La famiglia uomo e donna, con più figli, è l’unica vera risorsa da favorire

Durante la recente visita pastorale a Milano in occasione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie,  Benedetto XVI ha parlato a lungo della famiglia, ribadendo l’importanza della visione tradizionale che, guarda caso, è perfettamente in linea con gli studi sociologici più recenti. Il Papa ha affermato: «è in famiglia che si sperimenta per la prima volta come la persona umana non sia creata per vivere chiusa in se stessa, ma in relazione con gli altri; è in famiglia che si comprende come la realizzazione di sé non sta nel mettersi al centro, guidati dall’egoismo, ma nel donarsi; è in famiglia che si inizia ad accendere nel cuore la luce della pace perché illumini questo nostro mondo» (qui tutti i discorsi con relativi filmati).

L’elogio della famiglia formata da uomo, donna e più di un figlio, è stato il cuore di numerosi interventi e studi sociologici che si sono susseguiti in questi ultimi mesi. Un gruppo di psicologi delle università di UC Riverside, Stanford e British Columbia, ad esempio, ha presentato il mese scorso (qui una sintesi) uno studio dove si conclude che «le persone con figli sperimentano una maggiore quantità di emozioni positive e di senso della vita rispetto alle persone senza figli». Avere figli incoraggia all’altruismo, «crea grande soddisfazione, migliorando le relazioni interpersonali». Molto bella l’intervista del “Corriere della Sera” al sociologo Giuseppe De Rita, direttore del Censis (istituto di ricerca socioeconomica), il quale afferma: «La famiglia è l’unico luogo dove ci si sente effettivamente protetti, al sicuro, sorretti, compresi. La famiglia è “necessaria” in quanto realtà sociale ancora insostituibile». Ha parlato anche di sé, marito da 53 anni e padre di 8 figli: «una famiglia numerosa è il miglior investimento che un individuo possa fare nella sua vita».

Tra le tante relazioni tenute durante il “Congresso Teologico-Pastorale”, segnaliamo quella del prof. Luigino Bruni, docente di
Economia Politica presso l’Università di Milano-Bicocca, il quale si è soffermato sul concetto di tempo come gratuità. Interessante anche la relazione presentata (anche qui) dal prof. Pierpaolo Donati, sociologo presso l’Università di Bologna (autore di “Famiglia: risorsa per la società”, Il Mulino, 2011), che ha sottolineato come la famiglia tradizionale (quella con due figli o più), unita dal legame di fedeltà fra un uomo e una donna, è quella che rende stabile la personalità dei figli, spinge all’aiuto verso gli altri, crea personalità capaci di creatività e responsabilità nel lavoro, aiuta la coesione sociale e sia in grado di assecondare meglio il desiderio di felicità, rispetto a situazioni familiari differenti (genitori separati o conviventi more uxorio, con un solo figlio, ecc.). I fattori emersi che rendono una famiglia “virtuosa” sono stati il matrimonio e il numero di figli (addirittura, ha detto, «è meglio essere in pessimi rapporti con i propri fratelli che essere figli unici»). «Il risultato finale» – si legge nella relazione- «dice che la famiglia normalmente costituita è ancora la forza primaria della nazione, sebbene stia diventando una minoranza». Una minoranza però “più felice”, più gioiosa, anche se “più povera”. Simili risultati arrivano da uno studio dell’Istituto Toniolo, il quale ha rivelato che il 75% dei giovani (18-29 anni) -se potessero- vorrebbero il terzo figlio. Inoltre l‘82% degli intervistati ha affermato di aver ottenuto dalla famiglia la capacità di guardare con tranquillità al futuro e trovando in essa supporto emotivo ed economico.

