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Ma laicità non significa indifferenza e neutralità…

Crocifisso classe 3 

di Marco Fasol* *saggista e professore di storia e filosofia (cattolico)

   

L’articolo di Stefano Colombo sulla laicità dello Stato e sulla libertà di coscienza è ricco di suggerimenti e di riflessioni importanti. Con le mie considerazioni seguenti mi propongo di arricchire la discussione con il mio punto di vista di credente.

Dopo secoli di intolleranze, abbiamo tutti paura dei fanatici, della violenza aggressiva di chi vuole imporre agli altri la propria visione del mondo. Abbiamo tutti paura di un potere statale che vuole imporre ai cittadini il senso della vita. Allora cerchiamo di difenderci, cerchiamo nuove vie di dialogo, pronti a rinunciare

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Lo squallore del Gay Pride e la controproposta dei cittadini

Gay PrideDal 14 al 23 giugno 2013 si svolgerà a Palermo il Gay Pride Nazionale 2013, la cosiddetta "fiera del nulla" attraverso la quale gli omosessuali penseranno di eliminare i pregiudizi vestendo (per poi togliersi, vedi foto) abiti carnevaleschi e mimando rapporti sessuali all'interno di adolescenziali orgie esibizioniste consumate su carri colorati mentre sfilano in mezzo alle strade palermitane, tra bambini e genitori.

La manifestazione del presunto orgoglio gay è sostenuta dal governo grazie alla presenza del presidente della Camera, Laura Boldrini (SEL) e dal ministro delle Pari Opportunità, Josefa Idem (PD), nonché patrocinata con 10mila euro dalla Regione Sicilia e dal Comune di Palermo nonostante la protesta di tante associazioni cittadine e regionali, come ad esempio la Campagna Sos Ragazzi. «Inopportuno ci sembra inoltre il contributo

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Ancora oggi i preti cattolici difendono i nativi dai colonialisti

Missionario amazzoniaDobbiamo davvero essere grati al prestigioso sociologo americano Rodney Stark e dovremmo anche domandarci come mai tra tutti i ricercatori e studiosi cattolici usciti dalle decine di Università cattoliche ci troviamo oggi a ringraziare sopra tutti uno studioso che cattolico non è, ma ex agnostico e oggi vicino alla chiesa episcopale.

Chiunque voglia affrontare il ruolo della Chiesa cattolica nella storia, in particolare per le tematiche su cui è soventemente attaccata, non può prescindere dai libri Stark che è riuscito a contrastare egregiamente la storiografia anticlericale che ha dominato fino al secolo scorso (e lo ha fatto in modo attendibile, la bibliografia citata a fine libro arriva sempre a sfiorare le 50 pagine!).

Rispetto al colonialismo europeo, ad esempio (lo ha fatto notare Franc

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“L’etica laica è migliore”, ma poi Veronesi tradiva la moglie

Umberto VeronesiTutti conoscono Umberto Veronesi, direttore scientifico dell'Istituto Europeo di Oncologia nonché prestigioso medico che ha speso la sua carriera lavorativa alla prevenzione e alla cura del cancro, premiata dalla bellezza di tredici lauree honoris causa, nazionali e internazionali.

Non tutti invece conoscono l'altra faccia di Veronesi, quella decisamente meno meritoria. Parliamo del Veronesi militante ateo-anticlericale, antireligioso e a volte anche denigratore della fede cristiana. Troppe volte ha usato il "Dawkins-game": sfruttare la sua autoritaria posizione in campo scientifico per invadere i confini della filosofia e della teologia e sparare a zero contro i credenti: «la religione, al contrario della scienza, impedisce di ragionare», un esempio tra tanti.

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Morte umana e donazione di organi, una riflessione bioetica

Donazione organi  di Alberto Carrara* *biotecnologo e neuroeticista presso la "Regina Apostolorum" di Roma

 

È considerata “il caso serio della vita”. La morte umana si presenta in tutta la sua drammaticità nello sradicamento dell’uomo da se stesso, nel distaccamento dagli altri e dal mondo. La morte è un enigma a cui nessuno può prescindere, è una frontiera che tutti dovremmo attraversare, è un limite, un varco, un tunnel senza scappatoie.

