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Ma la lobby gay odia Bergoglio: “omofobo”, “medievale”, “retrivo”

“La famiglia come immagine di Dio, uomo e donna, è una solaˮ, “la teoria del gender è un colonizzazione ideologicaˮ, “il diritto dei bambini a crescere con un papà e una mammaˮ, “figli gay? Provare con la psichiatriaˮ, “se c’è il dubbio di omosessualità, meglio non far entrare in seminarioˮ. Questi ed altri i più famosi giudizi che Papa Francesco ha ribadito molte volte, senza alcuna ambiguità (mettendo spesso in imbarazzo i cronisti dei grandi giornali).

Ciò contraddice con i fatti l'accusa teorica di "complicità" verso l'omoeresia che gli viene rinfacciata in queste ore. Eppure, chiedetelo alla lobby gay (clericale e non) se Francesco davvero strizza l'occhio al grande idolo arcobaleno.

La Chiesa omofoba di papa Bergoglio si intitola l'articolo s

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Otto scomode domande a cui mons. Viganò è meglio che non risponda

"Fare chiarezza". Con questo slogan è stato pensato e presentato il "dossier Viganò", mascherandone il vero obiettivo: indurre l'odiato Papa Francesco alle dimissioni. C'è un problema: il memoriale, preparato male e di corsa, contiene falsità sopratutto nei passaggi-chiave, che ne compromettono la credibilità. Ma oltre a danneggiare sopratutto Benedetto XVI e Giovanni Paolo II, si è dimostrato un boomerang verso lo stesso Carlo Maria Viganò. Al quale abbiamo rivolto otto domande (retoriche) alle quali sarebbe meglio che non risponda perché oltre a gettare pesanti ombre di complicità su di lui, fanno definitivamente crollare il suo impianto accusatorio nei confronti di Papa Francesco (e di Benedetto XVI).

"La luce finalmente vince sulle tenebre", ha detto l'altro ieri Viganò a quel che si è scoperto essere uno dei suoi correttori di bozza, Aldo Maria Valli. Eppure, le "tenebre" del passato dell'ex nunzio hanno, di fatto, compromesso

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L’ex brigatista: «Ho ucciso Aldo Moro, da ateo la provvidenza di una seconda vita»

Fa tremare i polsi la testimonianza che Franco Bonisoli ha lasciato al Meeting di Rimini (video più sotto). Membro della direzione strategica delle Brigate Rosse e del Comitato esecutivo, condannato a quattro ergastoli anche a causa della strage di via Fani dove venne rapito Aldo Moro. Impressionante il racconto di come dal marxismo-leninismo scelse di passare alla lotta armata per coerenza con gli slogan, unica soluzione per poter imporre un mondo più giusto.

«Il comunismo era un sogno, un Eden terreno da vivere subito», ha raccontato. «Serviva però prima la rivoluzione: i buoni, cioè noi, andavano divisi dai cattivi (i padroni, il potere e chi li difendeva), andavano abbattuti e si sarebbe instaurata una società di transizione, la dittatura del proletariato. Un potere giusto, per poi arrivare a

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Abusi, report sui preti in Pennsylvania: cosa stanno nascondendo i media

Il tema della pedofilia all'interno della Chiesa cattolica è tornato al centro dell'opinione pubblica ed è importante che Papa Francesco abbia parlato di "crimine" nella lettera diffusa ieri, perché l'abuso sessuale di questi uomini corrotti non è solo un peccato, un tradimento tragico della loro vocazione. Pochi giorni fa è stato reso noto un report realizzato dal Grand Jury della Pennsylvania, che descrive gli abusi avvenuti dal 1947 ad oggi in sei diocesi dello stato americano.

La notizia ha fatto il giro del mondo ma vi sono tuttavia due dettagli da aggiungere, che non diminuiscono affatto la gravità di tali azioni ma permettono di contestualizzare meglio le cose. Pochi ne hanno parlato, nemmeno i media catto-tradizionalisti che stanno sfruttando il tema<>

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Incontro mondiale famiglie, respinti i gruppi progressisti e Lgbt

Ad un'organizzazione che dice di rappresentare i cattolici LGBT in tutto il mondo è stato negato il permesso di allestire uno stand propagandistico durante il World Meeting of Families 2018 (il IX Incontro mondiale delle famiglie) che inizierà tra pochi giorni a a Dublino,