Ovviamente questi sono dati che stridono fortemente con la propaganda radicale e l’enorme pubblicità all’individualismo delle convivenze, al privatismo delle coppie omosessuali, alla penalizzazione sociale del rapporto matrimoniale. Interessante, da questo punto di vista, l’intervento del sociologo e opinionista Massimo Introvigne, secondo cui «la famiglia nasce da un dato naturale, e non possiamo reinventarla a nostro piacimento”». La crisi della famiglia «viene da lontano ed ha le sue radici nell’illuminismo. Pensiamo alle polemiche di Rousseau sulla famiglia come luogo in cui ai bambini vengono trasmesse superstizioni e cattive idee. Già allora si cominciò a mettere in discussione i legami organici. È l’esito di un processo, che annovera tre tappe. Comincia con il primato dell’individuo sulla famiglia dell’illuminismo, poi dello Stato sulla famiglia delle ideologie totalitarie del XX secolo. In fondo al tunnel c’è la negazione: la famiglia non è una realtà ma un’invenzione culturale che ognuno è libero di rifare a proprio piacimento». Questo è il grimaldello per importare la poligamia, inventare il matrimonio omosessuale, fino all’ammissibilità dell’incesto come si sta chiedendo oggi alla Corte europea. Ma, continua Introvigne, «la famiglia nasce da un dato naturale che non siamo liberi di inventare. Qui le strade divergono: per il credente tale dato è creato, iscritto in un disegno di Dio sull’universo, per un non credente tale disegno non c’è e, coerentemente, quel dato diviene modificabile».

Come ha argomentato la storica Lucetta Scaraffia, individualismo, rivoluzione sessuale (libertinismo), leggi sul divorzio, sull’aborto (con legami con la gnosi), sulle nozze gay, sono i veri responsabili della crisi della famiglia di cui oggi tutti parlano ma che nessuno vuole contrastare davvero. Tranne la Chiesa, ovviamente.

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20 commenti a La famiglia uomo e donna, con più figli, è l’unica vera risorsa da favorire

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  1. Agnostico (aka Cagliostro) ha detto

    Già il titolo dell’articolo (“La famiglia uomo e donna, con più figli, è l’unica vera risorsa da favorire”) è molto discutibile. Considerare la famiglia come una “risorsa per la società” è una visione propria delle dittature (nel fascismo la visione era infatti di “dare figli alla patria”) mentre la famiglia – risorsa o meno – è una delle formazioni sociali dove si svolge la personalità dell’individuo. L’individuo – sia come singolo sia all’interno delle formazioni sociali in cui realizza la propria personalità – va aiutato a prescindere se sia una “risorsa” o meno.
    Allo stesso modo se “la famiglia uomo e donna, con più figli, è l’unica vera risorsa da favorire” mi domando come l’individuo (single) possa realizzarsi e costituire una famiglia se non è sufficientemente aiutato. Inoltre se bisogna favorire solo le famiglie con figli, una giovane coppia senza figli come può avere dei figli se non è aiutata dalla società? Mistero della fede……..
    Benedetto XVI ha parlato a lungo della famiglia, ribadendo l’importanza della visione tradizionale che, guarda caso, è perfettamente in linea con gli studi sociologici più recenti”: francamente gli studi più recenti – ad esempio il Rapporto “La famiglia in Italia” dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia per il biennio 2011-2012 per conto del Dipartimento per le politiche della famiglia – rivela che il numero delle famiglie in Italia sta crescendo ma saranno sempre di più nuclei piccoli, con pochi componenti e meno figli.
    Non a caso nello stesso articolo si riporta la relazione del prof. Pierpaolo Donati in cui si legge che la famiglia sta diventando una minoranza.
    Comunque – se tutti possiamo concordare che la famiglia debba essere aiutata (ci mancherebbe altro….) arriva il solito attacco fuori luogo ai legami omosessuali (cosa c’entrano??) ed alla “penalizzazione sociale del rapporto matrimoniale” (che sarebbe???)
    Per la storica Scaraffia “individualismo, rivoluzione sessuale (libertinismo), leggi sul divorzio, sull’aborto, sulle nozze gay, sono i veri responsabili della crisi della famiglia di cui oggi tutti parlano ma che nessuno vuole contrastare davvero”. Prima di tutto non credo che il matrimonio omosessuale possa essere considerato responsabile della crisi della famiglia visto che in Italia non è (ancora) esistente. Allo stesso modo molti Paesi in cui sono presenti leggi sulle unioni omosessuali e sull’aborto destinano molto di più che in Italia per la spesa sociale e per aiutare i disoccupati. La domanda è semplicissima: riconoscere i diritti alle coppie di fatto (anche omosessuali) impedisce di adottare delle politiche per la famiglia? Non mi sembra. E’ meglio – per la famiglia stessa – vivere in un Paese dove sia presente il riconoscimento per le coppie di fatto ma sono previsti consistenti aiuti per i giovani oppure – sempre per la famiglia – è meglio vivere in Italia dove gli aiuti per la famiglia sono ai minimi? A voi la scelta……
    Comunque se la Chiesa è l’unica che vuole contrastare i responsabili della crisi della famiglia come il divorzio, potrebbe fare un gesto concreto considerato che – oggi – il 20% dei divorzi viene dai Tribunali ecclesiastici come afferma Gian Ettore Gassani, presidente dell’Associazione matrimonialisti civili italiani, e la stessa Cei abbia deciso di finanziare i Tribunali ecclesiastici regionali per – come si legge in un documento della Cei – “alleggerire l’onere dei costi processuali, da taluni ritenuti onerosi, che rischiava di scoraggiare qualche fedele dall’intraprendere un processo canonico per la dichiarazione di nullità matrimoniale“. Insomma non mi sembra proprio un modo per contrastare i responsabili della crisi della famiglia: alla faccia della coerenza…….

