Lo storico Napolitano: «priva di senso la polemica sul silenzio di Pio XII»

Quello sul “Papa nazista Pio XII” sta diventando un argomento di aggressione sempre più debole per i laicisti, nei confronti della Chiesa cattolica. Perfino la direzione del museo dell’Olocausto di Gerusalemme ha deciso di modificare la lapide decisamente critica su Pio XII, accogliendo anche le tesi degli storici e degli ebrei suoi difensori.

L’ultimo ad aver preso posizione in ordine cronologico è lo storico Matteo Luigi Napolitano, professore associato in Storia delle Relazioni Internazionali presso l’Università di Urbino, autore del volume: The Vatican files: la diplomazia della chiesa. Documenti e segreti” (San Paolo 2012). Napolitano, come ha recensito molto bene Aldo Maria Valli su “Europa”,  si è occupato di studiare i documenti redatti da Harold Tittman, vice del rappresentante personale del presidente Roosvelt in Vaticano, e dall’ambasciatore britannico a Roma, sir Godolphin Francis Osborne d’Arcy, i quali -secondo alcuni fantasiosi giornalisti- dimostrerebbero in maniera inequivocabile che Pio XII mantenne il più assoluto silenzio sulla deportazione degli ebrei romani avvenuta nel tragico 16 ottobre del 1943. Ciò, secondo i critici, getterebbe «ombre un po’ pesanti sulla causa di beatificazione di Pio XII», in quanto dimostrerebbero che papa Pacelli in quei giorni era più preoccupato della presenza di “bande comuniste” nella capitale che non dell’atroce sorte degli ebrei».

Questa è la tesi di accusa. Napolitano è andato allora studiare le carte, concentrandosi sulla data del “documento Tittman”, ovvero 19 ottobre 1943, tre giorni dopo la deportazione degli ebrei romani. Nel testo dell’udienza concessa dal papa al rappresentante statunitense, non balza all’occhio solo il silenzio di Pio XII, ma anche quello dello stesso Tittman: nessuno dei due infatti accenna alla deportazione del 16 ottobre. La cosa è impossibile, e infatti dai fogli d’udienza di quei giorni, conservati in Vaticano, si è scoperto che il colloquio tra papa Pacelli e Tittman avvenne il 14 ottobre, prima della deportazione. La data riporta il 19 ottobre per motivi burocratici che vengono dettagliatamente spiegati dallo storico, il quale nel 2010 aveva già realizzato un lungo e documentato trattato sull’argomento.

Napolitano, dopo aver mostrato altre verifiche incrociate, ha concluso dunque ritenendo «priva di senso la polemica su Pio XII che tace della sorte degli ebrei romani». Pio XII scelse correttamente di non denunciare pubblicamente l’arresto degli ebrei romani, per consentire così il salvataggio di molti di loro e scongiurare azioni più accese e decise, anche contro i cattolici.  Tuttavia non rinunciò ad un tentativo di pressione per interrompere gli arresti presso il generale Stahel, come testimoniato dall’ufficiale tedesco della sede del governatore militare di Roma, Nikolaus Kunkel. Non solo, ma –come è emerso da documenti inediti- sollecitò ampiamente numerosi conventi e istituti religiosi, come quello della “Società del Sacro Cuore”,  ad allestire adeguati rifugi presso le proprie case religiose allo scopo di dare asilo agli ebrei perseguitati.

Non a caso  l’ebreo David Dali, professore di storia ebraica all’Universittà di Hartfordche, ha riconosciuto«Nel corso del ventesimo secolo il popolo ebraico non aveva alcun amico più grande […]. Durante la seconda guerra mondiale, Pio XII ha salvato vite ebraiche più di chiunque altro, anche più di Oskar Schindler e Raoul Wallenberg». Nella sua dichiarazione al teatro San Carlo di Napoli, il 3 ottobre 1945, l’antifascista Francesco Nitti ha dichiarato: «Il giorno in cui ebrei, massoni, socialisti, comunisti, radicali sono stati sotto la minaccia di morte, il Papa ha fatto aprire loro come rifugio le chiese, i monasteri, i conventi, monaci e preti si sono prestati, per volontà del Pontefice, a salvare quanti erano in pericolo e, nel nome di Cristo sono stati salvati non pochi ch’erano ritenuti nemici di Cristo». Sempre rispetto alla leggenda nera nata contro Pio XII, iI maggiore esperto ebreo sull’Olocausto in Ungheria, Jeno Levai, ha affermato: «è particolarmente deplorevole il fatto che l’unica persona in tutta l’Europa occupata che agì più di tutti gli altri per frenare il terribile crimine e mitigarne le conseguenze, sia diventata oggi il capro espiatorio degli insuccessi altrui».

 

Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

18 commenti a Lo storico Napolitano: «priva di senso la polemica sul silenzio di Pio XII»

« nascondi i commenti

  1. G.T. ha detto

    Può avere pace sto pover uomo…!

  2. Mattia ha detto

    Una cosa che si fa notare poche volte è che i diplomatici americani e inglesi quando chiedevano una denuncia dei crimini nazisti lo facevano più per indebolire il loro nemico che per motivi umanitari, restando ben attenti a non denunciare i crimini staliniani durante la guerra. Roosvelt disse addiritura a Pio XII che Stalin aveva intenzione di ripristinare la libertà religiosa!!!

  3. Roberto Reggi ha detto

    Ciao a tutti, segnalo che ho creato su cathopedia la voce sulla celebre lettera pastorale olandese che condannava le deportazioni ebraiche, e che, visti i risultati, confermò al papa la decisione del “silenzio formale”, continuando l’impegno attivo. In Italiano non mi risulta ci fosse in giro, a parte molti fugaci accenni.

    http://it.cathopedia.org/wiki/Viviamo_in_un_tempo_di_grande_sofferenza

  4. G.T. ha detto

    Ma è parente di G. Napolitano?

