Scienziati sociali contro le adozioni gay

FamigliaUn gruppo di docenti universitari di scienze sociali ha presentato alla Corte Suprema americana un compendio sulla tematica delle adozioni omosessuali e sulla necessità di un bambino di crescere con una madre sposata e un padre sposati.

A firmare il testo sono stati: Douglas W. Allen, ordinario di Economia alla Simon Fraser University (Canada); David J. Eggebeen, professore associato di Human Development and Sociology alla Penn State University; Alan J. Hawkins, docente di Family Life alla Brigham Young University; Byron R. Johnson, docente di Scienze Sociali alla Baylor University; Catherine Pakuluk docente di Economia alla Ave Maria University; Joseph Price, docente di Economica alla Brigham Young University; Mark D. Regnerus, docente di Sociologia all’University of Texas.

I ricercatori sono partiti dalla posizione classica dei sostenitori del matrimonio omosessuale definita “no difference”, la quale sostiene che non vi sia “nessuna differenza” nei bambini cresciuti da una madre e un padre biologici e coloro che sono stati allevati da due donne o due uomini. Tale posizione, fanno notare, è anche quella di associazioni come la American Psychological Association (“APA”). Tuttavia, hanno continuato, le adozioni gay oltre ad essere un fenomeno relativamente nuovo, «come indicano studi recenti, l’affermazione “no difference” è difficile da sostenere perché quasi tutti gli studi su cui si basa tale affermazione sono piuttosto limitati, coinvolgono campioni non casuali e non rappresentativi, spesso con pochi partecipanti. In particolare, la maggior parte di questi studi si basa su campioni di meno di 100 genitori (o figli), di famiglie istruite, di pelle bianca e con con redditi elevati. Questi sono esempi poco rappresentativi della popolazione lesbica e gay e quindi non sono una base sufficiente per fare affermazioni generali su bambini cresciuti in strutture genitoriali dello stesso sesso». Tutto questo è stato riconosciuto anche dall’11° Circuito della Corte d’Appello degli Stati Uniti nel 2004, che ha parlato di «studi con difetti significativi, come l’uso di piccoli e auto-selezionati campioni; dipendenza dagli strumenti self-report; ipotesi politicamente guidate e l’uso di popolazioni di studio non rappresentative, sproporzionatamente ricche ed istruite». E’ evidente che tali studi non possano essere utilizzati per sostenere grandi cambiamenti di ordine pubblico.

Il gruppo di scienziati ha rilevato nel comunicato che, in conseguenza di questo, l’affermazione fiduciosa dell’APA risulta alquanto «sospetta». La posizione “no difference” è «empiricamente minata dalla significativa limitazione metodologica» e, oltretutto, «contraddice la ricerca di lunga data la quale afferma che l’ambiente ideale per l’educazione dei figli è la stabilità biologica del rapporto tra il padre e la madre». Se gli studi su cui si basa l’APA non sono dunque attendibili, «gli unici studi che si basano su grandi dimensioni, su campioni casuali e rappresentativi, tendono a rivelare la conclusione opposta, trovando differenze significative tra i bambini cresciuti da genitori in un rapporto samesex e quelli allevati da una coppia di genitori biologici. E’ pacifico che una madre e un padre biologici forniscono, in media, un efficace e collaudato ambiente per crescere i figli, ed è ragionevole concludere che le funzioni di una madre e un padre forniscono una unità genitoriale complementare dove ognuno tende a dare qualcosa di unico e utile allo sviluppo del bambino».

Dopo aver elencato una serie di studi a dimostrazione di tutto questo, concentrandosi anche sulla letteratura scientifica sull’importanza della presenza specifica del padre e della madre, i ricercatori hanno rilevato: «Le strutture genitoriali samesex, per definizione, escludono la madre o il padre. Certamente coppie dello stesso sesso, come altri tipi di strutture, possono offrire qualità e sforzi di successo nell’educazione dei figli, questo non è in discussione. Ma l’evidenza delle scienze sociali, in particolare le prove basate su conclusioni di campioni rappresentativi, suggerisce il vantaggio unico di una struttura costituita sia da una madre che da un padre. Pertanto rimane razionale per il governo fornire un riconoscimento distintivo e un incentivo verso il matrimonio e la struttura genitoriale che ha dimostrato di essere migliore».

La conclusione finale di questo prezioso compendio recita: «Il matrimonio è il mezzo giuridico attraverso il quale i bambini sono stabilmente uniti con le loro madri e i loro padri biologici, orientato verso uno sviluppo ottimale. I genitori di sesso opposto consentono ai bambini di beneficiare dei distintivi contributi materni e paterni. Alla luce di questi fatti, salvaguardare il matrimonio è una libertà da riconoscere ai bambini, almeno tanto quanto ai loro genitori». Ricordiamo che è possibile visionare in questa pagina la letteratura scientifica contro le adozioni gay, mentre qui si possono leggere le dichiarazioni sul tema di psicologi, filosofi e giuristi.

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59 commenti a Scienziati sociali contro le adozioni gay

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  1. Daniele ha detto

    Qualche tempo fa anche le emittenti televisive di casa nostra diedero questa notizia:

    “A Washington è in corso un evento epocale: i manifestanti per i diritti degli omosessuali sono in marcia verso la Corte Suprema per attendere l’esito di una sentenza che potrebbe sancire la legalità del matrimonio tra omosessuali su tutto il territorio U. S. A.. La marcia, per la storica portata, ricorda quelle degli anni ’60 compiute dalla popolazione nera per chiedere di essere equiparata alla popolazione bianca”.

    Io dico che è da scellerati mettere sullo stesso piano le manifestazioni degli anni ’60, in cui milioni di persone si mobilitavano da ogni angolo degli U. S. A. per andare ad ascoltare Martin Luther King che parlava di diritti umani fondamentali (come quello della dignità della persona, che è indipendente dal colore della pelle, dalla provenienza geografica, dalla religione, dal sesso, dalle convinzioni politiche, dallo stato sociale, ecc…), e le manifestazioni omosessualiste di questo periodo, in cui un piccolo gruppo di persone pretende di innalzare i propri personali desideri a diritti umani universali!