    • roberto crociera ha detto in risposta a Agnostico (aka Cagliostro)

      1) Redutio ad Fascium ? a mio avviso la tua affermazione è ridicola o forse dovrei dire superficiale non so quale termine usare per non offendere :/
      2) studio di sociologia magari si intende famiglia tradizionale > famiglie “moderne” e non al “censimento” di cui parli. Però non avendo scritto l’articolo potrei sbagliarmi
      3) Non parlo delle coppie omoaffettive perchè poco me ne cala in questo momento ma SI una famiglia basata su un patto leggerino che in un quarto d’ora si può rompere è un PERICOLO per la società. La PRECARIETA’ familiare è un DANNO per la società, se non te ne accorgi o fai finta di non capire la sofferenza dei bambini che vengono sballottolati o magari incontrano un po’ di figure genitoriali o magari si sentono abbandonati dal vero padre.

      • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto in risposta a roberto crociera

        1) Beh…..ti potrei citare l’art. 29 della Costituzione ed il significato di famiglia come “società naturale” anche considerando i lavori preparatori dell’assemblea costituente in cui si voleva passare da un approccio invasivo dello Stato nei confronti della famiglia (come era stato nel fascismo in cui infatti era vista come una “risorsa” da sfruttare) ad un approccio rispettoso dell’autonomia della famiglia. Per questo la famiglia (come l’individuo) viene aiutata (o dovrebbe essere aiutata) a prescindere se sia una risorsa per lo Stato. Poi se ignori l’approccio del fascismo nei confronti della famiglia non è colpa mia.
        2) Ho capito poco o niente di quello che hai scritto e mi sembra che anche tu abbia qualche dubbio.
        3) La famiglia basata su un patto “leggerino” (come scrivi tu) è un danno per la società? La precarietà familiare è un danno per la società? Al limite questi aspetti sono un danno per la singola famiglia stessa ma non per la società. Ad ogni modo cosa renderebbe la famiglia “precaria”? L’introduzione del matrimonio omosessuale così come scritto nell’articolo? Non vedo come potrebbe. La presenza del divorzio? Non credo proprio sia possibile togliere la legge sul divorzio in Italia ma se la Chiesa non è d’accordo con il divorzio può legittimamente eliminare gli annullamenti dei tribunali ecclesiastici visto che sono causa del 20% dei matrimoni sciolti.

        • Raffa ha detto in risposta a Agnostico (aka Cagliostro)

          1) “per questo la famiglia (come l’individuo) viene aiutata (o dovrebbe essere aiutata) a prescindere se sia una risorsa per lo Stato”…ma perché allora parli di più modelli di famiglia? Mettiti d’accordo con te stesso o per lo meno sii coerente. Se ci sono più modelli, come dici tu, allora anche quello incestuoso è famiglia. Perché lo Stato non dovrebbe aiutare tali forme?

