San Francisco: condom gratuiti dal 1997 ma le malattie crescono

Lo scorso 18 febbraio il “San Francisco Chronicle” riportava la notizia che il “Condom Access Project” avrebbe messo loro a disposizione, e gratuitamente nella posta, preservativi, un qualche tipo di lubrificante (?) e materiale definito informativo. Secondo il quotidiano l’iniziativa arriverà anche a San Francisco. Ora, l’inclusione di questa città sembrerebbe essere superflua, dato che i preservativi gratuiti sono disponibili nelle scuole pubbliche almeno dal 1997. Proprio in queste scuole vige un programma di educazione sessuale quanto mai colorito, il quale prevede di preservare la loro salute tramite certe pratiche quali far indossare agli studenti speciali occhiali che rendono la loro vista leggermente sfocata, al fine di simulare uno stato di ubriachezza, per poi, così agghindati, far loro mettere un preservativo su un apposito pene di legno. Come se il problema delle malattie a trasmissione venerea fosse un mero fatto di “meccanica precauzionale”, oltretutto facendo passare il messaggio sottilmente distorto che sia l’alcool, e non la promiscuità sessuale, in qualche modo la causa prima della trasmissione delle malattie.

Ma, ironia della sorte, risale agli stessi giorni la diffusione dei dati preliminari sull’incidenza delle patologie veneree nella città e nella contea di San Francisco per l’anno 2011. Nonostante questa enorme disponibilità di preservativi gratuiti e ore di educazione sessuale dal 1997, le malattie veneree a San Francisco continuano ad aumentare. Il rapporto, pubblicato dal San Francisco Department of Public Health, ha dichiarato: «I dati preliminari sulle malattie a trasmissione sessuale segnalati mostrano gli aumenti per la clamidia, la gonorrea e la sifilide precoce nel 2011». E perché accade ciò? Perché la nostra società pigra e nichilista patisce un pregiudizio di fondo, e cioè crede al valore paradigmatico del preservativo, tanto che pare essersi convinta fino all’ossessione che il profilattico sia la panacea di tutti i mali. Eppure, contra factum non valet argumentum, dicevano gli scolastici. Particolarmente schierata sull’argomento è la lobby omosessualista, dato che – come ha recentemente dimostrato il “Centers for Disease Control and Prevention” – gli uomini omosessuali coprono il 61% delle nuove infezioni da HIV negli Stati Uniti, nonostante essi siano solo il 2% della popolazione.

Sembrerebbe mancare la percezione delle ragioni fondanti della diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili (HIV su tutte), basata spesso su elementi comportamentali, soprattutto la promiscuità sessuale. Ed è proprio questo il punto su cui nessuno incredibilmente vuole soffermarsi, eccetto la Chiesa cattolica: ricordiamo le parole del santo padre Benedetto XVI in Africa, che causarono lo scompiglio generale fra gli intellettuali benpensanti, quando osò spostare l’attenzione dal preservativo verso la fedeltà di coppia e l’astinenza. Non solo aveva ragione, ma, cosa che alla luce dei fatti appare ora ovvia, si è scoperto che addirittura l’uso del preservativo è controproducente: esso incoraggia, infatti, un numero significativo di persone ad avere rapporti sessuali promiscui, alimentando una falsa sicurezza sanitaria e dunque, aumentando le probabilità di infezione. Dovremmo oggi chiederci: è possibile eliminare una malattia legata ai comportamenti umani, senza cambiare i comportamenti stessi?

L’aumento generale di tutte le patologie a trasmissione sessuale, indicano con chiarezza che esse sono l’epifenomeno di un problema ben più ampio, come ha spiegato il virologo Carlo-Federico Perno, una banalizzazione dell’amore e la relativizzazione dei valori come la fedeltà coniugale. Una risposta efficace ed intelligente quanto semplice, invece, l’ha offerta suor Miriam Duggan, laureata in medicina impegnata in Uganda come responsabile medico del St. Francis’ Hospital Nsambya. Nel 1987, ha lanciato il programma di prevenzione Youth Alive per affrontare le cause principali della diffusione dell’HIV ed aiutare i giovani a fare scelte responsabili per non contrarre l’AIDS, dunque basate su fedeltà al matrimonio e astinenza. In questo modo in Uganda (paese in grande maggioranza cattolico), tra il 1991 e il 2001, è stato possibile ridurre del 10% il numero di persone infette (unico stato africano), mentre nel 2002 il tasso di prevalenza di AIDS ha fatto registrare un calo dal 28,9% al 9,8%. Per questo è stata premiata dall’Università di Harvard. Mi sembra questo un grande successo sanitario in primo luogo, ma anche una vittoria culturale ed ennesimo trionfo della verità sulla menzogna dei maliziosi e malintenzionati.

