Nuovo libro sull’attività anti-nazista di Pio XII

Il terzo reichFin dagli anni ’60 una determinata pubblicistica insisteva a presentare in negativo la figura di Papa Pacelli, lasciando trapelare una Sua sostanziale passività durante gli anni della seconda guerra mondiale, e una certa simpatia del Papa verso la Germania che, in periodo nazista, era dominata dalla croce uncinata.

Quello che, da un punto dell’analisi storica, risultava non chiaro era il perché ci si focalizzava tanto su Pio XII mentre, al contrario, si taceva su molte altre situazioni a dir poco drammatiche. Ormai, sia dagli studi storici che dalle inchieste giornalistiche e dalle indagini di alcuni ricercatori stavano emergendo delle realtà terribili:

-la non solidarietà di vari Paesi verso gli ebrei allo scoppiare della tragedia hitleriana;
-l’intesa commerciale di ditte americane con il governo del Terzo Reich. Ad esempio ad Auschwitz le calcolatrici usate nel lager erano targate IBM;
-le molte ombre gravanti sulla Svizzera: l’oro strappato agli ebrei era fuso in lingotti, questi venivano trasferiti nei caveaux elvetici e il governo nazista, con il liquido che riceveva, acquistava il necessario per proseguire la guerra (diversi processi sono stati celebrati al riguardo);
-le decisioni di morte di Stalin anche nei confronti dei cristiani (nell’ordine di milioni);
-i silenzi degli Alleati che, pur sapendo dell’imminente razzìa degli ebrei romani (e di altri ebrei) non informarono i diretti interessati per paura che venisse scoperta la loro rete di intelligence;
-i silenzi della Croce Rossa Internazionale (alcuni suoi membri avevano visitato dei lager);
-l’inattività della Resistenza davanti alla razzìa dei ebrei romani;
-il ruolo degli Alleati e quello di altri Paesi nel sostenere la via di fuga di criminali nazisti (detta anche ratline o Rattenlinien ovvero la “via dei ratti”), e nell’accogliere questi militari. Il loro impiego trovò una precisa valorizzazione sul piano della ricerca missilistica, in ambito militare, a livello di studi sanitari, e in area strettamente economica (i nazisti non avevano bisogno dell’appoggio del Vaticano semplicemente perché portavano con sé molto denaro e valori);
-gli esperimenti di eugenetica condotti in Paesi non nazisti;
-il collaborazionismo, le delazioni;
-i crimini di guerra degli Alleati;
-le violenze degli eserciti alleati sulle popolazioni civili; e altro.

In tale contesto era necessario aprire molti armadi e vedere che cosa realmente si dicevano tra loro i più alti vertici nazisti. Il prof. Pier Luigi Guiducci, docente presso tre università (Cattolica, Lateranense e Salesiana, autore di quasi un centinaio di libri a prevalenza storico-religiosa) lo ha fatto, impiegando sette anni. In fase iniziale ha creato una rete di referenti in Italia, Germania, Svizzera, Spagna, Regno Unito, Stati Uniti, Russia, Israele. Nell’ambito di questa rete sono state coinvolte anche alcune comunità ebraiche. Poi è stato organizzato uno staff (ad alto livello) di traduttori dal tedesco all’italiano. Successivamente i singoli testi sono stati studiati con il metodo comparativo (che fa allungare i tempi ma è il più sicuro): ad esempio un dispaccio segretissimo nazista veniva messo a confronto con la traduzione del medesimo effettuata dai servizi segreti e (quando possibile) con le testimonianze degli stessi protagonisti (contenute anche in diari, in relazioni e in libri di memorie).

Il lavoro è stato immane perché il materiale nazista non è catalogato in modo completo e ordinato. Tutto è legato al fatto che nel 1945 i primi ad arrivare a Berlino furono i sovietici. Essi presero quello che rimaneva negli archivi e – alla rinfusa – tutto fu gettato dentro grandi contenitori i quali, via ferroviaria, furono depositati in magazzini segreti di Mosca. Per un lungo periodo gli storici faticarono a convincere i sovietici ad aprire i loro archivi. I dinieghi erano continui. Avvenne però un fatto. Dalla Germania dell’Est, i servizi segreti chiesero un dossier contenente in copia tutto quello che i nazisti affermavano nel più totale segreto su Pio XII. Mosca mandò il fascicolo. Con il crollo del muro di Berlino gli archivi di Berlino-est confluirono in quelli di Berlino-ovest. Fu così possibile agli studiosi arrivare a leggere quanto riguardava Pio XII.

