Quello che gli scienziati dicevano su Giovanni Paolo II…

L’evento dell’anno 2011 è certamente la beatificazione di Giovanni Paolo II. E’ inevitabile dunque l’emergere di una sorta di frustrazione da qualche area estremista. Così, l’eminente fisico italiano, Antonino Zichichi, docente emerito di Fisica superiore all’Università di Bologna, Premio Enrico Fermi della Società italiana di Fisica, già presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, e colui che ha scoperto il primo nucleo di antimateria, l’energia effettiva delle forze subucleari tra quark e gluoni e la struttura “tipo-tempo” del protone, ha voluto rispondere alla rivista Micromega, che ha definito “oscurantista” Papa Wojtyla.

Sul quotidiano Il Tempo ha definito questa mossa dei laicisti una “Hiroshima culturale” e ha ribatutto citando alcuni Premi Nobel amici di Giovanni Paolo II.

Ha cominciato con Pyotr Kapitsa, Nobel per la fisica 1978 per aver scoperto la Superfluidilità. Osteggiato parecchio dall’ateismo sovietico, che gli impedì di ricevere subito il Premio Nobel, definì Giovanni Paolo II «la Luce del mondo accesasi per cacciare le tragiche tenebre del nazismo e dello stalinismo».

Si parla poi di Eugene Wigner, Nobel per la fisica nel 1963. Invitato spesso a Erice dal professor Zichichi, amava spesso ripetere ai giovani: «Le frasi di Giovanni Paolo II forgiate su ferro e infisse nelle aule nel centro di Erice erano la prova che la scienza aveva finalmente trovato il suo Santo protettore».

Isidor Rabi, premio Nobel per la scoperta della Risonanza Magnetica Nucleare e padre del CERN, fu tra i più grandi estimatori di Giovanni Paolo II per il suo coraggio di difendere la scienza, separandola dalla tecnica.

Pavel Alekseevič Čerenkov, Nobel per la fisica 1958, si entusiasmò invece quando il Papa disse che «la scienza ha radici nell’Immanente, ma porta l’uomo verso il Trascendente» (la frase è anche incisa nella Basilica di Santa Maria degli angeli e dei martiti a Roma).

Ed infine Rudolf Mössbauer, Nobel per la fisica 1961 e membro della Pontificia Accademia delle Scienze, il quale disse: «Quello che mi ha più colpito dell’apostolato di Giovanni Paolo II è la sua difesa dei valori della scienza e il suo impegno a distinguerla nettamente dalla Tecnologia. L’uso della scienza infatti può essere pro o contro il progresso civile e sociale. Ricordo ancora il bassorilievo di Mastroianni posto nell’ingresso dell’Aula Magna Dirac a Erice. Sopra quell’opera c’è la frase di Giovanni Paolo II che dice: “Come al tempo delle lance e delle spade, così anche oggi, nell’era dei missili, a uccidere, prima delle armi, è il cuore dell’uomo”. Questa è per me tra le più belle. Siamo grati a questo grande Papa per il contributo che ha voluto dare al progresso della cultura scientifica».

Il genetista Jérôme Lejeune con Giovanni Paolo II

 

Il fisico, biologo molecolare e premio Noble Maurice Wilkins con Giovanni Paolo II

 

Il fisico e premio Nobel Abdus Salam con Giovanni Paolo II

 

Il biologo e paleontologo Stephen Jay Gould e Giovanni Paolo II

 

Il tecnologo e informatico Walter Bender e Giovanni Paolo II

 

Il cosmologo e filosofo della scienza Michał Heller con Giovanni Paolo II

 

Il climatologo Veerabhadran Ramanathan con Giovanni Paolo II

 

L’astrofisico Costantino Sigismondi con Giovanni Paolo II

 

Il geologo Jeff Dozier con Giovanni Paolo II

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5 commenti a Quello che gli scienziati dicevano su Giovanni Paolo II…

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  1. Abba ha detto

    Foto stupende! Bravissimi!

  2. Stanley ha detto

    Ma perchè Micromega non fallisce? Ma come può esistere oggi una cricca di mafiosi così violenta?

  3. Nofex ha detto

    Ma xè solo i premi Nobel per la fisica?

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