Ex vescovo anglicano prevede un’ondata di conversioni cattoliche

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Mons. Nazir-Ali, ex vescovo di Rochester, parla della nomina ad arcivescovo di Canterbury di Sarah Mullally e prevede molte conversioni di anglicani alla Chiesa cattolica.


 

Momento di crescente divisione all’interno della Comunione Anglicana.

La recente visita di Stato di Re Carlo III in Vaticano ha coinciso con un periodo in cui si stanno sollevando forti interrogativi sul futuro dell’unità della Chiese d’Inghilterra, soprattutto dopo la nomina di Sarah Mullally a nuovo/a arcivescovo/a di Canterbury.

In risposta alle gravi spaccature che la nomina ha generato, mons. Michael Nazir-Ali, ex vescovo anglicano di Rochester dal 1994 al 2009, ha previsto un aumento di conversioni al cattolicesimo.

 

Spaccatura anglicana dopo la nomina di Mullally

Il giorno dopo la nomina di Mullally, UCCR è entrata in contatto con il reverendo Jodie McNeill, canonico onorario della St Andrew’s Cathedral (Sydney) e leader della Global Anglican Future Conference (GAFCON), una delle associazioni di vescovi più influenti nella Chiesa anglicana.

La scelta di un vescovo donna, ci ha spiegato, «dividerà ulteriormente una Comunione già divisa e abbandona gli anglicani di tutto il mondo».

Per questo la GAFCON non ha riconosciuto l’autorità di Mullally e si è di fatto già separata dalla Chiesa d’Inghilterra assumendo il ruolo di guida della Comunione anglicana.

 

L’ex vescovo anglicano prevede conversioni cattoliche

Di questo ha parlato anche mons. Nazir-Ali che dal 2021 è stato ricevuto nella Chiesa cattolica e ordinato sacerdote nell’Ordinariato di Nostra Signora di Walsingham.

In una recente intervista ha espresso preoccupazione per la direzione liberale intrapresa che ha creato un ambiente in cui molti anglicani, fedeli alla tradizione, si sentono sempre più distanti dalla loro Chiesa madre.

La Chiesa cattolica, spiega l’ex vescovo anglicano, garantisce invece stabilità dottrinale e la continuità apostolica e ciò rappresenta per molti anglicani una ragione convincente per cercare la piena comunione con la Chiesa cattolica.

«Stiamo già assistendo a una nuova e significativa ondata di conversioni e la Chiesa deve valutare il modo migliore per rispondere», ha aggiunto.

La nomina di Sarah Mullally, spiega ancora mons. Nazir-Ali, segue quella del 25 luglio di Cherry Vann, una sacerdotessa che vive in una relazione omosessuale diventata arcivescova anglicana del Galles.

Mentre ritiene ormai impossibile una possibile riconciliazione tra anglicani e cattolici, l’ex vescovo afferma che «nel frattempo la Chiesa cattolica dovrebbe essere preparata ad accogliere nuovi gruppi di anglicani che cercheranno di unirsi a essa, come avvenuto durante le precedenti ondate di conversione».

 

Gli anglicani già entrati nella Chiesa cattolica

Negli ultimi anni, diversi vescovi anglicani hanno già scelto di unirsi alla Chiesa cattolica, tra essi Peter Forster, vescovo emerito di Chester e Jonathan Goodall, vescovo di Ebbsfleet.

Certamente l’Ordinariato di Nostra Signora di Walsingham, istituito da Papa Benedetto XVI nel 2011, rappresenta uno strumento importante attraverso il quale gli anglicani possono entrare in piena comunione con la Chiesa cattolica, mantenendo elementi del loro patrimonio liturgico.

Autore

La Redazione

3 commenti a Ex vescovo anglicano prevede un’ondata di conversioni cattoliche

  • Francesco Pieri ha detto:

    Anch’io ho ho fatto per mio conto le stesse considerazioni: un ricongiungimento delle due strutture è stato di fatto reso impossibile. Tutto questo però fa un curioso contrasto con lo scambio di onori reciproci intercorso pochi giorni fa tra papa Leone e Carlo III

    • Giorgio ha risposto a Francesco Pieri:

      Se la monarchia britannica avesse un minimo di dignità e senso storico, porrebbe fine all’anacronismo di un re capo supremo di una chiesa.
      E a quel punto la chiesa d’Inghilterra finirebbe come merita, nell’oblio

  • Sebastiano ha detto:

    “Ondata di Conversioni”?
    Scusate, ma di che numeri stiamo parlando? Non mi pare che gli anglicani (almeno quelli praticanti, e desiderosi di “stabilità dottrinale”) siano tutta questa folla di gente. E se poi andiamo a vedere, in casa cattolica, quali siano le “stabilità dottrinali” di questi tempi…vabbe’, lasciamo perdere…