Québec: una donna data per “irrecuperabile” si risveglia dal coma

Una signora di 76 anni, Madeleine Gauron, dichiarata “morta cerebralmente” ed “irrecuperabile” dai medici, si è incredibilmente risvegliata presso l’Ospedale Sainte Croix de Drummondville, in Québec.

Il personale aveva già contattato la famiglia per chiedere se erano disposti a dare gli organi vitali in donazione, ricevendo risposta affermativa. Il marito aveva però chiesto di non staccare la spina finché non fosse presa una decisione da parte della famiglia. La donna in coma ha però anticipato tutti e improvvisamente ha aperto gli occhi.

Fortunatamente nessun Ignazio Marino canadese le aveva fatto firmare il pericolosissimo testamento biologico! La notizia è ripresa anche da Cyberpress.ca

Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

34 commenti a Québec: una donna data per “irrecuperabile” si risveglia dal coma

« nascondi i commenti

  1. Alessandro Bagni ha detto

    Fortunatamente nemmeno Stefano Rodotà si trovava in Québec in quel periodo…altrimenti addio signora Gauron!

  2. Hugo ha detto

    Interessanti molto anche le “notizie correlate”…vi consiglio una lettura approfondita per capire meglio i termini della questione.

  3. Ercole ha detto

    Il testamento biologico è veramente una minaccia per le persone. Ecco spiegato perché, per fortuna la storia è finita in modo positivo.

    Incredibile invece la storia di questo ragazzo che aveva firmato il testamento ma all’ultimo momento con il battere delle palpebre ha comunicato in qualche modo di aver cambiato idea: http://www.uccronline.it/2010/07/15/cambia-idea-batte-le-palpebre-e-si-salva-il-testamento-biologico-e-pericoloso/

  4. gabriele ha detto

    e non è la prima volta
    ma gli anticlericali massoni continuano nella loro campagna
    il leader dei nazionalisti fiamminghi (agnostico) ha detto che il suo partito voterà no a tutte le proposte di eutanasia perchè ‘con la vita non si scherza’

    • Piero ha detto in risposta a Panthom

      Stavo per dirlo io.
      Non ricordo se qualcuno l’ha detto qui, o se l’ho letto da qualche altra parte, ma mi ha colpito molto (prima non ci avevo fatto caso) la contraddizione tra il loro definirsi adulti e le parole di Gesu’ Cristo: se non vi farete come questi bambini non entrerete nel Regno dei Cieli (detta a “orecchio”).

  5. bianca ha detto

    Salve a tutti!
    Ho letto per caso questo articolo e volevo segnalare la presenza di alcuni errori.
    Innanzitutto, la morte cerebrale e il coma non sono la stessa cosa: nella morte cerebrale si assiste alla cessazione irreversibile di tutte le funzioni encefaliche e tronco-encefaliche, nel coma ciò non avviene. Entrambi si differenziano dallo stato vegetativo, in cui vi è la cessazione delle funzioni cerebrali ma non di quelle tronco-encefaliche.
    In secondo luogo leggendo l’articolo pare che la donna sia fortunatamente scampata alla morte per mano dei medici che la volevano sottoporre al prelievo degli organi. Questo non è possibile poiché in tutti i Paesi Occidentali, tra cui il Canada, l’accertamento della morte è basato sugli stessi principi. In Italia, ad esempio, quando in un reparto di Terapia Intensiva una persona viene dichiarata morta cerebralmente un Collegio di tre medici (medico legale + anestesista-rianimatore + neurofisiopatologo) comincia un periodo di osservazione della durata di 6 ore in cui si effettuano alcune indagini per sincerarsi sull’effettiva morte cerebrale (a chi interessa http://www.slideshare.net/lusenti.f/nuova-normativa-per-la-diagnosi-e-laccertamento-della-morte). Se al termine delle 6 ore non vi sono segni di ripresa di attività (evento raro ma possibile) la persona viene dichiarata morta, vengono staccate le macchine ed, eventualmente, possono essere prelevati gli organi. Durante le 6 ore si chiede alla famiglia se la persona è donatrice d’organi e, nel caso di risposta affermativa, si iniziano a fare alcune indagini che risulteranno utili per un eventuale prelievo d’organi, ma non si interviene fino alla dichiarazione di morte.
    La signora dell’articolo si è risvegliata durante il periodo di osservazione e, probabilmente, i medici avevano iniziato a fare qualche esame per effettuare il prelievo degli organi nel caso in cui la dichiarazione di morte fosse stata confermata. Non c’è niente di anormale in questa vicenda.
    Il testamento biologico, di cui si discute molto in questo periodo, non riguarda i casi di morte cerebrale e la procedura di accertamento della morte, ma altre situazioni, come lo stato vegetativo.
    Perdonate la lunghezza del mio intervento. Io mi occupo di trapianto d’organo e mi piacerebbe che non venissero diffuse false informazioni.
    Grazie dell’attenzione
    Bianca

