Sondaggio Ipsos: il 77% dei francesi è molto attaccato alla famiglia tradizionale

I francesi danno grande importanza alla famiglia, desiderano sposarsi una sola volta nella vita ma difficoltà economiche, lavoro femminile e minore investimento nel rapporto di coppia rendono la vita familiare sempre più difficile. Per questo chiedono ai politici, soprattutto in vista delle elezioni presidenziali del 2012, un maggiore impegno per le politiche familiari.

E’ quanto emerge in estrema sintesi da un sondaggio realizzato dall’Istituto Ipsos, tra i più importanti e attendibili enti di ricerca in Europa, e commissionato dal quotidiano “La Croix”.  Nell’estratto apparso sul sito web dell’Ipsos si può leggere che il sondaggio (realizzato su un campione di 940 persone dai 18 anni in su) stabilisce che il 77% dei francesi desidera costruirsi una famiglia restando sempre con la stessa persona. Questa percentuale sale all’84% dei giovani di 18-24 anni e all’89% di quelli di 25-34 anni. Un desiderio dunque – dicono i ricercatori dell’Ipsos – che attraversa tutte le generazioni, gli ambienti sociali e le appartenenze religiose e politiche: «non c’è cioè alcuna differenza tra i cattolici praticanti e gli altri».

Inoltre, separazioni e divorzi sono molto temuti e appaiono legati a ragioni individuali e psicologiche. Per rimediare all’aumento di separazioni, i francesi ritengono innanzitutto che sia necessario “un cambiamento globale di mentalità” (33%) oppure un “aiuto esterno perché le coppie possano discutere dei loro problemi”. Il 25% reclama anche sostegni materiali (casa, lavoro e possibilità di conciliare vita professionale e vita privata).

Infine, per il 55% dei francesi e il 77% dei cattolici, le proposte in materia di politica familiare che presenteranno i candidati alle elezioni presidenziali del 2012 cambieranno l’orientamento di voto.

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162 commenti a Sondaggio Ipsos: il 77% dei francesi è molto attaccato alla famiglia tradizionale

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  1. Raffa ha detto

    Sono molto sorpreso. Veramente! E io che pensavo la Francia destinata alle condizioni del Regno Unito…

    • Antonio ha detto in risposta a Raffa

      Vero anche io sono molto sorpreso. Lì come in Inghilterra siamo molto vicini all’ateismo di stato.

      • Piero ha detto in risposta a Antonio

        Ti correggo.. All’Islam di Stato

      • Ercole ha detto in risposta a Antonio

        In realtà avete ragione entrambi. Al posto che promuovere spudoratamente l’ateismo, i laicisti sostengono gli islamici (vedi la BBC che ha messo un capo redattore di argomenti religiosi islamici e ha tolto il “prima” e “dopo” Cristo per un favore agli islamici). Qualsiasi cosa pur di essere anti-cristiani. Peccato che sotto l’Islam l’ateismo non può esistere.

        • Piero ha detto in risposta a Ercole

          Esattamente. Per parafrasare un concetto molto in voga adesso in Italia:
          Tutto Tranne il Cristianesimo.

          Nel paradossale caso in questione, preferiscono una religione che ha come precetti mille volte piu’ “pesanti” di quello che viene imputato alla “soffocante” (per loro) religione Cattolica.
          E’ proprio un “ODIO PER DIO”… Non ci sono altre spiegazioni…
          Mi viene in mente dei passi di Giuseppe Flavio in “Antichita’ Giudaiche”, in cui si descrive la caduta di Gerusalemme, e quel senso di distruzione totale, di “cupio dissolvi” quando viene colpito il Tempio di Gerusalemme…
          Siamo all’autodistruzione completa,pur di odiare Dio…

          • Riflex ha detto in risposta a Piero

            Ma non è il dio in generale, quello che si odia è proprio il cristianesimo e ancora di più il cattolicesimo, perché si capisce che solo qui c’è qualcosa di vero. A loro non interessa dei musulmani, sanno bene che la modernità farà implodere l’Islam. Nemmeno interessano loro ebrei o buddhisti, nemmeno i luterani o gli anglicani o gli episcopali. E’ il cattolicesimo l’unico che ha le carte giuste per essere nel vero, e loro lo sanno bene.

            • Piero ha detto in risposta a Riflex

              sanno bene che la modernità farà implodere l’Islam

              Io credo invece che purtroppo sara’ il contrario…

              Spesso i laicisti usano impropriamente l’espressione “Tornare al Medioevo”, quando sappiamo tutti che bell’epoca fu.
              Io penso che si ci ritornera’ nell’accezione intesa da loro…

              P.S.: con “Dio” intendevo proprio il Dio Cristiano.

              • Riflex ha detto in risposta a Piero

                No guarda, il nichilismo è più forte dell’islam perché per essere nichilisti basta lasciarsi andare mentre per essere islamici occorre impegnarsi ad esserlo, a seguire i ritmi, i divieti ecc… e sappiamo bene che l’uomo tende ad isolarsi, a lasciarsi andare, allo scetticismo. L’Islam è ben più impegnativo dell’ebraismo, infatti tutti i musulmani che vengono in Occidente perdono, non la fede, ma perdono la tradizione, non seguono più il digiuno, la preghiera ecc… la modernità porterà le donne a liberarsi del Burka e dei veli ecc…., l’Islam può diffondersi solo con violenza. Basta leggere quello che scrive Magdi (Cristiano) Allam.

                  • GiuliaM ha detto in risposta a Piero

                    Appunto, solo con la violenza hanno cercato di “riportare all’ovile” la povera Hina. Bisogna vedere quanto le nuove generazioni islamiche sapranno resistere al richiamo della secolarizzazione, e quanto ci terranno a schierarsi contro le loro famiglie.

                    (A proposito, pare che neanche il fidanzato di Hina fosse uno stinco di santo… http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/10/12/26/arrestato-stalking-bresciano-fidanzato-hina-saleem.html).

                    • Piero ha detto in risposta a GiuliaM

                      mi riferisco al fatto che l’hanno uccisa anche alcuni parenti maschi (non ricordo se fratelli o cugini). Che dovrebbero essere anche loro piu’ sensibili alle “sirene” occidentali.
                      Ma se non ti basta puoi dare un’occhiata alle periferie parigine e francesi in generale, oppure a quelle inglesi, oppure nei paesi nordici. Cerca “maglietta 2030 prendiamo il controllo”…

                    • joseph ha detto in risposta a GiuliaM

                      mah, un fatto come quello che gli è successo con Hina potrebbe averlo un po’ destabilizzato…..

                    • GiuliaM ha detto in risposta a GiuliaM

                      Vero anche questo, Joseph. Sono saltata un po’ troppo alle conclusioni 🙂

                • a-ateo ha detto in risposta a Riflex

                  @riflex,
                  sei fuori dalla realtà…il “nichilismo è più forte dell’Islam”, non hai idea…
                  Il nichilismo non fa figli, in due generazioni i nichilisti scompaiono e gli islamici ne “ereditano” le case e i territori, considerato il loro tasso di incremento demografico.
                  Fatti un buon caffè….non mi sembri del tutto sveglio.

      • Giulia ha detto in risposta a Antonio

        Non ho mai sentito che gli atei propugnassero una società contro la familia, non so da dove tu abbia pescato una cosa del genere. D’altronde in Italia sembra siano più numerosi i divorzi tra persone sposate in Chiesa (quindi che avrebbero giurato sull’indissolubilità del matrimonio) che tra chi si è sposato civilmente.

        • Maffo ha detto in risposta a Giulia

          Perché probabilmente ci sono più matrimoni religiosi? Non ti pare? Gli atei esultano ad ogni divorzio in più, basta leggere i commenti sul sito dell’uaar ad ogni notizia dell’aumento di divorzi. L’ateismo propone individualismo ed edonismo, non può che essere contro la famiglia. Gli antropologi infatti dicono che gli atei si estingueranno perché fanno meno figli e non hanno partner fissi con cui formare le famiglie.

          • Piero ha detto in risposta a Maffo

            ooops… stessa cosa

          • Carlo Mes ha detto in risposta a Maffo

            Giulia ha ragione,
            Nel 2009 i matrimoni religiosi son stati il 62,8% mentre quelli civili il 37,2% (http://demo.istat.it/altridati/matrimoni/2009/tav1_2.pdf).
            Invece riguardo le separazioni il 68% proviene da matrimoni religiosi (percentuale piu’ alta della percentuale dei matrimoni religiosi) mentre il 32% delle separazione proviene da matrimoni civili (percentuale piu’ bassa rispetto ai matrimoni civili)(http://demo.istat.it/altridati/separazionidivorzi/2009/Tav1_14.pdf).

            • Hugo ha detto in risposta a Carlo Mes

              Dunque c’è un 5% in più..accidentoni…

              Sapete anche quanti atei si sposano in Chiesa per caso?

              • Giulia ha detto in risposta a Hugo

                Ahah, tipico ragionamento gira-frittatta:

                Se sono superiori i divorzi a seguito di matrimoni religiosi, allora significa che la Chiesa è infiltrata di atei.
                Ma ragioniamo in maniera razionale, giàcchè vi definite tali: se il numero di divorzi è superiore nelle chiese, significa necessariamente che le chiese sono frequentate maggiormente da atei e che tanti cristiani si sposano necessariamente per via civile.

                Cosa non fate pur di difendere la vostra bandiera… non vi smentite mai…

                • Hugo ha detto in risposta a Giulia

                  In realtà nulla di tutto questo. Sappiamo tutti che in Chiesa si sposa chiunque, agnostici, atei, panteisti, cristiani, credenti, cattolici ecc…, magari anche solo un partner. Bisogna vedere quanto queste persone contribuiscono all’aumento dei divorzi, come è stato già detto. La razionalità è guardare il complesso della realtà e delle vicende. Il razionalismo è partire con dei pregiudizi, con delle chiusure e valutare solo le questioni che possono rientrare in queste fessure.

                  • Giulia ha detto in risposta a Hugo

                    Veramente quando uno dei due contraenti non è cattolico si fa il rito disgiunto. Allora sentiamo: quanti riti disgiunti si fanno? Dovrebbero essere quasi la metà del totale e tra questi quasi tutti dovrebbero portare al divorzio, divorzio che, stando al tuo ragionamento, dovrebbe colpa del contraente non-cattolico.
                    Beh, ti consiglio ti portare qualche dato a supporto della tua tesi, altrimenti non mi rimane che affermare: quando si dice la fantasia…
                    Saluti

                    • Hugo ha detto in risposta a Giulia

                      Assolutamente no, si fa il rito normale come tutti gli altri. Una mia amica si occupa proprio di preparare gli sposi che sono lontani dalla Chiesa.