I risultati di questo lavoro sono ora pubblicati dal prof. Guiducci nel volume: Il Terzo Reich contro Pio XII. Papa Pacelli nei documenti nazisti(prefazione del padre Peter Gumpel SI, San Paolo, Cinisello Balsamo, gennaio 2013, pagine 376, euro 18). Si stanno ora preparando le edizioni in lingua inglese, spagnola e francese. A questo punto ci si può chiedere: quali sono gli elementi più qualificanti dell’opera?

Il lavoro, prima di tutto, dimostra che Pio XII:
non fu un Pontefice passivo (le spie raccontavano di sue arrabbiature a motivo del fatto che tutti gli aiuti alla Polonia erano bloccati dai nazisti);
non fu incapace di reagire (fin da quando era Segretario di Stato seppe ribattere punto per punto ai vertici del Terzo Reich);
non fu incerto nell’ora delle decisioni (impartì direttive per resistere alle violenze);
non fu arrendevole con i nazisti (sono stati pubblicati i documenti inerenti il Nunzio a Berlino, SE Mons. Orsenigo);
non fu spettatore immobile davanti alla razzia degli ebrei romani il 16 ottobre del 1943 (si contano ben cinque interventi, ed uno in particolare riuscì a fermare il rastrellamento);
non fu inadatto a sostenere una rete di solidarietà (tutti i documenti consultati attestano un collegamento diretto e indiretto con il Vaticano nelle azioni a sostegno dei perseguitati).

In tale contesto, dai dispacci nazisti, risulta un odio dei vertici del Terzo Reich verso Pio XII. Tale intima avversione era legata all’atteggiamento del Pontefice. Egli non spezzava alcuna comunicazione con la Germania (per salvaguardare quel bene che ancora si poteva realizzare), ma contemporaneamente era fermo in una resistenza alla dottrina nazionalsocialista, ai metodi hitleriani, alle decisioni di guerra, alle operazioni di sterminio. I nazisti questo lo sapevano. Per questo costruirono intorno a lui una rete di spionaggio che, comunque, non riuscì a penetrare fino in fondo la decisionalità di Pacelli.

Luca Pavani

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44 commenti a Nuovo libro sull’attività anti-nazista di Pio XII

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  1. Penultimo ha detto

    Sottolineo anche per ribadire a questi atei che affermano: “i critiani erano nazisti” di leggere o almeno informarsi sul fenomeno noto come CRISTIANESIMO POSITIVO,cosa significa questa espressione “cristianesimo positivo”?

    E’ un culto cristiano direttamente innestatato dell’ideologia nazista.NON E’ LEGATO ALLA DOTTRINA DELLA CHIESA CATTOLICA,ma bensì fu un tentativo,oltre che i vari esoterismi presenti nel terzo reich,di sostituirsi ALLA CHIESA STESSA con una dottrina legata al regime stesso.Dunque il CRISTIANESIMO POSITIVO viene spacciato per CRISTIANESIMO CATTOLICO.Accusando il cattolicesimo per un credo che non era il suo,ma una volgare mistificazione dello stesso.

    Mi congratulo ovviamente con chi crede irrazionalmente che i cattolicesimo fu un sostenitore del nazismo citando costrutti della Mein Krampf e modificati con le proprie opiniazioni calunniose e prive di cultura,ma quando si parla nel tratatto ideologico del nazismo si ci riferisce a sudetto cristianesimo inventato ideologicamente da loro non il cattolicesimo.

    • edoardo ha detto in risposta a Penultimo

      Adesso capisco perché alcuni atei scrivono nei blog che Hitler era cristiano.
      Avevo letto qui prove che Hitler ce l’aveva a morte con la Chiesa Cattolica, ma gli atei dicono che “era cristiano”.
      C’era qualcosa che non quadrava in questa storia!
      Dire che Hitler era cristiano era solo un pezzo dell’informazione, avevano tolto l’altro per inquadrare il tutti in un contesto preciso.
      Che bastardi!
      Lo vedete che la regola che mi sono dato funziona?
      Le persone dicono la verità fin tanto che non venga dimostrato che hanno detto bugie, ma gli atei dicono bugie per default fin tanto che non venga dimostrato che hanno detto la verità, e la dimostrazione deve essere da parte di fonti al di sopra delle parti, se ne esistono. Comunque nel 99% dei casi la menzogna resta.
      Grazie Penultimo.

