Lettere inedite confermano la viscidità ingannatrice di Voltaire

François Voltaire è stato tra i più feroci nemici del cristianesimo che la storia abbia mai visto. A lui risalgono gran parte delle leggende nere contro la Chiesa cattolica che i militanti laicisti tentano ancora oggi di tenere in vita. Lui stesso scrisse in una lettera del 1763 a Thériot: «occorre mentire come un demonio, non in maniera timida e nemmeno per qualche tempo, ma arditamente e sempre».

Diderot lo chiamava l’AntiCristo, mentre lui intanto scriveva: «il cristianesimo è la belva feroce che ha succhiato il sangue dei miei simili». E «i preti che ho odiato, odio e odierò fino al giorno del giudizio». Continuava: «Sono stanco di sentir ripetere che dodici uomini sono stati sufficienti per imporre il cristianesimo; ho voglia di dimostrare che uno solo basta per distruggerlo». E’ sotto questi ideali che si forzò la teoria mitologica su Gesù. Il suo motto preferito era: «Écrasez l’infâme» («Schiaccia l’infame»), e l’infame era la Chiesa o i cristiani alternativamente.

Profondamente anticristiano e dunque non a caso fu razzista, sostenitore dello schiavismo e profondamente antisemita. Léon Poliakov, storico ebreo dell’antisemitismo e del genocidio ebraico, scrive nel suo “Il mito ariano”: «Nessuno come Voltaire ha tanto diffuso e ampliato le aberrazioni della nuova età della scienza». Lo stesso ideatore dell’illuminismo scrisse in Essai sur les moeurs (cap VIII): «Si guardano gli Ebrei con lo stesso occhio con cui guardiamo i Negri, come una specie d’uomini inferiori».

Proprio in questi giorni, come riportato su “Il Corriere della Sera”, è comparsa un’ennesima prova della bassezza e viscidità umana di Voltaire. Un professore di Oxford e direttore della Voltaire’s Foundation, Nicholas Cronk, ha infatti scoperto alcune sue lettere che rivelano come sia riuscito con l’inganno ad ottenere una donazione di 200 sterline dalla famiglia reale britannica. Durante un soggiorno di due anni in Inghilterra agli inizi della sua carriera, Voltaire si comportò come «un grande opportunista» e, anglicizzando il suo nome in ‘Francis’, strinse amicizia con alcuni dei più grandi intellettuali del Regno, le cui idee poi utilizzò nei propri scritti. Come un Galimberti o un Corrado Augias qualunque, insomma. La donazione della famiglia reale, che servì a lanciare la sua carriera di intellettuale, è molto probabilmente un ringraziamento a Voltaire per aver dedicato una delle sue poesie alla futura regina Carolina. «Voltaire arrivò in Inghilterra come un poeta relativamente sconosciuto, con solo una raccomandazione dell’ambasciatore britannico a Parigi e farsi dunque le amicizie aristocratiche che si fece dimostra come fosse un brillante arrampicatore sociale», ha detto Cronk.

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76 commenti a Lettere inedite confermano la viscidità ingannatrice di Voltaire

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  1. Francesco B. ha detto

    Beh se uno solo basta per distruggerlo io non l’ho ancora visto 🙂

  2. nicola ha detto

    Un precursore dei dittatori moderni ( compreso Stalin, stando all’autore rai di cui mi sfugge ora il nome).

    • nicola ha detto in risposta a nicola

      Minoli, ecco l’autore.
      A proposito, Togliatti appena rientrato in Italia ha tradatto dal franceso il ‘Trattato sulla tolleranza’ di Voltaire. E’ un caso?
      L’intolleranza è ancora un male diffuso al giorno d’oggi?

      • lorenzo ha detto in risposta a nicola

        E purtroppo a Togliatti la storia addebita la morte di migliaia e migliaia di prigionieri italiani in Russia che, invece di poter tornare in Italia a guerra finita, sono stati volutamente lasciati morire nei Gulag staliniani per infame opportunismo politico.

        • nicola ha detto in risposta a lorenzo

          Non mi risulta che Stalin abbia invaso l’Italia e abbia fatto prigionieri con la complicità di Togliatti e che siano stati fatti morire nei campi di concentramento.

          • Alessandra ha detto in risposta a nicola

            Diciamo che in Friuli stava per succedere una cosa del genere dato che era nei piani che passasse a Tito. E quello che è successo con le foibe lo sappiamo tutti (visto che ci sono finiti dentro anche i partigiani dell’altra sponda)

            Per il resto si sta parlando di tutti quei soldati italiani fatti prigionieri durante la Campagna di Russia, i quali potevano benissimo tornare in Italia dopo la guerra, ma Togliatti disse chiaro e tondo che quei”fascisti” non li voleva (con buona pace degli alpini)

            S è per questo Togliatti ha seguito Stalin anche nel considerare i socialisti come “conniventi con il nemico”. Il risultato è stato che Bruno Buozzi, sindacalista di area socialista riformista, è stato ammazzato dai nazisti..

