Perché l’aborto è un dramma se lo zigote è un grumo di cellule?
Recentemente su "La Stampa" la giorna-femminista Mariella Gramaglia ha affermato che la «maggioranza delle laiche femministe detesta l’aborto con tutto il cuore». Ma perché mai dovrebbero provare questi sentimenti? L'embrione e il feto non sono forse un grumo di cellule? E perché tanto dispiacere nel rimuoverlo?
Se ieri l'aborto era l'asso nella manica, un contraccettivo finale, per permettersi una vita sessualmente promiscua, oggi si è magicamente trasformato in un dramma. Ma perché è un dramma abortire se l'embrione è una non-persona, un non-essere umano? Perché questo dolore? Lo ha spiegato il card. Carlo Maria Martini: «A partire dal concepimento nasce infatti un essere nuovo, diverso dai due elementi che, unendosi, lo hanno formato. Tale essere inizia un processo di sviluppo che lo porterà a diven
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