Il Comitato di Bioetica francese contro l’eutanasia, Hollande lo ignora

EutanasiaL’ideologia è più forte di qualsiasi norma etica, lo ha dimostrato perfettamente François Hollande, candidato ideale a proseguire in Francia quel che il movimento zapaterista ha terminato in Spagna.

Il presidente onorario del Comitato di Bioetica francese, Didier Sicard, a capo della commissione incaricata di valutare l’introduzione di “un’assistenza medicalizzata per concludere dignitosamente la vita”, come promesso nel programma elettorale di Hollande, ha consegnato al governo il rapporto finale nel quale ci si oppone esplicitamente all’introduzione dell’eutanasia e del sucidio assistito, sottolineando «l’esigenza di applicare risolutamente le leggi attuali, piuttosto che di immaginarne continuamente di nuove», mettendo in guardia contro «l’utopia di risolvere con una legge la grande complessità delle situazioni di fine vita». La Francia non ha dunque bisogno di «un passo verso l’eutanasia», dato che per i luminari il problema sta altrove. Innanzitutto, scrivono, nella relazione fra medici e pazienti, sottoposta a crescenti condizionamenti che la rendono sempre più impersonale. Inoltre, nella distanza abissale fra il clamore di certi dibattiti mediatici dal sapore molto ideologico e l’ignoranza diffusa, fra i pazienti ma pure nel corpo medico, della legge Leonetti, che nel 2005 aveva trovato un compromesso equilibrato e politicamente bipartisan, puntando in particolare sulle cure palliative.

La commissione Sicard, «non raccomanda di adottare nuove disposizioni legislative urgenti sulle situazioni di fine vita», si schiera contro la pratica eutanasica, «atto medico che, per la sua radicalità interrompe improvvisamente e prematuramente la vita», e che «sviluppa una sua propria dinamica resistente a ogni controllo efficace, che tende necessariamente a diffondersi». L’eutanasia, secondo la commissione, «interiorizza le rappresentazioni sociali negative di un certo numero di situazioni di vecchiaia, di malattia e di handicap», e quindi rischia di allontanare la medicina dal «dovere universale di umanità delle cure e di accompagnamento».

Preso atto del rapporto Sicard, Hollande ha annunciato che procederà in modo esattamente contrario: entro giugno, ha detto, si procederà alla presentazione di un progetto di legge che riguarderà l’introduzione dell’eutanasia, su richiesta del paziente, “della famiglia o dei medici curanti”. Nel rapporto del Comitato di Bioetica questa eventualità è contemplata con preoccupazione: «Se il legislatore si prendesse la responsabilità di una depenalizzazione dell’eutanasia, la commissione intende mettere in guardia a proposito dell’importanza simbolica del cambiamento di questo divieto perché: l’eutanasia impegna profondamente l’idea che una società si fa del ruolo e dei valori della medicina; ogni spostamento di un divieto crea necessariamente delle nuove situazioni limite, provocando una domanda infinita di nuove leggi; tutta la medicina comporta una parte di azione ai confini della vita senza che sia necessario legiferare ogni volta». La cultura della morte si appresta dunque ad una guerra con la scienza e la medicina.

Illuminante il giudizio finale della commissione Sicard: «Sarebbe illusorio pensare che l’avvenire dell’umanità si riassuma nell’affermazione senza limite di una libertà individuale, dimenticando che la persona umana non vive e non si inventa che nel legame con altri e dipendendo da altri. Un vero accompagnamento alla fine della vita non ha senso che nel quadro di una società solidale che non si sostituisce alla persona ma le testimonia ascolto e rispetto alla fine della sua esistenza».

Esattamente come il Comitato di Bioetica francese, si sono recentemente schierati contro l’eutanasia e il suicidio assistito anche l’American Medical Association (AMA), la British Medical Association (BMA), la German Medical Association, la Massachusetts Medical Society (MMS), l’American Nurses Association (ANA) e la New Zealand Medical Association.

Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

41 commenti a Il Comitato di Bioetica francese contro l’eutanasia, Hollande lo ignora

« nascondi i commenti

  1. Pino ha detto

    leggo “un progetto di legge che riguarderà l’introduzione dell’eutanasia, su richiesta del paziente, della famiglia o dei medici curanti”. Quindi l’eutanasia diventerà uno strumento perfetto, se azionato dalla famiglia, per aprire velocemente la pratica di eredità, specialmente in caso di patrimonio consistente. Perchè aspettare mesi o anni la morte del parente, meglio abbreviare i tempi. Divertente anche la possibilità che sia il medico a chiederlo, una modalità perfetta per ottenere risparmi nella sanità. Perchè spendere soldi per malati in condizioni critiche? Meglio risolvere il problema subito con indubbi benefici per la casse pubbliche.

