Studio affonda l’omogenitorialità: il padre è indispensabile
- Ultimissime
- 13 Gen 2017
Non è possibile sostituire il padre. Si tratta di una figura determinante tanto quella della madre, è questo il responso di un importante studio dell’Università di Oxford. Un colpo all’omogenitorialità che, per definizione, impedisce la diversità sessuale.
Ad opporsi all’omogenitorialità non ci sono soltanto decine di studi scientifici peer-review che trattano il tema in modo diretto (molti dei quali raccolti nel nostro specifico dossier).
Ma anche numerose ricerche che potrebbero essere utilizzate in modo indiretto: confermano infatti quanto sia fondamentale per i bambini poter beneficiare allo stesso tempo della figura materna e di quella paterna.
Lo studio: il padre è essenziale per lo sviluppo emotivo
L’ultimo studio di questo genere è stato pubblicato nel novembre 2016 da ricercatori dell’Università di Oxford: il coinvolgimento del padre nello sviluppo educativo dei figli, soprattutto nei primi mesi di vita, è essenziale per lo sviluppo emotivo ed è associato a comportamentali positivi nei bambini, una volta divenuti adolescenti.
In Italia ne ha parlato Repubblica, quotidiano particolarmente sedotto dal pensiero dominante arcobaleno, dove il commento è stato affidato a Anna Oliveiro Ferraris, psicologa, psicoterapeuta ed esperta dell’età evolutiva (già critica verso le adozioni a coppie omosessuali).
La psicologa Ferraris ha commentato: «Quando sono piccoli i bambini notano le differenze fisiche e si sentono attratti e rassicurati dalla “mano grossa di papà”, dalla sua muscolatura, dal modo diverso con cui vengono afferrati, tenuti, abbracciati. Il padre contribuisce al benessere dei figli anche sostenendo psicologicamente la madre. L’accordo tra i due è indice di stabilità, una condizione molto apprezzata dai bambini».
L’omogenitorialità impedisce diversità sessuale
E’ superfluo ricordare che la “famiglia” omogenitoriale impedisce al bambino l’indispensabile esperienza della diversità sessuale, qui ben descritta.
Un commento allo studio è arrivato anche da Gaia De Campora, docente di Psicologia perinatale all’università di Torino, la quale ha puntualizzato: «Il ruolo del padre è quindi essenziale nel rappresentare sia un riferimento normativo necessario a stabilire dei confini e sia un rifugio sicuro su cui fare affidamento». Sottolineiamo il termine “essenziale”, cioè: non sostituibile.
Questo perché entrambi, madre e padre, apportano un contributo differente e comunque indispensabile, come ben espresso da un altro studio, pubblicato nel 2004, nel quale si descrive dettagliatamente l’essenziale contributo paterno/maschile, basato naturalmente all’apportare sicurezza, protezione, calma e incoraggiamento.
Gli autori della recente indagine hanno infine presentato la ricerca affermando: «Ci sono prove che il coinvolgimento dei padri può anche ridurre l’impatto di problemi importanti come, ad esempio, una depressione materna». Inoltre, «lo studio ha implicazioni significative per la politica, così come per gli interventi nella genitorialità e nella salute che dovrebbero incoraggiare il coinvolgimento dei padri fin dall’inizio dell’infanzia».
E’ quello che da anni sostiene lo psicoterapeuta italiano Claudio Risé, docente all’Università Bicocca di Milano, che nel merito dello studio ha commentato: «Il fatto è che questi dati non vengono finora diffusi e presi sul serio da gran parte dei centri di potere politico ed economico, impegnati invece nell’indebolimento del padre, in quanto figura potenzialmente disturbante nei confronti della proposta omologante di figure genitoriali neutre, portata avanti dal pensiero unico secolarizzato, fino a poco fa dominante nell’ultimo cinquantennio in Occidente».
La letteratura scientifica parla chiaro, dunque.
Forse la sintesi migliore è quella dello psichiatra Eugenio Borgna, docente presso l’Università di Milano e primario emerito di Psichiatria dell’Ospedale Maggiore di Novara, il quale ha affermato: «Il matrimonio nasce dalla contestuale presenza dei due diversi mondi che lungo un progetto unitario uniscono le loro storie personali, anche sessuali, necessarie l’una all’altra per completarsi. Tanto più se ci sono figli, che senza ombra di dubbio hanno bisogno di una madre e di un padre, di due polarità ben precise, anche sessualmente definite. Secondo natura».
La redazione
52 commenti a Studio affonda l’omogenitorialità: il padre è indispensabile
Articolo molto interessante
Banale come tema..e di questi tempi, quindi, eccezionale.
Lo studio e’ benvenuto ed e’ importante. Cosi’ come fa piacere leggere i commenti di Rise’ e di Borgna.
Occhio pero’ che se uno va a guardare tale lavoro, non compara il benessere dei bambini cresciuti in coppie dello stesso sesso con quello dei bambini cresciuti in coppie di sesso diverso. Quindi calma e gesso nell’affermare “Oxford affonda l’omogenitorialità”. II nostri avversari non sono stupidi.
