Silvana De Mari e il “me ne frego” del popolo palestinese

silvana de mari gaza

Il video della scrittrice Silvana De Mari sul popolo di Gaza e il litigio con Francesco Toscano per la giustificazione del genocidio. De Mari si dice cattolica ma le sue idee non lo sono e, anzi, minano l’ideale che vorrebbe difendere.


 

E’ la prima volta che parliamo di Silvana De Mari.

Medico, blogger, editorialista de “La Verità” e scrittrice con ampio seguito in certe aree del mondo cattolico, da anni fa parlare di sé per affermazioni provocatorie su diverse tematiche, in particolare l’omosessualità e l’islamismo.

Un esempio è il recente caso sulla guerra di Gaza: in un video ha dichiarato di non essere minimamente interessata alla sofferenza del popolo e dei bambini palestinesi.

E’ un video emerso soltanto sui social, siamo la prima testata che ne parla. Abbiamo letto durissime reazioni in merito, con utenti che parlano di De Mari come “fanatica”, “da internare”, da “scomunicare”, “analfabeta” e via dicendo.

Non sono termini che usiamo, che condividiamo o che fanno parte della nostra storia.

Oltretutto, Silvana De Mari è abituata e forse ricerca volontariamente il polverone attorno a lei, da tempo è bersaglio dei grandi media per posizioni ritenute pseudoscientifiche e complottiste, è stata radiata dall’Ordine dei Medici di Torino e condannata due volte per diffamazione aggravata.

Il nostro giudizio è che, pur difendendo principi legittimi (la libertà di parola e d’espressione) e in parte anche condivisibili (la salvaguardia della famiglia naturale, della vita nascente e il contrasto alla sovraesposizione mediatica e sociale dell’ideologia LGBTQ+), De Mari utilizza argomenti e terminologie dure, aggressive, sprezzanti e volutamente divisive che riteniamo estranee al mondo pro-life (e cattolico).

Anzi, ne inficiano la causa.

 

Silvana De Mari su Gaza: “Me ne frego delle sofferenze”

Il caso di cui parliamo sono, come già detto, le espressioni di Silvana De Mari su Gaza e i palestinesi.

Qui sotto il video in cui afferma:

«Voglio il diritto a essere malvagia, delle sofferenze del popolo palestinese non me ne frega niente, non me n’è mai fregato niente e giuro che non me ne importerà mai un fico».

 

Il video è composto da un estratto dell’intervento di De Mari al podcast di Giovanni Zenone e dal litigio con il giornalista Francesco Toscano (insultato dal marito di Silvana De Mari).

Quella sul popolo palestinese è una frase aberrante anche se provocatoria ed estrapolata dal discorso più generale di De Mari che, per correttezza, andrebbe riportato per intero.

La scrittrice arriva infatti a questa conclusione in quanto ritiene che la pietà verso i bambini palestinesi e, in generale del popolo palestinese, sia l’arma di ricatto utilizzata da Hamas.

Ancor meglio, Hamas starebbe mentendo a tutto il mondo tramite questi ricatti e «il giorno in cui sono stati restituiti i resti dei due bimbi con i capelli rossi abbiamo scoperto che i bambini di Gaza cantano e ballano felici per due bimbetti trucidati nel dolore, che sono unità combattenti che dall’età di 9 anni sanno usare arma e sanno sparare»1S. De Mari, Io sto con Israele. Parte prima, Blog personale 15/03/2025.

Non ci compete entrare nel dibattito geopolitico sull’attuale guerra di Gaza, dove per Silvana De Mari non ci sarebbe alcun genocidio in corso, le immagini e i dati che riceviamo sui bombardamenti e i morti a Gaza sarebbero falsi, Israele sarebbe una vittima del conflitto e «i nemici di Israele non sono vittime»2S. De Mari, Io sto con Israele. Parte prima, Blog personale 15/03/2025.

Disprezzare deliberatamente la sofferenza di un popolo -pur provocatoriamente, pur considerando tutte le colpe possibili dei suoi “governanti”, pur conoscendo le esagerazioni mediatiche- e lasciarsi andare a generalizzazioni disumanizzanti non è solo eticamente riprovevole ma è profondamente contrario all’insegnamento evangelico.

 

Il cattolicesimo di Silvana De Mari

Silvana De Mari si dichiara cattolica e nei suoi interventi esibisce una devozione riconducibile all’area tradizionalista. Ma non bastano riferimenti al rosario, alla Messa tridentina o alla difesa della dottrina morale per giustificare posizioni che tradiscono il cuore stesso del Vangelo.