Matteo Donadoni

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64 commenti a San Francisco: condom gratuiti dal 1997 ma le malattie crescono

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  1. Daniele ha detto

    Oramai gli adulti sono solo capaci di dire ai giovani “Usate il preservativo”, invece di spiegare loro l’importanza della continenza sessuale, della verginità, ecc…
    Questo perché gli adulti di oggi non sono più capaci di educare: e quindi, oltre che alla televisione e al computer, delegano le proprie responsabilità anche ad un sacchetto di gomma, il quale non sempre è efficace.
    I giovani sono allo sbando perché manca loro un’autorevole proposta educativa, specialmente da parte delle famiglie e delle scuole.
    La Chiesa, in tale deserto, è l’unica oasi di salvezza, in quanto con tenacia e contro mille ostacoli porta avanti un progetto educativo di alto profilo per i giovani.

  2. Michele Santambrogio ha detto

    Matteo ottimo articolo, grazie. E’ proprio vero che la Chiesa -come dice Daniele- è ormai l’unico luogo dove vi è un vero interesse per l’uomo, nella sua interezza. Almeno, questa è l’esperienza che faccio io e di cui sono quotidianamente grato.

  3. lorenzo ha detto

    La grande menzogna che: preservativo = sesso sicuro, è ormai diventata una verità di fede.
    “Lasciateli a loro stessi: sono ciechi guide di ciechi: ora se un cieco guida un cieco, tutti e due cadranno in un fosso” (Mt 15.14)

  4. Sophie ha detto

    Con fedeltà e sesso solo nel matrimonio attuato da tutti per me l’AIDS scomparirebbe dalla faccia della Terra. Mai però dire una cosa del genere, è troppo da rivoluzionari e i pecoroni della società non capirebbero…

  5. beciu ha detto

    Il preservativo è uno mezzo efficace per combattere le malattie a trasmissione sessuale.
    Ovviamente un approccio prudente alla sessualità risulta ancora più efficace.
    Un approccio prudente può significare in estrema ratio la castità fino al matrimonio (e dopo fedeltà dei due partner), ma può tranquillamente anche andare al di là del concetto di matrimonio ed entrare in un concetto di fedeltà oppure, ancora meno restrittivo, almeno di non avere rapporti sessuali dopo 5 minuti di conoscenza.
    In ogni caso il preservativo è uno strumento utile (ma non risolutivo): in prima battuta ci vuole di fare le cose con criterio.

    • Ullo ha detto in risposta a beciu

      Bisogna cambiare mentalità: l’unico mezzo sicuro è la fedeltà di coppia e la non promiscuità.
      Il preservativo è una pezza che si mette, un tentativo tecnico a sostegno della banalizzazione del consumo di rapporti sessuali. Conseguenza: le malattie continueranno ad aumentare.

      • beciu ha detto in risposta a Ullo

        Sono dell’idea che le malattie si trasmettano soprattutto perchè la gente fa sesso promiscuo non protetto.
        Da qualunque ottica la vediamo, è una mancanza di criterio punita con una conseguenza chiamata malattia.
        Io non sono credente, e di conseguenza non credo nella castità prematrimoniale così come ritengo plausibile che le persone, prima di trovare definitivamente l’amore, possano anche “divertirsi un po’”.
        Chiaramente però + si è promiscui + si rischia… in una qualche maniera bisogna cercare di essere responsabili.
        Se non si è promiscui… meglio, si rischia di meno.
        Se si è promiscui…. proteggetevi.
        Se insistete nel non proteggervi purtroppo sono affari vostri e di chi entra in contatto con voi

        p.s. il “voi” è ovviamente impersonale 🙂

        • dome ha detto in risposta a beciu

          beciu io penso che la castità sia un valore e credo fortemente (te lo dice uno che ha avuto eccessi ormonali naturali e perciò aumento del desiderio).
          Purtroppo i media (gli operatori di distruzione di massa) hanno oramai -seguendo una visione relativista- dissacrato i valori.
          Perciò credo che non si possono considerare le scelte (cristiane) su questo tema perché comportano l’isolamento.

          • beciu ha detto in risposta a dome

            I media da questo punto di vista fanno assolutamente schifo, e te lo dico nonostante non vedo la castità come un valore.
            Quando dico che non è un valore, ben inteso, non intendo che non lo sia… intendo non lo sia per me, ovvero che sulla mia pelle non lo adotterei (e infatti non l’adotto).
            Dal punto di vista delle malattie sessuali la castità è la maniera migliore per non prenderle, sicurezza 100%.
            Ma funziona ?
            Perchè funzioni ce’è bisogno di attuarla in pieno: basta sgarrare un attimo che diventa necessario…. usare un preservativo 🙂
            E comunque se non vi si crede, se si intende vivere diversamente, occore riuscire a d essere “responsabili” in altre maniere… preservativo e giudizio sono le armi migliori.