E’ vero Max, ma nel paragrafo iniziale uccr specifica che ci sono ricerche che contrastano in modo diretto l’omogenitorialità e altre che lo fanno in modo indiretto, facendo notare l’indispensabile apporto di madre e padre, come appunto lo studio di cui stiamo parlando.
Non mi pare che l’articolo approfondisca le differenze in base all’essere uomo (biologia), l’essere maschile (identità di genere), l’essere padre (quindi il ruolo) o l’essere partner (cioè essere in due invece che single).
Inoltre non vengono fatti confronti con famiglie omogenitoriali o di vario altro tipo.
Insomma, ahimè, non ci dice molto.
Infatti come è scritto nel primo paragrafo dell’articolo, ci sono ricerche che smontano l’omogenitorialità in modo diretto e altre che lo fanno in modo indiretto, come quella segnalata qui.
Se in uno studio si evidenzia il ruolo fondamentale del padre e’ evidente che implicitamente questo vuol dire che la scelta di concedere a due lesbiche la possibilita’ di crescere un figlio significa privare il figloo per scelta dello stato di un apporto che per lui sarebbe essenziale. Idem al contrario per quanto riguarda il ruolo della madre. Per una persona che non ragiona a compartimenti stagni, il legame tra questi studi ed il tema dell’omogenitorialita’ mi pare quindi fin troppo evidente.
Il punto del mio commento è proprio che in quell’articolo non viene dimostrato quanto si afferma.
Il ragionamento a compartimenti stagni è proprio quello che porta a guardare una ricerca in base ai risultati che si desidera vedere, e non in base a ciò che la ricerca realmente dice. Bisogna aprire i compartimenti e guardare quei risultati all’interno di un orizzonte più ampio per poter capire che non viene dimostrato quanto viene affermato.
All’interno di un dibattito scientifico serio sull’omogenitorialità quell’articolo verrebbe smontato rapidamente.
Piuttosto leggete questo: http://journals.sagepub.com/doi/full/10.1177/0033294116665594
Esatto, era quello che intendevo piu’ sopra. Attenzione a non prestare il fianco ai nostri avversari.
Grazie anche per il link all’articolo.
Porta pazienza Emiliano, ma se – faccio un esempio – esistono numerosi studi che sottolineano quanto sia importante la relazione tra madre e feto che si instaura tra madre e figlio nel corso della gravidanza, per quale motivo l’interruzione di tale relazione in caso di utero in affitto dovrebbe magicamente diventare irrilevante? O e’ falso che si sviluppi questa interazione e/o che questa sia di beneficio per lo sviluppo futuro del bambino oppure al bambino la rottura di questo legame fa un danno. Non vedo alternativa. Attenzione: in questo caso cio’ vale sia se i genitori di destinazione sono erero che omo. Quando pero’ si passa a studi che trattano dell’omogenitorialita’ (quasi sempre caratterizzati, da una parte e dall’altra, da campioni laconuso e/o con pesanti bias nella scelta degli stessi) tutte queste considerazioni scompaiono e va tutto bene madama la marchesa.
Vuoi che la dica tutta con sincerita’? Ebbene si, penso che la stragrande maggioranza degli studi sull’omogenitorialita’ sia caratterizzata (da una parte e dall’altra) da pesanti condizionamente ideologici, non a caso spesso a condurli sono militanti del mondo lgtb o dall’altro lato del mondo religioso piu conservatore. Questo non per chissa’ quale complotto ma per il semplice fatto che la tematica e’ cosi’ complessa e delicata e tocca dei desideri cosi profondi di una persona che difficilmente chi decide di dedicarsi a questi studi lo fa senza seguire (anche inconsapevolmente) una propria tesi pre-costituita (opera una sorta di adverse selection). Nello studio invece delle singole relazioni madre-figlio o padre-figlio, invece, a mio parere c’e’ meno motivo perche ci siani dei condizionamenti ideologici, perche’ questi studi sobi in qualche modo neutri, che valgono di per se’ indipendentemente da chi sia il partner.
Pur essendo neutri ideologicamente non è detto che dimostrino quanto affermano. Spesso, infatti, non si distingue tra il ruolo paterno (in teoria svolgibile dalla madre) e il padre in quanto tale (e quindi per il suo essere uomo). Solo per fare un paio di esempi.
Se lo dimostri certo che diventa rilevante. Il punto, tornando all’articolo in questione, è che non dimostra quando afferma di dimostrare. Lo dimostra a parole, ma non nei fatti. E’ scientificamente debolissimo.
” lo psicoterapeuta italiano Claudio Risé, docente all’Università Bicocca di Milano, che nel merito dello studio ha commentato: «Il fatto è che questi dati non vengono finora diffusi e presi sul serio da gran parte dei centri di potere politico ed economico, impegnati invece nell’indebolimento del padre, in quanto figura potenzialmente disturbante nei confronti della proposta omologante di figure genitoriali neutre, portata avanti dal pensiero unicosecolarizzato, fino a poco fa dominante nell’ultimo cinquantennio in Occidente» ”
Ahhh quindi c’è un complotto mondiale dei gay coni quali il potere politico ed economico piu potere grazie ad un pensiero unisecolarizzato.