    • Gab ha detto in risposta a Daniele

      si ma il messaggio distorto che si vuole far passare (e ci stanno riuscendo tranquillamente) è che sei contro allora sei “razzista” .. alla stessa stregua degli anni ’60

      • Max ha detto in risposta a Gab

        Esatto. Vedi il Corriere della Sera ( http://27esimaora.corriere.it/articolo/se-le-nozze-gay-ricordano-la-battaglia-per-il-matrimonio-tra-bianchi-e-neri/ ) O, se ti va bene, “portatore di idee discriminatorie”.

        • Daniele ha detto in risposta a Max

          Io continuerò finché avrò vita e anche al costo di essere etichettato come “razzista” a sostenere quello in cui credo (e che la natura dimostra essere vero), cioè che quelli che le coppie omosessuali vorrebbero vedere riconosciuti non sono diritti umani universali ma soltanto desideri e capricci (che, pertanto, non meritano lo status di “diritti umani”).

          Diritti umani sono, piuttosto, quelli per i quali hanno dato la vita Martin Luther King, Ghandi, ecc…, in cui non erano in ballo i “capricci dell’io” ma era in ballo la dignità umana!

          Penso che se le persone che ho citato (King, Ghandi) fossero vive e sentissero che la lobby LGBT chiede che le relazioni tra omosessuali vengano tutelate dalle Legge non tarderebbero a mosttare la loro contrarietà a tutto ciò.

          • Gab ha detto in risposta a Daniele

            Non lo so fino a che punto sia proprio così. Gandhi era il capo della loggia massonica indiana ed è proprio dalla massoneria che derivano certi “diritti”. Non lasciarti ingannare dal pacifismo vuoto dell’uomo al contrario di quella che è la Pace di Cristo. Ricordati che il Signore disse “Vi do la MIA pace” … è estremamente chiaro. La Pace di Dio è una cosa, il compromesso meschino dell’uomo è tutta un’altra cosa.

    • Gab ha detto in risposta a Daniele

      Senza contare che oggi alla sessione staordinaria della Corte Costituzionale a Roma, davanti alle più alte cariche, il Presidente della Corte ha affermato che bisogna assolutamente individuare la strada per il riconoscimento dei “diritti” delle coppie gay, sorvolando con nonchalance il “fatta “salva” la prerogativa costituzionale dell’istitumo matrimoniale”… cioè della serie “CHI SE NE FREGA DELLA COSTITUZIONE QUELLO CHE DICE, OGGI O COSI’ O COSI”.

      Figuriamoci di che ci frega di ciò che dice in merito la Parola di Dio e nell’Antico e nel Nuovo Testamento.

      Spero e mi auguro che come fece in Argentina, il Santo Padre sollevi tutto lo sdegno della Chiesa senza SE e senza MA..

      • Daniele ha detto in risposta a Gab

        Papa Francesco da quando è stato eletto ha voluto mantenere molte delle prassi e dei modi che aveva quando era Arcivescovo di Buenos Aires: quindi, se è vero, come è vero, che quando era a Buenos Aires “scese in campo” in difesa della famiglia naturale (fondata cioè sul matrimonio di un uomo e di una donna), immagino che non avrà difficoltà alcuna a “scendere nuovamente in campo”, ‘stavolta però come Papa, per dire che la Chiesa è contraria al fatto che la Legge “apra” ai “diritti” degli omosessuali.
        Sento, anzi, che un intervento del Papa in materia di etica e bioetica non tarderà ad arrivare…

  2. lorenzo ha detto

    Il problema dei gay è semplicemente una delle tante teste d’ariete utilizzata oggi dai progressisti per distruggere, tra l’indifferenza generale, le difese della nostra civiltà ed instaurare il regno del materialismo pratico.

    Consiglio l’attenta lettura del seguente articolo:
    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-oleary-il-gender-rovesciamento-della-realt-6232.htm

    • Daniele ha detto in risposta a lorenzo

      Nell’articolo si legge che alla conferenza internazionale sull’aborto del 1994 al Cairo le associazioni e i movimenti pro-life e pro-famiglia erano stati sostanzialmente e volutamente esclusi, mentre le organizzazioni (o sarebbe meglio dire “industrie”) abortiste erano ben rappresentate.

      La cosa può sembrare, a prima vista, una sconfitta del mondo pro-life, invece è un motivo di speranza, poiché se per non farti esprimere arrivano ad escluderti dal tavolo della discussione, allora vuol dire che hanno paura di te. Bisogna perseverare: prima o poi i muri cadranno e i pro-life avranno sempre maggior voce in capitolo!

    • Andrea2 ha detto in risposta a lorenzo

      Davvero inquietante!
      Il rovesciamento della realtà, ovvero calpestare deliberatamente la verità!

    • Pino ha detto in risposta a lorenzo

      da notare come la teoria del gender nasca dall’ideologia marxista che, dopo la sconfitta storica del comunismo sovietico, si è riciclata in altre forme nelle democrazie occidentali. La radice di questi fenomeni risiede nel materialismo dialettico che dalle dittature comuniste si è trasferito nelle nostre società democratiche. Il “profeta” di questo trasferimento fu Yuri Andropov, uno degli ultimi segretari del PCUS. Perfettamente consapevole che il crollo dell’esperienza storica comunista era imminente si preoccupò di salvare la radice del marxismo, appunto il materialismo dialettico e teorizzò la sua compatibilità con il mondo occidentale. Possiamo concludere che non aveva torto.

  3. Daniele ha detto

    Leggete qua:

    http://www.asca.it/news-Consulta__Gallo__Parlamento_non_ascolta_nostri_inviti_a_modificare_leggi-1267172-POL.html

    Forse a Gallo sfugge un “piccolo particolare” contenuto nell’Art. 1 di quella Costituzione che lui dice di conoscere: cioè che in Italia ad essere sovrano è solo il popolo, che si esprime eleggendo i membri del Parlamento. Quindi la Corte Costituzionale, la Corte di Cassazione, il Governo, la Magistratura, ecc… possono esprimere pareri, ma la sovranità (cioè il decidere il da farsi su ogni questione) rimane una prerogativa eclusiva dei rappresentanti del popolo eletti al Parlamento.

