Papa Luciani: confermata la causa naturale, cadono i complotti sulla morte

La morte naturale di Papa Giovanni Paolo I è confermata da 167 testimoni e documenti medici, scagionando qualsiasi sospetto di morte indotta. Un colpo definitivo alle teorie del complotto avanzate da scrittori come Corrado Augias e David A. Yallop, già smentite dai familiari del pontefice.

 
 
 

Brutto colpo per i fautori di miti e leggende: Giovanni Paolo I non è stato assassinato dal Vaticano, è morto di cause naturali.

167 tra testimoni e documenti medici confermano definitivamente che scagionano qualsiasi sospetto di morte indotta, come afferma mons. Enrico Dal Covolo, rettore della Pontificia Università Lateranense e postulatore della causa di beatificazione di Giovanni Paolo I.

 

Papa Luciani e le tesi di Corrado Augias e David A. Yallop

Eppure lo scrittore Corrado Augias, ad esempio, aveva riportato molte speculazioni e misteri riguardo a questo caso. Nel suo libro “I segreti del Vaticano. Storie, luoghi, personaggi di un potere millenario” (Mondandori 2010), ha discusso a lungo sull’evento che si verificò poco prima di una decisione importante del Papa riguardante la riorganizzazione dello Ior, suggerendo l’ipotesi dell’assassinio avanzata dai media anglo-sassoni.

Augias ha in pratica ripreso la tesi dello sceneggiatore britannico David A. Yallop, che ha affermato di poter presentare prove dell’omicidio e rivelare i nomi dei colpevoli. Con il suo libro “In nome di Dio. La morte di papa Luciani” (1985) vendette oltre sei milioni di copie in tutto il mondo, permettendogli di acquistare un castello nell’Inghilterra del Sud grazie ai diritti d’autore [cfr. Contro la Chiesa, San Paolo 2009, p. 315]. Da buon sceneggiatore, Yallop presentò il profilo di papa Luciani come uomo immerso nella luce per contrapporlo alle descrizioni tenebrose fatte sul Vaticano, arrivando a sostenere che Giovanni Paolo I fosse favorevole alla pillola anticoncezionale (il sex tira evidentemente molto più del crime!) e all‘aborto.

Le affermazioni di Yallop su papa Luciani (tra cui il fatto che fosse un uomo in ottima salute) sono state tuttavia smentite dai familiari di Luciani, Edoardo Luciani e Nina Luciani, e dalla governante suor Vincenza Taffarel, che lo ha curato fin da prima dell’elezione al pontificato e che ha testimoniato una crisi di salute il giorno prima del decesso [cfr. Corriere della Sera, 28/09/1993].

Marco Roncalli, pronipote di papa Giovanni XXIII, ha confermato questa informazione nel suo libro (qui una sua intervista chiarificatrice). Le accuse di Yallop rivolte al cardinale Villot, a Paul Marcinkus e alla massoneria (immancabile!) secondo le quali si organizzarono per ucciderlo con una dose eccessiva di calmanti, sono state inoltre confutate dall’anticlericale John Cornwell nel suo libro “Come un ladro nella notte” e dallo storico cattolico Michael Hesemann in “Contro la Chiesa”.

 

L’ingenuità del Vaticano creò la leggenda su Luciani

È importante sottolineare che il Vaticano ha contribuito a creare leggende attorno a questo caso, dicendo due piccole bugie. È stato erroneamente riferito che il segretario privato del Papa, don Diego Lorenzi, è entrato per primo nella stanza, ma in realtà è stata la sua governante, suor Vincenza, a scoprire il corpo del pontefice. Questa scelta è stata fatta per mantenere segreta la presenza di una semplice governante nella stanza del Papa, anche se Albino Luciani non aveva intenzione di cambiare le sue abitudini da parroco di campagna.

