In coma “irreversibile” per 10 anni, oggi abbraccia i giocatori della Roma

«Un tronco morto», dicevano i medici, un «senza speranza», Umberto Veronesi ha parlato di persone come lui come «penosa presenza di questi morti viventi». Eppure Massimiliano Tresoldi  -dopo 10 anni di coma cosiddetto (erroneamente) “irreversibile”- si è risvegliato nel 2001 e nei giorni scorsi è andato a Trigoria a salutare i campioni di calcio romanisti, accompagnato da mamma Lucrezia, papà Ernesto e Bruno Conti, bandiera romanista e oggi responsabile del settore giovanile giallorosso.

Anche Massimiliano era un calciatore, poi il 15/8/91, a vent’anni, l’incidente in autostrada tornando dal mare, dieci lunghissimi anni di  stato vegetativo “irreversibile”, il cervelletto è tranciato e tanti consigliano subito di staccare il respiratore artificiale a quell’essere vegetale. Ma mamma Ezia è una donna forte e non si è mai lasciata abbindolare dai gufi della morte, dai radicali di Emma Bonino. Contro tutto e contro tutti lo ha portato a casa Massimiliano e tutto il paese di Carugate (Mi) si è stretto attorno alla famiglia. Ogni giorno Ezia prendeva la mano di suo figlio per fargli fare il segno della croce, poi una sera, un momento di sconforto: «Gli ho proprio detto: adesso basta, questa sera non ce la faccio. Se vuoi farti il segno della croce, te lo fai da solo. Era una frase buttata lì, rivolta più a me stessa che a lui», ha raccontato. Improvvisamente Massimiliano ha alzato la mano e si è fatto il segno della croce da solo. Da quel momento, giorno per giorno, ha iniziato il risveglio, lento e faticoso, fino ad arrivare a scrivere e pronunciare le prime parole.

Max ha da subito ripescato dal fondo della memoria un linguaggio “segreto” fatto di gesti con la mano, lo aveva imparato alle elementari per “parlare” coi compagni senza farsi beccare dalla maestra. Aveva ascoltato tutto durante quei lunghi dieci anni, sapeva perfino del passaggio dalla lira all’euro. Guardando la televisione, nel 2009, ha anche seguito la triste storia di Eluana Englaro, con trepidazione e sgomento. Avrebbero voluto parlare a Beppino, raccontargli la sua esperienza. Una sera su un foglio di carta ha scritto: «Sono felice. Povera Eluana». In un altro messaggio, prima di partire per Lourdes, ha scritto alla Madonna: «Dai la forza a mia mamma per vivere ancora a lungo». Settimana scorsa a Trigoria, emozionato, ha salutato e abbracciato Francesco Totti, mentre Bruno Conti nascondeva gli occhi umidi, scuotendo la testa incredulo.

 

Qui sotto il servizio di “Telepace”, con intervista a mamma Lucrezia

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105 commenti a In coma “irreversibile” per 10 anni, oggi abbraccia i giocatori della Roma

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  1. Daniele ha detto

    Max Tresoldi e Gianna Jessen (la bambina sopravvissuta all’aborto) sono le scomode ma reali presenze che i radicali vorrebbero ignorare e azzittire.

    Invece sarà la tenacia di persone come Max e Gianna ad azzittire le assurde tesi dei radicali!

    • giuseppe ha detto in risposta a Daniele

      Noi abbiamo una delle nostre due gemelline in coma dalla nascita per colpa dell’incuria e della superficialita’ dei medici.
      Per risparmiare su un cesareo hanno preferito far partorire “naturalmente” due bimbe di 3 e 3,4 kg….una FOLLIA al giorno d’oggi!
      Con l’aggravante di avere la macchina dei tracciati rotta!
      Inutile dirvi che la nostra Smeraldina e’ nata con una sofferenza ipossico ischemica che le ha compromesso il suo futuro…il suo destino….la sua gioia di aprire gli occhi e vivere la sua vita.
      Altrettanto inutile dirvi quante diagnosi catastrofiche ci siamo sentiti dare,
      si e’ arrivati persino a suggerirci di pregare a che il Signore se la riprendesse…ma come puo’ un genitore chiedere al Signore di portarsi via la propria creatura?
      Semmai chiedo al Signore di aiutarla e ridarcela sana per come Lui voleva e per come nn e’ a causa della mano “umana!”
      Oggi Smeralda ha un anno,
      contro tutti e tutto ha dimostrato voglia di vivere e ci ha dato la forza per cercare una chance da poterle dare…e ce l’abbiamo fatta!
      Smeralda e’ la prima bambina in Italia di questa eta’ che e’ entrata in un trial con cellule staminali mesenchimali prese da lei stessa.
      Ha fatto la prima di 5 lombari e gia’ dopo la prima siamo riusciti a staccarla dal respiratore(e’ tracheostomizzata e gastrostomizzata…respiro e nutrizione).
      Anche il suo tronco ha subito danni ma sembra si stia riparando…noi crediamo…e crediamo che il Signore operi in tutti i mezzi…e forse sta’ guidando la mano di questi pionieri della ricerca…che vanno contro gli interessi delle grandi lobby farmaceutiche…che speculano sul dolore e sull’assistenza e icosti che ne derivano da malati nn da curare ma da accompagnare ad una lenta e costosa morte.
      Teniamoci forti e facciamo si che l’energia positiva prevalga sul male dei nostri giorni.

      • Kosmo ha detto in risposta a giuseppe

        Personalmente ti sono vicino con le preghiere.

      • Lucio ha detto in risposta a giuseppe

        Anch’io mi associo a Kosmo… Un caro saluto!