          2) “Poi se ignori l’approccio del fascismo nei confronti della famiglia non è colpa mia”…lasciamo stare l’ateo Mussolini per favore, o le varie dittature dell’ateo Mao, dell’ateo Tito, dell’ateo Stalin, dell’ateo Hoxa, dell’ateo Ceausescu e così via.

          3) )“sono un danno per la singola famiglia stessa ma non per la società”…se la famiglia è una risorsa sociale, una famiglia “leggera” è un danno per la società.

          4) “Ad ogni modo cosa renderebbe la famiglia “precaria”? L’introduzione del matrimonio omosessuale così come scritto nell’articolo?”…assolutamente si per i motivi spiegati sopra, come lo ha indebolita la legge sul divorzio.

          5) “può legittimamente eliminare gli annullamenti dei tribunali ecclesiastici visto che sono causa del 20% dei matrimoni sciolti”…sono annullamenti di matrimonio perché si riconosce che sono mancate le condizioni di lealtà per prestarsi fedeltà.

          Agno…dai eri partito così bene oggi!

          • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto in risposta a Raffa

            1) Non capisco il tuo appunto. Posso benissimo scrivere di “famiglia” al singolare pur ritenendo che esistano diversi tipi di famiglia così come posso parlare al singolare di “religione” pur riferendomi ad una pluralità di religioni.
            Famiglia incestuosa? Scusami ma mi piace parlare di situazioni concrete e non mi sembra che ci siano delle famiglie incestuose che richiedano riconoscimenti et similia.
            2) Perché dovrei lasciar perdere Mussolini? E’ parte integrante della nostra storia: la storia è importante.
            3) La famiglia non è una “risorsa sociale”: questa è una visione da “Stato etico”.
            4) Ed in che modo il matrimonio omosessuale indebolirebbe la famiglia? Visto che lo hai capito me lo spieghi?
            La legge sul divorzio ha indebolito la famiglia? Guarda che il tasso di natalità e fecondità in Italia era in calo dal lontano 1950.
            Ad ogni modo – se il divorzio indebolirebbe la famiglia – come mai la Chiesa scioglieva i matrimoni ben prima dello Stato. Non ho dato cifre ma – essendo stato sciolto il matrimonio di Guglielmo Marconi che morì nel 1937 – possiamo affermare che la Chiesa scioglie i matrimoni almeno quarant’anni prima dello Stato italiano.
            5) “sono annullamenti di matrimonio perché si riconosce che sono mancate le condizioni di lealtà per prestarsi fedeltà”: e questo capita nel 98% dei casi che si presentano davanti ai Tribunali Ecclesiastici? Quindi quelli dei Tribunali ecclesiastici sarebbero dei divorzi “giusti”? Ma sono giusti perché li scioglie un tribunale religioso piuttosto che uno civile oppure per le motivazioni che sono alla base di questi annullamenti? Se fosse per le motivazioni, mi dici – secondo te – quando sarebbe giusto “sciogliere” un matrimonio?
            Non capisco una cosa: se il Tribunale ecclesiastico è legittimato ad annullare i matrimoni “perché si riconosce che sono mancate le condizioni di lealtà per prestarsi fedeltà” (ma ti assicuro non solo per questo) per quale motivo lo Stato non può sciogliere per lo stesso motivo i matrimoni? La Chiesa vuole forse il monopolio sui divorzi?
            Ps: ricordi cosa si diceva sui radicali riguardo la coerenza??

            • Raffa ha detto in risposta a Agnostico (aka Cagliostro)

              1) “Non capisco il tuo appunto”…allora ti sei confutato da solo perché solo “un” tipo di famiglia, dicono gli studi, è la risorsa sociale vera e propria.

              2) “mi piace parlare di situazioni concrete”…di fatto stai discriminando situazioni familiari che non ti aggradano, perché mai tu dovresti togliere a loro il diritto di sposarsi non si capisce.

              3) “la storia è importante”…vero, per questo dopo Stalin e Mussolini in America non mandano in politica un ateo/agnostico.

