Bertinotti: «La Chiesa è l’anticorpo alla disgregazione sociale»
- Ultimissime
- 17 Mag 2025
Le sorprendenti parole di Bertinotti sulla Chiesa. Invitato a DiMartedì, l’ex segretario comunista Fausto Bertinotti offre una lettura profonda del ruolo della Chiesa cattolica nella storia, vedendola come barlume di speranza nell’Occidente distrutto.
E’ bello sapere che il cammino personale di Fausto Bertinotti prosegue.
Invitato al programma televisivo DiMartedì da Giovanni Floris, qualche giorno fa, ha fornito un’analisi davvero profonda sul ruolo della Chiesa nel mondo e nella storia.
In questi mesi che hanno separato la morte di Francesco dall’elezione di Leone XIV chiunque sui media ha espresso la sua opinione, la maggior parte delle volte offrendo una lettura banale e politica.
Bertinotti, ex presidente della Camera e storico leader della sinistra comunista italiana, ha invece parlato avendo fatto esperienza di una conversione, per lo meno intellettuale, al cristianesimo.
Qui sotto il video (pubblicato anche sul nostro canale YouTube)
Bertinotti e la Chiesa: anticorpo alla disgregazione
A volte, la vera forza si manifesta senza armi, senza clamore, senza bandiere. Si manifesta nel silenzio, nella preghiera, in una folla che non urla ma cammina insieme. È ciò che ha percepito Bertinotti partecipando ai funerali di Papa Francesco.
Oltre alla immagine storica di due grandi leader politici – Trump e Zelensky – seduti in disparte all’interno della Basilica di San Pietro, totalmente ridimensionati dalla maestosità della liturgia e del luogo, Bertinotti ha riconosciuto nella Chiesa cattolica un «“anticorpo” alla disgregazione sociale e politica che affligge l’Occidente».
Il cammino di Fausto Bertinotti
All’inizio abbiamo parlato di un cammino personale dell’ex segretario del Partito della Rifondazione Comunista, ne avevamo parlato la prima volta nel 2011 quando sorprendente espresse «sintonia totale» con la figura di Giovanni Paolo II, il pontefice artefice della caduta dell’Unione Sovietica.
Nel 2014, in occasione della pubblicazione del suo libro “Sempre daccapo“ (Marcianum Press 2014, con prefazione del card. Ravasi, Bertinotti raccontò il fascino per San Paolo e spiegò di aver lasciato Marx per avvicinarsi all’Apostolo delle Genti.
Il 14 maggio scorso, infine, come si può ascoltare nel video sopra, Fausto Bertinotti ha parlato dell’elemento spirituale della Chiesa ignorato dalla politica, la quale tende invece a ridurla all’interno dei suoi schemi grossolani.
Ecco le sue parole:
«In questo Occidente devastato e povero, mi ha colpito l’unicità e la potenza di questa Chiesa. Un anticorpo rispetto alla decadenza della società e della politica, e anche rispetto alla disgregazione degli individui. Sempre più soli nel mercato. La Chiesa ti ripropone il tema della comunità, del camminare insieme. Ho visto due elementi che colpivano: il popolo, la fiumana di gente, ragazzi, ragazze, vecchi…il popolo! E l’altro la potenza della Cattedra, quei due uomini politici (Trump e Zelensky) schiacciati dalla cattedrale, seduti in un angolo. Misurava la distanza tra questa forza disarmata della Chiesa e la presunta potenza della politica impotente»
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