      • Penultimo ha detto in risposta a edoardo

        Figurati di nulla.

        I pinocchi esistono anche fuori dalle favole di Collodi.Adesso sappiamo quale era il concetto di “Dio” di Adolf Hitler,e perchè afferiva dopo l’atentato la sudetta frase.

        Cosa che invece sudetti pinocchi,si dimenticano,quando afferisvono che:

        “Vedi a cosa porta la religione”

        Peccato che quello era il Cristianesimo seondo Hitler.Piccolo importantissimo dettaglio che omettono quando vanno a ideologizzare le persone.Speriamo che la smettano di afferire “pinocchiate.”

    • domenico ha detto in risposta a Penultimo

      ricordiamo a chi non lo sapesse che i Nazisti istituirono la festa del Solstizio d’Inverno il 21 dicembre proprio per soppiantare il Natale.
      Vi ricorda qualcuno?

  2. Vincenzo ha detto

    Nell’articolo si enumerano giustamente anche i “crimini di guerra degli alleati”.Pur riconoscendo il determinante contributo degli Anglo americani alla liberazione dell’Europa dal crudele giogo nazista, non giova certo ad una serena lettura di quei passati tragici eventi omettere quello che di terribile hanno compiuto in Italia gli Alleati. A tal proposito segnalo un libro molto interessante: “Il popolo dei morti” di Leonardo Paggi, edizioni “Il mulino”in cui si riporta questa notizia, per me francamente sorprendente: tra il settembre 43 e l’aprile 45 vi furono 10.000 circa vittime civili a seguito di rastrellamenti tedeschi, mentre i morti x bombardamenti alleati furono 40.000 circa, il quadruplo. Viene qui confermata l’idea che la storia la scrivono sempre i vincitori.

    • edoardo ha detto in risposta a Vincenzo

      A questo proposito una volta abitavo a Chester, nel Cheshire, sede del Cheshire Regiment.
      Tony, un anziano molto simpatico che mi abitava vicino, mi aveva detto che aveva fatto parte del corpo di spedizione britannico in Italia nel 1944.
      Una volta – ci ha detto – gli capitò risalendo l’Italia meridionale dalle parti di un fiume che poi ho capito era il Volturno, di vedere all’interno di una abitazione mezza scaricata, alcune donne morte, seminude, con segni di baionetta sul corpo.
      Diceva che gli Inglesi non erano mai stati lì prima, loro erano un’avanguardia, ed ebbero questa sorpresa.
      Di solito gli Angloamericani mandavano avanti i Marocchini della Legione Straniera.
      Lui diceva che non sapeva chi fosse stato, fatto sta che trovarono questa cosa qui.

      • gladio ha detto in risposta a edoardo

        Probabilmente il fatto è da attribuire ai marocchini del generale francese Alphonse Juin. Circa centomila demoni inquadrati nel “Corps expedittionnair francais” (C.E.F.)provenienti dalle montagne del Marocco e dell’ Algeria.Furono impiegati nella zona di Montecassino per lo sfondamento della linea “Gustav”.Vi propongo, tanto per dare un’ idea di quel che accadde,il proclama con cui Juin si rivolse a queste truppe:
        «Soldati! Questa volta non è solo la libertà delle vostre terre che vi offro se vincerete questa battaglia. Alle spalle del nemico vi sono donne, case, c’è un vino tra i migliori del mondo, c’è dell’oro. Tutto ciò sarà vostro se vincerete. Dovrete uccidere i tedeschi fino all’ultimo uomo e passare ad ogni costo. Quello che vi ho detto e promesso mantengo. Per cinquanta ore sarete i padroni assoluti di ciò che troverete al di là del nemico. Nessuno vi punirà per ciò che farete, nessuno vi chiederà conto di ciò che prenderete».
        I marocchini passarono… interi paesi della Ciociaria furono devastati, più di 3500 donne dagli 8 (otto) agli 85 anni furono violentate. Fu sodomizzato anche il parroco di S.Maria Esperia don Alberto Terrilli con altri 800 uomini.
        Le bestialità commesse da questi animali furono tali che queste truppe furono quasi subito rimpatriate. Papa Pio XII, durante l’ udienza in Vaticano ai generali delle forze alleate si rifiutò di incontrare Juin…
        Un episodio terribile della nostra storia purtroppo ancora sconosciuto ai più
        per via della mentalità terzomondista, relativista, ed ora anche filoislamista impostaci dalla cultura dominante.
        Se qualcuno avanzasse perplessità sul mio accenno alla cultura islamica deve sapere che queste nefandezze ben si inquadrano nell’ ottica degli isegnamenti del Corano dove Allah, più di una volta , impartisce direttive del genere ai buoni guerrieri mussulmani che si trovano a combattere nel “Dar al Harb”, la “casa della guerra” (sic!),come viene chiamato l’ intero mondo non mussulmano.