    E, comunque, a me pare che il non concedere diritti alle coppie omosessuali non costituisca un contrasto con la Costituzione. Piuttosto vale il contrario: cioè il concedere tali diritti andrebbe contro quell’Articolo della Costituzione in cui si dice che la Legge tutela la famiglia come società NATURALE fondata sul matrimonio.
    Quel NATURALE non è stato messo lì a caso, in quanto in un testo di Legge ogni termine ha il suo peso specifico: l’aggettivo NATURALE accostato ai sostantivi FAMIGLIA e SOCIETA’ indica chiaramente che la Legge tutela e riconosce soltanto le famiglie (cellule fondamentali della scoeità) fondate sul matrimonio tra un uomo e una donna, cioè, appunto, formate secondo quella che è la natura biologica dell’essere umano.
    Gallo avrebbe ragione a dire quel che dice in merito all’incostituzionalità se la parola NATURALE non fosse presente. Ma, grazie a Dio, i Padri Costituenti hanno avuto il senno per ponderare bene tutte queste questioni e la parola NATURALE è stata giustamente messa.

  4. Brain ha detto

    Naturalmente, invece di essere obiettivi e dare un quadro completo informativo, riportate solo quello che vi pare. Un recentissimo studio della Cambridge University conferma che i bambini crescono altrettanto bene e felici anche con due genitori dello stesso sesso.
    http://www.cambridge-news.co.uk/Health/Family/Children-as-happy-with-gay-parents-research-06032013.htm

    • Pino ha detto in risposta a Brain

      chissà come mai la natura ha invece provveduto diversamente, che la natura sia fuori posto?

    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Brain

      Lo studio citato non è ritenuto attendibile per diversi motivi:

      1) E’ stato realizzato in occasione della LGBT Adoption and Fostering Week, dunque non poteva avere un risultato differente.

      2) E’ basato su un campione di 130 (sic!) soggetti, praticamente una palazzina di Roma: http://www.marilynstowe.co.uk/2013/03/04/study-into-gay-adoption-suggests-children-at-no-disadvantage/

      3) E’ basato su bambini di età tra i 4-8 anni, quando sappiamo da altri studi che l’età in cui sorgono i problemi dei bambini cresciuti con omosessuali è ben più avanzata.

      4) L’autore, Susan Golombok, è un militante LGBT da anni impegnato a sostenere questa tesi. Sono anni che realizza studi con gli stessi risultati, fin dal 1996: http://www.nytimes.com/1996/01/07/us/homosexual-parents-raising-children-support-for-pro-and-con.html . Ovviamente molti di questi confutati per mancanza di scientificità da Loren Marks: http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0049089X12000580

      3) L’autore sostiene pure che famiglie composte da tre o quattro genitori sarebbero identiche a quelle composte da due genitori. Evidentemente ha posizioni estreme nel campo psichiatrico: http://www.guardian.co.uk/science/2012/oct/07/three-parent-families-susan-golombok

      Altri studi pubblicati per la data del Gay Pride ci sono?

      • Brain ha detto in risposta a Fabio Moraldi

        Moraldi lo studio è conforme ai parametri qualitativi/scientifici dell’Università di Cambridge e il fatto che sia stato reso pubblico dalla British Association of Adoption and Fostering in coincidenza con la LGBT Adoption and Fostering Week non ne invalida certo i risultati. Come lei ben sa prima di venire pubblicati questi studi vengono sottoposti ad un attento esame di valutazione.

        Apprendiamo con curiosità che non le piace neanche la ricercatrice, professoressa Susan Golombok, che pure ha un curriculum di tutto rispetto ed è direttrice del Centro delle ricerche sulla famiglia. http://www.psychol.cam.ac.uk/People/people/seg42@cam.ac.uk Mi viene il sospetto che lei sia invidioso. Gran brutto sentimento.

        Lei dice poi che lo studio citato sarebbe poco attendibile e definisce Golombok una “militante LGBT”. Insomma la sua puntigliosità “invalidante” è a senso unico, la applica solo quando escono ricerche delle quali non le piace il risultato. Guarda caso infatti non ha niente da dire, ad esempio, sui nomi citati dall’articolo, ad esempio su Mark D. Regnerus il religiosissimo sociologo dell’università del Texas e non ha niente da dire neanche su Catherine Pakuluk, docente di economia guarda caso alla cattolicissima Ave Maria University. Insomma, quelli che lei considera attivisti LGBT non sarebbero attendibili, ma gli attivisti cattolici le stanno benissimo. Il classico caso dei due pesi e due misure.

        Leggendo l’articolo tra l’altro si nota anche un’altra cosa. Tra il gruppeto di “scienziati sociali” che avete citato ben tre (su 7) si occupano di economia, quindi non hanno alcuna competenza né di psicologia, né di psichatria, né di pediatria per valutare se le indicazioni tendenti al “no difference” siano validi oppure no, e non nhanno neanche titolo per mettere in discussione le posizioni dell’American Psychological Association.

        Ma se proprio non vi piacciono le posizioni dell’APA d’accordo non consideriamola. Purtroppo per voi continuano a piovervi tegole in testa. A fine marzo (2013) la American Academy of Pediatrics ha pubblicato un nuovo fermo e convinto comunicato ufficiale (del quale ovviamente vi siete ben guardati dall’informare i vostri lettori) nel quale ribadisce il proprio totale sostegno al matrimonio accessibile anche alle coppie dello stesso sesso e adozione e affidamento, in quanto l’orientamento sessuale dei genitori non alcun collegamento con l’obiettivo (certamente di tutti) di voler garantire benefici e sicurezza per i bambini.
        “The AAP has long been an advocate for all children, and this updated policy reflects a natural progression in the Academy’s support for families,” said Ellen Perrin, MD, FAAP, co-author of the policy statement. “If a child has two loving and capable parents who choose to create a permanent bond, it’s in the best interest of their children that legal institutions allow them to do so.” A great deal of scientific research documents there is no cause-and-effect relationship between parents’ sexual orientation and children’s well-being, according to the AAP policy.
        http://www.aap.org/en-us/about-the-aap/aap-press-room/pages/American-Academy-of-Pediatrics-Supports-Same-Gender-Civil-Marriage.aspx?

        • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Brain

          Caro Brain,

          1) sappiamo bene entrambi che decine di studi hanno superato i parametri qualitativi/scientifici e poi però alcuni anni dopo sono stati confutati proprio perché errati, interpretati appositamente male solo per “non attirare le ire dei gay”: http://www.foxnews.com/story/0,2933,29901,00.html La coincidenza con la LGBT Adoption and Fostering Week è sospetta e certamente non sarebbe stato possibile presentare uno studio in cui si confermava la letteratura scientifica, ovvero l’inadeguatezza per un bambino dell’essere privato di un padre e una madre.

          2) Anche Franco Grillini ha un curriculum di tutto rispetto, tuttavia non attendibile sulle sue affermazioni circa la positività dell’omosessualità. Lo stesso anche l’interessata militante Lgbt Susan Golombok, che da anni si occupa ossessionatamente di dimostrare la “bellezza” di avere genitori gay. Un autrice di parte che certamente non potrà pubblicare qualcosa contrario alle sue convinzioni, pena la perdita di reputazione.

          3) La religione di Mark D. Regnerus, al contrario, non implica un’opinione negativa sull’omosessualità. Altrimenti non si spiega come i religiosissimi cattolici Ignazio Marino e Vito Mancuso siano favorevoli alle nozze gay. Se Regnerus fosse un militante anti gay allora avrebbe senso criticarlo, ma così non è e il suo è uno dei pochi lavoro con il più grande campione rappresentativo utilizzato.

          4) Trattandosi di scienziati sociali hanno fatto una review degli studi pubblicati, non c’è bisogno di essere psicologi per farlo. La posizione dell’American Psychological Association è stata completamente confutata da Loren Marks su Social Science Reserch: http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0049089X12000580

          5) Anche l’American Academy of Pediatrics si è basata per il suo comunicato politico sugli studi confutati da Loren Marks, dunque non c’è nulla di nuovo. Interessante la tegola che ti cade in testa, dato che l’l’American College of Pediatricians nel marzo 2012 ha proprio preso posizione opposta, basandosi sulla principale letteratura scientifica al momento disponibile: “Are children reared by two individuals of the same gender as well adjusted as children reared in families with a mother and a father? Until recently the unequivocal answer to this question was “no.” Within the last decade, however, professional health organizations,1 academics, social policymakers and the media have begun asserting that prohibitions on parenting by same-sex couples should be lifted. In making such far-reaching, generation-changing assertions, any responsible advocate would rely upon supporting evidence that is comprehensive and conclusive. Not only is this not the situation, but also there is sound evidence that children exposed to the homosexual lifestyle may be at increased risk for emotional, mental, and even physical harm” http://www.acpeds.org/Homosexual-Parenting-Is-It-Time-For-Change.html

          • Brain ha detto in risposta a Fabio Moraldi

            Moraldi, visto che parlo con lei vorrei dire qualcosa anche in merito ad altre cose che scrive. Faccio un esempio al quale non ho potuto commentare direttamente perchè i commenti erano già chiusi. A commento di un recente articolo sull’Olanda
            http://www.uccronline.it/2013/04/05/la-tollerante-e-laica-olanda-apre-anche-alla-pedofilia/#comment-115192
            ha scritto che “La Corte Europea ha accettato l’esistenza di una associazione di pedofili che promuovono la loro attività. (…) In Olanda è stato anche al governo un partito di pedofili”.
            Questa è una semplice BUFALA e la sfido a dimostrare il contrario. Basta fare una rapida ricerca sul web per sapere come stanno le cose. In realtà nel 2006 qualcuno pensò di darsi un po di visibilità mediatica annunciando di voler partecipare alle elezioni con il “Partito di Amore del prossimo, libertà e diversità” (Pnvd) che andava vagheggiando della possibilità di poter avere rapporti sessuali con giovani, comunque al di sopra dei 12 anni, salvo i casi in cui vi fossero abusi e violenze. Un tribunale locale dell’Aja (NESSUNA Corte Europea, dunque), seguendo un principio simile a quello che vige negli Stati Uniti sulla libertà di espressione, consentì loro di partecipare alle elezioni ma per poter avere anche un solo rappresentante in parlamento avrebbero dovuto prendere almeno 60mila voti. Fu un fiasco totale e non riuscirono a fare leggere proprio nessuno. Tale “partito” (in realtà un gruppetto che dichiarava di avere mille iscritti ma nessuno li ha mai visti, ‘sti mille) è stato poi ufficilamente sciolto nel 2010 perchè non riuscirono neanche a raccogliere le poco più di 500 firme per poter partecipare alle elezioni successive.
            http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/03/15/visualizza_new.html_1733821842.html
            Riepilogando: non solo in Olanda nessuno “partito dei pedofili” ha fatto mai parte di alcun governo, ma non sono neanche MAI stati in parlamento. Dunque, Moraldi, lei è un raccontaballe.

            Si capisce che per certa gente parlare male dell’Olanda va fatto. E’ stato il primo Paese al mondo ad estendere il diritto al matrimonio anche per le coppie dello stesso sesso e dunque bisogna necessariamente attaccarlo, demonizzarlo, anche perche’ le coppie omosessuali possono anche adottare, se hanno i requisiti necessari, esattamemte come le coppie etero. E guarda un po’ cosa dice l’Unicef: l’Olanda è al primo posto nel mondo per il benessere dei bambini. Italia solo 22ma (sui 29 Stati più industrializzati considerati) http://www.unicef.org/policyanalysis/index_68637.html.
            Stiamo parlando di dati Unicef, quindi ci risparmi, almeno stavolta, battutine infantili sui gay pride, lobby gay e simili.