      • Maria Domenica ha detto in risposta a giuseppe

        Mi associo anch’io, ti auguro di vedere presto la vostra piccola Smeralda risvegliarsi e sorridervi.
        Nel Siracide 38, 6-8;12-14
        “Ed Egli ha dato agli uomini la scienza
        perché fosse glorificato nelle sue meraviglie.
        Con esse il medico cura e toglie il dolore,
        con queste il farmacista prepara le misture.
        Certo non verranno meno le opere del Signore;
        da lui proviene il benessere sulla terra.[…]
        Poi ricorri pure al medico, perché il Signore ha creato anche lui:
        non stia lontano da te, poiché c’è bisogno di lui.
        Ci sono casi in cui il successo è nelle loro mani;
        anch’essi infatti pregano il Signore
        perché conceda loro di dare sollievo
        e guarigione per salvare la vita”.

  2. Lucas ha detto

    La vita contro la cultura della morte, un abbraccio enorme a mamma Lucrezia e a Max.

    Caro Beppino, qui c’è da imparare.

    • libero118 ha detto in risposta a Lucas

      credo che ognuno debba poter scegliere per se (e per i suoi cari). se Lei vuole vivere a tutti i costi a me va benissimo, non la fermerò ne cercherò di convincerla a cambiare idea, ma non tollero che lei voglia imporre la sua morale ad altri (senza peraltro aver vissuto il dramma degli Englaro).

      • Fabio Moraldi ha detto in risposta a libero118

        Ma tu sei libero di suicidarti quando vuoi. Sbaglio?

        • libero118 ha detto in risposta a Fabio Moraldi

          dici? eppure io sento solo delle critiche e delle accuse ai vari Englaro, Welby, e compagnia? la realtà è che voi non accettate queste scelte e volte imporre a tutti il vostro pensiero. questo va contro la libertà.

          • Luca S. ha detto in risposta a libero118

            Va bene, ma tu perché vuoi imporre ai vari Max Tresoldi di essere soppressi?

            • libero118 ha detto in risposta a Luca S.

              io, al contrario dei cattolici, non voglio imporre proprio niente a nessuno.. la mia parola preferita è “libertà”

              • Francesco Santoni ha detto in risposta a libero118

                Peccato che tu non ne abbia mai imparato il significato.

              • Maria Domenica ha detto in risposta a libero118

                Scusate se mi intrometto. Sarò un po’ strana, ma io vedo più schiavitù nel farsi dominare dallo sconforto e dalla depressione a tal punto da spingersi all’omicidio o al suicidio. I cattolici non impongono nulla: non vanno a casa di nessuno muniti di pistola o strumenti di tortura per costringere a fare o non fare qualcosa. I cattolici cercano di diffondere il messaggio di Dio: ognuno di noi ha una dignità che non va calpestata e annullata, ha in dono una vita che va vissuta interamente e con giustizia, vivendo della vera speranza che ci aiuta a essere liberi anche da noi stessi, perché abbiamo fiducia che qualsiasi sia la nostra condizione terrena, per quanto disperata e sofferente possa essere la nostra esistenza, ci aspetta dopo la morte una vita gioiosa dove dolore e morte non ci toccheranno più per l’eternità.
                Non esprimo alcun giudizio contro gli Englaro o Welby, perché non sono nei loro cuori e non conosco la loro sofferenza. C’è da dire però che spesso tali decisioni vengono prese anche perché c’è una società che non aiuta affatto chi è in difficoltà ma è pronta a spingere giù dal precipizio le persone sull’orlo della disperazione.

                • libero118 ha detto in risposta a Maria Domenica

                  Maria, tu non esprimi un giudizio su Englaro e Welby e ti rispetto moltissimo per questo.. ma purtroppo leggendo i commenti di questo articolo troverai decine di persone che al contrario di te, accusano, giudicano, criticano , e pretendono di estendere le loro idee a tutta la popolazione.. io invece vorrei solo che ognuno fosse lasciato libero di scegliere per se…

                  • Maria Domenica ha detto in risposta a libero118

                    Vedi, il cristiano dovrebbe vedere il mondo come una grande famiglia. Quando penso che qualcuno della mia famiglia sta sbagliando, cerco di farglielo capire, perché non gli capiti di incorrere in conseguenze peggiori delle premesse. Se il cristiano ti dice che non è giusto mettere fine alla tua vita o a quella di un altro, lo fa in primis per te stesso. Come dicevo nel post precedente, chi decide di uccidersi o di uccidere in realtà non è libero ma schiavo della sua disperazione, quindi è un controsenso affermare di avere una libertà decisionale sulla propria vita.

                    • Maria Domenica ha detto in risposta a Maria Domenica

                      quindi è un controsenso affermare di avere una libertà decisionale sulla propria vita
                      volevo dire
                      quando si mette volontariamente fine alla propria vita

                      Poi qui nessuno giudica il padre di Eluana, si parla semplicemente del fatto che nessuno ha libertà sulla vita di un’altra persona. Se invece di sostenere questo i dottori gli avessero prospettato i casi di risveglio, probabilmente la sua decisione sarebbe stata diversa.

                    • libero118 ha detto in risposta a Maria Domenica

                      ” Se il cristiano ti dice che non è giusto mettere fine alla tua vita o a quella di un altro, lo fa in primis per te stesso” ecco vedi? è questo che intendo.. tu non puoi decidere per un altro, farlo in primis per lui, anche se, all’apparenza, la tua decisione può sembrare la migliore non è detto che sia quella che l’altro vuole prendere. per finire.. io inoltre non credo che tutti coloro che si suicidano lo facciano per disperazione.