    • Nofex ha detto in risposta a bianca

      Grazie per la preziosa puntualizzazione. Tuttavia i quotidiani internazionali riportano la notizia così come appare qui: http://www.cyberpresse.ca/la-tribune/sherbrooke/201106/30/01-4414186-une-dame-de-76-ans-ressuscite.php

      Sono comunque d’accordo con quanto dice, anche se è non è vero che non c’entri il testamento biologico. Sappiamo molto bene che invece viene richiesto anche per chi si trovasse in morte cerebrale.

      Non sono d’accordo nemmeno quando dice che “Non c’è niente di anormale in questa vicenda”…invece mi pare proprio che non sia proprio normale dichiarare “irrecuperabile” un paziente e poi questo si sveglia dopo qualche ora. O no?

      • Bano ha detto in risposta a Nofex

        Concordo con Nofex sul testamento biologico, anche perché, come dice Bianca, la morte cerebrale è una situazione “irreversibile”…

    • Ercole ha detto in risposta a bianca

      @Bianca…non ho capito bene la distinzione tra “coma” e “morte cerebrale”…anche su Wikipedia vengono usati come sinonimi: http://it.wikipedia.org/wiki/Morte_cerebrale#Accidenti_cerebrali

      • Lucy ha detto in risposta a Ercole

        In realtà lo ha spiegato bene: “nella morte cerebrale si assiste alla cessazione irreversibile di tutte le funzioni encefaliche e tronco-encefaliche”

        La domanda é: come è possibile, se è una situazione irreversibile, a diventare reversibile e a permettere che il paziente ritorni in vita? Dunque non era in morte cerebrale come dicono i quotidiani? E’ questo che non si capisce molto…

        • Piero ha detto in risposta a Lucy

          penso che, indipendentemente da come ne parlano i giornali, la signora fosse sotto osservazione per vedere se era effettivamente in uno stato di morte cerebrale. Cmq aspettiamo la risposta della nostra amica dottoressa.
          La cosa piu’ brutta e’, secondo me, se avesse firmato il cosiddetto “testamento biologico”.

          • Lucy ha detto in risposta a Piero

            Ma i medici hanno chiamato la famiglia dicendo che era “irrecuperabile” e quindi hanno chiesto loro il permesso per gli organi (gli occhi)…

            • Piero ha detto in risposta a Lucy

              magari si sono solo “portati avanti” con il lavoro… Nel senso che, “mentre aspettiamo questo periodo di osservazione, vediamo che dice la famiglia”. Almeno a me questo e’ parso di capire.

  6. bianca ha detto

    @ Nofex
    Se i medici hanno dichiarato la morte cerebrale l’unica spiegazione è che la signora si sia risvegliata durante il periodo di osservazione. Le probabilità che ciò accada sono quasi nulle ed i medici devo far presente ai familiari che il loro caro quasi sicuramente non si riprenderà. Ovviamente se i medici non hanno spiegato correttamente la situazione ai familiari hanno agito in modo scorretto.
    Comunque non capisco ancora il legame con il testamento biologico, a meno che Lei non si riferisca alla possibilità di dichiararsi donatore di organi. Altrimenti, se è a conoscenza di proposte di modifica alla legge vigente o proposte di legge sul testamento biologico che riguardino anche l’accertamento della morte La prego cortesemente di segnalarmele.

    @ Ercole
    Il coma è una condizione caratterizzata dalla perdita della coscienza, della percezione degli stimoli esterni e della motilità volontaria. Il coma può essere diviso in stadi in base alla gravità del quadro clinico e all’entità del danno cerebrale, che, a differenza della morte cerebrale, non è mai completo. Nel pagina di wikipedia da Lei segnalatami non mi pare che si usino i due termini con sinonimi: leggo “È importante saper distinguere lo stato di morte da altre condizioni simili (intossicazione da barbiturici o da alcool, overdose da sedativi, ipotermia, ipoglicemia, COMA o stato vegetativo cronico)”.

    Bianca

    • Nofex ha detto in risposta a bianca

      Bianca, i medici hanno dichiarato esplicitamente la “morte cerebrale” e l’irreversibilità e poi dopo la paziente si è risvegliata. Non il contrario. E non credo sia una situazione normale, come ha definito lei più sopra…sbaglio?