La seconda bugia è stata diffusa da Radio Vaticana, quando ha rivelato che il Papa aveva il libro “L’imitazione di Cristo” sulle gambe. In realtà, si è poi scoperto che stava prendendo spunto dalle sue vecchie omelie per nuovi discorsi [cfr. Contro la Chiesa, San Paolo 2009, p. 330], come spiegato anche dal segretario privato. Entrambe queste bugie sono state considerate notizie scomode da rivelare al mondo.

Non è stata infine eseguita alcuna autopsia poiché non era ritenuta necessaria all’epoca (siamo nel 1978); il medico personale, il dott. Buzzonetti, aveva attribuito la causa del decesso a un infarto miocardico (ma molto probabilmente fu un’embolia polmonare). Quando le prime indiscrezioni sui media emersero, il Vaticano decise di non procedere con l’autopsia, evitando – come affermò il card. Oddi – di “piegarsi al sensazionalismo della stampa” (cfr. Contro la Chiesa, San Paolo 2009, p. 330). Avrebbe significato prendere sul serio le voci circolanti e mostrare di avere dei dubbi.

 

170 testimoni e la causa naturale della morte di Luciani

La questione è stata definitivamente risolta recentemente da mons. Enrico Dal Covolo, rettore della Pontificia Università Lateranense e postulatore della causa di beatificazione di Giovanni Paolo I, che presenterà la “positio” sulla beatificazione di papa Luciani, comprendente tutta la documentazione raccolta sulle sue virtù eroiche, sulla sua vita e sul presunto miracolo.

In occasione di questa presentazione, mons. Dal Covolo ha spiegato che «vengono fuori delle novità interessanti, emergono nuovi dettagli sullo stato di salute di Papa Luciani e, grazie alle testimonianze (167 persone sentite) e ai documenti medici raccolti, la conferma definitiva che scagiona qualsiasi sospetto di morte indotta».

Se la realtà supera la leggenda, è importante difendere la verità, anche quando questa è contraria all’anticlericalismo. Sarà interessante vedere se Corrado Augias continuerà ad ignorare la realtà e ad utilizzare la sua notevole capacità di immaginazione. Non lo sappiamo, ma siamo fiduciosi che possa sempre cambiare qualcosa.

La redazione

37 commenti a Papa Luciani: confermata la causa naturale, cadono i complotti sulla morte

  • Andrea ha detto:

    Tra l’altro non so, ma Augias sembra avere una mania di persecuzione. Deve sempre sputar bile contro la Chiesa, di qualunque cosa si parli: si parlasse anche (come oggi su la Repubblica) dei Premî Nobel assegnati in quest’Edizione deve sputarla. Ed infatti l’ha fatto…

    Ma poi di preciso qualcuno sa cos’abbia studiato? Le sue trasmissioni sanno di “vorrei (avere una Cultura enciclopedica) ma non posso” lontano un Parsec

    • Eaglet ha detto:

      Su wikipedia c’è solo scritto che è un giornalista, ma non dice che studi abbia intrapreso.
      Ma soprattutto leggo che ha cominciato la sua carriera da scrittore come giallista. E mi sembra che, anche con gli ultimi libri su (contro) la Chiesa, non si sia allontanato molto dai suoi inizi.

      • OXA ha detto:

        Se avesse studiato in vita sua mica lo avrebbero mandato in televisione e su Repubblica. Guardate cosa fa di mestiere e capite il basso livello culturale di questo vecchietto. In Italia all’ignoranza viene offerta la prima pagina di Repubblica e un programma sulla Rai, mentre gli intellettuali devono fuggire all’estero.

  • Mum ha detto:

    Sarebbe stato meglio fare l’autopsia sul momento, queste prove documentali che arrivano “solo” 34 anni dopo lasciano intatti, se non aumentano, i dubbi dell’epoca.

    • Ercole ha detto:

      Quindi 167 testimonianze e documenti medici aumentano i dubbi? Lo sai vero che l’uomo è stato sulla Luna? Oppure pensi che sia anche quello un complotto del Vaticano?