            • domenico ha detto in risposta a Brain

              “il “Partito di Amore del prossimo, libertà e diversità” (Pnvd) che andava vagheggiando della possibilità di poter avere rapporti sessuali con giovani, comunque al di sopra dei 12 anni”…

              Ah che sollievo! volevano ‘solo’ fare sesso con ‘giovani’ sopra i 12 anni…

              Caro Brain comunque la BUFALA la sta dicendo lei perchè come si legge nel loro programma: “in the long run, the PNVD wants to abolish the age of consent”.

              Poi se ha tempo si legga il resto del programma che contiene tra le altre cose: sesso permesso con animali; libertà di andare in giro nudi; partecipazione a film porno dai sedici anni; pornografia con bambini permessa…

              • Brain ha detto in risposta a domenico

                Domenico, ma sa leggere e capire quello che scriviamo? guardi che io questi quattro gatti del Pnvd non li sto mica difendendo! E’ ovvio che un ragazzino/a di 12 anni non è ancora psicologicamente maturo per fare sesso con un adulto! La BUFALA riguarda il fatto che questo ‘partito’ (fortunatamente per tutti ormai disciolto perchè non ha riscosso consensi dalla parte di nessuno) non è mai stato partito di governo nei Paesi Bassi (come scritto da Fabio Moraldi), anzi non è neanche mai stato in parlamento! Se volete farvi Annuciatori di Verità cercate almeno di cominciare dalle verità terrene, eh?

                • domenico ha detto in risposta a Brain

                  e lei Brain non ha capito che la bufala di cui scrivevo io era quanto da lei affermato ovvero “andava vagheggiando della possibilità di poter avere rapporti sessuali con giovani, COMUNQUE al di sopra dei 12 anni” visto che nel loro programma si chiarisce che vogliono abolire del tutto l’età del consenso?
                  Vuole provare a spiegarmi il significato di quel ‘comunque’?

                  • Brain ha detto in risposta a domenico

                    domenico, ma dove vuole arrivare? l’ha letto il mio commento precedente? scrivo che “E’ ovvio che un ragazzino/a di 12 anni non è ancora psicologicamente maturo per fare sesso con un adulto!”. Si figuri quelli ancora più giovani! ma cosa vuole che dica? mi pare di essere stato abbastanza chiaro.

                • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Brain

                  Interessante notare che Brain non ha il coraggio di smentire che NAMBLA e PNV sono associazioni di pedofili nate all’interno dei movimenti omosessuali.

                  • Brain ha detto in risposta a Fabio Moraldi

                    Moraldi, abbia almeno la decenza di cercare di voler rispondere con chiarezza e verita’ sulle cose false che ha detto in passato, senza cercare di svicolare saltando di palo in frasca. Non tiri fuori Nambla, mi risponda sulla bufala del “In Olanda è stato anche al governo un partito di pedofili”.

                    • domenico ha detto in risposta a Brain

                      sicuramente in Olanda c’è un governo che rende gli onori ad un pedofilo tanto che si chiede di fare una commissione sulle coperture governative che ha avuto in passato…
                      http://www.arrestdemmink.com/index.asp?idmenu=4&title=Rebecca%20Project%20for%20Human%20Rights%20Condemns%20the%20Dutch%20Government%27s%20Honoring%20Accused%20Pedophile%20Joris%20Demmink%27s%20Retirement&idsubmenu=155#.UWlHlkrxHXg

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Brain

                      Il partito dei pedofili è stato creato: http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/esteri/prtito-dei-pedofili/prtito-dei-pedofili/prtito-dei-pedofili.html

                      La cosa più interessante è che sia l’associazione che ha fatto nascere il partito che l’associazione di pedofili NAMBLA sono nati entrambi nella comunità omosessuale e sono stati espulsi soltanto perché nel 1994 perché l’ONU ha sbattuto fuori l’ILGA (International Lesbian Gay Association) per questo motivo.

                      Neghi tutto questo?

                    • Brain ha detto in risposta a Brain

                      Moraldi, in risposta al suo post delle 14:45

                      Non faccia il furbetto. Invece di rispondere chiaramente cerca di sviare l’attenzione e cercare di intorbare le acque e parlare di qualcosaltro. Ebbene per quanto riguarda la questione Nambla mi risulta che l’ILGA la espulse nel 1994 a grande maggioranza (214 voto a favore dell’espulsione, 30 contrari), giudicandoli come “prevalentemente diretti a supportare e promuovere la pedofilia”. Nambla non è mai stata un’associazione gay, quanto piuttosto un’associazione che ha cercato di infiltrarsi nel movimento LGBT statunitense per promuovere una loro agenda. Credo che possiamo dirci tutti quanti contenti che oggi tale gruppo sia stato doverosamente emarginato.

                      Ma torniamo all’Olanda, anche se lei continua disperatamente a cercare di cambiare discorso. La BUFALA da lei propagandata non riguarda il fatto che qualcuno abbia creato tale partito (cosa che io non ho mai negato, altro tentativo di balla da parte sua), la BUFALA da lei propagandata riguarda il fatto che tale partito sia mai stato al governo. E per la verità non è neanche mai entrato in parlamento. Allora risponda su questo: perchè ha raccontato la balla che “In Olanda è stato anche al governo un partito di pedofili”? risponda su questo.

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Brain

                      Brain, la tua reticenza a riconoscere l’origine omosessuale delle due grandi associazioni pedofile è davvero al limite della decenza.

                      Aiutati con Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/NAMBLA#Storia
                      ” Nel 1993, l’ILGA, di cui NAMBLA è stata un membro per un decennio” ha espulso l’associazione pedofilia solo perché è stata obbligata dall’ONU.