    • Daphnos ha detto in risposta a Pino

      Impossibile darti torto, caro Pino. Quella frase sulla richiesta da parte dei medici è terrificante (anche perché, interpretata in un certo modo, manda nel cestino qualunque pretesa di testamento biologico).

      Ma la considerazione che mi trova ancora più d’accordo, e non fa neanche riferimento a vantaggi monetari immediati ed evidenti, è la seguente: l’eutanasia “interiorizza le rappresentazioni sociali negative di un certo numero di situazioni di vecchiaia, di malattia e di handicap”; praticamente ciò significa che sarà introdotta, anche se non subito, una classifica delle condizioni nella quale la vita sarà più o meno degna di essere vissuta. Alla faccia dell’uguaglianza!
      La celebre ‘decisione del paziente’ non conterà più nulla, perché all’interno di una società che pretende che tu sia un peso per essa, e non una ricchezza, qualcosa di insostituibile a prescindere dalla tua condizione, è ovvio che sarai più portato ad accettare con rassegnazione la tua rapida dipartita.

      • Kosmo ha detto in risposta a Daphnos

        Prova a raccontarlo al “cattolico” adult(erat)o Antonio72, di quanto siamo arretrati e rozzi noi italiani.
        Non questa conquista MEMORABILE di CIVILTA’ nordeuropea.

      • Pino ha detto in risposta a Daphnos

        quando si parla di piano inclinato per queste leggi è la definizione esatta di dove conduce una simile logica. Un domani ci sarà qualcuno che porrà un limite massimo alla vita umana, anche perchè la pensione non si potrà pagare oltre un certo numero di anni.

    • Daphnos ha detto in risposta a Pino

      A proposito della tua ultima considerazione sulle spese sanitarie.

      Qualche mese fa, per elemosinare una manciata di crediti universitari ai corsi facoltativi, accettai di partecipare ad una serie di lezioni sul trattamento sanitario del dolore severo (oppioidi), tutte molto interessanti, eccetto l’ultima, che per l’appunto consisteva in una sorta di lavaggio del cervello in favore di aborto ed eutanasia, applicata con metodiche ben collaudate e di sicuro effetto.

      Per prima cosa il docente cominciò spiegando lo sviluppo del sistema nervoso nel feto. “Lo sviluppo del cervello”, affermò, “incomincia al termine della decima settimana, al termine della quale si può ritenere che il feto cominci a provare dolore. Questa data è importante nella bioetica, per stabilire la leggittimità dell’interruzione di gravidanza…” si fermò un secondo, abbozzò un sorriso e sentenziò, in tono faceto: “anche se a noi, non è che ce ne importi un granché 🙂 !!”. Risatina sommessa di qualche spettatore. Io chiaramente impallidii.

      Poi fu la volta dello sponsor all’eutanasia: solita strategia, spacciare casi di evidente accanimento terapeutico come situazioni terminali di ben diversa natura, con accanito fervore. “Pensate alle famiglie di questi bambini, che sofferenza che devono subire! Senza contare un altro fattore: per mantenere economicamente queste situazioni, UN PAZIENTE REVERSIBILE NON PUO’ ESSERE CURATO!!”

      Mi domando quanti altri spettacoli del genere possano andare in scena in altri luoghi…

      • Pino ha detto in risposta a Daphnos

        facciamo nomi e cognomi di questi personaggi

        • Daphnos ha detto in risposta a Pino

          Effettivamente mi ero ripromesso di cercarlo, ma poi ho desistito, anche perché non è che muoia dalla voglia di rivedere ‘sto tizio… per accusarlo di cosa, poi? In rete non c’è traccia di questo corso, si è svolto a maggio all’Università di Firenze. Controllo nel mio curriculum di studi se trovo riferimenti.