            • Norberto ha detto in risposta a beciu

              Non capisco perché prendi sempre come esempio la castità. Quest’ultima è un valore per le persone di fede, non credo sia applicabile a chi fede non ha. Si capisce la castità solo in un ottica di fede, secondo me.

              Tuttavia la Chiesa offre sempre una proposta anche per chi credente non è, e a te propone la fedeltà alla tua donna e l’uso dei metodi naturali come regolazione della fertilità. Perché non prendi mai in considerazione queste due proposte e ti limiti a prendere posizione sulla castità, che -ripeto- non credo sia la proposta che viene fatta a te?

              • beciu ha detto in risposta a Norberto

                Perchè la fedeltà in un rapporto, che sia un matrimonio o un “semplice rapporto”, è un valore per me insindacabile… non c’è niente da discutere, son una persona totalmnete fedele.
                Non credo nei metodi naturali perchè io sono qui per un errato ogino, credo siano + complciati e meno sicuri… ma anche se così non fosse non vedo grosse differenze con un profilattico (se non che “lo dice la Chiesa”, che su di me non fa presa alcuna): si parla cmq di un’anticoncezionale dentro un rapporto di coppia.
                Per me la vera differenza, sulla quale discutere, riguarda la visione sulla castità prematrimoniale e sulla “promiscuità”… ecco perchè le mie opinioni cadono sempre lì.

                • Norberto ha detto in risposta a beciu

                  I metodi naturali sono rispettosi della fertilità della donna e del suo corpo. Dovresti informarti: http://www.confederazionemetodinaturali.it/nuovo/languages/ita/index.html

                  • beciu ha detto in risposta a Norberto

                    Il preservativo che problema ha ?

                    • Norberto ha detto in risposta a beciu

                      I metodi naturali implicano una programmazione assieme, una attenzione al gesto che si sta per compiere e implica un rapporto affettivo, amorevole, di rispetto della natura dell’altro. Il preservativo è un pezzo di gomma che umilia la sessualità, incentiva la promiscuità e l’indifferenza, l’egoismo sessuale.

                    • beciu ha detto in risposta a beciu

                      Ma anche no.
                      Nel senso che posso comprendere la “bellezza” della programmazione, tutto quello che hai detto, ma non trovo affatto svilente il preservativo.
                      Il preservativo è uno strumento, che io uso in pieno rispetto della mia ragazza (ovviamente d’accordo) e solo colla mia ragazza, sgravandola dal peso di un monitoraggio delle proprie “funzioni” che la metterebbero in uno stato d’ansia che trasformerebbe il rapporto d’amore in una cosa intollerabile per lei e quindi anche per me.
                      Nel mio caso, e immagino valga anche per altre coppie, sarebbe assolutamente svilente un metodo naturale.
                      Ma non per questo definisco il metodo “svilente”, perchè la percezione varia da coppia a coppia, solo dico che non va bene per il mio caso specifico.

        • Sophie ha detto in risposta a beciu

          Scusa Beciu ma il sesso è un dono d’amore di Dio e pertanto va usato per amore non per divertimento! Ed è una cosa riservata alla donna/uomo della tua vita, altrimenti (parlando da amante degli animali) non vedo la differenza fra le bestie e l’uomo. Loro s’accoppiano ma noi facciamo l’amore, è diverso. Non siamo solo corpo e ormoni ma siamo anime che si devono preparare nel corso della propria vita a unirsi con Dio in Paradiso…. E comunque sia il proprio corpo va rispettato non sfruttato! 🙂

          • beciu ha detto in risposta a Sophie

            Per chi crede in Dio…. non tutti ci credono, o non tutti ci credono con la stessa “intensità”.
            Io non credo in Dio ma facci ol’amore (da non sposato) con la stessa donna con la quale presuppongo di farlo per il resto della mia vita.
            Lo dico con relativa sicurezza perchè l’esperienza della mia vita mi ha portato ad esserne convinto, ma per avere questa condizione ho attraversato la fase del “lo sto facendo ma non sono precisamente sicuro”: a quel punto subentra “l’essere giudizioso” in senso laico, ed è bene che la gente sappia come si mette un preservativo (ci si ruzza, ma non è affatto scontato) e quanto sia importante usarlo.
            Ma soprattutto è bene che la gente sappia che il prezzo per un certo tasso di “promiscuità” è cercare di razionalizzare ed avere comportamenti sicuri.
            Io parlo da un punto di vista laico e non credente: è ovvio che la Chiesa si rivolge ai suoi fedeli, e io non critico affatto il messaggio che propone e la coerenza intrinseca, solo che tale messaggio non riesce a rivolgersi a tutti, quindi il preservativo (per quanto di minor efficacia rispetto alla castità…eccetera) risulta a mio avviso un insegnamento + incisivo.

