «l’aborto non mi ha fregata»

« nascondi i commenti

  1. Picchus ha detto

    L’aborto è la prima causa di morte per coloro che hanno la sindrome di Down

  2. Laura ha detto

    Rosario Carello si è messo a ridere alla fine, io mi sono messa a piangere. Spero che anche Chiara Lalli abbia un sussulto di umanità, ci spero davvero.

  3. StefanoPediatra ha detto

    «Dio non ha creato la disabilità come cosa che potesse farci male, se mai ha voluto dare a qualcuno la possibilità di comprendere il vero senso e il vero valore della vita attraverso persone molto speciali a cui ha dato il compito di essere luce per il mondo».

    Sono parole di una tale potenza che non si può non pensare che non siano parole ispirate. Come ho scritto in molti miei commenti e in un articolo pubblicato su questo sito, la penso esattamente come Cristina. Il video (caso vuole che proprio questa mattina lo avessi visionato su un altro sito) mi ha intenerito ed entusiasmato insieme!

    Forza Cristina: il mondo (non solo l’Africa, dove pure tu desideri andare per servire i fratelli che consideri più sfortunati di te) ha bisogno di te, della tua testimonianza.

    I “piccoli” del mondo danno sempre immense lezioni ai cosiddetti “grandi”.

  4. Alèudin ha detto

    «Non me la sento di essere felice da sola»

    semplicemente strepitoso.

    “Ti ringrazio, Padre,
    Signore del cielo e della terra,
    perché hai nascosto queste cose
    ai grandi e ai sapienti
    e le hai fatte conoscere ai piccoli.
    Sì, Padre, così tu hai voluto’.”
    Luca (10)

  5. franca ha detto

    Grazie Cristina! La tua testimonianza è un faro di Luce che illumina il buio in cui è immersa questa umanità che parla solo di morte e di chi è “degno” di vivere!Tu sei la vera SAPIENZA che è al di sopra e al di là di tanta di tanta presunzione ed arroganza di una certa sapienza!

  6. Pietro ha detto

    beh, se la madre ha portato avanti la gravidanza evidentemente ne ha valutato le conseguenze ed ha fatto una scelta.
    Sono felice che alla fine sia andata bene.
    Ma se avesse fatto la scelta opposta sarebbe stato lo stesso, l’importante è scegliere.
    Non si può costringere mai ed in nessun caso una donna a portare avanti una gravidanza che non vuole.
    Perfino questa intervista non cambia le cose. Non fatevi prendere in giro dalle varie religioni, quelle hanno solo paura di lasciarvi la scelta. Se le pecore iniziano a scegliere non sono più controllabili.

    • Alèudin ha detto in risposta a Pietro

      mi dici che cosa è la libertà?

      • Eigub Etted ha detto in risposta a Alèudin

        Quella di decidere sul mio corpo, di vita e di morte.

        • Igloo ha detto in risposta a Eigub Etted

          Tuo corpo? Perché il feto umano non ha un “suo” corpo sul quale tu decidi? Il corpo è tuo? Lo hai scelto tu? Se è tuo, sarà tuo per sempre?
          Se scegli allora sei dotato di libero arbitrio eppure tu mi insegni che l’ateismo è nemico del libero arbitrio, giusto?
          Domandone: perché è vietato uccidere le persone sopra le 22° settimane di vita?

          • Pietro ha detto in risposta a Igloo

            diciamo che la madre ha la precedenza essendo essere già nato e già in grado di decidere per se stesso. un feto questo non può farlo. lui non sa che sta nascendo e non saprà di esistere fino a molto dopo il parto per cui per lui è uguale.

            • Ugo ha detto in risposta a Pietro

              Però soffre lo stesso quando viene frullato.

            • GiuliaM ha detto in risposta a Pietro

              Quindi se un bambino non sa di esistere fino diciamo ai 3 anni l’infanticidio è morale?

            • Laura ha detto in risposta a Pietro

              Il neonato è nella stessa condizione del feto, di conseguenza se sei coerente dovresti essere a favore dell’infanticidio. Allo stesso modo dovresti uccidere tutti quelli che hanno disturbi alla coscienza.