                    • Paolo Viti ha detto in risposta a Maria Domenica

                      Beppino Englaro ha invece deciso al posto di Eluana quel che era meglio per lei. Non ti senti in contraddizione?
                      Lo Stato decide che è meglio per te che tu non corra pericoli, anche contro la tua volontà, e infatti emana delle leggi in questa direzione. Il concetto di “libertà=faccio quel cavolo che mi pare” che hai in mente tu non esiste, è pura anarchia.

                    • Maria Domenica ha detto in risposta a Maria Domenica

                      Il fatto è che il cristiano te lo dice perché è per dovere di fede, ma non ti forza, ti propone la verità, poi sta a te decidere. Se però vedi uno sul cornicione di un palazzo che vuole buttarsi giù non credo che gli andrai vicino per non dirgli nulla o per dirgli “fratello, sei libero e sono felice per te e la tua autodeterminazione!”

                  • Lucio ha detto in risposta a libero118

                    Caro Libero: Il rispetto per le persone e’ dovuto, ma il giudizio su cio’ che e’ bene e cio’ che e’ male non puo’ essere lasciato all’ interpretazione soggettiva di ognuno!

                    • libero118 ha detto in risposta a Lucio

                      in campo civile e penale no hai ragione, ma quando si parla di scelte personali ognuno deve poter scegliere per se. fede, sesso, politica, gusti, moda.. chi dovrebbe decidere per me se non io?

                    • Paolo Viti ha detto in risposta a Lucio

                      Vale per le tematiche da te citate, ma quando c’è in ballo la vita e la morte cambia tutto. La vita è un bene indisponibile, il concetto anarchico di libertà che stai portando avanti non esiste in campo giuridico.

                • lorella ha detto in risposta a Maria Domenica

                  Ne fanno una questione di “LIBERTA'” forse per non ascoltare la loro coscienza di fronte ad una scelta che renderebbe tutto più facile. Ci vuole molto più coraggio affrontare la vita come hanno fatto i genitori di Massimiliano.

                  • libero118 ha detto in risposta a lorella

                    “Ci vuole molto più coraggio affrontare la vita come hanno fatto i genitori di Massimiliano” mai cosa più giusta fu detta in questo sito.. ma anche per fare la scelta di Englaro ci vuole un enorme coraggio. chi siamo noi per giudicare gli altri ? per dire tu hai ragione e tu hai torto.. non sta a noi, ognuno deve essere LIBERO di decidere come affrontare il suo dramma, decidendo per se stesso , o nel caso per i suoi cari.

                    • Laura ha detto in risposta a libero118

                      Non c’è nessun coraggio ad uccidere. Anzi, si elimina quel che ci fa soffrire proprio perché manca il coraggio. Eluana non aveva espresso alcun parere, era curata e amata. La sua volontà è stata ricostruita artificialmente da alcune parole dette vent’anni prima in perfetta salute. Il padre ha deciso per lei e oggi il padre è leader dei radicali ed entra nelle scuole per insegnare l’eutanasia. La sua è sempre stata una battaglia politica.

              • Norberto ha detto in risposta a libero118

                Se la tua parola è “libertà”, perché non sei libero di guidare il motorino senza casco? In fondo si tratta della tua vita, no?

                Anche tu poverino sei vittima dei radicali, l’autodeterminazione a questi livelli sulla vita NON ESISTE: http://www.avvenire.it/Dossier/fine%20vita/interviste/Pagine/il%20giurista_201103080746575470000_201103080751000900000.aspx

              • Luca S. ha detto in risposta a libero118

                E perché Beppino Englaro avrebbe libertà sul corpo di Eluana Englaro?

                • libero118 ha detto in risposta a Luca S.

                  già.. è molto più logico che abbiate VOI il diritto di decidere quale destino la attenda.. in fondo chi è suo padre per decidere della sua vita? il mondo è pieno di padri che sacrificano i figli così, tanto per fare.. o no?

                  • Luca S. ha detto in risposta a libero118

                    Hai detto bene, suo padre non è nessuno per decidere della sua vita. Non può decidere di sopprimerla né di venderne gli organi. Non è un corpo che appartiene a Peppino, né a me, né a te.

                    • Enrico ha detto in risposta a Luca S.

                      Nessuno ha ucciso Eluana è stato solo impedito che le venisse forzatamente iniettato il nutrimento per non lasciarla morire naturalmente come è accaduto.Eluane nell’incidente aveva avuto la rotture della prima vertebra quindi no poteva muovere nemmeno l’osso del collo e dopo 17 anni in quello stato il corpo(chiedi alla giornalista che ha avuto il permesso di vederlo che è rimasta sconvolta) era ormai in uno stato che faceva pena a gurdarlo…

                    • Paolo Viti ha detto in risposta a Luca S.

                      Enrico, alimentazione e idratazione non sono terapie ma il sostentamento di ogni persona vivente, come ha stabilito il Comitato Nazionale di Bioetica: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_907_allegato.pdf

                      Eluana viveva autonomamente, non era attaccata a nessun macchinario, non c’era alcun accanimento terapeutico su di lei, solo amore (non da suo padre ovviamente).

                      Sai chi fu la giornalista a vederla per ultima? Lucia Bellaspiga, la quale la descrive così: “Eluana è invecchiata poco, è rimasta ragazza davvero, anche nella realtà, non solo in quella congelata dalle foto […] i lineamenti sono poco diversi da prima, non peggiori o migliori, diversi […] dal suo sguardo capisci che è una disabile, a occhi chiusi potrebbe essere la persona più sana del mondo […] il volto è rilassato, pieno, normale, non abbruttito”.