            • Norberto ha detto in risposta a beciu

              Il tuo commento è vero secondo me, nel senso che corrisponde a quanto ho detto io finora. La castità è una proposta comprensibile solo nell’ottica della fede.

              Tuttavia la Chiesa propone anche la fedeltà di coppia (cosa che tu fai già) e i metodi naturali, proprio perché ha a cuore l’uomo e tutto quello che l’uomo fa, anche la sessualità che non deve essere banalizzata. E’ lo stesso uomo a perderci. Questo è un argomento comprensibile anche da chi non è credente e su questo bisogna cercare di cambiare la mentalità della società perché è solo questo che cancellerà l’Aids e le malattie.

              Continuare ad insistere sul preservativo non risolve nulla, mantiene i problemi della società (e gli aumenta in certi casi) e contribuisce alla banalizzazione del sesso (non a caso le depravazioni sessuali sono sempre in aumento, ogni mese muore qualcuno -come è accaduto questo mese al vicesindaco di Trento- per giochi sessuali estremi).

              Tu -non credente- dovresti confrontarti non tanto sulla castità, ma sulla proposta della fedeltà e sui metodi naturali. La vera alternativa al condom e alle malattie.

              • beciu ha detto in risposta a Norberto

                I metodi naturali sono rischiosi, io ne sono una prova vivente 🙂
                A parte gli scherzi, non vedo differenza (se non che sono + rischiosi e + complicati anche se magari non mettono lattice tra un uomo e una donna) tra un anticoncezionale “naturale” e uno in lattice: ne parlo da un punto di vista che non considera il magistero della chiesa, ovvio.
                “La sessualità non deve essere banalizzata”: poichè è un concetto e non una misura, ognuno sposta l’asticella un po’ dove vuole.
                Personalmente anche il sesso occasionale (protetto) non è banalizzazione se ciò non diventa un’abitudine patologica ma è solo una “botta di vita” presa ogni tanto.

                • Norberto ha detto in risposta a beciu

                  Non c’è più nulla di rischioso o complicato, oggi sono all’avanguardia tecnologica: http://www.uccronline.it/2011/06/17/gli-esperti-%C2%ABi-metodi-naturali-anticoncezionali-sono-efficaci-al-95-99%C2%BB/
                  La “botta di vita” è segno di immaturità del soggetto, tant’è che non lo consiglieresti mai a tua figlia.

                  • beciu ha detto in risposta a Norberto

                    Dipende quanto è grande mia figlia.
                    Non lo consiglierei, ma neanche lo sconsiglierei.
                    Il mio ruolo di padre rappresenta l’autorità con la quale una figlia deve confrontarsi, la forza opposta che cerca di mediare le sue mire.
                    Quindi il limite che darò a mia figlia non necessariamente sembrerà coerente con il limite che ritengo giusto.
                    Un po’ come una trattativa, ti concedo 2 ma alla fine mi sta anche bene che tu prenda 4, solo che se parto già da 4 tu dietro le spalle mi fai 8.
                    La “botta di vita” per me non è un segno di immaturità del soggetto, questa è una tua particolare visione.
                    Mentre sui metodi naturali, come ho già sottolineato sotto, sono + che felice che funzionino (evidentemente sono stati fatti passi avanti che non sapevo), proprio eprchè è meglio avere + armi a disposizione.
                    Ciò non toglie che il preservativo resta, per me, una via lecita.

                    • Norberto ha detto in risposta a beciu

                      Quindi staresti zitto? Tua figlia ti viene a dire che ogni giorno si fa dare una “botta e via” e tu rimani zitto. Bene…
                      Se tua figlia ha 10 anni o ne ha 19 non cambia nulla, perché se una cosa è pulita e dignitosa non la consiglieresti a tua figlia di 10 anni? Credi nella “botta e vita”? E perché non consigli a tua figlia di 10 anni di prenderla? Io credo nella fedeltà e nel matrimonio e con mia figlia certamente ne parlerò a 10 anni, così come glielo ricorderò a 19.

                    • beciu ha detto in risposta a beciu

                      Ogni giorno è troppo anche per me, lo riterrei sintomo di un disagio.
                      10 anni è diverso da 19 anni, che è diverso da 25 anni.
                      Il messaggio che cercherò di insegnare è il medesimo ma il modo di rapportarmi a loro, la forma per l’espressione di tale messaggio e i divieti eventuali da porre terranno inevitabilmente conto del contesto

            • Gab ha detto in risposta a beciu

              “solo che tale messaggio non riesce a rivolgersi a tutti”

              Ti sbagli di grosso. Cristo è sceso sulla Terra per la salvezza di tutti. Chi si vuole salvare lo segue, chi non lo vuole fare non lo segue. E’ molto più semplice di quanto la si vuole porre. Il non credere non è una giustificazione per rendere leciti dei comportamenti che gridano all’ingiustizia. Prima tantissimi comportamenti promiscui erano fortemente limitati poi è arrivata la “rivoluzione” sessuale e milioni di persone a patire l’AIDS. Non dirò che è una punizione divina, sarebbe scontato, ma dico solo che è la conseguenza inevitabile.