              4) “la famiglia non è una “risorsa sociale”…non credo tu abbia l’autorità o la capacità di contraddire i sociologi.

              5) “Ed in che modo il matrimonio omosessuale indebolirebbe la famiglia?”…due motivi grandi: 1) Equiparando due situazioni profondamente differenti si indebolisce la situazione davvero meritevole. 2) Non si valorizza come “unica”, la risorsa sociale principale della società, ovvero la famiglia basata su uomo e donna. Tanti altri motivi ancora…ma questi sono quelli fondamentali.

              6) “Guarda che il tasso di natalità e fecondità in Italia era in calo dal lontano 1950”…è dimostrato che tante famiglie non avrebbero divorziato se non ci fosse stata la legge sul divorzio. Questo è il danno, non la fecondità che nulla c’entra.

              7) “come mai la Chiesa scioglieva i matrimoni ben prima dello Stato”…perché riconosceva che era venuto mena la condizione per parlare di matrimonio, erano e sono annullamenti e non divorzi.

              8 ) “Quindi quelli dei Tribunali ecclesiastici sarebbero dei divorzi “giusti”?”…non sono divorzi, ma si riconosce che il matrimonio non è valido perché ad esempio l’uomo non ha detto alla donna che era sterile, ovvero ci sono fattori che rendono nullo il sacramento.

              9) “per quale motivo lo Stato non può sciogliere per lo stesso motivo i matrimoni?”…perché il divorzio in sé è sbagliato (ora non voglio aprire questo file), mentre la chiesa non pratica nessun divorzio ma riconosce solo la nullità del matrimonio (cosa ben diversa!).

              Un agnostico gay radicale che parla di coerenza mi fa venire da ridere 🙂

    • Raffa ha detto in risposta a Agnostico (aka Cagliostro)

      1) “Già il titolo dell’articolo (“La famiglia uomo e donna, con più figli, è l’unica vera risorsa da favorire”) è molto discutibile”…di fatto è il risultato degli studi sociologici presentati. Che tu sia in grado di discutere, poi, è un altro paio di maniche.

      2) “Considerare la famiglia come una “risorsa per la società” è una visione propria delle dittature”…non credo che le dittature (90% sono state atee o guidate da atei, come il fascismo) abbiano mai avuto interesse alla famiglia. Resta il fatto che è quello che viene fatto oggi da chiunque e chiunque in questi giorni si è espresso così, Agnostici frustrati a parte ovviamente.

      3) “l’individuo va aiutato a prescindere se sia una “risorsa” o meno”…qui si parla di istituzione sociale, non di individuo, la quale non va aiutata a prescindere.

      4) “come l’individuo (single) possa realizzarsi e costituire una famiglia se non è sufficientemente aiutato”…stai paragonando un’istituzione sociale ad un individuo. Si chiama fallacia dell’uomo di paglia.

      5) “Inoltre se bisogna favorire solo le famiglie con figli, una giovane coppia senza figli come può avere dei figli se non è aiutata dalla società?”…ovviamente la frase significa che bisogna favorire le condizioni per arrivare ad una famiglia uomo e donna con più figli e non sostenere solo chi ci è già arrivato. Possibile che alla tua età tu non sappia ancora leggere e capire??

      6) “francamente gli studi più recenti rivela che il numero delle famiglie in Italia sta crescendo”…questi sono sondaggi su cosa fa la gente, ma gli studi che si indicano sono quelli che mostrano come la famiglia tradizionale è il luogo migliore per gli sposi e per i figli, come dice il Papa. Aumenta anche chi consuma droga, questo non vuol dire che occorre adeguarsi a loro…

      7) “arriva il solito attacco fuori luogo ai legami omosessuali”…perché favorire i vostri capricci, che non sono diritti (le nozze gay non sono diritto) significa spostare l’attenzione dall’unica realtà da favorire, che già viene aiutata poco. Si paragonano due realtà profondamente differenti.

      8) “non credo che il matrimonio omosessuale possa essere considerato responsabile della crisi della famiglia visto che in Italia non è (ancora) esistente”…non c’entra se lo è già, c’entra la concezione che si vuol far passare, proprio quello che non c’è un solo modello di famiglia ma ce ne sono diversi e tutti equivalenti.