                      Sei tu in questa fotografia Giulia: http://www.facebook.com/media/albums/?id=1634144113 ??

                    • GiuliaM ha detto in risposta a Giulia

                      A parte che si scrive “frittata” e non “frittatta”…
                      Mi sa che non hai capito (o hai fatto finta di non capire) il ragionamento di Hugo: ci sono tante persone che si sposano in chiesa perchè “la cerimonia è bella” anche non credendoci (e purtroppo ne conosco); quindi andrebbe fatta una stima sulle persone CREDENTI che si sposano in chiesa e sul tasso di divorzio tra tali coppie.
                      Quel 5% in più di divorzi rispetto ai matrimoni civili molto probabilmente deriva proprio da quella percentuale di coppie a cui piace la cerimonia e basta.

                    • Giulia ha detto in risposta a Giulia

                      Io avevo altre informazioni, forse le cose sono cambiate o forse si preferisce “cristianizzare” durante il matrimonio anche chi non lo è, ma poco importa… Se i dati apportati da Carlo Mes sono corretti, la tua è un’inutile arrampicata sugli specchi perchè puoi girare la frittata come vuoi ma i conti non tornano. Oltretutto non si capisce da dove arriverebbero tutti questi atei o questi non-cristiani, se dalle pagine di questo blog si ripete incessantemente che in Italia rappresenterebbero una piccola minoranza.
                      Quindi, se mi permetti, ripeto: quando si dice la fantasia…

                    • Hugo ha detto in risposta a Giulia

                      Non mi hai risposto se questa è la tua foto: http://www.facebook.com/media/albums/?id=1634144113

                      Corrisponde esattamente all’e-mail che tu hai reso pubblica qui: https://www.uccronline.it/2011/06/12/nuova-ricerca-il-preservativo-ha-aumentato-laids-fedelta-e-astinenza-no/#comment-11985

                      Concordo con la risposta di GiuliaM…non c’è nessun dato che stabilisca che chi divorzia è veramente credente o cristiano o ateo, e sappiamo tutti che qualunque agnostico o uaarino può sposarsi in Chiesa, contribuendo così ad aumentare la media di divorzio “religiosi” in caso di separazione.

                    • GiuliaM ha detto in risposta a Giulia

                      Io avevo altre informazioni
                      Peccato che queste informazioni non si vedano mai “concretamente”…
                      Comunque, se proprio vuoi sentirtelo dire, sei tu quella fuori dal mondo: com’è possibile che tu non abbia mai sentito parlare di coppie non credenti che si sposano in chiesa solo per la cerimonia o “per far contenti i genitori/il coniuge ecc.”?
                      E’ triste, ma è la verità.

                      P.S. bei capelli! 😉

                    • Carlo ha detto in risposta a GiuliaM

                      Forse perché è una che si accanisce contro qualcosa che non conosce.

                      P.S. sembri un po’ sbattuta in foto….la vita non ti sorride Giulia?

                    • Piero ha detto in risposta a Giulia

                      @Hugo:
                      ma non c’e’ nessun album da visualizzare!
                      Mi sa che ci hai preso…

                    • Piero ha detto in risposta a Giulia

                      @Hugo e gli altri…
                      Dai ditemi com’e’ Giulietta l’invasatea….
                      Mannaggia…
                      A me dice che non c’e’ nessun album da visualizzare…
                      Avra’ cambiato subito le proprieta’?

                    • GiuliaM ha detto in risposta a Giulia

                      Diciamo che è “un tipo” 🙂
                      A me si vede ancora facendo refresh…

                    • Piero ha detto in risposta a Giulia

                      Adesso l’ho vista anch’io… O_O
                      Non ti preoccupare Giulietta, se ti puo’ consolare io sono ancora piu’ brutto… 😛
                      Ma ci credereste se vi dicessi che io l’ho immaginata esattamente cosi’? Cioe’… cosi’ non con i bigodini in testa, ecc ecc…
                      Solo con i capelli un po’ piu’ corti, ma come quelli della Falcetti.

                    • Giulia ha detto in risposta a Giulia

                      7 risposte per non dire assolutamente nulla!
                      Capisco che a volte uno le spari così grosse che poi non sa dove nascondersi… ma è ancora peggio sfoggiare quest’orgoglio e questa protervia così grande da cancellare ogni spirito critico ed anche il più semplice ragionamento logico.
                      Complimenti, miei cari sedicenti razionali.

                    • Jack ha detto in risposta a Giulia

                      Cara Giulia in realtà parte delle 7 risposte sono state centrate sul commento di Hugo e sui tuoi bigodini… se vuoi evitare questo imbarazzo puoi sempre rispondere a quel che ti viene risposto sull’argomento della tua riflessione.

                    • Giulia ha detto in risposta a Giulia

                      Caro Jack, non so a che imbarazzo ti riferisci.
                      A me sembra che qualcuno avesse detto che i maggior divorzi “cristiani” rispetto ai civili sono dovuti ai troppi atei che si sposerebbero in chiesa.
                      Quando ho fatto notare tale castroneria, che non è defendibile nemmeno sotto la più astrusa statistica si voglia inventare (sebbene GiuliaM ci provi) ho letto solo una sfilza di inutili commenti gossippari.
                      Spiegami quindi chi dovrebbe sentirsi in imbarazzo…

                    • Jack ha detto in risposta a Giulia

                      L’imbarazzo ovviamente è sui tuoi bigodini, ma vedo che hai furbescamente tolto la fotografia (e se avessi fatto un screenshot??) e ora fai la finta tonta pensando di essere coperta…

                      Il tuo errore è che dai per implicito che i matrimoni in Chiesa siano fatti solo da cristiani. Guarda che la maggioranza degli atei italiani è sana, non ha certo la tua foga di militante e i tuoi bigodini colorati.

                    • GiuliaM ha detto in risposta a Giulia

                      A me sembra che qualcuno avesse detto che i maggior divorzi “cristiani” rispetto ai civili sono dovuti ai troppi atei che si sposerebbero in chiesa.
                      Quando ho fatto notare tale castroneria, che non è defendibile nemmeno sotto la più astrusa statistica si voglia inventare (sebbene GiuliaM ci provi) ho letto solo una sfilza di inutili commenti gossippari.

                      Scusami, ma vivi sulla Luna?
                      Ti posso fare due esempi tristemente vicini a me:
                      – la sorella del mio fidanzato si è sposata in Chiesa con una megacerimonia appunto perchè le piaceva la celebrazione, nonostante non creda (anche se a sua parziale riabilitazione c’è da dire che non ha convissuto prima del matrimonio 🙂 );
                      – l’altro è quello di una mia amica la cui mamma è credente e attiva in parrocchia, il babbo un mangiapreti: si sono sposati in Chiesa, hanno battezzato, comunicato, cresimato i bambini perchè l’ha voluto la moglie!

                      Ce ne sono moltissimi di casi così, se tu uscissi fuori ogni tanto e vedessi coi tuoi occhi te ne convinceresti. O forse lo sai benissimo ma non vuoi darlo a vedere per non perdere nella discussione.

                    • Giulia ha detto in risposta a Giulia

                      Ma scusate, non vi rendete conto che vi contraddicete parecchio?
                      Quanto tirate fuori che i cristiani sono tantissimi, basandovi magari sul numero dei battezzati o su quelli che frequentano la chiesa solo per questo genere di cerimonie, e vi si fa notare che non è corretto additarli tutti come “cristiani”, a voi non va bene, o meglio… vanno benissimo, come cristiani appunto.

                      Oggi che l’esempio è in senso peggiorativo ecco che quei bravi cristiani diventano per magia atei cattivoni.

                      Su, dai… un po’ di serietà!

                      (Se poi invece volete fare un serio calcolo statistico, ne possiamo parlare, ma fate attenzione che anche lì correte il rischio di trovarvi con un risultato inaspettato)

                    • Maffo ha detto in risposta a Giulia

                      Oggi Giulia è scatenata è?? Bravo Hugo a tirare fuori la sua fotografia…chiunque si scalderebbe venendo beccata con i bigodini…cmq anche se l’hai tolta ho fatto uno screenshot e fra poco la ripubblico.

                    • Piero ha detto in risposta a Giulia

                      @GiuliaM:
                      la sorella del mio fidanzato si è sposata in Chiesa con una megacerimonia appunto perchè le piaceva la celebrazione, nonostante non creda

                      Infatti. Un esempio ne sono i Giapponesi.
                      Com’e’ quel detto? I Giapponesi nascono shintoisti, si sposano da cristiani e muoiono da… non me lo ricordo piu’…
                      Se vedi pure in tutti i cartoni animati giapponesi, si sposano sempre sul modello cristiano, perche’ la cerimonia piace, pero’ non sono certo credenti…

                    • GiuliaM ha detto in risposta a Giulia

                      Non mi sembrano mica tanti i “cattivoni”, appena un 5%… e poi chi dice che piano piano non si avvicinino alla Chiesa? Due coppie di sposi che insegnano catechismo con me all’inizio erano, diciamo, “scettici”, poi andando ai corsi matrimoniali hanno cominciato a cambiare idea…
                      Giulia, le statistiche sono utili per fotografare la situazione di un paese, ma spesso sono troppo schematiche, e niente è immutabile.

            • Franz ha detto in risposta a Carlo Mes

              @Carlo Mes….ricordi quando ti firmavi Marco Di Pietro? Inutile rimettere i link, no?

              Bene, pochi giorni fa su Il Fatto Quotidiano è comparso un commento ad un vecchio articolo di Odifreddi in cui tu consigli ad Odifreddi di visitare questo sito perché ci sarebbe un articolo “altamente offensivo”….ecco qui: http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/06/20/post-indignato/27556/comment-page-32/#comment-2489678

              A cosa ti riferisci? Come mai qui non ne parli? Grazie.