              • beciu ha detto in risposta a Gab

                “Solo che tale messaggio non riewce a rivolgersi a tutti”: intendevo dire che non tutti credono, o non tutti credono alla Chiesa cattolica, o anche chi crede + blandamente può far enorme fatica a “limitare il sesso”.
                Per questo un messaggio di “castità”, che fra i metodi anti malattie è ovviamente il + efficace, non è detto sia quello che porta maggiori risultati.

                • Norberto ha detto in risposta a beciu

                  Se è più efficace è quello che porta maggiori risultati…non capisco il problema.

                  • beciu ha detto in risposta a Norberto

                    L’atto in sè è + efficace: non facendo sesso non si rischia nulla.
                    Bisogna vedere se questo consiglio, una volta dato, venga o meno rispettato.
                    E’ per quello che parlo di “maggiori risultati” in maniera contrastante con “efficacia”.

                    • Norberto ha detto in risposta a beciu

                      Ma qui si parla di fedeltà e metodi naturali. Perché ti incastri sempre sull’astinenza?

                    • beciu ha detto in risposta a beciu

                      Perchè la fedeltà ed eventualmente i metodi naturali riguardano coppie, non single che fanno sesso ludico, occasionale.
                      Sul quale evidentemente abbiamo visioni diverse.

            • Sophie ha detto in risposta a beciu

              Beciu io ti auguro un futuro matrimonio pieno di tranquillità. Ti accantono per un attimo. Ormai c’è sempre meno amore nelle coppie e si basa sempre più invece sul piano fisico, tant’è che prova a dire al tuo partner che ti concedi solo dopo il matrimonio e vedi come se la dà a gambe. Sono decenni che ci va in giro sto cavolo di preservativo, possibile che non vi viene in mente che non è risolutivo e il problema è il comportamento? Il metodo del “mettici una pezza” non è educativo, nè è da persona matura ma soprattutto è un messaggio sbagliato! Fai sesso tanto c’è il preservativo, tromba tanto ti prendi la pillola del giorno dopo…. Mi sto concedendo a una persona tossicodipendente che mi potrebbe contagiare l’AIDS, o a una persona che di me non è minimamente innamorata e vuole solo il mio corpo, o a una donna/uomo sposato con prole…perchè stare tanto a farmi fumare il cervello? Qual è il problema? Tanto c’è il profilattico che risolve tutto e ogni dubbio! Non è così che funziona, mi dispiace! Bisogna avere rispetto del proprio corpo.

              • beciu ha detto in risposta a Sophie

                Grazie per gli auguri, contraccambio 🙂

                Una partner che mi dicesse “dopo il matrimonio” mi metterebbe personalmente in difficoltà.
                Oltre al mancato “divertimento” (lo ammetto, sono un uomo… il richiamo della foresta è forte), penso che cmq l’esperienza sessuale possa essere utile sia nel conoscere la persona da quel punto di vista (capire se c’è intesa sessuale) sia nel cementare il rapporto.
                Ovviamente ciò che dico non è universale, però vale per me e quello che penso e provo ha enorme valenza in un rapporto di coppia dove ci sono io.

                Il rispetto del proprio corpo e e la responsabilità delle azioni è ovviamente la prima cosa: facendo un esempio laico, è inutile “sapere del preservativo” se poi non si è abbastanza accorti da usarlo sempre, durante tutta la durata dell’atto, da conservarlo con precauzione, eccetera.
                E’ ovvio che gli esempi che ho fatto sono limitati al contesto “preservativo e promiscuità”, ma la responsabilità può partire da molto prima: si può essere poco promiscui,o per nulla, si può star attenti alla scelta del partner, si può aspettare il matrimonio, si può aspettare di conoscersi meglio, eccetera.
                Ognuno vive la responsabilità secondo i valori che ha e come la pensa in merito, l’importante è compiere quelle azioni volte ad evitare (o rendere poco probabile) qualsiasi rischio per sè e per l’altra persona.

        • Sophie ha detto in risposta a beciu

          ti lascio questo link, dimmi cosa ne pensi. http://www.youtube.com/watch?v=at5q-SsrARQ

          • beciu ha detto in risposta a Sophie

            Beh, ti dico che rispetto il punto di vista non condividendolo quanto meno pienamente.