                      Il neurologo Giuliano Dolce che la visitò con il permesso del padre registrò che Eluana aveva ripreso negli ultimi tempi un regolare ciclo mestruale, era in grado di deglutire autonomamente, di variare il ritmo respiratorio a seconda degli argomenti trattati vicino a lei. Non soffriva in alcun modo e la sua salute non era in pericolo. http://www.salutefemminile.it/Template/detailArticoli.asp?IDFolder=176&IDOggetto=6981

              • Lucio ha detto in risposta a libero118

                Non posso copncordare Libero: scegliere di non rispettare la vita non e’ liberta’, e’ male! La vita e’ un mistero e non ci appartiene. Non abbiamo scelto noi di nascere ne di nascere qui ed ora, cosi come non sappiamo quando, come o dove moriremo. Su ognuno di noi Dio ha il suo disegno di salvezza, ma non possiamo comprenderlo perche’ le sue vie non sono le nostre vie. Il sostenere poi che Dio non esiste e che siamo solo in mano al caso mi sembra una risposta profondamente insoddisfacente anche da un punto di vista filosofico e scientifico. Il nichilismo e lo scientismo stanno mostrando i limiti e le contraddizioni delle loro concezioni!

                • libero118 ha detto in risposta a Lucio

                  non “scegliere di non rispettare la vita ” ma “scegliere della propria vita” è estremamente diverso per me.. io credo che la mia vita mi appartenga , me l’hanno data i miei genitori, è stata la conseguenza di specifiche azioni. il mondo, la natura , ogni cosa è controllata non dal caso ma da cause e conseguenza, ad ogni azione corrisponde una reazione.. sta tutto li.. quindi non vedo perchè dovrei essere devoto a dio, allah, apollo, poseidone o qualsivoglia altra divinità. (ps avete notato vero che tutte le divinità sono “passeggere”? tra 3000 anni chissà chi adoreranno gli uomini..)

                  • Paolo Viti ha detto in risposta a libero118

                    Peccato che tu sia così libero che ogni volta che devi salire in macchina sei obbligato a mettere le cinture di sicurezza. Quando c’è in ballo la vita e la morte, perdi la facoltà di decidere della tua vita (anche se puoi sempre buttarti già da un ponte). La vita non è a disposizione dell’uomo perché è un bene troppo superiore.

                    P.S.
                    E’ dal primo secolo che sostengono la fine del cristianesimo, arrivi un po’ tardi.

                  • Maria Domenica ha detto in risposta a libero118

                    Conseguenza di azioni non tue. Non sei tu ad aver deciso di vivere e non sei tu che puoi decidere di morire. Se perdiamo questo concetto fondamentale andremo davvero alla deriva. Per un cristiano la vita è sacra e cercherà di difenderla sempre perché è qualcosa che va al di là dell’uomo stesso. Non è qualcosa che oggi c’è e domani puoi buttare nel cesto della spazzatura.
                    Per quanto riguarda le divinità varie, mi sembra che Dio in longevità le abbia già superate tutte, perché la descrizione di Dio è contemporanea anzi anteriore ai miti di dei già scomparsi da millenni e quindi il tuo discorso regge poco.

                    • libero118 ha detto in risposta a Maria Domenica

                      ” Per un cristiano la vita è sacra e cercherà di difenderla sempre perché è qualcosa che va al di là dell’uomo stesso” capisco quello che vuoi dire ma non lo condivido.. se tu vuoi salvare la vita ad uno che vuole morire, anche selo fai come atto di bontà, finisci per fare un atto violento. limiti la sua libertà. dici “conseguenza di azioni non mie”… certo, ma sempre azioni sono, i miei genitori hanno procreato e io sono nato, se morirò per incidente sarà la conseguenza di un forte urto dovuta ad un errore di guida.. è sempre così.. ci sono sempre una causa e una conseguenza.. e non dipendono da dio ma da cose concrete..

                    • Maria Domenica ha detto in risposta a Maria Domenica

                      E chi ti dà la certezza che Dio non sia concreto??

                    • Boomers ha detto in risposta a Maria Domenica

                      ” se tu vuoi salvare la vita ad uno che vuole morire, anche selo fai come atto di bontà, finisci per fare un atto violento”
                      Cari suicidi siete avvertiti, se vedete arrivare in macchina “libero118” buttatevi sotto le sue ruote, lui non frenerà ma anzi per non ledere il vostro diritto vi calpesterà e tornerà indietro per schiacciarvi meglio per non rischiare che sopravviviate.

                  • Lucio ha detto in risposta a libero118

                    Caro Libero quando scrivi: “io credo che la mia vita mi appartenga, me l’hanno data i miei genitori” penso che tu faccia confusione: i tuoi genitori ti hanno trasmesso qualcosa che non appartiene nemmeno ad essi e che anche loro hanno ricevuto come dono.
                    Inoltre quando sostieni: “ogni cosa è controllata non dal caso ma da cause e conseguenza” dimentichi di chiarire se queste cause naturali esistano per caso o se siano state poste in essere da Dio. L’universo, infatti, non e’ eterno ma ha avuto un inizio. Quanto al fatto che che tutte le religioni siano fenomeni contingenti ti sbagli: la Religione Cristiana rappresenta realmente la vera Filosofia, cioe’ la vera testimonianza della Verita’. Niente puo’ dare una risposta migliore alle domande sul senso della nostra esistenza e su quella del mondo. Un saluto!

  3. libero118 ha detto

    mi spiace dirlo per quel ragazzo, ma che vita potrà mai aspettarlo? senza dignità ne’ gioie.
    io se mi dovesse succedere una cosa del genere vorrei poter essere libero di decidere.. e in quel caso preferirei morire. senza dubbio. e nessuno si può permettere di decidere per me.