      9) “molti Paesi in cui sono presenti leggi sulle unioni omosessuali e sull’aborto destinano molto di più che in Italia”…non è tanto quanto si destina, ma il concetto di base per cui la famiglia è già in crisi: non è una risorsa indispensabile dato che ci sono altri modelli. Inutile che ora si voglia salvare quel che si è già rovinato.

      10) “riconoscere i diritti alle coppie di fatto (anche omosessuali) impedisce di adottare delle politiche per la famiglia?”…significa innanzitutto paragonare due realtà che sono completamente diverse: una è risorsa e anello fondamentale della società, l’altra un semplice capriccio senza nessuna utilità per il paese e la specie umana (anzi, deleteria per la stessa umanità dato che porta all’estinzione). E poi distrae ancora di più l’attenzione dalla vera risorsa sociale. Lo stesso se venisse riconosciuta la poligamia o l’incesto.

      11) “riconoscimento per le coppie di fatto ma sono previsti consistenti aiuti per i giovani”…non c’è una scelta da fare, basta concentrarsi sulle giovani coppia etero, ovvero l’unico vero pilastro della nostra società. Poi più avanti al massimo, usciti dalla crisi, si potrà pensare ad altro.

      12) “potrebbe fare un gesto concreto considerato”…già lo fa da anni: http://www.ilgiornale.it/interni/dal_vaticano_centro_sos__aiutare_coppie/23-05-2012/articolo-id=589119-page=0-comments=1

      13) “il 20% dei divorzi viene dai Tribunali ecclesiastici”…non sono divorzi quelli, ma annullamenti di matrimonio perché si riconosce che sono mancate le condizioni di lealtà per prestarsi fedeltà.

      14) “alla faccia della coerenza……”…coerenza c’è perché come spiegato sopra il Tribunale ecclesiastico annulla il matrimonio e non divorzia. L’incoerenza forse è degli agnostici gay che votano il finanziatissimo partito radicale.

      • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto in risposta a Raffa

        1) Quali studi sociologici?
        2) Quindi secondo te il fascismo non aveva interesse (ovviamente per motivi discutibilissimi) verso la famiglia??? Mai sentito parlare del detto “Dio, Patria e Famiglia”? Beata ignoranza…….
        3) Evidente che l’istituzione sociale (ossia la famiglia) è formata da individui: cosa sarebbe che non dovrebbe essere aiutata a prescindere?
        4) Fallacia dell’uomo di paglia o articolo 2 della Costituzione? Rileggilo anzi leggilo.
        5) Evidentemente? Mi sembra che nel titolo sia chiaro: “La famiglia uomo e donna, con più figli, è l’unica vera risorsa da favorire”.
        6) Non è detto che gli individui debbano adeguarsi al “luogo migliore”.
        7) Il richiamo al matrimonio omosessuale è stato fatto nell’articolo: non l’ho tolto io. “Spostare l’attenzione dall’unica realtà da favorire”? Lo Stato deve salvaguardare la più ampia gamma di interessi rilevanti e non contrastanti: la famiglia eterosessuali e le unioni omosessuali mi sembrano entrambe rilevanti e non contrastanti tra loro. Le nozze gay non sono un diritto ma sono un diritto – almeno – il riconoscimento delle coppie di fatto anche omosessuali.
        8 ) che esistano diversi tipi di famiglia credo che lo affermi anche l’Osservatorio della Famiglia.
        9) Una politica intelligente e scevra da condizionamenti ideologici è in grado di salvaguardare interessi diversi e non contrastanti tra loro. Francamente è più importante quanto si destina che un ipotetico “concetto”.
        10) E chi vuole paragonare? Il paragone viene fatto solo dal mondo cattolico. Matrimonio omosessuale “capriccio senza nessuna utilità per il paese e la specie umana”: pensiero in antitesi all’articolo 2 e 3 della Costituzione? “E poi distrae ancora di più l’attenzione dalla vera risorsa sociale”: e come distrae? L’esperienza degli altri Paesi europei dimostra il contrario.
        11) Infatti non c’è nessuna scelta da fare: sono politiche entrambe perfettamente conciliabili.
        12) Non hai capito. Se la Chiesa ritiene che il divorzio (era quello a cui mi riferivo) sia deleterio per la famiglia basterebbe che eliminasse i cosiddetti “annullamenti matrimoniali”. Visto che il 20% degli scioglimenti matrimoniali viene dai Tribunali ecclesiastici, il numero degli scioglimenti diminuirebbe del 20%: non mi sembra male.
        13) E qual è di fatto la differenza tra divorzio ed annullamento?
        14) Come sopra qual è la differenza tra divorzio civile ed annullamento religioso? Mi dispiace ma sono eterosessuale doc (anche se ad essere omosessuale non ci sarebbe niente di male) e non ho mai votato Radicali.