Gli organizzatori hanno così dato un segnale chiaro, il Global Network of Rainbow Catholics (GNRC), che rappresenta 60 organizzazioni, è infatti noto per contraddire l'insegnamento della Chiesa, essere favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso e aspira a cambiare la dottrina cattolica in merito. Ruby Almeida, co-presidente di GNRC, ha parlato di contraddizione per una Chiesa che dice di «essere accogliente verso le persone e le organizzazioni LGBT». Nessuna contraddizione, nella Chiesa c'è posto

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Strage nel club gay di Orlando, un superstite: «lascio l’omosessualità»

Nel giugno 2016, almeno 50 persone persero la vita all'interno del club gay Pulse di Orlando. Nonostante vennero immediatamente indicati come mandanti morali gli "omofobi" difensori della famiglia -tra cui Papa Francesco- nelle ore successive emerse che l'attentatore, Omar Mateen, era un noto gay e frequentatore del Pulse, arrabbiato per come «si sentiva usato» in quel locale.

In seguito alla tragedia, una delle persone omosessuali superstite, Angel Colón, annunciò un radicale cambio di vita, ritornando a frequentare la parrocchia dove era solito cantare nel coro.

Poco tempo fa, un altro superstite della strage di Orlando

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Pena di morte, di fatto era già inammissibile: risposta alle perplessità

Questa volta i quotidiani hanno scritto il vero: Papa Francesco non solo si è posto in continuità con i suoi predecessori nell'opporsi radicalmente alla pena di morte, ma ha ottenuto l'introduzione della sua inammissibilità, senza alcuna eccezione, nel Catechismo cattolico (modificando il punto numero 2267). Ma è davvero una radicale novità?

In realtà, no. Il Catechismo avvertiva che la pena capitale era inaccettabile, ad eccezione di un caso: l'impossibilità di rendere inoffensivo il reo (o criminale). Tuttavia, citando Giovanni Paolo II, si conveniva che, grazie ai moderni sistemi carcerari, tale eccezione era «praticamente inesistente». La logica vuole che dichiarando inesistente l'unica eccezione, di conseguenza l'inammissibilità della pena di morte era già respinta integra

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Fede e Laicismo (archivio ad argomenti): 2010 – 2013

   

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SECOLARIZZAZIONE E NUMERI

Statistiche recenti sulla Chiesa cattolica nel mondo (08/10/13) Cresce la Chies Continua a leggere...
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Omogenitori, l’antropologo risponde al prete Lgbt: «mai allontanarsi dalla natura»

Se non fosse per quei ripetuti post a favore della causa Lgbt e i discutibili selfie a petto nudo, il parroco di Coreglia Antelminelli, Nando Ottaviani (nella foto, a destra), non sembra essere uno dei soliti preti mediatici. Più mediatici che preti. Tuttavia, quel tradimento della dottrina cattolica sulle relazioni omosessuali lo rende autore di un messaggio confuso. Ben venga il chiarimento di un suo confratello,  mons. Fiorenzo Facchini, emerito di Antropologia all'Università di Bologna.

Don Nando Ottaviani si definisce semplice prete di montagna, ma ama la visibilità e la ricerca su Facebook. I suoi video in cui ripete che "Dio ama i gay" sono virali, così come i suoi continui messaggi contro la discriminazione. E ha ragione, ovviamente: le persone omosessuali meritano lo stesso rispetto di tutti (c'è bisogno di precisarlo?) possono e devono aspirare alla santità, come

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Nicaragua, Filippine e Messico: la violenza trova l’ostacolo dei vescovi

Tre paesi al centro delle preoccupazioni internazionali: Nicaragua, Filippine e Messico. Un picco di violenza che mostra la pericolosità di concepire la struttura statale come il supremo cardine della giustizia e della verità.  In mezzo al cammino di questi stati-dei, si è frapposto un ostacolo: la Chiesa.

Quello che sta accadendo in Nicaragua ha qualcosa di incredibile e assurdo. Il presidente Ortega era già stato alla guida del paese nel 1979, e per ben 11 anni ha portato avanti idee sandiniste e marxiste. Tenne per sé il potere senza concedere elezioni, e quando nel 1990 le permise, venne sconfitto. Nel 2006 riuscì a riottenere il potere facendo un accordo col partito conservatore, nonostante la continua concentrazione di potere sulla sua persona e nella sua famiglia, Ortega è riuscito a mantenere la stabilità nel paese con l’aiuto dei finanziamenti del Venezuela.

La situazione è pre

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