                      A me non interessa nulla se il partito omosessuale-pedofilo sia stato al governo oppure sia stato un partito extraparlamentare. Certamente in uno stato meno laicista e meno omosessualista non sarebbe nemmeno nato.

            • domenico ha detto in risposta a Brain

              Brain, a proposito di quanto i bambini e ragazzi stiano bene in Olanda leggi:

              “The rates of child deaths due to negligence, maltreatment or assault are relatively high in The Netherlands in comparison to other OECD countries. In The Netherlands, this rate was 0.53 per 100.000 children aged 0 to 19. Within all OECD countries, this rate ranged from 0,24 in the United Kingdom to 3,67 in the United States.
              The proportion of child deaths due to negligence, maltreatment or assault occurring at home is also relatively high in The Netherlands. This proportion in The Netherlands is 65%. Within all OECD countries that have data available, this proportion ranged fom 8% to New Zealand and Canada to 83% in Romania.”

              http://www.youthpolicy.nl/yp/Youth-Policy/Youth-Policy-subjects/Youth-policy-Youth-Policy-Child-abuse/Child-abuse-figures

            • lorenzo ha detto in risposta a Brain

              Brain, a parte le cavolate che scrivi, come puoi ritenere naturale gli accoppiamenti maschio maschio e femmina femmina? Perché non prendi atto che, anche se la tua dogmatica ideologia afferma che l’omosessualità è un normale orientamento sessuale, alla base della tua omosessualità c’è o un vizio od una malattia psicologica?

        • lorenzo ha detto in risposta a Brain

          Come sono crollate le ideologie fasciste, naziste e comuniste, così crollerà anche l’ideologia LGBT: speriamo non si debba pagare lo stesso tributo di sangue.

        • MarcoF ha detto in risposta a Brain

          @brain: quando l’ideologia contrasta coi fatti…. tanto peggio per i fatti!! Giusto? 😉

        • domenico ha detto in risposta a Brain

          la Golombock che fa studi su come crescono i bambini nelle coppie omosessuali è come un mormone che facesse uno studio su come crescono i bambini nelle famiglie mormoni…

          • Brain ha detto in risposta a domenico

            domenico, seguendo questa linea allora nessun cattolico dovrebbe essere attendibile se fa uno studio su come crescono i bambini nelle famiglie cattoliche…

            • lorenzo ha detto in risposta a Brain

              I dogmi lgbt non sono attendibili a prescindere.

            • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Brain

              Paragone fallace perché le adozioni omosessuali sono vietate mentre non lo sono quelle cattoliche: ovvero i ricercatori gay hanno tutto l’interesse per convincere gli sprovveduti che si può crescere bene con genitori gay per legalizzare le adozioni. Sei intelligente e capirai la differenza.

    • edoardo ha detto in risposta a Brain

      A me sembra invece che voialtri mostrate solo quello che è funzionale per voi, e lo fate passare per opinioni condivise da una vasta maggioranza, e chi non è in riga col vostro pensiero ieri era fascista, oggi integralista.
      Anche Renzi stesso, del resto, è stato bollato come fascistoide dall’Unità.

    • lorenzo ha detto in risposta a Brain

      Mi dispiace per te, ma le affermazioni del Professor Susan Golombok riguardo al benessere dei bambini allevati da coppie gay hanno la stessa attendibilità di quelle di un tossicodipendente riguardo alla droga.

      • Salvatore ha detto in risposta a lorenzo

        A parte questo, è divertente notare questi studi su un campione di 130 soggetti!! La ricerca è valida e rappresentativa solo se gli omosessuali sono 400 nel mondo, ma non credo che Brain sia d’accordo.

  5. beppina ha detto

    Insomma tutto rose e fiori… mah. Alcune considerazioni:

    1) Interessando la ricerca solo bambini fra 4 e 8 anni lo studio é necessariamente incompleto. Lo studio stesso precisa, ad es., che il bullismo é un problema soprattutto nelle scuole secondarie e ulteriori approfondimenti ed analisi sono necessari. Pur tuttavia lo studio conclude in modo inequivocabilmente positivo circa l’esperienza delle “famiglie” adottive uomo-uomo e donna-donna.

    2) Sono state campionate una quarantina di coppie affidatarie uomo-uomo e una quantina di coppie affidatarie donna-donna. Campioni percentualmente ridicoli (sic!). Pur tuttavia lo studio conclude perentoriamente che non vi é alcuna prova circa la possibilità che le “propensioni” sessuali maschili o femminili dei bambini possano essere compromesse dall’avere genitori gay o lesbiche.

    3) La responsabile dello studio (Susan Golombok) ha pubblicamente dichiarato: Quello che non mi piace è quando le persone fanno ipotesi che un certo tipo di famiglia, come quella con coppia omosessuale maschile, sarà un male per i bambini. Possibili ansie circa gli effetti potenzialmente negativi per i bambini sembrano essere, dal nostro studio, infondate.. Proprio un bel modo “accademico” di introdurre il proprio lavoro: prima esprimere vessatoriamente un giudizio dai connotati imperativi salvo poi giustificarne il merito utilizzando in forma condizionale le conclusioni scientifiche del lavoro (a questo punto presunte).

    4) Lo studio é stato pubblicato in contemporanea ad un manifestazione LGBT. Chissà perché?

    5) Come detto é una ricerca molto limitata (130 fra famiglie uomo-uomo, donna-donna e uomo-donna). Vari bambini risultano adottati da appena un anno. In definitiva la ricerca non risponde alle vere domande: il bambino sente la mancanza della figura del papà o della figura della mamma? come si comportano i figli di queste coppie adottive una volta che iniziano le scuole superiori? Come incide sull’orientamento sessuale del bimbo maschio avere la coppia adottiva donna-donnna? ecc… ecc…

    6) Negli Stati Uniti studi più approfonditi e con “campionature” più significative offrono quadri più “sobri” e meno “idilliaci”. Come mai?

    Diciamo le cose come stanno, gran parte delle perplessità non sono state risolte se non addirittura neanche toccate: questa é la pura e semplice verità.