Quindi dai tempi dell’Illuminismo e di Giuseppe Mazzini già si progettava un mondo di omosessuali per poter dominare.
Invece se diventiamo tutti pecore del gregge di Cristo, pascolate dai preti e dai vescovi e indottrinati fin da bambini contro la propria volontà al pensiero dell’unica religione vera, saremo tutti intoccabili,
la quale peraltro nasce e sopravvive proprio grazie al potere politico.
L’importante è rinunciare alla propria persona, alle proprie libertà per sottomettersi alla chiesa solo cosi si è liberi. Giusto?
L’esperienza della società patriarcale e maschilista non è bastata?
A proposito la comunità scientifica unanimente concorda che:
“Le affermazioni secondo cui i bambini, per crescere bene, avrebbero bisogno di una madre e di un padre non trovano riscontro nella ricerca internazionale […] non sono né il numero né il genere dei genitori — adottivi o no che siano — a garantire di per sé le condizioni di sviluppo migliori per i bambini, bensì la loro capacità di assumere questi ruoli e le responsabilità educative che ne derivano”
No, la Chiesa propone di seguire il Cristo.
Egli garantisce infatti la conoscenza della Verità che rende liberi.
Ora, che a te non interessi la Verità, è una tua libera scelta,
ma qual’è dunque il problema?
La storia insegna che il “pater” è essenziale affinché la “familia” diventi “gens”.
Dall’alleanza tra le gens nasce lo stato.
Meno potere hanno le gens, più potere ha lo stato.
Lo stato colpisce il “pater” per indebolire la “familia” e annullare le “gens”: i cittadini diventano sudditi…
Mi pare che l’articolo che stiamo commentando dimostri con i fatti che questa unanime concordanza nel mondo scientifico proprio non ci sia…
x Andrea
“Egli garantisce infatti la conoscenza della Verità che rende liberi.
Ora, che a te non interessi la Verità, è una tua libera scelta,
ma qual’è dunque il problema?”
No, proprio liberi no… Gesu disse “o con me o contro di me”
devi credere per forza alla SUA verità se vuoi salvarti altrimenti muori in eterno.
Diciamo che Cristo non ti lascia molte alternative.
E siccome Cristo non si vede in giro da un po di tempo, dobbiamo credere per forza al suo delegato: il papa, che poi si è delegato da solo perchè Cristo non ha lasciato nessun documento scritto,
però vabbè… dettagli di poca importanza.
Il problema che scaturisce da tutto questo è nel vostro concetto di “libera scelta”
non mi pare che il battesimo preveda il proprio consenso
nè che i bambini siano soggetti a cui si debbano imporre i sacramenti..
per non parlare di come avete esportato la vostra verità nel terzo mondo.
x Lorenzo
Lo stato colpisce il “pater” per indebolire la “familia” e annullare le “gens”: i cittadini diventano sudditi…
bè no, il pater rimane sempre tale e quale.. l’omogenitorialità è un argomento che riguarda gli omosessuali, e nel caso specifico le lesbiche..
i “pater” che c’erano prima non sono interessati a tutto ciò.
Ad ogni modo tu sei già un suddito..
x Matteo
diciamo “ufficiale” piu che unanime, visto che è sempre possibile pescare qualche studio contro corrente.
Quando queste posizioni sarano confermati e diventeranno la posizione ufficiale delle autorità scientifiche competenti allora ne riparleremo.
Ma non sarà possibile visto che c’è un complotto mondiale dei gay contro la scienza.
Ripeto, qual’è il problema?
Tu non seguire Gesù, così non ne sei “suddito”.
Ma perchè insisti a scrivere su questo blog?
C’è qualcosa che mi sfugge.
Contento te contenti tutti, is not?
Leggere “pater”, “famila”, “gens”, non ti fa nascere la curiosità di conoscere la genesi ed il tramonto dell’impero romano?
Ti risulta forse che le radici di qualche stato non affondino nelle famiglie “tradizionali”?
Ti è mai balenato il sospetto che la decadenza di una civiltà viaggi di pari passo con la decadenza delle sue radici?
I figli non sono sudditi: lo sapevi?
x Andrea
“Tu non seguire Gesù, così non ne sei “suddito”.
Ma perchè insisti a scrivere su questo blog?
C’è qualcosa che mi sfugge.”
Difficile quando la Rai manda dirette di ore e ore su concistori, messe, processioni, a scuola viene imposta l’IRC, si è battezzati contro la propria volontà ecc..
Te l’ho spiegato qual’è il problema..
scrivere qui è utile per riportare un po di equilibrio e di verità fattuale su argomenti che ciclano tra: omosessualità, miracoli e negazionismo storico.
x Lorenzo
Il tramonto dell’Impero Romano non c’entra nulla con l’omosessualità.
Tirate in ballo gli argomenti più ridicoli per arrampicarvi sugli specchi.
