Isole del Vietnam: da una Messa al mese, a una al giorno
- Ultimissime
- 30 Ott 2025

In uno dei luoghi più remoti c’è una fioritura della fede. La comunità cattolica delle isole del Vietnam sta prosperando grazie alla presenza fissa di un sacerdote e delle suore.
Una impensabile rinascita spirituale nelle isole del Vietnam.
Non c’è forse luogo più remoto dove pensare la presenza della Chiesa.
Eppure nell’arcipelago di Qua Dao Hai Tac, noto per i pirati che fino al XVIII secolo infestavano il golfo della Thailandia, le isole Hòn Trẹ e Hòn Giang stanno vivendo una fioritura della fede.
Meno è scontata la fede e più c’è partecipazione
Si tratta di isole distanti circa 28 km dalla terraferma, nel Vietnam meridionale.
In passato la presenza di un sacerdote per celebrare l’Eucaristia era così rara da costringere i fedeli ad aspettare anche un mese intero qualcuno che andasse a celebrarla. Oggi invece la celebrazione della Messa è quotidiana.
Lo riferisce Maria Tran Thi Be, parrocchiana isolana da sempre, spiegando che la presenza della parrocchia di Ha Tien, di un sacerdote e delle suore «ci riempie di conforto e siamo molto felici, come se fossimo collegati alla terraferma».
La cura pastorale è affidata a padre Vincent Nguyen Minh Phung e molti parrocchiani arrivano a Messa in barca dato che l’arcipelago è composto da 16 isole e la chiesa si trova nella più popolata, Hon Tre, dove vivono più di 220 parrocchiani.
Come sempre accade, meno è scontata la fede e più è vissuta con partecipazione. Nonostante le difficoltà, molti partecipano regolarmente alla Messa quotidiana e alle principali celebrazioni liturgiche. Purtroppo mancano ancora scuole, insegnanti e il tasso di povertà è importante.
A sostenere le famiglie ci sono le suore di Nostra Signora della Missione, le quali sopperiscono in qualche modo anche all’assenza di istruzione organizzando laboratori educativi attorno alla parrocchia.
La storia della Chiesa nell’arcipelago del Vietnam
La piccola comunità cattolica di Hon Tre è nata negli anni ’60 da immigrati che si trasferirono sull’isola per guadagnarsi da vivere tramite la pesca. I parrocchiani locali con il tempo hanno costruito una chiesa, una piccola scuola e una clinica medica ma con la guerra del Vietnam nel 1975 tutto finì.
Molti lasciarono l’isola, la comunità rimase senza sacerdote, il governo comunista confiscò la cappella e le case parrocchiali per scopi civili e militari e per 14 anni non ci furono celebrazioni sacramentali. I fedeli locali mantennero viva la fede con le proprie forze.
Oggi padre Vincent Nguyen Minh Phung è sempre presente e viaggia in barca da Hon Tre a Hon Giang quattro giorni a settimana per assistere le comunità.
«Non solo celebriamo Messe regolarmente, ma i nostri figli ricevono anche un’eccellente istruzione dalle suore», dice la parrocchiana Nguyen Thi Suong. «Per noi, la chiesa qui non è solo un luogo di preghiera, ma anche un faro che sostiene le anime degli isolani e ci aiuta a vivere con compassione, a studiare di più e a mantenere la fede in mezzo alle difficoltà».
In un’altra isola, Li Son, la fede arrivò nel 1959 con Duong Minh Giang, un medico cattolico che affittò una stanza nella casa di un pescatore locale e chiese di allestire un piccolo altare dedicato a Gesù Cristo.
Poco dopo, l’intera famiglia del proprietario si convertì, colpita dal suo modo esemplare di vivere.











2 commenti a Isole del Vietnam: da una Messa al mese, a una al giorno
Che per 14 anni abbiano dovuto mantenere la fede senza nessun sacerdote e nessuna messa è qualcosa di eroico. Ma con quale speranza, con quale prospettiva?
Fiducia nella Divina Provvidenza.
Noi siamo un po’ (tanto) viziati