    • domenico ha detto in risposta a beppina

      “Quello che non mi piace è quando le persone fanno ipotesi che un certo tipo di famiglia, come quella con coppia omosessuale maschile, sarà un male per i bambini…”…

      Non le piace e fa uno studio che dimostra guarda caso quanto sia vero quello che non le piace…

  6. Andrew ha detto

    su questi temi la scienza è palesemente divisa, ma politicamente le adozioni e i matrimoni gay sono un diritto. secondo me c’è qualcosa che non va..

    sono stufo di leggere sui giornali interviste e articoli di parte. ricordo un’intervista del TG1 in cui si parlava delle proteste contro le adozioni e i matrimoni gay in Francia. senza nemmeno ascoltare il parere dei manifestanti nell’intervista hanno fatto parlare solo chi era contro la protesta, dando per scontato il pregiudizio e l’ignoranza.. questo è inaccettabile! oggi hanno dato la notizia che la legge per le adozioni e i matrimoni gay è finalmente passata. morale della favola? un passo avanti per la società, l’Italia dovrebbe imparare di più, tutti felici tranne i parlamentari cattolici, ecc.. ecc..

    questo è uno degli attacchi più usati, etichettare come cattolico chi è contro le adozioni o i matrimoni gay. spero solo che in Francia quando risalirà la destra cancelli questa legge inutile e controversa, come avevano promesso.

    • Gab ha detto in risposta a Andrew

      Non vorrei deluderti ma in Spagna Rajoy ci ha provato senza successo.

      • edoardo ha detto in risposta a Gab

        …si, infatti, c’è ancora qualcuno convinto che la “destra” sia per il sostegno alla famiglia e contrario all’omosessualismo, e la “sinistra”, invece, sia contro gli aiuti alle famiglie e a favore dell’omosessualismo.
        Ma che è destra e sinistra…robba che se magna???
        Mi pare che siano categorie mentali di un mondo ormai relegato alla recente archeologia politica….e tra i due litiganti, il terzo se la gode ed ha quasi partita vinta. Ed il terzo in questione, sono proprio quelli che faranno passare non il matrimonio, ma anche le adozioni gay, e la legge sull’omofobia che useranno come clava per dare legnate ai cattolici, ecc…ecc…
        A me pare come questo tubo di 9 minuti, ma che vale la pena di vederlo e MEDITARLO anche se non c’entra con questioni religiose:
        https://www.youtube.com/watch?v=3GTe6K1z1r4
        Istruttiva la frase finale:
        “Auf wiedersehen, pitèco, continuate a..la Germania e la Germanìa”.
        Ma in Italia la nostra masturbazione mentale preferita è la destra e la sinistra…e intanto ci facciamo fregare anche i lacci delle scarpe.
        (Al Vaticano in quattro e quattr’otto hanno bello che fatto il Papa. Qua, dopo cinquanta giorni ancora non c’è il governo, e avremo la nuova Tares a dicembre).

        • Sophie ha detto in risposta a edoardo

          “…si, infatti, c’è ancora qualcuno convinto che la “destra” sia per il sostegno alla famiglia e contrario all’omosessualismo, e la “sinistra”, invece, sia contro gli aiuti alle famiglie e a favore dell’omosessualismo.”

          Non c’è differenza fra la due parti. Non ci dimentichiamo che Alemanno e Polverini hanno permesso di fare a Roma quello scempio di manifestazione con perizomi, palloncini a forma di falli,carri carnevaleschi, ecc….

          • Daniele ha detto in risposta a Sophie

            Visto che da un punto di vista politico noi, difensori della famiglia naturale fondata sul matrimonio uomo-donna, siamo ormai orfani (infatti i politici che dicevano di essere dalla nostra parte – come ad esempio gli ex DC, i Centristi, ecc… – hanno quasi tutti, ad eccezione di Paola Binetti e di pochi altri, ammainato bandiera e si sono “uniformati” al pensiero mondano), occorre che ci decidiamo a smettere di stare lì in attesa di tempi migliori e di politici più attenti alla nostra sensibilità e a fare noi insieme qualcosa per incidere sulla scena sociale, prima, e politica, poi.

            Allora mi chiedo: perché non costituire un movimento (intendo un movimento innanzitutto d’opinione: la fase politica arriverà in un secondo momento, a tempo debito) che dal basso, cioè a partire dai singoli cittadini, porti avanti pubblicamente i seguenti temi:
            – c’è vita umana dal concepimento alla morte naturale;
            – l’unica famiglia è quella fondata sul matrimonio uomo-donna;
            – un bambino ha diritto ad avere un padre e una madre;?

  7. Sophie ha detto

    Dopo quanto sta succedendo in Francia credo sia ora che il Papa si pronunci chiaramente sui matrimoni gay.

    • Paolo ha detto in risposta a Sophie

      Libero di farlo….con un bel “chissene..” di risposta cara sophie

      • lorenzo ha detto in risposta a Paolo

        Paolino, anche se l’OMS decidesse democraticamente che l’aviaria non è una malattia, io continuerei, nella mia ignoranza, a considerarla una malattia.

    • Daniele ha detto in risposta a Sophie

      Penso lo farà presto, non solo perché in Francia, Spagna, Olanda e Germania (solo per rimanere in ambito europeo) le unioni legalmente riconosciute tra omosessuali sono già una triste realtà ma anche perché ieri il Presidente della Corte Costituzionale (Franco Gallo) ha detto che anche l’Italia dovrebbe concedere “certi diritti” agli omosessuali.