        • Raffa ha detto in risposta a Agnostico (aka Cagliostro)

          1) “Quali studi sociologici?”…citati nell’articolo,

          2) Mai sentito parlare del detto “Dio, Patria e Famiglia”?..sono slogan pubblicitari detti da un ateo.

          3) “Evidente che l’istituzione sociale (ossia la famiglia) è formata da individui”…un conto gli individui e un conto la famiglia, i primi possono esistere indipendentemente dalla seconda.

          4) “Fallacia dell’uomo di paglia o articolo 2 della Costituzione?”…la prima, ribadisco.

          5) “Mi sembra che nel titolo sia chiaro”…per l’appunto, così indicano gli studi sociologici.

          6) “Non è detto che gli individui debbano adeguarsi al “luogo migliore””…certo, ma lo Stato -per il bene dei cittadini- deve favorire il luogo migliore.

          7) “Lo Stato deve salvaguardare la più ampia gamma di interessi rilevanti e non contrastanti”….no, lo Stato deve favorire (si parla di questo) soltanto gli ambiti migliori e utili alla società.

          8 ) “che esistano diversi tipi di famiglia credo che lo affermi anche l’Osservatorio della Famiglia”…anche l’incesto è famiglia? Con quali criteri si parla di “nuovi tipi”? Per il solo fatto che ci sono? E un uomo che sposa un animale no?

          9) “è in grado di salvaguardare”…un conto è salvaguardare un conto è favorire.

          10) “Il paragone viene fatto solo dal mondo cattolico”…l’opposizione alle nozze gay non è prerogativa di chi è cattolico.

          11) “L’esperienza degli altri Paesi europei dimostra il contrario”…l’esperienza di altri Paesi dimostra solo che la famiglia è in massima crisi mentre in Italia ancora persistono forti legami. A dimostrazione dell’enorme danno dei vostri rapporti sessuali riconosciuti dallo stato.

          12) “sono politiche entrambe perfettamente conciliabili”…assolutamente no, come ho già spiegato.

          13) “basterebbe che eliminasse i cosiddetti “annullamenti matrimoniali”…no perché non si parla di divorzio in quel caso, ma di annullamento di un matrimonio che non c’è mai stato (si parla di sacramento).

          13) “E qual è di fatto la differenza tra divorzio ed annullamento?”…si riconosce che non c’è la circostanza per ritenere valido il sacramento (leggiti il catechismo sul matrimonio).

          14) “Come sopra qual è la differenza tra divorzio civile ed annullamento religioso?”…vedi sopra.

          E invece a me sembri proprio un bel gay radicale…!

        • lorenzo ha detto in risposta a Agnostico (aka Cagliostro)

          Cercherò di semplificarti la domanda: cosa vuol dire dichiarare che un matrimonio è nullo?

    • lorenzo ha detto in risposta a Agnostico (aka Cagliostro)

      Per tua informazione, la Chiesa non ammette il divorzio.
      Conosci la differenza tra l’annullamento ed il divorzio?

      • Fabio Moraldi ha detto in risposta a lorenzo

        Ma cosa vuoi che conosca, suvvia??!!! Ripete come un automa quello che gli viene detto durante i lavaggi del cervello..figurati se può dire qualcosa di suo!