  3. Pino ha detto

    ci sono molte pagine di storia non scritte, per esempio non mi ricordo di aver mai visto nulla sul massacro di civili tedeschi compiuto dall’armata rossa dopo la caduta di Berlino.

    • unafides ha detto in risposta a Pino

      Non le troverai mai informazioni del genere, soprattutto in un paese in cui la cultura e la storiografia sono egemonizzate da un salotto di professori marxisti e sessantottini. Basterebbe vedere quanti anni ci sono voluti perché i libri di storia italiani abbiano dovuto ammettere con malcelata irritazione l’esistenza del massacro delle foibe, che ha coinvolto decine di migliaia di cittadini italiani.

      • Pino ha detto in risposta a unafides

        su un libro di testo di mia figlia lessi, anni fa, che Allende era stato assassinato dai militari cileni, quando tutto il mondo sa che si suicidò.

  4. gladio ha detto

    Per coloro che ,ancora avvolti dalle nebbie dal pregiudizio anticattolico, sostengono la tesi dell’ inerzia quando non della connivenza fra Chiesa Cattolica e Terzo Reich, consiglio la lettura del bellissimo libro di Antonio Socci “La guerra contro Gesù” Rizzoli editore.
    Nel capitolo l'”esegeta nazista” vengono proposti ampi e significativi stralci del pensiero di Alfred Rosemberg,il filosofo e ideologo del regime (sarà poi impiccato a Norimberga) in cui vengono palesati senza mezzi termini odio e disprezzo verso il Cristianesimo ,religione “semita”, la Chiesa Cattolica ed il Papa da lui definito “il Rabbino capo di tuti i cristiani”.
    Un libro che, a mio avviso ,è in grado di dissipare molta ignoranza e proprio per questo degno di essere divulgato il più diffusamente possibile

    • Pino ha detto in risposta a gladio

      ma qui non si tratta di ignoranza ma di delirio ideologico. Chi sostiene la connivenza fra nazismo e cattolicesimo è un soggetto che ha seri problemi di equilibrio mentale determinati da ubriacatura ideologica.

  5. Pino ha detto

    facciamo un pochino di informazione corretta

    La sinistra internazionale ha costruito, dal ’70 fino ad oggi, il mito di Allende con libri e films. Allende è diventato l’icona della sinistra planetaria.
    Oggi questo mito comincia a crollare, pezzo dopo pezzo, demolito da un ricercatore cileno che sta trovando diversi e inoppugnabili documenti di archivio che dimostrano il sostanziale nazi-comunismo di Salvator Allende.
    Allende era un fervente seguace delle teorie antisemite ed eugenetiche di stampo nazista.
    Victor Farias, laureato in filosofia a Friburgo, allievo di Heidegger, per trent’anni ricercatore all’università Freie a Berlino e attualmente professore di filosofia all’università Andrés Bello a Santiago del Cile ha recentemente completato il suo studio “Salvator Allende: el fin de un mito, Santiago 2006”.
    Vicotor Farias è stato sollecitato ad approfondire l’ideologia “segreta” di Allende da parte del noto “cacciatore di nazisti” Simon Wiesenthal, dopo che Allende, come presidente social-comunista del Cile, dette totale protezione al nazista Walter Rauff, noto ufficiale delle SS, stretto collaboratore di Eichmann, ideatore delle camere a gas, e responsabile della deportazione di centinaia di civili milanesi verso i campi di sterminio nel 1942.

