I libri più venduti sono quelli di Papa Francesco

EditoriaEravamo abituati ad osservare l’immediata scalata dei libri di Papa Benedetto XVI delle varie classifiche dei volumi più venduti, possiamo dire che Papa Francesco ha raccolto anche questa particolare eredità.

Non ha pubblicato nessun libro, ma sono stati da poco ri-editati suoi libri scritti da arcivescovo, oppure instant book su di lui che vanno a ruba nelle librerie di tutta Italia.

Addirittura Papa Bergoglio occupa da settimane (anche qui) ben quattro delle dieci posizioni dei libri più acquistati in Italia per Panorama. I titoli sono: “Papa Francesco, il nuovo papa si racconta”, l’intervista realizzata da Sergio Rubin e Francesca Ambrogetti (Salani); “Aprite la mente al vostro cuore” (Rizzoli); “Umiltà, la strada verso Dio” (Editrice Missionaria Italiana) e Il cielo e la terra (Mondadori), conversazione interreligiosa fra Bergoglio e il rabbino di Buenos Aires Abraham Skorka su temi quali la famiglia, l’eutanasia, le unioni gay, il confronto con l’ateismo. Su TuttoLibri la situazione non cambia.

Lo stesso sta avvenendo anche in Spagna e verosimilmente in tutti gli stati occidentali (e non solo). Ma in generale, se l’editoria è in forte crisi, quella religiosa è l’unica a tenere e addirittura sta maturando una nuova stagione di espansione, tanto da avere attratto, da ormai diversi anni, anche le case editrici laiche. Su tutte citiamo, e ringraziamo, la casa editrice Lindau e Piemme.

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9 commenti a I libri più venduti sono quelli di Papa Francesco

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  1. Michele Silvi ha detto

    Interessante, ma non so quanto ci sia da festeggiare…

  2. controinformato ha detto

    l’effetto Francesco finirà quando si accorgeranno che anche questo papa è cattolico

  3. Gab ha detto

    Scusate ma il fatto che le case editrici laiche siano interessate può essere tranquillamente un’arma a doppio taglio. Siete veramente sicuri che vedere un libro del Papa a Media World (per esempio) a fianco di un romanzo magari brutto e volgare possa aiutare a fare un distinguo? Diventa una sottile operazione di secolarizzazione anche delle cose che dovrebbero essere “di Chiesa”. Tant’è che la secolarizzazione nella Chiesa non è certo da oggi che si respira. E fino a che punto si aiuta, in questo modo, a salvare le anime? Perché, fino a prova contraria, rimane questa la missione principale di un chierico, figuriamoci di un Pontefice. Più la Chiesa si apre ai vari media, più a me pare che il messaggio cristiano, sia parecchio indebolito, rispetto ad una prerogativa di salvaguardare tale messaggio nella sua integralità.

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