Legge sul “fine vita”: attenzione a quei cinque profeti della “dolce morte”

Cinque furiosi laicisti sono scesi tutti in campo in questi giorni per tentare di ostacolare l’approvazione della legge sul “fine vita” che la Camera comincerà ad esamniare. Anche se, l’unica critica che sembra veramente interessante è quella che arriva da Giuliano Ferrara su Il Foglio. Per il resto sono sempre i soliti: Marino, Englaro, Vendola, Cappato e Saviano. Ovviamente le battaglie per affermare il proprio punto di vista sono più che legittime, ma i laicisti dovrebbero stare molto più attenti a coloro a cui affidono queste campagne culturali…

Ignazio Marino ha allestito un bell’happening teatrale sull’argoento. Eppure pare essere una persona sempre più confusa: si dichiara devoto «cattolico» (cfr. Wikipedia) ma è palesemente schierato contro la chiesa cattolica, è il più indaffarato promotore del testamento biologico ma poi dichiara di essere «contro l’eutanasia» e intanto si allea con il padre di Eluana, colui che ha praticato l’eutanasia a sua figlia, come ha dichiarato il Consiglio Superiore di Sanità. Il suo compare, Beppo Englaro, aveva invece dichiarato che, morta (anzi, «liberata») Eluana, sarebbe sparito. Non avrebbe più detto niente. Né tantomeno avrebbe usato politicamente la sua vicenda. «Il silenzio, voglio solo il silenzio», ha sempre piagnucolato fin dall’inizio (cfr. Il Giornale). Invece si scopre che, come tanti avevano presupposto, la sua era solo una spregiudicata battaglia politica per far passare la sua ideologia, strumentalizzando però la vita di sua figlia.

C’è stato poi il sit in davanti a Montecitorio, promosso dall’Associazione Coscioni e dai radicali con Marco Cappato in testa, segretario dell’associazione. Sempre impegnato in battaglia sulla presunta “libertà”, come quando ad esempio -sempre per il suo concetto di libertà- sostenne che i pedofili olandesi avevano il diritto di avere il loro partito (che promuove la liceità della pedofilia), esprimendo il desiderio che la pedofilia venga regolata da leggi, “così non ci sarebbe violenza ma soltanto “amore” (da RadiciCristiane). Lo stesso che nel 2002 rispose così al pedofilo orgoglioso William Andraghetti, che gli chiedeva un parere sulla pedofilia: «Mi pare che i radicali siano stati e siano molto chiari nel denunciare i metodi da caccia alle streghe sui casi di pedofilia, così come il proibizionismo su internet. Al centro delle nostre varie operazioni antipedofilia c’è stata la demonizzazione di Internet, con procedimenti penali anche a carico di chi ha semplicemente visitato siti pedofili» (da Archivio del Novecento).

Roberto Saviano in un videomessaggio molto toccante e sentimentaloide si è improvvisato bioeticista e ha profetizzato contro un ddl che «sembra liberale ma non lo è». Si è però dimostrato poco informato dei fatti, non essendo ovviamente il suo mestiere, così come lo era di Eluana, tanto che la descrisse come una «donna calva» (forse pensando che presentandola così avrebbe aiutato a far passare la sua soppressione come un atto di civiltà). Inutile dire che Eluana i capelli li aveva ancora tutti e ancora nerissimi (cfr. Avvenire). A Saviano ha anche risposto lo scrittore e vaticanista Andrea Tornielli su La Bussola Quotidiana. Come non ricordare poi la scelta di accogliere nella trasmissione “Vieni via con me” solo profeti dell’eutanasia impedendo la partecipazione di una controparte, ben più rappresentativa della situazione italiana? Saviano concesse il diritto di replica al ministro dell’Interno Maroni su temi politici, ma lo vietò ad esempio a Mario Melazzini (cfr. Ultimissima 25/11/10), medico malato di Sla. Un articolo decisamente ironico sul nuovo “guru” del laicismo è apparso anche su Il Giornale.