    IN SINTESI:
    Nel 1938 Allende, in veste di Ministro della sanità durante il governo del Fronte Popolare, presentava un progetto di legge per sterilizzare i malati di mente con la forza e mediante appositi Tribunali di sterilizzazione.
    Il giovane medico Allende si nutriva del razzismo scientifico più estremista, tanto da affermare che “i supposti difetti degli ebrei (secondo Allende: truffa, falso, calunnia, usura) non sono attribuibili a condotte e responsabilità individuali, ma a caratteristiche genetiche immodificabili” (cfr Farias).
    Coerente con le sue teorie “biologiste”, Allende considerava l’omosessualità un problema esclusivamente biologico e, citando gli esperimenti di Steinach, Pezard e altri, proponeva l’impianto coatto di tessuto testicolare nel ventre delle persone con tendenza omosessuale al fine di “restituire al paziente un sesso definito” (cfr Farias).
    Antisemita dichiarato, Allende acconsentì all’accordo segreto fra il governo del Fronte Popolare e la Germania di Hitler che concedeva a quest’ultima perfino l’uso militare di un’isola del Pacifico.

    ALLENDE E LA PROTEZIONE DI WALTER RAUFF, L’IDEATORE DELLE CAMERE A GAS:

    NOTA STORICA: Il 1° settembre del 1939 la Germania attacca la Polonia e il 17 settembre del 1939 anche l’URSS attacca la Polonia. La Polonia viene smembrata: un quarto del suo territorio, con Danzica, annesso alla Germania, un altro quarto ridotto a governatorato sotto controllo nazista e il resto occupato dall’URSS.
    In base al patto di non aggressione, Hitler permette a Stalin di occupare i paesi baltici (Estonia, Lettonia, Lituania) e di invadere la Finlandia e Stalin appoggia, definendola difensiva, l’occupazione tedesca di Norvegia e Danimarca.
    Stalin spedisce a Parigi il segretario del Komintern Dimitrov e il suo vice dell’epoca Togliatti per coordinare l’allineamento dei comunisti europei e schierarli a favore del nazismo. Quando Hitler invade la Francia nel 1940, il partito comunista francese si schiera a favore di Hitler, il segretario del PCF Maurice Thorez si toglie la divisa da soldato e lancia l’appello alla diserzione proletaria per non fare guerra ai nazisti.

    NAZISTI E COMUNISTI IN AMERICA LATINA:
    Pochi sanno che, dopo la seconda guerra mondiale, nazisti e comunisti sono tornati all’antico amore del 1939: il politologo Pierre Faillant de Villemarest ricordava che i maggiori esponenti nazisti, in America del Sud, passarono al servizio del KGB.
    Martin Bormann, delfino di Hitler, era convinto della coincidenza ideologica fra il nazismo ed il comunismo: nel 1939 la sua funzione era quella di collaboratore diplomatico con i comunisti russi.
    Dopo la guerra viene costruita la montatura della sua morte mentre, in realtà, Bormann muore nel 1959 in Paraguay.
    Nel 1946 Bormann, considerando un errore la rottura del patto tedesco – sovietico del 1939, diventò agente operativo del KGB in sudamerica e nel 1949 lanciò un appello a tutti i rifugiati tedeschi in sudamerica affinché lavorassero per Mosca.
    Il nazista Walter Rauff, che ha costruito la via romana di evasione dei nazisti verso l’America meridionale, verrà protetto da Salvador Allende, presidente social – comunista del Cile, perché era passato al servizio del KGB insieme ai maggiori esponenti nazisti in America.
    Simon Wiesenthal si lamentò perché Allende non gli aveva voluto consegnare Walter Rauff e altri nazisti rifugiati in Cile.

  6. andrea ha detto

    Credo che pensare che non ci siano, in guerra, vendette inutili da parte di chi è stato aggredito, o di chi è dovuto partire da un altro continente per salvare la democrazia dell’Europa occidentale, sia quantomeno ingenuo.
    Per grazia di DIO hanno vinto gli Alleati: che il nazismo sia stato un’esplosione infernale sulla Terra non è “storia scritta dai vincitori”, ma la semplice verità.