    • Francesco Santoni ha detto in risposta a libero118

      Quel ragazzo non ha dignità????????? Con sole due parole hai dimostrato tutta l’idiozia del pensiero radicale. Inutile solo provare ad intavolare una discussione intelligente…

      • libero118 ha detto in risposta a Francesco Santoni

        quel ragazzo non so, ma io se mi accadesse una cosa del genere di dignitoso e gioioso avrei ben poco.. una vita senza poter fare quello che vorrei, senza poter dimostrare il mio valore, una vita a metà, frenata, limitata.. per ME non vale la pena di essere vissuta.. e sottolineo il per me..

        • Francesco Santoni ha detto in risposta a libero118

          Strano tu non sei un disabile eppure non riesco proprio a vedere quale valore tu stia dimostrando…

        • GiuliaM ha detto in risposta a libero118

          Una vita “limitata” la hai anche se sei povero; dobbiamo quindi sopprimere tutti i non milionari del pianeta perchè non saranno mai felici?

          • libero18 ha detto in risposta a GiuliaM

            proprio non riesco a farmi capire da voi.. possibile che per voi si debba sempre generalizzare tutto? o si fa A o si fa B.. il concetto che un uomo possa decidere individualmente quello che gli pare per se stesso vi è totalmente sconosciuto. GiuliaM , io trovo terribile quando qualcuno si suicida per denaro o per i debiti, ma non lo giudico male, anzi lo rispetto perchè il suicidio è stata una sua scelta.

            • Norberto ha detto in risposta a libero18

              “voi?”, a chi stai parlando?

              Il concetto che un uomo possa decidere individualmente quello che gli pare per se stesso non esiste. Sopratutto quando è in gioco la sua stessa vita. Non puoi fare il bagno al mare se c’è la bandiera rossa, non puoi guidare senza cinture o girare senza casco. La tua vita vale di più di quanto tu possa pensare e lo Stato la difende anche da te stesso. Infatti nel diritto la parola “autodeterminazione” non è nemmeno contemplata:
              http://www.avvenire.it/Dossier/fine%20vita/interviste/Pagine/il%20giurista_201103080746575470000_201103080751000900000.aspx

              Appena puoi svegliati, magari cominci a capirci.

              • libero118 ha detto in risposta a Norberto

                “concetto che un uomo possa decidere individualmente quello che gli pare per se stesso non esiste” infatti.. ma questa non è libertà..

                • Paolo Viti ha detto in risposta a libero118

                  Appunto. Non siamo liberi di fare quello che vogliamo della nostra vita, ed è giusto così. Essa non ci appartiene in quanto è bene indisponibile.

            • GiuliaM ha detto in risposta a libero18

              Invece che aiutare questa persona la spingeresti ad ammazzarsi?
              Ti faccio una domanda provocatoria: se uno si buttasse sotto la tua macchina in corsa, col chiaro intento di ammazzarsi, freneresti?

              • Paolo Viti ha detto in risposta a GiuliaM

                Domanda interessante. Secondo il suo concetto di “Libertà” lui accelererebbe. Perché privare il suicida della libertà di suicidarsi direbbe il nostro “libero18”?

              • libero118 ha detto in risposta a GiuliaM

                guarda che non siamo mica in un talk show di politici, evita questi esempi assurdi per cortesia.. sai bene qual’è la risposta senza che te la scriva..

                • Paolo Viti ha detto in risposta a libero118

                  E’ coerente la domanda. Tu affermi che bisogna lasciare la libertà di uccidersi. Perché fermare un suicida allora? Non è andare contro la sua volontà facendo così? Perché non fermare Lucio Magri e invece fermare chi si butta sotto la metropolitana?

    • Gabry ha detto in risposta a libero118

      Fai bene a dirlo, anche se quello che dici è molto vicino a quello che pensavano i nazisti rispetto agli ebrei. Lo stesso tuo ragionamento è stato fatto dagli eugenisti del’900 su coloro che avevano alla nascita una testa troppo grossa. Ti invito a osservare il foglio in mano a Massimiliano: “IO SONO FELICE”. Forse lo è più di te, mi spiace dirlo ma è lecito presupporlo. Lui infatti non chiede la morte di nessun disabile o non considera meno degna la loro vita, mentre tu lo stai facendo.
      Se Massimiliano vorrebbe uccidersi potrebbe farlo benissimo, come sei libero tu. Ma lui è felice, e tu lo sei?

      • libero118 ha detto in risposta a Gabry

        “Lui infatti non chiede la morte di nessun disabile” e io di chi avrei chiesto la morte scusa? io parlo di libertà di scelta, non voglio arrogarmi il diritto di dire che io ho ragione e voi torto, dico SOLO che ognuno dovrebbe avere il diritto di poter scegliere come affronatare la sua esistenza, senza nessuno che lo giudichi o gli imponga il suo credo.

        • Francesco Santoni ha detto in risposta a libero118

          Ma infatti puoi sempre suicidarti. Forse ti sfugge il fatto che anche accettare di praticare un’eutanasia è un’azione volontaria che segue da un proprio giudizio sulla vita di un’altra persona. Questa storia della neutralità etica è un’altra delle tante idiozie propagandate dai radicali. Luigi Magri aveva una comune e curabile depressione. I medici svizzeri hanno convenuto che ucciderlo fosse il miglior modo di aiutarlo. C’è sempre un giudizio di uno sulla vita di un altro. Vuoi morire? Sei libero di suicidarti, ma non pretendere aiuto da chicchessia appellandoti ad un’inesistente neutralità etica.

          • libero118 ha detto in risposta a Francesco Santoni

            Luigi Magri ha fatto quello che aveva deciso di fare e io non lo giudico male, è stato libero fino alla fine.. i medici hanno eseguito le sue ultime volontà. non ci vedo niente di male.. per il discorso del suicidio: se io fossi in coma come farei a suicidarmi? non potrei. L’unico modo è che chi mi conosce bene abbia la possibilità di sollevarmi da inutili sofferenze, possibilmente senza essere giudicato come assassino, o come pro morte, anti vita o idiozie di questo genere..

