Vescovi anglicani e pentecostali entrano nella Chiesa cattolica

Studiando la storia della Chiesa ha capito dove trovare l’unità che stava cercando. Così Sajith Joseph, leader di una comunità pentecostale da 2 milioni di seguaci, è diventato cattolico. Percorso simile di ben 4 vescovi anglicani entrati nella Chiesa cattolica nel 2021.

 
 
 

Nel marzo 2014 annunciammo la conversione al cattolicesimo di uno dei più importanti pastori pentecostali europei.

Si tratta di Ulf Ekman, diventato cattolico assieme alla moglie Brigitte.

Il giorno della professione, confidò: «Ci siamo resi conto che i nostri pregiudizi protestanti anticattolici in molti casi non hanno alcun fondamento. Abbiamo scoperto quanto viva sia la fede dei cattolici, abbiamo bisogno di ciò che Gesù è nella Chiesa cattolica, dei sacramenti, del Magistero, del Papa, ho bisogno della tradizione apostolica. Ho bisogno della Chiesa per la mia salvezza».

Ma ultimamente queste conversioni e questi “passaggi” di importanti esponenti religiosi nel cattolicesimo sono diventati molto frequenti.

 

Guidava 2 milioni di pentecostali, ora è cattolico

Un paio d’anni fa è accaduto qualcosa di simile.

Sajith Joseph, importante predicatore protestante, conosciuto in tutta l’India grazie ai suoi sermoni in televisione, è entrato nella Chiesa cattolica assieme ad almeno altri 50 membri della comunità di cui è leader e fondatore.

Nel dicembre 2019 hanno confessato la loro fede nella cattedrale di Santa Maria a Punalur (nello stato indiano meridionale del Kerala), alla presenza di centinaia di fedeli e del vescovo della diocesi, Selvister Ponnumuthan.

Joseph è il carismatico leader di “Grace Community Global”, un movimento non confessionale fondato nel 2011, che oggi vanta circa 2 milioni di seguaci in 30 paesi e raggiunge moltissime persone attraverso i suoi programmi di televangelismo.

La maggior parte dei membri è protestante, ma il gruppo è seguito anche da cristiani ortodossi orientali, nonché da indù e musulmani. La community è passata sotto la direzione dei vescovi cattolici del Kerala, continuando comunque la sua attività.

 

“Cercavo l’unità dei cristiani, ora l’ho trovata”.

Come nel caso dell’ex pastore svedese Ekman, è interessante ascoltare le motivazioni che hanno portato Sajith Joseph a mettere in discussione tutta la sua storia, la sua autorità, le sue convinzioni, e anche la sua credibilità personale come leader di un movimento protestante, per abbracciare la fede cattolica.

«Stavo facendo del mio meglio per portare unità nei gruppi pentecostali», ha detto, salvo poi realizzare quanto fosse difficile «a causa della differenza delle dottrine».

Così, ha concluso che il “divario” creatosi nella storia del protestantesimo può essere colmato solo facendo parte della vera Chiesa apostolica, l’unica che ha mantenuto intatta la successione apostolica e la fedeltà alla Tradizione: la Chiesa di Roma.

«Studiare la storia della Chiesa mi ha fatto ripensare alle credenze che avevo», ha spiegato l’ex pastore. «L’unità teologica e dottrinale mi ha fatto riflettere in secondo luogo sul cattolicesimo e sulla teologia cattolica. Quindi, le mie convinzioni teologiche mi hanno fatto tornare al cattolicesimo e alla Chiesa cattolica».

Joseph ha aggiunto che hanno sicuramente contribuito i numeri incontri avuti con i vescovi del Kerala e con alcuni teologi del Vaticano, proseguiti per quattro anni.

 

Nel 2021 quattro vescovi anglicani battezzati cattolici.

In poco più di un anno, quattro vescovi della Chiesa d’Inghilterra sono entrati in piena comunione con la Chiesa cattolica.

Sei mesi fa, Jonathan Goodall si è dimesso dal suo ministero di vescovo anglicano di Ebbsfleet, in Inghilterra, per entrare nella Chiesa di Roma e pochi giorni fa il card. Vincent Nichols lo ha ordinato sacerdote cattolico.

Sarà un semplice parroco di St William of York a Londra, che fa parte dell’arcidiocesi di Westminster. La Messa di ordinazione si è svolta sabato 12 marzo.

Oltre al vescovo Goodall, altri tre vescovi anglicani sono entrati in piena comunione con la Chiesa cattolica nel 2021: Michael Nazir-Ali, ex vescovo di Rochester; Peter Foster, ex vescovo di Chester e John Goddard, ex vescovo di Burnley.

 

Anglicani stimano fedeltà e coerenza della Chiesa cattolica.

La decisione di queste conversioni può essere nata a causa della secolarizzazione della Chiesa anglicana, è lo stesso ex vescovo Nazir-Ali ad aver dichiarato che l’anglicanesimo sembra «essere sulla strada diventare un’altra denominazione protestante liberale».

Gavin Ashenden, ex sacerdote della Chiesa d’Inghilterra divenuto cattolico nel 2019, ha spiegato che «il punto di svolta è stato il femminismo della terza ondata», che «ha reso assoluta la soggettività» nel mondo anglicano.

I sinodi generali all’interno dell’anglicanesimo, ha detto, invece di esplorare e definire teologicamente la natura del sacerdozio, hanno finito per approvare il sacerdozio femminile come processo politico, spinti dalle pressioni secolari. Così conclude Ashenden: «Penso che la Chiesa cattolica dovrebbe sviluppare un sentimento di fiducia in Inghilterra e dire: “Se vuoi che il cristianesimo continui, siamo noi e, inoltre, siamo tutto ciò che hai”. Quindi vieni e vieni presto».

Il vescovo Keith Newton, anch’egli ex vescovo anglicano, entrò nella Chiesa cattolica nel 2010, grazie alla creazione dell’Ordinariato voluto da Benedetto XVI.

Da giovane sacerdote anglicano, durante un pellegrinaggio a Roma si convinse dell’urgenza di pregare per l’unità della Chiesa. «Sono stato così sopraffatto da questa esperienza e ho davvero pensato che la Chiesa d’Inghilterra avesse bisogno di tornare in comunione con la Chiesa da cui proveniva», ha detto.

La redazione

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