“I figli non sono sudditi: lo sapevi?”
Per il cristiensimo e nelle società patrarcali assolutamente sì, come era anche quella romana.
Il tramonto dell’Impero Romano tra l’altro coincide proprio con la diffusione del cristianesimo e stando al tuo ragionamento evidentemente a causa della perdita delle sue radici pagane.
Allora torniamo alle “gens” e anche al paganesimo!
Inoltre ti risulta che la radici di qualche stato non affondino in tradizioni di schiavitu e assenza di diritti civili?
Il tuo ragionamento è “leggermente” fallace.
Le tradizioni non significano nulla se non sono valutate alla luce delle conoscenze attuali.
E le conoscenze attuali ci dicono che la famiglia NON è più quella concepita nel passato.
Riguardo l’ultimo commento, al massimo le osservazioni attuali ci dicono che la famiglia non è più quella del passato, perché culturalmente e socialmente sono avvenuti dei cambiamenti. Ciò non vuol dire che, scientificamente, è stato dimostrato (e quindi condiviso) che le nuove forme di famiglia siano equivalenti a quella tradizionale (e quindi che questi cambiamenti siano un bene e non un male) che, è innegabile, è inscritta nella natura.
Il dibattito, su questo tema, è aperto e acceso.
Tra parentesi e virgole ho fatto un po’ di casino ma avevo un po’ fretta 🙂
Ho forse scritto che il tramonto dell’impero romano fu causato dall’omosessualità? L’omosessualità è solo il sintomo visibile, non la causa. La causa, te lo ripeto, fu la perdita delle radici che lo avevano fatto crescre.
Sei forse cattolico praticante per poter affermare che siamo sudditi e non figli o è solo una tua supposizione?
Che un terromoto coincida col sorgere del sole, non fa dell’alba la causa del terremoto.
Vedo che anche per quanto riguarda la genesi del diritto sei abbastanza a digiuno.
La famiglia è un’istituzione naturale preesistente allo stato e lo stato può solo decidere di proteggerla o distruggerla, non decidere cosa essa sia: si può forse, per legge positive, trasformare un asino in un cavallo?
Va bene, penso di aver capito: data la tua convinzione
che i media indottrinino l’umanità con
concistori-messe-processioni-IRC a scuola,
cerchi di ristabilire la verità.
x Emiliano
e riecco la natura…
disse Nilde Iotti negli anni ’60 che
“la base del matrimonio sono i sentimenti”
allora, la natura e dio sono teologicamente la stessa cosa in quanto fino a prova contraria la religione cristiana è monoteista.
L’omosessualità fa parte della natura in cui ci sono scritte diverse cose tra cui la legge del piu forte e la catena alimentare, quindi contraddittoria secondo la stessa morale cristiana.
L’omosessualità è legata alla complessità della psiche che genera varianti sessuali che puoi trovare nei primati ma non certo in forme di vita piu elementari, quindi è sterile andare a cercare le unioni civili in “natura”.
Quindi basta questo richiamo alla natura che è un argomento semplicemente inutile.
Sì, è dimostrato per esperienza diretta, e quindi scientificamente dato che l’esperienza è talemnte riproducibile che la vediamo spesso sulle croanche di oggi, che la famiglia tradizionale di stampo patriarcale può fare veramente male.
Sappiamo benissimo che per fare figli servono un uomo e una donna, ma le u.c. non servono a fare figli ma a tutelare il diritto umano di formare una coppia nella vita con la persona che si ama.
E’ un concetto MOLTO semplice che non presenta nessuna difficoltà di comprensione.
La chiesa ostacola queto concetto perchè persegue ALTRI fini: è in gioco la credibilità e l’autorità della sua dottrina medievale, tutto qui.
Ora che lo sapete possiamo passare oltre.
— x Lorenzo
ma veramente l’omosessualità è stata SEMPRE presente nell’Impero Romano e in quello greco, quale particolare sintomo “visibile” hai “notato” intorno al 450 e.v.?
benissimo, le sue radici erano pagane, quiandi tornaimo la paganesimo.
No, è quanto scritto nella dottrina cristiana circa il battesimo, dove si usa la ben peggiore aggettivo di “sottomesso”:
“Perciò è chiamato (il cristiano) a sottomettersi agli altri,69 a servirli70 nella comunione della Chiesa, ad essere « obbediente » e « sottomesso » ai capi della Chiesa”
Sii obbediente e sottomesso sennò vai all’inferno eh? occhio mi raccomando.
Inoltre il papa è un monarca (moralmente poverissimo per sentirsi vicino ai bisognosi) quindi tu se facessi parte del vaticano come tu desideri (anche perchè li non ci sono tasse, quelle le pagano gli italiani), saresti suo suddito a tutti gli effetti.
.. ehm.. veramente il sorgere del sole si chiama alba.. il tramonto invece è quando scompare all’orizzonte, di sera..
In natura non esistono le istituzioni.
x andreG
Si, è in particolare con il pedo-proselitismo.
Quindi tu saresti per una legge che impedisca di parlare di Cristianesimo
ai bambini?