Ma precisamente, a quale “cattolicesimo” aderisce Silvana De Mari?

La scrittrice sembra essere vicina a Christus Rex, un gruppo religioso vicino a Forza Nuova e all’estrema destra. Da loro viene costantemente definita un'”amica”.

Il presidente, Matteo Castagna, sostiene che «noi sedevacantisti siamo i più papisti di tutti, perché per amore del papato romano siamo costretti a constatare la Vacanza della Sede Apostolica per onorare la figura del Vicario di Cristo».

La stessa De Mari ha promosso la campagna dell’ex nunzio (scomunicato) Carlo Maria Viganò, aderisce convintamente alla tesi della finta abdicazione di Benedetto XVI, inventata da Andrea Cionci, e non riconosce Papa Francesco come autenticamente eletto.

Coincidenza vuole che Cionci e De Mari sono stati per anni collaboratori de La Nuova Bussola Quotidiana, molto attraente per questo tipo di “profili”.

 

Alla luce di tutto ciò, è comprensibile che tanti cattolici si sentano estranei e a disagio di fronte alle idee e ai ragionamenti di Silvana De Mari.

A chi guarda da fuori va detto che la scrittrice, pur dichiarandosi cattolica, non solo evidentemente non rappresenta il pensiero della Chiesa ma le sue parole minano dall’interno gli ideali che vorrebbe difendere.

Autore

La Redazione

16 commenti a Silvana De Mari e il “me ne frego” del popolo palestinese

  • Viandante ha detto:

    La De Mari è una persona che disprezza ed odia tutti quelli che non sono d’accordo con lei . Non c’è nulla di Cristiano nel modo imbarazzante con il quale si esprime , uccide con la lingua e se dipendesse da lei ci sarebbe una guerra mondiale al giorno provocata da contrapposizioni feroci.
    Purtroppo tante persone pensano che quando si ha ragione si possa anche disprezzare offendere o , se tutto manca , uccidere chi ha (per noi) torto. Questi sono soggetti sono sempre esistiti , se fosse nata in Arabia adesso starebbe inviando qualche matto con il tritolo nella cintura a farsi esplodere in qualche piazza occidentale. Lei ovviamente…non lo farebbe ….perché è tipo da “armiamoci e partite”

    • Laura ha detto:

      Mamma mia che persona! E sì che l’avevo difesa pure quando veniva linciata nel 2017 ma poi ho capito che era la solita figurina conservatrice-tradizionalista-sedevacantista che poi si mette a fare tuttologia gasata dal successo che ha riscosso.

  • Fra ha detto:

    guardacaso vengono tutti da quell’ala lì sti personaggi. Li riconosci, sedevacantisti, tradizionalisti nel senso brutto del termine, ti guardano male se osi celebrare in italiano… tutti uguali. I farisei del nostro tempo. E la Nuova Bussola continua a foraggiarli.

  • Andrea ha detto:

    Cionci non è un collaboratore de “La Nuova Bussola quotidiana”:
    http://lanuovab.it/it/ricerca
    Siete pregati di rettificare.

  • Andrea ha detto:

    In effetti, avete ragione: c’è un bug nella ricerca. Scusate.

    • Woody85 ha detto:

      andrea per esperienza ti dico una cosa…se uccr scrive qualcosa difficilmente è falso. a parte che hanno linkato uno screenshot in cui dimostrano quel che dicono: https://www.uccronline.it/wp-content/uploads/2025/06/bussola_cionci_demari.webp

      • Andrea ha detto:

        Si certo, ma bisogna anche sorvegliare.
        Ad esempio, su questo sito, anche se pieno d’articoli d’ottima fattura, è stato infangato il dotto Paolo Gulisano che è un medico a tutti gli effetti:
        Anche sulla questione vaccini, si è stati antiscientifici.
        La scienza non è la maggioranza, ma si basa sul metodo sperimentale baconiano (volgarmente, noto come galileano, quando Galilei fu condannato proprio per questo, visto che la prova della sua teoria ful il pendolo di Foucault nel 1700).
        Se no, Einstein avrebbe dovuto esseere pazzo come anche Freud, Jung e Adler, padri della psicanalisi,
        secondo i quali la pratica omoerotica non è affatto normale, ma tutti la consideravano sessualità bloccata alla fase anale.
        La De Mari, Joseph Nicolosi e altri hanno rischiato e rischiano la vita per difendere queste ovvietà.
        La lobby lgbtqi+ è potentissima all’interno della gerarchia e a Dublino il vescovo ha pure dovuto chiudere il seminario.
        Il vangelo dice che non esiste amore piu’ grande di chi da’ la vita per i propri amici.
        San Giovanni Paolo II diceva anche che non è degno di vivere chi non ha un motivo per morire e non è degno di morire chi non ha un motivo per vivere.
        In Paradiso, non ci vanno le persone semplicemente perbene…
        A fine ottobre 2022, c’erano in Italia circa 400000 medici che hanno preferito farsi radiare pur di non farsi inoculare.
        Il 2 novembre sono stati tutti reintegrati. Chi rimborsa loro gli stipendi e la reputazione?
        Un vecchio adagio di spiritualità recita cosi’:
        se tutti ti danno ragione, hai torto;
        se tutti ti danno torto, hai torto;
        se la maggior parte di dà ragione, probabilmente, hai torto;
        se la maggior parte ti dà ragione, probabilmente, hai ragione.
        E’ stato preso per cialtrone un premio nobel e, in Francia, anche la professoressa Alexandra Henrion Caude, massima esperta di terapie geniche a mRNA (quindi, assolutamente, non novax: direttrice dell’Inserm, cattolica e madre di 5 figli), ma proprio per questo contraria alla somministrazione, visto che un vaccino di questo tipo richiede 10 anni di sperimentazione, mentre ne sono stati adottati 4.
        L’ha spiegato bene nel bestseller “Les apprentis sorciers” (Gli apprendisti stregoni), primo in classifica in Belgio e in Francia e qua puntualmente censurato.
        Per quanto riguarda l’evidenza sperimentale, l’ho provata su me stesso: circondato da ligiamente inoculati e puntaulmente col covid, seguendo i consigli di medici dei quali mi fido, non mi sono beccato proprio nulla.
        Perfino Jacques Attali, il consigliere di Macron ha evidenziato che secondo lui, una persona oltre i 70 anni costa di piu’ allo stato di quanto produce e quindi andrebbe eliminata.
        Affermazioni simili da noi le ha fatte Cingolani.
        Se vogliamo ignorare che il malthusianesimo (peraltro, confutato a fine anni 70) è l’ideologia di Lorsignori e che “pecunia non olet” (in questo caso le lobbies farmaceutiche), m’arrendo. Prima pero’ penso sia giusto commemorare la povera Camilla (grazie alla quale Astrazeneca ha ritirato la sua “pozione magica”) e tante povere vittime delle inoculazioni (dalle quali sono circondato).
        Infine, ricordo quanto mi disse un famoso esorcista e medico: questi vaccini ottenuti con feti abortiti avevano la giustificazione morale solo se rappresentavano l’unica arma (documento della Congregazione per la Dottrina della Fede). In realtà, diversi Paesi ed eroi hanno dimostrato che non è cosi’. Anche il Papa, quando non parla e cathedra, ha un’opinione che vale come quella di chiunque altro. Quindi, visto che l’aborto è un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio, chi si è inoculato, tanto piu’ l’ha fatto consapevolmente e con consenso (non parliamo dei costretti: un atto d’amore obbligato è uno stupro), tanto piu’ ha stretto un patto col diavolo.
        Cosiccome esiste il cammino verso la santità (venerabile, servo di Dio, beato e appunto santo), esiste infatti quello di dannazione (tentazione, infestazione, vessazione e possessione). La conclusione amara dell’esorcista fu questa: “vedrai che aumenterà a dismisura l’invidia, il cinismo, l’ipocrisia e la superficialità”.
        Se non altro, mi sarei aspettato un atteggiamento alla Gamaliele: anche Aristotele diceva che lo stolto dice quello che pensa e il saggio pensa a quello che dice…
        Incollo, infine, per commemorare Camilla e le altre persone danneggiate da questi veleni che stanno aumentando sempre di più, un testo trovato in rete che mi pare molto significativo:
        VITTIMA DEL VACCINO.
        10 giugno 2021, ospedale di Genova, muore CAMILLA CANEPA, il 25 maggio aveva partecipato ad un ‘open day’ vaccinale per giovani, a lei era toccato ASTRAZENECA. Trombosi ed emorragia la causa della morte, la perizia medico-legale specifichera’: ‘Da riferirsi ad effetti avversi da somministrazione di vaccino anticipato Covid19’ . Camilla non aveva patologie pregresse, non sono riusciti a derubricarla come incidente di percorso, la formuletta ‘nessuna correlazione’ per lei non ha funzionato.
        Le avevano spiegato che ‘avrebbe riacquistato la libertà’ e che ‘chi non si vaccina muore e fa morire’, l’avevano convinta che il vaccino è ‘un atto d’amore’, che un buon cristiano deve vaccinarsi innanzitutto per gli altri, le avevano fatto conoscere la pericolosissima categoria dei novax (Razza inferiore.), piu’ pericolosi degli assassini, degli stupratori, dei mafiosi.
        Nel mentre facevano morire le persone da sole negli ospedali, liquidavano un premio Nobel come rincoglionito, costringevano a trapanarsi il naso (A pagamento.) tre volte la settimana per poter andare a lavorare eleggendo il DISTANZIAMENTO a morale di stato ed il vaccino a Vitello D’oro, convincevano i preti a chiudere le chiese ed a mettere l’ammuchina al posto dell’acqua santa, medicalizzavano le vite, nominavano alcuni virologi sacerdoti della nostra salute, inseguivano con i droni chi stava isolatissimo sulla spiaggia a correre, costringevano i bambini a respirare la propria anidride carbonica ed il proprio mocciolo ed a nascondersi sotto il banco di scuola per respirare, costruivano un popolo d’ipocondriaci depressi, inventavano il LASCIAPASSARE per la vita sociale.
        CAMILLA PERDONACI.