            • nicola ha detto in risposta a Alessandra

              Si ho capito ma si tratta di un ragionamento quanto meno singolare. Se gli alpini erano in Russia, certamente con intenzioni non amorevoli nei donfronti, diciamo, di Stali, mica era colpa di Togliatti e non erano in Russia per far beneficienza. Togliatti era in Russia non come invasore ma come aderente al sogno, giusto o errato, di costruzione di una società socialista ed era oppositore assoluto di chi aveva ordinato l’invasione della Russia. All’improvviso avrebbe dovuto cambiare orientamento ideale e parteggiaare con il nemico?

              • lorenzo ha detto in risposta a nicola

                Al termine della guerra, Togliatti convinse Stalin a non far rientrare i soldati italiani prigionieri perché avrebbero potuto testimoniare che i gulag sovietici non erano per nulla differenti dai lager nazisti, e ciò avrebbe avuto un impatto politico negativo.
                Di quasi 85.000 prigionieri, a partire dal 1946 (l’armistizio era del 1943), ne rientrarono, in vari scaglioni, circa 10.000. Gli ultimi 28 prigionieri rientrarono nel 1954.
                http://www.cuneense.it/letteratogliatti.htm
                http://www.ragionpolitica.it/testo.1207.palmiro_togliatti_prigionieri_italiani_guerra.html
                http://archiviostorico.corriere.it/1992/febbraio/03/Togliatti_condanno_prigionieri_Russia_indaghi_co_0_9202037381.shtml
                http://www.storiain.net/arret/num86/artic1.asp

                • nicola ha detto in risposta a lorenzo

                  Ossia, seconda la tua tesi, furono selezionati 10000 alpini che non avrebbero potuto dir niente dei gulag e fu permesso loro di rientrare in Italia.
                  Mah, questo modo di ragionare non lo comprendo.
                  Purtroppo la verità ( anche e sopratutto storica) è inquinata da esigenge propagandistiche (political correct?).
                  La pubblicazione su internet o in rai non garantisce niente.
                  Io cerco di vagliare le informazione usando buon senso e raziocinio.

                  • nicola ha detto in risposta a nicola

                    La storia che conosco è che la ‘ritirata’ dalla Russia fu una vere tragedia, una immensa strage: ilfreddo spegnave i motori dei camion e a quel punto era finita!
                    Questo sentito da un mio strettissimo parente che c’era in prima persona.

                    • Kosmo ha detto in risposta a nicola

                      La tragedia dell’ARMIR dovuta alle candele sporche dei camion!
                      La storia secondo nicola il comunista!
                      Dovresti scrivere un libro! Qualcuno sicuramente farebbe adottare i tuoi testi alle scuole!

                    • lorenzo ha detto in risposta a nicola

                      Mi sta sorgendo il dubbio di qualche tua piccola lacuna storica:
                      – nel 1941-42, vennero inviate in Russia il CSIR (62.000 uomini), e l’ARMIR (230.000 uomini);
                      – sono in maggioranza ragazzi sui vent’anni che hanno dovuto, volenti o nolenti, rispondere alla leva obbligatoria e partire per la Russia (i volontari erano esclusivamente alcuni sottufficiali ed ufficiali e tutti gli alti ufficiali);
                      – il 12 gennaio 1943 inizia i contrattacco sovietico con l’offensiva Ostrogorzk-Rossoš che si conclude vittoriosamente l’8 febbraio 1943;
                      – le perdite italiane furono di quasi 115.000 uomini tra morti e prigionieri;
                      – volendo pigliare per buona la cifra minima di 50.000 prigionieri, almeno 40.000 sono morti nei campi di prigionia anche per esplicita volontà di Togliatti che, nella sua lettera del 15 febbraio 1943 scriveva: “…il fatto che per migliaia e migliaia di famiglie la guerra di Mussolini, e soprattutto la spedizione contro la Russia, si concludano con una tragedia, con un lutto personale, è il migliore, è il più efficace degli antidoti. Quanto più largamente penetrerà nel popola la convinzione che aggressione contro altri paesi significa rovina e morte per il proprio, significa rovina e morte per ogni cittadino individualmente preso, tanto meglio sarà per l’avvenire d’Italia…”;
                      – come si può chiaramente leggere, il compagno Ercoli, pur sapendo benissimo che tra quei poveri ragazzi ventenni obbligati da un regime dispotico ad andare in Russia i volontari erano pochissimi, si ergeva a moralizzatore di un popolo e piangendo lacrime di coccodrillo sulla strage dei prigionieri italiani, sosteneva una sorta di pedagogia punitiva nei confronti dell’Italia per la sua entrata in guerra.