E magari anche agli adulti?
Perchè la tua convinzione che è che si tratti di oppio dei popoli?
La tua è un’opinione che ritiene che la religione
debba essere permessa solo in luoghi privati?
O addirittura che debba essere vietata?
Non mi è chiaro-
Venghino signori, venghino: cinque palle un soldo…
I° tiro: ma veramente l’omosessualità è stata SEMPRE presente…
… a vuoto: l’omosessualità è si presente in natura, ma come selezione sessuale. Quando una società non dico tolleri, ma consideri progresso ciò che la natura ha messo in atto per evitare che taluni perpetuino la specie, ha già imboccata la strada del tramonto. (una società dove il piacere del singolo è anteposto alla sicurezza dello stato credi forse sia in grado di fermare le invasioni esterne?)
II° tiro: benissimo, le sue radici erano pagane…
… a vuoto: non dipende ne dal paganesimo ne dal cristianesimo se il “pater” trasforma la “familia” in “gens” e queste ultime danno vita allo stato.
III° tiro: No, è quanto scritto nella dottrina cristiana…
… a vuoto: ti sembra che voler rispettare volontariamente determinate norme, come fanno i cattolici, equivalga all’osservanza delle norme imposta ai sudditi? (e non venirmi a parlare della leggenda nera dell’inquisizione nata, come forse tu non sai, per contrastare le pretese dei governanti politici che pretendevano di far derivare il loro potere da Dio). Il Battesimo, poi, è un dono, non certo un obbligo ad ossevare determinate norme.
IV° tiro: .. ehm.. veramente il sorgere del sole si chiama alba…
… a vuoto: ho fatto un evidente errore di battitura, terromoto al posto di terremoto, ma se tu credi che io abbia affermato che il sole sorge al tramonto, o sei in malafede, o hai commentato una frase senza senso; che senso avrebbe infatti un simile periodo: “Che un tramonto coincida col sorgere del sole, non fa dell’alba la causa del terremoto,”?
V° tiro: In natura non esistono le istituzioni.
… a vuoto: l’istituzione è un atto o un complesso di atti con cui si istituisce, cioè si fonda, si stabilisce, si introduce nell’uso qualche cosa. La famiglia è presente in natura, indipendentemente dal fatto che una società la regolamenti o meno, in virtù delle leggi naturali che la fondano e stabiliscono cosa essa sia. Si può pertanto affermare che la famiglia è un istituzione naturale.
Ritenta, sarai più fortunato…
Non è censura, hai semplicemente raggiunto il limite dei 21 interventi: nemmeno io posso più rispondere alle tue cavolate…
x Emiliano
grazie per i suoi interventi, espressi da una persona di buon senso e conoscenza del settore. Per favore, ci segua sempre 🙂
Vero, post molto interessanti-
Ragazzi (e redazione)…
“Please, don’t feed the trols”
È evidente che ci sono uno o più soggetti (uno lo ha apertamente dichiarato appena sopra) che vengono qui solo per disturbare e non sono minimamente interessati al dialogo sul tema.
Violano le minime regole della netiquette presentandosi sempre con nick diversi, usando multiple identità, postando quasi sempre OT, provocando o offendendo.
Nel frattempo si fanno beffe di noi su altri blog come Repubblica vantandosi delle loro incursioni qui da noi.
Lo scopo è chiaro e dichiarato: far si che il blog diventi inutilizzabile causa battibecchi su temi del tutto off topic. Guardate che non è una mia fissa, diversi blog, anche più blasonati, hanno chiuso o tolto la possibilità di commentare a causa trol.
Mi permetto di suggerire che l’unica strategia è “non dargli da mangiare”, ignorarli. Giusto rispondere a commenti in tema, ma quando il soggetto palesemente divaga sui massimi sistemi conviene chiudere.
Infatti solitamente questi soggetti hanno pochi argomenti su cui sono un minimo ferrati e cercano di portare la discussione sempre lì. In realtà hanno un repertorio di pseudostoria (ferma al ‘700) e pseudoscienza appreso su blog, siti e libercoli anticlericali facilmente smontabile, ma hanno una buona dialettica e retorica, quindi è facile che il discorso si avviti su sé stesso.
Per di più hanno molto tempo, per cui postano molto… non escluderei che siano influencer che prendono la “paghetta” per le loro incursioni. Paranoie? Può darsi, ma è il lavoro che ha reso famosa la Casaleggio…
Ripeto, la soluzione migliore è ignorarli, soprattutto quando sono OT… di solito, come gli animali, se non trovano “cibo” si allontanano spontaneamente.
x Simone
Il tuo commento gira intorno al mio
Quello che dice Nilde Iotti non fa scienza, quindi può aver detto quello che vuole ma questo non cambia che la prosecuzione della specie si è fondata, in natura, sulle coppie con genitori dello stesso sesso. Oppure non possiamo più nemmeno dire che in natura i figli si fanno in un certo modo ed esiste già un legame fisico e psicologico fin dalla vita intrauterina? E’ inutile che ti lamenti dicendo che questo discorso viene tirato fuori più volte, perché è come se mi dicessi che tiro fuori ogni volte il discorso dell’ossigeno quando parlo di respirazione.