Dal punto di vista medico, la morte è la fase estrema dei cosiddetti “disordini della coscienza”, il confine della vita. Definire i confini vuol dire sapere con certezza fino a dove l’intervento umano può spingersi, togliendo il rischio di toccare posizioni aber

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Nuovo studio: padre e madre sono insostituibili

Couple giving two young children piggyback rides smilingLa rivista Early Children Develop­ment and Care ha dedicato il suo ultimo numero alla figura del padre nel suo contributo allo sviluppo mentale del bam­bino. Come indica la letteratura precedente, viene confermato che padre e madre so­no ugualmente importanti per il figlio ed insostituibili poiché ognuno ha un suo ruolo indispensabile per l’equilibrio psicofisico del bambino. Evidente il riferimento all'adozione da parte di persone omosessuali.

Una donna non può prende il posto dell'uomo nell'educazione del bimbo e un uomo, come dovrebbero insegnarci le femministe, non può sostituire il contributo unico che solo una donna può dare al suo bambino. La scienza parla chiaro: nell’edi­toriale di questo numero monografico si ricorda infatti che i figli di genitori con ruoli madre-padre differenziati «hanno capacità sociali più sviluppate e sono più pronti alla competizione»

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Le teorie adolescenziali di Odifreddi e Girotto

Girotto e OdifreddiHo avuto il piacere di assistere ad una conferenza tenuta dal professor Vittorio Girotto, esperto di psicologia del pensiero, e introdotta da Piergiorgio Odifreddi sulle modalità con cui la mente è naturalmente portata a credere.

I relatori si sono prodigati in alcune adolescenziali teorie sulla religione, di cui probabilmente non conoscono nulla (ma d’altra parte loro sono scienziati quindi gli ignoranti sono gli altri), per poi adoperarsi, in modo neanche troppo velato, nell’escogitare qualche strategia al fine di debellare la tremenda piaga della fede. Non è mia intenzione analizzare le innumerevoli fallacie logiche e conclusioni del tutto opinabili che sono state portate avanti in quella che doveva essere un’analisi scientifica di un fenomeno che và ben oltre le attuali possibilità di indagine razionale. Voglio solo mettere in guardia dal pensare che questo genere di idee abbia qualcosa a che fare con la scienza, che è una disciplina meravig

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Il fallimento del “divorzio breve” e la sua pericolosità

DivorzioSi leggeva quasi del compiacimento nelle parole del giornalista di “Repubblica” che, registrando l’avanzata del secolarismo, alcune settimane fa annotava che – dopo «i primi anni del pontificato di Ratzinger», anni «di recupero, o almeno di freno» dello sgretolamento della società con «divorzi pressoché stabili» e «matrimoni religiosi meno rovinosamente in crisi (anzi, in lieve ripresa fra 2009 e 2010)» – le cose, per la stabilità della famiglia in Italia, sono tornate a peggiorare.

Dispiace che siffatta tendenza non solo non venga riconosciuta e commentata con la dovuta gravità, quasi si trattasse di un fenomeno non negativo, ma addirittura sia alle porte, ad opera dei soliti Radicali,

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Nuovo libro contro i credenti, ma il mondo non ne può più

Ac Grayling«La molla atea che ha avuto inizio poco più di un decennio fa è finita, grazie a Dio. Richard Dawkins è oggi considerato da molti, anche molti non credenti, come una figura di scherzo». Così inizia un recente articolo pubblicato sul magazine inglese The Spectator. Lo stesso PZ Myers, collega di Dawkins nel proselitismo laicista, ha infatti riconosciuto: «credo seriamente che siamo sull'orlo di una crisi».

Stesso copione su The Week: «Il mondo ha davvero bisogno di un altro nuovo manifesto ateo? No, lo stile laicista provato nei libri di Sam Harris, Richard Dawkins, Daniel Dennett e il compianto Christopher Hitchens ha raggiunto un punto morto.

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Margherita Hack nega il Big bang: «l’universo esiste da sempre»

Margherita Hack«Io penso che l'universo sia infinito nel tempo e nello spazio, cioè sia sempre esistito e sempre esisterà». A dirlo non è Sara Tommasi, Piergiorgio Odifreddi o altri personaggi a completo digiuno di scienza, ma nientemeno che l'astrofisica Margherita Hack. Lo dichiara in "Il perché non lo so", autobiografia in libro e dvd (il video è qui sotto) edita da poco da Sperling & Kupfer. Uno dei 27 libri scritti in 27 mesi, uno inevitabilmente più vuoto dell'altro come è stato sottolineato recentemente su "Il Foglio".

Sembra incredibile che si possa rispolverare con tanta leggerezza il mito, così viene definito da Giovanni Bignami presidente dell'Istituto Nazionale di As

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