                      Sembra quasi di parlare di Voltaire che, ergendosi a paladino della libertà e della tolleranza, investiva i propri capitali nel commercio di schiavi.

                  • nicola ha detto in risposta a nicola

                    Per lorenzo
                    Il fascismo ha avuto un’adesione plebiscitaria, di popolo non limitata a pochi. Era espressione, allora, dell’Italia.
                    Poi ilfatto che Togliatti abbia scritto la lettera non significa che siano morti nei campi di concentramento con l’intenzione di ammazzarli:se avessero voluto farlo non credo mancassero di munizioni, sarebbe costato meno che trasferirli in campi, da costruire, recintare, sorvegliuare,ecc. C’erano condizioni, anche climatiche, durissime, per tutti, compresi i soldati dell’armata rossa. Ed il contesto era di una feroci spaventosa, almeno da parte degli occupanti tedeschi e qualche italiano. Il mio strettissimo parente mi raccontava di intere popolazoni di paesi costrette a morire di freddo.

                    • Kosmo ha detto in risposta a nicola

                      “non significa che siano morti nei campi di concentramento con l’intenzione di ammazzarli:se avessero voluto farlo non credo mancassero di munizioni, sarebbe costato meno che trasferirli in campi, da costruire, recintare, sorvegliuare,ecc.”

                      Già… Per questo i NAZIONALSOCIALISTI tedeschi portavano nei treni blindati gli ebrei, per fargli fare una scampagnata…
                      Altrimenti, se li avessero voluti uccidere, avrebbero fatto prima a fucilarli…giusto? Mi sembra un po’ il discorso di Irving…

                      “c’erano condizioni, anche climatiche, durissime, per tutti, compresi i soldati dell’armata rossa”

                      Già, peccato che i soldati dell’armata rossa:
                      1) erano abituati ad un clima così, a differenza degli italiani del “paese d’o sole”
                      2) avevano i cappotti e tutto l’equipaggiamento adatto
                      3) non dovevano lavorare cme schiavi 18 ore al giorno
                      4) non erano malnutriti

                      Ma dai, ma ci credi davvero in quello che dici?
                      Per me tu sei un fascistone che si esprime così per ridicolizzare i comunisti.
                      Ci riescono comunque, senza che ti ci debba mettere anche tu, eh!

                    • lorenzo ha detto in risposta a nicola

                      Riguardo ai prigionieri italiani:
                      “…La voluta persecuzione morale e ideologica si esercitò a carico dei prigionieri italiani con un altro mezzo, cioè con le Scuole di comunismo installate nei campi di concentramento. Nell’immediato dopoguerra, uno degli «insegnanti» di questi corsi di addottrinamento coatto, Edo, ossia Edoardo D’Onofrio, divenuto segretario della Federazione comunista di Roma, fu condannato con testimonianze inoppugnabili da un Tribunale italiano. I corsi finivano spesso con il trasferimento di prigionieri ribelli o indocili in campi di concentramento di maggiore asprezza e con spietate fucilazioni…”

                      Riguardo al fatto che Togliatti fosse animato da nobili intenzioni, che il fascismo avesse avuto un’adesione plebiscitaria e che quei soldati inviati non per loro volontà sul fronte russo dovessero essere ritenuti più responsabili di altri che erano “imboscati” in Italia:
                      Benché Togliatti affermasse, nella sua lettera, che gli italiani dovevano soffrire per imparare a non invadere gli altri popoli, un suo pupillo, che da giovane era iscritto al GUF (gruppo universitario fascista) e ne era stato un membro attivo come collaboratore del settimanale “IX maggio” e che divenne verso la fine della guerra un fervente comunista, quando, tra l’ottobre e il novembre del 1956 l’URSS invase l’Ungheria, approvò pubblicamente e senza riserve, come dirigente del PCI ed in perfetta sintonia con il suo protettore Togliatti, quell’azione di forza contro una nazione sovrana ed affermò che fu fatta per portare la pace (se non l’hai capito, sto parlando di Napolitano).

                    • nicola ha detto in risposta a nicola

                      Avrebbero dovuto riservare ai prigionieri invasori un trattamento molto migliore di quello destinato ai soldati dell’armata rossa?
                      Poi, gli occupanti tedeschi usavano due misura, quella riservata alle popolazioni dell’Ucraina ( si parla di 20 milioni di morti) era di ammazzarli in loco, quella riservata agli ebrei era di trasportarli nei campi di concentramento in Polonia.