      • J.B. ha detto:

        Ma certo che fu un complotto Vaticano lo sbarco sulla luna! L’ hanno girato nottetempo sopra la cupola di S.Pietro! La lanterna venne camuffata da modem per l’atterraggio! Venne tutto filmato e poi fatto vedere in TV per dimostrare che gli alieni non esistono! XD XD Lo stesso Neil era cristiano e gli States sono il nuovo regno di David!! XD

        • controinformato ha detto:

          caro JB
          hai dimenticato solo di aggiungere:
          “inoltre mio cuggino mi ha detto che una volta è cascato con la moto
          poi s’è tolto il casco e s’è aperta la testa!”

          • Lugh ha detto:

            “inoltre mio cuggino mi ha detto che una volta è cascato con la moto
            poi s’è tolto il casco e s’è aperta la testa!”
            Miiii!!! Come ammio cuggino!!! Ugualeugualeugualeuguale!

            • EquesFidus ha detto:

              Noi qui ci scherziamo, riprendendo le mitiche parole di Elio e le Storie Tese, ma nei fatti il mondo laicista ed anticlericale ragiona esattamente così. Un tale, che odia la Chiesa con tutte le sue forze e vuole vederne la caduta, decide sovente di prendere una notizia, vera, gonfiarla all’inverosimile e montarvicisi sopra uno scandalo: così è accaduto con Giovanni Paolo I, così pure è avvenuto per i casi di pedofilia nel clero, per l’ Istituto Opere di Carità, e ancora per le usuali Crociate ed Inquisizione. Cosa ci si può aspettare da coloro che fecero propria la massima di Voltaire “calunniate, calunniate, qualcosa rimarrà”? L’importante è andar contro la Chiesa, che poi una argomentazione sia vera o meno è irrilevante. E così nascono vere e proprie leggende metropolitane, come per esempio il fatto che la castità dei sacerdoti cattolici favorirebbe l’insorgere della pedofilia. Fratelli, noi dobbiamo sempre verificare ciò che sentiamo e leggiamo e vagliarlo, poiché quasi sempre si tratta di invenzioni, leggende nere o casi montati ad arte.

              • edoardo ha detto:

                Eques, ti do perfettamente ragione.
                Quello che hai scritto è oro colato al 100%.
                Pollice su.

              • controinformato ha detto:

                bello.
                mi ricorda una volta che ho affrontato questo argomento con un laicista del c**** che pretendeva documenti storici e prove schiaccianti dietro ogni mia spiegazione, sai che gli ho risposto?
                “Scommetto che se avessi detto il contrario avresti preso tutto per oro colato”

                • controinformato ha detto:

                  però cavoli facciamoci un paio di risate ogni tanto!
                  🙂

                  • EquesFidus ha detto:

                    Ovviamente (tra l’altro “Mio cuggino” è uan delle mie canzoni preferite degli Elii), però ridendo e scherzando in verità hai affermato una verità: nel mondo laicista ed anticlericale, qualunque leggenda nera o fandonia, per quanto improbabile, verrà accettata acriticamente e riproposta in tutte le salse. Così, ancor oggi debbo sentirmi dire che la “Chiesa non paga le tasse” (e ancor oggi non ho capito se intendono le strutture ed attività della Chiesa o lo Stato della Città del Vaticano), dopo tutte gli articoli e le discussioni in merito per cui sì, la Chiesa paga le tasse, e pure tante se non troppe (basti vedere la dichairazione IMU della mia parrocchia, per esempio, per rendersi conto dell’ingente esborso) e che no, i rimborsi per l’uso di locali ed attrezzature non sono ovviamente a fini lucrativi. Anche perché, non vedo per quale oscuro motivo un monastero dovrebbe, per esempio, darmi vitto ed alloggio gratis per quindici giorni senza (se posso pagare, ovviamente) poter chiedere alcunché in cambio altrimenti è “attività a scopo di lucro”. Tralasciando poi leggende nere quando non metropolitane come i tassi di pedofilia fra i sacerdoti, le Crociate, l’Inquisizione e così via. Tutto giusto, tutto legittimo e tutto dogma; purché si vada contro la Chiesa, magari con post accattivanti da metter su Facebook, va tutto bene e non ha nessuna importanza se si offende il Cristo, la Sua Sposa ed i credenti.