            • Nicola ha detto in risposta a beciu

              Ecco invece cosa intende Benedetto XVI per castità: http://www.zenit.org/article-29858?l=italian
              Lo ha detto pochi giorni fa.
              Castità come acquisizione del dominio di sé, che è pedagogia per la libertà umana. Il dominio di sé, dunque in realtà è un valore anche per i non credenti. Va riscoperta appellandosi a una “visione integrata, consistente ed elevata della sessualità umana”.

              • beciu ha detto in risposta a Nicola

                Il dominio di sè è un valore per chiunque.
                Il Papa intende questo dominio in una certa maniera che non mi vede d’accordo, così come non sono d’accordo sulla sua visione della sessualità umana.

                • Norberto ha detto in risposta a beciu

                  E’ una proposta, ognuno la verifica per sé. Se credi di essere felice così vai avanti così.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a beciu

          Rispondo anche io. La fedeltà non è certo un valore esclusivo per i credenti, è una questione di rispetto all’altro. Il “divertirsi un po’” è una perdita di dignità verso se stessi innanzitutto e una banalizzazione dell’amore. E’ segno di una personalità immatura, la società cambia ma questo concetto rimane.

          A San Francisco, nonostante le ore e ore di educazione sessuale nulla cambia, nemmeno con i condom gratuiti. Mi sembra davvero strano affermare che “il sesso non sia protetto”. Come lo spieghi che quando i condom non erano gratuiti c’era meno diffusione di malattie?

          E’ stato inoltre stabilito da ricercatori di Harvard che il sesso protetto amplifica il livello di sesso promiscuo, proprio per una falsa sicurezza. Ha ragione Ullo: bisogna cambiare mentalità. Continuare ad insistere sul profilattico è completamente inefficace nella soluzione del problema, è da irresponsabili.

          • beciu ha detto in risposta a Paolo Viti

            La fedeltà, come diic tu, è un valore universale perchè implica rispetto verso un patto + o- tacito che hai con un’altra persona, colei (o colui) che ami.
            Ma anche divertirsi un po’ non significa banalizzare l’amore, perchè non per forza il sesso deve essere amore, almeno in una visione non crisitana della faccenda.
            Come spiego che ci son + malattie nonostante i condom gratuiti ?
            Perchè la gente è + promiscua, perchè i freni inibitori si non allentati… e questo lo considero un male nel momento in cui la gente fa le cose “a cavolo”.
            Si può vivere il sesso in maniera + promiscua della “visione cristiana” e non rischiare nulla, basta sapersi regolare e controllare.
            La gente non lo fa, e questo è sbagliato.
            Il preservativo potrà anche dare una falsa sicurezza, ma nel momento in cui lo usi concriterio quella sicurezza te la da.
            Se il “freno morale” si è allentato ma non si usa il preservativo, è ovvio che la frittata è servita.
            Ma insistere sulla castità è altrettanto fuorviante: senza entrare in una discussione dove si discerne se la castità sia giusta o meno (io non sono per la castità), essa resta unvalore difficile da seguire.
            Bisogna chiedersi anche, e la metto sul semplicistico, se è + facile essere casti o mettersi un preservativo…
            Personalmente sono convinto che è giusto educare le persone ad essere + responsabili sotto ogni punto di vista, ma resto dell’idea che un conto è dire “non essere promiscuo all’eccesso” un conto è dire “sii casto”.

            • Paolo Viti ha detto in risposta a beciu

              Beciu, davvero stasera chiami da parte tua figlia e le consigli di andare in giro a divertirsi un po’? E che limiti ha questo divertirsi un po’? Un uomo a caso conosciuto in un bar? Due o tre amici di lunga data con cui fare sesso? La propria amica di giochi?

              Giustamente parli di inibizione del freno morale, che però si è lasciato andare proprio a causa della distribuzione massiccia di preservativi. La castità al di fuori di un percorso di fede non ha senso e non è sostenibile a mio parere. Tuttavia la fedeltà al partner e l’uso di metodi naturali, come viene insegnato nei corsi fidanzati, è l’unico modo davvero sano per non banalizzare la sessualità, che è un grande dono di Dio. Come mai non si parla mai dei metodi naturali?

              • beciu ha detto in risposta a Paolo Viti

                Mia figlia farà le sue scelte, che io cercherò con l’educazione che le impartirò di orientare verso un approccio moderato e prudente.
                Le porrò ostacoli davanti, in misura maggiore di come farei per mio figlio (e qui datemi pure del maschilista, ma la femmina è + esposta a rischi di vario genere e quindi va maggiormente tutelata), ma mai e poi mai potrei sostenere che la sua verginità possa essere un valore.
                Dovrà fare i suoi passi, e sarà bene che li faccia con tutta la prudenza e responsabilità che potrò insegnarle.