                    • Kosmo ha detto in risposta a nicola

                      @nicola
                      “Avrebbero dovuto riservare ai prigionieri invasori un trattamento molto migliore di quello destinato ai soldati dell’armata rossa?”

                      quindi per te è lecito prendere il tuo nemico e FARNE UNO SCHIAVO?

                      “quella riservata agli ebrei era di trasportarli nei campi di concentramento in Polonia.”

                      …a fargli prendere una boccata d’aria fresca.

                    • nicola ha detto in risposta a nicola

                      Per Kosmo, l’amicone.
                      Erano prigionieri invasori non schiavi.
                      Quindi dovevano essere reclusi e trattati come prigionieri compatibilmente con le possibilità del luogo.

                    • lorenzo ha detto in risposta a nicola

                      Non è che per caso, parlando dell’Ucraina, fai confusione con i milioni di morti dell’Голодомор?

                      Il fatto che i nazisti si siano comportati come delle emerite teste di c***o, non sminuisce il fatto che lo siano stati in ugual misura anche i comunisti russi ed i loro leccapiedi italiani.

                      Riguardo infine ai prigionieri, non dimenticare stiamo parlando di persone che sono rimaste nella condizione di prigionieri di guerra, col pieno appoggio dei dirigenti del PCI, fino ad 11 anni dopo la firma dell’armistizio.

              • nicola ha detto in risposta a nicola

                Per Kosmo.
                Un libro sulle scicchezze che si leggono in internet e si ascoltano in rai?
                Mi arresterebbero dopo avermi messo alla gogna.
                Meglio limitarsi, che so, alla matematica.
                Anche se pure in questo campo c’è il rischio di essere messi al muro da un esercito di… beoti (come direbbe Gauss, se non ricordo male).
                Non mi dire che a te piace la matematica….

                • Kosmo ha detto in risposta a nicola

                  “Mi arresterebbero dopo avermi messo alla gogna.”

                  E perchè ti arresterebbero?
                  Le tue (risibili) giustificazioni al comunismo fanno il paio con le corbellerie che si trovano in tutti i libri di scuola, per esempio sulle foibe, sulle vendette post-25 aprile, ecc ecc…
                  Nonchè nei vari film e “fiction” (adesso si dice così) finanziati e trasmessi dalla RAI con i NOSTRI soldi…

                  “Non mi dire che a te piace la matematica….”

                  E anche se fosse? A te che te ne.. cale?

                  • nicola ha detto in risposta a Kosmo

                    Lo chiedevo per trovare almeno un punto di incontro ( sulla matematica).
                    Mi arresterebbero.
                    Vedi, ho appena ascoltato la rai sulla questione delle sanzioni all’Iran. L’unione europea ha delibarato di non importare ecc.
                    Il danno maggiore lo riceve l’Italia, che importa il 15% del petrolio dall’Iran. Ma l’Iran ha il diritto di difendersi dai suoi eventuali aggressori? Perchè questo diritto è riconosciuto ad altri e all’Iran no. Cosa se ne fa dell’atomica il Pakistan? O l’India? O altri?

                    • Kosmo ha detto in risposta a nicola

                      “Lo chiedevo per trovare almeno un punto di incontro ( sulla matematica).”

                      Ti piacerà pure, ma non l’hai studiata a fondo.
                      Altrimenti non avresti fatto quell’errore sull’ordinamento dei complessi.

                      Anche gli altri stati hanno diritto a non fornire materiale e know-how per dare un’arma tanto terribile ad un pazzo.
                      Mi viene in mente una frase del tuo carissimo idolo Stalin: “L’occidente ci venderà persino la corda con la quale lo impiccheremo!”. Beh questo vorrei evitarlo.

                    • nicola ha detto in risposta a nicola

                      Beh, posso anche commettere degli errori ma sui numeri complessi ho ragione, non ho commesso alcun errore.
                      Te lo ripeto, i numeri complessi sono totalmente ordinabili e ti ho riportato un esempio di relazione di totale ordine.
                      Se vuoi te la riscrivo, magari in Pascal ( il C non mi è mai piaciuto).
                      Il problema è che ogni relazzione di totale ordine sui complessi non sarebbe compatibile con la loro struttura algebrica.
                      I numeri reali sono un campo ordinato ossia hanno due leggi di composizione interna, addizione e moltiplicazione che sono compatibili con la relazione di totale ordine.
                      Anche i numeri complessi sono un campo, con addizione e moltiplicazione, ma queste due operazioni non sono compatibili con la relazione di ordine totale, che è quella che ti ho detto.
                      Se vuoi ti spiego cosa significa compatibile.

