In Slovenia e in Alaska due vittorie della famiglia naturale

Un recente referendum ha evitato che in Slovenia si adottasse il nuovo “Codice della famiglia”, che avrebbe previsto, tra l’altro, il riconoscimento di diritti alle coppie omosessuali, tra i quali quello all’adozione limitata. Il referendum è stato proposto con una raccolta di firme organizzata da organizzazioni e associazioni laiche e sostenuta anche dai leader religiosi delle tre confessioni principali presenti in Slovenia: Cattolicesimo, Cristianesimo Ortodosso ed Islam.

Tutti hanno sottolineato «l’obbligo di proteggere i valori del matrimonio e della famiglia come una comunità di marito, moglie e figli». In un’intervista cardinale sloveno Franc Rodé, prefetto emerito della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, ha affermato:  «Questo nuovo Codice, infatti, non riconosceva l’importanza, per il bambino, di avere un padre ed una madre». Anche per questi motivi, il 55% degli elettori slavi (con un’affluenza del 26%) si sono opposti al codice in questione.

Anche i cittadini di Anchorage, in Alaska, hanno bocciato un referendum proposto da alcune associazioni per i diritti degli omosessuali che volevano inserire gli “orientamenti sessuali” e “l’identità transgender” nella lista dei diritti protetti dal codice cittadino. Contro la “Proposition 5” hanno votato quasi il 60% degli elettori. L’arcivescovo della città, mons. Roger Schwietz, ha comunque ribadito –citando il Catechismo della Chiesa cattolica-, che le persone con tendenze omosessuali «devono essere accolte con rispetto, compassione, delicatezza» (CC n. 2358).  La “Proposition 5”, inoltre, rischiava di costringere istituzioni confessionali ad offrire servizi contrari al loro credo.

Michele Silvi

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20 commenti a In Slovenia e in Alaska due vittorie della famiglia naturale

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  1. Paolo ha detto

    55% di contrari su un’affluenza del 26% non è proprio un gran risultato…cosa dire si continua e ci si arriverà. E di questo ne siete ben consci anche voi.
    No comment a proposito della solita frasina della compassione…

    • Sabbia ha detto in risposta a Paolo

      Probabilmente ci si arriverà, così come l’eugenetica venne lentamente approvata in tutta Europa con tanto di corsi universitari a Oxford e a Cambridge. Probabilmente accetteremo l’incesto e la poligamia, probabilmente l’Europa azzererà le nascite fra pochi anni e saremo invasi dall’immigrazione. Forse allora qualcuno comincerà a valorizzare nuovamente quel che ora viene disprezzato in nome di fantasiosi capricci di riconoscimento.

      • edoardo ha detto in risposta a Sabbia

        Non è assolutamente detto che ci si arrivi.
        Il crollo delle nascite dovuto sia a fattori culturali (scelta personale di non avere figli) ma ancor più economici (poco lavoro, poco pagato, difficoltà di alloggio, vita cara, tenore di vita basso, esigenza di avere due entrate in casa perchè una non basta), e la massiccia immigrazione cambiano le carte in tavola.
        La bassissima affluenza alle urne vuol dire una sola cosa: che adesso la gente ha ben altro da pensare, c’è da sbarcare il lunario.
        Quelli vivono pensando ancora di essere nella società del benessere, reclamano diritti molti dei quali sono anche giusti, reclamano il welfare state, e stentano a capire che non c’è più trippa per gatti.
        Chi si riempiva la bocca col “proletario” trent’anni fa, oggi è un borghese e anche benestante, ma ancora per poco; gli eredi dei proletari veri oggi sono accusati di indifferenza politica e qualunquismo, ma sono tutt’altro che indifferenti: hanno altri problemi a cui pensare, altro che alla politica! Qua si tratta che se non fai i salti mortali, ti pignorano la casa.
        In un simile panorama…il referendum per le coppie gay…penso che non è aria.
        Io temo che da noi presto o tardi, si arriverà a lavorare “alla cinese”.
        Ecco cosa temo.
        Dopo, l’articolo 18 non se lo ricorderà più nessuno, pur di portarsi a casa lo stipendietto; il welfare state sarà rimandato alla prossima congiuntura internazionale favorevole, NON in questa generazione, che l’ha perso per non riaverlo più.

