Gestazione per altri, Le Iene confermano il reato universale
- Ultimissime
- 26 Nov 2024
Il video de Le Iene sulla gestazione per altri conferma che la legge italiana sul reato universale è più che mai utile, corretta e necessaria. Nel servizio di Gaston Zama qui pubblicato si evidenziano tutti i motivi etici contrario alla maternità surrogata.
La trasmissione Le Iene a volte è davvero comica.
Investono migliaia di euro nella realizzazione di servizi che alla fine dimostrano esattamente l’opposto dei loro intenti iniziali.
E’ accaduto ad esempio con Medjugorje, quando un servizio scandalistico di Gaston Zama si è trasformato in una affascinante testimonianza a favore, coinvolgendo misteriosamente perfino un addetto della stessa troupe televisiva.
E’ ricapitato poche settimane fa quando lo stesso Gaston Zama ha arruolato show girl Paola Barale e, fingendosi una coppia in cerca di informazioni, si è recato in varie cliniche dell’Ucraina che permettono l’utero in affitto.
O maternità surrogata, o gestazione per altri.
Oppure, per chi vuole nascondere ancora di più la cruda verità delle parole, semplicemente GPA.
Le Iene, braccio mediatico dell’Associazione Luca Coscioni
Con la conduzione di Veronica Gentili, Le Iene sono ancora di più il braccio mediatico dell’Associazione Luca Coscioni, appoggiando tutte le loro rivendicazioni (dall’eutanasia alla droga libera) senza alcun contraddittorio e con il tipico confezionamento strumentale dei servizi per stimolare il ricatto emotivo sul telespettatore.
Nonostante gli sforzi però, a volte qualcosa va veramente storto.
E’ accaduto nel servizio sulla maternità surrogata, con l’intento di dimostrare che l’Italia, tramite la legge sul reato universale, criminalizzerebbe una pratica etica, senza rischi di sfruttamento delle donne.
Una legge firmata dieci giorni fa dal presidente Sergio Mattarella e che da lunedì scorso è pubblicata in Gazzetta ufficiale (entrerà in vigore dopo 15 giorni).
La trasmissione diretta da Veronica Gentili, nota bandieruola arcobaleno, non accenna che la pratica della maternità surrogata è richiesta anche (o soprattutto, secondo alcuni dati) da coppie omosessuali.
Il video de Le Iene sulla gestazione per altri
Il video de Le Iene è visibile qui.
Il servizio di Gaston Zama è un’ottima prova di quanto sia lecita, utile e necessaria la legge italiana sul reato universale.
L’obbiettivo della legge infatti è impedire in ogni modo il foraggiamento della gestazione per altri, una pratica di mercificazione delle donne e dei bambini.
Donne in competizione scelte da un catalogo
1) La prima cosa che emerge dal video è che non appena Gaston Zama e Paola Barale iniziano a chiedere informazioni nelle cliniche della gestazione per altri, scoprono che la madre surrogata va scelta da un catalogo formato da «tantissime candidate», come fossero un prodotto o un servizio da acquistare.
Alle donne che dovranno partorire per altri viene richiesta una dettagliatissima scheda biografica, che include informazioni riservate perfino sulla vita intima, enfatizza caratteristiche fisiche o tratti personali, mettendo le donne in competizione le une con le altre.
Oltre alla evidente mercificazione della donna, questa pratica richiama una sgradevole logica eugenetica nei confronti sia della donna stessa, che nel futuro bambino (per comodità di esposizione da qui in poi useremo solo il maschile inclusivo, includendo anche le bambine).
E’ una riduzione della procreazione a un processo di design su misura, in cui si privilegiano determinati tratti genetici (intelligenza, predisposizioni fisiche e culturali, il sesso del bambino ecc.) a discapito di altre, alimentando una visione utilitaristica della vita umana.
Un bambino nato da tre mamme e un donatore
2) La seconda preziosa informazione fornita dal servizio è che non esiste solo la madre surrogata ma anche la donatrice di ovuli.
Il futuro bambino avrà così come genitori un donatore del seme e tre “mamme”: la donna acquirente, la donatrice di ovuli e la madre surrogata che ha messo a disposizione l’utero.
Anche la donatrice di ovuli viene selezionata dal solito catalogo e dovrà assomigliare il più possibile esteticamente alla donna acquirente.
Si complica quindi in maniera esponenziale il tema psicologico dell’identità biologica e affettiva per il bambino, già ampiamente stressato nel semplice processo di adozione.
Assenza di remore etiche delle cliniche
3) Il terzo aspetto riprovevole mostrato da Le Iene è la totale assenza di remore etiche dei medici che attuano la gestazione per altri.