                    • Kosmo ha detto in risposta a nicola

                      @nicola:
                      a quanto pare vuoi avere ragione a tutti i costi.
                      E sì che te l’ha spiegato anche il professore.
                      E’ come se io ti chiedessi: “si può costruire un intero palazzo con carta di giornale?”
                      E ti rispondessi: “sì, certo che si può. Però non reggerebbe neppure il peso di una persona”
                      E ALLORA, A CHE TI SERVE?

                      Io posso stabilire che la radice quadrata di -1 fa 23.
                      E che ci faccio?
                      Posso stabilire che per me 4> 10234824274892742948729472. embe’?
                      Posso stabilire che 0/0 fa 42.
                      Non ci faccio nulla.

                      se vuoi ti posso spiegare cosa vuol dire “addizione”.

                    • nicola ha detto in risposta a nicola

                      Certo, ma i paesi occidentali devono seguire la strada del diritto e della giustizia ( internazionale) altrimenti si trasformerebbero in una banda di briganti internazionali.
                      Perchè non proporre una denuclearizzazione dell’area?
                      Poi ci andrei cauto con definizioni del tipo, pazzo, demonio,…. Il governo iraniano è espressione del suo popolo che se non lo gradisce può e deve mandarlo a casa ma senza l’intervento di forze esterne altrimenti sarebbe colonialismo delle forze esterne.

                    • nicola ha detto in risposta a nicola

                      Tu tiri in campo l’utilità della relazione di ordine sui complessi, ma questo non era l’oggetto del contendere.
                      L’oggetto del contendere era:i nomeri complessi sono totalmente ordinabili?
                      La risposta è SI.
                      Che questa relazione di totale ordine non serva a niente è altra questione.
                      Mi vvuoi spiegare cos’è l’addizione?
                      Meraviglioso. Addizione fra cosa? Fra numeri usuali, matrici, in un gruppo,…scegli.

                    • Kosmo ha detto in risposta a nicola

                      Quindi non è vero che non è devinita l’operazione 0/0!
                      Io gli ho dato il risultato di 42! Quindi è lecita!
                      O che la radice quadrata di -1 è 23.
                      Le sciocchezze che scrivono questi libri…

                      Mah, penso sia inutile continuare a battibeccare con un comunista.
                      Vuole solo avere ragione lui.

                    • nicola ha detto in risposta a nicola

                      Kosmo, il tuo furore anticomunista ti fa perdere, se non il lume della ragione, colpi.
                      E pensare che mi ero fatto un’idea diversa dalla lettura del pezzo di codice in C in cui esprimevi la somma di una serie numerica.
                      Cosa c’entra 0/0?
                      0/0 nell’usuale significato è una scrittura errata, priva di significato
                      z<=w con z e w complessi è una scrittura corretta e con significato corretto
                      Kosmo non mi deludere!

                    • Kosmo ha detto in risposta a nicola

                      “z<=w con z e w complessi è una scrittura corretta e con significato corretto"

                      Questo mi fa capire che tu un libro di matematica non l'hai visto manco con il binocolo.

                      prova a proporre le tue idee in campo complesso a qualche università.
                      Magari vinci la medaglia Fields.
                      E poi ti proporranno anche una cattedra in Storia.   

                    • Nofex ha detto in risposta a Kosmo

                      Kosmo, noto che hai una certa propensione aggressiva verso più o meno tutti. Non credi che sia molto più bello un dialogo tranquillo e disteso?

                    • Kosmo ha detto in risposta a nicola

                      @Nofex:
                      certo, detto da uno che considera “fascisti e scismatici” chi non crede che Castellucci sia un genio dell’arte e il suo teatro una preghiera…

                    • Nofex ha detto in risposta a Kosmo

                      Rispetto la tua opinione su di me, anche se ovviamente non mi ritrovo affatto in questa descrizione. L’amichevole invito a creare dialoghi costruttivi permane.

                    • Kosmo ha detto in risposta a nicola

                      @Nofex:
                      Ok chiedo scusa se ho perso le staffe.
                      Ricominciamo.

                    • Nofex ha detto in risposta a Kosmo

                      Grazie, certamente!