    • Pino ha detto in risposta a andrea

      nessuno lo mette in discussione, ma la storia va scritta per intero non a metà.

      • andrea ha detto in risposta a Pino

        Mi riferivo alle parole del post di Vincenzo dove egli scrive:
        “Viene qui confermata l’idea che la storia la scrivono sempre i vincitori.”
        Detta così, pare non ci sia stata un’oggettiva abissale differenza tra i ragazzi americani venuti a morire per noi e l’orrore bestiale nazista, ma: “i nazisti sono diventati cattivi nell’immaginario solo perchè hanno perso la guerra”.
        Mi ha colpito piuttosto come dallo splendido articolo sul grande pontefice antinazista, si sia finito a parlare male (eufemismo) di Allende, che aveva avuto in fondo la sola colpa di aver vinto democraticamente le elezioni.
        Pinochet ha vinto, è morto tranquillo nel suo letto, non per questo la Storia lo assolve: egli stato un brutale assassino, nient’altro.
        Noi cristiani sappiamo cosa sia il giusto e il suo contrario, grazie a Gesù: n’est ce pas?

        • Kosmo ha detto in risposta a andrea

          neanche i “ragazzi americani” sono stati tanto teneri, neanche con gli italiani
          per esempio:
          http://it.wikipedia.org/wiki/Massacro_di_Biscari
          “Se si arrendono quando tu sei a due-trecento metri da loro, non badare alle mani alzate. Mira tra la terza e la quarta costola, poi spara. Si fottano, nessun prigioniero! È finito il momento di giocare, è ora di uccidere! Io voglio una divisione di killer, perché i killer sono immortali! »
          (George Smith Patton)”

          Senza contare le prigioni inglesi dei prigionieri tedeschi, che non avevano molto da invidiare ai campi di concentramento nazista.

        • Pino ha detto in risposta a andrea

          riguardo ad Allende, argomento che ho citato per caso per dimostrare la falsità dei libri di storia, a cui ha risposto un forumista dicendo una sciocchezza, ti vorrei far notare che vincere le elezioni non significa avere ragione. Anche Hitler vinse le elezioni e venne nominato capo del governo in modo legittimo. Vediamo di non essere ingenui e di non cadere nelle solite trappole ideologiche.

          • andrea ha detto in risposta a Pino

            Nessuna trappola ideologica, caro Pino. I dittatori sono squallidi sempre, di destra e di sinistra.
            Hitler ha vinto le elezioni con maggioranza relativa (en passant: grazie allo scarso apporto degli elettori Cattolici, mentre nelle zone luterane raggiunse la maggioranza assoluta), ma poi è passato alla dittatura: come Mussolini.
            Allende vinse le elezioni, e fu spodestato dai militari.
            Lapalisse.

            • Kosmo ha detto in risposta a andrea

              anche Allende vinse, con meno del 30%.
              se non si è vista la sua natura dittatoriale, è solo perchè i militari ci hanno pensato prima (sostituendosi ad una probabile dittatura con un’altra)

              • Pino ha detto in risposta a Kosmo

                infatti Cuba era pronta ad intervenire militarmente, cosa che avrebbe causato un bagno di sangue.

            • Pino ha detto in risposta a andrea

              come mai venne spodestato? Ovviamente non ti chiedi neppure le ragioni di questo spodestamento. Non sai, per esempio, che nel 1973 Cuba stava preparando un bagno di sangue in Cile, non sai che il Paese era completamente nel caos economico, sullìolro del fallimento, causa le folli politiche di Allende ecc. ecc. Nulla capita per caso, ma c’è sempre una causa.

              • andrea ha detto in risposta a Pino

                Quello che è certo è che il programma socialista di Salvador Allende comprendeva varie nazionalizzazioni col fine di redistribuire il reddito scandalosamente divaricato a favore di una minoranza di latifondisti nullafacenti.
                Al di là di questo, stai dicendo che Pinochet ha fatto bene? Le torture, i desaparecidos, tutto o.k., Pinochet era ‘buono’ e Allende ‘cattivo’? O è tutta propaganda di media bugiardi?
                Gesù approva Pinochet, secondo il tuo punto di vista?
                Ma forse ho capito male.

