Successo del tema religioso al Salone del Libro di Torino
Nonostante tantissimi editori cattolici siano stati lasciati fuori dal Salone internazione del Libro a Torino, svoltosi in questi giorni, i temi religiosi sono stati fra gli incontri più seguiti.
Lo scrittore Erri De Luca, si legge su Il Corriere della Sera, ad esempio, ha riempito la Sala Oval ed Enzo Bianchi ha fatto lo stesso nella Sala Rossa, nonostante un disguido che ha fatto slittare l’incontro di mezz’ ora. Due degli appuntamenti più seguiti. Successo anche per don Virginio Colmegna e don Giacomo Panizza, impegnati allo stand di Ibs nell’affronto dei temi caldi, come l’immigrazione e l’accoglienza.
De Luca e Enzo Bianchi, priore del monastero di Bose, hanno entrambi analizzato la stessa pagina del Vangelo di Giovanni, quella dell’ adultera condannata alla lapidazione che Gesù salva con le parole «Chi è senza peccato scagli la prima pietra». Entrambi parlano della donna nella Bibbia e nella storia religiosa e cristiana. Si è insistito anche sul «riseminare il Vangelo, liofilizzato nei valori cristiani».
Peccato che molti siano stati esclusi…http://archiviostorico.corriere.it/2011/maggio/12/cattolici_ribellano_Cantagalli_messi_parte_co_9_110512041.shtml evidentemente la massoneria è molto forte in Piemonte.
Appunto, un altro link interessante: http://lanostrastoria.corriere.it/2011/03/litalia-dei-libri-dimentica-i.html
Non conosco don Colmegna e don Panizza. Conosco invece De Luca, bravissimo e lo stimo. Non è tuttavia un credente. Conosco Enzo Bianchi, bravissimo e lo stimo. Tuttavia è un progressista, spesso troppo critico. Non c’era spazio per un cattolico come Antonio Socci, Vittorio Messori, Francesco Agnoli o Rino Camilleri?
Diciamo che ci siamo presi la rivincita…
Credo di notare parecchio la preoccupazione che si dice alla fine…