Il genetista Craig Venter: nuovo demiurgo con il senso degli affari

Il positivismo e lo scientismo devono vivere di “miracoli”, poichè promettono all’umanità un avvenire radioso, garantito dalla scienza sperimentale. Da due secoli devono nutrire la loro fede di annunci sensazionali, come quello avvenuto pochi giorni fa: “la vita è stata creata in laboratorio”. L’Economist addirittura titola: “E l’uomo creò la vita”.

Il giornalista Francesco Agnoli ha commentato su Libertà e Persona: «Stringono tra le mani solo una immensa presunzione, bruciano la loro intelligenza, donatagli da Dio, per mettersi al suo posto, e sono dei pasticcioni, dei Frankestein pericolosi che giocano al piccolo chimico, e pensano di ingannarci e di ingannarsi con le parole». Infatti, come moltissimi scienziati hanno affermato in questi giorni, non si è “creato” nulla, ma si è preso ciò che già c’era e lo si è manipolato. Abbiamo comunque creato un apposito dossier su questa vicenda.

Ma occupiamoci di Craig Venter, lo scienziato manipolatore protagonista di questi annunci. Tom Wakeford, direttore del Centro di ricerche biologiche dell’Università di Newcastle, ha detto: «Ciò che più spaventa, dal punto di vista etico, è l’interesse commerciale di Venter». Infatti, oltre che scienziato, Venter è sicuramente un abile imprenditore e già conosciuto come affarista e genetista da annunci ad effetto. Tra l’altro, ha appena stipulato infatti un contratto da 53 milioni di dollari con la compagnia BioMed Realty Trust, Inc.

Il Foglio racconta la sua biografia e annedoti significativi: «Il modello di Venter si è affermato per la sua miscela di ricerca senza limiti e fiuto per gli affari, anarcocapitalismo applicato alla più sensibile delle materie, la vita». Nel 1998 fondò e divenne presidente di Celera Genomics, che avviò in parallelo al Progetto genoma umano un lavoro di sequenziamento del genoma per fini esclusivamente commerciali. Lo scopo della società, infatti, era la creazione di una banca dati genomica utilizzabile solo in seguito al pagamento di una determinata tariffa. Tale approccio rese Venter molto impopolare nella comunità scientifica. Anche il genoma a pagamento di Celera ebbe poco successo rispetto a quello del Progetto Genoma Umano e Venter fu licenziato ed estromesso da Celera all’inizio del 2002 (cfr. Wikipedia).

Nel 2000 ha dovuto condividere la mappatura con alcuni ex colleghi, primo fra tutti il genetista Francis Collins. Il demiurgo Venter, dopo licenziamenti, turbolenze e un centinaio di milioni di dollari fruttati in stock option ha messo in piedi l’antro il suo centro di ricerca, che ha intitolato a se se stesso. Lucetta Scaraffia, membro del Comitato Nazionale di Bioetica ha posto la domanda fondamentale: «Venter è un signore che si vende bene e vuol far soldi. Scientificamente non ha “scoperto” niente. La vera domanda è: visto che la sua ricerca è finanziata non da università o da enti filantropici ma interamente dall’ industria farmaceutica, quindi finalizzata a trasformarsi un giorno in un prodotto da mettere sul mercato, perché mai questa ricerca deve andare verso ciò che riguarda comunque la manipolazione della vita nelle sue origini piuttosto che verso la cura delle malattie esistenti?».

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