              Nessun essere umano può decidere della vita o della morte di un altro essere umano, prima o poi anche tu dovrai piegarti a questa legge civile.

        • emanuele ha detto in risposta a Eigub Etted

          piuttosto arduo da sostenere. Non puoi mettere sullo stesso piano una gravidanza (che è un fatto naturale) e un aborto (che è un fatto innaturale).
          Senza contare che c’è una cosa importante chiamata sessualità responsabile. Perché dei tuoi “errori” deve pagare un bambino?

          • Giacomot ha detto in risposta a emanuele

            Sta tranquillo . Ci sono atei che conosco che sono disposti a dire che un feto è identico ad un pesce e che non è certo che si svilupperà come un uomo se dentro un utero . Pensa un pò !

        • Antony ha detto in risposta a Eigub Etted

          potresti anche morire prima di decidere tu stessa,

        • Alèudin ha detto in risposta a Eigub Etted

          @Eigub Etted @Pietro

          Ubbidire a sè stessi pensi sia libertà?
          Vuoi dire che non sai andare contro te stesso?
          Le tue opinioni pensi siano tue?
          Da dove vengono le tue opinioni?
          Non pensi che magari la paura, lo spirito del tempo, la voglia di far parte di un gruppo, qualche trauma psicologico, l’ignoranza, un pranzo eccessivo o un paio di belle tette e quant’altro siano alla base delle opinioni che pensi siano tue?

          Fermati, rientra in te stesso.

    • Franceschiello ha detto in risposta a Pietro

      Qui non si tratta di scegliere tra il gelato al cioccolato e il gelato al pistacchio. Qui si tratta di scegliere se un essere umano ha diritto o no alla vita.

      Chissà perché tutti quelli favorevoli all’aborto sono già nati…

      • Pietro ha detto in risposta a Franceschiello

        io non sono nato perché ho voluto farlo ma perché qualcuno ha deciso che voleva un figlio.se non fossi nato sarebbe stato lo stesso, sarebbe stato perché mia madre non voleva avere un figlio.

        • Ugo ha detto in risposta a Pietro

          Non so perchè, ma questa frase mi ricorda Gorgia.

        • Laura ha detto in risposta a Pietro

          se non fossi nato sarebbe stato lo stesso

          Non è vero che sarebbe stato lo stesso, probabilmente il mondo avrebbe un incivile in meno e questo blog molti commenti idioti in meno.

          • Gabry ha detto in risposta a Laura

            Oltretutto questa affermazione fa capire che razza di vita squallida deve avere questo personaggio per il quale l’esserci o no non cambierebbe nulla. Impressionante…

            • roberto ha detto in risposta a Gabry

              Il punto è che se non fosse nato, non ci sarebbe nessuno a porsi la domanda.
              Voi dite “se avessero abortito” una persona oggi viva e l’immagine che vi fate è di cancellare qualcuno che già conoscete, che ha avuto una vita e fatto delle cose. Non è così. Ci sarebbe un altro al posto suo, o nessuno, ma in ogni caso non lo sapremmo.

              Anche a me l’aborto da fastidio, ma questo discorso è un non senso logico.

    • Laura ha detto in risposta a Pietro

      “Ma se avesse fatto la scelta opposta sarebbe stato lo stesso”
      Avresti il coraggio di dirlo in faccia a questa donna? Persone come te non sono degne di abitare in un Paese civile.

      • Pietro ha detto in risposta a Laura

        si, ne avrei il coraggio

        • Daphnos ha detto in risposta a Pietro

          Esattamente come noi abbiamo il coraggio di dire che l’espressione “diritto della donna” è uno dei neologismi più ipocriti mai coniati. Ma tanto ve li bevete tutti.

        • Laura ha detto in risposta a Pietro

          La domanda era ovviamente retorica, per uno che è favorevole all’uccisione degli esseri umani innocenti non ci si può certo aspettare il rispetto verso le persone.

    • Azaria ha detto in risposta a Pietro

      Non fatevi prendere in giro dalle varie religioni, quelle hanno solo paura di lasciarvi la scelta

      É vero: la Chiesa non sopporta che i piú forti abbiano la possibilitá di scegliere di sopprimere gli innocenti solo perché piú deboli.