      Per quanto riguarda il testamento biologico: non c’è che io sappia nessuna richiesta ufficiale, ma nel dibattito culturale, essendo in molti Stati la morte cerebrale equiparata alla morte (tant’è che in questo caso si è parlato di “resurrezione”) viene avanzata la richiesta. Inoltre si possono prelevare gli organi, lei lo saprà senz’altro meglio, ad una persona a cui è stata accertata la morte cerebrale, come la donna di cui stiamo parlando. E quindi nel testamento è prevista questa possibilità. Mi sembra che attualmente in Belgio ci sia proprio un problema simile: si fa una “pressione” sul paziente verso l’eutanasia tramite la donazione degli organi.

      • bianca ha detto in risposta a Nofex

        Mi sembra che Lei faccia un po’ di confusione.
        La morte propriamente detta è la morte cerebrale, non c’è bisogno di equipararle perchè sono la stessa cosa. La legge italiana identifica già la morte cerebrale con la morte e solo gli individui in morte cerebrale possono donare gli organi.
        Il periodo di osservazione serve a sincerarsi del fatto che non ci siano stati errori nella valutazione, soprattutto nell’interpretazione strumentale.

        In Belgio vige una legge di accertamento di morte cerebrale simile a quella italiana e non è possibile donare gli organi prima che la morte cerebrale non venga dichiarata definitivamente. Forse Lei voleva dire che possono essere fatte pressioni su un paziente affinché ricorra all’eutanasia per poi prelevare gli organi DOPO che sia stata dichiarata in modo irrevocabile la morte cerebrale.
        Se in Italia fosse permessa l’eutanasia, la procedura per l’accertamento della morte e per il prelievo degli organi non cambiarebbero e verrebbero applicate in tutti i casi di morte cerebrale, indipendentemente dalla causa del decesso, come si fa tutt’oggi. Conoscendo molte persone che si occupano di trapianti ed essendo testimone della loro serietà e professionalità mi sarebbe difficile pensare che qualcuno di loro possa fare pressioni affinché dei pazienti ricorrano all’eutanasia per ottenere degli organi da trapiantare. Nel caso vi fossero dei medici disposti a farlo è bene che questi vengano puniti.

        • Nofex ha detto in risposta a bianca

          Ora ho capito cosa intende, grazie per la chiarezza! Quindi è stato un errore dei medici quello di aver definito troppo in fretta l’irreversibilità della paziente, giusto?

          In Belgio sta succedendo proprio questo: http://www.associazione-vogliovivere.it/notizie/482-sui-rischi-legati-alleutanasia-il-belgio-fa-scuola.html , sono in molti a considerarlo il passo obbligatoriamente successivo all’accettazione dell’eutanasia.

          • bianca ha detto in risposta a Nofex

            Io credo che i medici non abbiano menzionato la possibilità che la donna non fosse morta perché consapevoli del fatto che la probabilità che venga fatto un errore nella valutazione iniziale di morte cerebrale (prima del periodo di osservazione, per intenderci) sono quasi nulle (motivo per cui questa vicenda ha fatto notizia).
            Alla famiglia si cerca di spiegare lo scopo delle ore di osservazione, ma spesso non è facile far capire a persone che non sono “del ramo” il senso di quell’attesa e si può rischiare di dare false speranze. Direi che, se ho capito bene la vicenda, questi medici sono stati molto “sbrigativi” nei rapporti con la famiglia della donna.

            Conosco la situazione belga, purtoppo.

  7. bianca ha detto

    @ Lucy
    Le indagini per stabilire se una persona può donare gli organi vengono iniziate durante il periodo di osservazione. Questo è molto importante perché il prelievo ed il successivo trapianto devono essere eseguiti nel più breve tempo possibile per ridurre il danno d’organo e aumentare le probabilità di successo.

    Bianca

  8. alèudin ha detto

    “chi cerca di salvare la propria vita la perderà”

    è una delle frasi del Vangelo su cui rifletto più spesso, secondo me c’entra anche in questi temi ma non saprei bene dire come.

  9. Max ha detto

    Volevo ringraziare Bianca per le importanti informazioni che ci ha dato.

  10. Giulia ha detto

    I tre giorni della signora canadese non sono paragonabili ai 17 anni di Eluana Englaro.
    C’è da precisare che chi firma per il testamento biologico si assume anche la remotissima possibilità di aver operato la scelta sbagliata. Se una persona è cosciente di ciò che fa e di ciò che lucidamente sottoscrive, non capisco dove sia il problema.

« nascondi i commenti