Il cattolico adulto omosessuale, Nichi Vendola, presidente di Sinistra ecologia, il quale parla di «battaglia di civiltà per la vita» e a cui bisognerebbe chiedere se intendeva lo stesso principio di “civiltà” quando in una intervista del 1985 a La Repubblica, intitolata «Il gay della Fgci», affermava: «Non è facile affrontare un tema come quello della pedofilia ad esempio, cioè del diritto dei bambini ad avere una loro sessualità, ad avere rapporti tra loro, o con gli adulti, e trattarne con chi la sessualità l’ha vista sempre in funzione della famiglia» (frase ripresa da diversi quotidiani come Il Giornale, Libero e Il Riformista).

Risposte. Hanno subito risposto diversi esponenti politici come il sottosegretario Eugenia Roccella risponde ai quattro dicendo: «La verità è che non si vuole affermare la libertà di scelta delle cure, ma si chiede l’eutanasia senza il coraggio di aprire un dibattito chiaro». Su un tema così delicato – precisa la Roccella – «è importante che il dibattito sia trasparente: il Pdl vuole una legge che applichi l’articolo 32 della Costituzione consentendo la libertà di cura» e «rispetti anche il divieto del suicidio assistito, senza aprire quindi a pratiche eutanasiche». Il vicepresidente del Senato Domenico Nania, replica invece: «Saviano, illiberale sarà lei! Almeno su questo tema, dovrebbe deporre le armi ideologiche». Il senatore Vincenzo Fasano: «Non vogliamo togliere a Saviano il gusto di pontificare su quello che gli pare. Ma l’essersi calato nel ruolo di nuovo guru della sinistra íper-laicista deve avergli preso troppo la mano». Parla di ‘malafede’ di Saviano, Cesare Giardina, presidente dei Giovani del Pdl: «definire ‘burocrazia’ l’alimentazione – osserva – e l’idratazione di un malato è una bugia; definire ‘imposizione’ l’offerta di cure ed assistenza a delle persone che ne hanno bisogno è una bugia; definire una battaglia di libertà la volontà di sopprimere dei malati è una bugia». Anche dall’UDC arrivano replice, affidate a Paola Binetti. Per ora non sembrano esserci repliche dai cattolici di sinistra.

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20 commenti a Legge sul “fine vita”: attenzione a quei cinque profeti della “dolce morte”

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  1. Chissenefrega ha detto

    Se invece di parlare della legge in sè ci si mette a parlare della moralità di chi ad essa si oppone, allora bisognerebbe anche parlare della moralità di chi la propone e allora veramente non so da che parte potrebbe pendere la bilancia.

    • Matilde ha detto in risposta a Chissenefrega

      Mi sembra che le persone citate che sono le promotrici siano tutte rispettabilissime, al contrario dei detrattori.

    • MattiaPalmieri ha detto in risposta a Chissenefrega

      @Chissenefrega: leader di partito a parte, io voglio potermi fidare di coloro che promuovono una specifica legge. Devono essere persone che mi convincono e non individui che si contraddicono continuamente. Il centrodestra non è tutto immorale perché c’è Berlusconi, non usiamo questo tranello. Non generalizziamo, altrimenti perché tu voti a sinistra se da quelle parti è passato pure Togliatti complice dichiarato di Stalin? Non sono queste le obiezioni da fare, piuttosto è inconcepibile la presenza dei cattolici a sinistra. Loro si che sono complici di tutto questo!

      • Chissenefrega ha detto in risposta a MattiaPalmieri

        A mio parere il centro destra non ha nessuna intenzione di fare una legge seria con un approfondito dibattito in parlamento. Il centro destra si è trovato per le mani il pacchetto già confezionato in vaticano e lo approverà a scatola chiusa magari con un voto di fiducia. L’appogggio poltico del vaticano ha un prezzo e adesso che il governo è debole il prezzo è sempre più elevato. Naturalmente che moltissime persone siano favorevoli al testamento biologico e all’eutanasia questo nè per voi nè per Berlusconi ha molta importanza. Le leggi non si devono mica fare per i cittadini. Libertà di decidere? Orrore!!! Personalmente se mi trovassi nelle condizioni di Eluana Englaro avrei piacere che venissero staccati i sondini dell’alimentazione forzata senza dover aspettare 17 anni. E così la pensano in molti. Che naturalmente secondo voi non hanno nessun dirito di essere rappresentati. Quanto a Peppino Englaro meriterebbe di essere nominato senatore a vita. Nei primi tempi da parte cattolica si manifestava un certo rispetto per una persona duramente colpita da una così grave tragedia. Adesso siamo all’insulto.