Viene infatti documentata come normale la pratica della fecondazione artificiale senza limiti di età, con casi di gravidanze indotte a donne di 72 anni. La stessa Barale si mostra fortemente contrariata.
Le cliniche non mostrano alcuno scrupolo sul benessere psico-fisico dei bambini nati da mamme-nonne, le quali per questioni anagrafiche non avranno le energie necessarie per garantire una crescita sana ed equilibrata di figli, i quali verranno probabilmente lasciati senza supporto genitoriale in fasi cruciali della crescita.
Va anche considerato l’impatto psicologico che i bambini subiranno socialmente nel crescere con una madre anziana, trovandosi con genitori molto diversi in età rispetto a quelli dei coetanei.
Bambini abbandonati in orfanotrofio o non consegnati
4) Il quarto elemento fortemente sgradevole emerso dal servizio sono i casi di bambini ordinati, pagati, prodotti dalla madre surrogata e poi abbandonati in orfanotrofio perché la coppia acquirente si rifiuta di ritirare “la merce”.
Altri casi raccontati sono i ripensamenti della madre surrogata sul bambino, non intenzionata a lasciarlo andare una volta nato.
Per scongiurare questo inevitabile e naturale attaccamento materno, le cliniche hanno ideato il sistema per prevenirlo e costringere le donne a consegnare “il prodotto”: verranno pagate soltanto alla fine del processo di vendita.
La gestazione per altri solidale non esiste
5) Il quinto punto è quello che consente un piccolo sorriso.
Le Iene intervistano infatti Vladislav Feskov, direttore di una clinica e sostenitore della gestazione per altri ucraina, per cercare con un esperto di rispondere alle obiezioni verso l’eticità della GPA.
Ma l’esperto finisce soltanto per smentire la già poco credibile esistenza della Gravidanza solidale per Altri, ovvero l’idea che donne occidentali e benestanti mettano gratuitamente a disposizione il proprio utero e 9 mesi di complessa vita da gravide (terapie, controlli, cure ormonali, dieta, prelievi, code in ospedale ecc.) solo per pura e disinteressata “generosità”.
Non esiste alcuna solidarietà, dice l’esperto de Le Iene:
«La verità sono i soldi. L’industria della gestazione per altri produce un grosso giro d’affari. Facciamo finta che non paghiamo più le madri surrogate? Cosa possiamo offrire loro? Siete davvero sicuri che in Canada la gente non paga sottobanco qualcosa alle madri surrogate?!».
Su questa frase gli inviati de Le Iene intuiscono il flop del loro stesso servizio, replicando sconsolati all’esperto chiamato per rispondere alle obiezioni: «Ma allora dai ragione al fatto che portare avanti una gravidanza per altri può essere vista come un lavoro».
E nella sua risposta, Feskov si limita a ricordare che nella vita ci sono tante scelte non etiche, come uccidere in guerra o l’uso dei bitcoin. Confermando quindi l’assunto che la gestazione per altri non è una pratica etica.
Le madri surrogate: disumane o costrette alla menzogna?
6) L’ultimo punto rilevante dal servizio de Le Iene sulla maternità surrogata è la disumanità, vera o apparente, delle madri surrogate.
Paola Barale ha modo di intervistare tre madri surrogate incinte e l’impressione piuttosto evidente è che siano state istruite dalle cliniche a rispondere in un certo modo, ad esempio giurando che non lo fanno per soldi e cercando di rassicurare “il sistema”.
Pensiamo che siano indotte a mentire, non è possibile credere che una madre che porta un bambino dentro di sé tutti i giorni, per nove mesi, non senta per lui alcun affetto, nessuna emozione. Delle perfette macchine inserite nell’industria della GPA, come ammesso dal direttore della clinica Feskov.
Speriamo veramente che stiano mentendo, sappiamo bene quanto oggi la scienza abbia illuminato l’importanza della vita intrauterina, la percezione del bambino di sentirsi amato e voluto.
Viene definito prenatal attachment (legame prenatale), cioè l’importante legame emotivo che si forma tra una madre e il suo bambino non ancora nato durante la gravidanza. Un fattore determinante per lo sviluppo emotivo e psicologico del bambino nel corso della vita.
Legame che viene brutalmente interrotto strappando il neonato dal seno materno per affidarlo a una coppia di acquirenti sconosciuti.
Un plauso a Le Iene per questo servizio, che certamente ha contraddetto le loro aspettative iniziale, ma che la produzione ha comunque scelto di mandare in onda (se non altro per aver l’investito monetario!).
E’ apprezzabile che abbiano evitato di confezionarlo artificialmente con appositi tagli sulle parti controverse, nonché la scelta di un sottofondo musicale coerente con l’inquietudine trasmessa dalle immagini.
