Dopo la Gmg di Panama, 700 giovani scelgono il sacerdozio
Giornata Mondiale della Gioventù 2019, durante l’Incontro vocazionale organizzato dal Cammino Neocatecumenale, 700 ragazzi e 650 ragazze hanno manifestato il loro desiderio di iniziare una vita di dedizione a Cristo. Già raccolti i primi frutti di un evento storico.
Da pochi giorni si è conclusa la XXXIV Giornata Mondiale della Gioventù, un immenso popolo di giovani cattolici che si è dato appuntamento a Panama per confermare la propria fede, uniti alla Chiesa e al Papa. E i primi frutti stanno già per essere raccolti.
Il giorno dopo, infatti, nello stadio panamense Rommel Fernández, si è svolto il tradizionale Incontro vocazionale del Cammino Neocatecumenale, il movimento cattolico fondato da Kiko Argüello. Vi hanno partecipato circa 25mila giovani provenienti da tutto il mondo, in particolare dall’America centrale e dai Caraibi, ed è stato presieduto dall’arcivescovo di Boston, il card. Sean O’Malley. Presenti anche molti vescovi e cardinali dell’America latina.
La decisione di 700 ragazzi e 650 ragazze nell’incontro del Cammino neocatecumenale.
Kiko Argüello ha parlato, spiegando che «Dio ha bisogno dei cristiani per cambiare il mondo annunciando il Vangelo a tutte le nazioni, perché la cosa più importante per il mondo e per questa vita è conoscere il grande annuncio del Vangelo: la salvezza degli uomini dal nulla eterno». Si è quindi rivolto ai giovani presenti, invitandoli a chiedersi se Dio li stesse chiamando al sacerdozio o ad un ordine religioso. Dopo un momento di preghiera, 700 ragazzi e 650 ragazze si sono alzati in piedi manifestando il loro desiderio di intraprendere un cammino di dedizione a Cristo.
Un pomeriggio che ha cambiato la vita per decine di giovani e adolescenti, desiderosi di prendere sul serio la loro vita e la loro vocazione. «Inizia la vostra avventura», ha spiegato Kiko, «l’avventura di aiutare Gesù Cristo a salvare la vostra generazione. Abbiamo bisogno di aprire le orecchie a questa generazione». Il seme è stato messo. Nel suo profondo discorso di apertura della GMG, Papa Francesco aveva infatti ricordato che «questa Giornata non sarà fonte di speranza per un documento finale, un messaggio concordato o un programma da eseguire. Quello che darà più speranza in questo incontro saranno i vostri volti con cui tornerete a casa, col cuore cambiato. Ognuno tornerà a casa con la nuova forza che si genera ogni volta che ci incontriamo con gli altri e con il Signore».
GMG 2019: l’esperienza vissuta dai nuovi cattolici.
Per tantissimi adolescenti, anche questa GMG è stata una vera sorpresa, hanno trovato una giovane Chiesa, lontana dalle caricature che ne vengono fatte. Tra questi pellegrini c’erano anche molti nuovi arrivati al cattolicesimo, come Naoki Kawada, 29 anni, che è arrivato a Panama assieme alla diocesi di Parigi e ha potuto salutare personalmente Papa Francesco, suo grande desiderio. È stato battezzato il 31 marzo 2018, meno di un anno fa, cresciuto con un padre giapponese di fede buddista e una madre ebrea. Nessuna educazione cattolica, ma ciò non gli ha impedito di entrare in contatto, durante gli anni scolastici, con la comunità parrocchiale della cappella di Notre Dame, rimanendo affascinato dal carisma del sacerdote, dalla fratellanza tra i fedeli. Così è giunto a chiedere il battesimo.
«Non conquistate, non occupate, ma “fate discepoli”, cioè condividete con gli altri il dono che avete ricevuto, l’incontro d’amore che vi ha cambiato la vita». Questo è il mandato che Papa Francesco aveva consegnato al Cammino neocatecumenale nel maggio 2018, in occasione dei 50 anni dalla fondazione. Lo hanno già preso sul serio.
La redazione
Splendida testimonianza; davanti ad un mondo che vive nella demenziale illusione materialistica (che conclude nel vuoto, nel nulla, nel non senso), ragazzi che scelgono di dedicare la vita a Dio, Colui che dona la Vita Eterna, Colui che sconfigge “l’ultimo nemico, la morte” 1Corinzi 15,26) è davvero da incorniciare.
Queste sono le notizie che servono al triste e fallimentare mondo materialista, che tenta -inutilmente- si mascherarsi da gaio e felice.
Ecco il messaggio: non rassegnarti alla depressione del “tutto passa, tutto svanisce”: c’è la Vita Eterna. C’è DIO.
No ragazzi, non cadiamo nella trappola di kiko
Quale sarebbe la “trappola di Kiko”, scusami?