                    • EquesFidus ha detto:

                      E, tra l’altro, vorrei far notare che i dogmi anticlericali sono assai diversi da quelli cattolici: i primi, infatti, sono aprioristici e nascono da un’approccio pregiudiziale alle questioni, i secondi sono invece a posteriori e nascono da una riflessione teologica e dottrinale, per cui solo alla fine del dibattito si decide se proclamare un dogma o meno.

    • J.B. ha detto:

      Hai ragione! Perché se avessero fatto l’autopsia subito, e si fosse riscontrato che il papa era morto di embolia, giustamente non sarebbe venuto in mente a nessuno di sostenere la tesi che l’autopsia fosse stata falsata dai medici legali vaticani per coprire l’avvenuto assassinio del pontefice… Proprio bravo… Ma d’altronde si sa che la storia si fa con i se, con i ma, e anche coi sarebbe… Soprattutto per gli anni settanta!!!

    • Panthom ha detto:

      Di fronte all’autopsia Mum avrebbe detto che era stata falsificata e che il fatto di averla fatta subito aumentava i dubbi. Se invece l’avessero fatta dopo una settimana avrebbe aumentato lo stesso i dubbi perché era dopo una settimana. Se non l’hanno fatta allora questo aumenta i dubbi. Se non ci sono testimonianze questo aumenta i dubbi, se ci sono testimonianza questo aumenta i dubbi. Se emergono troppo preso aumenta i dubbi, se emergono tardi questo aumenta i dubbi.

      Non c’è nulla che possa convincere chi ha deciso di odiare.

      • edoardo ha detto:

        “Non c’è nulla che possa convincere chi ha deciso di odiare”.
        Sacrosanta verità.
        Anche e soprattutto per quello ritengo perfettamente inutile ed uno spreco di tempo ed energie il voler dialogare di alcuni prelati, dialogare a tutti i costi con chi ha deciso di odiare.

  • controinformato ha detto:

    Caso chiuso.
    ateo-troll di tutto il mondo, trovatene uno migliore!

    • controinformato ha detto:

      Ma perfino su un ciarpame di giornaletto come “Focus Storia” hanno pubblicato e spiegato che Papa Luciani è morto di cause naturali!
      (e vi assicuro che Focus Storia non è famoso per le sue simpatie vaticane…)

      • sto'co'frati e zappo l'orto ha detto:

        Un grazie senza limiti ai cattolicissimi-cristianissimi editori di Focus,Focus Storia e Focus Tv.

        • controinformato ha detto:

          non facciamo di un peccatore un santo
          per ogni lancia spezzata a favore di Santa Romana Chiesa quelli costruiscono cinquemila mitragliatrici

          • sto'co'frati e zappo l'orto ha detto:

            Acciderba!la mia è solo una piccola ed insignificante polemica con i cattolici(specialmente durante le elezioni politiche)editori dei citati magazines.Tu(lei)mi rispondi da intellettuale.
            Il tema è complesso e come vedi la prudenza del blog è tangibile.

        • sto'co'frati e zappo l'orto ha detto:

          Se mi è concesso vorrei congratularmi con un grandissimo attore:Neri Marcorè.
          Nel film tv su Giovanni Paolo Primo il bravo comico si è superato.