Secondo, stavamo parlando di coppie e genitori, e non di omosessualità in quanto tale. Che l’omosessualità sia da sempre esistita in natura è un conto, ma noi stavamo parlando di genitori (quindi coppie con figli), che è un altro paio di maniche.
Non mischiare i discorsi per giocare che si fa confusione.
La “dimostrazione per esperienza diretta” non è una “dimostrazione scientifica” ma una “constatazione” e inoltre non ci dice niente sulla bontà della nuova realtà.
Non parlavamo nemmeno di unioni civili in questa discussione. Perché aggiungi sempre un pezzo in più fuori discorso?
Tra l’altro, anche tu hai detto che lo sappiamo benissimo che per fare figli servono un uomo e una donna. Benissimo, intanto vedi, anche tu ritiri fuori il discorso della natura? Questo perché quando respiri è inevitabile che nei polmoni entri l’ossigeno. Secondo, è proprio questa la discussione emersa dall’articolo (che tra l’altro ho criticato nel metodo ma non nel merito): se per far nascere un bambino servono un uomo e una donna, avranno anche della qualità educative diverse (in loro stessi per il loro modo di fare o in base alle necessità evolutive del bambino) che li rendono il tipo di coppia migliore per la crescita e lo sviluppo sano del bambino? Ovviamente al meglio delle loro possibilità, sappiamo benissimo che esistono genitori malsani.
Vedi? Nonostante aggiungi pezzi fuori discorso, mi citi come fonti scientifiche Nilde Iotti, e confondi la constatazione con la dimostrazione e con il bene (in senso pratico e non morale), concludi con arroganza dicendo: “E’ un concetto MOLTO semplice che non presenta nessuna difficoltà di comprensione”.
Inoltre, io non ho mai accennato alla religione, alla Chiesa e a Dio (tu però mi citi Nilde Iotti, interessante come parallelismo). Perché li citi in risposta alle mie argomentazioni?
x Emanuele
Hai ragione, da ora stop alle risposte a vuoto!
Per Emiliano ed altri
Riassumo qui alcune considerazioni.
È indubbio, come dici pure tu, che la natura (selezione naturale, evoluzione, o come la si vuol chiamare…) ha previsto che i figli nascano da un rapporto etero, siano allattati per diversi mesi dalla madre che quindi necessita lei stessa di protezione e surplus di cibo, abbiano bisogno di anni di crescita prima di diventare autosufficienti, necessitino di ancora più tempo per una maturazione psicologica.
Certamente l’uomo è un animale sociale molto adattabile e, qualora i genitori non potessero occuparsi del loro cucciolo (morte, malattie, abbandono) la tribù spesso interveniva con genitori adottivi, balie e via dicendo. Figure comunque solitamente appartenenti al nucleo familiare o strettamente amicale della famiglia del bimbo.
In tutte le epoche storiche, quindi molto recenti rispetto alle ere in cui si è evoluto l’uomo, sono esiste diverse forme di famiglia. Va detto soprattutto tra le classi agiate… La nostra società non fa eccezione.
La differenza è che oggi si vorrebbe elevare a rango di diritto universale ciò che un tempo erano capricci o manie di sovrani psicotici, di intellettuali annoiati o di anticonformisti. Ovviamente prima di essere accusato di omofobia, preciso che l’utero in affitto o l’adozione da parte di coppie omosessuali non ha nulla a che vedere col giusto rispetto delle scelte individuali dei singoli che deve essere sempre tutelato.
Ora, venendo al tema, spesso si chiede di dimostrare che la famiglia omogenitoriale faccia danni ai minori se si vuole limitare questo diritto alle coppie omosessuali. Ma questo, mi permetto, è chiedere l’onere inverso della prova: chi vuol cambiare lo status quo dovrebbe dimostrare i vantaggi, non pretendere che gli altri ne scovino gli svantaggi.
Comunque, avendo prove a favore e contro e tenendo conto che eventuali danni psicologici potrebbero presentarsi in età adulta, magari quando il soggetto è a sua volta genitore quindi decenni dopo l’adozione, sarebbe opportuno usare il principio di prudenza ed evitare esperimenti di “ingegneria sociale” su soggetti deboli.
Faccio un esempio: se vi fosse una medicina dei cui effetti sia terapeutici che collaterali si hanno pareri contrastanti e che non sappiamo quali conseguenze potrebbe avere a distanza di anni, saremmo favorevoli a somministrarla a tappeto a dei bambini? Penso di no.
Anche perché ciò che guida le scelte politiche riguardo i minori non dovrebbero essere i desideri dei genitori o candidati tali, ma il benessere massimo dei bambini. La classica domanda “che male c’è” deve essere ribaltata, ci si deve domandare che bene c’è per il bambino. Ossia non si deve perseguire il male minore ma il bene maggiore evitando appunto tutti quei comportamenti che anche solo potenzialmente possono ledere l’equilibrio del minore, fino a che non si sarà dimostrata la loro utilità per il bambino (non per gli adulti).
x Emiliano
era una semplice citazione.. tutto qui..
i figli non sono necessari ad una coppia come l’ossigeno alla respirazione.
una constatazione è ben più che una dimostrazione, è il fatto acclarato che non necessità più di essere dimostrato!