Un segno che anche loro, o comunque Gaston Zama, responsabile del servizio, non abbiano percepito alcuna eticità nella gestazione per altri. Confermando quanto sia appropriata la legge italiana che lo renderà a breve reato universale.
21 commenti a Gestazione per altri, Le Iene confermano il reato universale
Dio sa scrivere diritto anche sulle righe storte! 🙂
Come fa a essere “universale” un reato punito solo in 19 stati del mondo 😀
E’ universale nel senso che in Italia si potranno perseguire le coppie che accederanno alla gestazione per altri in QUALUNQUE altro Stato estero 🙂
Se manca l’ABC della comprensione è difficile andare avanti, caro amico 🙁
Egregio in Italia si potranno perseguire le coppie italiane non chiunque 😀
E pare che il requisito del reato universale sia poterlo perseguire dappertutto e nei confronti di chiunque, se no è un reato nazionale 😀
Gentilessere, quindi se uno straniero in Italia delinque, non lo si può perseguire? Curioso, pensavo che chiunque compisse un reato venisse perseguito indipendentemente dalla nazionalità. E’ pur vero che per gli imputati provenienti da altre culture la magistratura chiude un occhio, o tutti e due (e se ne avesse tre ne chiuderebbe quattro). In ogni caso, una volta le coppie italiane potevano accedere all’utero in affitto giustificandosi dietro la liceità della cosa nel Paese dove l’avevano compiuta, ora non potranno più. In questo senso è decisamente universale.
E’ pur vero che per gli imputati provenienti da altre culture la magistratura chiude un occhio, o tutti e due (e se ne avesse tre ne chiuderebbe quattro)
Sìììììì lo sapevo che arrivavano i giudici comunisti che assolvono i negri e non permettono alla presidenta nera di deportarli in Albania, ha ragione il suo amico muschiato, l’autore del reato universale con cui esce a cena sorridente e tutta in ghingheri 😀
Negli ultimi giorni la roba che ti passa il tuo pusher è scaduta parecchio 😀
Ohhhhh bella questa, una battuta originale che non s’è mai sentita in 50 anni 😀
Ma per il pusher devo chiedere all’amico muskiato della presidenta dallo sguardo languido, visto che oltre a fare reati universali fa anche uso di droghe 😀
Battuta? Non era una battuta! Non si capisce assolutamente nulla nel tuo commento precedente, quindi – data la grande stima che nutro per te – non posso che presumere che tu sia sotto l’effetto di sostanze psicotrope di pessima qualità. Poi, sei libero di chiedere a chi più ti aggrada, visto che personalmente non ne faccio uso né mai ne ho fatto.
Esimio quando uno non è d’accordo con te è un drogato, tu devi essere una persona di compagnia 😀
Dove avresti visto che sono in disaccordo con te? Per essere d’accordo o in disaccordo bisogna che ci siano dei contenuti, mentre lì è una farneticazione totale. Quando uno scrive un commento serio e motivato, non ho motivo alcuno di accusarlo di alcunché, anche fossi in disaccordo completo. Se rileggi il tuo commento precedente, e se gentilmente mi spieghi cosa tu intendessi dire (ammesso che tu volessi effettivamente dire qualcosa), magari invece che drogato potrò solo dirti che sei un sognatore, o che hai digerito male. Purtroppo finora ho solo il timore che tu ti diverta a trolleggiare senza dare un effettivo contributo, anche di disaccordo, alla discussione.
Eminenza si faceva notare che colei che ha voluto il reato universale esce a cena e fa gli occhi dolci a un colpevole universale, ti ho agevolato anche la foto, di più non so che fare 😀
Vien quasi da pensare che per la presidenta nera la GPA sia una cosa brutta brutta brutta se la fanno i gay ma se la fa un miliardaro trumpiano etero allora è tuttapposto 😀
non sei obbligato, ciccio. Grazie per avermi aperto gli occhi, ci mancherebbe. Del resto, con la doppia morale della sinistra (mi hai irriso a proposito di magistrati, ma smentirmi sarebbe stato difficile, è cosa palese) dove se qualcuno insulta il Presidente del Consiglio votato dagli italiani è critica politica o sacrosanta satira mentre se qualche esponente della destra osa alzare gli occhi su un beniamino della sinistra è colpevole di vilipendio, grassazione, abigeato e chi più ne ha più ne metta, non puoi lamentarti se la gentile signora va a pranzo, a cena o a colazione con persone dalla discutibile moralità ma dal sicuro apporto positivo al nostro Paese. Però, se non ti va bene, il mondo è grande… Cercherei di farmi una ragione della tua assenza, anche se sarebbe difficile, lo ammetto.