  • Pino ha detto:

    Alle pagg. 24 e 25 del libro dell’ing. Franco Adessa intitolato “Chi è Don Luigi Villa?” si legge quanto segue “Ma dopo 33 giorni di regno, Giovanni Paolo I fu ucciso. Fu lo stesso don Villa a chiedere al card. Palazzini di far fare un’autopsia al Papa, e per essere più convincente, radunata la stampa di Roma, ventilò il dubbio di un assassinio. Il card. Palazzini, allora, fece eseguire tre autopsie, che furono chiamate “visite mediche”. Il risultato di tutte e tre fu: “Assassinato”!”.
    Come si può notare non è solo Augias che diffonde la storiella dell’assassinio di Papa Luciani ma i primi ad avvalorare questa voce furono ambienti conservatori cattolici che da cinquant’anni si battono contro il Concilio Vaticano II e le novità da esso introdotto.
    Papa Luciani era malfermo in salute, aveva subito numerosi interventi chirurgici, nella sua famiglia la morte improvvisa pare fosse una regola, se ben ricordo due sorelle morirono nello stesso modo. Il suo segretario la sera precedente lo aveva visto dolorante sulla porta del suo ufficio, il Papa lamentava un forte dolore allo stomaco. Nella storia della Chiesa ci fu un Papa che morì 15 giorni dopo la sua elezione, quindi non c’è nulla di strano che un Papa possa morire dopo un mese.

    • controinformato ha detto:

      come sarebbe a dire che i primi a parlare di assassinio furono “gli ambienti conservatori”?
      non erano forse i progressisti ad urlare come delle checche all’omicidio?
      [certo che le mode sono cambiate!]

      • Pino ha detto:

        ho riportato quanto sta scritto, e quando una cosa è scritta non ci possono essere discussioni interpretative, almeno in questo caso. Mi pare che quanto scritto nel libro sia chiarissimo.

  • Sophie ha detto:

    Bene, adesso attendo le scuse dei calunniatori della Chiesa che urlavano all’omicidio, grazie.

  • Giuseppe ha detto:

    ecco il video che dimostra che Papa Luciani non fu assassinato…da proporre sul vostro sito http://www.youtube.com/watch?v=kZZdHq37Scc

  • Daniele ha detto:

    Pochi dicono la verità e cioè che Papa Giovanni Paolo I era malato di cuore da anni, cioè ben prima che fosse eletto.
    Quindi la sua morte è stata nient’altro che la conseguenza (prevedibile) della malattia cardiaca, e non di complotti per farlo fuori.
    Ma alla propaganda laicista, che purtroppo gode di enormi spazi sui mass media, fa comodo raccontare la balla che il Vaticano complottò contro il Papa.

  • Pino ha detto:

    già in altre occasioni ho avuto modo di rilevare come i laicisti più accaniti passino tutto il tempo a parlare di religione. Augias è uno di questi, la sua principale attività è parlare del cristianesimo, scrivere libri su Gesù, reinterpretare le Scritture con esiti a dir poco esilaranti, impicciarsi di tutti i pettegolezzi e le favolette che circondano il Vaticano. Non che manchino motivi di critica, anzi, ma inseguire sempre e comunque le più fantasiose ipotesi complottistiche fa venire pesanti dubbi sulle capacità razionali dell’individuo. E’ fissato, una fissazione che deriva con molta probabilità da un suo conflitto interno che cerca di risolvere, senza successo, con continue iniziative di questo tipo. Un altro è Pippo Odifreddi, un simpatico chierichetto ed ex seminarista che ha pensato bene di far soldi scrivendo fanfaluche anticristiane, del resto, pensa lui (e in questo ha ragione) un pubblico lo trova sempre.