        • gladio ha detto in risposta a Pino

          Concordo, concordo! E’un peccato tenere nell’ anonimato simili talenti!Mica ce ne sono tanti in giro sapete? L’ultimo di cui ho notizia era il compianto dott. Karl Brandt,un vero pioniere nel campo dell’ eugenetica e con un curriculum di tutto rispetto al suo attivo! : era il responsabille del progetto T4 ,il programma di eugenetica del Terzo Reich.Purtroppo, come spesso succede alle migliori menti che precorrono i propri tempi, non è stato capito.
          Ha terminato la sua carriera nell’ ottobre del 1946 penzolando da una forca a seguito di una sentenza del processo di Norimberga.
          Fortunatamente i tempi sono cambiati, questi soggetti non vengono più impiccati, anzi! Con un po’ di fortuna, l’ anonimo dottore potrebbe contendere a Pannella ( con buone possibilità di successo)il seggio, reso vacante dalla scomparsa della Montalcini, di senatore a vita!!

  2. Giulio Quaresima ha detto

    Se non altro questa notizia dimostra che neanche in Francia esiste un “pensiero unico laicista” come a volte qui si commenta.
    Comunque spero che questa cosa dell’eutanasia su richiesta di pqparenti o medici sia solo un errore giornalistico: persino io sarei contrario ad una cosa simile.

    • Pino ha detto in risposta a Giulio Quaresima

      Quaresima, in Olanda dove esiste il testamento biologico, nel senso che l’eutanasia può essere praticata in presenza di una dichiarazione di volontà del singolo, ogni anno vengono eseguite un migliaio di eutanasie non si sa bene sulla base di cosa. Quindi la pratica di eliminare persone indesiderate perchè ritenute troppo costose per il servizio sanitario è già una realtà anche se la legge non lo prevede espressamente. E’ questo il piano inclinato cui sopra accennavo. Una volta introdotta la pratica, anche se inizialmente la legge prevede rigide norme, poi la prassi diventa flessibile, tanto chi controlla? Da un certo punto di vista la proposta francese ha almeno il dono della chiarezza.

      • borg ha detto in risposta a Pino

        “l’eutanasia puo’ essere praticata in presenza di una dichiarazione di volonta’ del singolo” come si sposa con “la pratica di eliminare persone indesiderate…”? non mi risulta che ci siano posti dove esista questa pratica. a parte dove esiste la (scandalosa) pena di morte o nelle non meno scandalose teocrazie.

        • Woody85 ha detto in risposta a borg

          Gli handicappati, come dimostra Odifreddi e i suoi insulti, sono indesiderati dalla società di oggi. I disabili, sostengono i fautori dell’eutanasia, hanno una vita indegna di essere vissuta e vanno perciò -sempre per il loro bene, ci mancherebbe!- aiutati a terminare questa inutile e dolorosa vita.
          Inutile ricordare che, come dice anche il Comitato di bioetica francese, la legalizzazione dell’eutanasia triplicherebbe gli abusi, che sarebbero incontrollabili.

        • Pino ha detto in risposta a borg

          a parte l’Italia dove la magistratura può far uccidere una handicappata come Eluana Englaro.

          • borg ha detto in risposta a Pino

            ma non e’ piu’ preoccupante quello che succede negli usa dove effettivamente si ha la licenza di uccidere? per me è scandaloso. e ancor piu’ scandaloso vedere che non lo è per i credenti.

            • simone ha detto in risposta a borg

              Più scandaloso che uccidere i disabili? Non penso. Ma perché tiri in ballo sempre i credenti? Un ateo che parla dei credenti è come l’uomo nato con quattro dita che parla di “quelli nati con cinque dita”

              • borg ha detto in risposta a simone

                ma chi uccide disabili? parli degli aborti? per l’aborto c’e’ una legislazione con cui si puo’ o meno essere d’accordo. è una questione delicatissima. ma che un uomo possa decidere di uccidere un altro uomo è questione eticamente abominevole eticamente e pericolossissima socialmente. per quanto riguarda le dita sai la natura fa brutti scherzi.

            • Pino ha detto in risposta a borg

              vedo che il tuo livello di conoscenza sia del diritto che della morale è talmente scarso da avere l’impressione che qualsiasi spiegazione sia per te di difficile comprensione. Con cristiana pazienza cercherò di spiegarti la differenza. La pena di morte, inutile in perodi di tranquillità sociale perchè esistono sistemi di pena alternativi, è moralmente lecita quando la stabilità della società è messa a rischio. Non è il caso degli USA ma evidentemente gli americani sono molto sensibili al fatto che senza punizioni esemplari la delinquenza possa mettere a rischio la loro società, opinione che non condivido ma che rispetto. Ti sfugge poi il piccolo particolare che ad essere eventualmente condannati a morte non sono persone innocenti ma incalliti criminali che hanno commesso reati gravissimi. Quale è la controindicazione della pena di morte? L’errore giudiziario che è irreparabile. La differenza con Eluana Englaro sta nel fatto che la ragazza non era colpevole di nulla se non di essere handicappata, quindi si è messa a morte una persona innocente. Comprendi la differenza?