      • Katy ha detto in risposta a Azaria

        La Chiesa insegna che uccidere è un peccato, Pietro però si è emancipato e vota per la libertà di scelta.

        • eli ha detto in risposta a Katy

          Libertà di scelta! Ma se il politically correct ti blocca anche la libertà di pensiero.
          Mi associo a Cristina: se nascevo in una famiglia senza valori religiosi ed in questi tempi forse mi abortivano per via della mia malattia.

          Donne abortiste, non ho capito se avete paura di soffrire durante il parto o non volete la responsabilità di un figlio. E chiamala emancipazione! Poi come Gianna Nannini si vuole un figlio quando si è delle coguare.

          L’aborto che aumenta non è libertà, ma moda. Questo bambino non lo voglio e fra 20 anni sì, come se fosse una marca d’auto o un telefonino.

          • Katy ha detto in risposta a eli

            ero ovviamente ironica, come si puo essere liberi di scegliere di uccidere???

            • LawFirstpope ha detto in risposta a Katy

              Penso che la quasi totalità dei problemi dell’era moderna derivi proprio da questo malinteso mito della libertà.

              • andrea g ha detto in risposta a LawFirstpope

                Condivido: se non accettiamo la libertà vera,
                quella che ci offre CRISTO, rimaniamo schiavi delle
                nostre pulsioni, credendoci liberi.
                Ecco il perchè dell’odio verso il CRISTO,
                /e in conseguenza verso i Cristiani/
                perchè, non facendo la giustizia essenziale,
                Lo si percepisce come Uno che viene a ‘derubarci’
                della libertà di divertirci, di fare ciò che
                vogliamo, ecc-
                L’ego ci acceca.

                • andrea g ha detto in risposta a andrea g

                  In Giovanni VIII, il Signore ci mostra la ‘reazione’
                  alla Sua offerta di libertà:
                  “E Gesù disse a’ Giudei che gli aveano creduto:
                  Se voi perseverate nella Mia parola, sarete veramente miei discepoli;
                  e conoscerete la Verità, e la Verità vi francherà.
                  Essi gli risposero: Noi siam progenie d’Abramo, e non abbiam mai servito ad alcuno; come dici tu: Voi diverrete franchi?
                  Gesù rispose loro: In verità, in verità, IO vi dico,
                  che chi fa il peccato è servo del peccato.
                  (…)
                  Se dunque il Figliuolo vi farà liberi, sarete veramente liberi”.

      • Pietro ha detto in risposta a Azaria

        la chiesa difende i più deboli sono a parole. guardati intorno e dimmi cosa vedi.

        • Ugo ha detto in risposta a Pietro

          Caritas e tutte le altre organizzazioni simili?

          • beppina ha detto in risposta a Ugo

            Guarda che per personcine come il signor Pietro é troppo scontato. Vediamo se trova organizzazioni, in campo laico, come il Cottolengo…

        • Azaria ha detto in risposta a Pietro

          Ti dico cosa vedo? Quello che gli ipocriti NON VOGLIONO vedere:

          1. Qui a Londra i barboni non mancano, per ora ho trovato due sole mense per poveri (in una ho deciso di prestare servizio) entrambe cattoliche… e non é che qui siamo in maggioranza numerica…..
          2. In Italia succedeva la stessa cosa, ma lí almeno si potevano giustifcare i numeri con il fatto che la maggioranza fosse (almeno in maniera ipocrita e di sola facciata) cattolica. Poi anche lí di cattolici reali sono rimasti in pochi, forse meno di quelli di qui, ma le mense per poveri sempre principalmente cattoliche sono.
          3. Contro l’infanticidio i primi che alzano la voce siamo proprio noi cattolici (anche se poi siamo stati seguiti da altre realtá) chi piú debole di un bambino?
          4. Nel Sud America i cattolici sono i primi a sbracciano contro i narco-trafficanti (ho un parente che ha fatto il missionario in Venezuela).
          5. Contro le grandi multi-nazionali (i nuovi schiavisti) c’é sempre la Chiesa Cattolica.
          6. Immigrati, malati terminali, carcerati, ragazze madri… (la lista é ancora lunga) i primi ad aiutarli sono sempre i cattolici.