            • Francesco Santoni ha detto in risposta a libero118

              Vedo che puntualmente non hai capito proprio niente di quello che ho detto…

              • libero18 ha detto in risposta a Francesco Santoni

                no ho capito è che il tuo discorso passa in secondo piano rispetto alla volontà del Magri che alla fine è quella che conta e ne io ne te possiamo intrometterci per ostacolarla.

                • Francesco Santoni ha detto in risposta a libero18

                  E allora perché Magri si è andato a cercare dei medici compiacenti in Svizzera? Perché non ha fatto tutto da solo?

                  • libero118 ha detto in risposta a Francesco Santoni

                    non lo so, saranno affari suoi o no? non vedo cosa centri e come ti permetti di interferire nelle sue scelte.. è questo che non capisco di voi..

                    • Paolo Viti ha detto in risposta a libero118

                      Ma perché tu ti permetti di interferire nelle scelte di un suicida che si vuole buttare giù da un ponte?

                • Gab ha detto in risposta a libero18

                  Ciò che conta alla fine è la volontà di Dio e chi non la persegue e condannato per l’eternità, povero sciocco.

                  • Gab ha detto in risposta a Gab

                    è*

                  • libero118 ha detto in risposta a Gab

                    ha ha ha ha ha ha … grandissimo!! oh no! sono condannato per l’eternità!! aiuto!! finirò nel centro della terra tra zolfo e diavoletti!! dai su.. non scherzare..

                    • Paolo Viti ha detto in risposta a libero118

                      Sono d’accordo con te, non è a questo livello che ci interessa discutere.

                    • Francesco_ ha detto in risposta a libero118

                      Gab non scherzava. Quello che ha scritto fa parte del credo di ogni cristiano.

                      Prima definisci indegna la vita di una persona che ha le pa…le di guardare positivamente al futuro dopo un’esperienza che nemmeno possiamo immaginare. Poi ridicolizzi la fede altrui.

                      Spero per te che tu sia molto giovane.

                • Paolo Viti ha detto in risposta a libero18

                  Caro “libero”, ognuno ha la libertà di suicidarsi. Ma non può chiedere aiuto allo Stato o a nessun altro. Lo Stato che uccide i suoi cittadini mentre obbliga le cinture di sicurezza sarebbe in piena contraddizione. Per sostenere il concetto di libertà che hai in mente tu, dovresti riformare totalmente il diritto costituzionale delle civiltà moderne.

            • Maria Domenica ha detto in risposta a libero118

              I dottori, all’inizio delle loro carriere, giurano tra le altre cose:
              “- di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;
              – di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona”
              Quello che avrebbero dovuto fare i dottori sarebbe stato curare la depressione di Magri.
              Per quanto riguarda il caso Englaro:
              -ribadisco che non condanno il padre perché non posso conoscere la sua sofferenza e perché ritengo che questa famiglia sia stata lasciata sola e nessuno l’abbia aiutata almeno a mantenere la speranza
              -non aveva comunque la sicurezza che Eluana fosse d’accordo: molte persone che non avevano mai mostrato attaccamento alla propria vita o che avevano dichiarato che la vita va vissuta solo in piena salute, in punto di morte hanno decisamente cambiato idea. Ci mettiamo una vita a conoscere noi stessi e nemmeno ci riusciamo, mi sembra un po’ eccessivo di poter mettere la mano sul fuoco su ciò che pensa un’altra persona;
              -immagina che Eluana come Max sentisse tutto e non potesse reagire; ci fu un ragazzo che si svegliò dopo 17 anni di coma “irreversibile” e anche lui sentiva tutto ma non poteva reagire.
              -nessuno sta imponendo, piuttosto si propone il proprio credo; se si crede fermamente in qualcosa, quel qualcosa non lo si può lasciare chiuso in casa o nella propria testa. Se ami una persona ti ci fidanzi e te la sposi mostrandola al mondo intero e così è per chi ama Cristo e la Sua Parola

            • Topazia ha detto in risposta a libero118

              nemmeno io posso condannare Magri ma so che non era libero, chi è preso dalla depressione e dalla disperazione non è libero, è intrappolato in se stesso, nella propria angoscia, non ha bisogno di qualcuno che lo spinga nel baratro ma di qualcuno che gli voglia bene e lo aiuti a liberarsi dall’angoscia e dal dolore, lo aiuti con l’amore non con la morte.
              E comunque non si sceglie di morire: ci si sente costretti, dalla propria paura, dalla disperazione che porta a considerare impossibile ciò che è semplicemente difficile: vivere. La morte è la negazione di ogni libertà, per un cristiano è un momento di transito, ma non per questo va anticipata.
              Quanto al coma, certo, ogni persona sana di mente lo teme, ce lo immaginiamo come un incubo tremendo, ma nessuno può sapere, prima che capiti, come reagirebbe in quella situazione, se avrebbe voglia di vivere o morire.
              Ai medici va ricordato il giuramento di Ippocrate “…Regolerò il tenore di vita per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio; mi asterrò dal recar danno e offesa. Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo…”

    • Norberto ha detto in risposta a libero118

      Faccio notare che mentre “libero118” afferma che i disabili non hanno dignità né gioie, l’utente abortista “Credo” riconosce tranquillamente che l’aborto “non è questione di chi deve e chi no,ma di chi si può uccidere e chi no”:
      https://www.uccronline.it/2012/03/11/alabama-corte-suprema-riconosce-il-feto-come-una-persona-umana/#comment-58253

      Questa signori è la cultura della morte in azione, è bene che tutti leggano chi sono e quali argomenti abbiano i critici della Chiesa. Ognuno poi potrà capire da solo chi è umano e chi è disumano.