                La fedeltà al partner per me non è solo un valore, è una condizione sine qua non per un rapporto di coppia: su questo siamo d’accordo su tutta la linea.
                Sui metodi naturali non sono d’accordo

                • Norberto ha detto in risposta a beciu

                  Non si parla di verginità, non cambiare continuamente discorso. Si parla di fedeltà. Tu dici che tua figlia deve divertirsi con gli uomini, senza spiegare che limiti vuoi dare: due uomini insieme è divertente per lei magari, perché glielo impedisci? Perché non cambiare un ragazzo al giorno? E’ divertente anche questo. Hai appena detto che è giusto dare alle donne una “botta e vita”: http://www.uccronline.it/2012/03/09/san-francisco-condom-gratuiti-dal-1997-ma-le-malattie-crescono/#comment-57905 Perché non insegni a tua figlia a prendere questa botta?

                  Rispetto alla fedeltà è proprio la posizione della Chiesa, questa come dice giustamente Paolo è la proposta per chi non è credente il quale farà fatica a capire il valore della castità. I metodi naturali sono all’avanguardia tecnologica e sono facili da usare e sicuri al 98%. Ti ho già messo uno spunto per verificare.

                  • beciu ha detto in risposta a Norberto

                    La fedeltà è un valore, se non fosse una persona fedele mi deluderebbe.
                    Ma se si volesse divertire mentre è single lo capirei.
                    Ovviamente più è piccola meno è cosciente delle cose, + è in balia dei suoi ormoni, + starei attento.
                    Certamente se cambiasse ragazzo ogni giorno non mi farebbe piacere, sarebbe sintomo di un qualche disagio da cercare di superare.
                    I confini di cosa è plausibile e cosa no dovrò rifletterci sopra e capire quali ritengo migliori.
                    98% ? Buono !
                    Per me è una buona notizia, perchè si ha a dispozione non + solo il preservativo (o la pillola) per evitare figli indesiderati.
                    Perfetto, ho imparato qualcosa che mi potrà tornare utile, grazie 🙂

                    • Norberto ha detto in risposta a beciu

                      Mi piace poco parlare di “figlio indesiderato”. Il divertimento sarebbe tradire il suo fidanzato? Quindi se la vedessi triste glielo consiglieresti?

                      Prego 😉

                    • beciu ha detto in risposta a beciu

                      Tradire fidanzato ?
                      No, questo per me è immorale.

                    • beciu ha detto in risposta a beciu

                      “Figlio indesiderato”… io vorrò avere dei figli, solo non adesso.
                      Poi “se capita” scatenerebbe in me determinate riflessioni (ad esempio per quanto sia un pro-choice non tollererei x me un aborto).
                      Vediamo di non farlo capitare nel momento sbagliato, il concetto è quello.

            • Matteo Donadoni ha detto in risposta a beciu

              Scusa beciu, ma guarda che essere promiscui vuol proprio dire “fare le cose a cavolo” come dici tu.
              Vuol dire banalizzare non solo il sesso, ma vuol proprio dire banalizzare l’amore. Se vuoi educare non puoi educare alla promiscuità protetta, è un discorso che non regge,o l’amore è un valore o non lo è. Stop.
              Non esiste il “preservativo” del ragionare purtroppo.
              Detto ciò i casi particolari sono sempre da vedersi.

              • beciu ha detto in risposta a Matteo Donadoni

                Esiste il sesso per fini “ludici”, nella mia visione della vita.
                L’amore e il sesso si incontrano in un rapporto di coppia ben riuscito, e lì il sesso viene maggiormente valorizzato, ma non esiste solo l’amore.
                Mi rendo conto che per voi non è così, che lo vedete come una cosa negativa… lo capisco.
                Ma la realtà dei fatti è che le persone la pensano in molti modi, e non per tutti il messaggio di castità e continenza fa presa… e lì il preservativo può dare una mano

                • Norberto ha detto in risposta a beciu

                  La sessualità ha un fine anche ludico, non portare avanti anche tu la leggenda nera sulla repressione sessuale. Quello che è negativa è la sessualità slegata all’amore, ma è negativa non per la chiesa ma per l’uomo stesso. Al Papa non cambia nulla se due si usano come oggetti di piacere, ma sono loro a fare questa esperienza. Saranno loro a capire cosa sia dignitoso per l’essere umano. Qualcuno come la chiesa ha per fortuna la grazia di proporre qualcosa di diverso, di valorizzatore dell’uomo e della sua dignità.

                  • beciu ha detto in risposta a Norberto

                    E’ una tua (vostra) idea.
                    Per me il sesso slegato dall’amore non è negativo per l’Uomo, nè tanto meno non dignitoso.
                    Non alimento nessuna leggenda nera, perchè per me vale il concetto che ognuno promuove e persegue le proprie idee e i propri valori.
                    Vale per te, vale per me, vale per la Chiesa, vale per chiunque.

                    • Norberto ha detto in risposta a beciu

                      Fare sesso senza amore significa favorire la prostituzione o la promiscuità sessuale. Sono cose che non consiglieresti mai a tua figlia, quindi probabilmente ti scopri incoerente. C’è da rifletterci.