          Questa é solo una piccola parte di quello che vedo non gingillandomi sulle sedie ed ascoltando le stupide chiacchiere da bar che a quanto vedo sono la tua unica fonte.

        • Alèudin ha detto in risposta a Pietro

          appunto l’unica “organizzazione” che difende i più deboli invece di ucciderli, crea università invece di dargli preservativi o dire ca**i vostri.

        • Laura ha detto in risposta a Pietro

          Beh tu i deboli li ammazzi con l’aborto selettivo, senti da che pulpito 😉

    • beppina ha detto in risposta a Pietro

      Perfino questa intervista non cambia le cose. Non fatevi prendere in giro dalle varie religioni, quelle hanno solo paura di lasciarvi la scelta. Se le pecore iniziano a scegliere non sono più controllabili.

      Non riesco a trattenirmi, scusate… ma é estremamente raro vedere, raccolto in poche righe, un simile concentrato di sciocchezze.

    • emanuele ha detto in risposta a Pietro

      come dire: io posso uccidere mia moglie con una vanga, o no. L’importante non è uccidere o no, è avere la libertà di scelta.
      Ma come la mettiamo se, come nell’esempio iperbolico che ti ho fatto, un termine di scelta è implicitamente negativo e non può essere altrimenti?
      Non esiste aborto che non uccide. L’aborto uccide sempre. Come fa ad essere positivo?

    • lorenzo ha detto in risposta a Pietro

      Se tua madre non ti avesse mai fatto nascere, avresti potuto dare una prova così eclatante della tua meschinità?

      • Pietro ha detto in risposta a lorenzo

        *commento cancellato dalla Redazione in quanto ritenuto offensivo

        • Pietro ha detto in risposta a Pietro

          e tra l’altro, mia madre aveva il diritto di scegliere e qualunque cosa avesse fatto a me andava bene. le persone sono libere di scegliere quando si tratta del proprio corpo. l’embrione un corpo non cel’ha per cui potrà scegliere solo dopo.

          • Azaria ha detto in risposta a Pietro

            l’embrione un corpo non cel’ha
            …e poi accusi gli altri di stupiditá?

            • Picchus ha detto in risposta a Azaria

              In effetti questa va dritta dritta tra le migliori dieci perle abortiste. Del resto aveva ragione mia madre, se sostieni una cosa stupida non puoi che farlo con argomentazioni stupide. Questa tuttavia è di una categoria superiore, diciamo di pari livello a quella per cui “l’embrione non è vita”.

              • Picchus ha detto in risposta a Picchus

                Adesso che ci penso, UCCR dovrebbe fare una rubrica apposita, una top ten delle stupidate abortiste, sarebbe tristemente divertente, ma anche istruttivo, vedere sino a che livello di assurdità logiche porta l’ideologia.

          • lorenzo ha detto in risposta a Pietro

            Ti fossi fermato alla battuta sopra… non avresti fatto sfoggio della tuo immenso scibile riguardo alle scienze biologiche.
            Quindi, o illuminato, per il tuo intelletto immensamente superiore a quello di noi comuni mortale, la madre e l’embrione sono un unico corpo dotato di due DNA distinti: credo che, per una scoperta del genere, il premi nobel non sia sufficiente.

          • StefanoPediatra ha detto in risposta a Pietro

            “Mia madre aveva il diritto di scegliere e qualunque cosa avesse fatto a me andava bene.”

            Pietro, col senno (si fa per dire) di poi “ideologico” si puó dire tutto, certo. Salvo poi accorgersi che certe affermazioni non hanno proprio senso. Infatti come puoi sostenere che oggi ti andrebbe bene se tua mamma avesse deciso di abortirti dal momento che se ció fosse accaduto tu oggi non esisteresti e ció che non esiste certamente non puó esprimere giudizi su cosa gli vada bene o meno. Se invece dovessimo pensare ad una tua adesione alla decisione eventuale di tua mamma di abortirti riferita al momento della decisione (il che avrebbe almeno un senso logico) e quindi nella fase fetale del tuo sviluppo, allora dovremmo ammettere di conseguenza ció che neghi, e cioè che un feto esista in quanto essere con un corpo ed una capacità di pensiero.

