Polonia: bocciate le nozze gay presentate dal partito laicista “Palikot”

Come per quanto accaduto in Germania il mese scorso, anche per la bocciatura delle nozze gay in Polonia i grandi quotidiani italiani hanno preferito tacere. Tuttavia la proposta del partito anticlericale “Palikot” (contrario comunque all’adozione dei minori da parte delle coppie gay), e dei social-democratici è stata respinta dai tre quarti dell’assemblea poiché ritenuta incostituzionale (una decisione simile è stata presa quasi contemporaneamente dalla Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto delle Hawaii). Tuttavia, il Primo Ministro Donald Tusk, ha annunciato la presentazione a settembre di un progetto alternativo sulle unioni civili, molto più restrittivo: esso prevede il diritto all’eredità in caso di morte di uno dei due conviventi, ma esclude agevolazioni fiscali, ed impone l’obbligo degli alimenti in caso separazione.

Secondo un sondaggio, i due terzi dei polacchi sono contrari alla registrazione civile delle coppie omosessuali, contro il 23 per cento dei favorevoli. La maggioranza delle persone intervistate si è dichiarata favorevole al riconoscimento soltanto di alcune agevolazioni alle coppie di fatto, come quelle patrimoniali e il diritto di visita e di assistenza nel caso di malattia o ricovero dell’altro convivente. Nonostante questo, gli omosessuali ritengono comunque che la Polonia sia «una meta eccellente per gay e lesbiche».

Al partito anticlericale di sinistra, Palikot, è stato dato in modo originale il nome dal suo fondatore, Janusz Palikot (un ennesimo caso di culto della personalità in ambito laicista?), il quale ha proposto come programma politico la legalizzazione dell’aborto, della fecondazione assistita, del matrimonio gay, della legalizzazione delle droghe leggere e l’espulsione della religione cattolica dalle scuole.  No, non dev’essere un tipo molto equilibrato e infatti la sua biografia parla chiaro.

Persona tanto violenta che in Polonia è stato coniato  addirittura un termine dal suo nome, “palikotyzacja”, per definire un comportamento volgare in luogo pubblico e l’uso di oggetti non convenzionali nei discorsi pubblici. Nel 2007 si è infatti presentato nel corso di una conferenza stampa indossando una t-shirt con la scritta: “Io sono gay”, pochi mesi dopo con un vibratore definito da lui “oggetto simbolo di diritto e della giustizia usato dalle forze dell’odine”. Nel 2008 Palikot ha definito pubblicamente il Presidente polacco un “idiota”, mentre poco tempo dopo si è presentato in conferenza stampa con una testa di maiale macellato per dichiarare guerra ai funzionari corrotti della Federcalcio polacca. Nel gennaio 2009 sul suo blog si è domandanto se il fratello del presidente polacco, Jarosław Kaczyński, fosse gay, mentre nel 2010 ha affermato che il defunto presidente Lech Kaczyński avrebbe avuto “le mani sporche di sangue”, incolpando suo fratello per l’incidente aereo presidenziale a Smolensk. Il 20 gennaio 2012 ha minacciato di fumarsi una canna in Parlamento nel tentativo di ottenere la legalizzazione della droga. Questa sarebbe la proposta come primo ministro ai cittadini polacchi da parte del movimento laicista e anticlericale.

In Francia invece, per le ultime legislative, la proposta anticlericale è stata invece la pornostar Céline Bara, atea, di estrema sinistra, anti religiosa, anti capitalista e neo staliniana. Il suo programma era la chiusura di tutti i luoghi di culto, un corso di iniziazione al piacere a scuola e la sterilizzazione alla nascita dei disabili mentali e fisici. La Bara ha inoltre scontato 18 mesi di prigione per aver aggredito insieme al marito un attore porno a colpi di pistola.

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16 commenti a Polonia: bocciate le nozze gay presentate dal partito laicista “Palikot”

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  1. Andrea ha detto

    Se il capo-partito mi ha fatto rabbrividire, la pornattrice mi ha lasciato allibito e basta.

    Tanto per quanto riguarda la chiusura di tutti i Luoghi di Culto sentirebbe poi lei Lefebvriani e soprattutto Islamici 😀 😀 …

  2. Piero ha detto

    Per la redazione:

    C’e’ un errore nei link tra le varie pagine e questa diviene irraggiungibile da “Ultimissime” o dalla pagina precedente.
    Solo dalla pagina successiva ci si può accedere.

  3. Sandro Di Marco ha detto

    Scusate, ma mi sembra di capire che e’ intento di questo sito fare “giornalismo”. Permettete che vi domandi. Cosa vuol dire >> GLI OMOSESSUALI RITENGONO COMUNQUE LA POLONIA UNA META ECCELLENTE PER GAY E LESBICHE>> ??? Tutti gli omosessuali in massa ? Avete preso questa notizia da UN sito internet (gay.it, ottima pubblicita’ a proposito) non dovreste accreditare queste dichiarazioni al sito in questione ?

  4. Chris ha detto

    Credevo che i cani e i porci (showgirl,pornostar,pagliacci) entrassero solamente nella politica italica,ma a quanto pare la Francia non è da meno…

    • Sophie ha detto in risposta a Chris

      Bè noi abbiamo Cicciolina e Luxuria. La prima sta già in pensione alla faccia nostra che staremo ancora a lavorare con dentiera, bastone e artrosi, pensa a chi fa un lavoro duro come l’operaio…..

    • Luca S. ha detto in risposta a Chris

      No, sono equamente distribuiti nel mondo occidantale. L’unica differenza è che noi li eleggiamo presidenti del consiglio.

  5. Sophie ha detto

    http://profezie3m.altervista.org/ptm_c2-4.htm Vado un pò off topic. Ho trovato questo e lo tovo interessante.

  6. Luca ha detto

    la cosa più vergognosa è che nei giornali e in TV non sia stato detto nulla di queste bocciature soprattutto per quelle in Germania e Polonia.
    L’ennesima prova del fatto che viviamo sotto la dittatura dei mezzi di comunicazione

    • edoardo ha detto in risposta a Luca

      …infatti, ce l’avevano tanto con Berlusconi e Mediaset (e a ragione, secondo me), ma loro non sono assolutamente meglio.
      Dalla padella alla brace.
      L’Avvenire è l’unico, e ripeto, l’unico, quotidiano italiano nazionale che leggerei, eccezion fatta per la cronaca locale.
      Il resto, li brucerei tutti, che a leggerli, disimpari e alla fine ti trovi il cervello plasmato a loro necessità.
      Dice: una colletta per salvare il tal quotidiano? Ma vai a quel paese, va’! Chiude? Meglio, un truffatore mediatico in meno!
      Considerate solo che fine hanno fatto fare a Cristiada in Italia: nemmeno i cattolici sanno che esiste!

  7. Rebecca ha detto

    Trovo sconcertante quanto questa ideologia distruttiva abbia fatto presa sui giovani. Spesso mi trovo a controbattere qui
    http://www.facebook.com/pages/No-ai-matrimoni-gay/127792843936945
    http://www.facebook.com/pages/Matrimonio-Gay-in-Italia-No-Grazie/147437065363666

    • Rebecca ha detto in risposta a Rebecca

      scusate, se potete aiutatemi a capire, esco un attimo OT per chiedervi come mai a parte questo ultimo articolo, non trovo a fondo pagine degli altri lo spazio per lasciare commenti e risposte…

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