        • Jack ha detto:

          è stato infangato il dotto Paolo Gulisano

          Non mi risulta, leggo sul web che in realtà è per lo più uno scrittore

          Anche sulla questione vaccini, si è stati antiscientifici.

          Non mi pare che Uccr abbia mai fatto battaglie pro o contro vaccini, in ogni caso non mi pare siamo in tema

          La De Mari, Joseph Nicolosi e altri hanno rischiato e rischiano la vita per difendere queste ovvietà.

          Non so Nicolosi cosa sostenga, ma per la De Mari non c’è bisogno di rischiare la vita a meno che si sostengano tesi volutamente provocatorie e divisive. Mi pare che in Italia possiamo tranquillamente difendere la famiglia e denunciare l’ideologia lgbtq senza rischiare la vita o essere perseguiti, a meno che si esageri e si vada fuori dal seminato con temi e soprattutto insulti o volgarità che non riguardano il linguaggio cattolico

          • Andrea ha detto:

            https://www.lucaditolve.com/joseph-nicolosi
            In Italia, si rischia la vita eccome se non si accetta l’ideologia lgbtqi+
            Silvana De Mari e non solo è quotidianamente minacciata di morte.
            Idem per l’avvocato Amato con le sue conferenze nelle quali, da tempo, tra l’altro, si scaglia contro l’ideologia gender.
            E’ stato affermato qua che il dottor Paolo Gulisano è solo scrittore e non ha mai esercitato come medico.
            Conosco persone suoi pazienti.
            Per i vaccini, qua su UCCR ho osservato solo etichettature “novax-provax”, (s)ragionamenti binari, questi sì volgari e che non
            fanno onore a questo sito, se non altro, per gli altri contenuti eccelsi.

          • Jack ha detto:

            In Italia, si rischia la vita eccome se non si accetta l’ideologia lgbtqi+

            Scusami ma continua a sembrarmi un’esagerazione

            Silvana De Mari e non solo è quotidianamente minacciata di morte.

            Mi spiace se è vero, ma è una sua scelta usare termini offensivi e dispregiativi e inimicarsi il mondo. I pro life italiani vivono tranquillamente e non hanno grossi problemi, qualche femminista isterica imbratta le vetrine di Pro Vita ma nulla di più.

            E’ stato affermato qua che il dottor Paolo Gulisano è solo scrittore e non ha mai esercitato come medico.

            Non so chi sia Gulisano, sul web viene presentato come scrittore. Medico di che cosa? Ma poi cosa c’entra Gulisano scusami?

            Per i vaccini, qua su UCCR ho osservato solo etichettature “novax-provax”,

            Non mi pare sia una tematica trattata da loro e non ricordo se ne sia mai parlato, mi sai aiutare?