            La veritá è che il feto é un essere umano vivente unico e irripetibile con un corpo ed una mente in continuo sviluppo, che purtroppo non ha nessuna possibilità di opporsi alle decisioni della madre. Ma il destino “naturale” di ogni vita é vivere,realizzarsi come vita. La vita ha diritto di vivere e nessuno dovrebbe arrogarsi il diritto di sopprimerla.

  7. Titti ha detto

    Cristina, non ha grossi problemi dovuti alla sua condizione, lo stesso non si può dire per altri soggetti con la sindrome di down, e questi soggetti devono essere continuamente controllati con tutte le conseguenze che ciò comporta: la rinuncia di almeno uno dei due genitori al lavoro per poter accudire il figlio, e “l’eredità” dopo la morte dei genitori, passata ai fratelli e sorelle del disabile, spesso con l’ausilio di assistenti sociali spocchiose che non fanno altro che dirti che non sei sufficientemente presente, che devi far questo e quell’altro, che non si preoccupano se tu psicologicamente sei stressato o stressata, con aiuti economici simili ad elemosine, e strutture che costano l’ira di Dio, perchè anche se finanziate dalle regioni, bisogna pagare dai 2500 ai 3000 euro al mese di tasca propria o affidarsi alle badanti, altro capitolo spinoso. Detto questo, allo stato attuale delle cose, io non me la sento di condannare chi decide per l’aborto terapeutico, o per chi abbandona il neonato alla nascita, ovviamente in ospedale…

    • lorenzo ha detto in risposta a Titti

      E così, siccome l’attuale società funziona in questo modo, perché non adeguarsi?

    • beppina ha detto in risposta a Titti

      Detto questo, allo stato attuale delle cose, io non me la sento di condannare chi decide per l’aborto terapeutico, o per chi abbandona il neonato alla nascita, ovviamente in ospedale…

      Sono due scelte enormemente differenti da tutti i punti di vista, e per questo non possono essere considerate nello stesso calderone e valutate in modo pur congruo ma indifferenziato. L’aborto terapeutico é un assassinio reso legale e permesso in ossequio a possibili “diritti” prevaricatori di una persona in grado di esprimersi, in grado di richiederli e se necessario in grado di lottare per averli; l’abbandono del neonato alla nascita dipende soprattutto dal fatto che la società predisponga una gratuita e quanto più sicura assistenza pre-parto e, soprattutto, organizzi nel post-parto quanto necessario per garantire a chi nasce, indipendentemente dalla condizione psico-fisica, tutto il necessario per una vita dignitosa ed assistita.
      La prima, se vogliamo chiamarla scelta, é una scelta di prevaricazione; la seconda, se vogliamo chiamarla scelta, é soprattutto una scelta di pura e semplice umanità (attesa la volontà di rispettare le esigenze di ambedue i soggetti chiave coinvolti).

      • Pietro ha detto in risposta a beppina

        no, perdonami ma dimentichi anche che per una donna il parto non è proprio una passeggiata. e se una donna non volesse partorire mai? se non potesse prendere le ferie prima e dopo il parto perché magari ha un contratto che non le permette di assentarsi per troppo tempo senza perdere lo stipendio?
        è falice se hai un lavoro a tempo indeterminato, hai la maternità e tutto il resto. purtroppo però non va sempre così ed a volte donne sole che si mantengono un minimo con un lavoro sottopagato non possono permettersi mesi di assenza. non ce la farebbero economicamente.
        state li a sbraitare che abortire è un omicidio ma chi fa qualcosa per le donne che portano avanti una gravidanza ma sono senza nessuno e senza lavoro???
        chi fa qualcosa per migliaia di bambini già nati che non hanno da mangiare e muoiono di aids o di malaria???
        nessuno, nessuno mai.
        per voi l’aborto è un omicidio ma lasciar morire i bambini già nati di fame e malattie è solo “la volontà di dio”.
        iniziamo ad occuparci prima dei bambini già nati invece di pensare a bambini che non esistono.
        ma fatemi il piacere va.