      Il pronunciamento ufficiale del Papa è importante, però credo sia pure importante che i cattolici non lascino soli il Papa e il clero nella loro azione pastorale. Cioè intendo dire che, purtroppo, molto spesso capita di sentire e vedere che quando il Papa si pronuncia su certi argomenti, il mondo cattolico si spacca sostanzialmente in due “fazioni”: quelli fedeli all’insegnamento del Papa e quelli che, invece, si autodefiniscono “cattolici adulti”, cioè rimangono cattolici ma mettono in dubbio le parole del Pontefice e vorrebbero una “riforma della Chiesa” nel senso di un’apertura sui temi di contraccezione, matrimoni omosesuali, test. biologico, ecc…

      Ora: i cattolici fedeli al Papa sono numericamente la maggioranza, mentre gli autodefinitisi “cattolici adulti” sono pochi. Tuttavia succede che i “cattolici adulti” (qualche esempio? Ignazio Marino, Nichi Vendola…), pur essendo pochi, hanno sui mass-media un impatto maggiore rispetto a quelli fedeli al Papa.

      Spesso, poi, il pensiero dei cattolici fedeli al Papa non emerge affatto, cioè non hanno visibilità mediatica ed incisività nell’opinione pubblica: questo succede perché il più delle volte i cattolici coltivano la propria fedeltà al Papa e all’insegnamento della Chiesa in privato, cioè senza esporsi quando ne avrebbero la possibilità.

      Tutta questa situazione di “spaccatura” del mondo cattolico e di “silenzio” dei fedeli al Papa non fa altro che fare gli interessi delle varie lobby (oggi quella LGBT, ieri quella del’aborto, ecc…).

      Soluzione: ritrovare l’unità dei cattolici (si può e si deve pregare per questo) ed uscire dal silenzio. Le occasioni per smettere di stare in silenzio, per far sentire chiaramente (“a gran voce”) il proprio appoggio al Papa e per smascherare le pericolose idee della lobby LGBT certo non mancano: incontri, dibattiti pubblici, manifestazioni, ecc… Quello che, invece, spesso ai cattolici manca è il “coraggio” di uscire da se stessi per andare ad esprimere le proprie idee nelle sedi opportune. Preghiamo che il Signore, che ha pagato con la vita il “dire le cose come stanno” (cioè che è Figlio di Dio), ci dia in dono questo “coraggio” di rendere testimonianza alla Verità!

      • Sophie ha detto in risposta a Daniele

        “Quello che, invece, spesso ai cattolici manca è il “coraggio” di uscire da se stessi per andare ad esprimere le proprie idee”

        Ai cattolici manca la coerenza, è diverso!
        Non puoi essere cattolico e poi essere a favore dei matrimoni gay, dell’aborto o dire che non è importante andare a messa.

        • Daniele ha detto in risposta a Sophie

          E’ vero, però io credo che, mentre ad alcuni cattolici manca proprio la coerenza (nel senso che non è da persone coerenti dirsi cattoliche e poi sostenere aborto, matrimoni omosessuali, ecc…), ad altri, in cui invece il concetto che cose come l’aborto e il matrimonio omosessuale sono contrarie alla visione cristiana della vita è ben presente, manca soltanto il coraggio di esternare pubblicamente tali idee (ma anche questa è una forma di incoerenza: infatti, se uno crede fermamente in qualcosa, è illogico che costui, nel momento in cui gli altri contestano quello in cui lui crede, stia in silenzio).

          • Sophie ha detto in risposta a Daniele

            Dichiararsi contrari ai matrimoni gay adesso è impossibile, questo è poco ma sicuro. Ormai faccio orecchio da mercante. Tanto nel profondo la maggior parte delle persone sono contrarie ma non lo dicono perchè sono costretti a subire minacce e giudizi. Il bello delle lobby gay è la convinzione che tutti quelli a favore dei matrimoni omosessuali lo siano veramente…

            • Daniele ha detto in risposta a Sophie

              Non è vero che al giorno d’oggi è impossibile dichirarsi contrari ai matrimoni tra omosessuali.
              Certo, oggi rispetto a ieri se uno si dichiara pubblicamente contrario ai matimoni tra omosessuali viene contestato, deriso, preso di mira, ecc… da un crescente numero di persone.
              Però se io, parlando con gli altri della mia contrarietà al matrimonio tra omosessuali, vengo contestato, etichettato, ecc… (già mi è successo) non sto di certo lì a farmene un problema e cerco invece di andare avanti e ribattere con calma (mai perderla! La calma è la virtù dei forti), pacatezza, ma anche con altrettanta fermezza e con solidi argomenti alla mano. Non bisogna avere paura, bisogna piuttosto mantenersi lucidi, ottimisti e “fare rete” tra noi (l’unione fa la forza) che la pensiamo allo stesso modo su vita, famiglia, ecc….

  8. domenico ha detto

    quasi un anno fa scrivevo:
    “vedrete che il prossimo passo sarà: siccome le coppie omosessuali non possono avere figli e questo le discrimina rispetto alle coppie eterosessuali, allora lo Stato gli deve pagare tutte queste procedure di fertilità artificiale…”

    http://www.uccronline.it/2012/08/19/bioedge-stretto-legame-tra-nozze-gay-e-uteri-in-affitto-in-india/#comment-83761

    Oggi leggo:

    “Ca Legislation Would Require Insurance for Gay “Infertility””
    http://www.nationalreview.com/blogs/print/344861

    ci stiamo avvicinando…

  9. Daniele ha detto

    Se non si esce dal silenzio, l’avanzata del fronte LGBT sarà inarrestabile:

    “Il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, si è impegnato a sottoscrivere e promuovere, con l’Associazione Radicale Certi Diritti, un appello a favore del matrimonio egualitario da rivolgere a tutti i Sindaci italiani”.

    L’avanzata LGBT si arresterà solo quando tutti quelli che – cattolici o non cattolici – sono contrari al matrimonio tra persone dello stesso sesso si decideranno a far sentire la propria voce.

    Rimanere in silenzio e non far nulla per inveritire la rotta equivale, invece, ad essere complici dei vari Vendola, Scalfarotto, De Magistris, Marino…

    Vi lascio con due pensieri (non miei) molto veri ed illuminanti:

    “Una battaglia la si può vincere o perdere: ma chi nemmeno combatte per paura di perdere, ha già perso in partenza”.

    “Più che delle malefatte dei disonesti, bisogna preoccuparsi del silenzio degli onesti”.

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