    • Lucy ha detto in risposta a Chissenefrega

      Che tipo di immoralità vedi in Eugenia Roccella?

      • Chissenefrega ha detto in risposta a Lucy

        Nessuna. Nè in lei nè negli altri (Nania, Fasano, Binetti ecc.). Così come non vedo nessuna immoralità in Marino, Englaro, Saviano ecc. Forse si potrebbe discutere di Ferrara che è stato comunista, craxiano, berlusconiano e ora è papista, ma tutti gli altri sono persone per bene. Siete voi che siete partiti tacciando gli avversari di “dubbia moralità” e io mi son permesso di dire fin dall’inizio che in questo modo si parte col piede sbagliato.

        • Massimo Ponzoni ha detto in risposta a Chissenefrega

          La Roccella non ha lasciato morire di fame e di sete sua figlia perché si ricordava vagamente che quando era piccola le aveva detto una certa frase ecc…. Non ha nemmeno usato sua figlia per fare politica. La “dubbia moralità” è provata dai fatti non hai portato invece delle accuse su chi promuove il testo. Berlusconi c’entra nulla nel ddl Calabrò. Ferrara è contro il ddl Calabrò e non è contemporaneamente comunista e papista, come lo è Marino. Non puoi arrampicarti sugli specchi così..

        • LucaPavani ha detto in risposta a Chissenefrega

          Il tuo nickname dice molto dell’affronto alla vita di certa cultura laicista e relativista…

    • LucaPavani ha detto in risposta a Chissenefrega

      Il tuo nome dice molto dell’affronto alla vita di certa cultura laicista e relativista…

    • LucaPavani ha detto in risposta a Chissenefrega

      Il tuo nome dice molto dell’affronto alla vita di certa cultura laicista e relativista…

  2. LucaPavani ha detto

    Non sapevo di Vendola…che stimavo fino a pochi minuti fa…anche lui un laicista fallito?

  3. MattiaPalmieri ha detto

    Ma cosa dicono i cattolici di sinistra? Non si accorgono che stanno sostenendo una coalizione di laicisti? Andatevene prima di combinare altri guai! Seguite la Binetti se non volete stare con berlusconi!

  4. Luk ha detto

    Che nessuno cada nei tranelli ricchi di fascinosi discorsi dello pseudo cattolico Vendola, comunista promotore in realtà di aberrazioni non da poco quali l’aborto a tutto spiano, l’eutanasia, la pedofilia, i matrimoni e le adozioni gay, il laicismo più sfrenato … .

  5. pietro ha detto

    dimenticate che si parla di diritto a rifiutare le terapie, che non ha nulla a che fare con l’eutanasia

    • Lucy ha detto in risposta a pietro

      Questo lo dici tu…forse l’uaar non ti ha detto che è il primo passo per accettare l’eutanasia, come è infatti accaduto in altri Paesi.

    • Massimo Ponzoni ha detto in risposta a pietro

      Dimentichi che non hai fatto un intervento azzeccato da quando ti sei distaccato dal sito dell’uaar..

  6. asdrubale ha detto

    Chi non ha rispetto per la vita umana in tutte le sue forme è immorale, per cui questi 5 signori lo sono. Non c’è morale in loro. Non ha alcuna credibilità un uomo che sfrutta la tragedia di sua figlia in coma per scopi politici arrivando ad ucciderla, nè uno che scrive libri contro la camorra per poi sostenere le più bieche forme di soppressione degli indifesi, nè tutti gli altri come loro. Punto e basta. E questo non perchè lo dice il cattolicesimo, nè qualsivoglia ideologia. Per capirlo basterebbe usare un pochino quell’organo chiamato cervello che però i laicisti (non i veri laici come Bobbio) purtroppo hanno ormai del tutto atrofizzato… e purtroppo anche i cattolici adulti stanno facendo la stessa fine.

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