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Beda Romano (e padre) in un banale libro «contro» la Chiesa

"La Chiesa contro". Il nuovo libro di Beda Romano, con la collaborazione del padre Sergio, è un flop editoriale. Stroncato dalla critica e divulgatore di luoghi comuni sul paradisiaco progressismo bioetico.

     

Il giornalista Beda Romano non era ancora sufficientemente “lanciato” sulla stampa, così il papà Sergio ha voluto dargli una spinta.

Quale modo migliore per diventare famosi se non quello di parlare (possibilmente male) della Chiesa cattolica?

Nasce così “La Chiesa contro” (Longanesi 2012) della premiata ditta Romano & Romano, il cui intento dichiarato, e poco originale, è quello di dimostrare come in Italia «la Chiesa non rinuncia a fare battaglie più intransigenti e inflessibili di quelle che è in grado di fare altrove; e può soprattutto contare su una

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Ecco perché l’ateismo può solo essere amorale

Il rabbino Moshe Averick, impegnato nel dialogo con le altre religioni,  ha scritto un articolo davvero molto interessante, intendendo dimostrare un'altra area di contraddizione sulla concezione della vita priva di Dio.  In particolare, si è concentrato sul rilevare che l'amoralità degli atei (ovvero l'impossibilità ad affermare qualcosa come perennemente giusto o perennemente sbagliato, ma sempre relativo) si trasforma in una forma di debolezza sociale nel contrastare terribili mali che attanagliano la nostra società. Il  "relativismo morale" infatti può gettare le basi filosofiche, ad esempio, per aprire la strada all'accettazione e all'approvazione della pedofilia (e altro).

E' assiomatico, dice, che in una società priva di Dio non vi è qualcosa di morale o di immorale,

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Le femministe, la Lego e la saggezza materna di Costanza Miriano

La Lego, l'azienda danese che da decenni produce i noti mattoncini colorati con cui diverse generazioni hanno passato i primi anni di infanzia, ha pensato recentemente di espandere i suoi prodotti anche tra le bambine, lanciando una nuova linea chiamata "Friends". Non l'avesse mai fatto! Le femministe più integraliste sono scese in battaglia denunciando l'orribile complotto della Lego nel voler distinguere i gusti dei maschietti da quelli delle femminucce. Esse vogliono che le bambine mettano da parte le bambole e si cimentino con ruspe e betoniere, mentre i bambini devono pettinare e cambiare i vestiti di Barbie. Chi non obbliga i loro figli a fare questo allora sta promuovendo una visione sessista.

A queste assurdità

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Nuovo studio: gli europei sono felici solo se sono religiosi

Due ricercatori dell’Univeristà di Navarra, Alejo José G. Sison e Juncal Cunado, basandosi sui dati forniti dall’European Social Survey nel 2002/2003, nel 2004 e nel 2006 che hanno coinvolto, complessivamente, 114.019 persone in 24 Paesi diversi, hanno provato a dare una risposta scientifica alla domanda se la fede e la pratica religiosa rendono gli europei felici.

Il primo gruppo di domande della ricerca riguardava il tipo di “fede religiosa” professata, mentre il secondo gruppo si concentrava sulla “pratica religiosa”. Infine c’era la domanda “Quanto sei felice?”, a cui si poteva rispondere indicando un numero su una scala da 1 (non felice) a 10 (completamente felice). Il risultato nei 24 paesi europei è stato, mediamente, 7.26. Naturalmente all’interno di questi 24 paesi s

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Sigmund Freud? «Un bravo scrittore», gli psicologi lo ridimensionano

Non si è mai capito perché Sigmund Freud sia stato così eccessivamente valorizzato in ambito scientifico. Addirittura alcuni sono arrivati a paragonarlo a Charles Darwin, ma in realtà, nonostante ambisse profondamente al premio Nobel per la medicina, esso gli venne sempre negato perché il suo lavoro era considerato privo di "prove scientifiche".