        • Daphnos ha detto in risposta a Pietro

          Oh, finalmente hai capito. L’aborto è una scusa per liberarsi di un impiccio, l’infanticidio sarà legalizzato con le stesse scuse quando l’opinione pubblica sarà piegata a dovere alle vostre macchinazioni, la giustificazione della mancanza di mezzi per sostenere i bambini in difficoltà deriva dall’ipocrita ignoranza sulle attività assistenziali collegate alla Chiesa, che nella vostra testa deve essere solo un mostro mangia-soldi. In fondo, a voi che ne frega di informarvi su qualcosa, vi va benissimo così: non sia mai che dobbiate rivedere il vostro pregiudizio sul gombloddo glerigale che opprime noi povere pecorelle.

        • beppina ha detto in risposta a Pietro

          state li a sbraitare che abortire è un omicidio ma chi fa qualcosa per le donne che portano avanti una gravidanza ma sono senza nessuno e senza lavoro???

          Ecco, da bravo bambino dovresti da subito fare una piccola ricerca in internet. Data la tua giovane età non ti sarà difficile. Forse scoprirai un mondo di volontariato interessante; cerca di pensarci su prima di disprezzarlo (ma mi sa che l’invito é tempo sprecato…).

          chi fa qualcosa per migliaia di bambini già nati che non hanno da mangiare e muoiono di aids o di malaria???
          nessuno, nessuno mai.

          Ecco, da bravo, fa lo stesso sforzo auspicato in precedenza…

          per voi l’aborto è un omicidio ma lasciar morire i bambini già nati di fame e malattie è solo “la volontà di dio”. iniziamo ad occuparci prima dei bambini già nati invece di pensare a bambini che non esistono.ma fatemi il piacere va.

          Facciamo fatica a tirar fuori qualcosa di sensato vero? Ne ero sicura.

        • lorenzo ha detto in risposta a Pietro

          Scrivi:
          …chi fa qualcosa per le donne che portano avanti una gravidanza ma sono senza nessuno e senza lavoro…
          …chi fa qualcosa per migliaia di bambini già nati che non hanno da mangiare e muoiono di aids o di malaria…
          …iniziamo ad occuparci prima dei bambini già nati…

          La Chiesa, senza tanto clamore, queste cose le sta già facendo da millenni: perché non vieni anche tu a darci una mano?

        • harryburns ha detto in risposta a Pietro

          faccia il piacere lei e torni a giocare a PES va…

    • Azaria ha detto in risposta a Titti

      Ok, Titti allora le cose sono due:
      1. Si uccidono tutti i down prima del parto perché tutti hanno il rischio di essere poco auto-sufficienti.
      2. Si lasciano vivere tutti perché c’é la possibilitá che siano auto-sufficienti.

      Tu che hai sempre detto di avere una certa sensibilitá verso i down, cosa sceglieresti?

      • Azaria ha detto in risposta a Azaria

        Ah! Ovviamente che si debba fare di piú per l’aiuto alle famiglie in difficoltá (qualunque sia la difficoltá, anche la presenza di un componente con gravi disagi fisici/mentali) é una cosa che tutti condividiamo.

        • Titti ha detto in risposta a Azaria

          Visto che condividere un’opinione, non contribuisce automaticamente a fornire tutti i supporti sopra elencati, io ho semplicemente cercato di mettermi nella posizione di non scegliere.

          • Azaria ha detto in risposta a Titti

            Iniziativa lodevole, a questo punto mi chiedo semplicemente quanto possa essere efficace parlarne qui dove giá tutti siamo daccordo.

            Non credo che uno dei politici pro-aborto o che sia responsabile dei finanziamenti alle famiglie possa farsi un giro da queste parti per cogliere tali saggi consigli.
            Per la cronaca: non sono ironico nel definirli saggi, li condivideo realmente al 100%.

    • StefanoPediatra ha detto in risposta a Titti

      Titti, la battaglia giusta è questa, supportare le famiglie che si fanno carico di persone con problemi di handicap, malattia, vecchiaia. Non eliminare il problema alla fonte sopprimendo feti nella presunzione che siano malati. E sottolineo la parola “presunzione” perchè l’affidabilità dei test diagnostici pre-natali non è per tutte le malattie così elevata e accanto alla possibilitá di falsi negativi (cioè di non identificare la malattia e quindi lasciar nascere un bimbo non sano) c’é anche quella dei falsi positivi (cioé il rischio di scambiare per malato un feto che malato non é e sopprimerlo).