      • Luca S. ha detto in risposta a Norberto

        Sì, è necessario studiarli attentamente.

      • Credo ha detto in risposta a Norberto

        è razionalmente sbagliato che io consideri giusto l’aborto e sbagliato l’infanticidio,una vita umana logicamente e biologicamente parlando è tale sin dall’inizio,la sostanza uomo rimane sempre la stessa.Se io ammetto l’aborto,dal punto di vista logico e biologico,devo ammettere l’infanticidio e l’omicidio.

    • Mr. Crowley ha detto in risposta a libero118

      E’ vero, la vita va vissuta solo se:
      Hai la morosa bella come Belen.
      Sei figo come Brad Pitt.
      Se sai fare l’amore (ed hai l’attrezzatura da pesca) come Rocco Siffredi.
      Se hai i soldi di Berlusconi.
      Se no, chi te lo fa fare di vivere?.
      I bambini delle favelas brsiliane, con il gas dovrebbero ucciderli (sono sfigati e poveri in canna).
      Come tutti gli altri poveri e brutti, insieme a quelli che hanno perso casa e lavoro.
      La vita vale la pena solo se si e’ sani, ricchi, belli e senza problemi.

      • Kosmo ha detto in risposta a Mr. Crowley

        So benissimo che stai parlando per iperboli, e che mi è piaciuto molto il tuo post, lo quoto al 100000%
        ma, con tutto il rispetto per loro, io con tutti quelli che hai nominato non mi ci cambierei manco morto.
        La mia moglie è molto meglio di Belen, perchè la amo.
        Io sono più figo per lei di Brad Pitt, perchè mi ama.
        Quando facciamo l’amore è molto meglio di qualsiasi altra cosa e di chiunque.
        Un vecchio detto napoletano al classico “I soldi non fanno la felicità” aggiunge “figurati ‘a miseria!”. Detto questo, da quanti grattacapi ha avurto quello da quelli che glieli vogliono soffiare, e da come vive, non mi ci cambierei mai.

        • Mr. Crowley ha detto in risposta a Kosmo

          Io stavo solo rispondendo a Libero118 il quale piu’ sopra ha affermato: “quel ragazzo non so, ma io se mi accadesse una cosa del genere di dignitoso e gioioso avrei ben poco.. una vita senza poter fare quello che vorrei, senza poter dimostrare il mio valore, una vita a metà, frenata, limitata.. per ME non vale la pena di essere vissuta.. e sottolineo il per me..”
          Intendevo fare dell’ironia perche’ Libero non ha ancora capito che la vita va vissuta con coraggio, con fede (in Gesu’ e in Maria), il problema e’ che lui manifesta la vita che vale solo se produci, se puoi fare cio’ che vuoi, che non hai valore per cio’ che tu sei a prescindere, ma solo per cio’ che puoi fare e cio’ che puoi ottenere.
          E’ questo uno dei cancri della nostra mentalita’.

          • Kosmo ha detto in risposta a Mr. Crowley

            ma infatti, avevo capito benissimo quello che volevi dire.
            Io ribadivo dicendo che, con quelli di successo che hai nominato tu, io non mi ci cambierei mai, per quanto sia molto più brutto di Brad Pitt/Belen, meno “prestante” di Siffreddi, meno ricco di Berlusconi…
            Inoltre è tutto da dimostrare che costoro vivano felici, tantomeno più felici di me.
            solo questo.

            • Mr. Crowley ha detto in risposta a Kosmo

              Al massimo possiamo dire di essere piu’ felici del “Blasco” Vasco Rossi, in quanto, malgrado il successo ed il denaro, per tirare avanti usa un cocktail di farmaci contro la depressione!!!!.
              Magari potrebbe farne a meno (o almeno limitarne la dose) pregando qualche rosario al giorno, affidandosi a Cristo.

      • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a Mr. Crowley

        Concordo ormai è cosi e quai a parlare di sacrificio.

  4. Mr. Crowley ha detto

    Pero’ i media, per notizie come questa ti fanno un servizio in mezzo al telegiornale o un trafiletto in decima pagina del quotidiano.
    Per uccidere Eluana ci hanno tirato una testa come un melone per dei mesi.
    Quindi Tresoldi viene alla fine ignorato, mentre il “povero” Beppino sovraesposto.
    Chi comanda in Italia ti fa vedere quello che vuole (per condizionarti) mentre per liberarti devi lottare da solo (o con pochi amici).

  5. Enrico da Bergamo ha detto

    Ovviamente sul sito UAAR non parlano di questa storia.
    Ammiro la dignità dei suoi genitori che hanno teuto a casa il malato non l’hanno parcheggiato dalle suore per poi dare delle stupratrici alle suore.

  6. Giovanni Pastormerlo ha detto

    Chi vuole diventare amico di Max lo trova su Facebook: http://www.facebook.com/max.tresoldi

  7. Marco Q ha detto

    Scusate se mi intrometto nella discussione ma mi ha incuriosito il dibattito che ha creato e leggendo i commenti ho visto a mio parere cose giuste da una p
    arte e dall’altra, ma ho trovato il modo in cui sono poste completamente sbagliato. Sembra più una discussione tra persone di partiti politici opposti più che un dibattito sulla vita e la morte…cmq da mia parte penso che sia un argomento estremamente complesso e nn dovrebbero essere dati giudizi cosi netti, oltre utilizzare esempi come questo per avvalorare una o l’altra parte.

    ps: ultima cosa: per favore nn utilizzate generalizzazioni dividendo in pro vita e pro morte. nn credo sia un attegiamento che nn ha nulla a che fare con la civiltà, l’umanità o la cristianità.

