Intervista a John Glenn, primo americano in orbita nello spazio

Oggi la comunità scientifica ricorda il cinquantesimo anniversario del primo uomo in volo nello spazio e cioè il russo Jurij Gagarin, il quale compì un’intera orbita ellittica attorno alla Terra il 12 aprile 1961.

Il primo americano ad essere inviato in orbita fu invece John Herschel Glenn, che nel 1962 a bordo della navetta Friendship 7 compì tre orbite intorno alla Terra. Riportiamo alcune parti di un’intervista che gli fece Oriana Fallaci nel 1965, pubblicata in O. Fallaci, “Se il sole muore, Rizzoli“, Milano 1981, pp. 136-145 e ripresa integralmente dal sito web DISF-Documentazione Interdisciplinare di Scienza e Fede.

Fallaci: «Perfino quando si fa la barba lei agisce come se dovesse dare il buon esempio a un boyscout».
Glenn: «Non esageriamo. Sono cosciente, questo sì, della responsabilità che viene dall’esser famosi. Non è una responsabilità? Pensi ai giovani che mi credono davvero un eroe, ai bambini, ai boyscouts. Che penserebbero se mi comportassi male, se facessi cose sbagliate? Io mi interesso molto dei giovani, dei boyscouts per esempio. […] E poi mi dedico molto ai gruppi religiosi..»

Fallaci: «Lei è molto religioso, lo so».
Glenn: «Si, molto».

Fallaci: «Mi son sempre chiesta se gli astronauti lo fossero».
Glenn: «Perché non dovrebbero esserlo?»

Fallaci: «Già. E lei, colonnello, lo era anche prima di andar nello spazio?»
Glenn: «Sì, certo. Davvero non credo d’esser diventato più religioso dopo aver volato fuori dell’atmosfera. Però… sì… forse… decisamente ora sono, più religioso. Devo spiegarmi. Certo non mi aspettavo di trovar Dio nello spazio o di aver qualche particolare esperienza religiosa perché ero nel vuoto; la fede in Dio è quella che è ovunque si vada: sulla Terra, sott’acqua, nello spazio. Tuttavia più cose vedo nei voli spaziali, più studio ed imparo, più mi convinco che la nostra religione è probabilmente valida. In altre parole non credo che imparando di più diventiamo capaci di sostituirci a Dio. Al contrario. Le cose che studiamo sono così incomprensibili e vaste, così misteriose, aggiungono tali problemi all’ignoranza e al mistero, che mi portano a concludere questo: deve pur esserci una forma di creazione del cosmo, un ordine».

Fallaci: «Per molti altri, colonnello, è diverso. Per molti altri i voli spaziali pongono domande terribili alla religione in cui siamo nati. Per molti altri essi sono un invito al dubbio, alla perdita della fede».
Glenn: «Cos’è che invita al dubbio? Sentiamo».

Fallaci: «Via, colonnello: pensi a quel che afferma la Genesi. Parlo da un punto di vista teologico, s’intende».
Glenn: «Cosa dice la Genesi? Avanti, voglio interrogarla io per un poco. In cosa porta al dubbio, la Genesi?»

Fallaci: «Nella Genesi è detto: E Dio creò la Terra in sette giorni… E al settimo giorno creò l’uomo, e lo creò a Sua immagine e somiglianza…»
Glenn: «Ah! Ah, bene. Credevo che alludesse ad altre cose. Sul fatto di aver visto Dio nello spazio o cose del genere».

Fallaci: «Non ho mai immaginato Dio con la barba e il vestito bianco, colonnello. Fuorché quand’ero bambina».
Glenn: «Bene. Che la Bibbia sia attendibile o no, parola per parola, non ha niente a che fare con la scoperta di altri pianeti. Costituisce semmai un antico conflitto tra scienza e religione, non tra i voli spaziali e la religione. O mi sbaglio?»

Fallaci: «Scusi, sa, colonnello: ma secondo me sbaglia, eccome. La scienza in generale non ci ha mai dimostrato che su altri pianeti esista la vita: ma i voli spaziali lo possono, eccome. E il giorno in cui lei incontra su un altro pianeta creature che non so immaginare, chiamiamoli “esseri-non-sappiamo-come”, in qual modo si spiega la Genesi, signor colonnello?»
Glenn: «La Bibbia non nega la vita su altri mondi. Le direi anzi che sarei molto sorpreso di non trovare su altri pianeti ciò che lei chiama “esseri-non-sappiamo-come”. Li troveremo. Se in forma di esseri o vermi non so immaginarlo sebbene sia certo che un giorno, tra milioni e milioni di corpi celesti, ritroveremo anche l’uomo. Ma so immaginare creature diverse, che non si sviluppano col nostro ciclo di acqua e carbone, creature che si nutrono di rocce, ad esempio, che non hanno né sangue, né tessuti, né organi: e la Bibbia non nega questo. Non nega che Dio abbia creato anche loro a Sua Immagine e Somiglianza. Non nega la possibilità di amarli da veri cristiani».