        • Piero ha detto in risposta a Giulia

          basta vedere quali leggi propugnano (aborto, divorzio lampo, annacquamento con “matrimoni” di tutti i tipi).
          basta vedere quali ideali prospettano (l’atarassia, o il godimento estremo attimo per attimo)
          Che ci sia la situazione che dici tu e’ ovvio, essendoi primi molto di piu’ dei secondi.
          Ho 1’000’000 di mele, e 100 pere.
          Ho trovato bacate 4.342 mele, e 20 pere. Secondo te le pere si bacano di piu’ delle mele?
          Ma gia’… dimentico chi ho di fronte…

          • Carlo Mes ha detto in risposta a Piero

            Divorzi lampo? Mai sentito parlare della Sacra Rota?

            • GiuliaM ha detto in risposta a Carlo Mes

              La Sacra Rota non può far altro che riconoscere la nullità di un matrimonio, non è un “divorzio” vero e proprio: con questo termine infatti si indica lo scioglimento vero e proprio del matrimonio.
              Non è nel potere della Chiesa sciogliere i matrimoni, può solo prendere atto che un matrimonio non c’è mai stato, per cause come matrimoni combinati, incredulità sull’indissolubilità del matrimonio da parte di uno o di entrambi i coniugi ecc.
              E poi, da quel che dice Wikipedia, non mi sembra una cosa veloce veloce…
              http://it.wikipedia.org/wiki/Dichiarazione_di_nullit%C3%A0_del_sacramento_del_matrimonio

              • Carlo Mes ha detto in risposta a GiuliaM

                Considerare un matrimonio “nullo” ha effetti di gran lunga peggiori di un divorzio civile.
                Gli annullamenti della Sacra Rota hanno (paradossale) anche effetti “civili”. Essendo il matrimonio nullo e’ – come affermi correttamente – come se il matrimonio non fosse mai esistito. Percio’ il coniuge non e’ tenuto ad assolvere a tutti quegli obblighi che gli sarebbero stati imposti in un divorzio civile (assegno di mantenimento al coniuge, casa, etc.).
                Tra i “vizi di forma” una parte puo’ anche affermare che non era “convinto” al momento del matrimonio: simili motivazioni difficilmente troverebbero spazio in un matrimonio civile.
                E’ opportuno specificare che l’annullamento dei tribunali ecclesiastici puo’ avvenire anche in matrimoni che hanno dato alla luce dei figli.
                Lo stesso Papa Ratzinger ha richiamato la Sacra Rota ad un maggior rigore.

                • GiuliaM ha detto in risposta a Carlo Mes

                  Gli annullamenti della Sacra Rota hanno (paradossale) anche effetti “civili”.
                  Ehm… veramente non pare così automatico. A quanto dice qua, ci vuole una cosa detta “delibazione”.
                  http://it.wikipedia.org/wiki/Tribunale_della_Rota_Romana#Ricezione_in_diritto_italiano_delle_sentenze_della_Sacra_Rota
                  http://it.wikipedia.org/wiki/Delibazione

                  • Carlo Mes ha detto in risposta a GiuliaM

                    Delibazione per matrimonio “rato e non consumato”?
                    Magari in presenza di figli o con un matrimonio di vari anni e’ difficile provarlo…..
                    Ci possono essere ben altri motivi….
                    Questo video ovviamente non ha valore di prova ma e’ simpatico…
                    http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/218337/calabresi-sacra-rota-2.html

                    • GiuliaM ha detto in risposta a Carlo Mes

                      Veramente quello che dici te è solo un esempio, e non entra affatto in merito alla voce Wiki, che hai accuratamente evitato di commentare.

                      La delibazione (o riconoscimento) in taluni casi particolari può essere negata. Ad esempio per quelle cause di nullità valide per il diritto canonico ma non per l’ordinamento italiano; sono fra questi casi le dispense pontificie per matrimonio “rato e non consumato”,[5] poiché la consumazione non rileva ai fini del diritto italiano o almeno non rileva in termini generici ma va verificata nei suoi contesti attraverso specifico rito di magistratura italiana, al punto da impedire la ricezione automatica di una dispensa.

                    • Carlo Mes ha detto in risposta a Carlo Mes

                      Non ho evitato di commentarlo. Proprio wiki fa’ riferimento – per le cause di annullamento che necessitano della delibazione – ai casi di matrimonio “rato e non consumato”.
                      In ogni caso le cause possono essere diverse e quelle che meritano della delibazione sono solo una piccola parte: in altri casi la ricezione civile e’ automatica. Detto cio:
                      – Non e’ assurdo che il coniuge (nella maggior parte degli annullamenti) non possa ricevere un assegno di mantenimento?
                      – La Chiesa che – propugna l’indissolubilita’ del matrimonio – non dovrebbe limitare le cause di annullamenti solo in limitatissimi casi e forse solo per “matrimonio non consumato” cosi come richiamato dallo stesso Papa?
                      – Non e’ assurdo che gli annullamenti (che di fatto sono dei divorzi) siano dati anche in presenza di figli?

                    • Piero ha detto in risposta a Carlo Mes

                      Quindi secondo te uno che e’ stato ingannato dal partner se lo deve tenere per sempre…
                      Magari e’ stato costretto con la forza a sposarlo e adesso non c’e’ niente da fare?
                      Ma non siete voi che criticate la Chiesa per l’indissolubilita’ delmatrimonio?
                      Vediamo questa volta fino a dove ti riesci ad arrampicare…

                    • Carlo Mes ha detto in risposta a Carlo Mes

                      Mi sa che sei tu che ti arrampichi.
                      “Ingannato dal partner”? Ed una persona impiega 10 anni per capire che ha sposato la persona sposata e magari nel frattempo ci ha fatto dei figli?
                      “Costretto con la forza a sposarlo”? Lo sai che se uno e’ “costretto” puo’ rivolgersi alla Polizia prima di sposarsi? E’ facile dire – dopo 10 anni – di essere stati “costretti”….
                      Ed il problema degli alimenti?
                      Io sono a favore della legge sul divorzio ma se la Chiesa o i cattolici vogliono opporsi alla legge sul divorzio devono prima di tutto eliminare gli annullamenti ecclesiastici (o limitarli a pochissimi casi) altrimenti si pone un problema grande come una casa di credibilita’ e di esemplarità.

                    • Piero ha detto in risposta a Carlo Mes

                      Ti propongo per il Nobel come migliore rigiratore di frittate della storia…
                      Quanto a credibilita’,pensa alla tua per prima…

                    • Piero ha detto in risposta a Carlo Mes

                      e per quanto riguarda il divorzio (civile) e uno ci mette cosi’ tanto a capire che “non sono compatibili”?
                      Ci mette tanto a capire che i difetti dell’altro non sono sopportabili?

                    • Piero ha detto in risposta a Carlo Mes

                      Non e’ assurdo che il coniuge (nella maggior parte degli annullamenti) non possa ricevere un assegno di mantenimento?

                      Sarebbe assurdo che lo ricevesse se il matrimonio NON E’ MAI ESISTITO.
                      Ma te le studi la notte queste cose?

                    • Carlo Mes ha detto in risposta a Carlo Mes

                      Non so ma nel divorzio civile si paga un “assegnino” di mantenimento mentre nell’annullamento (che di fatto e’ un divorzio) religioso non si e’ obbligati (effetti civili di una decisione religosa).
                      Ma resta un problema di credibilita’ della Chiesa. Non puo’ essere contro il divorzio e poi trovare delle formule (ben piu’ ampie di quelle civili) per “annullare” i matrimoni.

                      Ps: potrei anche pensare alla mia credibilita’ ma fintanto che gli annullamenti ecclesiastici hanno anche valore civile – da Italiano – mi sa che mi “impiccero'”…..

                    • Piero ha detto in risposta a Carlo Mes

                      ti e’ stato gia’ detto che non e’ sempre vero.
                      Ma da quell’orecchio non ci senti.
                      E poi a te che te frega? Basta NON sposarti in chiesa e potrai essere libero di divorziare secondo la moda del momento.
                      Ti ci obbliga qualcuno a sposarti in chiesa?

                    • Carlo Mes ha detto in risposta a Carlo Mes

                      Scrivi: “Sarebbe assurdo che lo ricevesse se il matrimonio NON E’ MAI ESISTITO.”

                      Fammi capire una cosa. Una coppia e’ sposata da dieci anni, ha due figli, poi uno dei due decide di ricorrere al tribunale religioso che sancisce l’ “annullamento” del matrimonio.
                      Di fatto qual e’ la differenza con un divorzio?
                      E la coppia nei dieci anni precedenti a che titolo viveva assieme? E quei figli da dove sono nati? Dal nulla?
                      C’e’ qualcosa che non mi torna…..

                    • Piero ha detto in risposta a Carlo Mes

                      tanto per risponderti:
                      hai presente quando uno ti vende una casa con un atto FALSO?
                      Magari non di sua proprieta’?
                      Ecco…
                      Magari se ti vendo il Colosseo…

                    • Carlo Mes ha detto in risposta a Carlo Mes

                      Tanto per replicarti….
                      hai mai sentito parlare di “usucapione”? Se una persona occupa per un certo numero di anni un bene (mobile o immobile) che non e’ suo per un certo numero di anni (sopra i 10) ne diventa legalmente proprietario…..
                      Allora giusto per restare nell’ambito degli esempi assurdi visto che equipari il matrimonio alla vendita del Colosseo…..
                      Se una coppia va in Chiesa, fa un bel matrimonio con le foto ed i confetti Pelino, vive per 20 anni assieme e fa due bei figlioli……forse c’era un fondamento a quel matrimonio…..non credi?
                      Ma arriva il tribunale ecclesiastico e con la sua “bacchetta magica” dice che i 20 anni passati ed i figlioli e’ come che fossero “inesistenti”…..
                      Vabbe’ che Gesu’ Cristo ha moltiplicato i pani e i pesci alle nozze di Cana ma poi mi sembra che quel matrimonio non lo abbia annullato….
                      Insomma e’ piu’ facile moltiplicare dei pani e dei pesci che dichiarare inesistenti 20 anni di vita passata assieme….. 😉

                    • Piero ha detto in risposta a Carlo Mes

                      a parte che se l’atto e’ falso non c’e’ usucapione che tenga, specialmente se la proprieta’ e’ di un altro… Ma anche per l’ususcapione devono passare dei bei anni…
                      vai vai con la picozza…

                    • StefanoPediatra ha detto in risposta a Carlo Mes

                      Magari si tratta di una precisazione inutile ma alle nozze di Cana Gesù ha trasformato l’acqua in vino. Pani e pesci li ha moltiplicati in un’altra occasione.