                  • Pino ha detto in risposta a Kosmo

                    certo che a leggere i post di nicola si risparmiano i soldi per divertirsi. Il genio della ricostruzione storica de noantri si dimentica, o probabilmente manco lo sa visto il livello di acculturamento, che non solo il 1° settembre del 1939 la Germania attacca la Polonia ma che il 17 settembre del 1939 anche l’URSS attacca la Polonia. La Polonia viene smembrata: un quarto del suo territorio, con Danzica, annesso alla Germania, un altro quarto ridotto a governatorato sotto controllo nazista e il resto occupato dall’URSS.
                    In base al patto di non aggressione, Hitler permette a Stalin di occupare i paesi baltici (Estonia, Lettonia, Lituania) e di invadere la Finlandia e Stalin appoggia, definendola difensiva, l’occupazione tedesca di Norvegia e Danimarca.
                    Stalin spedisce a Parigi il segretario del Komintern Dimitrov e il suo vice dell’epoca Togliatti per coordinare l’allineamento dei comunisti europei e schierarli a favore del nazismo.
                    Quando Hitler invade la Francia nel 1940, il partito comunista francese si schiera a favore di Hitler, il segretario del PCF Maurice Thorez si toglie la divisa da soldato e lancia l’appello alla diserzione proletaria per non fare guerra ai nazisti.
                    Togliatti era un sostenitore di Hitler e della sua guerra di aggressione in Europa.

                    • nicola ha detto in risposta a Pino

                      Ciao, Pino, amico mio, come va?

                    • nicola ha detto in risposta a Pino

                      Che ingrato quell’Hitler, invece di ringraziare invade subito dopo l’URSS con un poderosissimo esercito. E continua a perseguitare i comunisti, anche quelli di pura razza ariana.

                    • Pino ha detto in risposta a Pino

                      nicola, mi chiedo se tu sia in possesso di normali capacità intellettive. Ma riesci ogni tanto a capire qualcosa? Solo per la legge dei grandi numeri ogni tanto dovresti imbroccarla. Il mio post era centrato sulla viscida figura di Togliatti, da te difeso, un personaggio che ha avallato tutti i crimini stalinisti senza discutere. Quando Stalin lo mandò in Francia per bloccare il malessere nel partito comunista francese nel quale molti non volevano allinearsi all’ordine di disertare per non combattere i nazisti Togliatti si schierò a fianco dei nazisti, per poi far morire i soldati italiani nei gulag. Sarebbe ora che questo figuro venisse ricordato per quello che fu e non incensato come un santino ancora oggi da veterostalinisti che abitano sul colle più alto di Roma.

                    • nicola ha detto in risposta a Pino

                      Vedi Pino, la mia opinione sugli abitanti del colle più alto di Roma potrebbe non essere molto diversa dalla tua, salvo che in questo momento particolare è meglio, per l’Italia, mettere da parte questo tema. Io la penso così. Sulle vicende storiche abbiamo un’idea diversa. Puà darsi che io commetta l’errore di un antiatlantismo radicale, ma non si può negare che la storia scritta dai vincitori non dica sempre e solo la verità.

                    • nicola ha detto in risposta a Pino

                      E quando mai ho parlato di disequazioni complesse?
                      Tu confondi relazioni di ordine con disequazioni.
                      Confondi. Per quanto riguarda la scuola frequentata, cosa dire? La tua non deve essere molto elevata e qualche frustrazione l’hai sofferta, qualche tentativo l’avrai fatto ma aimè con esito…. che è meglio non parlarne. Hai qualche infarinatura, qualche notizia,….,altrimenti ti saresti accorto del livello di cultura dell’interlocutore. Non te la prendere, la laurea, il dottorato,…sono fuori modo e non fanno arricchire. Vale di più un buon mestiere.

                    • Kosmo ha detto in risposta a Pino

                      ho capito, non hai fatto manco le elementari.
                      Capita.
                      Non te ne devi scusare.

                  • Kosmo ha detto in risposta a Kosmo

                    “z<=w con z e w complessi è una scrittura corretta e con significato corretto"

                    Questo mi fa capire che tu un libro di matematica non l'hai visto manco con il binocolo.

                    prova a proporre le tue idee in campo complesso a qualche università.
                    Magari vinci la medaglia Fields.
                    E poi ti proporranno anche una cattedra in Storia.

                    • nicola ha detto in risposta a Kosmo

                      Poi dici a me che voglio aver ragione a tutti i costi!
                      Ti sto dando delle ripetizioni gratis e tu, invece di ringraziarmi, rispondi con insulti. Bella gratitudine!
                      Comunque devo riconoscere che il pezzo di programma in C lo hai scritto bene ( ma ora vado a controllarlo, potrei non averlo letto a dovere). Comunque non te la prendere, sono in tanti che hanno difficoltà a capire anche semplici nozioni di matematica.

                    • Kosmo ha detto in risposta a Kosmo

                      si certo, come farsi guidare da un cieco!