Fallaci: «Dica colonnello: lei ha conosciuto Titov in America. Ha parlato a lungo con lui, l’ha invitato a mangiare a casa sua. Cosa ne pensa di Titov?»
Glenn: «Da uomo a uomo, mi ci son trovato molto a mio agio. Ho smesso di trovarmi a mio agio quando lui s’è messo a fare la propaganda comunista. Le nostre idee in politica non hanno molto in comune. E poi di Titov mi dette fastidio la frase: “Non ho visto Dio tra le stelle, né gli angeli” [frase erroneamente attribuita successivamente a Gagarin, nda] . La ripeté anche a me ed io gli dissi che il Dio nel quale credo non va a spasso per le stelle come un mostro volante».

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13 commenti a Intervista a John Glenn, primo americano in orbita nello spazio

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  1. Marco ha detto

    Grande Oriana!!!!

  2. Norma ha detto

    Un punto di vista molto interessante quello di Glenn. Il ragionamento circa gli extraterrestri è valido tutt’ora!

  3. Massimo Ponzoni ha detto

    Ho sempre letto che la famosa frase: “Non ho visto Dio tra le stelle, né gli angeli” fosse stata pronunciata da Gagarin subito terminata la missione…mi consola minimamente sapere che il primo uomo in orbita almeno non pronuciò un’assurdità come questa.

  4. Riff ha detto

    Quanta sicurezza sugli extraterrestri…anche se li troveremo non potremo mai entrare in contatto con loro…nn capisco perché porsi il problema

    • Joseph ha detto in risposta a Riff

      Il problema nasce dal fatto che nella Bibbia si pone l’accento sull’unicità dell’uomo come essere raziocinante e quindi figlio di Dio, da cui è stato creato a Sua immagine e somiglianza. Se si scoprissero altre forme di vita, magari raziocinanti, ciò potrebbe essere messo in dubbio. Per quanto mi riguarda, non vedo nessun controsenso ad ipotizzare che Dio abbia creato altri a Sua immagine e somiglianza (che, per inciso, non si riferisce ovviamente all’aspetto fisico o biologico…). Inoltre, ricordo che la cosmogonia biblica, il cui scopo non era comunque quello della divulgazione scientifica, oltre a dover essere necessariamiente semplice per essere tramandata per via orale (attraverso alcuni secoli), era destinata a persone semplici, dal ridotto bagaglio culturale. Se ci metti pure gli extraterrestri…

      • Riff ha detto in risposta a Joseph

        Sinceramente anch’io non vedo dove stia il problema…l’unica difficoltà sarà incontrare davvero essere non terrestri e sopratutto entrare in comunicazione con loro.

  5. Larry SFX ha detto

    Gene Kranz, direttore di volo dell’Apollo 11 era cattolico!!!

  6. Chissenefrega ha detto

    La conquista dello spazio va collocata nel quadro della competizione scientifica e tecnologica, ma innanzitutto politica e ideologica, tra USA e URSS. Del tutto naturale quindi che Gagarin (o Titov) proclamassero il loro ateismo e Glenn la propria fede religiosa. Dichiarazioni, articoli, interviste facevano parte della battaglia propagandistica. Vattelapesca a sapere in che cosa credessero veramente Gagarin e Glenn. Difficilmente avrebbero potuto fare dichiarazioni diverse da quelle fatte. Anche la prima frase pronunciata dall’uomo sulla luna (“un picoolo passo per l’uomo, ma grande per l’umanità”) era stata studiata a tavolino.

    • Norberto ha detto in risposta a Chissenefrega

      In realtà è molto più semplice dire che Titov fosse non credente e Glenn fosse credente. Non si capisce mai perché non dobbiate avere stima dell’uomo. Gli ex gay non sarebbero veramente gay, i cristiani non sarebbero veramente credente, gli americani non sarebbero veramente religiosi e i russi non sarebbero veramente atei. Impariamo a stimare e a fidarci dell’uomo, proprio perché siamo tutti fratelli e figli di un solo Padre che dobbiamo farlo. E’ l’unico collante veramente significativo che ci tiene assieme. Non è un caso che con l’avanzare della secolarizzazione siamo tutti monadi isolate, le relazioni sostituite dalle amicizie virtuali su facebook ecc….

      • Chissenefrega ha detto in risposta a Norberto

        Io mi fido dell’uomo. E’ della propaganda di regime e dell’ideologia che la sottende che non mi fido. Quasi tutte le dichiarazioni pubbliche rispondono a questa logica. L’uomo “vero” lo posso conoscere solo se ci parlo a tu per tu.

        • Felice ha detto in risposta a Chissenefrega

          «Quasi tutte le dichiarazioni pubbliche rispondono a questa logica», ti ricordo che anche questa è una tua dichiarazione pubblica. A quale propaganda ideologica stai appartenendo? Possiamo fidarci di te? Ora tu quindi non sei un uomo “vero”?

          • Nicole ha detto in risposta a Felice

            Tutto è ricondotto alla politica? Che visione brutta della realtà…non ci fidiamo più di Dio e quindi non ci fidiamo più dell’uomo.

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