E che ci dice molto sulla nuova realtà perchè essa elimina esattamente quegli aspetti negativi della famiglia tradizionale che si fondano sull’imposizione maschilista, sul dictatus paterno del futuro ai figli.
La nuova realtà, come la chiami tu, è semplicemnte il buon senso secondo cui ognuno deve essere libero di essere l’artefice del proprio destino e sopratutto di amare chi vuole.
E questo, se mi consenti, è un assioma che per una persona onesta non abbisogna certo di una dimostrazione matematica, nevvè?
La natura siete sempre i primi voi a tirarla in ballo
Qualità che NON derivano dalla differenza sessuale come già espresso qui:
“Le affermazioni secondo cui i bambini, per crescere bene, avrebbero bisogno di una madre e di un padre non trovano riscontro nella ricerca internazionale sul rapporto fra relazioni familiari e sviluppo psico-sociale degli individui
[…]
non sono né il numero né il genere dei genitori — adottivi o no che siano — a garantire di per sé le condizioni di sviluppo migliori per i bambini, bensì la loro capacità di assumere questi ruoli e le responsabilità educative che ne derivano”
… perchè cito la chiesa in tema di lotta contro i diritti delle coppie gay sul sito UCCR?
bè credo ci puoi arrivare da solo..
Una definizione che calza perfettamente alle u.c.
x Andrea
Caro Andrea… “parlare” è MOLTO MOLTO diverso da rito di sottomissione ed essere iscritti nei registri cattolici SENZA consenso, per poi proseguire subendo riti e sacramenti che dovrebbero essere scelti in prima persona e non imposti da terzi ecc..
a tutti gli effetti obbligate all’adesione con un comportamento del tutto settario.
Questo approccio rivela in modo evidente la natura disonesta della religione islamica e cristiana,
altrimenti che problemi avreste a “parlare” del cristianesimo e lasciare che siano le persone a scegliere liberamente se aderire o meno?
La religione monoteista è un oppio perchè come la droga promette il paradiso senza sforzi, perchè non occorre pensare..
E quindi ritieni debba essere proibito cosa, esattamente?
Sinceramente non mi è chiaro il fine delle tue opinioni-
“La religione monoteista è un oppio perchè come la droga promette
il paradiso senza sforzi”
Su cosa basi codesta opinione?
Gesù afferma: “sforzatevi di entrare per la porta stretta,
perchè larga è la strada che conduce alla perdizione”:
da queste parole deduci che il Cristianesimo sia paragonabile
ad una droga?
Non mi è chiaro cosa tu intenda-
Manifesti la convinzione di un paradiso che si raggiunge come,
di grazia?
esattamente come avviene nei confronti di qualunque partito o associazione, occorre impedire che una persona venga costretta ad aderire ad un’associazione religiosa, ed in particolare i minorenni e ancora di piu i bambini (e figuriamoci un neonato di 3 mesi!!)
che in quanto tali non possono dare l’assenso consenziente per la firma all’adesione di una istituzione e ai suoi principi.
In questo modo l’islam e il cristianesimo spariscono nell’arco di una sola generazione.
ingurgitando un’ostia e recitando qualche filastrocca rivolta “al cielo” e hai fatto..
Vuoi la pace sulla Terra? Come chiese Bergoglio basta che tutti insieme non facciamo colazione!
basta poco che ce vò?
La democrazia è così noiosa.. complicata.. richiede perfino di sapere quello che si sta facendo.. troppo difficile!
E poi…. c’è pure quella questione dei diritti civili… e oh.. devi anche rispettare la legge!!
Meglio l’islam!
In sostanza ritieni ingiusto che si possa sostenere che Dio esiste.
Questa tua opinione vorresti fosse legge.
Secondo te senza religione si vivrebbe meglio:
ma quale sia il problema se altri la pensano diversamente,
mi è incomprensibile.
Ritieni di essere una persona costretta a subire ingiustizie,
da parte della religione?
ti ho risposto sopra..
si, sempre nei termini in cui ti ho risposto sopra e in tutte le conseguenze di vivere in un Paese non laico.
Se capisco bene, date queste convinzioni,
ne segue una visione del mondo
in cui si subisce la dittatura
di persone ‘drogate’ dalla
religione-
sì.
Non ci resta che ringraziare un si mona per la tolleranza che dimostra nei confronti di noi poveri drogati…
Ammettiamo pure che esistano “diverse forme di famiglia”: queste non intervengono forse (come anche tu hai rilevato) a supporto e in sostituzione dei genitori naturali, quando questi hanno problemi con la prole?
Il problema è che, oggi, si pretende di modificare positivamente le leggi naturali fino ad affermare che l’eccezione e la regola sono la stessa cosa.