Sai, io mi aspettavo alcune tue reazioni anche ad altri articoli che sono usciti in questi giorni, come per esempio a quello sui disordini che hanno impedito lo svolgimento di un convegno, ma lì hai taciuto, come del resto tutti i progressisti: io non c’ero, e se c’ero dormivo, e se dormivo sognavo che non c’ero. La libertà di parola è sacra, secondo loro, purché tu dica quel che vogliono loro, altrimenti è pericolosa. Sai, vero, che l’amico muschiato combatte proprio questa deriva?
Tornando alla tua ultima simpatica frase – come sempre fuori bersaglio, ma ormai siamo abituati – quella che tu chiami gpa, in maiuscolo, e che si chiama uia (utero in affitto) oppure cdb (compravendita di bambini) oppure sdd (sfruttamento delle donne) ecc. è una porcheria SEMPRE E COMUNQUE, e chiunque la compia. Gay, miliardari trumpiani (e non, eh… siamo ugualitari), ex presidenti della regione Puglia, senatori del PD secondo i quali la madre è un concetto antropologico (sic!), rossi, neri, lesbiche, gialli o a pois. Ok?
Reverendissimo a me risulta che la presidenta sia di destra e se è contro il reato universale e poi fa cicì e cocò con un reo universale, la doppia morale è sua e solo sua 😀
Quindi a destra no e a sinistra si, a destra devono astenersi fin dal sorridere a uno che ha combinato una porcata ma a sinistra va bene che impediscano un convegno su temi sensibili. Non potevo desiderare migliore dimostrazione della doppia morale di sinistra 😀 😀 😀 Grazie, sei davvero un amico!
(Psss… non dirlo a nessuno: nella tua frase “la presidenta di destra (…) è contro il reato universale” in italiano corretto vorrebbe dire che è favorevole all’utero in affitto, cioè contro ciò che punisce questa pratica. Lei invece è a favore dell’applicazione delle pene contro di essa. Terremo per noi questo segreto).
Eminenza un’agitatrice che fa casino coi provita fa casino e basta, una presidenta che il giorno prima dice che la GPA è una cosa abominevole e da galera e il giorno dopo esce a cena con l’abominio da galera fa l’ipocrita 😀
Ulteriore esempio di doppia morale: una che IMPEDISCE (perdonami, dovrei sempre tener presente le tue difficoltà di comprensione del testo scritto) un convegno in un’università, fornito di autorizzazioni e quant’altro “fa casino” (meglio se tieni per te il fatto che non era una da sola, erano diverse persone mandate da ben precise organizzazioni), mentre la Presidente del Consiglio, eletta dagli italiani, quando va a cena con una persona che può fare molto bene al nostro Paese, e che tra due mesi diventerà membro del governo della nazione più influente del mondo, ma che ha fatto qualcosa di assolutamente abominevole, è “un’ipocrita”. Per fornire esempi di doppia morale della sinistra sei davvero impagabile, e il bello è che credi di smentirla 😀
Maestà non vedo la significanza nel confrontare un’agitatrice da centro sociale con la presidenta del consiglio ma sono d’accordo con te, gli abomini passano in secondo piano quando ci sono ricchi e potenti di mezzo, se l’ha fatto il papa con Pinochet non si vede perché non lo può fare la presidenta con un locatore di utero 😀
Se tu non vedi la differenza tra impedire un convegno universitario in nome della libertà di parola (ed erano in parecchi, anche se ti ostini a parlare di una persona sola. ci sono filmati a go-go, ciccio) e compiere un atto politico con un futuro ministro della più grande potenza mondiale, beh… direi che è un tuo problema (ma certamente ne hai di molto più seri, e non manchi mai, nei tuoi commenti, di manifestarlo). Poi hai questa fissa di Pinochet, che torna sempre utile per evitare il merito del discorso e che qui è utile come la bicicletta a un pesce. Lo sai, vero, che esistono cure psichiatriche accessibili a tutti per le monomanie? 😀
Però devo darti atto di una cosa: non sei secondo a nessuno nel minimizzare le cose che non servono alla tua causa e nell’amplificare quelle che portano giovamento. Non serve a niente, chiaramente (almeno non chi è discretamente smaliziato), però è un’abilità non da poco, con i gonzi funziona benissimo.
Sire mi hai convinto, in una discussione sul reato universale della presidenta un bel “E I CENTRI SOCIALI ALLORA????” ci sta tutto, d’altronde il reato universale in questione mica l’ha fatto un fr**io qualunque che deve andare in galera, l’ha fatto un futuro ministro con cui esci a cena insieme 😀
Bravo, c’entra esattamente come Pinochet in una discussione sulle malefatte di Berlinguer o come Faurisson in un post sulle bufale di stampa in Canada. Vedo che hai afferrato il concetto. In altri termini, visto che tu ci hai dato il buon esempio, perché non dovremmo seguirlo?