                      Comunque non capisco cosa c’entri un miracolo di Gesù (a prescindere da quale sia quello giusto) con lo scioglimento del matrimonio da parte della Sacra Rota.

                    • Norberto ha detto in risposta a StefanoPediatra

                      M si….si butta dentro tutto, tanto per avere ragione in uno scontro dialettico si venderebbe pure la nonna!

                    • Carlo Mes ha detto in risposta a Carlo Mes

                      Norberto, con la frase “tanto per avere ragione in uno scontro dialettico si venderebbe pure la nonna!” hai detto una cosa molto volgare: una vera cafonata. Con l’ulteriore gaffe che mia nonna e’ mancata da poco.
                      Cio’ avvalora il mio pensiero che l’educazione ed il rispetto non sono sempre proporzionali al senso religioso di una persona.

                    • Norberto ha detto in risposta a Carlo Mes

                      Caro Carlo, non strumentalizzare anche le frasi degli altri…la mia è una frase generale..“si venderebbe pure la nonna”..è un’accusa generalizzata. Poi se la prendi sul personale sei libero di farlo, forse hai la coda di paglia.

                      Mi spiace per la nonna.

                  • Carlo Mes ha detto in risposta a GiuliaM

                    Infatti….basta non sposarsi in Chiesa….e poi ci si domanda come mai i matrimoni religiosi siano in caduta libera…..buonanotte…

                    • Piero ha detto in risposta a Carlo Mes

                      Quindi secondo te due non si sposano in chiesa perche’ la Sacra Rota potrebbe annullare tutto?

                      Ma guarda che sei davvero comico eh…
                      Un consiglio… le unghie affilale con carta vetrata da 1200, almeno forse hai qualche risultato in piu’ nelle tue arrampicate sugli specchi… anche se con te, con le tue intemerate non basterebbe neppure una picozza da alpinista.

                    • Franz ha detto in risposta a Carlo Mes

                      @Carlo Mes….ricordi quando ti firmavi Marco Di Pietro? Inutile rimettere i link, no?

                      Bene, pochi giorni fa su Il Fatto Quotidiano è comparso un commento ad un vecchio articolo di Odifreddi in cui tu consigli ad Odifreddi di visitare questo sito perché ci sarebbe un articolo “altamente offensivo”….ecco qui: http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/06/20/post-indignato/27556/comment-page-32/#comment-2489678

                      A cosa ti riferisci? Come mai qui non ne parli? Grazie.

                    • Luke ha detto in risposta a Carlo Mes

                      Qualcuno glielo dovrà pur dire: è proprio penoso, oltreché ridicolo nel suo cieco furore uaarino e anticattolico .
                      Passa tutta la giornata su questo sito per sfogarsi delle sue mancanze nella vita, poveretto … è in uno stato di delirio totale .

                    • Nofex ha detto in risposta a Luke

                      Il problema di Carlo è che non accetta un parere contrario al suo e non accetta che sia un altro ad avere l’ultima parola. Ha dimostrato di essere una persona seria e amabile, ma quando comincia ad accanirsi perde tutto questo. Inoltre ha tante ombre che lo rendono insopportabile, dal fatto che non voglia prendere atto di essersi firmato con molteplici nomi, dal fatto che vada sul sito di Odifreddi ad insultare questo sito ecc…e quando glielo si chiede evita di rispondere. Siamo di fronte ad una persona molto intelligente e preparata ma anche molto problematica e scura.

                    • Piero ha detto in risposta a Carlo Mes

                      Siamo di fronte ad una persona molto intelligente e preparata

                      No, siamo di fronte ad un militante addestrato
                      D’altra parte, l’ha detto lui che a 14 anni leggeva Repubblica e l’Espresso…

                    • Piero ha detto in risposta a Carlo Mes

                      [OT per OT = OT^2 come diceva un mio professore]

                      Ecco la gente “seria e preparata”…
                      http://www.ilgiornale.it/milano/e_cappato_vuole_lambrogino_lex_terrorista_sergio_delia/11-10-2011/articolo-id=551069-page=0-comments=1

            • Piero ha detto in risposta a Carlo Mes

              Oh.. gia’ tornato?

            • Piero ha detto in risposta a Carlo Mes

              sei ridicolo…

        • Lucas ha detto in risposta a Giulia

          Allora piuttosto che stare attenta a Ostie consacrate e prelievi del DNA potresti buttare l’occhio dalle tue parti.

        • a-ateo ha detto in risposta a Giulia

          gli atei propongono, aborto, divorzio, droga libera, famiglie omosessuali, ogni sorta di turpitudine in nome di una libertà individuale assoluta: ma ti sembrano provvidenze a favore della famiglia??

  2. Enrico ha detto

    Boh… non so… notizie del genere mi lasciano perplesso.
    Nutro molto diffidenza nei riguardi dei sondaggi; nella fattispecie, qui si parla di un sondaggio realizzato su un campione di 940 persone. Non vi pajono troppo poche per una popolazione francese di 50 milioni (escludendo quindi i cittadini francesi musulmani ed ebrei)?

    • Gennaro ha detto in risposta a Enrico

      Credo sia un sondaggio indicativo…dipende se il campo d’interviste è stato ampio oppure concentrato. In fondo, se l’Ipsos lo ha realizzato ritiene che ci siano i margini di una valenza rappresentativa

      • Michele Santambrogio ha detto in risposta a Gennaro

        Da una parte ha perfettamente ragione Enrico, dall’altra è anche vero che questi report sono frutto del lavoro di professionisti seri, che credono in quello che fanno e nei risultati a cui giungono.

        • Piero ha detto in risposta a Michele Santambrogio

          Purtroppo e’ la regola…
          Se vedi bene il numero degli intervistati per ogni sondaggio (si, anche per le elezioni!) si aggira sempre sui 1000. Quando sono 1300 e’ grasso che cola…
          Figurati tu…

          P.S.: prova qualche volta a guardare, nelle pubblicita’ di prodotti di bellezza femminile, in basso a sinistra: c’e’ quasi sempre scritto: “test di autovalutazione su x donne” dove x e’ compreso tra 10 e 50 !!!

    • Sesbassar ha detto in risposta a Enrico

      In sociologia la cosa importante non sono le dimensioni del campione, ma che il campione sia rappresentativo. Un sondaggio che consideri un campione di 20.000.000 francesi potrebbe essere meno realistico di uno che ne consideri 1000. Dipende tutto il come è scelto: questo penso te lo possa confermare un qualsiasi sociologo (il mio prof di sociologia ci aveva fatto anche dei begli esempi a proposito).

      • Gennaro ha detto in risposta a Sesbassar

        Perfettamente d’accordo, è quel che ho voluto dire anch’io.

      • Piero ha detto in risposta a Sesbassar

        Lo so benissimo.
        Pero’ se tu devi valutare la grandezza di una cosa, come fai a prendere un campione rappresentativo se ancora non sai che grandezza ha?
        Ammetterai che, per esempio la politica italiana, un campione di 1000 individui sia esiguo rispetto alle mille sfaccettature della politica italiana.
        I sondaggi demoscopici sono nati negli USA, dove spesso tutto e’ o bianco o nero.
        I mille bizantinismi propriamente europei sono poco concepibili da una mente americana.
        Tutto sta nel prendere bene il campione…
        Diciamo che nella REALTA’ di un paese X, c’e’ il 15% che vota A, il 35 che vota B, e il 50% che vota C.
        Beh, che ci vuole, prendiamo un campione di 1000 persone, di cui 150 votano A, 350 che votano B, e 500 che votano C… SEMPLICE NO? 😉
        piu’ rappresentativo di cosi’…

  3. Matteo ha detto

    Ragazzi, ci sono nuove statistiche e percentuali sulla situazione attuale religiosa in Francia? Gli ultimi dati riportavano il 31% di atei e il 26% di agnostici, per un 57% di atei e agnostici, il 25% di cattolici, il 10,3% di mussulmani, il 3% di protestanti, 2,2% di altre religioni, 1% di ebrei, 1% di buddisti, 0,2% di testimoni di geova, 0,2% di induisti, 0,08% di altri cristiani. Da cattolico, mi auguro che la situazione in Francia negli ultimi anni sia un pò cambiata…. Potreste darmi qualche informazione? O scrivere un articolo in proposito? 🙂

  4. Matteo ha detto

    Comunque mi fa veramente piacere che il 77% dei francesi sia attaccato ai valori della famiglia! 😉

  5. giovanni ha detto

    i francesi fanno figli non perché cattolici talebani pr cui si hanno rapporti sessuali solo ..la Francia é da decenni una società laica o se vogliamo una società marcatamente improntata al laicismo sfrenato o se vogliamo alla estrema libertà di costumi ovvero comportamenti..eppure fanno figli, saranno anche figli di “famiglie allargate” dove magari si hanno e con troppa non chalance figli da padri diversi o viceversa..ma li fanno, e questo é un fatto “sociologico” che mi piacerebbe approfondire e capire

    • Panthom ha detto in risposta a giovanni

      Cosa intendi per “cattolici talebani”? Stai per caso sostenendo che i cattolici siano talebani? Potresti argomentare i tuoi insulti? Continuate a fare queste figure, avanti….che intanto la gente comincia a farsi un’idea ben precisa della vostra cultura…avanti.

    • Renato Valsecchi ha detto in risposta a giovanni

      I francesi in realtà soffrono dell’inverno demografico come ovunque….solo che i pochi giovani che ci sono capiscono che la cultura che vogliono non è quella laicista, ma quella basata sui valori tradizionali.

    • GiuliaM ha detto in risposta a giovanni

      Tanto per rinfrescare le idee a giovanni…
      http://it.wikipedia.org/wiki/Talebani

  6. Matteo ha detto

    “cattolici talebani”, “per cui di hanno rapporti sessuali solo..” ma da dove vieni scusa? ahahahahahah

  7. Leptis Magna ha detto

    sì certo, i francesi sono attaccatissimi alla famiglia tradizionale… peccato che su 65 milioni di persone nel 2009 siano stati stipulati solo 250mila matrimoni e 175mila PACS… ovvero sia solo 850mila persone in totale (meno dell’1,5%) hanno ufficializzato in un qualche modo la loro unione…

    evvabbé, un trionfo proprio…

    • Piero ha detto in risposta a Leptis Magna

      e certo… perche’ogni anno le coppie gia’ sposate si risposano.
      Perche’ ogni anno anche gli infanti di 1 anno si sposano.
      Perche’ ogni anno gli ultraottantenni si risposano.