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Marco Q

      Inevitabilmente sul web il livello di discussione è questo, è difficile un vero confronto come intendi tu. Io sarei d’accordo con te, ma non è possibile su internet. Lo so per esperienza.

  8. Marco ha detto

    Se si schiaffa la vita di una persona sui media, considerato che quasi tutti i miracoli sono la conseguenza di errori diagnostici, sarebbe giusto vedere gli esami del paziente. Parlano del cervelletto.. L’unica parte del cervello che non centram nulla con la coscienza! Peccato veramente!

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Marco

      Posso dirti che hai cannato quasi tutto? Innanzitutto il termine “schiaffare” mi pare poco sensibile ad una storia come questa. Per prima cosa dovremmo essere tutti contenti, no? Oppure forse vuoi che fosse morto anche lui come Eluana? Non credo, giusto?

      Poi parli di miracolo. Ma nessuno qui ha avviato una causa di miracolo, non è il modo in cui si sia svegliato che è al centro di questa storia, ma il fatto che è un’altra dimostrazione come dallo stato vegetativo ci si possa risvegliare. Si deve cambiare il concetto di irreversibilità e quindi rinnegare l’eutanasia. Se tu fossi stato il padre di Max oggi nessuno sarebbe andato ad abbracciare Totti, nessuno avrebbe in mano quel cartello come in fotografia, nessuno si sarebbe commosso per lui. Questo è il senso dell’articolo, lascia perdere i miracoli (e i fantomatici “errori diagnostici”).

  9. federica ha detto

    Non ho mai condiviso il fatto che, appena un ragazzino era in coma irreversibile (dicevano i medici) gli venivano espiantati gli organi per fare i loro esperimenti. Per fortuna uno di quei medici è morto. Quella era una vera e propria eutanasia, tanto i genitori i quei momenti si fidavano di quanto gli veniva detto. Magari ora saranno pentiti, io invece provo molta ammirazione per quella brava mamma di Carugate, mella vita non bisogna lasciare mai nulla di intentato, altro che i consigli della Bonino, tanto lei di figli non ne ha.

    • Paolo Viti ha detto in risposta a federica

      Come non condividere quel che dici cara Federica?! Hai ragione da vendere!

      Ma posso chiederti di quale ragazzino parli?

    • Marco Q ha detto in risposta a federica

      Federica vorrei sapere anch’io di che ragazzino si parla e vorrei dirti: e se quegli organi avessero salvato 100 altre persone credi sarebbe stato ancora un gesto disumano? E vorrei chiedere a paolo vitti e se non si fosse svegliato cosa sarebbe successo? la mamma avrebbe forse rimpianto di non averlo fatto per un benessere sia suo e dei suoi familiari che del ragazzo?

      ps federica mi sembra un po incoerente mettere la vita cm valore supremo e poi gioire per la morte di qualcuno anche se quel qualcuno era la peggior persona su questo mondo.

      • Luca S. ha detto in risposta a Marco Q

        E se gli organi tuoi possono salvare altre due persone, perché non espiantare?

      • Maria Domenica ha detto in risposta a Marco Q

        A parte il fatto che mi sembra un po’ eccessivo che con una sola persona se ne salvino 100, posto un articolo molto significativo, a mio parere http://disinformazione.it/espiantorgani.htm

        Inoltre chi di noi può decidere quale vita sia da preferire? Noi non sappiamo se una persona si risveglierà dal coma e quindi, in tutta coscienza, essendovi un tal dubbio, come si può decidere volontariamente per la sua morte, anche qualora salvi tante altre vite?
        Il problema è sempre lo stesso: un malato per la nostra società non è altro che un peso; perché sprecare il tempo ad amarlo e ad accudirlo? Perché sprecare il tempo ad aiutare le famiglie, affinché non si sentano sole e disperate?
        Sono certa che chiunque di noi, seppure venisse ora a conoscenza della data della propria morte, non andrebbe certo a farsi espiantare gli organi subito per risparmiare tempo e dolore, eppure in questo modo saprebbe sicuramente di poter salvare altre vite!

      • Luca S. ha detto in risposta a Marco Q

        In particolare, soffermo la tua attenzione sul tuo rene. Se, come immagino, ne hai ben due funzionanti, sarebbe giusto che tu te ne faccia espiantare uno. La probabilità che tu perda l’altro nel corso della vita è infinitesimale (e comunque c’è sempre la dialisi). Nel frattempo, avrai sicuramente salvato una vita umana.

      • Paolo Viti ha detto in risposta a Marco Q

        Caro Marco Q…con i “ma” e con i “se” non si va da nessuna parte. Inutile rispondere a ipotetici scenari, si rischia solo di fare confusione.

  10. Oscar ha detto

    Egregio sig. libero118, perchè insiste a cambiare la Sua versione? Lei ha testualmente scritto ” credo che ognuno debba poter scegliere per se (E PER I SUOI CARI). Chi è Lei per poter decidere anche della vita dei suoi cari? Forse soffre di manie di grandezza e mi vien da dirLe ” Chi è Lei per eleggersi a Padre Eterno?”. Per quanto riguarda la sua vita ritengo possa farne ciò che vuole. Saluti

    • libero118 ha detto in risposta a Oscar

      io non cambio proprio niente, amico. io sono convinto che stia ai cari/parenti decidere quando la “vittima” non è in grado di farlo.. Se io sono in coma irreversibile da anni spero con tutto il cuore che qualcuno dei miei cari decida di sollevarmi dal mio stato di vegetale e non di uomo. esattamente come se sono senza sensi e devo essere operato al cuore per essere salvato sta ai miei parenti firmare il consenso per me. è lo stesso concetto. poi sono daccordissimo con chi dice che ci vuole coraggio a decidere di non “staccare la spina”.. meritano anche loro rispetto, tutti lo meritano in questi casi.

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