Ripeto…
Please, don’t feed the troll…
…comunque noto che qualcuno ha seri problemi con concetti semplici come la patria potestà.
Evidentemente qualcuno pensa che i figli minorenni, magari lattanti, decidano di per sé quale scuola frequentare, se vaccinarsi o meno, se andare al nido o no, se fare nuoto o minivolley, come vestirsi, come tagliarsi i capelli, se mangiare solo dolciumi, se andare a dormire alle una di notte, se andare in vacanza al mare o in montagna, se iscrirsi ad associazioni o circoli, etc.
Comunque, la cosa curiosa è che una donna può abortire oppure abbandonare il figlio appena nato in completo anonimato ma non può far partecipare il figlio ad un rito religioso… mah…
Esatto Emanuele, hai problemi con concetti semplici come la patria potestà, visto che negli ordinamenti contemporanei è dal 1975 che non si usa più quel termine sostituito con potestà genitoriale, perchè interessa entrambi i genitori.
E in psicologia e in sociologia si preferisce parlare di responsabilità dei genitori, per sottolineare che NON si pone al centro il loro punto di vista, perchè un genitore NON è il proprietario del figlio OK?
Tagliarsi i capelli, il nuoto, le vacanze e la grammatica NON sono argomenti ideologici e NON costituiscono parte di quelle scelte individuali che definiscono la propria personalità, inficiano lo svilupppo intellettivo e sopratutto NON influenzano le proprie future scelte di vita.
NON compromettono irrimediabilmente la formazione dell’individuo e l’integrità della propria psiche.
Ancora più evidente è quello che accade alle bambine nelle famiglie ortdosse o islamiche, incapaci in età adulta di rapportarsi con piena autonomia con il mondo maschile e convinte fin dalla tenera età di doversi mascherare per ordine divino.
Altro abuso grave è un genitore che, durante la confessione, induce un bambino a rapportarsi intimamente con un adulto sconosciuto che senza alcun criterio entra nella sua sfera più intima per giudicarlo o assolverlo (ma come si puo pensare di giudicare un bambino di 10 anni?).
Tutto questo apportato in piena età evolutiva, crea dipendenze e soggezioni psicologiche profonde.
Si tratta di autentici e gravi abusi sulla psiche dei bambini, oltre a quelli fisici della pedofilia che si verificano in tali ambiti religiosi e di cui voi ve ne fregate totalmente rendendovi cosi complici morali di tutto questo.
Portare il figlio al mare NON costituisce plagio, reato (al momento solo morale) perfino più grave se commesso da un genitore verso il filgio, perchè una persona appartiene SOLO a sè stessa.
Un genitore NON è il padrone del figlio e NON può imporre ideologie, culti, matrimoni e scelte di vita.
Per di più approfittandosi dell’incapacità di opporsi di un bambino.
Spero che ora ti sia chiaro quali sono i limiti della potestà genitoriale.
…ti sei dimenticato un inciso: “secondo la mia opinione…”
Infatti.
Altrimenti in milioni avrebbero avuto la formazione dell’individuo ed integrita’ della psiche gravemente compromesse, sarebbero stati sottoposti a seri abusi, turbe interiori, plagi, dipendenze… eppure sembrano essere persone normali.
Meglio riderci su, va’ 😀
x Emanuele
non è una mia opinione ma una realtà oggettiva come la cronaca putroppo ci insegna e come puoi trovare conferma presso qualunque psicologo o terapueta d’infanzia.
x Max
infatti non sono milioni dipersone ma CENTINAIA di milioni di persone e famiglie che hanno subito tutto questo, ed essendo coinvolti i bambini si forma una catena viziosa e perpetua, pertanto no, non è proprio il caso di riderci su.
Quello che vedete qui è solo un esempio d’isteria popolare:
http://tinyurl.com/zdvnvw3
Gli effetti di questi influssi si manifestano nei confronti della religione non certo andando al bar o in ufficio, non fate finta di non capire: veggenti, sfruttamento del dolore, superstizione.. perdita di senso civico, omofobia, violenze e quant’altro..
La religione influenza tanti aspetti piccoli e grandi della vita e della giornata di queste persone.
Sopratutto viene meno la totale mancanza di lucidità nei confronti di ciò che viene imposto come sacro, dei rituali e delle autorità religiose e la cronaca è piena di fatti drammatici.
Esorcismi, peccati mortali, paura del deomonio, superstizione… i bambini da tutto questo DEVONO essere tenuti assolutamente lontani.
Questo potere sulle persone genera inoltre un altro problema: il legame forte e trasversale tra potere religioso, politico e criminale.
Se avete un briciolo di coscienza non potete negare questa realtà lavandovi la coscienza dandomi del troll.
Non e’ che sei tu che fai finta di non capire che i credenti sono per la maggior parte persone normali e questo te lo direbbe chiunque psicologo o terapeuta d’infanzia?
Se credi veramente a queste cose, sei tu che hai subito gravi danni psicologici e devi andare a cercarti un bravo psicologo, ne hai un estremo bisogno. Non tardare la tua situazione potrebbe essere davvero grave! 😀