      Giulietta… ma per favore…

      • Leptis Magna ha detto in risposta a Piero

        e quanti divorzi e separazioni ci sono ogni anno? scommettiamo che il saldo annuale non supera le 200mila – 300mila unità? Pierino, eddaje…

        • Gunners ha detto in risposta a Leptis Magna

          ma dal punto in cui hai trovato il numero di matrimoni perchè non mostri anche il trend della quantità di matrimoni, magari argomenti quello che vuoi dire senza dare un dato ridicolo ? . . . non sia mai che una volta dici una cosa un minimo intelligente . . . (no offense)

          • Nofex ha detto in risposta a Gunners

            Inoltre stiamo dando per scontato che chi si sposa in Chiesa è davvero un credente, un cattolico convinto. In realtà sappiamo bene che non è così…quanti agnostici e non credenti contribuiscono alla media dell’aumento delle separazioni?

            • Piero ha detto in risposta a Nofex

              Questo e’ vero… Ho amici tanti agnostici o atei, o semplicemente non gliene frega niente, lo fanno solo “per accontentare la moglie”.

        • Piero ha detto in risposta a Leptis Magna

          Adesso aggiusti il tiro…
          Hai rapportato gratuitamente ed erroneamente il numero di matrimoni annuali con TUTTA la popolazione francese, come se questa potesse OGNI ANNO sposarsi (compresi neonati e ultraottantenni, malati compresi e comatosi)
          Ma se il numero di matrimoni e’ di quell’ordine li’…
          “divorzi” con un PACS? basta una raccomandata e chi s’e’ visto s’e’ visto.
          Alla faccia della “tutela”…

    • Norberto ha detto in risposta a Leptis Magna

      Qui si parla di giovani, io leggerei prima di commentare. E tu?

    • Matteo ha detto in risposta a Leptis Magna

      Leptis Magna, chissà se il concetto “difficilissimo” di quest’articolo verrà compreso…..mhà ne dubito visto che voi atei siete legati a stereotipi e ad assurde leggende metropolitane! Tanta “razionalità” vi sta facendo diventare OTTUSI…ormai non capite nemmeno più ne il significato ne che cosa voglia trasmettere un banalissimo articolo di 20 righe! Bhè direi che siete a cavallo! Sempre meglio complimenti.

  8. Carlo Mes ha detto

    E’ bello vedere che nella laica Francia le persone abbiano un cosi alto senso della famiglia. Segno che – nonostante cio’ che dicono i detrattori – i Pacs introdotti nel 1999 (anche per le coppie omosessuali) non hanno prodotto nessun peggioramento valoriale e non hanno distrutto il senso della “famiglia tradizionale”: un motivo in piu’ per introdurli anche in Italia.
    Fuoco alle polveri ora….

    • GiuliaM ha detto in risposta a Carlo Mes

      Perchè non rispondi alle domande sopra che ti fa Piero?

      Vabbe’ che Gesu’ Cristo ha moltiplicato i pani e i pesci alle nozze di Cana ma poi mi sembra che quel matrimonio non lo abbia annullato….
      A parte che questo commento denota una grossa ignoranza (alle nozze di Cana è avvenuta la trasformazione dell’acqua in vino, e non dei pesci); ma poi guarda cosa dici:
      Ma arriva il tribunale ecclesiastico e con la sua “bacchetta magica” dice che i 20 anni passati ed i figlioli e’ come che fossero “inesistenti”…..
      Non è che la Sacra Rota un giorno si sveglia, prende una coppia a caso e dice che non sono mai stati sposati!

      Noto inoltre che il tuo tono si sta alzando: il tuo atteggiamento e i tuoi discorsi sono tipici del topolino in gabbia che cerca disperatamente una fessura per uscire.

      • Piero ha detto in risposta a GiuliaM

        Noto inoltre che il tuo tono si sta alzando: il tuo atteggiamento e i tuoi discorsi sono tipici del topolino in gabbia che cerca disperatamente una fessura per uscire.

        Adesso che la sua doppiezza e il suo sdolcinamento per i cattolici sono stati smascherati, non ha piu’ bisognodi fare la commedia ed esce fuori il suo vero lato, ossia Marco Di Pietro…

        Non è che la Sacra Rota un giorno si sveglia, prende una coppia a caso e dice che non sono mai stati sposati!
        Infatti. Sara’il furore ideologico che lo acceca, ma non capisco cosa c’entri quella assurda affermazione… Come se Gesu’ girasse per le strade ad annullare matrimoni (manco richiesto)… misteri dei paraocchi ideologici…

      • Carlo Mes ha detto in risposta a GiuliaM

        Chiedo venia per il mio errore biblico (d’altronde non e’ che fossi il primo della classe al Catechismo ma lo dico senza orgoglio….).

        Per quanto riguarda la Sacra Rota e’ molto interessante una puntata di “Report” di qualche anno fa’ (se ti interessa vederla ti mando il link).
        Di sicuro la Sacra Rota non “prende una coppia a caso e dice che non sono mai stati sposati” pero’ il 98% della cause davanti ai Tribunali ecclesiastici finisce con una dichiarazione di nullita’ (impropriamente ho usato il termine “annullamento”). Se la percentuale e’ cosi alta mi domando a cosa servano i corsi prematrimoniali e cosa si faccia. Di fatto dichiarare la nullita’ e’ come affermare che non siano mai stati sposati (a differenza del divorzio).
        Cause di nullita’ non sono solo problemi sessuali (come matrimonio “non consumato” che e’ causa di nullita’ solo nell’1% dei casi) ma e’ – nel 45% dei casi – l’esclusione dell’indissolubilita’ del matrimonio da parte di uno dei coniugi. Basta presentare dei testimoni (amici, parenti, etc.) che confermano che non si escludeva – prima di sposarsi – di poter divorziare ed il gioco e’ fatto.
        Mi viene un dubbio: nel caso una persona abbia avuto tali riserve sull’indissolubilita’ del matrimonio – al momento del rito – credo che abbia mentito davanti a Dio. Se una persona ha mentito davanti a Dio perche’ dovrebbe non mentire davanti agli uomini del Tribunale Ecclesiastico? E se viene appurato – dichiarando nullo il suo matrimonio – che ha mentito davanti a Dio perche’ gli viene concesso di poter mentire nuovamente con un nuovo matrimonio religioso?

        Nel frattempo le cause davanti i Tribunali Ecclesiastici aumentano. Nel solo Tribunale Ecclesiastico di Bologna sono passati da 357 del 1997 a 539 del 2001 (+34 % in quattro anni).

        Inoltre le tariffe per ricorrere ai Tribunali Ecclesiastici sono molto piu’ economiche anche perche’ i tribunali ecclesiastici attingono – dal 1998 – dal fondo dell’8 per 1000 dell’irpef (su cui bisognerebbe aprire un discorso a parte). Nel solo 2009 la Chiesa ha destinato ai Tribunali Ecclesiastici Regionali 10.500.000 euro di quanto percepito con l’8 per mille.

        Relativamente a cio’ il Sacerdote Stefano Ottani, Presidente del Tribunale Ecclesiastico Flaminio, alla domanda sul perche’ le tariffe per proporre una causa al tribunale ecclesiastico siano diminuite ha risposto che: “La Chiesa prende atto della storia e di fronte ad una crescita cosi evidente dei fallimenti matrimoniali anche in una societa’ di tradizione cristiana la Chiesa non puo’ disinteressarsi di questa situazione e di fatto e’ intervenuta”.

        Insomma invece di porre un argine si va incontro al trend: un trend su cui ben due Papi (Giovanni Paolo II e Benedetto XVI) hanno avuto da ridire e su cui – umilissimamente – mi trovo d’accordo.

        Non conoscevo la posizione di Bersani ma concordo con lui. Oltre a concordare nella sostanza (sull’eutanasia credo non sia cosi facile e nel mio piccolissimo sono contrario ma non ho una opinione forte in merito) concordo prima di tutto nella forma. E’ importante che – su simili argomenti – un leader prenda una posizione netta assumendosene anche il rischio elettorale (ma credo che gran parte dell’opinione pubblica sia favorevole a riguardo).
        Ha ragione “Ualter Ueltroni” quando afferma che un bravo leader deve essere capace di dire cose non quando sono accadute ma prima del tempo.

        Il prossimo Parlamento dovra’ legiferare in materia. Oltre alle spinte della UE anche la Corte Costituzionale – in una sentenza del 2010 – ha ritenuto “non anticostituzionale” (ossia costituzionale) un eventuale matrimonio gay lasciando al Parlamento la piena discrezione in materia.

        • Piero ha detto in risposta a Carlo Mes

          Quindi secondo te un poveraccio che si e’ visto ingannare dal partner dovrebbe pagare 100 volte di piu’ il Tribunale Ecclesiastico perche’ deve costare di piu’ di un divorzio “civile” se no vi arrabbiate?

          per fortuna i tuoi sono solo sogni e non la realta’:
          http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-esiste-una-sola-famiglia-rozza-anche-la-consulta-3106.htm

          • Carlo Mes ha detto in risposta a Piero

            Per quanto riguarda la Sacra Rota non e’ un fatto di costi ma di coerenza. Se il 98% dei pronunciamenti della Sacra Rota sono per la nullita’ del matrimonio ed i costi si abbassano di fatto e’ un chiaro incentivo a ricorrere ai tribunali ecclesiastici in controtendenza alla posizione della Chiesa riguardo il divorzio.

            Detto cio’ mi prendo 5 minuti per replicare all’articolo.
            Siccome odio la tv mi son preso la briga si scaricare la sentenza e voglio sottolineare altri punti oltre a quelli evidenziati nell’articolo linkato. Andro’ in progressione:

            Secondo la Corte:
            “La dimensione storica del fenomeno, tuttavia, non potrebbe essere di ostacolo ad una rivisitazione della fattispecie, come hanno fatto altre Corti costituzionali straniere. Né si potrebbe dedurre che l’eterosessualità sia un carattere indefettibile dell’istituto matrimoniale interpretando l’art. 29 Cost.”