              • borg ha detto in risposta a Pino

                ancora co sta englaro! era suo diritto come dovrebbe essere per tutti. il concetto (semplice) sta nella sostanziale differenza delle esecuzioni. un conto è decidere per se stessi, un altro che qualcuno possa decidere per te . capito einstain !

                • Pino ha detto in risposta a borg

                  genio!!! tu non capisci neppure le differenze più elementari, vieni su questo sito a mettere in mostra la tua insipienza. Parli di diritto, ma guarda che il diritto non si compra al supermercato. Tu dici che era diritto del padre della Englaro far sopprimere la figlia e poi dici che un conto è decidere per se stessi, peccato che Beppino Englaro ed i magistrati che gli hanno dato ragione abbiano deciso per la vita di Eluana, capisci la differenza? Non sai neppure scrivere in modo corretto Einstein, con la “e” non con la “a”. Un consiglio, vai a scivere le tue corbellerie dove puoi trovare ascolto, questo non è il posto adatto per te.

    • Emanuele ha detto in risposta a Giulio Quaresima

      Come accennava Pino, non serve andare molto lontano, basta vedere cosa combiniamo in Italia.

      La povera Eluana è stata lasciare morire (di fame e di sete, alla faccia dell’umanità!) per frasi riportate dal padre. Ossia, a detta del padre ed altri testimoni, Eluana espresse il desiderio di non voler vivere in caso si fosse trovata gravemente disabile a seguito di un incidente.

      Ora, sfido a trovare un giovane (e non solo) che non direbbe: “in caso di incidente, preferirei morire che passare la vita in coma”

      Comunque, tanto è bastato per la condanna.

      • Pino ha detto in risposta a Emanuele

        frasi fra l’altro tutte da dimostrare tanto è vero che la sentenza non si è basata su queste frasi perchè anche il giudice più ideologizzato e prevenuto sa bene che l’attendibilità dei testimoni è bassissima, ma si è basata su un generico “stile di vita”. Cosa che a ben vedere appare ancora più allucinante.

  3. So che dovrei evitare queste provocazioni, ma vedrete che ora arriverà Antonio72 a spiegarci perché Hollande abbia ragione, perché tutti i paesi più “civili” ed “avanzati” dovrebbero fare come lui, e come invece l’Italia sia arretrata.

    • Daphnos ha detto in risposta a Francesco Santoni

      Povero Antonio… almeno lui argomenta, altri parlano di civiltà e progresso e di ‘siamo nel 2013!!!’ senza portare altre motivazioni, magari aderendo contemporaneamente al relativismo, senza realizzare la contraddizione.

      • Pino ha detto in risposta a Daphnos

        argomenta? Non esageriamo.

      • gladio ha detto in risposta a Daphnos

        E’ vero, ogniqualvolta un povero tapino si erge a difesa, anche solo bonariamente, anche solo timidamente di determinati valori,ecco che i radical-laicisti, dall’ alto della loro ignoranza e con tracotante sicumera,gli fanno calare addosso, col peso di un macigno ( naturalmente tutto il il peso è solo ignoranza)frasi di questo tipo : “siamo nel…”come per dire ” già da tempo ci siamo liberati da simili pastoie che ostacolano il progresso!
        E pensare che bastano poche evidenze per smontare questi quattro somari!
        ” Siamo nel 2013!” dicono, già purtroppo siamo nel 2013.
        Nel 1963 invece, cioè cinquant’ anni fa, (i non più giovanissimi lo ricorderanno) nell’ Italia bigotta, parruccona, clericale e arretrata, il PIL cresceva del 6% annui, la vecchia lira otteneva i riconoscimenti internazionali per la sua solidità, Il lavoro c’era per tutti, semplici operai immigrati, seppur con tanti sacrifici, erano in grado di costruirsi, di sana pianta una casa nuova e i cortili erano pieni di bambini!E poi… e poi gli italiani hanno voluto fare i “moderni”: Snobbati i valori della famiglia hanno introdotto il divorzio, l’ aborto e spalancato la mente alle meraviglie dell’ eutanasia oltre che impegnarsi in un ‘efficace campagna antidemografica.Il risultato? Una società di vecchi, impoverita economicamente e socialmente, imbarbarita moralmente e in preda alla paura e al pessimismo (e queste non sono opinioni mie personali ma l’ evidente realtà quotidiana).Se solo penso a com’era l’Italia…mi verrebbe da stritolare la testa (Dio mi perdoni)ai vari Pannella Bonino e tutta la porcheria radicale e non solo radicale…

  4. Xadren ha detto

    Ma Hollande è il dio di se stesso?