                      “sono in tanti che hanno difficoltà a capire anche semplici nozioni di matematica.”

                      nel conto ti ci metti anche tu?
                      Ripeto: vai in qualche università ad esporre le tue scoperte matematiche, che corrono subito a premiarti.
                      Per curiosità, ma che preparazione avresti?
                      No, giusto per EVITARE come la peste quella scuola…

                    • Kosmo ha detto in risposta a Kosmo

                      Fattela risolvere da questo la tua DISEQUAZIONE COMPLESSA:
                      http://www.wolframalpha.com/input/?i=%28x%2Biy%29%3C3%2Bi2

                      E accendi le casse del computer, così puoi pure sentire la pernacchia che ti fa wolfram…

                      Disequazioni complesse, ma cosa mi tocca sentire…

  3. Falena-Verde ha detto

    Beh, se non sbaglio, però, in punto di morte si è convertito.

  4. Lungi da me difendere Voltaire, però è necessaria una precisazione. In moltissimi blog cattolici viene citata quella frase riportata da Gaxotte:

    «Dobbiamo screditare gli autori (che non la pensano come noi); dobbiamo abilmente infangare la loro condotta, trascinarli davanti al pubblico come persone viziose […]. Se ci mancano i fatti, dobbiamo farne supporre l’esistenza fingendo di tacere parte delle loro colpe. Tutto è permesso contro di essi».

    Peccato però che questa citazione sia sbagliata e pertanto nell’apologetica non dovrebbe mai essere utilizzata, ricordando sempre che basta un solo dettaglio non corretto per permettere alla marmaglia anticlericale di screditare tutto il resto.

    Il passo originale di Voltaire è tratto dai Dialogues Chrétiens (http://www.voltaire-integral.com/Html/24/25_Dialogues_chretiens.html ) ed è il seguente:

    «Mais il faut décrier les auteurs, et alors l’ouvrage perd certainement son crédit; il faut adroitement empoisonner leur conduite; il faut les traduire devant le public comme des gens vicieux, en feignant de pleurer sur leurs vices; il faut présenter leurs actions sous un jour odieux, en feignant de les disculper; si les faits nous manquent, il faut en supposer, en feignant de taire une partie de leurs fautes. C’est par ces moyens-là que nous contribuerons à l’avancement de la religion et de la piété, et que nous préviendrons les maux et les scandales que les philosophes causeraient dans le monde s’ils y trouvaient quelque créance.»

    Avrete notato che la parte finale è molto diversa da quella riportata da Gaxotte. In italiano suona più o meno così:

    «È con questi mezzi che contribuiremo all’avanzata della religione e della pietà, e che preverremo i mali e gli scandali che i filosofi causerebbero nel mondo se ottenessero qualche credito.»

    Perché parla di avanzata della religione? Semplice, perché in quel dialogo Voltaire mette questa frase in bocca ad un ministro protestante che discute con un prete cattolico sul modo di contrastare gli enciclopedisti. Quella frase pertanto non è il pensiero di Voltaire, bensì ben rappresenterebbe, nell’opinione di Voltaire stesso, l’atteggiamento dei cristiani nei confronti degli enciclopedisti.

    Certo, si potrebbe rispondere che non è vero che in generale i cristiani si comportino così, tenendo comunque presente che il personaggio del ministro protestante probabilmente rappresentava qualche reale interlocutore di Voltaire con il quale era entrato in polemica. Tuttavia non si può dire che quella frase sia una precisa dichiarazione programmatica riguardante Voltaire stesso.

    Poi è pur vero che Voltaire ha mentito sistematicamente pur di combattere la Chiesa ed il Cristianesimo, ma di fatto non l’ha mai ammesso così esplicitamente.

    Ad ogni modo, è buona regola che nell’apologetica si controllino sempre tutti i dettagli e si eviti sempre qualsiasi informazione non corretta o anche solamente poco accurata.

  5. Antonio ha detto

    E dal 1763 non è cambiato nulla, la tattica rimane identica. Fortunatamente e sfortunatamente la cultura si è abbassata parecchio.

  6. Michele Silvi ha detto

    Beh, analizzando le conseguenze di ciò che affermò ci si chiede se Diderot non avesse seriamente ragione…

  7. Pino ha detto

    Voltaire era contro la religione rivelata ma come razionalista credeva nella esistenza di Dio e nella religione naturale e considerava l’ateismo non solo intellettualmente carente ma anche fonte di amoralità e, pertanto, socialmente pericoloso perché una fraternità senza un Padre comune di origine divina è impossibile da perseguire.

    Scrive Voltaire:

    ”Gli atei sono per lo piú uomini di scienza coraggiosi, ma sviati nei loro ragionamenti, i quali non potendo comprendere la creazione, l’origine del male e altre difficoltà, ricorrono alla ipotesi dell’eternità delle cose e della necessità.

