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Le multinazionali gay-friendly fanno affari dove si perseguitano i gay

appleNon è il morso del cane al postino a fare notizia, ma quello del postino al cane. Eppure, come abbiamo già documentato, in North Carolina a riempire la prima pagina di tutti i quotidiani è una legge che impone ai maschi di usare il bagno dei maschi e alle femmine quello delle femmine.

Un'ovvietà, viene da pensare. Ed invece è stata definita anti-Lgbt da chi vorrebbe concedere a chiunque si "senta" dell'altro sesso di frequentare il bagno pubblico che preferisce. A schierarsi dalla parte della lobby arcobaleno sono arrivate le solite subrette dello spettacolo, affiancate dalla principali multinazionali come PayPal, Facebook, Google ed Apple ecc. Interessate a dimostrarsi sensibili alla tematica e pronte a tutto per contrastare le discriminazioni, anche a costo di rimetterci, tanto che i responsabili di PayPal hanno rinunciato all'apertura di una sua sede in ques

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E’ ora che Arcigay prenda le distanze dai pedofili di Nambla e da Mario Mieli

Arcigay bambiniIl presidente di Arcigay, Flavio Romani, ha fatto sapere di aver querelato per diffamazione Massimo Gandolfini, portavoce del comitato Difendiamo i nostri figli e organizzatore del Family Day del 30 gennaio 2016. L'accusa sarebbe quella di aver sostenuto che l'associazione di omosessuali approverebbe, tra le varie identità di genere, anche la pedofilia. Tutto da dimostrare, ovviamente.

«Accostare la nostra associazione alla pedofilia», ha affermato Romani, «offende nel profondo tutti i nostri iscritti e mette in cattiva luce il senso del lavoro che quotidianamente, da più di trent’anni, portiamo avanti in questo Paese per abbattere il pregiudizio e la discriminazione nei confronti delle persone gay, lesbiche e trans». Certamente ha ragione, sarebbe sbagliato accostare l'Arcigay alla pedofilia, reato -come afferma Romani-, «che giustamente prevede punizioni pesanti, ma è prima di tutto una pratica aberrante che si accanisce su chi è più indifeso

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Se “l’amore è un diritto”, perché negare le nozze alle gemelle Decinque?

decinqueAnna e Lucia Decinque, 31 anni, sono due gemelle che condividono tutto nella vita, compreso il loro fidanzato di 32 anni, Ben Byrne. Una storia che è diventata pubblica e sta facendo crollare il castello delle già deboli argomentazioni a sostegno del matrimonio tra persone dello stesso sesso.

Il trio, infatti, ha vissuto finora a Perth, in Australia, in casa della madre delle ragazze. Le due sorelle vivono costantemente assieme, hanno perfino speso 240.000$ in cosmetici e chirurgia plastica per assomigliarsi ancora di più. Poche settimana fa hanno annunciato la volontà di sposarsi e di avere una gravidanza in contemporanea attraverso la fecondazione in vitro.

I rapporti con fidanzati separati, hanno detto, avevano sempre fallito, «perché stiamo assieme 24 ore su 24, ogni singolo giorno, ogni minuto della nostra vita»

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Bob Marley ed Andy Warhol, due talenti toccati dalla Luce della conversione

marley warholE' una Leggenda. Parliamo di Bob Marley (1945-1981), un genio della musica. È cool, così com’è cool parlare di lui. Insomma tutto, di lui, fa tendenza. Eppure, pochi sanno che una tale icona mondiale, simbolo per milioni di persone (oltre che marchio a uso e consumo di chi voglia sentirsi alternativo e politicamente corretto), ad un certo punto della sua vita si è convertito.

Marley era cristiano, e non perché fosse stato cresciuto così e quindi per abitudine acquisita, ma per sua propria scelta. Robert Nesta Marley, detto Bob, è nato a Nine Mile in Giamaica il 6 febbraio 1945, figlio di padre bianco e ragazza nera. Ha trasformato il proprio essere emarginato in forza per divenire un leader spirituale, un simbolo d’orgoglio per la Giamaica, la prima popstar del terzo mondo, oltre che il primo grande diffusore del reggae: su questo genere ha avuto la stessa portata dei Beatles sul pop. Scegliendo di sfruttare la capacità

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Caso Varani, «la comunità Lgbt ora teme che emerga lo stile di vita gay»

marco prato«Marco Prato era "uno di noi". Nel senso che faceva la vita che molti gay facevano, al netto di certi eccessi: penso a quello della droga. La comunità Lgbt ha paura che si raccontino cose che tutti conoscono. Che si scoperchi il vaso di Pandora. Tutti sanno, ma è meglio non parlarne». A dirlo è Marco Pasqua, attivista omosessuale e giornalista presso Il Messaggero. Marco Prato (nella foto) è uno dei due killer del 23enne Luca Varani, barbaramente massacrato e ucciso il 4 marzo scorso in un quartiere romano.