  5. GT ha detto

    Ogni volta che si affrontano argomenti di etica, relativi a qualsiasi ambito specifico, si cade nell’errore di separare: ciò che riguarda il singolo, ciò che riguarda l’aspetto sociale.
    Molti intervengono dicendo, ad esempio: “gli aspetti religiosi, quindi etici, appartengono alla sola sfera privata”.
    Non c’è più niente di sbagliato.
    L’esistenza della cosa religiosa si poggia interamente sull’assetto sociale (di affiliazione, di collegialità).
    Non esiste una religione di sé stessi. E’ pura follia.
    Ora siccome dobbiamo “imporre” civilmente un’etica al nostro ordinamento giuridico dobbiamo capire che genere d’impianto legislativo vogliamo sostenere.
    Lo Stato non è una macchina come ci vogliano far credere i vari filosofi.
    E’ solo uno strumento. Se non vi una visione di fondo in essa si rischia la disgregazione sociale.
    Lo Stato prima di essere una macchina è un aggregazione di “soci”, di cittadini.
    La sua esistenza è subordinata al tessuto sociale.
    Senza unione sociale è un meccanismo vuoto.
    Interrogarsi su quale etica adottare non è semplice, l’ammetto. Però la caduta di valori etici, quali di vita/morta, di morale privata/pubblica è un grave pericolo sociale; perché se non c’è condivisione è la fine cronica per una comunità.
    La cosa più giusta sarebbe, a mio parere, stabilire convenzionalmente dei limiti chiari e netti all’azione dell’individuo e alla forza della collettività organizzata.

  6. enrico ha detto

    Avete scoperto che “Lucia Verdini” altri non era che Piergiorgio Odifreddi 😉

    • Emanuele ha detto in risposta a enrico

      …Sì, hai visto come si è inca…to di brutto sul suo Blog? …secondo me l’esempio di mandi333 è da seguire, in massa.

      Peraltro, si spiegano anche le osservazioni insulse circa i Vangeli, il Padre Nostro, etc. …sinceramente, conoscendo la Bibbia abbastanza bene, mi aspettavo osservazioni molto più fini… e ce ne sono di passi difficili! E lui si limita a dire che la vita di Gesù segue i Profeti, ma va? Che scoperta! …e ancor più dice che ciò sarebbe nascosto dalla Chiesa!? Avrà mai saputo che in Chiesa si legge abitualmente anche il Vangelo di Matteo che è il più esplicito nelle citatizioni dell’antico testamento? …mah. Mille volte meglio fecero Augias e Pesce…

      Scusate l’OT

      • enrico ha detto in risposta a Emanuele

        @ Emanuele

        Io non vorrei arrabbiarmi.
        Mi sono logato ieri per scrivere sul blog di odifreddi, ho scritto tre commenti tre, pacifici pacifici, esclusivamente tecnici, scrivo un commento stamattina lo invio non compare, ne riscrivo un’altro 5 minuti fa lo invio e non compare…

        Come è sta roba?

    • Kosmo ha detto in risposta a enrico

      e il “santo” ania era qualche suo “valletto di camera”, tipo cabellen o Mum, o qualche servetto del genere. Insomma, il pupazzetto da ventriloquo di pierpippa.
      era così facile da capire…

  7. Carlo ha detto

    Speriamo in un progetto di legge simile anche in Italia. Se la sinistra come dicono i sondaggi dovrebbe vincere le prossime elezioni, spero proprio che venga introdotta una legge di civiltà come quella francese dove il paziente sceglie sul suo fine vita senza farsi condizionare da partiti, partitini o religioni varie.

  8. MarcoF ha detto

    Mi ricorda tanto la politica di un imbianchino austriaco coi baffetti vissuto in Germania qualche anno fa…..

  9. controinformato ha detto

    Traditori massoni e filo-massoni come Hollande e Obama non dovrebbero neanche più guardarli in faccia, TUTTI A CASA!!!

« nascondi i commenti