            Inoltre:
            “In definitiva, al di là del carattere eterogeneo dei modelli di riconoscimento adottati dagli Stati europei, l’elemento che li accomuna sarebbe la “centralità del legislatore” nel processo d’inclusione delle coppie omosessuali nell’ambito degli effetti legali delle discipline di tutela.”

            Percio’ per la Corte e’ centrale il ruolo del legislatore “hic et nunc”. La Corte continua:
            “L’art. 2 Cost. dispone che la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
            Orbene, per formazione sociale deve intendersi ogni forma di comunità, semplice o complessa, idonea a consentire e favorire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione, nel contesto di una valorizzazione del modello pluralistico. In tale nozione è da annoverare anche l’unione omosessuale, intesa come stabile convivenza tra due persone dello stesso sesso, cui spetta il diritto fondamentale di vivere liberamente una condizione di coppia, ottenendone – nei tempi, nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge – il riconoscimento giuridico con i connessi diritti e doveri.
            Ne deriva, dunque, che, nell’ambito applicativo dell’art. 2 Cost., spetta al Parlamento, nell’esercizio della sua piena discrezionalità, individuare le forme di garanzia e di riconoscimento per le unioni suddette, restando riservata alla Corte costituzionale la possibilità d’intervenire a tutela di specifiche situazioni (come è avvenuto per le convivenze more uxorio: sentenze n. 559 del 1989 e n. 404 del 1988). Può accadere, infatti, che, in relazione ad ipotesi particolari, sia riscontrabile la necessità di un trattamento omogeneo tra la condizione della coppia coniugata e quella della coppia omosessuale, trattamento che questa Corte può garantire con il controllo di ragionevolezza.”

            Qui la Corte lancia un duplice messaggio. Prima di tutto affida il compito al Parlamento. Inoltre ritiene che “la necessita’ di un trattamento omogeneo tra la coppia coniugata e quella omosessuale” puo’ essere garantita dalla stessa Corte: un anticipazione di un futuro pronunciamento della stessa Corte.

            La Corte continua ed entriamo in quello che l’articolo considera come il “cuore”:
            “La norma, che ha dato luogo ad un vivace confronto dottrinale tuttora aperto, pone il matrimonio a fondamento della famiglia legittima, definita “società naturale” (con tale espressione, come si desume dai lavori preparatori dell’Assemblea costituente, si volle sottolineare che la famiglia contemplata dalla norma aveva dei diritti originari e preesistenti allo Stato, che questo doveva riconoscere).
            Ciò posto, è vero che i concetti di famiglia e di matrimonio non si possono ritenere “cristallizzati” con riferimento all’epoca in cui la Costituzione entrò in vigore, perché sono dotati della duttilità propria dei princìpi costituzionali e, quindi, vanno interpretati tenendo conto non soltanto delle trasformazioni dell’ordinamento, ma anche dell’evoluzione della società e dei costumi. Detta interpretazione, però, non può spingersi fino al punto d’incidere sul nucleo della norma, modificandola in modo tale da includere in essa fenomeni e problematiche non considerati in alcun modo quando fu emanata.”

            Detto cio’, la Corte continua e questo e’ il punto importante:
            “Questo significato del precetto costituzionale non può essere superato per via ermeneutica (ossia interpreativa), perché non si tratterebbe di una semplice rilettura del sistema o di abbandonare una mera prassi interpretativa, bensì di procedere ad un’interpretazione creativa.”

            Il punto fondamentale su cui finisce la Corte e’:
            “Ancora una volta, con il rinvio alle leggi nazionali, si ha la conferma che la materia è affidata alla discrezionalità del Parlamento.”
            Questi ultimo tre punti sono strettamente collegati.

            In sostanza delle coppie omosessuali volevano sposarsi tramite gli strumenti attualmente vigenti, il Tribunale di Venezia ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale che ha ribadito illeggitimo l’incostituzionalita’ perche’ sarebbe stata una interpretazione forzata della legge ed avrebbe dato luogo ad una interpretazione creativa (sicuramente forzata quindi).
            Percio’ la Corte rimanda al legislatore affermando che un trattamento omogeneo tra la condizione della coppia coniugata e quella della coppia omosessuale puo’ essere garantito anche dalla stessa Corte.

    • Panthom ha detto in risposta a Carlo Mes

      In realtà mi pare che si dimostri proprio l’opposto. Laddove si è introdotto uno snaturamento della famiglia, cresce l’esigenza di ritornare ai valori di normalità. Non capisco come si possa concludere in modo opposto se non strumentalizzando la notizia.

      • Carlo Mes ha detto in risposta a Panthom

        Non capisco come si possa evidenziare un nesso di causalita’ tra i Pacs e tale sondaggio: non mi sembra che le domande del sondaggio facessero riferimento ai Pacs.
        Percio’ si puo’ ritenere che i Pacs – in 12 anni – non abbiano creato quel disastro in termini di valori ed attaccamento alla famiglia tradizionale (altrimenti i risultati del sondaggio sarebbero diversi).
        Ma se ritieni che laddove si e’ inserito uno snaturamento della famiglia la risposta dell’opinione pubblica sia stata nei termini del sondaggio (d’altronde e’ difficile spiegarsi come si formi il consenso pubblico attorno ad un tema) allora e’ un motivo maggiore per sostenere l’introduzione dei Pacs anche in Italia.
        Siccome la situazione della famiglia in Italia non e’ delle piu’ rosee (vedi altissimo numero di separazioni e divorzi) introducendo i Pacs probabilmente l’opinione pubblica riscoprirebbe l’importanza della famiglia tradizionale cosi come in Francia.
        Quindi contenta l’UE, contenti i sostenitori dei Pacs, contenti i sostenitori della famiglia tradizionale che otterrebbero l’effetto di un aumento di consenso attorno ai valori tradizionali della famiglia: insomma contenti tutti…..

        • Panthom ha detto in risposta a Carlo Mes

          Cioè sarebbe dire: “dato che in Europa pare crescere la posizione secolarizzata, allora approviamo l’ateismo di stato così l’opinione pubblica si attaccherà alle radici cristiane”.

          E’ un discorso che ha senso, infatti in Russia e Cina ha funzionato, per a discapito di milioni di morti per motivi religiosi. Cioè, non si può creare una sofferenza per ottenere una conseguenza positiva da essa.

          In Francia i Pacs hanno snaturato il concetto di famiglia e oggi la società vuole che lo Stato promuova i valori tradizionali di famiglia. Mi pare liscio come l’olio. Tant’è che nelle votazioni sarà determinante questo fattore, proprio per la volontà di modificare.

          • Carlo Mes ha detto in risposta a Panthom

            Se questi sono i “deleteri effetti” dei Pacs perche’ averne paura?

            In Cina non esistono i Pacs: magari ci fossero stati….avrei firmato subito.

            In Francia la societa’ non vuole che lo Stato promuova i valori tradizionali della famiglia ma semplicemente “politiche per la famiglia” (e chi sarebbe contrario?).

            Infatti la domanda era: “En ce qui concerne l’élection Présidentielle de 2012, est-ce que vous tiendrez compte dans votre vote des propositions des candidats en matière de politique de la famille?”

            Nessun riferimento a “valori tradizionali” ma a “politiche”…..e’ qualcosa di diverso. Lo Stato non promuove i valori (non e’ suo compito) ma promuove delle politiche.

            • Panthom ha detto in risposta a Carlo Mes

              Caro Carlo, ti conosco bene e so quanto puoi essere manipolatore. Io però non ho tutto il tempo che hai tu a disposizione e risponderò per l’ultima volta.

              Non è pensabile di creare leggi deleterie per avere una reazione positiva della popolazione. Anche perché non è scontato che avvenga, in Francia è stato evidentemente così e non corriamo il rischio di riprovare il modello.

              In Francia si legge che la società vuole in maggioranza matrimoni duraturi, un solo partner per la vita, bambini, fedeltà di coppia ecc….è evidente che questo combacia perfettamente con l’insegnamento della Chiesa e dunque contrasta con la visione laicista e secolarizzata che vuole rapporti senza impegno, pochi bambini, guerra al matrimonio…i “pacs” insomma. Dunque un ritorno alla normalità e ai valori tradizionali, aiutati dalle leggi politiche.

              Mi sembra palese, no?

              Ti ricordo che devi ancora rispondere alla domanda di Franz… https://www.uccronline.it/2011/10/10/aborto-un-triste-primato-non-riconosciuto/#comment-25976
              O vuoi forse chiudere gli occhi in eterno?

              • Carlo Mes ha detto in risposta a Panthom

                Anche io ti rispondero’ per l’ultima volta ma ti lascio con un sondaggio ma questa volta “made in Italy” dalla nostra Eurispes nel 2006 (sondaggio per sondaggio….). La differenza con quello francese e’ che il sondaggio italiano chiede esplicitamente cosa se ne pensi riguardo i Pacs.

                Faccio “copia e incolla” cosi perdo meno tempo.

                Secondo Eurispes: “Il 71,1% degli intervistati (cattolici e non cattolici) è favorevole all’introduzione dei Pacs; scomponendo il dato emerge che si dichiara favorevole il 68,7% dei cattolici interpellati e l’88,4% dei non cattolici.”

                Insomma per leggere la societa’ bisogna anche saperlo fare e mi sembra che neanche tra i Cattolici la Chiesa riesca a fare tanta presa…

                Ora non dite che e’ il sondaggio ad essere falsato. Il Presidente di Eurispes – Gian Maria Fara – e’ consultore del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali ed ha insegnato alla Lumsa…..

                http://www.eurispes.it/index.php?option=com_content&view=article&id=250:gli-italiani-e-la-chiesa-tra-fedelta-e-disobbedienza-anticipazione-del-rapporto-italia-2006&catid=40:comunicati-stampa&Itemid=135

                • Franz ha detto in risposta a Carlo Mes

                  “Anche io ti rispondero’ per l’ultima volta”…ma dai? Se lui ha già detto che risponde per l’ultima volta, anche la tua evidentemente sarà l’ultima risposta. Però non hai resistito a non avere l’ultima parola almeno per una volta, vero Gian Marco Di Pietro (vero nome di Carlo mes)?

                  “Faccio “copia e incolla” cosi perdo meno tempo”…di tempo ne hai fin troppo, stai tranquillo.