  2. Pippo ha detto

    Caro Agnostico
    Con un tasso di natalità di 1,4 figli per componente femminile, la sempre più perfetta ed intellettualmente elevata società nella quale di tipi di famiglie non ne deve esistere uno ma diversi appartiene oramai alle razze in via di estinzione.
    Come ho già fatto notare, sia pure con un sacco di famiglie di diverso formato,essa sta ampiamente dimostrando di non essere in grado di sopravvivere a se stessa.
    Pippo il vecchio

    • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto in risposta a Pippo

      Società in via d’estinzione? Mi sembra un po’ catastrofico…….
      Ad ogni modo – anche se volessi essere d’accordo con te – non capisco cosa c’entri…….
      Il matrimonio omosessuale potrebbe diminuire il tasso di natalità (o meglio di fecondità) per donna? Faccio fatica a capire come…….
      Il divorzio ora è la causa della diminuzione del tasso di natalità in Italia? Veramente difficile da dimostrarlo soprattutto se si considera che il tasso di natalità (rapporto tra nascite e popolazione moltiplicato per 1000) ed il tasso di fecondità (numero medio di figli per donna in età feconda) hanno cominciato a scendere dal 1946 (tranne una piccola ripresa a metà degli anni ’60). Forse le tue preoccupazioni sono giuste (natalità in inesorabile calo) ma sono completamente sbagliate le cause (divorzio ed unioni omosessuali).
      In ogni caso non è la società (o lo Stato) ad affermare quale tipo di famiglia possa esserci: è un cambiamento che avviene dal basso e non può essere imposto o modificato.

      • edoardo ha detto in risposta a Agnostico (aka Cagliostro)

        La riduzione del tasso di natalità c’è anche perchè ci propinano uno stile di vita stupido ed inconsistente, il non plus ultra del consumismo: divertiti come puoi e più che puoi e cerca di sfuggire gli impegni e le responsabilità.
        Lavorare è fatica, lavorare è sofferenza, e nella società odierna conta solo avere soldi e divertirsi, così, superficialmente.
        La gente è poco propensa a sobbarcarsi la sofferenza e la fatica, ma questo fa parte dell’ordine delle cose.
        Vuoi una cosa? Devi sudare sette camicie per averla, è la natura che è fatta così.

      • Rebecca ha detto in risposta a Agnostico (aka Cagliostro)

        Di fatto l’Europa è in via d’estinzione, per ora ci ha salvato l’immigrazione.
        Il matrimonio gay è la promozione da parte dello stato di un’unione che contribuisce all’abbassamento della natalità, ad esempio. Non a caso gli animali omosessuali vengono divisi per salvaguardare la specie.

  3. edoardo ha detto

    Mi sa che questi stentano a capire una equazioncina banale che qualunque operaio è in grado di capire perfettamente, specialmente quando guarda le ritenute in busta:
    meno figli oggi = meno pagatori di pensioni domani
    meno pagatori di pensioni = aumento della pressione fiscale per far fronte ad un esercito di pensionati (allungamento della vita media) che ricevono pensioni pagate da pochi lavotatori.
    In soldoni:
    TANTI CONSUMATORI A FRONTE DI POCHI PRODUTTORI.
    (Dunque i produttori non potranno non essere spremuti come limoni).
    E’ il suicidio dell’Occidente questa deriva folle.
    Una volta dicevano: l’immaginazione al potere, ma farebbero meglio a correggere con: la follia al potere….infatto lo sapete che i ragazzetti anarcos sono convinti che se al governo ci fossero gli anarchici, tutti lavorerebbero solo una due-tre orette al giorno e il resto…festa!
    Pensate che deliri hanno in testa quelli.

  4. lorenzo ha detto

    Lo stato si regge sul giusto equilibrio diritti doveri.
    La famiglia uomo donna, per sua natura, produce tale equilibrio: la famiglia edifica lo stato.
    L’unione tra persone, come mettono ben in chiaro le richieste delle lobby gay, è finalizzata alla richiesta dei diritti: parificare queste unioni alla famiglia è minare lo stato alle fondamenta.

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