                • Pino ha detto in risposta a andrea

                  che tu capisca male comincio ad esserne convinto visto le domande che fai. Qui nessuno giustifica gli atti criminali o i regimi criminali, ma sto cercando di spiegare le ragioni che hanno portato agli avvenimenti di cui stiamo discutendo, mi sono spiegato adesso? Ma io non volevo entrare in questo genere di dibattito, ho solo citato il caso di Allende come un esempio di falsificazione storica, e vedo che tu ci sei cascato.

                  • andrea ha detto in risposta a Pino

                    Mah, nel momento in cui descrivi Allende e il suo governo come una banda di malfattori, mi chiedo cosa tu pensi dei militari, di Pinochet, con tutto quello che è seguito.
                    Ne pensi bene? Hanno salvato il Cile?

                    • Pino ha detto in risposta a andrea

                      vediamo di intenderci e di chiudere questa diatriba. Allende: ho sopra descritto il personaggio, fortemente negativo, un uomo dedito ad una ideologia mista di nazismo e comunismo, protettore di criminali nazisti poi passati a collaborare con i servizi segreti sovietici. Ha causato il disastro economico e sociale del Cile con le sue deliranti politiche, ed è quindi responsabile di quanto avvenuto successivamente. Fosse stato il suo un governo equilibrato e democratico non sarebbe accaduto nulla. Pinochet? Un militare che è intervenuto con la mano pesante di tutti i militari, ma che ha avuto il buon senso di andarsene e ripristinare la democrazia. Il Cile oggi è un Paese migliore di quello di Allende.

                    • Kosmo ha detto in risposta a andrea

                      “nel momento in cui descrivi Allende e il suo governo come una banda di malfattori”

                      Perchè, cos’erano?

                • Kosmo ha detto in risposta a andrea

                  se cominciamo con il buonista “ma ha aiutato anche i poveri”, allora dovremmo dire che Mussolini ha bonificato l’agro pontino.
                  Allora dovremmo giudicarlo un buon governante?

  7. andrea ha detto

    Per Kosmo che scrive: “anche Allende vinse, con meno del 30%.”
    Traggo da Wikipedia:
    “Arrivato al potere con il 36% (trentasei)dei suffragi, chiarì subito di sentirsi il presidente di tutti i cileni, all’interno della coalizione che lo aveva sostenuto e che annoverava, accanto ai partiti di ispirazione marxista, i cattolici e la sinistra.

    Le accuse di sbilanciamento a sinistra, però, trovavano allarmata attenzione presso gli Stati Uniti, che manifestarono di considerare pericolosa la sua crescita politica, ovviamente non solo per motivi legati all’ideologia, stanti gli enormi interessi economici americani in quell’area.

    Documenti recentemente declassificati del governo USA[24] hanno confermato che precisi ed inequivocabili ordini erano stati diramati agli agenti della CIA per prevenire l’elezione di Allende alla presidenza o, ove ciò non si fosse potuto impedire, per creare condizioni favorevoli per un golpe.
    Saluti.

  8. andrea ha detto

    Non ho parole, Pino. Comunque , ti ringrazio per la chiarezza.
    Buon proseguimento.

    • Kosmo ha detto in risposta a andrea

      io non ho parole su come si possa “santificare” uno come Allende, soprattutto da parte di uno che si definisce cattolico.

      • Pino ha detto in risposta a Kosmo

        la mia impressione è che su questo sito scrivano molti ragazzi giovani e questo è senz’altro un bene, ma a volte sono chiaramente influenzati dalle mode ideologiche correnti. Il sottoscritto, che giovane non è, si ricorda perfettamente cosa accadde 40 anni fa. In Cile l’alternativa non era fra una dittatura ed una pacifica convivenza civile, nel qual caso concorderei con Andrea, ma fra una dittatura ed una sanguinosa guerra civile, guerra civile che Allende aveva provocato. Anche un cretino capisce che una dittatura è male ma la guerra civile è peggio.

