Il segno di croce di un giovane pianista fa il giro del mondo
- Ultimissime
- 22 Ott 2025

Su uno dei palchi più importanti al mondo, il giovane Piotr Pawlak si è preparato recitando il rosario e facendo un segno di croce. Un gesto semplice diventato virale.
Se un segno di croce diventa virale.
E’ accaduto l’11 ottobre scorso poco prima dell’inizio del XIX International Chopin Piano Competition presso la Filarmonica di Varsavia, in Polonia.
Nell’atrio di uno dei palcoscenici più prestigiosi del mondo, il pianista polacco Piotr Pawlak, durante un momento di silenzio carico di tensione prima della sua esibizione nelle semifinali, ha preso il suo rosario, ha fatto il segno della croce e ha pregato.
Un gesto semplice e spontaneo di un giovane artista che è stato ripreso però dalle telecamere e mandato in diretta televisiva, diventando immediatamente virale in tutto il mondo.
Qui sotto il video (pubblicato anche sul nostro canale YouTube)
Piotr Pawlak: «Non nascondo la mia fede»
Sorpreso dal clamore, il 27enne Pawlak ha spiegato che si è trattato di un gesto «assolutamente naturale, prego prima di ogni esibizione».
Il motivo? «Chiedo sempre supporto, perché ciò che facciamo come musicisti in qualche modo supera le nostre capacità umane. Ho semplicemente fatto quello che faccio sempre. Non nascondo la mia fede, e non mi vergogno di chiedere aiuto a Dio».
Il concorso, istituito nel 1927, è considerato uno dei più prestigiosi nel panorama musicale internazionale e vi partecipano i migliori pianisti del mondo. Si tiene ogni cinque anni a Varsavia ed è interamente dedicato alla musica di Frédéric Chopin (1810-1849).
Il vincitore di quest’anno è stato l’americano Eric Lu, che ha ricevuto un premio di 70mila dollari e una medaglia d’oro finanziata dal presidente della Polonia. Pur non riuscendo ad arrivare in finale, Pawlak ha comunque consolidato la sua reputazione internazionale.
Nato a Danzica, Pawlak è celebre per la sua capacità di coniugare precisione tecnica e profondità emotiva ed è anche legato con l’Italia. Dal 2024, infatti, studia presso l’International Piano Academy del Lago di Como.
Cresciuto in una famiglia cattolica, ha spiegato che «la fede è sempre stata presente. Soprattutto grazie a mia madre che mi portava in chiesa ogni domenica e mi ha insegnato a pregare».
Sicuramente Pawlak sa benissimo che questo è ciò che accadde anche allo stesso Chopin, cresciuto come devoto cattolico proprio grazie all’amata madre. Poi però, con il successo, le sirene del mondo prevalsero sulla fede.
Giusto qualche giorno fa abbiamo pubblicato la testimonianza del suo amico sacerdote, padre Aleksander Jełowicki, che contribuì a ricondurlo a Dio e gli amministrò i Sacramenti pochi istanti prima della morte il 21 ottobre 1849.
Il celebre pianista suona ancora in parrocchia
Per ora, invece, Pawlak non sembra essere distratto dal successo.
Nonostante il suo fitto programma di concerti, trova ancora il tempo per dare una mano nella parrocchia di Danzica, dedicata a Santa Teresa del Bambino Gesù.
«Ancora oggi», rivela, «a volte suono l’organo in chiesa. Non abbiamo un organista fisso, quindi se sono lì e vedo che non c’è nessuno all’organo, vado a suonare durante la Messa. Il nostro parroco lo menziona spesso, quindi tutti sanno chi suona. È sempre una gioia dare una mano».
E’ interessante la sottolineatura di Piotr Pawlak tra la musica in chiesa e quella sul palcoscenico: «Sul palco, in un certo senso, sono io al centro dell’attenzione, insieme al compositore e all’opera stessa. È quasi come un teatro. Ma la musica liturgica è completamente diversa. Il suo scopo è aiutare le persone a pregare, non distrarle. Supporta il canto e prepara i fedeli a vivere la liturgia».
Nell’intervista il celebre pianista polacco racconta anche un aneddoto che lega Chopin alla musica sacra: «Anche lui suonava l’organo. Una volta, durante la Messa, iniziò a improvvisare durante la Comunione e continuò a suonare così a lungo che il prete mandò un chierichetto al piano di sopra per dirgli di smettere, perché la Messa doveva continuare».
Tornando al segno di croce che lo ha reso virale in questi giorni, Pawlak ribadisce che «non c’è niente di male nel mostrare pubblicamente la nostra fede. Anche i piccoli gesti dimostrano che i cristiani sono ancora qui e continuiamo a credere che Qualcuno al di sopra di noi ci sostenga sempre».
Qui sotto il video (pubblicato anche sul nostro canale YouTube)















3 commenti a Il segno di croce di un giovane pianista fa il giro del mondo
Non mi sembra niente di eccezionale il gesto di questo ragazzo.
È molto più comune
(e per molti semplicemente naturale)
di quanto non si creda..
Ottimo spunto per dare visiibilita’ a questo bravo pianista
e per far capire che la fede in Dio
( di qualsiasi religione )
è qualcosa che va alimentata non solo nei momenti “speciali”
ma in ogni singolo istante
della nostra vita !
Vorrei aggiungere che è stato molto laborioso inviare il mio commento.
Ho dovuto “bypassare” insopportabili” immagini pubblicitarie che disturbavano e intralciavano la compilazione dei miei dati !
Beh dai ne è valsa la pena però, è un commento molto bello 😀
Scherzi a parte, credo che la pubblicità sia l’unico sostegno economico per Uccr, almeno questo concediamoglielo no? Lavorano gratis ogni giorno