                  “Secondo Eurispes: “Il 71,1% degli intervistati (cattolici e non cattolici) è favorevole all’introduzione dei Pacs”…ovviamente Gian Marco Di Pietro non dice che il sondaggio non è basato sui cittadini francesi ma su quelli italiani, che ancora non hanno sperimentato cosa significhino i Pacs. La risposta di Panthom rimane dunque valida: i francesi si attaccano alla famiglia naturale probabilmente proprio per l’introduzione dei Pacs, esperienza provata (da tempo) sulla loro pelle e la loro società.

                  • Carlo Mes ha detto in risposta a Franz

                    Vero. Non ho scritto che e’ basato su cittadini italiani ma ho scritto che e’ un sondaggio “italiano”, “made in Italy” della “nostra” Eurispes: non ci voleva molto a capire che fossero gli Italiani ad essere stati intervistati. Un po’ di elasticita’ mentale non farebbe male ogni tanto…

  9. Leptis Magna ha detto

    cmq curiosa questa cosa… se un sondaggio riguarda 1000 coppie omosessuali, ed è a loro favorevole, i parametri con cui è stato condotto il sondaggio non valgono, sono parziali, l’istituto di ricerca è stato pagato dai militanti omosessualisti e da Rockfeller e via discorrendo.

    se invece il magico numero 1000 è favorevole a qualche causa cattolica, ecco che i sondaggi sono affidabili, sono fatti bene, sono una fotografia obiettiva della realtà ecc ecc ecc…

    la coerenza dei cattolici italici è da ammirare, non c’è che dire 😀

  10. Leptis Magna ha detto

    non sapevo che il Regno Unito fosse una città, così come non sapevo che i diritti che hanno una valenza giuridica fossero finti… grazie dei ragguagli 😉

    • Maffo ha detto in risposta a Leptis Magna

      Città ho scritto, ovviamente volevo scrivere Stato o Nazione.

      I diritti agli omosessuali sono già previsti dalla Costituzione, tutto il resto è anticostituzionale.

  11. a-ateo ha detto

    Carlo Mes ha detto:
    11 ottobre 2011 alle 15:31
    Se questi sono i “deleteri effetti” dei Pacs perche’ averne paura?

    Caro carlo,
    nessuno ha paura dei pacchis…
    Si mettano in coda dietro alle famiglie tradizionali (non uso il termine “naturale” perchè ho capito che per te la costituzione “fu” scritta per i dieci professori di Università che insegnano diritto costituzionale, mica per gli italiani) che aspettano da cinquanta e rotti anni la realizzazione dei minimi fondamenti di quei bellissimi comma degli articoli 29 e 31 della Costituzione sulla famiglia…
    Immagina la scena:
    Ultima famiglia tradizionale della fila: c’è una fila da rispettare…E’ una eternità che aspettiamo…
    Prima coppia gay giuliva sopravveniente: ma è una “cosuccia” da niente…il pacchis…
    Ultime tre famiglie in fila: Si, vabbè, ma c’è sempre una fila da rispettare…
    prima coppia gay giuliva sopravveniente: Non capiamo quello che ci volete dire…voi state ledendo il nostro diritto di fare le regole a nostro vantaggio quando ci pare e piace…

  12. Pino ha detto

    posso essere quantomeno perplesso? Avendo vissuto in Francia per anni non ho potuto constatare una situazione come viene descritta nell’articolo. Già 25 anni fa una buona percentuale delle nascite avveniva fuori dal matrimonio, oggi mi pare si sia al 50%.

    • Laura ha detto in risposta a Pino

      Non è un articolo è la descrizione dei risultati di uno studio.

      • Pino ha detto in risposta a Laura

        studio che lascia il tempo che trova secondo me, vada a vivere in Francia e poi mi saprà dire. La Francia, Paese che in ogni caso apprezzo per altre cose, è un paese estremamente laico, direi laicista, descritto in una classifica sulla libertà religiosa come una nazione in cui non c’è la completa libertà religiosa (per es: un sacerdote cattolico non può insegnare in una università pubblica, in questo è un cittadino di serie B, alla faccia dell’égalité). Paese con governi infarciti di massoni che impediscono in tutti i modi alla Chiesa di essere presente nel campo educativo (il ministro dlel’istruzione è sempre stato rigorosamente un massone). Giscard è un grado 33 (il massimo) della Massoneria, Mitterand era massone pure lui. Giscard fu messo come Presidente della commissione che doveva redigere la costituzione europea, poi silurata dai francesi stessi, ed il Papa chiedeva l’inserimento delle radici giudaico-cristiane dell’Europa, poverino.

        • Laura ha detto in risposta a Pino

          Conosco benissimo la situazione della Francia. L’articolo non parla di laicità ma di famiglia e dell’idea di famiglia. I francesi -indipendentemente da credenti o non- sono attaccati ai valori tradizionali della famiglia. Mi sembra sciocco ripetere quello che c’è scritto comunque.

          • Pino ha detto in risposta a Laura

            se questo basta a consolarti mi fa piacere, ma la situazione della Francia, purtroppo, è ben altra

        • Katy ha detto in risposta a Pino

          Pino ce l’ha a morte con Uccr perché ha scritto che anche a sinistra c’è una sana idea di laicità. Peccato che abbia confuso la laicità con la posizione bioetica, come d’altra parte fa con questo commento all’incontrario. Ah, l’ideologia politica quanti danni che fa!!

          • Pino ha detto in risposta a Katy

            non ce l’ho con UCCR, sono iscritto da tantissimo tempo, ce l’ho con le Rosy Bindi de noantri come te, che hanno un cervello al cui confronto quello di una gallina ha l’ampiezza volumetrica di quello di Einstein. Se qui c’è una politicamente ideologizzata questa sei tu.

            • Piero ha detto in risposta a Pino

              Ti invito a abbassare i toni e moderare i termini.
              Non sono necessari.
              Lasciamoli a gente come Carlo Mes, Giulietta & Leptis che quando vengono smascherati nelle loro contraddizioni se ne escono cosi’.
              E te lo dice uno che e’ tutto tranne che “cattocomunista”…

              • Pino ha detto in risposta a Piero

                allora indirizzati a Katy, che appena vede il mio nome, mi attacca con argomenti demenziali e tono provocatorio. Io stavo solo argomentando con Laura il risultato di un sondaggio sulla situazione francese. Cosa c’entra l’intervento di Katy che è provocatoriamente personale nei miei confronti con l’argomento proposto? Se questa madame ha problemi si rivolga ad uno psichiatra perchè il sito non mi pare il luogo in cui possa risolverli.

            • Katy ha detto in risposta a Pino

              Gli insulti non mi fanno nulla, mi da molto più fastidio quanto Pino definisce Bagnasco un’incapace. Inoltre rimane il fatto che anche questa volta ha confuso la laicità di Stato con la bioetica.

              • Pino ha detto in risposta a Katy

                a dajiieee, secondo Katy una “sana laicità” implica proporre una legge che introduca l’eutanasia, oppure il matrimonio gay, oppure le adozioni gay, oppure l’aborto facile zapaterista e così via. Ma lei riesce a leggere (e a capire) cosa c’è scritto nell’articolo in questione?

                • Leonardo Paolo Minniti ha detto in risposta a Pino

                  Beh, Katy ha ragione…la laicità si intende la separazione di Chiesa e Stato e la possibilità che esso riconosca una rilevanza pubblica alla Chiesa. Non implica affatto che lo Stato approvi la posizione della Chiesa su determinati aspetti, come quelli bioetici.

                  • Pino ha detto in risposta a Leonardo Paolo Minniti

                    appunto, ma se lei legge bene l’articolo per “sana laicità” si intende che la posizione della Chiesa abbia una rilevanza pubblica e che cioè la presenza della Chiesa nella società sia un fattore importante e positivo. Nell’articolo si cita il “modello francese” come esempio negativo, cioè il tentativo di confinare la Chiesa in sacrestia, cioè una religione individualista e “privatista”. Ma se la Chiesa deve avere un ruolo importante nella società non si può allora definire sana una laicità che combatta e neghi i valori fondanti del cristianesimo e del cattolicesimo in particolare riguardo l’ordine morale, non inteso solo quale ordine divino, ma di semplice legge morale naturale applicabile a tutti gli uomini per il solo fatto di essere tali indipendentemente dal loro credo o non credo religioso. Distinguere i due piani è la folle operazione culturale che il modernismo prima ed il suo risultato odierno che passa sotto il nome di “cattocomunismo” sta compiendo. Separare l’etica dalla politica. E’ contro questa distorta visione della laicità che Benedetto XVI sta combattendo e si sta spendendo ma, se anche su questo sito cattolico, non si comprende la portata della sfida in corso, io alzo bandiera bianca e mi arrendo. La società che risulterà dalla visione laicista sarà semplicemente una società che si autodistruggerà. Vedremo (meglio vedranno) se poi il cristianesimo ne rimetterà assieme i cocci, come accaduto dopo il crollo dell’Impero romano d’occidente.

                    • Leonardo Paolo Minniti ha detto in risposta a Pino

                      Pino, stai confondendo in modo plateale le questioni. Te lo diceva Katy, te lo dice Laura e te lo dico io. Vediamo di chiarire:

                      1) Articolo sul centrosinistra e idea di laicità in ITALIA: a sinistra c’è una sana idea di laicità, vista come approvazione pubblica della possibilità che al cattolicesimo venga concesso di esprimersi e abbia uno spazio pubblico importante al di sopra delle altre religioni, grazie a tanti motivi. Questa concessione non comporta affatto che i politici siano favorevoli alla posizione della chiesa su determinati argomenti.

                      2) Articolo sulla Francia (questo): qui non si parla affatto di Chiesa o di laicità, anche perché in Francia vige il laicismo cioè la fede rilegata nel privato. Si parla dell’opinione che i francesi hanno verso la famiglia tradizionale. La situazione appare positiva anche se siamo all’interno di un terribile sistema laicista (forse è una diretta conseguenza, come molti sostengono).

