Julian Baggini e la facile tristezza dell’ateo
La cultura miscredente pare avere qualche problema d'immagine, sopratutto con il termine "ateo". Lo spiega Julian Baggini dalle colonne del "Guardian": «Il problema con il soprannome di "ateo" è riconosciuto da decenni. E' troppo negativo, troppo associato al nichilismo amorale». Dopo le violenze in nome dell'assenza di Dio perpetrate negli ultimi due secoli (Illuminismo e Comunismo), ormai il termine "ateo" è pregiudizialmente abbinato a qualcosa di negativo.
Tanti esponenti hanno fortemente contribuito al solidificare questo abbinamento, pensiamo solamente in Italia al comportamento deviato di Piergiorgio Odifreddi. Anche Richard Dawkins h
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