La morte è avvenuta durante un festino gay a base di cocaina e alcol e si sta rivelando uno dei casi più terribili degli ultimi anni. Gli agghiaccianti particolari che emergono, ora dopo ora, descrivono uno scenario fuori da ogni immaginazione, tanto che c'è già 

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Anche il Movimento 5 Stelle ora sperimenta la violenza Lgbt

ilmessaggero«Non è Sanremo, ma è la società che è ossessionata dai gay», scrive Piero Chiambretti. Non è vero, l'ossessione è solamente mediatica, infatti hanno vinto gli unici (o quasi) artisti senza nastrini arcobaleno e molto consenso hanno avuto le parole di Renato Zero sull'importanza della famiglia che ha un «significato e quel valore che i nostri genitori, perlomeno i miei, mi avevano così felicemente inculcato».

Certo, un discorso un po' confuso, probabilmente impaurito dagli insulti che avrebbe ricevuto e che, comunque, sono puntualmente arrivati.  Qualcuno ha commenta

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Usare il “Medioevo” come insulto è segno di ignoranza storica e culturale

MedioevoUno dei misteri più grandi, lo dico senza ironia, è stata la fuorviante trasformazione del termine “medievale” in aggettivo – cito il Dizionario Treccani  riferito a «concezioni e principî superati e retrogradi». Pare che dietro tutto questo vi sia lo zampino illuminista, ma vale la pena vederci chiaro.

Anche perché, voglio dire: il vituperato Medioevo ci ha regalato arte, cattedrali, monasteri e cultura ancora oggi (anche economicamente, si pensi al turismo) fruttano patrimoni: non so se invece fra alcuni anni – ne dubito – qualcuno vorrà andare a farsi qualche giro, non solo se pagante ma neppure se pagato, in molti aborti firmati dalle nostre archistar; ma quanto scommettiamo che per quanto l’epoca medievale ha lasciato vi sarà ancora interesse? Chi vivrà, vedrà: e sono certo che vedrà.

La stessa terrificante Inquisizione medievale, invocata come la ve

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Femen, la fondatrice si converte e chiede scusa ai cristiani

FemenTutti conoscono le Femen, il commando di femministe protagonista di attacchi e spettacoli volgari, il cui unico risultato finora è stato confermare, purtroppo, il pregiudizio di chi sostiene che le donne, non riuscendo a catturare l'attenzione con i loro ragionamenti, possano soltanto spogliarsi. Per questo sono osteggiate da altrettante donne, che di loro si vergognano e rifiutano di riconoscerle come portavoce.

Si è scoperto inoltre che femministe radicali sono comandate da un uomo, Viktor Svyatskiy, una sorta di padre-padrone di cui sono schiave, e le loro azioni sono

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L’Espresso si scaglia contro i gay: «voi non potete essere cattolici»

courageLe persone omosessuali che sono cattoliche e vorrebbero seguire le indicazioni proposte a loro dalla Chiesa cattolica sono state accusate dal settimanale "L'Espresso" di essere omofobe e "volersi guarire" dall'omosessualità.

Lo ha sostenuto il giornalista Michele Sasso, militante Lgbt con l'ossessione per il Vaticano, che invoca l'abolizione dell'ora di religione nelle scuole e combatte i "Centri di aiuto alla vita", dove si aiutano e assistono le don

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Gay si diventa? Domanda lecita, tutti siamo orientati all’altro sesso

Difesa matrimonioGay si nasce o si diventa?. Da anni la tematica dell'omosessualità è al centro del dibattito sociale e, seppur poco interessati, anche noi non ci siamo sottratti dal considerarla. Abbiamo sempre preferito occuparci, tuttavia, non tanto dell'inclinazione in sé ma piuttosto dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, delle adozioni, del diritto per chi prova attrazioni omosessuali indesiderate di cercare aiuto terapeutico per affrontare la sua situazione, e dei due estremi: omofobia e omofascismo.

Il tema dell'omosessualità in quanto tale, sopratutto della sua genesi, lo ha aperto in questo periodo Simon LeVay, diventato famoso una ventina di anni fa sostenendo un’ipotesi genetica (la regione Xq28 del cromosoma X) alla base dell’orientamento sessuale, anche se poi ha rettificato: «sono stato indicato ripetutamente come colui che “ha dimostrato il fondamento genetico dell'omosessualità” [...]. Non ho mai asserito questo. Io non ho dimostrato che l'omosessualità è g

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