    • Larry SFX ha detto in risposta a G.T.

      non credo, anche se devo ammettere che questa è stata la prima domanda che mi è balzata in testa

  5. Andrea ha detto

    Ma servono gli Storici per dire che Pio XII non parlò apertamente perché in una Roma occupata dai nazisti…?

    • Andrea ha detto in risposta a Andrea

      Intendo dire: se c’è gente che fa finta di non capire manco questo non so più cosa pensare.

  6. Chris ha detto

    Ottimo articolo e a proposito di Papi ieri hanno trasmesso un documentario su Papa Luciani,devo dire che ho scoperto un personaggio speciale,precursore di piccoli ma grandi rinnovamenti e azioni raccolte dal suo degno successore,mi dispiace che sia un Papa “dimenticato” forse per la brevità del pontificato che non lo ha fatto apprezzare appieno.Una domanda,sul finire del documentario hanno parlato delle teorie del complotto sulla sua morte voi che ne pensate?

    • Mattia ha detto in risposta a Chris

      Solo un mucchio di sciocchezze

    • Larry SFX ha detto in risposta a Chris

      Allora, la situazione è molto complicata:

      1) inanzitutto piantiamola con la favoletta dell’agnellino rivoluzionario sbranato dai lupi reazionari e bigotti. Per quanto fosse aperto verso le necessità del Terzo mondo, ha ripetutamente ribadito durante tutta la sua vita la sua cautela e in certi caso scetticismo nei confronti dei “cambiamenti” (il suo no al matrimonio dei preti ne é un esempio), così come ha sempre sostenuto il valore dell’obbedienza e della gerarchia ecclesiastica (vedi Scisma di Montaner)

      2) Per quanto riguarda la questione finanziaria del Vaticano, pur avendo già affrontato casi simili in passato a Venezia ed essersi scontrato direttamente con Monsignor Marcinkus (di cui respingerà la richiesta di dimissioni, una volta diventato pontefice), Papa Luciani non aveva preso nessuna posizione a riguardo.

      3) Riguardo alla sua morte improvvisa, vorrei inanzitutto far notare come anche altri suoi famigliari siano morti improvvisamente, quindi è possibile che avesse già in qualche modo delle “predisposizioni” a riguardo.
      3.1) ci sarebbe da considerare l’embolo che lo ha colpito all’occhio
      al ritorno da un viaggio in Brasile nel 1975, il che ha fatto supporre che
      la causa del decesso sia da identificarsi in Embolia Polmonare
      3.2) quest’ipotesi sarebbe confermata anche dal ritrovamento del suo corpo
      con il volto rilassato e “quasi sorridente” in quanto l’Embolia Polmonare
      provoca una morte quasi istantanea. Sarebbe quindi da escludere l’ipotesi
      dell’infarto perché avrebbe lasciato delle smorfie di dolore.

      4) Davanti alle ipotesi del complotto i primi a rigettare le ipotesi sono i famigliari, specialmente il fratello, i quali hanno ritenuto giusta la decisione di non effettuare l’autopsia.

    • Larry SFX ha detto in risposta a Chris

      Diciamocela tutta: siamo così abituati a vivere in quest’era del dissenso, del dubbio e della paranoia, che non distinguiamo più il vero dal falso, qui tutti si sentono autorizzati a dire la propria in barba a qualunque logica e a qualunque contatto con la realtà. A questa gente non frega nulla delle informazioni, a loro serve solo un pretesto per poter ottenere attenzione, audience e soldini (vedi Dan Brown, Corrado Augias, il mago Otelma, lo staff di “Mistero”…) oppure semplicemente per nascondere il proprio infantilismo, la vergogna di riconoscere di essere nel torto o semplicemente di ammettere la propria dipendenza dagli istinti più bassi (il che spiega il totale rifiuto della posizione cristiana in materia di sessualità…).
      Allora ecco che si levano le voci contro i santi Pietro e Paolo, ecco che li si accusa di avere tradito il loro maestro e di aver nascosto il vero messaggio del Cristo, ecco che si rinfaccia alla Chiesa tutti gli errori e gli orrori (o presunti tali) commessi nel passato, tralasciando i passi di riconciliazione e di modernizzazione compiuti fino al giorno d’oggi e la proposta di pace e di solidarietà per il mondo del futuro.
      Purtroppo il cervello collettivo è dotato di scarsa memoria, in quanto tiene valido il principio del “se tutti lo dicono allora è vero”, così si dimentica in fretta degli avvenimenti passati per poi tentare di recuperarli attraverso le poche tracce lasciate (vorrei a proposito citare la teoria secondo la quale Napoleone non sia mai esistito elaborata a soli 30 anni dalla sua morte…) e attraverso quel maledetto senno di poi che storce e confonde ogni cosa.

      Dato che nessuno di voi ha avuto il coraggio e lo stomaco di leggere per intero tutto il mio commento, allora vi faccio un riassunto “fantozziano”:

      Per me,
      la teoria del complotto contro Papa Luciani,
      E’ UNA CA*ATA PAZZESCA!!!!

  7. Chris ha detto

    Vi ringrazio delle risposte (quasi tutte molto esaustive XD) non sapevo che altri parenti fossero morti improvvisamente come lui,la teoria del complotto affascina tutti in un modo o nell’altro,anche io ora posso dire che sono tutte balle! Speriamo che altri lo capiscano.

« nascondi i commenti