  • Andrea ha detto:

    La vita la rischiano eccome. Sono ben documentati gli assalti alle sedi dei ProLife. Paolo Gulisano: https://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Gulisano Ne hanno parlato a iosa sia la De Mari sia Gulisano, ques’ultimo, a esempio, anche su la nuova bussola quotidiana.

    • Panthom ha detto:

      Conosco le vicende delle vetrine di Pro Vita, non c’è nessuna vita in rischio ma semmai qualche danno ai vetri e alle serrande. Per quanto mi riguarda la Bussola Quotidiana se chiudesse farebbe un bene a tutto il mondo cattolico, eviteremmo per lo meno di doverci vergognare dalle scemenze che scrivono. Scuole parentali, antievoluzionismo, antivaccinismo, antipapismo, militanza contro i giornali cattolici e contro i vescovi cattolici, commenti banali su tutto lo scibile umano…ogni tanto mi chiedo se davvero pensano di poter essere una bussola del cattolicesimo commentando freneticamente tutto quello che appare sulle vere testate. Cascioli mi fa davvero molto ridere nella sua goffaggine.

  • Luigi ha detto:

    C’è molto altro di censurabile sulla signora De Mari: falsità continue sui vaccini, sulle mascherine, offese continue ai suoi lettori, persino in un caso un invito a vendere propri organi per racimolare soldi ed evitare di vaccinarsi contro il covid 19. È un personaggio da non seguire.

  • Luigi Da Porto ha detto:

    Su la nuova bq: solo per far capire il livello basso di certi articoli, basta leggere quelli di Zambrano sul covid.

  • beppina ha detto:

    Non so se la pietà verso i bambini palestinesi sia una arma di ricatto usata da Hamas… ma non è questo il punto. Il fatto è che affermare che le sofferenze di tanti bambini palestinesi sottintendono solo disinteresse e menefreghismo è una benemerita insulsaggine. La dottoressa De Mari si ritiene cattolica… bene. Ma non basta essere battezzati per “esporsi” come cattolici. E’ ora che metta in pratica questo suo modo di essere ed esistere: cominciamo col non cadere a questi livelli di dialettica.

  • Andrea ha detto:

    Non è vero che sono state sfasciate solo le vetrine, ma ci sono stati anche attentati alla persona e ne sono stato testimone oculare.
    Quotidianamente, le persone che offendete rischiano la vita per il vangelo.
    Solo per questo, non meritano d’essere offese: magari, corrette fraternamente…
    L’approccio binario con etichette non è cristiano.
    Invece lo è quello di san Paolo: “filtrare tutto e ritenere ciò che è buono”.
    Criticare le politiche dello Stato di Israele è una cosa; giustificare per questo il regime autoritario degli ayatollah è un’altra.
    “In medio virtus”, ci ricorda Aristotele e il dottore angelico.
    UCCR ha articoli buoni o meno buoni come anche la Bussola.
    Le persone esistono perché ti deludano, come ci ricorda il salmo 1,1 (Maledetto l’uomo che confida nell’uomo).
    Non è vero che tutta la gerarchia si è allineata, anzi una volta il cardinal Tonini disse che quando si radunava la CEI, “tot capita tot sententiae”
    e meno male!
    La chiesa cattolica non è un regime dittatoriale.
    Papa Leone, ad esempio, NELLA PRASSI, ha uno stile diverso rispetto a quello di Papa Francesco.
    Papa Benedetto critico’ aspramente l’incontro ecumenio di Assisi voluto dal pur santo Papa Giovanni Paolo II.
    San Paolo corresse san Pietro sulla circoncisione.
    Il Papa è infallibile quando parla ex cathedra.
    Per il resto, è un essere umano come tutti noi e anche lui ha bisogno di correzione fraterna.
    Per il resto, vale il brindisi alla coscienza rettamente formata del cardinal Newman.
    Poi, se uno vuol essere ruffiano di corte / baciapile (categoria disprezzata anche da Papa Francesco), che almeno non si proclami “razionale”.
    Sicuramente, l’ecclesialese ipocrita e mascherato delle sue melensaggini non lo seguirò mai.
    Dante Alighieri, ad esempio, mise tutti i Papi del suo tempo nell’inferno…
    Il tempo è galantuomo.
    Un cattolico è papista, non papolatra.
    Questo è il problema di fondo della società di oggi: dal 68, siamo una generazione senza padri con un rapporto malato con l’autorità.
    Cosi’ il Papa o è il grande dittatore o tanto ascoltato quanto poco seguito.