  • edoardo ha detto:

    Ai post-comunisti ormai ampiamente borghesizzati e alla nuova ondata di anticapitalismo e anticristianesimo interessava una cosa sola: che dopo la morte di GP1 è salito papa Woityla, da cui è venuto tutto il “casino” di Solidarnosc, Walesa, la rivolta di Danzica, il vacillare del regime comunista sotto i colpi dell’opposizione sostenuta, incoraggiata e foraggiata dal Vaticano di allora.
    GIUSTAMENTE ! Papa Woityla si è mostrato un eccellente stratega, a prescindere dal ruolo di capo della Chiesa Cattolica, era astuto, il tipo di uomo che trovarselo di fronte come generale di un esercito avversario, non è facile da sbaragliare. Un autentico osso duro, in grado di dare filo da torcere a chi gli era contro.
    Papa Woityla è stato l’artefice principale del crollo del comunismo, che come in un domino, ha travolto quasi tutti gli Stati satelliti di allora.
    Ecco perchè ce l’hanno a morte con lui, e si inventano le storie su un ipotetico assassinio di Giovanni Paolo I.
    Forse Giovanni Paolo I, santo uomo, insigne biblista e teologo, non era così battagliero come chi lo seguì, e con lui quello che era stato impiantato negli anni 70 probabilmente sarebbe andato avanti anche militarmente con implicazioni internazionali (cioè la contrapposizione da “fredda” sarebbe diventata “calda” con conseguenze facilmente prevedibili, e mi riferisco esplicitamente ad un conflitto nucleare).
    Senza togliere nulla a nessuno, Dio me ne guardi, ma Woityla è stato l’uomo del Destino, il carattere giusto al momento giusto.
    Probabilmente tutto ciò rientra nei disegni della Provvidenza, non sono fantascientifiche le mie congetture, ci siamo andati pericolosamente vicino.
    Non sono un esperto di politica internazionale, ma è quello che penso.

    • Marco Comandè ha detto:

      Sul “ce l’hanno a morte” ho qualche dubbio. Già Togliatti trovava modo di distinguersi da Stalin, inventandosi una via italiana al socialismo (la Costituzione). Poi Berlinguer si trovò meglio sotot l’ombrello protettivo della Nato. Oggi i post-comunisti si sono messi insieme agli ex-democristiani di sinistra (eredi di Aldo Moro, per intenderci).
      Non credo che tu abbia fatto una gaffe volontaria, semplicemente parti dal presupposto che i comunisti di una volta siano rimasti comunisti oggi, ma i veri comunisti, quelli che veramente potrebbero criticare Giovanni Paolo II, sono nei sondaggi a meno del 4% e sperano in una fronda con Vendola.
      Quanto a Papa Luciani, concordo con Mum sulla necessità di un’autopsia. Cmq mi sembra che le prove clericali non siano ancora note, altrimenti avrei potuto conslutarle e dirne di più.

      • Mattia ha detto:

        Togliatti trovava il modo di distinguersi da Stalin? Questa è una storiella che poteva andare bene fino all’apertura degli archvi sovietici e mentre Berlinguer da un lato diceva di trovarsi meglio sotto l’ombrello NATO dall’altro s’intascava soldi dall’URSS.
        Sulle prove basta leggere i libri raccomandati dall’articolo e mi domando poi quante prove abbiano la parte opposta.

      • Pino ha detto:

        poveri noi, siamo ancora alla “via italiana al socialismo”, va bene che milioni di persone con l’anello al naso hanno creduto per cinquant’anni che Stalin fosse un benefattore dell’umanità salvo, poi, nel giro di pochi giorni scoprire che si trattava del più grande criminale della storia. Il comunismo, nella sua radice filosofica, non è affatto scomparso, si è solo trasformato in laicismo. Prima combatteva la Chiesa ammazzando i preti e chiudendo o bruciando le chiese, proclamando l’ateismo di stato, oggi propaganda le leggi laiciste, l’aborto, i matrimoni ed adozioni gay, l’eutanasia. Quali sono le forze politiche che portano avanti simili iniziative? In Italia il PD nel quale sedicenti cattolici non si vergognano di accettare programmi nei quali sono inserite proposte diametralmente opposte a quelle che dovrebbro essere le loro convinzioni etiche.