  8. eli ha detto

    @ Katy: ok eri ironica, ma non è facile capirlo senza simboli. 😉

    E così, siccome l’attuale società funziona in questo modo, perché non adeguarsi?

    Come dicevo, se ci adeguassimo seguiremmo una moda perchè è questo l’aborto.

    Ok, se certe persone abbandonano il figlio in ospedale posso capirlo perchè si vergognano (metti che hanno una famiglia che non sa nulla della gravidanza in questione e si arrabbierebbe). Si fa per vergogna, perchè ci si rende conto che non si può provvedere al piccolo o per motivi economici.

    Ricordate la notizia scioccante?

    Meglio un bambino vivo che uno morto.

  9. GiuliaM ha detto

    E’ chiaro che Pietro è un troll o un ragazzino impressionabile (o entrambi), perchè sparare enormità come che l’embrione non ha corpo (quindi nemmeno un nano o una persona mutilata ce l’avrebbe, un “corpo”…) è veramente grossa…
    E anche se il metro è la coscienza di sè, allora ammazzare una persona che dorme è morale? E non conta il fatto che dopo si sveglierà, perchè anche l’embrione dopo acquisirà coscienza di sè 🙂
    Detto questo, credo di aver già dato abbastanza da mangiare a Pietroll 🙂

  10. zuef ha detto

    Bravissima Cristina, ha perfettamente ragione. Sono istruttore di nuoto e le più grandi soddisfazioni le ho avuto da questi bambini che, se messi a loro agio, si impegnano almeno il doppio di altri ragazzi che vedono in piscina, riuscendo a migliorare in molto meno tempo.
    Vero che ognuno ha diritto di vivere ma fino a che non saremo auosufficenti, saranno i genitori a decidere per noi, quindi anche se volere o meno quel figlio più o meno normale: visto poi le tecniche di oggi in pochi mesi si saprà come sara quel figlio e i genitori potranno decidere per il bene del proprio figlio. Faccio il mio esempio: nel 1985 a 21 anni ho trascorso 59 giorni in coma e dopo 8\10 anni (1995) sono ritornato alle normali funzionalità. Quindi ho ripreso ad insegnare nuoto, ma ho smesso perchè il cloro mi irritava le corde vocali e dopo pochi minuti smettevo di parlare. Alchè sono tornato a scuola e ho comseguito tutte le patenti di guida A.B.C.D.E kd o cqc ed ho iniziato a guidare scuolabus e pulman gt per l’Italia. Nel 2.000 poi in un incidente al ritorno dal lavoro, mi sono ritrovato a 37 anni senza l’arto sx e il dx al 30\40%. Premetto non mi sono mai sposato e non ho figli, fortunatamente e vivo con i genitori – il papa ci ha lasciati nel 2011 – Ora mi sto preparando mentalmente per quando rimarro solo e senza pensione perchè purtroppo ho lavorato solo pochi anni ( una decina ) e prendo una pensione di invalidità di 257 euro. Per questo ho scritto “fino a che non saranno autosufficenti”, pensando alla mia situazione perchè se no ci fossero stati i miei genitori, che fine avrei fatto ??? Ed ora che fine farò ???
    Ecco perchè ho scitto è una decisione che spetta ai genitori e non a femministe, professoroni o tanto meno a politici …

    Zuef

  11. Sophie ha detto

    Tenera….

  12. LG ha detto

    …per fortuna in democrazia che combatte contro la libertà di scelta viene punito

    LINK

    …si prepara una nuova Vandea?

  13. LG ha detto

    *chi combatte

  14. John ha detto

    Grazie Cristina della tua bellissima testimonianza. Cristo ci ha detto che avremmo rivisto il suo volto in quello dei piccoli, degli umili, dei senza voce: tu ne sei la testimonianza più vera.
    Trovo divertenti i commenti degli abortisti su questo sito: ripropongono le solite fesserie illogiche da 4 soldi e fanno le solite figure da chiodi: ma stare un po’ zitti o andare a sproloquiare da quegli “pseudo intellettuali sinceramente democratici” del Fattone Quotidiano o della Repubblica (di Svizzera) dell’ingegnere De Benedetti no?

« nascondi i commenti