                    • beciu ha detto in risposta a beciu

                      Per mia figlia preferirei avesse rapporti fissi e duraturi, anzi preferirei (e consiglierò) di cercare di trovare subito l’amore della sua vita.
                      Preferisco il sesso dentro l’amore che fuori.
                      Ma non demonizzo il sesso occasionale in forma ludica.
                      Ovviamente il sesso occasionale deve essere occasionale, non fare sesso con chiunque.
                      Questo vale per un uomo, forse a maggior ragione per una donna.
                      Perchè altrimenti si rischia di andare a parare sul sesso compulsivo, sintomo di un disagio di personalità o di uno scarso valore della sessualità stessa.
                      Ma la misura, i confini miei sono prob + larghi dei tuoi, e questo prob inciderà sul tipo di educazione, reazioni, divieti che userò quando e se avrò prole a cui badare.

            • Contedduca ha detto in risposta a beciu

              Ogni cosa ha un motivo per cui esiste.

              La ragion d’essere del rapporto sessuale per un non religioso ha il fine procreativo.

              Quando usi il rapporto sessuale con una persona a fini ludici, stai semplicemente facendo un atto egoistico perchè usi il corpo di quella persona per un tuo fine personale meramente egoistico.
              Il fatto che anche lei ci stia, non vuol dire che sia amore ma che è un incontro di 2 egoismi, che stanno insieme finchè hanno uno scopo comune, e poi chi si è visto si è visto.

              E questo non è umano.

              • beciu ha detto in risposta a Contedduca

                No.
                Il sesso ha una sua “versione ludica”, fine a se stessa… per un non credente come me.
                E non lo ritengo un atto egoistico, perchè dipende chi sta compiendo quell’atto e come viene trattata l’altra persona all’interno di una scala di valori che, come è ovvio che sia, non è quella cristiana.
                In quella scala di valori il sesso ludico può non essere un atto egoistico.

                • Norberto ha detto in risposta a beciu

                  Scindere il sesso dall’amore non è dignitoso per i due soggetti, è un uso dell’altro come oggetto sessuale, è una forma egoistica e irrispettosa. Non può essere un valore da perseguire, occorre una proposta differente, dignitosa per l’uomo.

      • Matteo Donadoni ha detto in risposta a Ullo

        Penso che la prima cosa da fare sia rivalutare con forza il valore della fedeltà in sè e per sè. Senza dimenticare la castità certo, ma sembra più semplice di più ampio spettro rieducare i bambini alla fedeltà, in primis alla parola data, poi crescendo, saranno già educati a questo valore. Fermo restando il fatto che siamo tutti peccatori e possiamo cadere, dobbiamo cercare di educare ai valori forti che decidono le vie da percorrere, anche se sono fuori moda.

        • beciu ha detto in risposta a Matteo Donadoni

          Da non credente, sono pienamente d’accordo su molto di quello che hai detto.
          Bisogna educare i bambini al rispetto della parola data, così come al rispetto del valore morale (qualunque esso sia) con il quale hanno deciso di orientare la propria vita.
          Se è la castità, siano casti.
          Se è altro, siano altro.
          Per me non c’è niente di peggio che tradire e/o tradirsi.

          • Matteo Donadoni ha detto in risposta a beciu

            Questa è apologia di relativismo.
            Si può fare sesso promiscuo senza tradire?
            Tu ti sei tradito mi pare.

            • beciu ha detto in risposta a Matteo Donadoni

              se non si stabilisce un rapporto fisso, ma si parla solo di sesso occasionale non c’è tradimento… tradisco se sto con una e ci provo con altre

  6. JC ha detto

    Certo che, a guardare l’immagine, il preservativo è davvero una cosa squallida…

  7. Daniele ha detto

    Se negli anni ’60 (prima del ’68) andare in tv e dire parole come “preservativo” era considerato un atto eversivo, oggi stiamo vivendo esattamente l’opposto: basti guardare l’ipersessualizzazione di certi programmi tv, anche negli orari in cui i minorenni sono svegli (l’ultimo Festival di Sanremo ne è l’esempio).
    Oggi perciò è considerato “fuori dai canoni” andare in tv per parlare seriamente, ad esempio, di castità prematrimoniale: chi “osasse” fare una cosa del genere, verrebbe immediatamente radiato a vita dalla tv.
    Vi immaginate se Fiorello durante il suo ultimo show su Rai 1, invece di dire “Pischelli usate il preservativo”, avesse detto “Pischelli tenete a bada gli ormoni, contenetevi, state buoni, ecc…”? Io dico che lo avrebbero fatto sparire dalla tv: pure il contratto pubblicitario con Infostrada gli avrebbero stracciato…

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