Fu invece candidato, nel 1936, al premio Nobel per la letteratura. Secondo lo psichiatra Alessandro Meluzzi, docente di Genetica del Comportamento Umano e di Salute Mentale presso l'Università di Torino e direttore scientifico della scuola superiore di umanizzazione della medicina per la Regione Piemonte, è un paradosso assai corretto: «Freud narratore rappresenta un caposaldo della storia della letteratura più che che della stori

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Spagna: enorme successo per il libro di R. Cohen sugli ex-omosessuali

L'omosessualità non è da considerarsi in alcun modo una malattia e non c'è interesse a sostenere una precisa e specifica risorsa terapeutica per gli omosessuali che vogliano farsi aiutare nel riordinare la loro identità sessuale. Altra cosa invece è valorizzare la loro libertà nel poter farlo, nel chiedere aiuto ad un terapista.  Si pontifica l'autodeterminazione della persona in ogni contesto bioetico, ma nell'omosessualità sarebbe un sacrilegio. Pare davvero una violazione di un loro diritto quello di impedire questa richiesta, criminalizzando inoltre i tantissimi psichiatri che si mettono a disposizione, al di là delle dichiarazione meramente politiche delle varie associazioni. D'altra parte questo è riconosciuto perfino da alcuni attivisti omosessuali, come Doug Haldeman che in un meeting organizzato dall'American Psychological Association, ha affermato in merito a coloro che intendono modificare la propria omosessualità: «abbia

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Il filosofo Hoerster: «amici atei addio, preferisco Benedetto XVI a voi scimmie»

Sono passati solo pochi mesi dalla visita di Benedetto XVI al Bundestag tedesco e pare proprio che le conseguenze positive di questa visita possano prendere la via di quelle succedute al viaggio nel Regno Unito. Nel nostro apposito dossier abbiamo raccolto alcune di queste prime reazioni positive, ma poco prima di Natale ne è avvenuta un'altra. Si tratta della decisione di un "ateo di ferro", il filosofo Norbert Hoerster, già professore di Filosofia del Diritto e sociale presso l'università di Mainz, di abbandonare la solita combriccola di "invas-atei" dedicata al mago esoterico Giordano Bruno. Ma è la motivazione ad avere creato un putiferio in Germania, ovvero l'adesione al pensiero di Benedetto XVI abbinata alla critica verso l'idea di illuminismo, la violenza del «nuovo ateismo», l'evoluzionismo di Dawkins (e non più di Darwin), la stupidità di certe dichiarazioni dell'associazione razionalista e

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Importante studio: «l’aborto aumenta dell’81% il rischio di malattie mentali»

Sulle conseguenze mentali e fisiche dell'aborto indotto è in corso una vera e propria battaglia a suon di ricerche scientifiche, come accade per tutte le tematiche politicamente rilevanti. Tuttavia ci sono, come sempre, studi e posizioni guidate da ideologia e politica e studi di alta qualità e correttezza metodologica.

Un esempio calzante di tutto questo lo si è verificato nel 2006, dopo la pubblicazione di un importante studio sul Journal of Child Psychology and Psychiatry dove è stato rilevato che le donne sotto i 25 anni che avevano avuto un aborto indotto presentavano un alto tasso di rischio di avere problemi di salute mentale (42%) tra cui depressione, ansia, comportamenti suicidi e disturbi da abuso di alcool (50%) e sostanze illecite (67%) rispetto a coloro che non erano mai state in gravidanza (21%) e di coloro che avevano proseguito la gravidanza (35%). L'American Psychological Associ

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Giudice americano: «il Vaticano non è responsabile dei preti pedofili»

Nonostante ci abbia provato per mesi e mesi con grande spreco di risorse, tempo ed energie, la lobby anticlericale americana non è ancora riuscita a dimostrare come il Vaticano possa essere responsabile del comportamento pedofilo di alcuni sacerdoti. Ancora una volta infatti, un giudice federale di Portland ha rifiutato un interrogatorio per i funzionari vaticani richiesto dagli agguerriti avvocati americani (a volte denunciati per frode dalle stesse vittime che avrebbero dovuto difendere), i quali hanno sostenuto appunto che il Vaticano sia il datore di lavoro del prete accusato di abusi compiuti nel 1960. Il caso è precisamente quello di John V. Doe vs. Santa Sede. Il giudici ha sta

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Perché il disagio degli omosessuali aumenta anche nelle società gay-friendly?

  di Adamo Creato* *ex omosessuale

 

Tutta la ricerca focalizzata sullo studio della salute degli omosessuali, porta ad un dato universalmente riconosciuto: gli omosessuali attivi (uomini e donne che adottano uno "stile di vita gay") soffrono di patologie fisiche e mentali di gran lunga più degli eterosessuali. Sul sito ufficiale dell'A.P.A. (American Psychological Association), del Vital Statistics (che "fornisce un unico punto d'accesso ai dati derivanti dalla ricerca in merito alla sessualità maschile gay") o su qualsiasi altro sito dedicato alla salute degli omosessuali, sono pubblicati i risu

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