      • andrea ha detto in risposta a Kosmo

        Quello che è successo in Cile è chiaro; una democrazia uccisa da sgherri al servizio di lobby finanziarie.
        Allende intendeva nazionalizzare latifondi e industrie Era un fine condivisibile o no: ma non era un atto di guerra; era stato votato su questo programma, da operai e contadini poveri; forse il loro voto vale meno di un benestante laureato?
        E’ il pensiero dei libertè egalitè fraternitè nei confronti degli “ignoranti contadinacci della Vandea che, pensa un pò, preferivano essere fedeli a Cristo e alla Chiesa che non ai giacobini assassini…

        Non era un santo, Allende, certo, può essere che stesse sbagliando tempi e modi e sostanza delle cose: beh, di lì a un anno vi sarebbero state nuove elezioni, il popolo si sarebbe espresso.
        Giustificare l’orrore, le migliaia di morti torturati, è pura ideologia.

        Anche paragonare le vendette alleate all’opera di Pinochet, è pura ideologia. Certamente, non ha nulla di cristiano.
        Comunque, ognuno di noi risponde a DIO delle proprie opere, parole, azioni ed omissioni, per cui: no problem.
        Saluti.

        • Pino ha detto in risposta a andrea

          ma allora credi ancora alle favole, ma quanti anni hai? Allende sapeva di perdere il potere, la gente era furibonda, c’erano in continuazione scioperi contro il governo, portò il Cile sull’orlo della guerra civile, Cuba era pronta ad intervenire, non eravamo in una situazione in cui la scelta era fra una democrazia ed una dittatura ma fra una guerra civile ed una dittatura. Riesci a comprendere la differenza? Quanti morti avrebbe fatto la guerra civile?

          • andrea ha detto in risposta a Pino

            Ma secondo te i documenti CIA declassificati che dimostrano l’aiuto enorme che gli USA diedero affinchè si svolgessero scioperi come quello dei camionisti che bloccò il paese, notoriamente basato su questo tipo id trasporti, non esistono? Sono invenzioni dei “cattivi”?

            Ma sai cosa è successo a migliaia di persone di cui molti cristiani impegnati ad aiutare i poveri, massacrati, gettati vivi dagli aerei…niente, la tua ideologia ti fa vedere che ‘hanno salvato il Cile’.
            Bene , che ti devo dire? Ragiona come vuoi, ognuno di noi rende conto a DIO di ogni pensiero. Trovo assurdo il tuo ragionamento ideologico, ma finisce lì.

            p.s. Siccome non si ragiona con l’ideologia (che è nient’altro che un pregiudizio radicato), ti dico che apprezzo molto i tuoi post sull’argomento ateismo; si giudica volta per volta, comprendi?
            Ciao.

            • Pino ha detto in risposta a andrea

              ma allora non hai capito nulla, mi spiace dirtelo ma è così. Io non sono qui a difendere i crimini dei regimi dittatoriali, ho solo cercato di spiegare le ragioni storico-politiche che hanno portato il Cile alla situazione del 1973. Tu devi essere molto giovane, lo riconosco dal modo in cui scrivi ed argomenti. Ripeto: Allende è diventato come l’altro criminale Che Guevara (oltretutto fatto eliminare da Fidel Castro) un santino della sinistra. Questi due personaggi negativi sono stati incensati per decenni, si è aperto un culto laico nei loro confronti al punto che anche gli ambienti cattolici “adulti e democratici” sono rimasti affascinati. In Cile, in quel periodo, andavano ad abbeverarsi alla fonte della rivoluzione personaggi come Pietro Secchia, hai capito di chi stiamo parlando? In sintesi ripeto: l’alternativa in quel momento non era fra una convivenza civile e democratica e una dittatura ma fra una guerra civile ed una dittatura. La seconda soluzione ha provocato molti morti ma ha salvato il Cile da una strage ben più grave.

    • Pino ha detto in risposta a andrea

      mi spiace ma tu dovresti imparare a guardare i fatti della storia in modo oggettivo e non con gli occhiali dell’ideologia. Del resto non sei tu quello che sopra ha scritto “Credo che pensare che non ci siano, in guerra, vendette inutili da parte di chi è stato aggredito, o di chi è dovuto partire da un altro continente per salvare la democrazia dell’Europa occidentale, sia quantomeno ingenuo. Per grazia di DIO hanno vinto gli Alleati: che il nazismo sia stato un’esplosione infernale sulla Terra non è “storia scritta dai vincitori”, ma la semplice verità.” Quindi tu comprendi i fatti negativi avvenuti in guerra e non quelli avennuti in Cile? Come mai?

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