Anche nelle sale americane arriva l’unico film sull’esorcismo patrocinato dall’Associazione Internazionale Esorcisti. Il regista è Giovanni Ziberna, in Italia è uscito nel 2022.

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E’ uscito ieri nelle sale americane il film documentario sul rito dell’esorcismo.

Non si pensi alla solita pellicola sensazionalistica in coincidenza con Halloween. Si tratta invece di uno sguardo rigoroso e meditato sull’attività degli esorcisti cattolici.

Il titolo è “Triumph Over Evil: Battle of the Exorcists” ed è diretto da Giovanni Ziberna, ex ateo convertitosi al cattolicesimo, e dalla produttrice e co-sceneggiatrice Valeria Baldan.

Il film è l’unico documentario approvato e patrocinato dall’International Association of Exorcists (IAE), associazione pontificia.

In Italia era già uscito nel 2022 con il titolo “LIBERA NOS. Il trionfo sul male”.

 

Miti e idee sbagliate sull’esorcismo

Il progetto nasce da una precisa volontà: dissipare i miti e la fascinazione che circondano il fenomeno degli esorcismi, restituendo verità e sobrietà. Il focus infatti non sembra tanto essere sull’esorcismo in sé, quanto sulla realtà spirituale che lo sottende.

Il regista racconta infatti che, appena convertitosi, accettò di assistere ad un esorcismo come supporto tecnico e lì fu colpito dalla “grande luce” che sperimentò, capendo che la battaglia è spirituale, non uno show.

Il film, pur contenendo la necessaria drammatizzazione per renderlo “appetibile” al grande schermo, non è concepito come un horror, ma come uno strumento per chiarire idee sbagliate e far conoscere i punti centrali della pratica esorcistica, tra cui la fondamentale distinzione tra malattia, ossessione e vera possessione.

I vari esorcisti italiani intervistati nel documentario (e doppiati perfettamente in inglese) spiegano infatti come, prima di intraprendere il rito, siano necessari discernimento medico, psicologico e pastorale.

Tra i vari intervenuti infatti vi sono anche alcuni psichiatri. Di questa stretta collaborazione tra esorcisti e psicologi abbiamo parlato in più occasioni anche riportando il punto di vista di specialisti della medicina che affiancano abitualmente i sacerdoti esorcisti.

 

Esorcisti partecipanti al film

Nel film compare anche il compianto padre Gabriele Amorth, figura iconica degli esorcisti romani, il quale sottolinea il ruolo della preghiera, del digiuno, dei sacramentali e della vita sacramentale come vera arma di liberazione.

Altri intervistati sono mons. Francesco Bamonte, presidente dell’IAE, il quale ricorda l’importante ruolo di Maria nella sconfitta del maligno e gli americani padre Stephen Rossetti e padre Mariano Chris Alar.

Mentre padre Benigno Palilla parla dei vari film che trattano l’argomento, chiarendo: «Quell’atmosfera horror che cercano di creare non è quella che sperimentiamo durante un esorcismo», dove certamente «c’è una persona che soffre, ma non è un momento di tristezza, bensì di gioia, perché l’esorcismo procura la liberazione».

Nonostante Hollywood abbia travisato il rito esorcistico per motivi di audience, gli esorcisti nel documentario spiegano che il rituale ha una forma sacramentale e solenne molto simile a ciò che i Vangeli riportano sugli esorcismi praticati da Gesù stesso.

Nella pellicola compare anche padre Paolo Morocutti, docente di Psicologia Generale e di Teologia all’Università Cattolica di Roma, il quale spiega che non si tratta di eventi pubblici perché «non sono ammessi elementi mediatici, registrazioni o altro che non sia la preghiera della persona per la sua privacy».

I registi si rendono disponibili a portare il film nelle sale cinematografiche che ne fanno richiesta, comprese quelle parrocchiali.