    Va notato soprattutto che il numero degli atei è minore oggi che in qualsiasi altro tempo, da quando cioè i filosofi hanno riconosciuto che non esiste alcun essere vegetante senza germe, alcun germe senza struttura, ecc…

    Geometri non filosofi hanno potuto rigettare le cause finali, ma i veri filosofi le ammettono; e, come ha detto un noto autore, il catechismo annuncia Dio ai fanciulli e Newton lo dimostra ai sapienti.

    Non vorrei aver a che fare con un principe ateo perché, nel caso si mettesse in mente d’avere interesse a farmi pestare in un mortaio, son ben certo che lo farebbe senza esitazione.

    Nemmeno vorrei, se fossi un sovrano, avere a che fare con cortigiani atei, che potrebbero aver interesse ad avvelenarmi…

    Quale conclusione trarremo da tutto ciò? Che se l’ateismo è estremamente pericoloso in quelli che governano, lo è pure negli uomini di studio, per quanto la loro vita possa essere pura, perché le loro idee possono uscire dal chiuso delle biblioteche e raggiungere le piazze. “

  8. a-ateo ha detto

    @nicola,
    vediamo la questione partendo non da considerazioni nazionaliste e ideologiche, ma da considerazioni religiose.
    Non sose hai riflettuto sul fatto che Mussolini, Stalin e Tito sono Santi ATEI a denominazione di origine controllata, come si vantano nel sito Uaar (cfr.elenco dei Famosi non credenti nel sito stesso). Hitler non viene incluso dagli Uaarini nell’elenco, proprio perchè è il più ateo di tutti i mali soggetti citati sopra.

    “L’atteggiamento, nella vicenda, dei principali esponenti del Partito comunista italiano e, in particolare, di Togliatti, membro autorevole del Comintern, è stato oggetto di vivace polemica. I critici hanno accusato il leader italiano di aver abbandonato centinaia di compagni, in grandissima parte totalmente estranei alle accuse, al loro destino”…
    Se Voltaire era viscido, Togliatti era vigliacco (vedi anche la vicenda del cognato…),entrambi, però, erano profondamente atei, esperti in vicende di terrore ateo…

  9. a-ateo ha detto

    @nicola,
    Tra le vittime che persero la vita, per l’esecuzione di una condanna capitale o per le dure condizioni dei campi di lavoro, si possono citare: Emilio Guarnaschelli (1911-1938), Luigi Calligaris (1894-1937), Vincenzo Baccalà (1893-1937), Edmondo Peluso (1882-1942), Gino De Marchi (1902 – 1938), Roberto Anderson (1900-1938). Tra i sopravvissuti: Dante Corneli (1900-1990), Paolo Robotti (1901-1982), cognato di Palmiro Togliatti, Clementina Perone Parodi (1894-1964).
    http://it.wikipedia.org/wiki/Grandi_purghe
    Non difendeva il cognato, poteva mai difendere gli italiani…
    In questo sembri aver ragione…

    • nicola ha detto in risposta a a-ateo

      Certo che la storia ha conosciuto e continua a conoscere tragedie.
      Pensi a quanti morti hanno provocato le guerre coloniali, la rivoluzione francese e industriale in generale, le aggressioni di stati potenti e super tecnologici ai danni di paesi pressocchè inermi. E tutte con ottime intenzioni, come tenevano a sottolineare mandanti ed esecutori! Togliatti non ha mai ammazzato nessuno, nè è stato mandante di omicidi. Era leader militante e coerente di un certo progetto ideale.
      E’ fazioso e non degno di considerazione chi usa strumentalmente il numero dei morti per condannare un certo progetto ideale e trascura di farlo per altri progetti non altrettanto nobili, come il colonialismo, la conquista di territori altrui, l’imperialismo fatto passare come difesa di irrinunciabili interessi nazionali,ecc.
      La religione c’entra solo quando uno stragista proclama di farlo in nome di dio, un dio di sua proprietà. Non è il caso di Stalin, e ancor meno di Togliatti.

  10. Fox ha detto

    Qualcuno potrebbe postare le fonti delle citazioni inserite nell’articolo?

    Grazie per la pazienza

  11. a-ateo ha detto

    “Togliatti non ha mai ammazzato nessuno, nè è stato mandante di omicidi. Era leader militante e coerente di un certo progetto ideale.”
    Dice Nicola…
    Ha soltanto lasciato “lecchinamente” che il suo Capo ne uccidesse milioni…
    Anche lui Santo Ateo di cui al famoso elenco Uaar…
    Se Togliatti non ha mai ammazzato nessuno il merito non è suo, ma della Chiesa che gli ha impedito in Italia di diventare un despota come Stalin, o Tito, o Enver Hoxa o i tanti altri Santi Atei.

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