        • lorenzo ha detto in risposta a edoardo

          Ho paura invece che ci arrivino, grazie ai cattolici adulti che, non conoscendo bene i pronunciamenti del magistero, li scambiano per opinioni di cattolici integralisti e, per quieto vivere, cercano di non turbare troppo le coscienze: ne ho avuto la riprova anche oggi per ben due volte.
          O forse ero OT? 😉

          • edoardo ha detto in risposta a lorenzo

            …e allora ha ragione Paolo.
            10 di loro fanno per 1000.
            1000 di noi fanno per 10.
            Poi in quei 10 bisogna distinguere chi è adulto e chi è bambino.
            Sarà la selezione della specie?

            • lorenzo ha detto in risposta a edoardo

              Per nostra fortuna il capo della Chiesa è Cristo perché, se fosse per noi, l’avemmo già distrutta da tempo.

    • lorenz ha detto in risposta a Paolo

      Serve per far capire che leggi come quella non interessano la gente, visto che di quel 26% che è andato a votare solo il 45% era favorevole. Solo una perdita di tempo, altro che diritti civili!

  2. Mr. Crowley ha detto

    “La “Proposition 5”, inoltre, rischiava di costringere istituzioni confessionali ad offrire servizi contrari al loro credo”.
    E’ lo stesso rischio che corrono le chiese cristiane nel Regno Unito, se non sbaglio.

  3. J.B. ha detto

    2358 Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione.

    • Gab ha detto in risposta a J.B.

      E quindi? Qual è la conclusione?

      • J.B. ha detto in risposta a Gab

        Nessuna 🙂 per riportare x intero quale punto del catechismo aveva citato l’arcivescovo della città di Anchorage, mons. Roger Schwietz

        • lorenzo ha detto in risposta a J.B.

          Hai perfettamente ragione, credo stia circolando tra noi cattolici una malattia molto simile alla dislessia che, ma non vorrei essere troppo cattivo, si diffonde e si contrae per convenienza… 😉

          • J.B. ha detto in risposta a lorenzo

            Più che una malattia è disinformazione… oggi i media e internet possono farti credere tutto e il contrario di tutto. Vale la legge del pregiudizio e della vero-somiglianza. Basta anche solo una frase messa fuori dal contesto e ti fanno sembrare tutto più sgradevole… il catechismo della chiesa cattolica sembra sgradevole ma se letto tutto acquista più comprensibilità. 🙂

  4. Gab ha detto

    L’identità trangender? E quale sarebbe? In Biologia si studia che nelle specie con 2 sessi ci sono il maschio e la femmina. Quale sarebbe il terzo? O il quarto … o il quinto (sigh).

  5. Mr. Crowley ha detto

    Come faccio a risponderti?.
    Non ho ancora visto l’ultima premiazione di miss universo.
    A proposito, si chiama ANCORA miss universo?.
    Li’ basta che hai forma femminile e ti ammettono.

  6. Andrea ha detto

    Se c’è una cosa che veramente mi fa venire i brividi è l'”adozione omosessuale”. Non certo per essere razzista.

    Sui single potrei anche discuterne in casi estremi, ma se ne rendono conto di cosa possa significare far precipitare un bambino proveniente da contesti precari o persino degradati in una situazione tanto paradossale?

    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Andrea

      Sì, certo, sotto sotto lo sanno benissimo, ma se ne sbattono altamente. Come dicevo a quel tale “Mo”, che non ha più risposto alle mie obiezioni, se c’è qualcuno che può essere accusato di atteggiamento “fascista” (tanto per usare un termine totem, che viene agitato appena qualcuno osi richiamare l’esistenza di una realtà “ordinata”, cioè avente un’essenza e delle leggi naturali “proprie” e non a nostra disposizione) sono proprio questi omosessuali gay. Stanno violentando e stravolgendo la realtà e le vite altrui, oltre alle loro; e non solo rispetto all’ambito stretto delle loro “rivendicazioni”, perché ogni volta che la realtà viene annichilita per essere “ricreata” dall’ideologia, la società tutta subisce un “colpo” che la fa tremare in ogni suo aspetto. L’uomo, infatti, data la sua natura razionale, universalizza automaticamente le esperienze particolari, traendone principi morali (di comportamento) generali. Il che significa che la presenza della realtà alla nostra coscienza per quello che essa è veramente, ogni volta che un’ideologia vince, viene come anestetizzata, fino a quando ci si ritrova nella società tipo Sodoma e Gomorra, composta cioè da uomini che con la realtà non hanno più relazione.

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