                    • Pino ha detto in risposta a Pino

                      @Minniti
                      per la Francia l’ho capito
                      per il resto non sono d’accordo. Il fatto che la Chiesa possa esprimersi e abbia uno spazio pubblico rientra nel normale diritto di libertà religiosa, sancito in tutte le dichiarazioni dei diritti dell’uomo e Costituzioni varie. Non è una “concessione” ma un diritto inviolabile dell’uomo, quello alla libertà religiosa. Questa è semplicemente la divisione dei due piani, quello politico e quello religioso, già presente nel Vangelo (dai a Cesare quel che è …….). Ma non significa che la laicità sia “sana”. Potrebbe essere “non sana” e cioè essere laicista, una ideologia che combatte la religione e la Chiesa ed i suoi valori. Come li combatte? Con leggi che neghino i fondamenti morali, che come detto, non sono solo religiosi ma di semplice ordine naturale, legge naturale, diritto naturale. Le leggi non sono mai neutre, ma implicano sempre un riferimento ad un complesso di valori o disvalori. Quindi non possiamo definire “sana” una laicità che si limiti a riconosce alla Chiesa il diritto di esistere ed operare (e ci mancherebbe altro!!) e che poi ne contrasti, neghi e demolisca sul piano legislativo i suoi valori. Benedetto XVI è questo che cerca di far capire con i suoi interventi ma vedo con non molto successo.

                  • giovanni ha detto in risposta a Leonardo Paolo Minniti

                    Tutti gli stati sono laici eccetto quelli teocratici islamici, le risulta che il Vangelo sia assurto a legge come il Corano nelle teocrazie islamiche? Laico poi, nella etimologia del termine, significa colui che non indossa abito talare e non chi é miscredente.

                    • Pino ha detto in risposta a giovanni

                      infatti ma qui non si riesce a comprendere che non è questa la posta in gioco. La laicità positiva non è quella che riconosce alla Chiesa il diritto di operare ma quella che ne riconosce il complesso di valori sul piano legislativo, valori ai quali dovrebbe conformarsi la società (e se non si comincia dalle leggi da dove?). Anche i più arrabbiati e feroci laicisti riconoscono alla Chiesa il diritto di esistere ed operare nella società, non siamo più ai tempi di Nerone o di Stalin. Ma le negano il diritto di dire la sua o di contrastare scelte legislative contrarie alla sua visione etica “il Vaticano si faccia gli affari suoi e non si ingerisca nella politica”, questo l’argomento prevalente. Poi c’è il discorso del tipo “ma a te che te ne frega se c’è la legge sull’eutamasia, nessuno ti obbliga ad usarla” oppure “ma a te che te ne frega se i gay si sposano, mica tu sei gay” e così via. Questo è un discorso misleading, falso, fuorviante, fatto apposta per prendere all’amo i cattolici ingenui, quelli che non hanno le idee chiare.

                  • Leonardo Paolo Minniti ha detto in risposta a Leonardo Paolo Minniti

                    Ribadisco una frase che forse ti è sfuggita: “e la possibilità che esso riconosca una rilevanza pubblica alla Chiesa”.

                    In classe c’è il crocifisso perché siamo in una società basata su una laicità sana. In Francia non c’è il crocefisso. La bioetica è un’altra cosa. Io e altri abbiamo più volte risposto, non vedo perché continuare.

                    • Pino ha detto in risposta a Leonardo Paolo Minniti

                      invece è opportuno continuare perchè la bioetica non è un’altra cosa ma fa parte integrante di un sano concetto di laicità. Le risposte che ricevo sono del tutto insoddisfacenti e denotano superficialità, confusione ed incoerenza. Altrimenti perchè dovrei continuare?

                    • Nofex ha detto in risposta a Pino

                      Continua pure….ma il concetto di laicità rimane perfettamente quello espresso da Leonardo. Non è un’opinione sua ma lo dice la legge e lo dicono tutti, nessuno mischia la bioetica con la laicità. Qui trovi un approfondimento interessante: http://www.scienzaevita.org/rassegne/d329e3b57200bd62382800465ebf6c18.PDF

                    • giovanni ha detto in risposta a Leonardo Paolo Minniti

                      forse avete risposto Sig. Leonardo Paolo Minniti, ma me lo lasci dire non si é capito un capzio..chi può togliere un crocefisso dalle scuole?..solo la maggioranza che ve lo ha apposto..chi può in nome del progresso regresso andare bioeticamenye contro il diritto naturale?..solo un manipolo di esaltati che non troveranno riscontro nella maggioranza. E secondo lei andrebbe tutto bene?

                    • Hugo ha detto in risposta a giovanni

                      Guardate che vi state confondendo Giovanni e Pino….Leonardo dice una cosa sacrosanta, come Laura e come Katy e come tutti gli altri….cercate di studiare il significato di laicità per favore.

              • Pino ha detto in risposta a Katy

                a proposito di Bagnasco, ripeto che non ho una grande stima nel personaggio, un vescovo che permette che nella sua diocesi operino sacerdoti come don Gallo e don Farinella e, nonostante sia stato avvertito, si rende conto di chi sia don Seppia solo quando viene arrestato con l’accusa di anni ed anni di abusi sessuali con contorno di festini ed uso di droghe, ripeto, non mi sembra il massimo. Nell’episcopato italiano ci sono molti vescovi meglio di lui e che meglio di lui potrebbero occupare il posto di Presidente della CEI.

  13. Pino ha detto

    @ giovanni.
    non è questione di crocifisso nei luoghi pubblici, la sana laicità non si misura da questo ma dall’adesione o meno ad un sistema legislativo che riconosca i valori cattolici. Separare le leggi sui valori non negoziabili dall’etica dicendo “non è questione etica ma politica” è una operazione culturale inaccettabile che molti cattolici fanno e che dovrebbe essere sanzionata dal magistero.

    • giovanni ha detto in risposta a Pino

      sono perfettamente d’accordo ed aggiungerei che i valori cattolici coincidono con il diritto naturale, ossia quella somma di valori assurti a legge che non hanno bisogno di essere scritti perché moralmente condivisi, per esempio non si mandano a morte gli handicappati gravi (vedi Eluana Englaro)

      • Pino ha detto in risposta a giovanni

        vero ma secondo i “cattolici adulti” ben rappresentati anche in questo sito la storia di Eluana non doveva interessare la Chiesa in quanto questione giuridica di diritto positivo con la quale l’etica nulla aveva a che fare. Si sa, la separazione fra Chiesa e Stato!!! Ed infatti abbiamo avuto una controprova di tale atteggiamento anche nella non posizione del vescovo nella cui diocesi si è svolto il fatto, il Card. Tettamanzi, che è rimasto muto come un pesce. E’ proprio questa la subcultura cattocomunista che aprirà le porte alle leggi laiciste tanto care alla sinistra, ovvio, sempre in un’ottica di sana, anzi, sanissima laicità.

        • Katy ha detto in risposta a Pino

          Simpatico Pino…solo contro tutti….tra l’altro confondendo continuamente i piani e continuando ad insultare i vescovi (come ha fatto con il Papa)….ma la destra si è ridotta così? Forse mi viene il dubbio che sarà meglio che cominci a votare a sinistra…

          • Pino ha detto in risposta a Katy

            arieccola!!! e come poteva mancare. In primo luogo ti diffido a continuare a diffamarmi dicendo che ho insultato il Papa ed i vescovi, perchè non è vero. Evidentemente per te il diritto di critica è una offesa. Se poi hai qualche idea che ancora ti frulla nella testa forse ti conviene esternarla visto che il tuo post non ne contiene.

        • giovanni ha detto in risposta a Pino

          infatti “la sana laicità” ha impedito ai vari Casini, Bindi e Binetti (cattolici dei miei stivali e solo se ci sono da prendere voti) di stracciarsi le vesti mentre quella terribile condanna a morte degna di un paese nazista veniva eseguita e nell’indifferenza piu totale dei sani laicisti cattolici di sinistra,e chissà se siamo riusciti a chiarire le idee neboluse di tanti utenti qui.. l’unico che si stracciò le vesti fu Berlusconi che emise prontamente un decreto in extremis per salvare la vita ad Eluana, decreto che il Presidente comunista Napolitano si rifiutò di firmare, condannando una povera handiccapata grave che non poteva difendersi alla morte e tra le piu atroci, per fame e per sete…E SAREBBE QUESTA LA SANA LAICITA’?..IO LA CHIAMEREI BARBARIA E PURE NAZISTA.

          • Pino ha detto in risposta a giovanni

            purtroppo vero, una vicenda vergognosa sepolta in fretta nella memoria collettiva perchè quelli che dovrebbero sprofondare nella loro miseria ed inconsistenza morale sarebbero veramente troppi a partire dal sommo Ponzio Pilato venerato come un santino dalla sinistra per finire a qualche cardinalone per fortuna oggi messo a riposo.

            • giovanni ha detto in risposta a Pino

              pittosto che di sana laicità parlerei di insana laicità che impedisce ai presunti e falsi cattolici di sinistra di difendere i valori fondamentali non solo della cristianità ma della democrazia e della civiltà, e pur di tenere insieme una coalizione politica sgangherata già in partenza..inorridisco solo all’idea che un giorno possano magari pure governare e caso mai ci riuscissero…

  14. fabio ha detto

    Ma che sondaggio è, voi conoscete qualche giovane che amando una ragazza risponderebbe al sondaggio “si la amo la sposo e poi fra due anni la lascio” ma cerchiamo di essere seri le statistiche dicono che un terzo delle coppie francesi sposate divorzia nei tre anni che seguono il matrimonio e che le coppie di fatto superano il 50 per cento che il 99,9 per cento ha rapporti prima del matrimonio per la buona pace di chi predica l’astinenza.
    Non inventiamo sondaggi (vedi quale giornale ha ordinato un simile sondaggio)e motivi per far credere cose che non sono.

    • Paolo Viti ha detto in risposta a fabio

      Il commento è abbastanza infantile, ancora nessuno riesce a criticare avanzando argomenti sensati, e questo mi fa un immenso piacere dato che si dimostra così la mancanza di possibilità di critica. Oltre al pensiero sulla Francia di fabio, noto che alla fine -capendo di non aver detto nulla di intelligente- si scaglia contro il sito uccr reo di aver inventato il sondaggio. Poi cambia idea è accusa il quotidiano francese di aver commissionato il sondaggio.

      Ma basta ricordare che il sondaggio è stato progettato, condotto e analizzato dai ricercatori dell’Istituto Ipsos, tra i più importanti e attendibili enti di ricerca in Europa. Ancora una volta l’ateismo ostacola la scienza per il semplice motivo di essere contro i propri dogmi. E siamo nel 2011!

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